Il Drago Rosso e i Giochi Nazionali Cinesi giorno 4

14 Ottobre 2005 da Ping Pong Italia 

Lettura di 6’

WUXI (Cina)
Le prime due medaglie d’oro dei Giochi Nazionali vanno a Jiangsu nella gara a squadre maschile e a Beijing (Pechino) per quella femminile. Nel primo caso si tratta di una sorpresa, perché Jiangsu non era fra le favorite e perché non aveva mai vinto i Giochi Nazionali né i Campionati Nazionali. Il protagonista è Chen Qi, ma l’eroe è Qin Zhijian che, a 29 anni, conquista il titolo più importante per lui (ancor di più del Mondiale di doppio misto del 2001), con una vittoria decisiva da numero 3 e con una prova entusiasmante. Qin Zhijian è un giocatore che può essere portato come esempio per chi pensa che il successo arrivi solo per chi è dotato di talento. Qin Zhijian per anni è stato un giocatore di medio livello, addirittura considerato un raccomandato di lusso per il fatto di stare in nazionale. Si distingueva solo nel doppio, perché faceva coppia con Ma Lin. In Italia, magari, qualcuno lo ricorderà agli Open d’Italia del 1994, quando perse con Nannoni nel singolo. Poi, poco alla volta, con un lavoro costante, è riuscito a migliorare tantissimo e sono arrivati i risultati in campo nazionale e internazionale. Da citare le due finali, perse entrambe con Ma Lin, ai Campionati Nazionali del ’99 e ai Giochi Nazionali del 2001, oltre naturalmente al titolo mondiale di doppio misto e piazzamenti in tanti Open internazionali. E adesso, una vittoria meritata che premia la sua costanza.
E’ chiaro, però, che la copertina deve andare a Chen Qi, un altro giocatore particolare, per motivi opposti a quelli citati per Qin Zhijian. Chen Qi è infatti il giocatore di grande talento che non si applica. Entrato nella nazionale, ne è stato cacciato quando era ancora un ragazzo per comportamento non consono alle regole del Centro Nazionale di Pechino (i particolari non sono mai stati chiariti). Vi è rientrato nel 2002, grazie a una particolare regola in vigore in Cina. Chi arriva nei primi otto del singolo ai Campionati Nazionali, anche se a parere dei tecnici è negato per questo sport (è un paradosso ovviamente, perché arrivare nei primi otto per chi è davvero negato è impossibile), entra in nazionale. E’ un concetto importantissimo e viene proprio dalla nazione in cui i tecnici hanno davvero potere di vita e morte sportiva: il risultato è sacro. Un tecnico non può escludere dalla nazionale chi vince. E’ un insegnamento per tanti c.t. che impongono una loro visione assoluta della nazionale e rifiutano qualsiasi confronto con gli atleti. Così, nel 2002, a Rizhao, Chen Qi arriva fino ai quarti di finale. Rientra in nazionale e dopo un anno esordisce negli Open internazionali, in Giappone, vincendo le qualificazioni ed eliminando, al primo turno del tabellone principale, Boll. Nell’ultimo periodo, Chen Qi, che pure è campione olimpico di doppio (con Ma Lin) è apparso fuori forma, ha subito scon fitte imprevedibili. Nella finale dei Giochi Nazionali, ha confermato la sua natura estroversa, rischiando di perdere dal più debole del Jiefangjun e trionfando invece col più forte, Wang Hao, con una prova strepitosa. Insomma, un giocatore “pazzo”, dal grandissimo talento, che deve imparare a gestirsi.
Fra le donne, in vece, nessuna sorpresa, perché Beijing continua a dominare, sia pure con qualche difficoltà per quanto riguarda questi Giochi Nazionali. Per capire la forza di questa squadra, basti pensare che ha vinto i Giochi Nazionali nel 2001 e i Campionati Nazionali nel 2003 e 2004. Non li ha vi nti nel 2002 solo perché c’erano i Giochi Asiatici in concomitanza e Beijing giocò in quella occasione senza Zhang Yining e Guo Yan, impegnate nella gara internazionale. Una conferma, quindi, che arriva alla fine di Giochi in cui Beijing ha rischiato di perdere in due occasioni, nei quarti di finale con Jiangsu e in semifinale con Liaoning. Alla fine, però, è venuto fuori il grande carattere di questa squadra e della sua leader, Zhang Yining, che, sia pure con un paio di battute d’arresto imprevedibili, quando ha deciso di ingranare la marcia superiore ha lasciato le avversarie anni luce dietro di lei.
Vediamo quindi come è andata la quarta giornata dei Giochi Nazionali, che ha chiuso le gare a squadre. Da oggi si giocano gli individuali, che si concluderanno martedì 18.

SQUADRE MASCHILI

SEMIFINALI 1-4 POSTO

JIANGSU-SHANGHAI 3-0
Shen Mingjie (J)-Wang Liqin (S) 5, -4, 10, 7
Chen Qi (J)-Ding Song (S) 6, 6, 7
Qin Zhijian (J)-Guo Jinhao (S) 5, 7, 12

Wang Liqin non esce dalla sua fase negativa e Shanghai va fuori senza discussioni. Il campione del mondo perde con un giocatore nettamente inferiore, Shen Mingjie, che magari qualcuno ricorda in alcuni Open internazionali, con scarsi risultati, 5-6 anni fa. Wang Liqin gira a vuoto, va fuori tempo sui topspin che diventano perciò imprecisi o senza alcuna potenza. Shen Mingjie è bravo ad attaccare subito e a togliere l’iniziativa a Wang Liqin. Poi, Ding Song deve cedere alla potenza di Chen Qi, che con un primo tospin velocissimo e angolato costringe il difensore a recuperi impossibili. Poi, Qin Zhijian chiude il conto facilmente.

JIEFANGJUN-GUANGDONG 3-1
Li Xi (J)-Ma Lin (G) 8, 8, -6, -7, 9
Wang Hao (J)-Liu Guozheng (G) 15, 7, 9
Zhang Chao (G)-Bai Shi (J) -3, 7, 6, 2
Wang Hao-Ma Lin -5, 10, 2, -4, 6

E’ una gara a chi è meno in forma tra Ma Lin e Wang Hao. Vince il primo, nel senso che fa peggio. Infatti, Ma Lin condiziona negativamente l’incontro sin dalla prima partita, quando si fa battere da Li Xi, un giocatore mancino, impugnatura all’europea, di cui ho parlato ieri. Ma Lin non riesce mai a chiudere di terza palla e sugli scambi lontano dal tavolo è sempre costretto al recupero da Li Xi, che ha il vantaggio dell’impugnatura all’europea. Tra l’altro, Li Xi sa controbattere anche nel gioco veloce sul tavolo, e allora per Ma Lin, privo di tutti i suoi punti forti, non c’è niente da fare. Wang Hao, con minor peso psicologico sulle spalle dopo la sconfitta di Ma Lin, appare più tranquillo e riesce anche a mostrare qualche scambio di quando era in forma. Liu Guozheng, che pure ha un gran gioco lontano dal tavolo, deve cedere ai topspin di Wang Hao, più potenti e tesi. Una piccola speranza a Guangdong la dà Zhan g Chao che batte Bai Shi, un bel pagnottone, che peserà un centinaio di chili, ma che riesce a essere scattante e veloce. Tutto però, finisce quando si incontrano Ma Lin incontra Wang Hao e conferma di attraversare un momento no. Finisce 3-2 per Wang Hao, quindi si può avere l’impressione di un match equilibrato, ma in realtà Ma Lin è sempre costretto a inseguire, sia nel punteggio sia nell’evoluzione degli scambi. Wang Hao è quasi sempre il primo ad attaccare e prosegue l’azione anche col rovescio, di qualità superiore a quello di Ma Lin. Ricordo in proposito che entrambi sono destri, entrambi pennaioli moderni, ma con una importante diversità. Ma Lin usa il rovescio per attaccare, con il lato che una volta non era mai usato dai pennaioli, ma lo fa in alternanza ai colpi normali di rovescio di un pennaiolo. Tanto per capirci, Ma Lin fa il block di rovescio ora con una faccia della racchetta, secondo il vecchio stile, ora con l’altra, secondo la nuova versione dei pennaioli. E quando la palla è corta sul rovescio, palleggia con la faccia della racchetta usata per il diritto. Wang Hao, invece, quando ha la palla sul rovescio, la colpisce solamente col nuovo stile, quindi con la faccia della racchetta che corrisponderebbe al rovescio anche di un giocatore che impugna all’europea. Wang Hao non colpisce mai la pallina con la stessa faccia della racchetta che usa per il diritto. Di conseguenza, effettua una pressione maggiore sull’avversario, perché i suoi colpi di rovescio non sono mai di attesa o passivi, devono essere per forza di attacco, perché con quello stile non si può palleggiare. E infatti Wang Hao non palleggia mai quando la palla è corta sul rovescio, attacca. Fra Ma Lin e Wang Hao si assiste anche a spettacolari scambi incrociati di topspin di diritto lontano dal tavolo, ed è sempre Wang Hao ad avere la meglio, con un colpo finale più potene e preciso, che manda Ma Lin in recupero affannoso sulla destra. Jiefangjun, quindi, va in finale più facilmente del previsto.

FINALE 1 POSTO

JIANGSU-JIEFANGJUN 3-1
Chen Qi (Js)-Liu Yan (Jf) 2, -12, -3, 2, 3
Wang Hao (Jf)-Shen Mingjie (Js) 8, 7, 7
Qin Zhijian (Js)-Li Xi (Jf) -8, 9, 8, -4, 7
Chen Qi-Wang Hao -7, 2, 6, 9

Chen Qi mostra tutta la sua follia nel primo incontro. Nel primo set, surclassa Liu Yan, il più debole di Jiefangjun, ma piazzato come numero 2 perché si punta su Wang Hao autore di 2 punti e si vuole la sicurezza del terzo con il più forte Li Xi da numero 3. Nel secondo, conduce nettamente, ma si ferma e comincia a buttare palle fuori. E’ in crisi totale, i suoi topspin sono un carosello di steccate, lisci e sparacchiate lontano dal tavolo, tanto da perdere il secondo e il terzo set, quest’ultimo addirittura a 3. Poi, il risveglio, con gli attacchi che tornano velocissimi e precisi: 5 punti in due set al povero Liu Yan. Tocca a Wang Hao, che tanti dubbi ha provocato nell’ultimo anno, con sconfitte sorprendenti e amare. Sembra tornato in forma, batte Shen Mingjie senza problemi. E si arriva all’incontro che potrebbe risultare decisivo. Li Xi è schierato apposta come numero 3 per assicurare il punto a Jiefangjun. Ha di fronte Qin Zhijian che è considerato un “vecchietto” e che dimostra di esserlo perdendo il primo set. Poi, l’impresa. Qin Zhijian, pennaiolo mancino, comincia a piazzare topspin angolatissimi e regge lo scambio lontano dal tavolo, che dovrebbe favorire Li Xi, più veloce e potente. Poco alla volta, Qin Zhijian prende il comando del gioco e, quando Li Xi riesce ad attaccare per primo, sa rifugiarsi anche in difesa alta per poi contrattaccare. La partita diventa spettacolare. Li Xi reagisce e si porta sul 2-2, ma nel set decisivo Qin Zhijian ha i nervi più saldi e vince, offrendo a Chen Qi la possibilità di chiudere il discorso. E Chen Qi risponde adeguatamente. Un po’ di perlessità nel primo set contro Wang Hao, quando si fa anticipare quasi sempre dall’avversario, ma poi si scatena. Chen Qi diventa una vera macchina da guerra, con cannonate in topspin e schiacciate di chiusura. Sa di essere a un passo dalla vittoria e il suo sguardo si fa sempre più spiritato. Wang Hao è frastornato, controbatte, si va a scambi potentissimi lontano dal tavolo, ma è Chen Qi a colpire più forte, in alcuni casi con controtop da paura. Ed è proprio un controtop di diritto lungolinea a dare la vittoria a Jiangsu. Wang Hao, rassegnato, continua nella sua discesa che appare senza fine.

FINALE 3 POSTO

GUANGDONG-SHANGHAI 3-2
Ma Lin (G)-Zhang Yang (S) -7, 7, 6, 15
Liu Guozheng (G)-Wang Liqin (S) 11, 6, 8
Guo Jinhao (S)-Zhang Chao (G) -10, 8, -7, 9, 4
Wang Liqin-Ma Lin 4, -5, 7, 7
Liu Guozheng-Zhang Yang -9, 4, 4, 4

SEMIFINALI 5-8 POSTO

LIAONING-SICHUAN 3-0
Xu Hui (L)-Wang Jianjun (S) 10, 4, 8
Zhou Bin (L)-Qiu Yike (S) 6, -13, 5, 7
Lei Zhenhua (L)-Zhao Peng (S) 5, 11, -14, 8

TIANJIN-HAILONGJIANG 3-0
Li Ping (T)-Kong Linghui (H) 8, 6, 9
Hao Shuai (T)-Li Yang (H) 11, 9, -7, 3
Ma Wenge (T)-Sun Jian (H) 11, 9, -8, 4

FINALE 5 POSTO

TIANJIN-LIAONING 3-0
Ma Wenge (T)-Lei Zhenhua (L) 4, -10, -8, 11, 10
Hao Shuai (T)-Cui Yiming (L) 5, -7, 5, -9, 5
Li Ping (T)-Zhou Bin (L) 4, 4, 9

FINALE 7 POSTO

SICHUAN-HAILONGJIANG 3-0
Zheng Changgong (S)-Li Yang (H) 9, 11, 8
Qiu Yike (S)-Shen Yang (H) -6, 5, 9, 5
Wang Jianjun (S)-Sun Jian (H) -8, 5, 3, -7, 8

SQUADRE FEMMINILI

SEMIFINALI 1-4 POSTO

BEIJING-LIAONING 3-2
Wang Nan (L)-Zhang Yining (B) -11, 4, 5, 4
Guo Yue (L)-Guo Yan (B) 7, 12, -8, 7
Ding Ning (B)-Chang Chenchen (L) 5, 6, 9
Zhang Yining-Guo Yue -5, 7, -7, 3, 7
Guo Yan-Wang Nan 11, 2, 9

Beijing risale dagli abissi, in una gara drammatica che dura 3 ore esatte e che mette in scena rivalità storiche, come quella fra Wang Nan e Zhang Yining, che ormai appartiene al passato, e quelle fra Guo Yue e la stessa Zhang Yining, oltre che con Guo Yan. Sono tutti incontri che hanno un significato particolare non solo nei confronti fra Beijing e Liaoning, le due squadre più forti della Cina, ma anche nelle sfide individuali che hanno caratterizzato Campionati Mondiali e Olimpiadi. Non si fa in tempo a cominciare e subito si entra in un clima di tensione. Zhang Yining, che il giorno prima, nei quarti di finale, ha perso con Li Ju e ha giocato male, non dà la sensazione di essersi ripresa. Contro Wang Nan va facile fino al 10-6 del primo set. Poi, letteralmente, non gioca più. Si fa raggiungere sul 10-10, riesce a vincere il set con uno sprazzo di classe, ma poi cade senza spiegazioni. Sulle rotazioni di Wang Nan è sempre in ritardo, il suo favoloso block di rovescio è un pallido ricordo, colpisce la pallina fuori tempo, questa va a finire sistematicamente sul bordo della racchetta e schizza via. E anche quando riesce ad attaccare di diritto, indirizza la palla sempre incrociata, sul rovescio di Wang Nan, mancina, che risponde con nuove rotazioni e fa il punto. Zhang Yining fa appena 13 punti in tre set, qualcosa di incredibile.
Subito dopo, un’altra sfida fra giocatrici che sono grandi rivali. Guo Yue, dalla classe immensa, ha sempre sofferto la potenza e i topspin di Guo Yan, ma stavolta è brava ad anticiparla, ad attaccare per prima e a costringere l’avversaria a rincorrere la palla negli angoli. Guo Yan argina l’azione di Guo Yue nel secondo e nel terzo set (quest’ultimo lo vince), ma si deve arrendere nel quarto. E’ comunque un risultato normale, questo, perché Guo Yue è tecnicamente più forte di Guo Yan, la vera sorpresa c’è stata nel primo incontro, che sta condizionando l’intera partita. A questo punto, vanno in campo Chang Chenchen per il Liaoning, 19 anni, favorita, e Ding Ning per Beijing, 15 anni. Ding Ning inventa una partita praticamente perfetta, attacca senza sosta, imposta l’azione con un servizio frontale che mette in difficoltà Chang Chenchen e chiude in soli tre set. La gara si riapre, ma l’interrogativo riguarda Zhang Yining: deve giocare contro Guo Yue e si presenta come sfavorita, viste le sue ultime prove. Il primo set conferma questa impressione, perché Guo Yue conduce il gioco, attacca con topspin tesi e angolati, regge lo scambio veloce sul tavolo e chiude il punto. Poi, all’improvviso, all’inizio del secondo set, Zhang Yining manda un lampo, uno scambio eccezionale di pura classe, con mazzate di diritto e di rovescio sul tavolo e chiusura con topspin di diritto in corsa in recupero sulla destra. Da questo momento, si rivede la Zhang Yining che appartiene a un’altra galassia, ma il bello è che dall’altra parte c’è l’unica che può accampare il diritto a stare nella stessa galassia. Del resto, sul tavolo ci sono la numero 1 e la numero 2 della classifica mondiale (e di tutti i tempi secondo la mia opinione). Così, Guo Yue regge il gioco e si impone di nuovo nel terzo set. Sul 2-1 per lei, però, Zhang Yining compie un ulteriore salto di qualità e comincia a menare di brutto, è una macchina che spara palline in tutte le direzioni. Guo Yue si difende bene, ma si trova di fronte a una giocatrice superiore. E così, Beijing e Liaoning si ritrovano sul 2-2.
Il match decisivo è fra Wang Nan e Guo Yan. Con la vittoria su Zhang Yining, c’è che pensa che Wang Nan abbia ritrovato la forma, apparsa non al meglio nelle precedenti giornate. Non è così. La gara con Guo Yan conferma che quella con Zhang Yining è stata una parentesi. Guo Yan domina il gioco, con attacchi in topspin, alternativamente veloci e lenti ma carichi di effetto. Wang Nan non riesce a controllarli con il block di rovescio e poco alla volta deve cedere, anche se una piccola rimonta finale mette in pensiero Guo Yan. Beijing vince quando non ci sperava più, ma anche in questo dimostra di essere una squadra d’acciaio.

SHANDONG-HEBEI 3-0
Peng Luyang (S)-Niu Jianfeng (H) 7, 7, 8
Li Xiaoxia (S)-Bai Yang (H) -9, -10, 7, 6, 7
Jiang Huajun (S)-Jia Jun (H) 7, 8, -8, -7, 8

Bai Yang prova a resistere, con il suo gioco di schiacciate sul tavolo, ma è l’unica a impensierire seriamente Shandong e alla fine anche lei deve cedere. Per Hebei sono Giochi Nazionali negativi, anche se è arrivato alla semifinale a squadre. Ogni vittoria è stata stentata e contro Shandong arriva il verdetto reale. Niu Jianfeng, che già aveva confermato il suo negativo stato di forma, nemmeno impensierisce Peng Luyang e condiziona in partenza la semifinale. L’ex numero 2 della classifica mondiale era apparsa già in calo ai Campionati Asiatici, dove aveva perso tutto, squadre e singolo. I tecnici cinesi, perciò, le avevano imposto un periodo di riposo, lontano dal Centro nazionale di Pechino, a casa sua. Era stata addirittura cancellata la sua partecipazione agli Open di Cina e Giappone, cui risultava iscritta. Il periodo di riposo, però, non le è servito per riprendersi. Molti mettono in discussione persino la sua permanenza nella nazionale. Sull’1-0 per Shandong, Li Xiaoxia rimonta da 0-2 con Bai Yang e infine Jiang Huajun stronca la resistenza coraggiosa di Jia Jun.

FINALE 1 POSTO

BEIJING-SHANDONG 3-1
Li Xiaoxia (S)-Guo Yan (B) -10, 9, -7, 3, 7
Zhang Yining (B)-Peng Luyang (S) 8, 7, 7
Ding Ning (B)-Jiang Huajun (S) -9, 1, 6, -8, 4
Zhang Yining-Li Xiaoxia 5, 5, 6

Zhang Yining, dopo le sconfitte con Li Ju nei quarti e con Wang Nan in semifinale, che non hanno provocato danni alla squadra, è libera da pesi mentali e fa vedere di nuovo, come ha già mostrato in parte contro Guo Yue in semifinale, il suo grande gioco. Entra in campo dopo che Guo Yan ha perso con Li Xiaoxia, in parte anche per un piccolo infortunio alla caviglia sinistra in un’azione di gioco nel terzo set, e deve dare la scossa a Beijing, sotto per 1-0 con Shandong. Di fro nte ha Peng Luyang, che comincia con attacchi potenti, ma Zhang Yining risponde a modo suo, con contrattacchi ancora più potenti. Comincia lo show che continuerà nel quarto incontro con Li Xiaoxia. Quest’ultima, che in quanto a gioco è la copia esatta di Zhang Yining, da cui ha preso tutti i movimenti, restando naturalmente a debita distanza nel rendimento, spara tutto quello che può, ma si vede sistematicamente ribattere le palle con colpi ancora più forti. A un certo punto, Li Xiaoxia sorride, allarga le braccia e, idealmente, si arrende. Zhang Yining, quando si esprime così, non è imbattibile: è in giocabile. Una indicazione importante arriva comunque anche dalla numero 3 di Beijing, la 15enne Ding Ning, cui ho già accennato in precedenti commenti.
Sull’1-1, affronta Jiang Huajun, giocatrice tosta, con la puntinata corta sul rovescio e bravissima nel contrattacco sul tavolo. Fra l’altro, Jiang Huajun fino alla fine del 2004 è stata in classifica mondiale, in cui ha raggiunto anche la 14ma posizione, non andando mai più giù della 24ma. E’ uscita dalla classifica mondiale solo perché non ha più giocato Open, in Cina ci sono troppe giocatrici brave e qualcuna alla fine è sacrificata, come Jiang Huajun appunto, che quando ha partecipato agli Open ha fatto sfracelli. Ding Ning non si fa impressionare dal primo set di Jiang Huajun, che vince bene, e parte alla grande nel secondo: 11-1 con attacchi di diritto e contrattacchi lontano dal tavolo, sia di diritto che di rovescio. Ding Ning riesce a giocare come sa, da attaccante pura, potente ma anche con grande tecnica. In più, con un carattere fortissimo: urla da forsennata, pugni chiusi, uno spettacolo. Nella classifica mondiale di ottobre, c’è anche lei, al numero 56, alla prima apparizione. Ne sentiremo parlare molto presto.

FINALE 3 POSTO

HEBEI-LIAONING 3-2
Wang Nan (L)-Bai Yang (H) 9, -5, 7, 4
Guo Yue (L)-Niu Jianfeng (H) -5, 8, 7, 7
Jia Jun (H)-Li Jia (L) 3, 9, 7
Bai Yang-Guo Yue 11, -6, -7, 9, 12
Niu Jianfeng-Wang Nan -9, 8, 7, -8, 9

SEMIFINALI 5-8 POSTO

JIANGSU-HUBEI 3-2
Cui Chenmei (J)-Liu Juan (H) -7, 6, 3, 6
Yu Jingwei (H)-Chen Qin (J) 9, -7, 9, -6, 10
Fan Ying (J)-Feng Yalan (H) 11, 6, 5
Liu Juan-Chen Qin 8, 2, -9, -8, 7
Cui Chenmei-Yu Jingwei 8, 5, 9

TIANJIN-HONG KONG 3-0
Li Nan (T)-Zhang Rui (Hk) 10, -8, -11, 7, 8
Tang Na (T)-Lin Ling (Hk) 4, 10, 3
Li Yan (T)-Lau Sui Fei (Hk) 5, 8, 12

FINALE 5 POSTO

TIANJIN-JIANGSU 3-1
Li Nan (T)-Sun Jin (J) 7, 9, 8
Tang Na (T)-Cui Chenmei (J) 9, 5, 7
Fan Ying (J)-Li Yan (T) 8, 8, -5, -7, 6
Li Nan-Cui Chenmei 5, 8, -11, 7

FINALE 7 POSTO

HONG KONG-HUBEI 3-0
Tie Yana (Hk)-Hua Lei (H) -9, 3, 3, 7
Lau Sui Fei (Hk)-Feng Yalan (H) -7, 2, -8, 9, 3
Song Ah Sim (Hk)-Rao Jingwen (H) 9, -13, 7, -5, 8

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