Ultime dal Qatar
14 Febbraio 2006 da Ping Pong Italia
Dal Qatar ci scrive il Drago Rosso.
Bobocica e’ il protagonista della conclusiva giornata di qualificazioni degli Open del Qatar con una bellissima vittoria sul cinese-polacco (ma ovviamente cinese e basta come tecnica e valore) Wang Zenyi, che si trova al n. 65 della classifica mondiale di febbraio. Il nostro Bobo ha fatto vedere cose di grande valore, non e’ stata una vittoria raccattata per strada, grazie a un avversario in scarsa forma, ma costruita punto su punto, con un gioco che sta diventando sempre piu’ lineare ed efficace, con spunti di classe. In particolare, ha impressionato il suo rovescio. Wang ne ha uno forte e con questo rovescio sparava colpi da paura, ma Bobo ha ribattuto colpo su colpo, con botte ancora piu’ forti. Non contento, ha cominciato a colpire anche con top spin di diritto impressionanti per precisione e potenza. Il 4-2 finale e’ bugiardo perche’ Bobocica avrebbe potuto chiudere sul 4-1. Nel terzo set, infatti, sull’1-1, si e’ trovato davanti 10-8, ma ha avuto un paio di esitazioni e di ingenuita’ che gli sono costate il set. Un altro sarebbe crollato mentalmente, Bobocica ha ripreso a giocare come se niente fosse successo, dimostrando una maturita’ mentale e di gioco che potranno portarlo avanti in classifica molto presto.
E pensare che lui non era stato ritenuto degno, dal presidente federale Sciannimanico, di partecipare ai Mondiali di Shanghai l’anno scorso, ai quali era stato iscritto, insieme a Spinicchia, dall’allora c.t. azzurro Costantini. Un vero delitto sportivo che ora acquista ancora piu’ evidenza, come acquista evidenza la lungimiranza di Costantini, che aveva fatto le giuste valutazioni, al contrario del presidente federale. In definitiva, bravo Bobocica.
Purtroppo, e’ andata male per gli altri due azzurri, sia pure con comportamenti diversi. Piacentini ha mostrato qualche segnale di risveglio, che pero’ dovra’ essere confermato, contro l’ungherese Jacab. Nel settimo set, Valentino conduceva 10-4, poi si e’ letteralmente fermato. Chi non e’ proprio partito, invece, e’ stato Mondello, un fantasma contro il russo Grigoryev, un giocatore niente affatto eccezionale, ma duro e costante, dotato anche di un discreto rovescio. Mondello non e’ mai stato in partita e, quel che e’ peggio, ha avuto un atteggiamento irritante. Una volta andato sotto nel punteggio, ha mollato completamente dal punto di vista mentale. La scarsa abitudine alla gara, per le assenze dovute a infortuni, si fa sentire, ma e’ anche vero che Mondello si arrende troppo facilmente quando le cose non vanno lisce dall’inizio. E’ un segnale preoccupante.
Le donne, pur ottenendo qualche eisultato migliore, non hanno destato migliore impressione. Cominciamo da quelle che hanno passato il turno. Tan Wenling Monfardini, in vantaggio 3-0 e 10-9 sull’ungherese Lovas, si e’ fatta incredibilmente raggiungere sul 3-3, poi per fortuna si e’ risvegliata, ma la sensazione e’ che non ci siano state ne’ reazione ne’ saggia gestione del momento da parte del c.t. Plese. Nikoleta (si scrive cosi’, perche’ questo e’ il nome che compare sul passaporto, non quel Nicoletta voluto anni fa dalla Fitet che pare voglia cancellare le sue orgini bulgare) Stefanova ha giocato davvero male, anzi non ha proprio giocato, soprattutto dal punto di vista della tattica. La sua sconfitta con la croata Paovic non e’ stata una partita, ma un insieme di colpi portati a casaccio. Aspetto piu’ importante: per 5 set, Niko ha continuato a fare topspin di diritto (lei che e’ mancina) incrociati sul rovescio della Paovic, che alla fine li controllava come voleva e affondava i colpi sul rovescio di Niko, che ha cominciato a sbagliare proprio il suo colpo preferito. Ci sono state o no indicazioni dalla panchina per farle cambiare tattica, anzi, meglio, per darle una tattica? Mistero. Resta il fatto che Niko qualche punto come logica del tennistavolo comanda lo ha cominciato a fare, quando ha portato il topspin di diritto lungolinea e lo ha doppiato con un rovescio lungolinea. Ma e’ arrivato troppo tardi questo cambiamento e si e’ trattato di una fiammata. Sconfitta 4-2, Niko ha avuto la fortuna di approfittare del regolamento. Infatti, non le serviva vincere 3 set, ma solo 2 per classificarsi prima. Infatti, a parita’ di differenza set fra le due giocatrici a pari punti, si possono verificare due casi: se la differenza e’ zero (esempio: 5 set vinti e 5 persi), si passa alla differenza punti; se la differenza e’ +1 o +2 e cosi’ via, non si passa alla differenza punti, ma al quoziente set. Quindi, Niko aveva 6 set vinti e 5 persi (quoziente 1,2), Paovic 7 vinti e 6 persi (quoziente 1,16).
Passiamo alle eliminate. Wang Yu ha combattuto bene contro la piu’ quotata Wu Jiaduo, ma ha ceduto 4-1. Peccato per l’occasione persa nel secondo set, quando, in vantaggio 10-8, Wang Yu non ha saputo continuare nella sua serie di topspin di diritto molto carichi. Sullo 0-2, ha avuto uno sprazzo, si e’ portata sull’1-2, ma poi ha ceduto, sia pure dopo set tirati. Wang Yu ha messo in difficolta’ Wu Jiaduo sia con i topspin alti e pesanti, sia con i conseguenti affondo di rovescio, ma e’ mancata nel topspin teso, che avrebbe dovuto alternare a quelli piu’ lenti e carichi. Alla fine, Wu Jiaduo ha preso le misure e non c’e’ stato piu’ niente da fare, ma resta comunque la buona prova di Wang Yu. Infine, Laura Negrisoli ha perso nettamente anche con la giapponese Fujii, ma, oltre alle difficolta’ che derivano dagli infortuni e da una scarsa forma, c’e’ da dire che Laura paga anche un approssimativo stato mentale (nel settimo set della gara persa con Yu Kwok See, di Hong Kong, conduceva 7-3, poi ha ceduto). Laura appare con la testa altrove ed e’ comprensibile, visto che non c’e’ solo il ping pong nella vita, ma anche, talvolta, problemi seri a persone care. Percio’, le auguriamo che tutto si risolva e che lei possa ritrovare la serenita’. Forza Laura, ti siamo vicini.
Complimenti per il servizio giornalistico.
Grazie
Lo sapevooooooooooooooo!!!!!!!!!!1
Vi giuro bobo era l’unico giocatore su cui puntavo per questo pro tour…grande Mihai…
quando a gennaio 2004 lo vidi giocare a roma in un torneo seconda e lo vidi battere per 3-1 il seconda ke mi fa da sparring negli allenamenti mi sono innamorato del suo gioco…
L’ho sempre ritenuto l’unico in grado di mandare avanti la baracca italiana per i prossimi anni visto ke è giovane classe ‘86 e di strada ne può fare tantissimissimissima…
Forza BOBOOOOOOOOOOOOOOOO!!! migliora sempre!!!
Per manu: giovane del 1986??? rispetto a costantini certo è giovane:-) ma non dimentichiamoci che a 20 anni un giocatore ormai è già formato….Mondello e Piacentini a venti anni erano già ultraaffermati!!!!
jakab janos no jacab