Drago Rosso ci racconta del Qatar

20 Febbraio 2006 da Ping Pong Italia 


Il Drago Rosso era a Doha capitale del Qatar e ci ha inviato un resoconto della gara terminata sabato.
Vorrei pubblicamente ringraziare Drago Rosso per il prezioso e competente contributo che fornisce a pingpongitalia.com per portarvi a conoscenza degli avvenimenti che succedono nel ping pong.

Gli Open del Qatar e quelli del Kuwait sono gli ultimi due appuntamenti internazionali prima dei Mondiali a squadre, in programma a Brema, in Germania, dal 24 aprile all’1 maggio. Le indicazioni che ne vengono fuori, quindi, hanno un’importanza maggiore rispetto alle altre gare. Credo sia utile qualche
approfondimento su quello che e’ successo in Qatar.
Faro’ lo stesso dopo gli Open del Kuwait.
CINESI
Quattro vittorie su quattro gare non sono una novità, ma i messaggi più significativi arrivano dai singoli, per quanto riguarda i doppi il discorso è diverso e lo affronto dopo.
Wang Liqin e Zhang Yining hanno vinto il loro 19o° Open
internazionale, cui vanno aggiunti, per entrambi, tre successi nelle Final del Pro Tour. Siamo di fronte a cifre incredibili, che rappresentano anche un record assoluto di tutti i tempi. Faccio notare che, in questo caso, il paragone con il passato è possibile, perché il numero dei tornei è aumentato, ma il numero dei tornei disputati dai cinesi piu’ forti è uguale a quello che si riferisce ai vecchi campioni (e ci metto anche Waldner, con tutto il dispiacere nel chiamarlo “vecchio”). Quindi, il valore delle vittorie di Wang Liqin e Zhang Yining è assoluto nell’intera storia del tennistavolo, come è assoluto il loro record. Per Zhang Yining, inoltre, c’e’ qualcosa di ancor più significativo: ha giocato 21 finali di Pro Tour, perdendone quindi appena 2: con Wang Nan agli Open del Qatar 2002, con Guo Yue agli Open di Croazia quest’anno. Inoltre, ha perso una finale del Master (quello che è chiamato (Pro Tour Finals dall’Ittf) sulle quattro giocate: e’ stato nel 2003, contro Niu Jianfeng, dopo aver peraltro sprecato vantaggi clamorosi e un match-ball.
Per Wang Liqin, invece, la considerazione è di tipo diverso e richiama una polemica venuta fuori pochi mesi fa. La sua dimostrazione di forza è stata impressionante, continua a vincere quasi tutto, ma il suo vantaggio su Boll (surclassato da Lundqvist in Qatar) nella classifica mondiale è risicato. Ho già spiegato che le regole volute dall’Ittf sono fatte in modo tale da danneggiare I cinesi, oltre al fatto che agli europei sono assegnati punti illegittimi che vengono dalla Champions League, gara per club che non dovrebbe dare punti per la classifica internazionale, come tutte le gare per club. Dopo prestazioni come quella vista in Qatar, il problema si ripresenta in tutta la sua evidenza. E’ scandaloso che Wang Liqin rischi di perdere la posizione di numero 1 nel mondo nel momento in cui vince quasi il 100% delle gare cui partecipa.
LO SPETTACOLO
Restiamo comunque al tenistavolo giocato. Guardare Wang Liqin e Zhang Yining è un piacere per gli occhi e per il cuore, perché grazie a loro il tennistavolo può davvero essere considerato uno tra gli sport più belli (per me è il più bello, senza paragoni). Ho guardato le finali insieme a Samsonov. Vorrei riportare solo due dei suoi numerosi (e, naturalmente, pregni di assoluta competenza) commenti. Su Wang Liqin, dopo uno scambio da paura con Ma Lin: “Non riesco a capacitarmi della sua facilità e della sua naturalezza nell’eseguire i colpi più difficili e spettacolari”. E se lo dice un campione come Samsonov, che si distingue proprio per l’eleganza e la naturalezza dei movimenti, si capisce di cosa sia capace Wang Liqin. Su Zhang Yining, dopo uno scambio con Li Xiaoxia, schiacciate e controschiacciate a velocità pazzesca, Vladi si mette a ridere e sbotta: “Non ci posso credere”. Samsonov non ha esagerato, perchè in queste gare abbiamo visto davvero qualcosa di eccezionale. Per quanto riguarda Wang Liqin, oltre ai topspin di diritto che esprimono una potenza mai vista, c’è da mettere in evidenza la sua capacità di reazione ai colpi velocissimi e anticipati di Ma Lin sul tavolo. Con le braccia lunghe che si ritrova, Wang Liqin dovrebbe avere difficoltà a recuperare, invece riesce a districarsi con movimenti improvvisi che gli permettono di controschiacciare o controtoppare sul tavolo i colpi di Ma Lin. Ripeto: sul tavolo, non a un metro di distanza, come sarebbe logico aspettarsi per un colpo in recupero.
Per quanto riguarda Zhang Yining, siamo in presenza di un autentico fenomeno, capace di scambi in mezzavolata sul tavolo sui quali lei riesce a inventare variazioni inaspettate, con angolazioni impossibili: su una palla lunga, una vera mazzata di Li Xiaoxia, lei tira fuori un colpo incrociato che esce lateralmente subito dopo la rete, alla stessa velocità. E un colpo ancora più sensazionale lo mette in mostra nella semifinale con la tedesca Struse. Su uno scambio velocissimo di mezzavolata, di rovescio, Zhang Yining, con una torsione pazzesca e supersonica del busto, finta un topspin di diritto incrociato e spara un topspin di diritto lungolinea, sul rovescio della Struse, che, presa, in contropiede, mentre si sta per lanciare sulla sua destra per il previsto topspin incrociato, si accorge all’ultimo momento del cambio di direzione e resta bloccata sul posto, con la palla che le passa a pochi centimetri dal corpo, ma che non può colpire perchè, presa in contropiede, non e’ in grado di muoversi. Colpi del genere li ho visti fare sì e no a Waldner e Kong Linghui.
Proprio la gara con la Struse fa capire quando grande sia Zhang Yining anche dal punto di vista umano e sportivo, non solo da quello tecnico. Struse si conferma la giocatrice più scorretta che ci sia mai stata. Il giorno in cui smetterà di giocare, sarà un giorno fortunato per il tennistavolo e lo sport in generale. Già nella partita vinta negli ottavi di finale, contro Jiang Huajun, di Hong Kong, la Strusesi fa notare per un gesto da vergogna: in uno scambio in cui entrambe le giocatrici colpiscono la rete e recuperano faticosamente la pallina, l’ultimo net, con palla che finisce subito dopo la rete e non dà la possibilità di recupero a Jian Huajun, è proprio della Struse, che, evidentemente non ancora contenta di aver fatto il punto, mostra all’avversaria il dito medio. Contro Zhang Yining, in un solo set Struse prende tre spigoli che chiudono il punto e ogni volta, invece di chiedere scusa, mostra il pugno in faccia a Zhang Yining e grida la sua gioia. Nello stesso set anche Zhang Yining fa due punti fortunosi con gli spigoli, ma ogni volta chiede scusa. Alla fine del set, vinto da Zhang Yining, arriva immancabile il dito medio della Struse accompagnato stavolta al gesto dell’ombrello. Inoltre, tutta la partita è un susseguirsi di scorrettezze e di provocazioni da parte della Struse, che cerca di perdere tempo con le scuse più banali e ha atteggiamenti antisportivi che fanno innervosire Zhang Yining, mai così fallosa, che mostra chiaramente di soffrire questo comportamento, anche se non protesta mai, né con la Struse né con gli arbitri per far richiamare la tedesca. A fine gara, Zhang Yining nemmeno esulta, rimane composta e va a stringere la mano alla Struse. Zhang Yining è una campionessa e una vera sportiva, Struse e’ una persona meschina che non merita di stare nel mondo dello sport.
DOPPI
Dicevo dei doppi, per i quali c’è un discorso particolare. Comincio da quello maschile. La finale, fra Wang Liqin-Wang Hao e Boll-Suss, non va presa in considerazione, perchè l’infortunio a Boll, durante il primo set, falsa tutto il significato. Boll resta cinque minuti fermo, gli fasciano strettamente la caviglia destra, ma si vede che non è in grado di continuare. Lui però, da vero sportivo, per rispetto nei confronti del compagno Suss e degli avversari, continua a giocare. Tra l’altro, avrebbe tutto il diritto di fermarsi per non rischiare un peggioramento delle condizioni della caviglia, alla vigilia di un altro importante torneo come gli Open del Kuwait. Ovviamente, il risultato tecnico è scontato. A Boll va il riconoscimento di tutti gli sportivi. La semifinale contro Ma Lin e Chen Qi permette comunque di avere un’idea della situazione tecnica. I cinesi, campioni olimpici, giocano malissimo, in particolare Chen Qi, incapace di controllare i servizi di Boll, anche quelli in cui l’effetto della pallina è chiarissimo. I cinesi stanno ricostruendo i doppi, dopo che Kong Linghui, pur restando nella nazionale, è stato messo fuori dalle gare internazionali (gioca nel campionato cinese, resta nel Centro nazionale di Pechino, ma comincia contemporaneamente la carriera di allenatore). La ricostruzione però non è così facile, perchè si tratta di provare accoppiamenti che finora non hanno dato i risultati previsti. E non c’è più Kong Linghui, il più grande giocatore di doppio di tutti i tempi (oltre che nel singolo insieme a Waldner) a tappare i buchi.
Per quanto riguarda invece il doppio tedesco, le considerazioni sono semplici. Va avanti per la forza di Boll e per gli errori degli avversari. Suss è un disastro, azzecca 5-6 punti a partita (tutta la partita, non ogni set) e, non appena lo scambio diventa impegnativo, è sempre il primo a sbagliare, oltre a commettere errori anche sulle palle facili. Del resto, è un mezzo giocatore, un grandissimo bluff, tecnicamente limitatissimo. Annunciato dai tedeschi (e da tanti altri incompetenti) come la nuova rivelazione, Suss è insignificante. Deve ancora giocare le qualificazioni, che supera a stento, perde al primo turno del tabellone principale, e non fa mai un risultato di rilievo. Una nullità.
Per il doppio femminile, il problema per i cinesi è diverso. Wang Nan si sarebbe dovuta ritirare dall’attività l’anno scorso. I tecnici cinesi avevano già cominciato a preparare i nuovi doppi. Non c’erano dubbi sul fatto che il doppio principale fosse quello con Zhang Yining e Guo Yue, le due più forti giocatrici attuali, ma anche di tutta la storia del tennistavolo. Invece, a sorpresa, Wang Nan ha deciso di non ritirarsi più e ha annunciato l’intenzione di proseguire l’attività fino all’Olimpiade di Pechino 2008. L’obiezione che potrebbe venire dai lettori è: dovrebbero essere i tecnici cinesi a decidere se Wang Nan merita di partecipare alle Olimpiadi o a qualsiasi altra gara internazionale e se il suo doppio con Zhang Yining è davvero il più forte. L’obiezione è giusta, ma in Cina le cose non funzionano così. Wang Nan può decidere al di sopra dei tecnici, le è garantita una specie di “immunita’” che condiziona le scelte tecniche. Così, I tecnici cinesi sono stati costretti a confermare il doppio Zhang Yining-Wang Nan (dopo che Zhang Yining e Guo Yue avevano già vinto, alla prima esperienza insieme, un Open internazionale alla fine del 2005). Inoltre, visto che la compagna di doppio di Guo Yue, vale a dire Niu Jianfeng, è caduta in disgrazia per la sue sconfitte ai Campionati Asiatici 2005, anche Guo Yue ha cambiato partner e ritrova Li Xiaoxia, che era stata sua compagna di doppio nelle categorie giovanili. IL risultato è che la Cina ha due doppi di media forza e non uno eccezionale, come sarebbe Zhang Yining-Guo Yue. E agli Open del Qatar si è visto. L’unica vittoria facile per Zhang Yining e Wang Nan è stata proprio contro Guo Yue e Li Xiaoxia, in semifinale. Poi, tutta una sofferenza: primo turno a stento contro le giapponesi Hirano-Hiura, secondo turno ancora più stentato contro la bielorussa Veronika Pavlovich (l’attaccante) e la russa Fadeeva, non certo un doppio fortissimo. Infine, in finale, hanno rischiato di perdere contro Tie Yana-Zhang Rui, di Hong Kong, sempre costrette a rimontare e sotto 6-3 nell’ultimo set. La spiegazione è semplice: deve fare tutto Zhang Yining, perchè Wang Nan gioca praticamente da ferma (ha 28 anni ed è usurata da una lunga carriera), e alla fine anche Zhang Yining, sovraccaricata di lavoro e responsabilità, comincia a sbagliare. Eppure, i tecnici cinesi vanno avanti così. Contenti loro.
GLI EUROPEI
I giocatori europei non si sono distinti molto, eppure avevano di fronte i cinesi non al massimo della forma, visto che si trovano all’inizio della preparazione ai Mondiali a squadre. Di solito, i cinesi, un paio di mesi prima dell’appuntamento mondiale, danno il via alla preparazione con il lavoro sui pesi, e vi assicuro che, a dispetto del gioco di parole, è un lavoro “pesante”. Non si è mai visto che, nel giorno in cui si giocano le qualificazioni di un Open (in cui naturalmente i cinesi non sono impegnati), invece di fare allenamento sul tavolo, si sollevino pesi. E’ proprio quello che hanno fatto i cinesi, che poi, il giorno dopo, il primo del tabellone principale, sono apparsi lenti, legnosi, quasi spompati. Poi, si sono sciolti un pò, tanto da annientare tutti gli avversari, ma la loro condizione è sicuramente al di sotto del 60-70% cento di quella ottimale.
L’unico europeo a distinguersi è stato il ceco Korbel, che ha battuto il cinese Ma Long (quest’ultimo, comunque, ha giocato con il piede destro fasciato, per un leggero infortunio) e ha poi approfittato del buco creato nel tabellone dalla sorprendente sconfitta di Samsonov dal polacco Blaszczyk, oltre a quella (meno sorprendente) di Saive dal bielorusso Chtchetinine. Ha però dimostrato di meritare questa piccola fortuna quando ha impegnato severamente Ma Lin in semifinale. Per il resto, il ko di Samsonov resta un episodio e non inficia il suo valore, quello di Boll invece fa capire quali siano i limiti del tedesco. Lo svedese Lundqvist ha giocato di potenza e lo ha messo in notevole difficoltà, ha imposto i suoi attacchi e costretto Boll a rincorrerlo sempre, su ogni palla. Boll, soprattutto sugli attacchi potenti, più che su quelli veloci, è apparso fuori tempo, quasi sempre in ritardo, e questo è dovuto soprattutto ai suoi limiti tecnici nel movimento delle gambe, aspetto questo che, come ho gia’ detto altre volte, quasi tutti i tecnici europei, a eccezione di svedesi e rumeni, si ostinano a non studiare.
Fra i giovani, titolo di merito per Ovtcharov, ufficialmente tedesco, ma in realtà russo, che ha preso lezioni dal tecnico croato Leo Amizic (il più grande tecnico europeo, purtroppo ora in vacanza a Berlino, dove compone musica sperimentale). I tedeschi quindi non c’entrano niente (per fortuna) e questo ragazzo potrebbe diventare davvero forte. Altro giovane da tenere in considerazione è lo spagnolo Duran. Per il resto, poca roba o proprio niente dall’Europa.
GLI ITALIANI
La spedizione azzurra ha avuto un solo momento di gloria, grazie a Mihai Bobocica, capace di battere nelle qualificazioni il n. 65 del mondo (il cinese-polacco Wang Zenyi) e di impegnare Kreanga nel primo turno del tabellone principale (a dispetto del 4-1 finale). In particolare, di quest’ultimo incontro, bisogna ricordare che Bobocica si è mostrato superiore proprio nel gioco preferito da Kreanga, lo scambio potente, tanto da costringere il rumeno (ogni tanto è meglio ricordare che Calin Creanga, questo il suo vero nome, non è greco) a cambiare gioco e a spezzettarlo, con tocchi corti per impedire a Bobocica di impostare lo scambio aperto. Costringere un campione come Kreanga a rinunciare al suo gioco e’ un segnale importante per Bobocica, che da questa partita, allo stesso tempo, deve ricavare una grande lezione: un campione deve essere cosi’ umile da saper cambiare, anche di fronte a un avversario meno esperto e più debole, per vincere. Credo che Bobo sia in grado di capire quello che gli conviene prendere, da ogni partita, per migliorare.
Gli altri e’ meglio dimenticarli. Mondello non giocava un Open internazionale da più di un anno, perciò potrebbe essere giustificato per la sua “non partita” contro il russo Grygoriev, ma bisogna ricordargli due cose importanti. La prima: se non ha giocato un Open da piu’ di un anno, è anche colpa sua, e non solo degli infortuni; più volte Mondello ha mostrato una pigrizia innaturale in un giocatore professionista, tante volte anche un piccolo doloretto gli è bastato per dare forfeit, ci ripensi. La seconda: anche se ha perso il “ritmo” internazionale, deve comunque onorare la maglia azzurra, contro Grygoriev lui ha semplicemente rinunciato a giocare dopo essersi accorto, ai primi punti, che non aveva alcuna possibilità di farcela.
Piacentini ha perso di nuovo e, sinceramente, con tutto il rispetto per quello che è stato e ha rappresentato per il tennistavolo italiano, è assurdo che sia ancora convocato per impegni internazionali nei quali non ha la minima possibilità di fare alcun tipo di risultato. Le sue capacità tecniche non sono in discussione, ma Valentino appare come un ex giocatore, fisicamente e mentalmente. Dipenderà da lui ritrovare se stesso, ma in queste condizioni è inutile parlare di competitività internazionale, a
qualsiasi livello. Né si capisce perché andrà ai Mondiali a squadre a Brema. O forse dobbiamo pensare che ci va solo perché gioca nel club del presidente federale Sciannimanico?
Le donne sono un caso a parte. Brutta figura per tutte, perché se è vero che Tan Wenling ha perso con una giocatrice più forte (la cinese-olandese Li Jiao), è anche vero che in pratica non ha giocato.
Nikoleta Stefanova non ha scusanti: ha perso con la Paovic nelle qualificazioni, ma ha vinto il girone grazie al quoziente set, poi è stata annullata dalla Guo Yan, n.3 del mondo. E’ vero che la cinese è forte, ma se si vanno a guardare tutti I suoi risultati, si scopre che quasi nessuna avversaria (anche in altri Open) ha fatto meno punti di quelli della Stefanova. C’è modo e modo di perdere, anche con le più forti. Wang Yu si è scontrata con la più forte Wu Jiaduo, Negrisoli è fuori condizione, risultati scontati.
Quello invece non scontato è stato il comportamento di Tan Wenling e Stefanova nel doppio. Hanno avuto la grande occasione di eliminare Jiang Huajun e Yu Kwok See, di Hong Kong, in vantaggio 2-0, con Jiang Huajiun che aveva rinunciato a giocare, ma alla fine hanno perso. Una sconfitta da vergogna, non solo dal punto di vista tecnico. Certe cose è inutile nasconderle, se nessuno vuole dirle, le dico io. Non è possible che in un doppio le due giocatrici non si parlino fra loro. E’ esattamente quello che succede fra Tan Wenling e Stefanova. E questo è un discorso più
generale che riguarda tutta la squadra azzurra, che non ha un minimo di compattezza, con le ragazze divise in gruppi, cinesi da una parte, italiane dall’altra, che non si possono sopportare tra loro, che non stanno mai insieme, che nemmeno vanno a vedere la partita della “compagna di squadra” e nemmeno vanno a fare il tifo per lei. E’ inutile negare che Stefanova preferirebbe fare il doppio con Negrisoli e che a Tan Wenling non importa un fico secco fare il doppio con Stefanova. Così si è persa la partita contro il doppio di Hong Kong, così si perderà tutto, con Federazione e tecnico della nazionale che fanno finta di niente.
INFORMAZIONE FEDERALE
Un pensiero di riguardo deve andare alla Fitet e all’informazione che fornisce ai tesserati e ai semplici appassionati. Questo che segue è il testo del comunicato apparso sul sito della Fitet dopo che gli azzurri sono stati eliminati. Leggetelo bene, nel caso non lo abbiate già letto: “Pro Tour del Qatar finito per gli azzurri rimasti in gara nel tabellone. Nikoleta Stefanova è stata sconfitta nettamente mentre ha lottato di più Tan Monfardini che ha ceduto soltanto per 4-2. Viene considerata comunque buona,
tra gli uomini, la prestazione di Bobocica che seppur sconfitto per 4-1 da una delle stelle del torneo ha dimostrato un buono stato di forma e notevoli miglioramenti”.
Dire che questo comunicato è una vergogna non equivale a dire la verità. Questo comunicato non è una vergogna, non è uno scandalo, ma molto peggio. Questo comunicato esprime il totale disprezzo che la Federazione ha per i suoi giocatori, per i suoi tesserati, per tutti quelli che amano il tennistavolo.
Non è scritto neanche un nome degli avversari degli azzurri, nemmeno un risultato. Eppure, quando si dice che Bobocica ha perso con una delle “stelle del torneo”, almeno per far capire il valore della sua prestazione bisognerebbe dire chi è questa “stella”.
Lo stesso per le ragazze. Niente di niente. Tre miserabili righe per liquidare la nazionale impegnata negli Open del Qatar. Ma quando si tratta di pubblicizzare un “importantissimo” Torneo Vip allora sì che lo spazio viene concesso, dieci volte tanto quello riservato agli azzurri. Eccola la nostra Federazione, brava a spendere soldi per gli articoli a pagamento sulla Gazzetta, brava a parlare della grande esperienza del presidente Sciannimanico nel campo delle publiche relazioni, ma quando si tratta di fare qualcosa di concreto, in uno spazio proprio, senza limiti e condizionamenti, suo sito della Fitet, ecco il risultato. Gli azzurri diventano immondizia.
Congratulazioni.
LA NOTA LIETA
Dopo tanto “acido”, vorrei finire con una cosettina divertente. Dopo la conclusione del torneo, tutto lo squadrone cinese, con giocatori e tecnici, si trova sul pullmino che li deve riportare in albergo. Ovviamente, ci sono anch’io. Vista la mia presenza, Liu Guoliang ricorda la sua esperienza da giocatore in Italia, nell’Alfaterna di Nocera Inferiore, e comincia a raccontare a tutti le lezioni avute dal “professor” Mondello. Prima frase italiana imparata: “Vaffanculo”. E poi tante altre, fino a un incredibile: “Chi non salta pisciaiolo è, è. Chi non salta…” che Liu Guoliang declama perfettamente, ricordando quello che aveva sentito in una partita di calcio, Avellino-Nocerina, cui era stato portato da Mondello. Il bello è che Liu Guoliang ricorda perfettamente anche il significato di quella filastrocca, tanto che lo spiega ai cinesi. Beh, almeno in questo campo,
Mondello è un fuoriclasse.

Commenti

26 risposte per “Drago Rosso ci racconta del Qatar”

  1. marco bonf.bg ha scritto il 20 Febbraio 2006 13:39

    Signor articolo… grazie!
    Dalla FITeT non si può certo pretendere un’ informazione simile ma però il puro dettaglio degli incontri questo si!
    A proposito del “vergognoso” comunicato FITeT citato nell’articolo io in data 16/2 ho inoltrato al Presidente FITeT e dirigenti vari domanda se non si vergognassero; non ho ricevuto risposta alcuna.
    Avanti così…………..

  2. Antonello ha scritto il 20 Febbraio 2006 17:02

    Per Drago: grazie per le notizie dal qatar……..comunque io non sarei così pessimista!!!
    Mancano ancora diverse settimane ai mondiali e con una buona preparazione i nostri giocatori hanno tutte le carte in regola per far entrare la nostra nazionale tra le prime 16-20 nazionali al mondo!!!

  3. MasterXanto ha scritto il 20 Febbraio 2006 19:03

    Liu Guoliang che canta ” Chi nn salta pisciaiolo è”…. AH AH, che spettacolo!

  4. sergio ha scritto il 20 Febbraio 2006 21:03

    Per drago:
    non ho capito perché la tua presenza sul pullmino di cinesi sia da ricollegare al fatto che liuguoliang raccontasse quella cosa di quando era in Italia….dopo tutto questo tempo ancora liugoliang non aveva raccontato niente ai suoi connazionali???perché aspettare 10 anni???

  5. Ivano ha scritto il 20 Febbraio 2006 21:29

    Non c’è che dire…ottimo articolo e (finalmente) qualcuno che vede le cose in modo obiettivo e “centrato”. D’altronde sono sicuro che alla federazione e al nostro beneamato Presidente, NON IMPORTI UN FICO SECCO di ciò che si è appena letto dimostrando, ancora una volta, quanto questa Federazione (che, badate, rappresenta una NAZIONE) non sia altro che una confraternita di pagliacci. bravi. Continuate a farvi belli di fronte ai mass-media (da voi pagati naturalmente, se no chi vi fila?), continuate a bistrattare i vostri soci, coloro che vi mantengono,…poi vedremo se un giorno vi accorgerete che state sputando nel piatto in cui mangiate.

    Meno male che almeno c’è qualcuno che la pensa diversamente….grazie al Drago Rosso e a Massimo.

  6. Anonimo ha scritto il 20 Febbraio 2006 22:07

    drago rosso siamo tutti in ansia di sapere il tuo nome….come mai non lo dici

  7. Alessio ha scritto il 21 Febbraio 2006 00:47

    Anonymous…se conosci gia’ personalmente Drago Rosso non ti sara’ difficile capire chi e’ e perche’ usa questo soprannome. Se ancora non hai capito chi e’ allora significa che non lo conosci e anche se ti dicesse il suo nome (cosa che non fara’ perche’ ha dei motivi validi per non farlo a quanto ne so) e’ probabile che il nome stesso non ti dica molto a questo punto.

    Drago, gran bel resoconto, quella di Liu Guoliang non me la avevi ancora raccontata in effetti!!!

    Piuttosto trovo strano che nessuno abbia commentato la tua analisi della situazione femmine italiane che trovo preoccupante (e ammetto che e’ in linea con quanto ho avuto modo di vedere con i miei occhi ai Mondiali, anche se non pensavo fosse cosi’ grave).

  8. Alessio ha scritto il 21 Febbraio 2006 02:37

    Attenzione! ho deciso di svelarvi la vera storia del Drago Rosso, tutto quello che avreste voluto sapere su di lui ma che lui non vi dira’ mai! Il suo vero nome e’ Hong Long (drago rosso appunto..), italiano di nascita ma ormai in procinto di prendere la nazionalita’ cinese (forse il primo caso di naturalizzazione alla rovescia). E’ purtroppo afflitto da una grave malattia, la Gianinite (o Sindrome da Dipendenza da Zhang YinYing) che lo costringe a sperperate tutto il suo patrimonio in costose trasferte ovunque tale giocatrice prenda parte a competizioni ufficiali. Voci di corridoio che ancora non trovano conferma narrano (ma qui siamo al confine tra realta’ e fantascienza) che il signor Long altri non sia che il padre illegittimo della stessa Zhang YinYing, la quale sembra essere a conoscenza di tale fatto, infatti al termine delle piu’ importanti competizioni da lei vinte, come le Olimpiadi 2004 o i mondiali 2005, si getta quasi immediatamente a bordo campo ad abbracciare il suo estimatore piu’ grande (i video di tali incontri sono li’ a dimostrare che non mi sto inventando proprio tutto…).
    Ma il vero scoop e’ che Drago Rosso non essendo a conoscenza di questa relazione padre - figlia cerca in tutti i modi di corteggiare la ragazza per poterla sposare e farle prendere passaporto Italiano, in modo tale da poter finalmente dire “la piu’ grande giocatrice di tutti i tempi e’ Italiana!”.

    Auguri Drago, che tu possa riuscire nel tuo intento piu’ nobile.

  9. Drago Rosso ha scritto il 21 Febbraio 2006 08:17

    Per Anonymous:
    E parli proprio tu di nomi da rivelare? A proposito, in che giorno e’ Sant’Anonymous?

    Per Sergio:
    Non riesco a capire il problema, o forse non mi sono spiegato bene. Volevo dire che Liu Guoliang, visto che c’ero io, un italiano, insieme a loro sul pullmino, ha voluto ricordare la sua esperienza in Italia. Comunque, non e’ strano che lo racconti alla squadra cinese, perche’ la maggiorparte degli atleti in quel pullmino (tranne Wang Liqin e Ma Lin) non giocava i tornei internazionali quando Liu Guoliang vi partecipava come giocatore. Quindi, Liu Guoliang, te lo posso dare per certo, quelle storielle non le aveva raccontate a loro.

    Per Antonello:
    Sinceramente, non riesco a capire se il tuo intervento e’ ironico o serio. Il dubbio mi viene dai punti esclamativi dopo il “tra le prime 16-20 nazionali al mondo”a verita’), ma un argomento del genere dovrebbe stare a cuore a tutti, visto che l’unica possibilita’ di spazio sui mezzi di informazione, negli ultimi anni, e’ venuta grazie proprio alle donne, campionesse europee 2003. Che questa squadra sia ridotta allo sfascio e’ davvero triste.

  10. Allround73 ha scritto il 21 Febbraio 2006 13:21

    Leggo sempre con interesse gli articoli di questo sito li trovo molto interessanti anche perchè è l’unico posto dove si possa avere qualche notizia sull’attività dei nostri atleti a livello internazionale con commenti competenti.
    In effetti il sito della Federazione è un vero schifo, pochissime notizie, mai una foto o interviste, quelle poche cose che mettono sembra che siano articoli scritti in fretta e furia.
    E’ vero che l’argomento nazionale dovrebbe stare a cuore a molti (se non a tutti) ma sinceramente credo che la mancanza di informazione faccia vedere questi atleti come un qualcosa di lontano che quasi non faccia parte del nostro sport.
    Trovo molto triste che la federazione non trovi (magari non vuole trovarlo) un giornalista che scriva un articolo almeno sulle partite dei nazionali negli eventi più importanti per poi pubblicarlo
    sul suo sito.
    Purtroppo la maggior parte di noi non ha modo di vederli giocare dal vivo specie in competizioni internazionali quindi anche farsi un’idea è difficile.
    Che altro dire continuate cosi.
    Un saluto
    Fabio.

  11. Antonello ha scritto il 21 Febbraio 2006 15:46

    Per drago: il mio intervento era serio……sono proprio convinto che si possa arrivare arrivare tra le prime 20 nazioni al mondo….anche se come dici tu non sarà facile! I punti esclamativi stanno a sottolineare che sarebbe un risultato strepitoso riuscire ad arrivare tra le prime 20….considerato il particolare momento in cui si trova la nostra nazionale…anche se come giustamente hai scritto tu…soltanto 2 anni fa siamo arrivati ottavi!
    Ma ogni periodo fa storia a se e non possiamo cullarci sugli ottimi risultati del passato!
    Concordo con te sul rischio di non rientrare nemmeno tra le prime venti….speriamo bene!

  12. Drago Rosso ha scritto il 21 Febbraio 2006 17:33

    Per Alessio:
    C’e’ un refuso nell’intervento nel quale riveli la mia identita’: Zhang Yining e non Zhang Yingying, che e’ un’altra giocatrice, che tra l’altro qualche anno fa faceva il doppio proprio con Zhang Yining. Ti puoi immaginare la confusione. Anzi, ho una storiella divertente in proposito, vera, che ti raccontero’ in un mio successivo intervento, roba da morire dal ridere.
    Comunque, torno alla tua “spiata”. Per completezza di informazione, devo aggiungere queste tre cose al tuo intervento:
    1) Zhang Yining non viene solo ad abbracciarmi dopo una grande vittoria, qualche volta mi regala anche la Coppa che ha vinto, o la medaglia. Altre volte mi regala i fiori che danno agli atleti sul podio. Tanto per precisare!
    2) Accanto alla tua tesi, secondo la quale io vorrei sposare Zhang Yining, ce n’e’ un’altra, sostenuta da alcuni appassionati italiani, fra cui Marco Lucini, che sostengono che io vorrei sposare Kong Linghui!
    3) Non potrei mai azzardarmi a fare un minimo tentativo di sposare Zhang Yining perche’ l’altra mia bambina (nel senso che e’ come mia figlia, perche’ l’ho scoperta io, prima ancora dei tecnici cinesi, non sto scherzando), vale a dire Guo Yue, e’ gelosa. Quando gioca contro Zhang Yining mi chiede per chi io faccia il tifo. Io le rispondo che non faccio il tifo per nessuna delle due e lei mi gratifica con un “bugiardo, lo so che preferisci Zhang Yining”. Immagina un po’ se dovessi minimamente provare a sposare Zhang Yining, mi ritroverebbero morto con la racchetta di Guo Yue ficcata in gola.

  13. GIANNI L. ha scritto il 22 Febbraio 2006 19:09

    Ma non esiste la “Gazzetta dello sport” in Cina?
    Perche di un giornalista che critica cosi pesantemente e ingiustamente gli atleti della squadra azzurra, non ne abbiamo bisogno.FORZA AZZURRI!

    p.s. il Drago Rosso vista la sua incompetenza tecnica,dovrebbe limitarsi a pubblicare solamente i risultati senza commenti tecnici inutili e fuori luogo.
    Inoltre invito il Drago Rosso a non ironizzare troppo,mantenendo un comportamente rispettoso con atleti che hanno dedicato e dedicano la loro VITA a questo sport!

  14. JACK ha scritto il 22 Febbraio 2006 19:12

    .

  15. Amministratore ha scritto il 23 Febbraio 2006 08:12

    C’è stato un intervento di una persona di nome Gianni L. al quale ho dovuto, per motivi di privacy, depennare un preciso riferimento sulla presunta identità del Drago Rosso.
    In ordine alla legge sulla privacy, riferimenti specifici verranno trattati come sopra, non si possono coinvolgere persone estranee attribuendo loro identità tutte da dimostrare, onde evitare azioni legali sia nei confronti di chi scrive sia nei confronti del responsabile del blog.

  16. Drago Rosso ha scritto il 23 Febbraio 2006 08:13

    Per Gianni L. :
    Se “tu”mmenti, piu’ che far male ai giocatori, fanno male alla Federazione, che tratta i giocatori con disprezzo, non mettendo neanche i risultati che tu invochi. So benissimo come ragionano i tipi come te: vietato pensare, vietato discutere, vietato cercare di capire. Soltanto i risultati per gli appassionati, che in questo modo appaiono solo come una massa di beoti, che non devono disturbare i grandi manovratori e non devono provocare cambiamenti nela gerarchia di comando della Federazione.
    Ecco, se vuoi, continua nel tuo tentativo. Io continuo nel mio, che e’ quello di fare qualcosa per questo bellissimo sport.
    E ricordati, aspetto tue indicazioni sui miei errori tecnici. Sto a malapena trattenendo le risate che mi faro’.

  17. Rocco ha scritto il 23 Febbraio 2006 19:30

    Per Gianni L.: in parte concordo con il tuo intervento a sostegno degli azzurri….però bisogna riconoscere a drago rosso un notevole impegno nel fornirci risultati e notizie sull’attività della nazionale…che altrimenti nemmeno conosceremmo…..certo la buona volontà non gli manca….e gli va riconosciuta anche una certa competenza per essere uno che non ha mai preso una racchetta in mano!
    Per cui va bene così….almeno abbiamo qualche notizia!
    Grazie per le info drago!

  18. Anonimo ha scritto il 24 Febbraio 2006 15:09

    Completamente d’accordo con GIANNI L.
    Un Giornalista con la “G” maiuscola dovrebbe essere al di sopra di critiche acide come quelle che leggiamo giornalmente da “Drago Rosso”.Consiglio per chi legge quotidianamente come me gli articoli di questo blog di considerare i suoi articoli un po’ come il tg di Emilio Fede….notizie satiriche insomma….
    Per tutti gli appassionati di tennis tavolo voglio segnalare il sito dell’ittf che da in maniera oggettiva e quasi in tempo reale tutti i risultati dei pro tour e dei tornei internazionali piu’ importanti del momento. Il nome del sito lo trovate nell’home page del sito della fitet (www.fitet.org)

  19. Drago Rosso ha scritto il 25 Febbraio 2006 03:42

    ri, che hanno attaccato i potenti in maniera ben piu’ acida. In quanto al sito dell’Ittf, c’e’ da ridere al richiamo che ne fai. Solo un paio di esempi per far notare la competenza tecnica e il grado di informazione che per i tipi come te e Gianni L. e’ da portare come esempio. Il sito dell’Ittf e’ quello che presenta un oscuro giocatore cinese senza futuro, Liu Miao, come il nuovo Kong Linghui e non si accorge che ai Mondiali juniores 2005, in Austria, la Cina non aveva mandato la squadra nazionale, ma la squadra giovanile del club di Pechino. Il sito Ittf e’ quello che, a proposito della vincitrice degli Open del Kuwait, Jiang Huajun, dice che la squadra di Hong Kong, di cui lei fa parte, ha ora nuove prospettive e speranze per i Mondiali a squadre di Brema. Ebbene, Jiang Huajun non puo’ partecipare ai Mondiali a squadre 2006, perche’ puo’ rappresentare Hong Kong solo nelle gare individuali, dal 2007 potra’ farlo anche nelle gare a squadre, visto che ha giocato l’ultima volta per la nazionale cinese nel 2003. Alla faccia dell’informazione e della competenza. E potrei fare altri mille esempi del genere presi dal sito da te vantato.
    E vengo al nocciolo finale della questione. Vedi, tu non hai chiara la situazione quando mi paragoni a Emilio Fede. Sai cosa fa lui? Difende un uomo potente e pieno di soldi, Berlusconi, e magari e’ convinto di fare bene. Io difendo un uomo senza poteri e disoccupato, Costantini. I tipi come te e Gianni L. difendono Sciannimanico, il potente e pieno di soldi presidente della Fitet. Se sai fare un semplice “2+2″, ne ricavi che la patente di “Emilio Fede” spetta a te di diritto.

  20. Alessio ha scritto il 25 Febbraio 2006 03:54

    peggio una malinformazione preferisco una informazione acida, provocatoria, ma che almeno sia corretta nei contenuti. E per ora non mi pare che alcuno abbia riscontraro errori o invenzioni di fantasia come tu affermi nei suoi contenuti. Nel momento in cui qualcuno mi dira’ che si sta inventando tutto e ce ne dara’ le prove allora sara’ diverso ma per il momento il mio consiglio e’ di cogliere l’essenza dei suoi articoli, ripulendoli dall’acido se da fastidio

  21. sergio ha scritto il 25 Febbraio 2006 18:31

    Per Drago e Anonimo: ma perché invece di criticarvi a vicenda non continuate a scrivere di tennistavolo lasciando da parte le cose che niente hanno a che vedere con lo sport???

    Per Drago: dire che sciannimanico sia potente e pieno di soldi ……è superesageratoooooooo………moratti è pieno di soldi….non certo sciannimanico……….si vede che non lo conosci!

  22. Drago Rosso ha scritto il 26 Febbraio 2006 15:59

    Per Sergio:
    Io mi limito a scrivere di tennistavolo, e di politica del tennistavolo. Sono gli altri a dare il via alle polemiche e io rispondo. Se vai a controllare tutti i miei interventi, io ho polemizzato con persone che hanno ruoli pubblici e di responsabilità all’interno el tennistavolo, non con altri. Se gli altri mi contestano qualcosa, ripeto, io rispondo. E puoi star certo che risponderò sempre, naturalmente non con l’intento di dare fastidio a te e agli altri appassionati.
    Per quanto riguarda Sciannimanico, ti assicuro che lo conosco benissimo, molto di più di quanto tu possa immaginare (non sto scherzando) e so perfettamente che non può competere con tipi come Moratti e Berlusconi. Ma, restando nell’ambito del tennistavolo, i soldi e il potere che ha sono più che sufficienti per procurare danni immensi al nostro sport.

  23. sergio ha scritto il 27 Febbraio 2006 12:24

    Per drago: in effetti è vero, tu non polemizzi con gli altri scrittori del blog, ti limiti a rispondere loro se non sono d’accordo con te!
    Non pensavo che sciannimanico, pur non essendo come moratti avesse tanti soldi, a volte le apparenze ingannano!!!
    Ma io ti chiedo allora……..perché uno che ha tanti soldi dedica tutto questo tempo alla fitet???

    PS Non preoccuparti di rispondere alla ultima domanda è retorica!!!

  24. 4tfica ha scritto il 4 Marzo 2006 16:05

    per drago rosso:in linea generale sono d’accordo con te ,scrivo in linea generale perchè o per vigliaccheria o per altro non c’è una controparte che ha potuto o voluto rispondere alla tua forte e chiara denuncia per farmi sentire la sua posizione e “magari farmi cambiare idea”.Detto questo mi sento di essere d’accordo con te perchè ci sono delle cose evidenti come ad esempio l’esclusione di costantini da tecnico che mi puzzano un po.Sicuramente per essere stato in qatar,ti invidio per questo,sarai una persona ben addentrata nel mondo pongistco italiano e magari tu puoi darci qualche suggerimento per fare qualcosa di concreto affinche’un semplice sfogo non rimanga tale ma che possa smuovere le acque perchè sono convinto che il popolo,cioè i semplici giocatori,saranno d’accordo con te . P.S.il mio nome non è volgare ,leggete il 4 in inglese

  25. Drago Rosso ha scritto il 11 Marzo 2006 18:28

    aggio all’estero), si vendono e vendono voi, sono loro ad avere il potere. Come vedi, sono pessimista. Per conto mio, mi diverto andando in giro per il mondo e soprattutto in Cina, a essere amico di tantissimi campioni. Nello stesso tempo, mi rendo conto che la maggiorparte di voi non ha questa possibilità e rimane prigioniero di una Federazione che non merita la vostra passione. Mi dispiace. Non ho suggerimenti, posso solo augurarti di avere la mia stessa possibilità di girare il mondo e gioire del grande tennistavolo.

  26. 4tfica ha scritto il 14 Marzo 2006 13:22

    na societa’ che lo pratica in modo agonistico.Ti dico questo perchè è quello che è successo ha me nel 95 che vedendo Mondello che bombardava Nannoni in una finale di top12 ho scoperto che il ping pong che praticavo a casa e che mi piaceva tanto era un sport agonistico a tutti gli effetti e da li…………. .Io di natura sono predisposto a rispettare i potenti perchè il potere è difficile da aquisire e chi c’è la fa con lavoro merito e dedizione merita rispetto; sicuramente non sempre chi è bravo ad aquisire il potere è anche bravo ad utilizzarlo.Io voglio sperare che l’errore fatto togliendo Costantini da ct azzurro sia capito magari rimediato o che magari resti il solo neo in questa nuova federazione che possa lavorare nel migliore dei modi per lo sviluppo di questo splendido sport.Per guanto riguarda l’augurio tuo di poter vedere dal vivo il pingpong che conta spero di poterlo fare al piu’ presto sicuramente il prossimo anno saro’ al TOP 12 EUROPEO per ora mi consolo con eurosport che da tanti anni mi permette di vedere e di registrare il pingpong che conta.Un saluto a tutti e a te Drago Rosso.

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