La verità delle classifiche internazionali

3 Maggio 2007 da Ping Pong Italia 

Il D.R. con la sua solita precisione ci offre un’ulteriore spunto di riflessione a proposito le classifiche internazionali. I dati a cui si riferisce riguardano le classifiche 04/07 e non quelle appena uscite.

del Drago Rosso

L’intervento di Apocalypse Fitet Now, a proposito delle classifiche di Stefanova e Tan Wenling, solleva un problema che credo meriti un approfondimento, così sarà possibile chiarire ulteriormente cosa succede
davvero nelle graduatorie mondiali.
Può apparire sorprendente che, soprattutto Niko, dopo le pesanti sconfitte agli Europei di Belgrado, non
abbia perso molte posizioni in classifica. Eppure, è tutto normale. Comincio a fornire le cifre sui punti
persi e vinti da Niko e Tan agli Europei.
STEFANOVA
VITTORIE E PUNTI OTTENUTI
Junker 0 punti
Sibley + 0,5
Boros +8
Paovic +3
SCONFITTE E PUNTI PERDUTI
Ganina - 3,5
Kotikhina - 6
Ntoulaki - 27
In totale, Niko ha perso 25 punti.
TAN WENLING
VITTORIE E PUNTI OTTENUTI
Lower + 0,5
Boros + 8
Kotikhina + 2
Ganina + 4
SCONFITTE E PUNTI PERDUTI
Paovic - 3,5
Strbikova - 15
In totale, Tan ha perso 4,5 punti.
CRITERI
I punti perduti, come si vede, sono meno di quelli che si potesse pensare, ma rientrano esattamente nei
criteri fissati per la classifica mondiale.
Il primo punto da chiarire è che ogni manifestazione ha un certo coefficiente: R1, R2, R3 e R4. La gara a
squadre degli Europei ha il coefficiente più basso, R4. In base al coefficiente che caratterizza la manifestazione, le vittorie e le sconfitte danno o tolgono più o meno punti. Si spiegano così i soli 6 punti che Niko ha perso con la Kotikhina, nonostante la grande differenza in classifica fra le due. Ne ha persi di più con la Ntoulaki per due motivi: perché la differenza in classifica è maggiore, rispetto a quella con la Kotikhina, e perché questa sconfitta è arrivata nel singolo. E la gara di singolo degli Europei a coefficiente R2 per il tabellone principale (R3 per le qualificazioni). Quindi, la sconfitta con lo stesso avversario, nella gara a squadre degli Europei o nel tabellone principale del singolo, fa perdere punti in maniera diversa. Esempio concreto: Niko ha perso 27 punti con la Ntoulaki nel singolo, se ci avesse perso nella gara a squadre ne avrebbe perduti solo 9. E allo stesso modo, ha perso 6 punti con la Kotikhina, se fosse stata battuta dalla russa nel singolo, avrebbe perduto 18 punti.
PARADOSSI
Ma c’è un altro punto importante da mettere in evidenza. Un giocatore guadagna o perde punti a seconda della distanza che lo separa in classifica dall’avversario. La distanza non è data dalle posizioni in classifica, ma dai punti che si hanno. Ma, attenzione, i punti cui si fa riferimento non sono quelli che appaiono nella classifica così come la vediamo nel sito dell’Ittf. Quei punti sono il totale dei punti ottenuti battendo gli avversari (si chiamano “rated”) e di quelli ottenuti con i piazzamenti nelle gare di singolo (si chiamano “bonus”). Nelle gare a squadre non si ottengono punti bonus, ma solo punti rated. I punti cui si fa riferimento nel confronto fra due giocatori sono solo i “rated”. Così, le cose cambiano, e anche di parecchio.
Comincio a dire che Stefanova attualmente ha 11.895 punti ufficiali, ma quelli “rated” sono 11.726.
Facciamo un esempio concreto. Niko ha battuto la Boros agli Europei. Dobbiamo fare riferimento ai punti della classifica di marzo per capire cosa è successo. Niko aveva 11.915 punti totali, di cui 11.751 “rated”;
Boros aveva 11.937 punti totali, di cui 11.864 “rated”. Se valessero i punti totali, Niko prenderebbe
6 punti per la vittoria con la Boros, invece degli 8 che ha effettivamente guadagnato. La differenza è
minima perché stiamo parlando di una gara a coefficiente R4, in altre gare con coefficienti
superiori questa differenza aumenterebbe sensibilmente. Inoltre, si può verificare un’altra situazione: che un giocatore abbia più punti totali rispetto a un altro, ma meno punti “rated”, col risultato, già da me descritto in passato, che chi si trova davanti in classifica faccia risultato positivo con chi si trova dietro, perché con i punti “rated” si trova dietro.
CLASSIFICA REALE
Sempre per rimanere nell’ambito femminile, Stefanova e Tan Wenling sono attualmente n. 25 e 26, Se
consideriamo solo i punti “rated”, ci accorgiamo che ci sono ben 15 giocatrici che superano Niko e 16 che
superano Tan. Stefanova ha 11.726 punti “rated”. Ne hanno più di lei, nell’ordine in cui la seguono nella classifica ufficiale:
Wu Jiaduo (11.760), Steff (11.801), Ding Ning (11.842,75), Struse (11.786), Lau Sui Fei (11.775), Toth (11.752,75), Fan Ying (11.840), Ni Xialian (11.765, 75), Song Ah Sim (11.764,25), Chang Chenchen (11.792,25), Kim Hyang Mi (11.770,25), Chen Qing (11.753,75), Peng Luyang (11.758,50), Ding Yaping
(11.770), Qi Rong (11.726,75). Per Tan Wenling, che ha 11.721 punti “rated”, c’è anche Viktoria Pavlovich
davanti a lei (11.725,75). Con questi punti, Niko sarebbe n. 41 del mondo, Tan n. 43.
Questo, naturalmente, non vuol dire che la classifica sia falsa. Stefanova è 25 e Tan è 26 del mondo. Quello
che voglio far notare è un altro aspetto, già sottolineato in precedenti interventi. L’attuale classifica di Niko e Tan è dovuta principalmente al fatto che nel 2006 hanno giocato quasi tutti gli Open internazionali, guadagnando moltissimi punti bonus. Altre giocatrici, con un numero inferiore di tornei, hanno acquisito pochi punti bonus. Peggio per loro, si dirà. Certo, ma il punto è un altro: per conservare l’attuale classifica, Niko e Tan sono costrette a giocare lo stesso numero di tornei del 2006. Ogni torneo in meno signicherà perdere i punti bonus guadagnati in quello stesso torneo l’anno prima. Un solo chiarimento: i punti si perdono rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Voglio dire che se il torneo cambia data, i punti si perderanno quando si arriverà al mese in cui quel torneo si era giocato l’anno prima.
E’ proprio il caso che si verica quest’anno con gli Open di Brasile e Cile. Nel 2006, si fecero in estate,
quest’anno si sono svolti ad aprile. Niko e Tan li giocarono nel 2006, non li hanno disputati adesso. Significa che perderanno i punti bounus conquistati l’anno scorso. Ma non li perderanno nella prossima classifica di maggio, li perderanno a luglio e agosto, quando cioè si giocarono gli Open di Brasile e Cile nel 2006. Stefanova perderà i 20 punti conquistati in Brasile e i 12 del Cile, Tan Wenling perderà i 6 punti del Brasile e i 9 del Cile. Quindi, sappiamo già che entro agosto Niko perderà 32 punti e Tan 15 punti.
Guardando la classifica attuale, si può notare che Stefanova, con 32 punti in meno, passerebbe a n. 33
del mondo, Tan Wenling, con 15 punti in meno, passerebbe a n. 29.
Cosa significa tutto questo? Che non basta partecipare a tanti tornei per fare passi avanti in classifica,
bisogna anche battere le avversarie. Con i punti bonus, la classifica è precaria, perché basta poco per
retrocedere, Con le vittorie, e quindi con i punti rated, la classifica diventa più vera. Per il momento, i numerosi tornei giocati permettono alle due azzurre di qualificarsi per l’Olimpiade di Pechino, ma poi ci
vorrà altro per conservare un’alta classifica, altrimenti il tracollo sarà molto rapido.

Commenti

6 risposte per “La verità delle classifiche internazionali”

  1. Alessio ha scritto il 3 Maggio 2007 11:05

    forse mi sbaglio ma credo che nell’aggiornamento del 1 Maggio siano già stati scalati i bonus point di Brasile e Cile 2006 infatti nella scheda della Stefanova per esempio appaiono nella colonna “Bonus Earned” ma non nella colonna “Current Bonus”. Infatti guarda caso Stefanova ha perso 34 punti rispetto la classifica precedente (32 erano quelli bonus di questi due tornei) ed è esattamente numero 33 come conteggiavi tu. magari è solo un caso…ma spero di aver ragione altrimenti ad agosto dovrebbero scendere oltre il 50 e in ogni caso andando a vedere i punti che Stefanova deve difendere dei vari open di Japan, Serbia, Germania, Polonia e Russia 2006 tra settembre e novembre (totale 67 punti!) dovrà fare risultati clamorosi per rimanere dov’è ora!

  2. Alberto Vermiglio ha scritto il 3 Maggio 2007 15:34

    Pensate che anche il Gran Presidente Federale ha dichiarato, durante la riunione di Terni del 23 aprile delle società, che la classifica attuale delle italiane è “sovradimensionata” rispetto al loro reale valore, grazie ai numerosi open disputati, ma che l’interesse delle qualifiche alle Olimpiadi da parte del CONI ha la sua importanza.
    Domanda: è uno sprazzo di ammissione della realtà o gli è scappato nella consapevolezza che il meccanismo di crescita delle nostre atlete e l’investimento a loro collegato è mirato esclusivamente al ritorno dei contributi CONI..??
    Quale che sia la risposta (perchè poi è anche giusto che ogni Federazione Sportiva Italiana ci metta del suo per beccare qualcosa, visti i tempi magri, le minori crescite e le “bacchette di vetro” che geneticamente costituiscono la struttura fisica degli atleti italiani tipo), tra un Olimpiade e l’altra, ci sarà spazio per impostare forse, prima o poi, un programma un po’ serio per far crescere anche il tennistavolo, la tecnica, le conoscenze, i ragazzi che andiamo a trovare con fatica nella concorrenza spietata con glialtri sport…. anzichè pensare sempre e solo a chi ha più voti, più titoli italiani, più contributi, se arriva qualcuno che potrebbe ribaltarci la poltrona, ecc..ecc…????

  3. Drago Rosso ha scritto il 3 Maggio 2007 16:56

    Alessio ha ragione. Avevo scritto l’articolo dopo l’uscita delle classifiche di aprile e, in quel momento, sapevo che valeva ancora quel sistema (scalare i punti “bonus” nello stesso mese in cui si era disputato il torneo l’anno precedente). Poi, l’Ittf ha cambiato sistema. Ovviamente, il quadro non cambia e a luglio e agosto (rassicuro Alessio e i tifosi di Niko) non saranno tolti ulteriori punti a Stefanova e Tan Wenling. Niko è finita, adesso, esattamente dove avevo previsto che sarebbe scesa ad agosto. Quindi, il significato tecnico di quello che ho scritto non cambia. Rimane il problema, anche questo giustamente fatto notare da Alessio, dei punti bonus fra settembre e novembre, ed è un problema molto serio.
    Una ulteriore precisazione, che riguarda quello che ha giustamente fatto notare Alberto Vermiglio: sono d’accordo sul sistema di far partecipare Niko e Tan a tutti i tornei per assicurarsi la partecipazione all’Olimpiade, ma bisogna sempre rendersi conto che la classifica in questo modo è “gonfiata”. Quindi, Niko e Tan devono cominciare a vincere qualche partita importante, altrimenti crolleranno in classifica subito dopo Pechino 2008. Inoltre, la Federazione non può fare la “sborrona” dicendo che Niko è 23 del Mondo (classifica di marzo), sapendo invece che la realtà è diversa. E infatti, dopo che Niko è retrocessa a 33, tutti zitti. Nel sito della Fitet, giusto un accenno, senza neanche una spiegazione sul perché questo è accaduto. Come volevasi dimostrare.

  4. Lostboi ha scritto il 3 Maggio 2007 22:38

    Persson ha appena dichiarato che tenterà una nuova qualificazione olimpica…con le attuali classifiche chiedo al DR se anke Waldner potrebbe entrare in tabellone o dovrebbe disputare dei tornei per fare punti…..anke a 40 anni se perde 7-8 kg secondo me J:O può andare di nuovo a medaglia.

  5. Alessio ha scritto il 4 Maggio 2007 14:53

    per Lostboi: 2 o 3 mesi fa trovai un’intervista a JO su Internet in inglese in cui affermava che andrà sicuramente a Pechino ma solo con un qualche ruolo non definito nel comitato olimpico svedese (e aggiungo io a vedere come vanno gli affari del ristorante di cui è proprietario a Pechino..), ma di sicuro non andrà da giocatore.
    E’ anche vero però che pure Persson aveva ufficializzato il suo ritiro dalla nazionale dopo Shanghai 2005 salvo poi fare marcia indietro quest’anno, quindi chissà…
    Comunque ho avuto la fortuna di vedere 5 giorni fa i due leggendari campioni in Svizzera per un incontro esibizione, la classe, il tocco, la fantasia che hanno è sempre la stessa, di certo non sfigurerebbero a Pechino anche se Waldi ha come tu dici qualche chilo di troppo..ma un incontro serio con un WLQ, Ma Lin etc non credo sarebbero in grado di vincerlo oggi come oggi.

  6. Drago Rosso ha scritto il 4 Maggio 2007 17:57

    i troverebbe qualificato all’Olimpiade (ammettendo che riesca a mantenere questa posizione fino a gennaio). Persson, invece, sarebbe un po’ lontano. In ogni caso, entrambi potrebbero partecipare alle qualificazioni continentali e poi, eventualmente, a quella mondiale. Se Gao Ning e Kan Yo hanno il passaporto, per Waldner c’è comunque la possibilità di rimontare. In questo momento ha 11.857 punti (Persson ne ha 11.814). L’ultimo qualificato, Blaszcizyk, ne ha 11.885. Quindi, Waldner deve rimontare 28 punti, che non sono molti, Persson ne dovrebbe rimontare 71, che cominciano a essere parecchi. Se Waldner giocasse tutti gli Open fino alla fine del 2007, ce la potrebbe fare, anche se non ottiene risultati clamorosi, visto che gli basterebbero i punti bonus, anche solo del secondo turno o addirittura del primo, ma in ogni Open, per entrare fra i primi 20. Persson avrebbe bisogno anche di qualche buon risultato.
    Quindi, Waldner è più vicino di quanto si pensi all’Olimpiade.

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