La Coppa del Mondo e altro

1 Settembre 2007 da Ping Pong Italia 

Torna ancora il Drago Rosso con due argomenti: la Coppa Del Mondo che si giocherà prossimamente e le trasmissioni televisive di qualche mese fa.
Della serie…Drago incontenibile. Buona lettura

del Drago Rosso
COPPA DEL MONDO
E passo a qualche informazione supplementare sulla Coppa del Mondo femminile. L’Ittf, purtroppo, non dà mai spiegazioni esaurienti su queste importanti gare. Perciò, chiarisco una cosa importante: secondo il regolamento, non partecipano le campionesse continentali, ma le giocatrici designate dalle Federazioni continentali. La differenza non è da poco.
Alcune Federazioni, infatti, decidono che partecipa alla Coppa del Mondo la vincitrice dei Campionati continentali. Altre Federazioni decidono secondo criteri diversi. La Federazione europea, per esempio, manda sempre la campionessa europea (e fa lo stesso anche per la Coppa del Mondo maschile). La Federazione asiatica faceva anch’essa così, tant’è vero che lo scorso anno alla Coppa del Mondo ha mandato Lin Ling (Hong Kong) campionessa asiatica in carica.
Quest’anno, invece, ha deciso di cambiare e manda Wang Nan (Cina). Ha deciso per Wang Nan perché lei è la vincitrice della Coppa d’Asia, una manifestazione di cui non c’è l’equivalente in Europa e che si svolge ogni anno. La Federazione asiatica vuole valorizzare
questa Coppa d’Asia, che non ha avuto una partecipazione di elevato livello tecnico finora,
tranne poche giocatici molto forti (come Wang Nan appunto). Perciò, ha deciso che chi la vince va poi alla Coppa del Mondo. Spera così di invogliare le più forti a parteciparvi, con la prospettiva della Coppa del Mondo.
Tutto questo, comunque, va a inquadrarsi nella più complessa situazione della Cina, che deve prendere decisioni molto difficili in vista dell’Olimpiade di Pechino. E allora, alla Coppa del Mondo avrebbe dovuto partecipare Guo Yan perché è la detentrice del titolo (vinse a sorpresa in finale contro Zhang Yining rimontando da 1-3), poi Wang Nan come rappresentante della Federazione asiatica. C’era solo un altro posto a disposizione della Cina e non si sapeva se sarebbe stato dato a Zhang Yining, campionessa olimpica e n.1 del mondo, o a Guo Yue, campionessa del mondo. Una decisione impossibile, visto che stiamo parlando delle due più forti giocatrici in circolazione (e a mio parere le due più forti dell’intera storia del tennistavolo). C’è anche il sospetto che la decisione di mandare la vincitrice della Coppa d’Asia, anziché la campionessa asiatica, sia un trucco per favorire Wang Nan. Sì, perché in Cina, dopo i Mondiali di Zagabria, sono tornate le polemiche su Wang Nan e sulla necessità che lei giochi ancora. Wang Nan, che ha 29 anni, un’età incredibile per una cinese in nazionale (e ne avrà 30 all’Olimpiade), aveva annunciato che si sarebbe ritirata dopo l’Olimpiade di Atene, anche perché voleva sposarsi. Poi, disse che si sarebbe ritirata nel 2005, dopo i Giochi Nazionali Cinesi. Nel frattempo si è sposata per davvero, ma non ha più parlato di ritiro. E adesso punta a Pechino. Molti giornalisti in Cina parlano di contratti molto ricchi, di sponsor e di tante altre cose ancora che non è il caso di riportare. Il tutto si è acuito dopo i Mondiali di Zagabria perché lì Wang Nan ha perso nettamente con Li Xiaoxia. In finale hanno giocato Guo Yue e Li Xiaoxia, entrambe 19 anni (Li Xiaoxia, secondo me, ne ha uno di più, Guo Yue ne ha davvero 19). Se si tiene conto che il posto numero 1 è per Zhang Yining, si capisce come i cinesi si stiano preoccupando del fatto che all’Olimpiade la Cina potrebbe non portare la squadra più forte, ma quella con un punto debole come Wang Nan. Fra l’altro,
l’argomento è molto sentito fra le stesse giocatrici. Quasi tutte, sia pure in modo non ufficiale, parlano apertamente con me. Ma quando ho accennato a questo problema, persino una di loro che mi dice tutto quello che succede all’interno della squadra mi ha chiesto di non insistere: argomento vietato. Fatto sta che, nel primo torneo del Pro Tour giocato dopo i Mondiali, tutte le più forti cinesi hanno nettamente perso con Wang Nan, che infatti ha vinto il torneo. Il sospetto molto forte è che sia stato loro ordinato di perdere per riportare su Wang Nan. Fra l’altro, non sarebbe una novità: a Zhang Yining fu ordinato di perdere contro Wang Nan nella semifinale dei Mondiali 2001; a Guo Yue fu ordinato di perdere contro Wang Nan nei quarti di finale dei Mondiali 2003. Altra combinazione sconcertante: se Zhang Yining non avesse partecipato alla Coppa del Mondo, Wang Nan sarebbe potuta addirittura tornare numero 1 della classifica mondiale (anche senza vincere la Coppa). E in quel caso, chi avrebbe potuto mai, in Cina, mettere in dubbio il diritto di Wang Nan a partecipare all’Olimpiade? I cinesi, sottovoce, hanno già fatto sapere che Zhang Yining e Guo Yue sono le due sicure di giocare a Pechino. Ora si tenta di portarci in carrozza Wang Nan. Alla fine, per la Coppa del Mondo, visto che questa discussione ha provocato un’ulteriore spaccatura all’interno della stessa Federazione cinese, si è deciso di sacrificare Guo Yan, detentrice del titolo, e di mandare sia Zhang Yining sia Guo Yue, salvo sorprese dell’ultima ora.

TRASMISSIONI TV
Un piccolo passo indietro per esaminare il finale della stagione in Tv. Della vergogna della finale maschile non trasmessa si è già detto (il Castel Goffredo femminile, invece, sempre presente: chissa perché!!!), ma è comunque opportuno non dimenticare e segnalare anche qualche altra cosa. Qualche giorno dopo la terza partita di finale fra Pieve Emanuele e Catania, ecco che arriva una sintesi su Raisportsat.
Le riprese sono incredibili: una dal basso, in diagonale, una dall’alto, molto lontana, sull’altra
diagonale, ma si vede malissimo. Il telecronista, Luca Bindi, dice che sono «saltate» due telecamere e il computer della regia. Ma c’è un particolare che fa scoprire la verità, vale a dire che le riprese sono state fatte da una Tv locale e poi prestate alla Rai.
Qualcuno del Pieve Emanuele aveva forse protestato con Sciannimanico per la mancata trasmissione della serata scudetto e si era rimediato in questa maniera?
Comunque, il particolare che fa scoprire tutto è il seguente: i due arbitri sono seduti entrambi ai lati del tavolo. Questo avviene quando non c’è la ripresa della Rai. Quando c’è la ripresa della Rai, infatti, il secondo arbitro (che, secondo le nuove direttive federali, svolge solo funzioni di segnapunti) si mette in un angolo, dietro le transenne, in modo che possa essere inquadrato il tabellone segnapunti dalla telecamera che si trova in alto, dietro il tavolo.
Ecco scoperto il bluff.
Ma ci sono altre considerazioni da fare. Chi ordina al secondo arbitro di mettersi nell’angolo? In teoria, agli arbitri designati per quell’incontro dovrebbe arrivare una disposizione specifica dal capo degli arbitri, l’unico al quale devono rispondere. Ma non è successo così. A ordinare al secondo arbitro di mettersi nell’angolo erano i responsabili della Rai, sul campo di gara. La cosa sconcertante è che gli arbitri hanno sempre ubbidito, e non avrebbero dovuto farlo. L’unica persona da cui potevano ricevere ordini è il capo degli arbitri, nemmeno il presidente della Federazione, Sciannimanico, che in una occasione si è messo pure a fare il telecronista sul campo, inquadrato con le cuffie in testa. Ma c’è altro ancora. Il secondo arbitro, come detto, svolge funzioni di segnapunti, e questo sarebbe già incomprensibile. Comunque, se il primo arbitro avesse un dubbio su qualche scambio potrebbe chiedere il parere del secondo arbitro, unico caso in cui questi sarebbe autorizzato a intervenire (sia pure per un parere esclusivamente consultivo). Ma se il secondo arbitro è piazzato nell’angolo, come potrebbe
eventualmente esprimere un parere (ripeto: qualora il primo lo richiedesse)? In questo caso, c’è un’influenza sull’aspetto tecnico della gara. E a decidere questa influenza non è il capo degli arbitri, ma il dipendente della Rai. È davvero incredibile che si possa verificare (e si è verificata) una situazione del genere. È del tutto irregolare questa procedura.
Fra l’altro, non solo la Fitet dà 65.000 euro alla Rai per avere il collegamento (si tratta delle spese di produzione, e sono soldi nostri quelli che la Fitet tira fuori), ma c’è anche la beffa di un danno dal punto di vista tecnico, di un andamento della gara falsato da questa posizione anomala e non prevista del secondo arbitro. Ma andiamo avanti così, come le pecore.
E passiamo alle ultime novità dalle telecronache.
Purtroppo, lo scempio dei nomi continua senza fine. Il telecronista Luca Bindi e il commentatore Antonio Di Silvio si inventano nuove performance. Nel caso del cinese del Catania, Shen Yang, che si pronuncia «scen iang», c’è un batti e ribatti fra il corretto «scen iang» e lo scorretto «scen giang». Il bello è che Bindi e Di Silvio si scambiano, nel corso della stessa telecronaca, la pronuncia corretta e quella scorretta: uno spettacolo. E nella finale femminile, ecco la povera Qi Rong, che si dovrebbe pronunciare «ci rong». Bindi e Di Silvio si ostinano in uno «sci rong» da paura. Da Terni poi, per gli assoluti, con telecronista Dario Di Gennaro e commentatore Di Silvio, ecco che Wang Yu diventa, nella pronuncia «wang yi». Ma da dove se l’inventano? Non mancano le solite scenette fra Bindi e Di Silvio. All’angolo la Dodean e il tecnico Dobai parlano rumeno. Bindi: «Sono rumeni. Noi non parliamo rumeno, quindi non possiamo tradurre cosa dicono. Noi studiamo il cinese. Ma Di Silvio studia cinese e rumeno». Di Silvio: «Confermo».
E visto che Di Silvio continua a proclamare la sua innocenza a proposito degli errori, ma anche degli elogi sperticati alla Fitet e a Sciannimanico, ecco la controprova. A Terni, per gli assoluti, come detto, non c’era Luca Bindi come telecronista, ma Dario Di Gennaro. Eppure, Di Silvio si lancia in questa spericolata affermazione: «L’Italia sta diventando punto di riferimento per manifestazioni internazionali, questo significa che siamo considerati a livello internazionale». Caro Di Silvio, Bindi non c’era, hai fatto tutto da solo, ce la spieghi un po’ questa «feroce critica» alla Fitet e a Sciannimanico?
Ma non è finita. Ecco l’ultima chicca. Finale scudetto femminile, durante la partita viene inquadrata la Coppa Campioni che il Castel Goffredo ha vinto pochi giorni prima. Bindi: «Ecco inquadrata la Coppa Campioni». Subito dopo, viene inquadrato Maurizio Errigo. Bindi: «Ecco Errigo, allenatore della squadra maschile del Castel Goffredo». Ah sì? Errigo allenatore della squadra maschile? Ma, scusate tanto, cari Bindi e Di Silvio, Errigo non è anche l’allenatore della squadra femminile in Coppa Campioni? Viene inquadrata la Coppa Campioni, viene inquadrato Errigo e voi non dite che è il tecnico che ha guidato il Castel Goffredo alla conquista di quella Coppa? Peggio, precisate che è il tecnico della squadra maschile. Quasi a far intendere, caso mai ci fosse stato il dubbio: guardate che lui non c’entra un fico secco con la Coppa Campioni. Ve l’ha ordinato il medico di non dirlo, o ve l’ha ordinato qualcun altro?

Commenti

7 risposte per “La Coppa del Mondo e altro”

  1. eugenio bertagna ha scritto il 2 Settembre 2007 00:00

    Citazione : “Molti giornalisti in Cina parlano di contratti molto ricchi, di sponsor e di tante altre cose ancora che non è il caso di riportare.” Come sarebbe a dire “non é il caso di riportare”? Ti fai degli scrupoli a rilasciare indiscrezioni riguardo la federazione cinese? Hai paura che ti tolgano l’accreditamento o il visto d’entrata? In Italia c’é la democrazia e si può sparare a zero sulla Federazione Tennistavolo, coi cinesi é meglio andarci coi piedi di piombo? Su, forza, un Drago Rosso non dovrebbe aver timore di nessuno!

  2. Dario72 ha scritto il 3 Settembre 2007 17:48

    Pistarino Imperia) e Alberto Taccini (TT Livorno). Lo stesso Giampiero Francia, in coppia con il fratello Bruno (Pistarino) si è poi rifatto vincendo il doppio veterani, sulla coppia formata da Claudio Pinto (GSTT Bordighera 1948) e Armando Torregrossa (TT SOMS Pistarino Imperia). La gara di singolare, riservata agli atleti Veterani, vedeva imporsi Dario Compagnoni (TT Abbadia Lariana), sul tenacissimo e simpatico pisano Fabrizio Ciampi (TT Portammare Pisa), che regolavano Armando Torregrossa (Pistarino) e Oliviero Olivieri (TT San Polo Parma). Nel singolare femminile quasi derby (lo scorso anno erano compagne di squadra) tra Marta Moratti (TT Varese) e Alessandra Peron (TT Tradate): la spuntava la prima sulle atlete di casa Chiara Donetti e Allegra Filippi (GSTT Bordighera 1948).

    Sono quindi scesi in campo i big, dando vita a lunghe sfide molto spettacolari; nel doppio assoluto vittoria della coppia cinese Li Kewei-Che ja (TT Pieve Emanuele e TT Torino) sui romeni Gjorgj Szilard e Adrian Dodean (TT Pieve Emanuele); terza la coppia francese formata da Clement Drop e Remy Vary (TT Metz) e quella formata dai giovanissimi Alberto Andreani e Sandro Giovannini (TT Livorno). Ma erano gli incontri più attesi, cioè quelli del singolare assoluto, a riservare agli appassionati le maggiori emozioni ed il miglior divertimento. Dopo una finalissima giocata all’ultimo punto, si è imposto Chen Ja (TT Torino) sul difensore Li Kewei (TT Pieve Emanuele): terzi l’azzurro Massimiliano Mondello (TT Pieve Emanuele) ed il compagno di squadra romeno Gjorgj Szilard. Ma in questa gara sono da menzionare anche gli atleti sconfitti nei quarti, il fFrancese Ludovi Remy, il cinese Li Xiangzhi e gli azzurri Stefano Tomasi e Niagol Stoyanov, a dimostrazione del livello di una gara che pur orfana di Yang Min (costretto a fermarsi per un risentimento alla spalla) è stata veramente eccezionale.

    Carlo Alessi

    Lunedì 03 Settembre 2007 ore 07:11

  3. Drago Rosso ha scritto il 4 Settembre 2007 18:07

    Dario 72 è una continua fonte di informazioni. Quest’ultima fa parte della famosa serie “l’indipendenza della stampa”. Magari ci scappa anche un premio per aver riportato, parola per parola, il comunicato della Fitet? Ne avesse sbagliata una. Ecco perché qualcuno si incazza quando vede che un giornalista scrive qualcosa di diverso dai comunicati ufficiali. A proposito, avete notato la prodezza della Gazzetta dello Sport? Notizia di martedì 4 settembre: “Le azzurre (Yang Min, Mondello, Tomasi, Crotti) vittoriose 4-0 sui francesi del Metz e 3-1 su una selezione di atleti cinesi”. Altro che Casablanca!

  4. Drago Rosso ha scritto il 4 Settembre 2007 19:07

    Approfitto del post sulla Coppa del Mondo per un brevissimo aggiornamento internazionale. A Taipei, Samsonov ha distrutto 4-0 Boll in finale. Per la cronaca, Samsonov aveva appena 2 settimane di allenamento dopo la sosta estiva, Boll veniva invece da una attività già intensa in Germania. Le vittorie fra i due si alternano, ma Samsonov continua a dimostrare una netta superiorità tecnica e di gioco. Negli Open di Cina, Wang Hao, libero da pressioni (che lo bloccano, come si è visto anche ai Mondiali di Zagabria) ha preso a pallate Ma Lin e poi ha battuto anche Wang Liqin, sia pure in un confronto un po’ più tirato. E’ l’ulteriore dimostrazione che Wang Hao, al momento, è più forte dal punto di vista tecnico, ma, quando il confronto va sul filo, entrano in ballo altri aspetti, soprattutto mentali, in cui Wang Liqin si dimostra uno schiacciasassi, non per niente ha rimontato da 1-3, 1-7 nella finale mondiale con Ma Lin. Vicino al tavolo di Wang Liqin si sente spesso puzza di bruciato: le sue palle che letteralmente fumano. Infine, sempre agli Open di China, l’immensa Zhang Yining, delusione dei Mondiali (”solo” in semifinale, dove peraltro ha perso nettamente da Guo Yue, 4-0) ha ricominciato a prendere a bastonate tutte quante: 4-0 in semifinale a Li Xiaoxia, 4-1 in finale a Guo Yue, le finaliste dei Mondiali. Se Zhang Yining gioca ai suoi livelli, nemmeno tutti i diavoli dell’inferno possono batterla. Il vero scandalo è che lei abbia vinto un solo titolo mondiale di singolo, per essere stata costretta a perdere nel 2001 con Wang Nan, per aver perso nel 2003 per un disguido stile Cai Zhenhua contro Guo Yuehua 1983 (anche questo voluto dai dirigenti cinesi), e per essere arrivata fuori forma quest’anno a Zagabria. Ma la più grande è lei e resterà per sempre lei. E subito dopo, naturalmente, Guo Yue, l’altra mia favorita che, se fosse capace di leggere questo commento, farebbe un favore ai miei detrattori, assassinandomi dopo avermi torturato ferocemente.

  5. record ha scritto il 5 Settembre 2007 13:39

    questo è il drago che vorrei. puntuale, pungente, e pure spiritoso. draghè, che ne dici se lo facciamo tutti ’sto passo indietro?

  6. Drago Rosso ha scritto il 7 Settembre 2007 15:03

    Sono uscite le nuove classifiche mondiali, anche se sul sito dell’Ittf appariranno da domani o da lunedì, ma è possibile vederle, sempre sul sito Ittf, andando a spulciare la voce “Ranking details”cidio sportivo stia commettendo la federazione italiana. Congratulazioni ancora una volta. E poi dicono che mi piace parlare male della Fitet. Se stessi zitto, i geni della federazione nemmeno saprebbero che conviene loro richiamare urgentemente Laura in azzurro, così, giusto per non fare una figura di merda con il Coni.

  7. Drago Rosso ha scritto il 7 Settembre 2007 17:06

    Strettamente collegato al mio precedente intervento, ma necessariamente distinto, ecco un’altra perla.
    Testuale da una notizia di agenzia: “Con la nuova rubrica «Vieni avanti Pechino» verranno presentati in ogni puntata alcuni atleti italiani che parteciperanno all’Olimpiade cinese del 2008. Domenica 9 settembre è la volta di Wen Ling Tan e Nikoleta Stefanova, campioni italiani del tennis tavolo”.
    Allora, la Fitet si distingue ancora una volta per le sue “grandiose” iniziative. Manda le azzurre di Castel Goffredo in Tv ed è tutto a posto. E tutti a dire: ma quant’è brava la Fitet. Sì, bravissima. Intanto, cominciamo col dire che, fatto strano, per tutto il tempo in cui Tan Wenling non ha giocato per il Castel Goffredo, la Fitet non l’ha più mandata in giro per televisioni. E che stesse a giocare in Germania non è una buona scusa, perché Tan Wenling divideva il suo tempo fra Germania e Italia. Fra l’altro, in quel periodo, a Castel Goffredo, in occasione delle partite della squadra femminile, venivano esposti striscioni che dileggiavano Tan Wenling. Adesso che Tan è tornata a Castel Goffredo, miracolosamente, torna anche a fare apparizioni in Tv. Ma guarda che coincidenza!!! Ma per carità, io sono maligno a pensare che la Tv e quant’altro è vetrina per il Castel Goffredo, non per la nazionale, altrimenti Tan sarebbe stata invitata anche quando non faceva parte del Castel Goffredo, ma continuava a giocare per la nazionale. No davvero, sono io il solito maligno.
    L’altra considerazione riguarda il ridicolo del significato della partecipazione delle azzurre nell’ambito della rubrica “Vieni avanti Pechino”, all’interno della trasmissione “Quelli che il calcio”. Non sono ancora qualificate. E se Tan Wenling deve solo aspettare la classifica mondiale di gennaio per avere l’ufficialità della qualificazione diretta, Stefanova non ha nemmeno quella speranza. Dovrà aspettare le qualificazioni europee il 2-6 aprile, sperando di essere tornata in forma, o, se tutto va male, l’ultimo torneo di qualificazione mondiale, a maggio. E allora, dove stanno queste azzurre “qualificate” per Pechino? Tutto questo è il simbolo di come vanno le cose in questa federazione: la facciata, i lustrini, ma senza alcuna sostanza, senza la verità. E tutte le pecore dietro, a belare, a belare, a belare…

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