Dubbi Olimpici

9 Gennaio 2009 da Ping Pong Italia 

del Drago Rosso

Avevo lasciato in sospeso, fra le tante cose, le gare

olimpiche, in particolare i singolari, visto che di quelle a squadre è inutile parlare. In tono più o meno scherzoso, è stato riproposto il dubbio sulla veridicità dei risultati dei cinesi. Naturalmente, le fantasie in proposito provengono da gente che non conosce il mondo del tennistavolo cinese, che non ne capisce una mazza e che si inventa le cose più inverosimili. Così, cerco di chiarire cosa è successo a Pechino.
Comincio col singolare maschile. C’è bisogno di una premessa, che riguarda non il nuovo campione olimpico, Ma Lin, ma Wang Liqin. La favola di Wang Liqin vincitore designato cominciò nel 2001, quando diventò campione del mondo, rimontando da 0-2 in finale con Kong Linghui. Ed ecco che alcuni cosiddetti “esperti” se ne uscirono con la colossale stronzata dell’ordine dato dai tecnici cinesi per far vincere Wang Liqin. Già in passato ho spiegato l’esatta situazione, la ripeto per l’ennesima volta. Se c’è un giocatore per il quale i tecnici e i dirigenti cinesi non ordineranno mai la vittoria è proprio Wang Liqin. Anche se può sembrare strano, lui è sempre stato considerato un perdente, uno senza palle, addirittura un idiota. Questo termine fu realmente usato da un altissimo dirigente della Federazione cinese, nel 1998, in un’intervista con i giornalisti cinesi, per spiegare alcune sconfitte di Wang Liqin. L’opinione che avevano di lui si spiega col fatto che Wang Liqin è stato sempre un cinese atipico: educato, poco duro all’apparenza (ma alla fine si è visto che è quello che ha più palle di tutti), tanto diverso dai “figli di puttana” alla Ma Lin, che invece si è dimostrato un cacasotto di quelli fenomenali. Insomma, tutti stravedevano per Ma Lin, oltre ai vari Liu Goliang e Kong Linghui naturalmente, e nessuno per Wang Liqin. I tecnici e i dirigenti cinesi avevano pubblicamente denigrato Wang Liqin e avevano detto che non avrebe mai vinto alcunché di importante. Proprio ai Mondiali 2001, a Osaka, nella gara a squadre Wang Liqin, nei turni preliminari, fu sconfitto da Boll. I tecnici cinesi giudicarono quella sconfitta un affronto e Wang Liqin fu messo fuori squadra. Infatti, a giocare furono Kong Linghui, Liu Guoliang e Liu Guozheng (l’eroe della vittoria con la Sud Corea, con i 7 matchball annullati a Kim Taek Soo). Quando Wang Liqin arrivò in finale nel singolo, per i tecnici e i dirigenti fu uno smacco enorme: l’avevano messo fuori squadra, indicandolo ufficialmente come il punto debole della Cina, sputtanandolo agli occhi di tutti i cinesi, ed ecco che venivano sbugiardati con il suo ingresso in finale. In quel momento, tutti tifavano per Kong Linghui, avevano letteralmente il terrore che Wang Liqin vincesse il titolo mondiale perché sarebbero stati loro gli sputtanati, non più Wang Liqin. Bene, chiunque abbia un briciolo di intelligenza mi venga a spiegare perché avrebbero dovuto ordinare a Kong Linghui di perdere. Infatti, non lo ordinarono. E Wang Liqin vinse per meriti suoi. Ciò nonostante, le stesse persone che avevano messo in giro la balla spaziale della vittoria ordinata per Wang Liqin continuarono a sostenere la stessa tesi per anni e anni, e qualcuno di loro, più deficiente degli altri, continua a sostenerla tuttora.
Comunque, non fu dato allora l’ordine e non fu dato mai, in favore di Wang Liqin, nemmeno in seguito. In particolare, non è stato dato nemmeno ai Mondiali di Zagabria, quando Ma Lin si trovò davanti 3-1 e 7-1 per poi perdere clamorosamente. Per Wang Liqin la situazione non è mai cambiata: i tecnici e i dirigenti cinesi hanno continuato a considerarlo un “fesso” e non, come piace a loro, un “furbetto”. Di conseguenza, e arriviamo al punto, non c’è stato alcun ordine dato a Wang Liqin di perdere l’Olimpiade perché gli sarebbe stata regalata la vittoria ai Mondiali di Zagabria. Non c’è stato alcuno scambio. Di ulteriore conseguenza, non c’è stato alcun ordine a Wang Hao di perdere la finale con Ma Lin perché non c’era alcun “risarcimento” dovuto a Ma Lin. La fortuna di Ma Lin è stata di aver trovato un cacasotto più cacasotto di lui. Un’ultima precisazione. Qualcuno dice che Ma Lin sarebbe stato costretto a perdere la sua prima finale mondiale, nel 1999, a Eindhoven, con Liu Guoliang. Se fosse vero, l’ordine di risarcirlo sarebbe arrivato già nel 2005, quando centrò la sua seconda finale mondiale, a Shanghai, contro Wang Liqin. Ma anche in quel caso non fu dato a Wang Liqin l’ordine di perdere perché non c’era alcun risarcimento dovuto a Ma Lin. Poi, se qualcuno vuole continuare a inventarsi puttanate, è libero di farlo, ma che almeno le giustifichi con una minima conoscenza di quello che accade veramente in Cina, cosa che per lui è impossibile.
E passiamo alle donne. In questo caso, almeno un sospetto può essere legittimo, visto quello che è successo in passato e che io stesso ho messo in evidenza più volte. Ricordo in breve: Zhang Yining costretta a perdere con Wang Nan nella semifinale dei Mondiali 2001, Guo Yue costretta a perdere con Wang Nan nei quarti di finale dei Mondiali 2003, Guo Yue e Niu Jianfeng costrette a perdere con Wang Nan e Zhang Yining nella semifinale del doppio all’Olimpiade di Atene, più qualche altra gara, fra Coppa del Mondo e Open vari, regalata ancora a Wang Nan. Quindi, se nascono dubbi sulla gara femminile, la questione è diversa e non lancio accuse di ignoranza e incompetenza, ma spiego qual è la vera situazione.
Punto principale: nessun ordine è stato dato per far vincere Zhang Yining, lo so per certo perché ho rapporti diretti con i protagonisti e so esattamente quello che è successo. Del resto, anche ad Atene non era stato dato l’ordine di far vincere Zhang Yining. L’unica cosa sicura ad Atene, e anche questa la so per conoscenza diretta, è che, in caso di finale fra Zhang Yining e Wang Nan, non ci sarebbero stato ordini, la partita sarebbe stata libera. Poi Wang Nan perse con Li Jiawei e il problema nemmeno si pose. Quindi, anche a Pechino, nessun ordine per far vincere Zhang Yining. Rimane il dubbio: è stato dato l’ordine a Guo Yue di perdere la semifinale con Wang Nan? Anche in questo caso, risposta negativa. Sarebbe stato ancora possibile dare questo ordine se Guo Yue non fosse stata campionessa mondiale. Da campionessa mondiale, con tutti gli interessi legati agli sponsor e ai contratti pubblicitari, non poteva più ricevere un simile ordine.
E, si badi bene, nemmeno per il semplice fatto di essere campionessa mondiale, né per i soldi che avrebbe eventualmente perso per i contratti pubblicitari (che le sarebbero stati rimborsati), ma perché gli sponsor legati a Guo Yue non lo avrebbero permesso: l’Olimpiade è l’occasione più importante, non possono perderla per questioni interne alle singole Federazioni, che sia quella del tennistavolo o altre. L’unico vantaggio che si poteva dare a Wang Nan era quello della qualificazione olimpica, a danno di Li Xiaoxia nella designazione, a danno di Hong Kong nelle gare di qualificazione (Zhang Rui costretta a perdere con Wang Nan, che era già stata sconfitta dalla cinese-sudcoreana Tang Na e rischiava l’eliminazione). Una volta a Pechino, Wang Nan se la doveva vedere da sola. Le volevano far vincere il quarto oro olimpico per uguagliare Deng Yaping ed era quello della gara a squadre, praticamente in cassaforte. Poi, Wang Nan ha avuto la fortuna di incontrare una Guo Yue da ricovero, che sta perdendo, in tutte le gare e non solo all’Olimpiade, con avversarie inferiori. Così, le è andata bene.
Ma quello di più antipatico che è successo a Pechino è qualcosa di diverso e non riguarda ordini dall’alto. C’è stata una violenta polemica per il commento nella diretta televisiva della CCTV, fatto da Yang Ying e Liu Wei. Addirittura, l’allenatore di Zhang Yining in nazionale, Li Sun, si è scagliato contro la telecronista e la commentatrice per quello che hanno detto. E spiego subito. Intanto, va detto chi sono Yang Ying e Liu Wei. Yang Ying, telecronista di CCTV per il tennistavolo, è stata campionessa mondiale a squadre e in doppio, con Deng Yaping, e campionessa olimpica di doppio, sempre con Deng Yaping, oltre che compagna di squadra di Wang Nan. Liu Wei è stata campionessa mondiale a squadre, compagna di squadra di Deng Yaping e Wang Nan. Tutte e due, insomma, molto legate alle vecchie campionesse cinesi, a Wang Nan e, infine, alla nomenclatura ufficiale del tennistavolo cinese. La finale è stata vinta da Zhang Yining per 4-1, col primo set conquistato da Wang Nan, che poi è crollata di fronte ai colpi di una scatenata Zhang Yining. Ebbene, dopo il primo set, i commenti di Yang Ying e Liu Wei sono stati questi, letteralmente: “Si vede chiaramente che Wang Nan non si sta impegnando. Lei è come una sorella maggiore per Zhang Yining, quindi è come se la lasciasse vincere perché ormai lei ha già vinto tanto”. Dai telespettatori sono arrivate migliaia di telefonate di protesta, ma ancora più incazzato si è mostrato Li Sun, che ha attaccato pubblicamente Yang Ying e Liu Wei, costrette a chiedere scusa. Ma non è finita, perché la seconda parte dello show è andata in onda nella conferenza stampa dopo la premiazione. Wang Nan ha detto testualmente: “Non ho provato a rimontare quando sono passata in svantaggio, perché per me era già una soddisfazione aver vinto il quarto oro, quindi ho giocato solo per divertirmi”. Dichiarazioni incredibili perché indicano una totale mancanza di rispetto per Zhang Yining, nettamente superiore da tutti i punti di vista. Stessa tesi di quella sostenuta da Yang Ying e Liu Wei, come se fosse stata concordata: non mi sono impegnata in finale, ho fatto vincere Zhang Yining. Ora, tanto per chiarire, Wang Nan, invece di ringraziare la Federazione e i vertici dello sport cinese per averle concesso di giocare l’Olimpiade al posto di Li Xiaoxia, per averle fatto vincere un oro e un argento olimpici che non si sarebbe mai potuta sognare, arriva a denigrare una campionessa come Zhang Yining che, signorilmente, nella conferenza stampa, ha ignorato completamente quello che ha detto Wang Nan e ha solo espresso felicità per la vittoria. Ecco cosa è successo davvero a Pechino: nessun risultato falsato, ma solo una dimostrazione di poca sportività da parte di Wang Nan. Poi, magari, se qualcuno vuole credere a quello che ha detto, di non essersi impegnata e di aver lasciato vincere Zhang Yining, beh,
faccia quello che vuole, ma a quel punto sarebbe più facile dire che io mi trombo Miss Mondo, che tra l’altro è cinese, si chiama Zhang Zilin ed è una supergnocca galattica da fantascienza.

Commenti

9 risposte per “Dubbi Olimpici”

  1. eugenio bertagna ha scritto il 12 Gennaio 2009 21:07

    Le Olimpiadi di Pachino.

    Quell’anno i Giochi senza Quartiere si giocavano a Pachino, il paese più a sud d’Italia, famoso per i suoi succosi pomodorini.
    In tutta l’isola di Trinacria si sapeva che la squadra locale era la più forte nella specialità del pingpong; sia il gruppo dei maschi, come il gruppo delle ragazze: un altro pianeta rispetto al resto dell’isola… ma che dico, anche del resto del continente.
    Ci fu un po’ di malumore ma alla fine prevalse la volontà del presidente della locale A.S.D., il temuto Caio Zenuatti.

    Qual’era il diktat al quale tutti avrebbero dovuto obbedire?
    Nella Società c’erano due atleti “veterani” che difficilmente avrebbero potuto, data l’età, qualificarsi per la prossima edizione dei Giochi, vista anche la nutrita concorrenza casalinga.

    Uno di questi era un ometto bruttino ma simpatico, Malinconico Penna, bravissimo aveva però mancato i momenti determinanti della sua carriera. L’altra atleta era una signora che sembrava più vecchia di quanto non fosse in realtà, Nannarella Vanga, da tutti soprannominata Nanna, per quei suoi occhi sempre un po’ gonfi, che le conferivano un’aria stanca.
    A farne le spese sarebbero stati 3 giovani più che promettenti che avrebbero avuto molte altre possibilità in futuro: una ragazza ed i cugini Licino Vanga e Alfonso Vanga detto Ao’, a causa di un periodo trascorso a Trastevere che gli aveva lasciato quella tipica esclamazione romanesca. Entrambi erano cugini di Nannarella, d’altra parte in paese erano tutti più o meno parenti. La ragazza che si sarebbe dovuta sacrificare era Iuolanda Guozza, se non la più forte di tutte, almeno la seconda dopo l’indiscutibile numero 1, Inina Zanga.

    Andò che l’ordine di scuderia fu rispettato: l’ “anziana” Nanna vinse l’incontro di semifinale contro la triste Guozza e Malinconico vinse l’oro superando sia Licino che Ao’.
    Licino, che era il più anziano dei due cugini, era anche il più titolato, era infatti soprannominato “the king”: bisognava escogitare qualcosa che gli permettesse di salvare la faccia. Fù così che si intentò una piccola messinscena durante i primi scambi della semifinale.
    Malinconico fece notare all’arbitro che Licino aveva uno sbrego nella gomma; l’arbitro invitò Licino a sostituire l’attrezzo con uno nuovo che Licino raccolse dalla borsa. Il pubblico astante rumoreggiò con un brusìo sommesso perché Licino avrebbe avuto un certo svantaggio a non usare il fido attrezzo di mille battaglie. Malinconico vinse la partita della vita e Licino salvò la faccia di fronte al pubblico, intervenuto numeroso, e davanti alle telecamere di Pachino Sat Internescional.

    La suprema volontà di Caio aveva avuto il sopravvento ma forse l’ordine era arrivato da qualcuno ancora più in alto e l’allenatore, il grandissimo atleta del passato, Ugo Liango, si era dovuto inchinare e trasmettere agli obbedienti “soldatini” l’ordine di scuderia.

  2. eugenio bertagna ha scritto il 13 Gennaio 2009 12:03

    Piccolo compendio di logica:

    Dimostrazione 1:
    Si vuole dimostrare che a Wang Liqin non è stato ordinato di perdere la semifinale con Ma Lin.

    Assiomi:

    1) “Se c’è un giocatore per il quale i tecnici e i dirigenti cinesi non ordineranno mai la vittoria è proprio Wang Liqin.”

    2) “Anche se può sembrare strano, lui è sempre stato considerato un perdente, uno senza palle, addirittura un idiota.”

    3) ” Insomma, tutti stravedevano per Ma Lin, oltre ai vari Liu Goliang e Kong Linghui naturalmente, e nessuno per Wang Liqin.”

    4) “Comunque, non fu dato allora l’ordine e non fu dato mai, in favore di Wang Liqin, nemmeno in seguito. In particolare, non è stato dato nemmeno ai Mondiali di Zagabria, quando Ma Lin si trovò davanti 3-1 e 7-1 per poi perdere clamorosamente.”

    Conclusione: Gli assiomi dimostrano che non sarebbe potuto essere ordinato a Ma Lin di perdere in favore di Wang Liqin e non il contrario. La tesi NON è dimostrata. Sarebbe più verosimile la tesi opposta, infatti il risultato lo confermerebbe:
    Wang Liqin ha perso e Ma Lin ha vinto la semifinale.

    Dimostrazione No 2:

    Si vuole dimostrare che Wang Hao non ha dovuto perdere la finale Olimpica:

    1) : “l’ordine non fu dato mai, in favore di Wang Liqin,……. nemmeno ai Mondiali di Zagabria, quando Ma Lin si trovò davanti 3-1 e 7-1 per poi perdere clamorosamente.”

    2) : “non c’è stato alcun ordine dato a Wang Liqin di perdere l’Olimpiade perché gli sarebbe stata regalata la vittoria ai Mondiali di Zagabria. Non c’è stato alcuno scambio.”

    Tesi: “non c’è stato alcun ordine a Wang Hao di perdere la finale con Ma Lin perché non c’era alcun “risarcimento” dovuto a Ma Lin.”

    Conclusione: La tesi No 2 non è dimostrata in quanto un presunto favore fatto a Wang Liqin si sarebbe “estinto” con la semifinale che Wang Liqin ha perso contro Ma Lin. Quindi la finale di Wang Hao con Ma Lin è un discorso a sé.

    Concludendo: Ma Lin è il Campione Olimpico. Punto.
    Si sono fatte congetture, scherzose o meno, che lasciano il tempo che trovano, ma se, per provare che i dubbi fossero infondati, si portano argomenti arbitrarii o addirittura di segno opposto, si corre il rischio di corroborare le tesi fantasiose che, ammetto, sono offensive nei confronti dei vincitori (come ha ben fatto a farmi notare, a suo tempo, Gommalacca). Un Saluto.

  3. lelesguizzero ha scritto il 13 Gennaio 2009 21:00

    Molto interessante questo articolo……….ne sentivo il bisogno e posso dire che dopo averlo letto, sento che la mia vita sta già cambiando.

  4. eugenio bertagna ha scritto il 14 Gennaio 2009 22:34

    Lo Sguizz fa la vacanze lunghe e quando torna cheffà? Sene esce con la solita battuta: “questo articolo mi cambia la vita”.
    Ma scusa, se un articolo non ti sembra interessante puoi sempre comprarti un numero di Cronaca Vera, quello con la donnina in copertina e i titoli cubitali del tipo: “suocera fugge con l’amante del genero e scopre di esserne la nonna”.
    Oppure un numero di: “Mani di Fata” con il cartamodello per farsi in casa un trench alla Bogart con l’uncinetto.
    Gli articoli del D.R. si possono condividere o criticare. Se non “ci cambiano la vita” possiamo sempre voltar pagina… no?

  5. eugenio bertagna ha scritto il 15 Gennaio 2009 18:25

    Ostia… ho scritto “se ne esce” tuttattaccato! :-)

  6. record ha scritto il 16 Gennaio 2009 21:58

    berto, “suocera fugge con l’amante del genero ecc…” :-) :-) mi ricorda una pubblicità fantastica in cui due nonne guardavano una telenovela in tv, in cui uno dei personaggi diceva all’altro “LUI IN REALTA’ NON E’ TUO FIGLIO!! E’ TUO NONNO!!!” :-D :-D … mitica….

  7. Drago Rosso ha scritto il 25 Gennaio 2009 20:59

    L’Idiota non sa resistere, impazzisce per la bile che gli esce da ogni buco, e spara ulteriori puttanate. Così, prima rimette su questo blog il racconto da analfabeta della letteratura già pubblicato sul Forum di Giorno (tranquillo Giorno, sto preparando un intervento tutto per te, con il Vaffanculo che ti avevo promesso, aspetta e vedrai), poi fa analisi logiche così astruse che nemmeno un demente lobotomizzato sarebbe capace di fare. A proposito del racconto, Don Chisciotte della Minchia è davvero patetico. Pensate che, quando non vede interventi a commento dei suoi racconti (chiamiamoli così!) si mette e pregare gli utenti del Forum: “Per favore, dite qualcosa, anche se il racconto non vi piace, ma dite che cosa ne pensate”. Si mette a piangere pur di avere qualche intervento sul suo racconto, siamo ben oltre lo squallore di un fallito che cerca visibilità su forum e blog per credere di essere qualcuno, senza realizzare che è una nullità assoluta.
    A proposito delle “considerazioni logiche”, il Demente non vuole capire quello che ho spiegato e che è semplicissimo: contrariamente a quello che sostiene lui, io ho detto chiaramente non solo che nessuno ha mai ordinato, né mai ordinerà, di far vincere Wang Liqin, ma anche che nessuno ha mai ordinato di far vincere Ma Lin (quindi nessuno ha ordinato a Wang Liqin di perdere). Non lo hanno fatto perché, come ho spiegato, Ma Lin non ha diritto ad alcun risarcimento. Inoltre, Ma Lin non ha diritto a una mazza in assoluto dopo aver perso con Waldner al’Olimpiade di Atene, sconfitta che fu ritenuta assurda e ingiustificata dai tecnici e dai dirigenti cinesi (per via dell’età di Waldner, non per disprezzo nei riguardi dello svedese, sia chiaro). Ma Lin è stato “processato” segretamente in Cina per quella sconfitta, che gli ha tolto qualsiasi possibilità futura di interventi in suo favore dall’alto. Ogni partita, proprio a causa di quella sconfitta, se la sarebbe dovuta sudare. Stessa cosa per Wang Hao a causa della sconfitta con Yoo Seung Min in finale. Fra l’altro, cosa che non avevo raccontato, a distanza di 3 anni dalla sconfitta con Waldner, nel 2007 Liu Guoliang stava ancora catechizzando Ma Lin su quella partita, per rinfacciargliela e per dirgli cosa fare per non ripeterla. Liu Guoliang cercava il video di quella partita e non lo trovava: la Tv cinese l’aveva cancellato, il video ripreso dai tecnici cinesi era stato pure cancellato. Liu Guoliang, allora, a settembre 2007, durante i Campionati Asiatici, lo chiese a me e io gli diedi il video che avevo fatto con la mia videocamera. Ma Lin se lo doveva rivedere per punizione e per imparare.
    Ora, che un povero cretino si ostini a inventare stronzate sulla Cina pur di contestare me è davvero grottesco. Don Chisciotte della Minchia si prende tutte le smerdate possibili e immaginabili e non riesce a fermarsi, nemmeno quando si parla di qualcosa, come le mie conoscenze sul tennistavolo cinese e su tutti i suoi segreti, su cui gli stessi giornalisti e appassionati cinesi si astengono dall’intervenire perché sanno che nessuno di loro è in grado di sapere le cose che so io, tant’è vero che vengono a chiedere a me per saperle. Ma in Italia c’è un Coglione che si ostina a inventare stronzate nella vana speranza di smentirmi. Ho già detto che non si fermerà mai e continuerà ad ammorbare forum e blog con le sue vaccate mentali, lo ripeto adesso e confermo che io continuerò a smerdarlo finché lui non si fermerà. I gestori di forum e blog si possono regolare di conseguenza, non sarò io a smettere.

  8. Wang ha scritto il 19 Settembre 2009 18:34

    Un mio amico pongista cinese sostiene la tesi che W.Hao ha dovuto perdere la finale olimpica :
    Wang Hao ha deluso le aspettative ad Atene 2004 quando la squadra cinese decise di far passare in finale Hao anzichè Liquin. Credevano Hao piu in grado di battere il coreano Ryu in finale o cmq per altri motivi come dice drago. Fallita la medaglia d’oro ad Atene, a questo punto a Pechino Hao doveva perdere, fu peggio la sconfitta di hao in finale che quella di malin con waldner. Il discorso fila.. e inoltre si può osservare chiaramente, se vi guardate l’intera partita, come la faccia di Hao sia delusa e “oscura” durante tutta la partita(e di questo me ne sono accorto prima che mi accennassero del possibile taroccamento), fin dall’inizio, esultando il minimo indispensabile quando segnava punti importanti, cosa un po’ strana dato che di solito nelle finali esulta molto piu sonoramente. Non era cattivo come al suo solito, era moscio. Cmq tutto può essere e forse non lo sapremo mai con sicurezza come davvero è andata.

  9. Drago Rosso ha scritto il 21 Settembre 2009 16:09

    Mi sembra necessaria una precisazione su quanto scrive Wang. Lui, nel sostenere la tesi che Wang Liqin fu costretto a pardere la semifinale olimpica del 2004 con Wang Hao, fa riferimento a me con “comunque per altri motivi come dice Drago”. Esposta in questo modo, sembra che io abbia confermato che fu ordinato a Wang Liqin di perdere con Wang Hao, cosa che non mi sono mai sognato di dire, visto che sostengo il contrario. Mi sembra, quindi, che ci sia un equivoco su quello che ho scritto io. Poi, Wang può continuare a pensare che le cose siano andate in quel modo e che Wang Hao sia stato costretto a perdere con Ma Lin a Pechino2008, ma io ribadisco che le cose sono andate come ho spiegato io.

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