I Mondiali del Drago Rosso 1

30 Aprile 2009 da Ping Pong Italia 

del Drago Rosso

E cominciamo a parlare dei Mondiali giocati, finalmente, senza però tralasciare tanti altri aspetti, ugualmente interessanti, che riguardano la politica sportiva, i risvolti segreti, le novità e così via.

CINESI
Avevo detto che i cinesi avevano stravolto le iscrizioni. Per quanto riguarda il doppio misto e i doppi, c’è la conferma che la Cina ha deciso di regalare qualche medaglia: un oro (non di più) nel doppio misto e un paio fra argenti e bronzi nei doppi. Nel singolo, invece, la causa di una bocciatura eccellente, come quella di Zhang Jike, campione nazionale in carica, è davvero paradossale. I cinesi hanno fatto svolgere un torneo interno prima dei Mondiali per decidere le iscrizioni conclusive. Nel singolo maschile è risultato primo Wang Hao, seguito da Zhang Chao e Xu Xin, vale a dire dai due candidati singolaristi più deboli. E la cosa non è tanto strana, visto che quando si trovano di fronte giocatori che si conoscono alla perfezione, per essersi affrontati centinaia di volte negli allenamenti, va a finire che il più debole o colui che ha un gioco particolare riesce a scalare qualche posizione. Ma questo non significa che siano più forti o
più in forma. Ed ecco che Zhang Chao e Xu Xin si sono guadagnati un posto nel singolo. Ma questi sistemi non possono essere usati da una nazione come la Cina che si è sempre vantata di fare del verticismo tecnico e decisionale la sua caratteristica principale. L’allenatore capo decide, e basta. E anche in passato, tanto per capirci, quando si è fatto qualche torneo del genere, in preparazione alle qualificazioni olimpiche per esempio, i risultati del campo erano dichiarati ufficialmente sub judice. Vale a dire che i tecnici cinesi dicevano già prima: terremo conto dei risultati, ma chi arriva primo non è sicuro al 100% di avere il posto per quella manifestazione. E infatti, per le gare più importanti, indipendentemente dai risultati del torneo interno, erano scelti Wang Liqin, Ma Lin e Wang Hao. Adesso, considerato anche che non hanno alcuna preoccupazione per il podio, hanno deciso di lasciare via libera. Così, spazio ai meno forti, anche se
il sacrificato eccellente è solo uno, e i grandi campioni comunque non possono essere eliminati anche se arrivano ultimi nel torneo interno.

ORGANIZZAZIONE
Pensavo che i giapponesi avessero lavorato meglio di quanto invece stiamo constatando. Il livello medio organizzativo è buono, ma ci sono molte pecche inusuali per il Giappone. La cerimonia d’apertura è stata semplicemente squallida. E pensare che quella di Osaka 2001 fu molto bella. Quindi, non è questione di Paese organizzatore, ma di persone che sono a capo della manifestazione e decidono cosa fare e come. A Osaka era tutto perfetto o quasi, a Yokohama si vede che sono stati incaricate del comando persone meno capaci. Fra le cose che non vanno bene, segnalo la mancanza dell’aria condizionata nel palazzetto, dentro il quale in certi momenti si soffoca. E’ vero che non si può spingere al massimo per non influenzare la traiettoria della pallina, ma, vista l’altezza del palazzetto e dei bocchettoni per l’aria, si poteva tranquillamente mettere in azione il sistema senza paura che l’aria arrivasse fino al pavimento con una potenza tale da
dare fastidio ai giocatori. In sala stampa, gravi pecche: addirittura non vengono distribuiti i risultati, gli organizzatori si preoccupano di distribuire solo quelli dei giocatori giapponesi. Impossibile chiedere spiegazioni o informazioni, nessuno parla inglese tranne la persona che è a capo dell’ufficio stampa, e che non c’è quasi mai nell’ufficio stampa perché deve curare altre cose.

ITALIANI
Tomasi parte bene e si qualifica per il tabellone principale. Nel doppio misti, tutte e tre le coppie azzurre passano il primo turno, ma rischiano l’eliminazione Yang Min e Tan Wenling contro i bielorussi Kuchuk e Privalova, non certo fenomeni. In vantaggio 3-0, Yango e Tan cominciano a perdere colpi e si ritrovano addirittura sotto 10-9 nell’ultimo set. Poi, annullato il match-ball, vincono. In tribuna, ci sono i dirigenti della Fitet a seguire il match, con Sciannimanico che appare come il più preoccupato di tutti. Alla fine, un sospiro di sollievo, come se da quella partita dipendesse chissà cosa. Paura di fare brutta figura? Stiano tranquilli, la brutta figura è già stata fatta con le convocazioni. Sul campo, stiamo tutti a fare il tifo per gli azzurri, e i giocatori sono i primi a saperlo (tranne uno o una…). E che il vero problema siano le convocazioni lo si capisce dall’ossessiva ripetizione dei comunicati sul sito Fitet. In ogni occasione, la Fitet fa sapere che ai Mondiali sono stati mandatri “i più forti”, e poi aggiunge: “vale a dire i migliori nella classifica mondiale”. Ma, come ho già fatto notare, non ci siamo proprio. I “più forti” non sono necessariamente i “migliori nella classifica mondiale”, come sa benissimo chiunque capisca un minimo di tennistavolo. Basta non convocare mai il più forte (Stoyanov) nei tornei internazionali per non fargli guadagnare posizioni nella classifica mondiale. Ma, se Stoyanov è il numero 1 della classifica nazionale, perché non è considerato più forte degli altri azzurri? E la Fitet continua con il martellamento ossessivo: sono andati a Yokohama i più forti, i migliori della classifica mondiale. Calma, abbiamo capito. Abbiamo capito molto bene. Non c’è bisogno di ripeterlo tante volte. Il problema è che a Yokohama non sono andati tutti i più forti e questo la stessa Fitet lo sa benissimo. Ripeto e ribadisco: è uno scandalo
che Nyagol Stoyanov non sia stato portato ai Mondiali.

VARIE
Per il momento, solo qualche segnalazione, che sarà approfondita in seguito anche con le foto. Le iraniane si segnalano per un certo nonsoché, maglietta più aderente del previsto, sguardo sorridente e atteggiamento più libero di quello che si possa immaginare pensando ai problemi delle donne in quel Paese.
L’Ittf ha reso nota una speciale classifica degli iscritti in base all’età. Il più vecchio è John Pilgrim (Barbados), ben 53 anni, seguito da Cheng Yinghua (cinese emigrato negli Usa), che ne ha 51. Yang Min è “soltanto” nono in questa graduatoria, con i suoi 46 anni. Il più giovane è Bektemir Ysmailov (Kyrgyzistan), 14 anni. Fra le donne, Ni Xialian (cinese del Lussemburgo) è la veterana, 46 anni. Tan Wenling è quinta, 37 anni. La più giovane è la cinese-statunitense Zhang Lily, 13 anni da compiere il 16 giugno, seguita da Ariel Hsing (anche lei cinese-Usa), 13 anni e mezzo.

Commenti

9 risposte per “I Mondiali del Drago Rosso 1”

  1. Linetti ha scritto il 30 Aprile 2009 09:57

    Fino a ieri non sapevo quale fosse la posizione di Nyagol riguardo le convocazioni, cioè se accettasse di buon grado o meno la decisione del coach di non convocarlo, non avendo dato piena disponibilità agli allenamenti collegiali.

    Ora so che a Nyagol questa situazione crea sofferenza.

    Allora bisogna dire chiaramente che siamo di fronte a DISCRIMINAZIONE.

    Discriminazione per aver scelto di studiare e praticare sport ad alto livello contemporaneamente.

    In tutti gli sports si deve favorire la crescita culturale degli atleti, questo deve avvenire a maggor ragione in uno sport minore in termini di aspettative economiche e previdenziali com’è il tennistavolo.

    Lo stesso coach della nazionale è laureato in Scienze Motorie. Ignoro se a suo tempo sia stato lasciato a casa per questo motivo. Se è stato sempre e comunque convocato non si comprende perchè debba far pagare a Nyagol uno scotto che non ha pagato lui in precedenza. Se invece è stato qualche volta discriminato per questo motivo, non è una bella cosa che renda pan per focaccia ad un atleta meritevole perpetuando un’ingiustizia. Ad Majora.

  2. attila ha scritto il 30 Aprile 2009 11:05

    L’ importante è …………che si premi secondo il merito…………..si dia spazio ai giovani possibilmente italiani (per far vedere la validità della nostra scuola)……….che si prendano allenatori validi e non solo forse perchè le squadre hanno voti…………..che non si facciano favoritismi per giocatori che fanno…..gioco a certe squadre che non devono essere privilegiate……………..e che forse in cambio di voti, possano mettere dei ragazzini alla guida di una nazionale……….come se un qualsiasi tecnico regionale esperto non fosse meglio.

    Voilà………siamo tutti d’accordo che quando una fede è così farà risultati facendosi apprezzare per la sua buona sostanza e serietà.

  3. record ha scritto il 30 Aprile 2009 11:50

    tutta la nazionale maschile fuori al primo turno.

  4. attila ha scritto il 1 Maggio 2009 01:39

    Ma si…………..maaaassssi…….facciamoci male mettendo cinesi nella nazionale italiana……………lavorare e mettere tecnici bravi bisogna, come fa la nostra fede che mette la crema degli allenatori………….mica perchè sono di squadre che hanno voti o dicono sempre di si………..ci sono almeno 4 o 5 che sono 10 volte meglio, solo che hanno due difetti: sono persone senza voti e di carattere……………

    E poi via due posti a due italiani per due cinesi…….nella speranza che facciano risultati subito per la gloria della fede…………..invece di lavorare veramente e di far crescere i nostri giovani…………..dando anche loro possibilità di fare esperienza……………deh bello far gioare cinesi nelle squadre…………….ma in nazionale…………..no orgogliohane !!!!!

  5. zzantitop ha scritto il 2 Maggio 2009 00:27

    L’infallibile ispettore Rock …
    “Non è esatto. Anche io ho commesso un errore……
    ……………disse il MOSTARDA al tortellone di ZUCCA !

    “ORA SO CHE A NYAGOL QUESTA SITUAZIONE CREA SOFFERENZA …..”

    e noi ci commuoviamo davanti a tanta….COERENZA gestionale !

    zzBrillantina&Pinupsmasoprattuttopinups :)

    al guiness word record….cercano nuovi talenti oltre a svetlana e pinpin :)

  6. lelesguizzero ha scritto il 2 Maggio 2009 16:05

    per drago:

    above tu chiedi:

    “Ma, se Stoyanov è il numero 1 della classifica nazionale, perché non è considerato più forte degli altri azzurri?”

    la risposta, per me è fin troppo facile, però capisco che per te non sia stato possibile arrivarci da solo:

    1) forse perché perde da margarone…………

    2) oppure perché agli italiani, assenti bobo, piacentini e mondello, nemmeno è giunto in finale.

    3) oppure perché in faitet sanno benissimo che le classifiche fanno defekare e quindi nemmeno le considerano.

    scegli tu il motivo che preferisci.

  7. Drago Rosso ha scritto il 2 Maggio 2009 19:30

    Lelesguizzero affronta lo stesso argomento (Stoyanov) in due articoli diversi. Rispondo qui a entrambi, per semplificare.
    La risposta è troppo facile, ma non è quella che hai dato tu. Io ci arrivo facilmente, mi stupisco che non ci arrivi pure tu e, così facendo, fornisci ulteriori alibi a questa Fitet.
    In Fitet usano le classifiche a loro uso e consumo: quando gli conviene, ne scelgono una; quando non gli conviene, la ignorano. Che il numero 1 possa perdere con chiunque fa parte di altre considerazioni, il problema che ponevo io riguardava proprio l’uso scorretto delle classifiche. Se poi vuoi rompere le palle a ogni costo, sai benissimo che ti rispondo a modo mio. Quindi, finiscila qui.
    L’altra argomentazione è sulla sconfitta di Stoyanov con Margarone e di quest’ultimo con Ragni: bene, non contesto il criterio, ma se va usato deve valere per tutti. Se messo in atto, nessuno potrebbe far parte della nazionale italiana, e questa potrebbe essere un’idea da considerare.

  8. lelesguizzero ha scritto il 3 Maggio 2009 00:56

    per drago: above u vrait:

    “L’altra argomentazione è sulla sconfitta di Stoyanov con Margarone e di quest’ultimo con Ragni: bene, non contesto il criterio, ma se va usato deve valere per tutti. Se messo in atto, nessuno potrebbe far parte della nazionale italiana, e questa potrebbe essere un’idea da considerare”.

    Il criterio è più che logico…….chi perde con un seconda categoria, nemmeno dei più forti, non può andare in nazionale…..

    mi pare un criterio minimo da adottare!!!

    E ritorno a dire……..in nazionale ci devono andare coloro che vincono le gare….

    farei 3 prove trials nei 2 mesi precedenti i mondiali e chi ottiene i migliori risultati viene convocato…

    mi pare fin troppo easy come metodo.

    Tornando a Stoyanov……..cosa dovrebbe dire allora Umbertino Giardina???
    o Lucesoli???

    Diciamo che prima di Stoyanov ci sono almeno altri 2 players da convocare.

    E poi Stoyanov può fare i mondiali universitari……..dove il livello sarà basso ma c’e’ lotoffaiga!!!

  9. lelesguizzero ha scritto il 3 Maggio 2009 01:05

    per drago sopra scrivi:

    “Che il numero 1 possa perdere con chiunque fa parte di altre considerazioni, il problema che ponevo io riguardava proprio l’uso scorretto delle classifiche”.

    Se il n.1 perde con il numero 32, vuol dire che le classifiche sono fatte a pene di dog.

    Tu che sei un profondo conoscitore del tt, andando a memoria ricordi mai che il numero uno d’Italia abbia perso col numero 32???????

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