I Mondiali del Drago Rosso 4

3 Maggio 2009 da Ping Pong Italia 

del Drago Rosso

I tre cinesi più famosi rischiano grosso. Alla fine si salvano, ma lasciano una brutta impressione. Il paradosso è che, anche se Ma Lin, Wang Hao e Wang Liqin danno la sensazione di uno stato di forma pessimo, soprattutto dal punto di vista mentale, nessuno degli avversari non cinesi si mostra capace di batterli. Anche quando la Cina gioca male, è superiore a tutti gli altri. E questo dà l’ulteriore prova di come sia messo male il tennistavolo. Fra l’altro, nel doppio misto si assiste a una semifinale con quattro coppie cinesi. Avevo detto che la Cina aveva concesso una grandissima chance agli avversari, un annuncio di regalo di un oro, togliendo tutti i più forti da questa gara: Wang Liqin (campione mondiale in carica con Guo Yue), Ma Lin, Wang Hao e Ma Long fra gli uomini, Zhang Yining, Guo Yue, Li Xiaoxia e Guo Yan fra le donne. Cosa volevano gli avversari più di questo? Pretendevano forse che i cinesi gli portassero cappuccino e brioche a letto, la mattina, e sul vassoio anche la medaglia d’oro? Nemmeno quando i cinesi decidono di regalare qualcosa gli avversari sono in grado di afferrarla. Complimentoni!!!

SINGOLO MASCHILE
Gli ottavi di finale non riservano sorprese. L’unica, semmai, è legata all’ingresso di Maze (confermo: un ex giocatore) nei primi 8 dei Mondiali grazie a un tabellone scandaloso, nel quale c’era un buco grande come il Gran Canyon, con Chuan Chih Yuan infilato come testa di serie e nessun altro. Comunque, ecco una rapida analisi delle partite.

WANG HAO-JIAN TIANYI 4-2
Wang Hao, dopo la brutta partita con Keinath, non si risolleva dal grigiore. Jiang Tianyi è più veloce di lui, lo anticipa negli attacchi e va sul 2-0. Wang Hao comincia a tentare attacchi d’anticipo, gliene riesce qualcuno, ma è una faticaccia per lui, deve soffrire in ogni set.

YOSHIDA-KIM JUNG HOON 4-2
Yoshida capisce che l’unico modo per battere il sudcoreano, autore delle eliminazioni di Samsonov e Zhang Chao, è anticiparlo nel gioco offensivo. Kim Jung Hoon, infatti, poggia tutto il suo gioco sugli attacchi rapidi e improvvisi. Yoshida conduce, ha un calo naturale perché non è semplice tenere sotto controllo Kim, ma alla fine riesce a chiudere.

MAZE-GIONIS 4-1
Gionis non ripete la bella prestazione avuta contro l’indiano Sharat Kamal, il diritto non gli funziona bene, va un po’ in difficoltà sugli attacchi alternati di Maze, una volta lenti e poi veloci con cambi di direzione, ma soprattutto è troppo passivo. Quando gioca come sa, in alcuni set fa giusto un paio di difese, poi tutti attacchi. Maze prende il regalo e va nei quarti.

MA LONG-OVTCHAROV 4-1
Ma Long dà un’autentica lezione a Ovtcharov (già fortunato ad arrivare fino agli ottavi, per grazia ricevuta da Ko Lai Chak). Sbaglia impostazione nel secondo set (che perde) e nel quinto, un po’ stentato, ma negli altri tre disintegra letteralmente Ovtcharov, che non può far altro che andare a raccattare le palline da terra. Almeno nella metà dei punti chiusi da Ma Long, il tedesco non riesce nemmeno ad avvicinarsi alla pallina, figuriamoci a toccarla. Ma Long parte sparato in attacco e conduce il gioco, Ovtcharov sa solo inseguire l’azione, non è in grado di prendere per primo l’iniziativa. La vittoria nel secondo set arriva solo perché Ma Long, inspiegabilmente, ha un attimo di pausa, non attacca palle facili e concede qualche attacco all’avversario. Poi, riprende l’assalto ed è di nuovo uno spettacolo di topspin, chiusi direttamente sul servizio di Ovtcharov, schiacciate e scambi veloci di rovescio sui quali la pallina schizza sulla racchetta del tedesco. Di nuovo una pausa nel quinto set, ma nel finale, grazie anche a un paio di colpi fortunati, Ma Long chiude. Il punto essenziale di questa partita è, comunque, l’attitudine a creare gioco, a comandarlo: Ma Long dimostra di essere un fuoriclasse, Ovtcharov tutti i suoi limiti tecnici e tattici.

WANG LIQIN-TANG PENG 4-2
Wang Liqin sembra ritrovare un po’ di smalto, dopo i dubbi contro Mattenet, conduce 3-1 e sembra che tutto vada bene. Ma in quel momento ricomincia a mostrare i segni dell’usura fisica. Tang Peng risponde ai topspin di Wang Liqin con controtopspin più potenti ed è lui ad avere più sicurezza e continuità. Wang Liqin sta avanti 3-1 e 8-6, ma si ritrova improvvisamente 8-11 e al sesto set, in cui soffre parecchio. Annulla due palle a Tang Peng per il settimo set sull’8-10, poi conquista un matchball, ma non chiude il topspin, salva ancora due vantaggi di Tang Peng e infine chiude 15-13. Purtroppo, continua a non dare un’impressione di freschezza.

CHEN QI-MIZUTANI 4-0
Non c’è storia, Chen Qi è di un’altra categoria rispetto a Mizutani: più veloce, più potente. In un solo set, il terzo, il giapponese riesce a stare dietro al mancino cinese, ma negli altri tre non c’è proprio gioco. Per Mizutani, inoltre, comincia a proporsi un problema serio: negli ultimi tempi, si è sviluppato fisicamente, sia in altezza sia come muscolatura. Non è più il ragazzino veloce e pimpante che dava fastidio agli avversari con un gioco rapido e spumeggiante. E’ lento, impacciato nei movimenti. O si ricrea come gioco o per lui il futuro si presenta negativo. La mia impressione (e comunque non ho mai pensato che potesse diventare un vero campione) è che non abbia più alcuna possibilità di recupero, per gli altissimi livelli è finito.

JOO SE HYUK-CHEUNG YUK 4-1
Il sudcoreano dà una grande prova di forza, anche se si addormenta nel secondo set, lasciato a Cheung Yuk quasi senza lottare. Per il resto, Joo Se Hyuk conferma uno stato di forma che potrebbe consetirgli di fare la sorpresa con Ma Lin.

MA LIN-KENTA MATSUDAIRA 4-3
Uno psicotrhiller quello di Ma Lin, che torna a essere il grande cacasotto che tutti conoscono. Che non sia in grande stato di forma è un fatto, che dopo la vittoria olimpica abbia mollato di testa è altrettanto vero, ma contro un giocatore come Kenta Matsudaira non è possibile rischiare di perdere in questo modo, giocando nella maniera più stupida che si possa immaginare. Kenta Matsudaira, che viene indicato come gioiello del tennistavolo giapponese e mondiale, in realtà è un giocatore con un buon talento ma con un gioco banale, di continua ribattuta di rovescio e con un diritto che non viene mai usato per attacchi rapidi e potenti, ma solo in contrapposizione al diritto dell’avversario e, soprattutto, con la necessità di trovare prima il giusto ritmo: più potente è il topspin di diritto dell’avversario, più potente sarà il suo, ma se arriva l’attacco di diritto veloce, il diritto di Matsudaira non esiste. Con lui dovrebbe essere facile impostare il gioco: primo attacco veloce sul diritto, mai sul rovescio, e poi cambi di direzione. Ma Lin riesce a essere veloce nei suoi attacchi, va sul 3-1 e conduce 6-2, la partita è finita, ma basta un errore banale e Ma Lin comincia ad avere paura, si rifugia nello scambio incrociato di rovescio per poi cercare goffamente di colpire di diritto dal suo angolo sinistro perché non si fida più nemmeno del suo rovescio. Matsudaira, col suo gioco geometrico, tutto di controllo, non crede ai suoi occhi e rimonta. Si va sul 3-3 e addirittura sul 4-1 per il giapponese nel set decisivo. Liu Guoliang chiama il time-out, scuote di nuovo Ma Lin (la sveglia gliel’aveva già data dopo il 3-2 ma non era bastata), che però non torna al suo gioco iniziale, ma insiste negli scambi incrociati, sia di rovescio che di diritto. Gli va comunque bene perché Matsudaira comincia a sbagliare, mostrando tutte le sue pecche. Finisce 11-9 ed è una brutta figura per Ma Lin, ma anche la dimostrazione dei limiti di Kenta Matsudaira.

SINGOLO FEMMINILE
Fra le donne, ci sono meno emozioni, visto che le differenze sono molto più marcate. Così, gli incontri davvero interessanti sono pochi. Zhang Yining non ha problemi contro la Toth, che comunque ha già vinto il suo Mondiale arrivando fino a questo punto, alla sua età e col gioco dispendioso che ha. Nei derby in famiglia, vincono facilmente la giovanissima Liu Shiwen sulla più quotata Guo Yan (ma non è una sorpresa perché Liu Shiwen è di livello altissimo), Li Xiaoxia su Ding Ning, e Vacenovska sulla Strbikova, permettendo così all’Europa di avere una giocatrice fra le prime 8: il risultato, comunque, come ho spiegato ieri, è falso a causa di un tabellone fatto apposta per favorire una giapponese in quell’ottavo. La giapponese Ishikawa, altra giovane, ha la meglio su Yu Mengyu, che è molto elegante e brava tecnicamente, ma è leggera come gioco. La cinese-coreana Dang Ye Seo rimonta e vince contro la cinese-olandese Li Jiao, ma non siamo a livelli eccezionali. Le partite più interessanti sono le ultime due. Feng Tianwei, cinese di Singapore che ha ottenuto ottimi risultati nell’ultimo anno, battendo anche Guo Yue e, l’altr’anno, anche Zhang Yining, rischia l’eliminazione dalla difesa sudcoreana Park Mi Young: 13-11 nel set decisivo, sudcoreana un po’ sfortunata. La campionessa mondiale in carica, Guo Yue, si ritrova un’avversaria durissima, Jiang Huajun, cinese di Hong Kong, che ha la puntinata sul rovescio (non è una gommaccia) e la usa come un’arma micidiale spingendo all’inverosimile lo scambio veloce sul tavolo e il block sul topspin avversario. Guo Yue non riesce a trovare i giusti attacchi negli angoli, concede palle diritte che vengono accalappiate da Jiang Huajun e trasformate in contrattacchi micidiali. Si ritrova sotto 2-3, ma a questo punto ritrova i suoi topspin di diritto negli angoli, apre il campo e vince gli ultimi due set.

DOPPI
Siamo arrivati alla prima finale, quella del doppio misto: Zhang Jike e Mu Zi, più giovani, contro Li Ping e Cao Zhen, più esperti. In semifinale, come ho già detto, altre due coppie cinesi. In questa gara, sono mancate soprattutto le coppie sudcoreane, che erano diventate le favorite per l’oro. Significa che anche stavolta la Cina vincerà tutti gli ori e che le altre nazioni dovrebbero accontentarsi salvo grandi sorprese, di un paio di bronzi nei doppi maschili e femminili. E meno male che i cinesi hanno cancellato molti dei più forti da queste gare. Nel maschile, degli 8 doppi rimasti in gara ce ne sono uno sudcoreano e uno giapponese, poi tutti cinesi veri ed emigrati. Nel femminile, stessa situazione: un doppio sudcoreano e uno giapponese negli ultimi 8, poi tutte cinesi nate in Cina. Questi Mondiali sono persino più banali di quanto mi fossi aspettato.

Commenti

29 risposte per “I Mondiali del Drago Rosso 4”

  1. Giorno ha scritto il 3 Maggio 2009 10:26

    Ciao Drago è da un po’ che non intervego.

    Kenta quanti anni ha? Appena gli crescono un po’ di muscoli sarà più incisivo anche di dritto. Quando Ma Long (però non vale… è un Cinese!) non aveva i muscoli era già abbastanza competitivo ma il salto l’ha fatto con la crescita fisica. Bisognerà vedere se viene gestita in modo ottimale come per Ma.

    Per Mizutani non saprei bisognerebbe vedere se è in un momento di stabilizzazione altezza/peso/coordinazione. Certo è che si prolunga un po’ troppi in giochetti e questo non aiuta e la partita con Chen Qi ne è la dimostrazione. Uno concreto e l’altro per niente. Di far giochetti se lo poteva permettere Waldner (e a volte manco lui), non certo il Mizutani dei giorni nostri… contro un cinese poi!

    Ok… ne ha fatti anche Kenta… ma Ma Lin era già in versione cagotto e “Matsu” alla fine del 6° e inizio del 7° era in stato di grazia. :-D …a proposito che mi dici dell’ultimo servizio di Ma Lin? (ometto anche quello sul 7-7 perchè ogni tanto ci stà pescare)

    Riguardo alla forma dei cinesi, hai qualche info in più? Non gli interessava la WTTC o hanno sbagliato i tempi?

    p.s.s. a me pare che Mizutani abbia iniziato a giocare male da quando è uscita la pallina dall’area di gioco ne sai qualcosa? non ci sarà mica stato uno scambio di palle? o__O’ (la seconda “s.” sta per “scherzoso”)

  2. Alessio ha scritto il 3 Maggio 2009 11:37

    Drago, una domanda: come mai dalle foto alcuni tavoli sono Butterfly e altri San-Ei? si tratta dello stesso tavolo con “pubblicità diversa”? Mi pare strano che ci siano 2 fornitori ufficiali di tavoli ai mondiali…

  3. lelesguizzero ha scritto il 3 Maggio 2009 12:37

    1 europeo nei quarti e 3 negli ottavi……….

    il tt europeo sta andando a trans.

    Per le foto del drago: voto 9

    Quel cinese in seconda fila maglia gialla e blu deve aver un diritto teribbbbbbileeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!

  4. lelesguizzero ha scritto il 3 Maggio 2009 12:54

    per giornO: sopra scrivi:

    “Ciao Drago è da un po’ che non intervego”.

    personalmente sono felice di leggere un tuo nuovo intervento….ma noto con profondo dispiacere che scrivi ancora stà con l’accento….peccato.

  5. Drago Rosso ha scritto il 3 Maggio 2009 18:45

    I tavoli sono tutti San-Ei (un po’ lenti). Il logo Butterfly è semplicemente una pubblicità, autorizzata dall’Ittf per questi Mondiali per tutte le ditte che sono sponsor della manifestazione. E’ evidente, però, che quando una ditta produce anch’essa tavoli si provoca confusione, visto che chi sta guardando la gara in Tv non può sapere di questo accordo.

  6. Drago Rosso ha scritto il 3 Maggio 2009 18:52

    Kenta Matsudaira ha 18 anni (è nato l’11 aprile 1991). Non credo che il diritto gli si aggiusterà con la crescita fisica, secondo me c’è proprio un difetto di impostazione tecnica. Il servizio di Ma Lin era scorretto. Lo scarso stato di forma dei tre cinesi più famosi dipende da motivi differenti. Ma Lin, dall’oro olimpico in poi, è fuori di testa e scoglionato, svuotato. Wang Liqin è in calo da più di un anno per motivi di età, nient’altro. Wang Hao fa lo sborrone perché pensa che adesso tocchi a lui essere il primo della classe, visto che per Ma Lin e Wang Liqin si annuncia il ritiro. Così, non ha lavorato bene ultimamente. Tutti gli altri cinesi, a cominciare da Ma Long, sono nella forma migliore per i Mondiali.

  7. lelesguizzero ha scritto il 4 Maggio 2009 23:47

    per quanto riguarda le prestazioni di coloro che a spese dello stato italico si sono sparati questo Yokohama, come si sono comportati outside il palausportaivo????

  8. zzantitop ha scritto il 5 Maggio 2009 13:29

    RIMBORSI SPESE A PIE’ DI LISTA.???????

    Nota delle spese sostenute per conto dell’ente da……..

    CAPITO….. Turisti fai da te? Ahiaiai!

  9. Linetti ha scritto il 5 Maggio 2009 18:09

    Belle le sequenze fotografiche. Un po’ di tempo fa lessi che l’autore di quelle foto si autoincensava per essere bravissimo a “fermare” la pallina con lo scatto singolo. Qui si vede il lavoro di una fotocamera che spara ben più di 3 fotogrammi al secondo. Ripeto, belle, ma con 3200 asa e lo scatto multiplo, le sa fare pure mia zia Cunegonda.

  10. Drago Rosso ha scritto il 6 Maggio 2009 19:54

    E quel grandissimo Coglione di Linetti non si ferma più: ridicolo e patetico, oltre che ignorante.
    I 3200 asa dove li ha trovati? Ha orecchiato qualche conversazione di fotografi e la sparato la minchiata. Il massimo sono 1600. Quando c’erano le pellicole, in teoria si potevano “tirare” (secondo il gergo dei fotografi) quelle di 1600 a 3200, ma quello che si verificava era il “tiraggio” da 800 a 1600, perché, pare, che i colori venissero meglio.
    Ma non è questo il punto. Il punto è che fino ai Mondiali di Yokohama ho usato una Nikon D100 che ha al massimo 3 scatti al secondo. E io la usavo con lo scatto singolo perché nel tennistavolo 3 scatti al secondo non hanno alcun significato. Proprio prima dei Mondiali di Yokohama ho finalmente comprato una Nikon D3 (che costa 4000 euro, li mortacci), la macchina più veloce che esiste al mondo: 9 scatti al secondo. E a Yokohama ho usato quella. Nessun mistero e nessun autoincensamento: tutte le foto fatte prima di questi Mondiali erano a scatto singolo. Quindi, Linetti si può mettere tranquillamente in quel posto posteriore l’ironia e sua zia Cunegonda. Ai Mondiali ho cominciato con le sequenze, i cui esempi migliori non sono mica quelli di cui parla il Demente Linetti, sono sequenze parziali. Quelle vere le vedrete fra un po’, appena Costantini troverà un collegamento come si deve a Internet, e rimarrete scioccati. L’unico rammarico è che adesso, naturalmente, non potrò più fare lo sborrone dicendo che la pallina sulla racchetta, nella mia foto, è uno scatto singolo. Sono capace ugualmente di farlo, ma quelli che vedrete d’ora in poi sono scatti multipli.

  11. Linetti ha scritto il 8 Maggio 2009 00:34

    Eh eh, adesso quegli insulti dovrai rimangiarteli tutti:

    Dici che hai comprato una Nikon D3? Benissimo, allegato troverai un libretto con le caratteristiche tecniche di quel gioiello di fotocamera. Alla voce “sensibilità” troverai un valore che va anche oltre i 3200 asa che dicevo io…. arriva addirittura a 6400… e ti dirò di più, sono estensibili a ben 25600 !! Ti allego anche la scheda, toh: http://www.europe-nikon.com/product/it_IT/products/broad/1435/overview.html

    Non stare a farmi le pulci perchè ho scritto asa anzichè Iso perchè i valori equivalgono: http://www.internetcamera.it/photohelp-iso_asa_din.asp

    La mia reflex é una proletarissima Canon D 1000 pagata 299 euro (nuova)!!
    che ha una sensibilità equivalente di 1600 asa e 3 fotogrami al secondo. Con un po’ di anticipo sullo scatto riesco a “fermare” la pallina e a fare delle belle foto (ma solo con buona luce).

    Ho parlato di sensibilità “equivalente” perchè da quando ci sono i sensori digitali al posto delle pellicole, si è optato, empiricamente, per il mantenimento dei vecchi valori Iso in vigore per le pellicole. Altro che discorsi captati dai fotografi!

    Rimangiati tutto…. buffone e leggiti il libretto della tua nuova e bellissima fotocamera.

  12. Linetti ha scritto il 8 Maggio 2009 15:21

    Sa il Drago Rosso con una sensibilità equivalente di 25600 asa dove può andare a scattare una foto? Nel buco più scuro che ha…. il cialtronazzo!

    Spende 4000 euro per una fotocamera da professionista e non sa nemmeno che ha nelle mani una “Ferrari” ma sa solo guidare la Vespa…. quella nuova, senza le marce.

  13. Drago Rosso ha scritto il 8 Maggio 2009 19:46

    Altro che rimangiarmi tutto, devo aggiungere altra merda a quella che il coglione Linetti si è già presa in faccia.
    Purtroppo, non si può parlare da professionisti e bisogna perdere tempo dietro le osservazioni cretine del bambino deficiente, perché tale è Linetti.
    Intanto, una premessa fondamentale. L’argomento sollevato da Linetti era un altro: che io mi vantassi di fare foto con la pallina sulla racchetta grazie a una macchina fotografica con scatto singolo, e invece le facevo con una macchina a scatto multiplo. E io l’ho subito smerdato: tutte le foto prima dei Mondiali di Yokohama le avevo fatte con scatti singoli (Nikon D100), quelle ai Mondiali di Yokohama con scatti multipli (Nikon D3). Quindi, la sua accusa di essermi autoincensato si è rivelata un boomerang: una puttanata che gli si ritorce contro.
    E visto che è stato smerdato si è buttato su un altro aspetto, secondo lui incongruente, per potersi prendere la rivincita. Ma non è così nemmeno stavolta, ecco la seconda smerdata consecutiva.
    Secondo lui, io non so che si può andare oltre i 1600 Iso. Pazienza, un handicappato mentale come lui pensa che tutti gli altri siano come lui. Perciò, come a un bambino cretino, ma davvero moltissimo cretino, devo fargli notare che il manuale della Nikon D3, come qualsiasi altro manuale di macchine fotografiche professionali, dice testualmente che, se si va oltre quei valori, “è più probabile che si verifichino disturbi o distorsioni del colore”. Nessun fotografo professionista programma la sua macchina oltre 1600 Iso, quello è il limite massimo, oltre il quale è praticamente certo che la foto non sarà perfetta. Quel COGLIONE di Linetti, se un giorno riuscirà ad andare ai Mondiali e a parlare con i più grandi fotografi di questo sport (i migliori sono i giapponesi) si sentirà dire che nessuno di loro va oltre i 1600. E se lui dirà che si può andare oltre i 1600, gli rideranno in faccia. O forse no, lo guarderanno con compassione come si guarda un miserabile cretino.

  14. Linetti ha scritto il 9 Maggio 2009 15:08

    Ecco perchè non sei uno sportivo vero, perchè non sai perdere, non sai rendere giustizia all’avversario.

    Ti porto una pletora di fotografi pro che se non c’è un mare di luce scattano a 3200 Iso.

    Non sai perdere Drago Rosso. Tu hai parlato di 1600 Iso come valore MASSIMO, e stop. E non sto nemmeno a perdere tempo a cambiare post: vatti a rileggere, non hai scritto sono l’unico giornalista “straniero” a poter assistere a Campionati Cinesi. Hai scritto sono l’unico e basta.

    L’unico, il solo, l’infallibile, l’inimitabile, l’incommensurabile… Drago Rosso.

  15. Drago Rosso ha scritto il 9 Maggio 2009 16:00

    Avevo scritto il mio ultimo commento prima che apparisse l’ennesima coglionata del GRANDE COGLIONE LINETTI. La smerdata per lui è già contenuta nella mia ultima risposta, ma ci aggiungo volentieri un altro tocco: la mia Nikon D3 con tutto lo zoom 80-200 nel buco più scuro di Linetti. E adesso sì che ci divertiamo.

  16. Linetti ha scritto il 10 Maggio 2009 11:21

    Tutti avranno capito che con questo “signore” non si può discutere civilmente.

    Allora si possono dire 2 parole, urbi et orbi, che possono servire a tutti quanti vogliano fotografare il tennistavolo.

    Bisogna dire che è uno degli sport più complicati da fotografare perchè la pallina corre velocissima, gli spazi di gioco sono ristretti, e la luminosità delle nostre palestre, soprattutto quelle dove disputiamo i nostri campionati a squadre, non è sempre quella ottimale.

    Il fotografo deve fare perciò i conti con il livello della propria apparecchiatura commisurandola ai parametri in gioco.

    Il livello dell’apparecchiatura dipende più dalla qualità del teleobiettivo che non da quello del corpo camera. Bisogna pensare che un buon tele costa molto di più del solo corpo macchina. Più un teleobiettivo è di qualità e più luce lascia passare. Per fotografare il tennistavolo senza necessariamente “stare addosso” ai giocatori bisogna usare un teleobbiettivo con una distanza focale “generosa” ma che non scada di “luminosità”.

    Il fotografo ha a disposizione tre parametri per ottenere la miglior foto possibile, con la pallina “ferma” vicino alla racchetta: Il tempo di scatto, l’apertura del diaframma e la sensibilità della pellicola o, nelle digitali, la regolazione di sensibilità del sensore ottico digitale.

    Il tempo di scatto è il parametro prioritario per una immagine non mossa con pallina nell’inquadratura. L’apertura del diaframma, invece, stabilisce la quantità di luce che investe il sensore. Se la luce dell’ambiente non è moltissima (ed è impensabile usare il flash in un incontro di tennistavolo per non disturbare il gioco), una volta impostato il valore di otturazione, poniamo di 1/125 di secondo almeno, e, se la luce non è molta, pur col diaframma completamente aperto, potremmo avere una immagine scura. Ecco allora che si va ad aumentare il valore di sensiblità equivalente, i famosi Iso (una volta espressi in asa o in din).

    Quindi se il teleobiettivo avvicina molto l’immagine, quindi perde un po’ di luminosità, se il tempo di scatto è congruo e l’apertura del diagframma al massimo… può essere necessario portare il valore Iso d’impostazioni a valori molto alti… anche a 3200 asa se necessario.

    Se si usano le tradizionali pellicole, con valori molto alti di Iso si rischia un’immagine “sgranata”, con i sensori digitali si possono avere disturbi che in gergo vengono chiamati “rumore” che si estrinsecano con alterazioni sul colore.

    Ho avuto la conferma da un paio di fotografi professionisti che lavorano col tennistavolo (non faccio naturalmente nomi perchè non mi sembra i caso di esporli alle invettive gratuite dell’anonimo impunito) che a Terni, stante la buona luce sui tavoli, si può lavorare ad una distanza ravvicinata, con valori Iso tra 800 e 1600.
    In alcune palestre della penisola, fotografando a distanza relativamente lunga, 3200 Iso diventano indispensabili.

  17. Drago Rosso ha scritto il 10 Maggio 2009 18:39

    Ormai Linetti e’ solo un poveraccio disperato che non sa piu’ come riprendersi dai colpi di smerdamento che riceve da me. Addirittura, oltre il ridicolo, si mette a fare lezioni di foto. Lo informo che avevo gia’ fatto io una specie di manuale piu’ di 2 anni fa.
    Comunque, in breve, rifaccio notare:
    1) Linetti era partito con la convinzione di sputtanarmi sul fatto che io facessi foto con scatto singolo. L’ho subito smerdato, dimostrando che le facevo effettivamente cosi’ e che ho cominciato solo da Yokohama a fare foto con scatti multipli, e lui non e’ capace di rispondere.
    2) Spara la puttanata della Ferrari e della Vespa e dimostra di non capire una mazza delle foto, perche’ dice che non mi rendo conto di poter andare oltre 20.000 Iso, poi lui stesso, dopo consulto, dice che i fotografi professionisti vanno al massimo a 3200 quando non c’e’ luce (non e’ vero). Io la Ferrari la so guidare, lui farebbe bruciare anche il motorino del frullatore, proprio quello dove ha messo il suo cervello quando era bambino. Da allora, non si e’ piu’ ripreso.
    3) Continua a parlare di cose da professionisti come un bambino deficiente. I fotografi professionisti vanno al massimo a 1600 Iso. Se la luce non e’ sufficiente, a 3200 i colori cominciano ad andare a puttane, come sanno i “veri” professionisti (ripeto: chiedere ai giapponesi), che in questi casi riducono il tempo di esposizione, la racchetta viene mossa, ma i colori rimangono decenti. E se proprio non si riduce il tempo di esposizione, si ha una foto un po’ piu’ scura che viene poi leggermente schiarita. Linetti e’ un povero cretino incompetente.
    4) Peggio ancora, e’ il piu’ lurido disonesto che ci sia in circolazione. Ho sempre scritto che sono l’unico giornalista straniero ammesso a vedere i Campionati nazionali cinesi. Lui si inventa che io avrei detto di essere l’unico giornalista in assoluto e pretende di non andare a riguardare i post in cui l’ho scritto, perche’ sa benissimo che sarebbe sbugiardato. Ha pestato una merda e non sa come ritirarsi. Linetti e’ solo uno squallido essere subumano.
    5) In conclusione, una comunicazione di servizio per il Coglione Linetti. Vedere che ti rode il culo, che non riesci a dormire per stare vicino al computer come un drogato (con gran gioia di tua moglie che non deve sopportarti a letto), che la bile ti si ingrossa sempre di piu’ ogni volta che io ti smerdo, che hai la bava alla bocca perche’ non sai piu’ come prenderti una rivincita che non arrivera’ mai, beh, tutto questo e’ una goduria oltre qualsiasi immaginazione. Linetti, merda sei e merda resterai.

  18. Linetti ha scritto il 11 Maggio 2009 19:03

    Dal momento che sarei un lurido disonesto mentre il Drago è un principe della coerenza e dell’umiltà, cito il passo e riporto pure il link, a scanso di equivoci:

    “Un conto è andare in giro a guardare le gare mondiali, per passione, un altro conto è diventare protagonista, sia pure in un altro ruolo, di queste gare. Posso essere accusato di presunzione, va bene, ma la realtà è questa. Nessun giornalista al mondo è ammesso a vedere i campionati nazionali cinesi, solo io.

    http://www.pingpongitalia.com/?p=989#comments

    Capite? “Al mondo”…. forse che la Cina non è parte del mondo, ma del… paradiso.
    Per il Drago Rosso è sicuramente così e forse si spiega l’equivoco.

    Per quel che riguarda la tecnica fotografica del tennistavolo ognuno di voi potrà fare le prove e valutare di persona. Purtroppo le fotocamere che offrono la possibilità di operare a 3200 Iso e oltre sono le più costose e ancor più costosi sono i teleobiettivi di alta qualità. Ad majora.

  19. Drago Rosso ha scritto il 13 Maggio 2009 15:47

    Ormai Linetti è oltre tutti i confini della cretinaggine e della malafede. A parte il fatto che in tutti i miei articoli del passato ho sempre scritto che sono l’unico giornalista straniero ammesso a vedere i campionati nazionali cinesi, quando scrivo che nessun giornalista al mondo è ammesso a vederli, ripeto: CAMPIONATI NAZIONALI, lui capisce che nemmeno i cinesi possono vederli. Ciao CRETINO, ti rode sempre di più il culo.

  20. lelesguizzero ha scritto il 14 Maggio 2009 17:53

    4 drago red: above u vrait:

    “ho sempre scritto che sono l’unico giornalista straniero ammesso a vedere i campionati nazionali cinesi”

    wowwwwwwwww……….queste si che sono soddisfazioni……..non sai l’invidia che molti tuoi colleghi proveranno!!!

  21. lelesguizzero ha scritto il 14 Maggio 2009 17:56

    per drago e linetti: finalmente un argomento di cui trattate con cognizione di causa….le fotocamere!!!

  22. lelesguizzero ha scritto il 14 Maggio 2009 18:00

    4 drago:

    “L’unico rammarico è che adesso, naturalmente, non potrò più fare lo sborrone dicendo che la pallina sulla racchetta, nella mia foto, è uno scatto singolo. Sono capace ugualmente di farlo, ma quelli che vedrete d’ora in poi sono scatti multipli”.

    Questo nn è da tutti………la pallina sulla racchetta……

    queste si che sono soddisfazioni……complimenti di nuovo.

  23. lelesguizzero ha scritto il 14 Maggio 2009 18:02

    4 drago sopra scrivi:

    “Lo informo che avevo gia’ fatto io una specie di manuale piu’ di 2 anni fa”.

    Queste si che sono soddisfazioni…….di nuovo complimenti.

  24. Drago Rosso ha scritto il 15 Maggio 2009 17:50

    Lelesguizzero, visto che non hai resistito alla tentazione di fare il cretino, per di più alla stessa bassezza di Linetti (e non è facile), stavolta non ti concedo alcun beneficio del dubbio: le tue puttanate infilatele sai dove. E se le tue soddisfazioni non sono altro che usare il sarcasmo di ’sta minchia su cose che tu non sei assolutamente in grado di fare, altro che “queste sì che sono soddisfazioni”, stai combinato stile “questi sì che sono gli sfoghi di un frustrato”. A proposito, visto che fai il sarcasmo (sempre di ’sta minchia) anche sulla “pallina sulla racchetta”, il “9″ che hai dato alle mie foto schiaffatelo direttamente nel culo. E chiedo scusa a tutti se ho usato il termine “direttamente”.

  25. lelesguizzero ha scritto il 16 Maggio 2009 01:22

    per drago red: il tuo carisma e la tua competenza come fotografo sono indiscutibili…..
    con la macchina fai miracoli……
    certo che con 4000 eurozzi io avrei preferito starmene 4 mesi al bagno calimba de luna, direttamente nella isla de cuba,

    papaia, mango…. un po’ di margarita….
    poka fatika ………….

    non so se rendo l’idea.

  26. attila ha scritto il 16 Maggio 2009 01:55

    x leleschizzo:

    “certo che con 4000 eurozzi io avrei preferito starmene 4 mesi al bagno calimba de luna, direttamente nella isla de cuba,papaia, mango…. un po’ di margarita….
    poka fatika ………….non so se rendo l’idea.”

    Ebbbbasta….per favore….fai sembra la stessa battuta……..un tormentone alla vlassov…,..ahahahahh

  27. record ha scritto il 16 Maggio 2009 05:29

    1) gli articoli del drago sono interessanti e meriterebbero commenti migliori

    2) al di là delle ciance finora lette, voglio informare che c’è qualcuno CHE FA, oltre che parlare.
    piccoli pongisti crescono: nella nostra palestra, aperta appena TRE mesi fa, abbiamo raggiunto un numero di iscritti tale da raggiungere la PARITA’ con le spese, che includono la presenza di un insegnante QUATTRO GIORNI A SETTIMANA.

    e queste sì che sono soddisfazioni.

  28. lelesguizzero ha scritto il 17 Maggio 2009 15:50

    4 attila: la mia nn è una battuta………cerco di dire ai lettori di questo blog come si può spendere il proprio time e il proprio dinero.

    tu con 4000 eurozzi che preferisci fare???
    una macchina fottografica………
    o 4 mesi al sole dei caraibi???

    PS per record: personalmente preferirei spendere il mio time in modo differente…però se a te cio’ da satisfaction, sono felice 4 u.

  29. attila ha scritto il 19 Maggio 2009 01:21

    x leleskizzo:

    4000 e. per la macchina fotografica:

    1. o ti serve per lavorare e allora un hai scelta

    2. o per divertimento e ne hai di vaìni….e allora ne hai 4000 anche per i Caraibi….eppiù…

    3. hai i soldi solo per una delle due cose…..ecchè…pensi di essere l’unico a sceglie i Caraibi ?

    4. non ne hai di soldi…..nè per la macchina, nè per i Caraibi….ma solo per Marina di Bibbona in maggio…..è il tuo caso…no ? (visto che usi il condizionale)

    E cambia battuta, no ? Almeno il nome….chenneso….isole Tonga,,,Honolulu….Maremma…………….Vlassov !!!!!!!!!!!!

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