I Mondiali del Drago Rosso 5

3 Maggio 2009 da Ping Pong Italia 

del Drago Rosso

Fra tutte e 10 le semifinali dei Mondiali di Yokohama troviamo una coppia giapponese nel doppio maschile, una di Hong Kong e una sudcoreana nel doppio femminile. Tutti gli altri sono cinesi. Eppure, la Cina aveva fatto di tutto per favorire qualche medaglia “straniera”. Niente da fare. Come dicevo nell’articolo precedente, si verso lo sfacelo completo del tennistavolo mondiale. E se un branco di incompetenti si mette a gridare per le “belle sorprese” del Mondiale, allora siamo davvero alla frutta. Sì, perché l’unica vera sorpresa è una ragazza giapponese di 16 anni, Kasumi Ishikawa, che perde nei quarti di finale con Zhang Yining, ma mostra segnali di autentica classe. Per il resto, è un disastro, soprattutto per l’Europa, ormai ridotta a cloaca di questo sport.

DOPPIO MISTO
Cominciamo col doppio misto solo per dire che l’oro è andato a Li Ping e Cao Zhen, che in finale battono 4-2 Zhang Jike e Mu Zi. Podio tutto cinese e buonanotte all’unica possibilità di oro per i “non cinesi”.

DOPPI
Fra le donne, non ci sono 3 doppi cinesi in semifinale solo perché c’è stato uno scherzetto nel tabellone e due doppi cinesi si sono dovuti affrontare nei quarti: Guo Yan e Ding Ning hanno battuto Liu Shiwen e Cao Zhen. Così, Guo Yue e Li Xiaoxia, le grandi favorite, affrontano in semifinale Jiang Huajun e Tie Yana, di Hong Kong, Guo Yan e Ding Ning hanno il difficile compito di superare le difese sudcoreane Kim Kyung Ah e Park Mi Young, unica speranza per una finale non cinese.
Fra gli uomini, i giapponesi si godono il bronzo di Kishikawa e Mizutani, che superano Gao Ning e Yang Zi, cinesi emigrati a Singapore. In semifinale trovano Ma Long e Xu Xin, compito impossibile. Nell’altra semifinale, Wang Hao e Chen Qi, che non stanno entusiasmando, hanno di fronte Hao Shuai e Zhang Jike. Quest’ultimo, tanto per ricordare l’errore di non schierarlo nel singolo, ha vinto l’argento nel doppio misto ed è a medaglia nel doppio maschile.

SINGOLO FEMMINILE
Liu Shiwen soffre un po’ con Vacenovska, che si inventa la partita della vita, ma vince. La ceka è brava a sparare palle nella giornata giusta, per poi sbagliare caterve di colpi. Le è andata bene a questi Mondiali, si può godere il fortunoso posto nelle prime 8, niente di più. Da domani tornerà ai suoi nevrotici alti e bassi. Li Xiaoxia e Guo Yue avanzano senza problemi. Li Xiaoxia dà 4-1 a Dang Ye Seo (Tang Na, cinese eimgrata in Corea del Sud, lo ricordo ancora), stesso punteggio di Guo Yue con Feng Tianwei, meno pericolosa del previsto: alla Coppa del Mondo 2008 aveva eliminato Guo Yue facendole fare una brutta figura. Così, si affronteranno in semifinale Li Xiaoxia e Guo Yue, che furono protagoniste della finale ai Mondiali di Zagabria. Infine, Zhang Yining supera 4-1 la giapponese Ishikawa. Questa, come ho già detto, è l’unica vera rivelazione di questi Mondiali. I giapponesini che hanno trovato spazio sui vari siti dedicati al
tennistavolo sono tutti bluff. Questa 16enne è invece un talento vero. Affronta Zhang Yining sullo stesso campo preferito dalla campionessa olimpica, il gioco aperto e gli scambi potenti e veloci. E non sfigura, anzi, più di una volta mette in difficoltà Zhang Yining, che deve tirare fuori autentici capolavori per tenerla a bada. E’ una partita molto bella, sia dal punto di vista tecnico che da quello spettacolare. Ishikawa spiegherà poi che è una grande tifosa proprio di Zhang Yining e che si ispira a lei. Il risultato è già ottimo. Ishikawa ha un notevole scambio di rovescio e un grandissimo diritto. Finora, il Giappone aveva puntato su una falsa stella come Fukuhara, adesso ha una giocatrice che sicuramente entrerà fra le prime 10 e darà molti fastidi a tutte, e naturalmente anche alle cinesi.

SINGOLO MASCHILE
Ci sarebbe potuta essere una sola sorpresa, quella di Joo Se Hyuk contro Ma Lin, ma i quarti di finale del singolo maschile sono filati lisci, anche se con qualche emozione nelle ultime due partite. Le prime due sono scontate. Wang Hao non ha problemi contro il giapponese Yoshida, che fra l’altro è un pennaiolo classico, colpisce la palla con una sola faccia della racchetta e, proprio per questo motivo, viene sbattuto da un lato all’altro del campo. Ma Long vince 4-0 con Maze, ma mi delude un po’ perché si fa invischiare da Maze in palle storte e sporche, in trucchetti e proteste per farlo innervosire, in servizi irregolari. Ma Long ne viene fuori perché è di un altro pianeta rispetto a Maze, ma lo fa più di forza che di intelligenza: a un certo punto, si mette a sparare tutto e, con la sua classe, ci riesce, ma contro Wang Hao servirà una prova più matura per vincere. Maze, rendendosi conto di essere impotente contro Ma Long, ricorre a
mezzucci squallidi per imbastardire il gioco e l’atmosfera. Si mette a protestare platealmente contro gli arbitri, due donne, una egiziana e una statunitense. Il bello è che non gli viene mai chiamato uno dei suoi servizi assolutamente scorretti: palla lanciata in diagonale, braccio davanti alla palla fino al tocco con la racchetta, pallina nascosta dietro il petto. E l’egiziana chiama il punto su un servizio di Ma Long che, rispetto a Maze, è di una pulizia assoluta. Però, è Maze a protestare. Addirittura, quando la statunitense vuole pulire il tavolo con l’asciugamani perché c’è una grande ed evidente macchia d’acqua, Maze cerca di rifiutare il suo intervento, le dice di andarsi a sedere e gesticola come un ossesso. La partita va avanti così, finché Ma Long comincia a sparare topspin incredibili di diritto, senza però piazzarli come sa fare lui, ma semplicemente attaccando come un forsennato. E alla fine, per concludere la sceneggiata, i tecnici danesi vanno a protestare dal giudice arbitro. E’ questo il risultato quando si regalano medaglie olimpiche (con la regola dei doppi di una nazione dalla stessa parte del tabellone) a nazioni che hanno dato pochissimo, se non niente, al tennistavolo. E con Maze, anzi, fanno persino del male a questo sport.
Le partite più interessanti sono Wang Liqin-Chen Qi e Ma Lin-Joo Se Hyuk. Wang Liqin, che sembra sull’orlo della disfatta, dimostra di essere davvero un duro. Pur senza avere più la sua mitica potenza di topspin, riesce a reggere lo scambio fuori del tavolo con Chen Qi. Potrebbe andare anche sul 3-1, ma spreca sul 10-8 e deve ricominciare daccapo. Va sotto 2-3, ma si riprende subito e riesce persino a mettere in mostra una maggiore resistenza fisica rispetto al ben più giovane Chen Qi. Non è più il Wang Liqin schiacciasassi, ma il suo orgoglio è rimasto intatto. Non credo possa vincere, ma sono certo che lotterà come un leone fino alla fine.
Ma Lin, infine, pur confermando le pecche mostrare finora in questi Mondiali, ha un sussulto e supera l’unico vero ostacolo per i cinesi. Joo Se Hyuk è sorpreso dalla partenza sparata di Ma Lin, che tira top su top e chiude lo scambio dopo pochissime battute, ma riesce a risollevarsi poco alla volta. Prima tiene in campo gli attacchi di Ma Lin che fino a quel momento non aveva nemmeno visto, poi comincia a contrattaccare secondo il suo stile. Si vedono così scambi sempre più lunghi e spattacolari, alcuni dei quali sono davvero da favola. Ma Lin, come suo solito, quando vede che l’avversario è uscito indenne dalla prima gragnuola di colpi che lui pensava l’avessa definitivamente schiantato, comincia ad avere paura e i suoi colpi si trasformano: il top di diritto lo fa con il braccio più stretto al corpo, si blocca sul rovescio, e infine dà il via a una serie di grandi cazzate. Joo Se Hyuk chiude con sempre maggiore frequenza gli scambi che
partono con Ma Lin all’attacco, ma si concludono con lui che piomba come un falco sul tavolo per il top definitivo o la schiacciata, sia di diritto che di rovescio. Potrebbe andare anche sul 2-2, ma anche lui si ritrova a commettere qualche errore gratuito, si risveglia e conquista il quinto set, ma parte in ritardo nel sesto e la rimonta è tardiva. La partita, comunque, continua ad avere scambi bellissimi e si può solo immaginare che razza di confronto verrebbe fuori fra Joo Se Hyuk, se vincesse, e Wang Liqin. Ma così non è, Joo Se Hyuk si arrende e Ma Lin si ritrova Wang Liqin, anche in questo caso, come fra le donne, la finale di Zagabria 2005 diventa la semifinale di Yokohama. Ma dall’altra parte c’è un Ma Long che fiuta la grande impresa.

Commenti

3 risposte per “I Mondiali del Drago Rosso 5”

  1. Giorno ha scritto il 4 Maggio 2009 01:21

    Premetto:
    IMHO Maze è uno di quelli che perde sempre qualche secondo in più… però non mi pare neanche uno di quelli che si lamenta sistematicamente. Fine premessa.

    Una parola a difesa del comportamento di Maze… tutto è partito da quando durante il servizio Ma Long ha bagnato la pallina con la bocca (almeno così mi è parso dicesse il danese) e l’arbitro continuava a dire che non era vero, al che Maze ha dovuto chiedere a Ma Long di confermare, a quel punto l’arbitro si è convinta.

    Poi l’arbitro si è lamentato della lentezza di Maze nel servire quando invece stava solo aspettando che Ma Long si mettesse in posizione d’attesa. Lui ha provato a spiegarglielo ma non c’è stato nulla da fare.

    Quando il tavolo era bagnato Maze ha voluto prendere il giro l’arbitro dicendo che bisognava giocare in fretta (probabile direttiva da parte delle alte sfere a favore della TV?) e quindi il tavolo gli andava bene così purchè si giocasse in fretta. In pratica ripeteva le richieste (della serie “plus vit! plus vit!” alla Secretin et Purkart del famoso Ping Pong Show) dell’arbitro.

    Bisognerebbe che anche gli arbitri si rendessero conto che non sono partite amatoriali e che qualche secondo in più non fanno male a nessuno (tranne alla TV).

    Sui servizi sono d’accordo, se la tira in diagonale ed indietro… il servizio chiamato a Ma Long è stato a causa del fatto che secondo l’arbitro quest’ultimo non avrebbe alzato abbastanza la pallina… subito dopo Ma ha iniziato a fare servizio con il lancio della pallina molto alto che tra l’altro sono stai anche molto più efficaci…

    p.p.s. secondo me l’arbitro era un infiltrato dei cinesi per dar fastidio a Maze e per dar consigli sul servizio al povero Ma Long che altrimenti non sarebbe riuscito a vincere! ahahahahahhah

    Riguardo alla Ishikawa ho notato che spesso giocava con la stessa tattica della Zhang… in pratica quando la spostava continuamente accellerando gli scambi poteva condurre il gioco e andare a fare punto sia direttamente che facendo sbagliare la cinese… solo che la Zhang alla fine è riuscita sia con i servizi che probabilmente con maggiore esperienza a prendere più spesso l’iniziativa.

    La Ishikawa comunque tira mazzate mica da poco! Tra l’altro durante un servizio si è messa in “Modalità Hirano” guardando dritta negli occhi la Yining. :-)

  2. Drago Rosso ha scritto il 4 Maggio 2009 06:15

    Ma Long non aveva bagnato la pallina con la bocca, aveva servito e la pallina aveva toccato la maglietta. Ma Long si è subito fermato, rinunciando a giocare, prima ancora che Maze chiedesse il punto, facendo chiaramente intendere che riconosceva il suo errore (era successa esattamente la stessa cosa con Primorac, ma Ma Long non aveva riconosciuto l’errore perché, come ho spiegato, Primorac si era comportato da stronzo con Ma Lin nel 2002 e da allora ha perduto qualsiasi speranza di rispetto da parte dei cinesi). Gli arbitri per qualche secondo non hanno capito perché i giocatori si fossero fermati, poi Ma Long ha fatto segno di dare il punto a Maze. Succede in tante partite e si riprende normalmente dopo che gli arbitri hanno accettato la versione dei giocatori. Quindi, Maze non aveva alcun motivo per diventare polemico, era solo una scusa per fare casino. E non regge nemmeno la polemica sul ritardo nel servire, perché era già stato richiamato, prima dell’episodio di Ma Long non ancora in posizione. In generale, ogni atteggiamento di Maze era teso a fare casino, spezzettare il gioco, fare innervosire Ma Long. E, indipendentemente dalla partita con Ma Long, negli ultimi anni, da quando non è più un giocatore vero, Maze si è comportato da stronzo in tantissime occasioni, non è una novità per me che ho avuto la sfortuna di osservarlo fin troppe volte (non per vedere lui, ma il suo avversario), visto che la sua tecnica vomitevole e i suoi atteggiamenti da sborrone viziato sono veleno per chi vuole bene al tennistavolo.

  3. lelesguizzero ha scritto il 4 Maggio 2009 15:25

    Che birillo si palausprtivo……..mi chiedo: ma quelli in the last fila che volatile vedono????

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