16th Asian Games
16 Novembre 2010 da Ping Pong Italia · 4 Commenti
Ecco un altro evento che mancava alla mia collezione privata, I Giochi Asiatici di Guangzhou (Cina) dal 12 al 27 Novembre. 42 sports di cui 28 olimpici per 45 nazioni con un totale di 9000 atleti.
Il pingpong è iniziato il 13 e si concluderà il 20. Naturalmente c’è il meglio del meglio. Cina al completo, Coree, Singapore Hongkong etc. Nelle competizioni individuali sono ammessi solo 2 iscrizioni per Comitato Olimpico quindi 2 atleti in singolo, 2 coppie nei doppi.
Oggi le finali femminili tra Cina e Singapore, finale appena finita, 3 a 0 per la Cina e maschili tra Cina e Corea che non è ancora iniziata.
L’India proviene da un’edizione precedente quella di Doha senza aver piazzato alcuna squadra nei quarti di finali. L’obiettivo pertanto, parlando d’Asia, era di entrare tra le prime 8 squadre sia con i maschi sia con le femmine. Ci siamo riusciti. Le donne hanno avuto un gruppo favorevole con Singapore, Laos e Maldive, abbiamo quindi perso con onore da Singapore (2-3, 1-3 e 0-3) e vinto agevolmente con le altre 2. Gli uomini hanno perso da Taipei 0-3 e vinto con il Vietnam 3-1, squadra tutt’altro che scarsa. Nei quarti le donne hanno perso dalla Cina, non poteva essere altrimenti e gli uomini dopo un’ottima prestazione di Sharath, Amalraj e Roy, hanno ceduto al Giappone per 1-3, Sharath ha portato il punto su Matsudaira Kenta, nel suo secondo match con Mizutani ha perso 3 a 1 giocando decisamente meglio rispetto all’ultima volta nel novembre 2009 ai campionati asiatici di Lucknow in India.
Gli individuali sono già iniziati, domani si entrerà nel vivo della manifestazione.
L’organizzazione vuole essere ai massimi livelli ma con delle lacune enormi, l’allenamento deve terminare 30′ minuti prima dell’inizio della gara, sia a squadre sia individuale. La novità è che ogni giocatore o squadra, dipende dalla gara che si deve disputare, ha a disposizione il tavolo di allenamento. E qui arriviamo all’incredibile scandalo. Secondo l’organizzazione le squadre classificatesi nei primi 8 nel 2006 hanno diritto ad un tavolo per 90′ di allenamento, tutte le altre un tavolo per solo 45′. Ma non è tutto, dopo la prima fase di qualificazione, stesso assurdo criterio, le squadre piazzatesi prime dei gironi 90′ le seconde 45′.
Io non ho resistito e ho presentato formale protesta, supportato da chiunque avessi spiegato la storia davvero inimmaginabile e discriminante. La risposta è giunta quasi immediata, affermando che la carenza di tavoli ha indotto l’organizzazione a fare delle differenziazioni. Non sono rimasto soddisfatto e ho replicato, considerando questo episodio un grave precedente nella storia dello sport che va contro il principio di uguaglianza sportiva e soprattutto contro la Carta Olimpica. Alla seconda lettera, a tutt’oggi, non è pervenuta risposta.
Come al solito non ti puoi muovere. Dal villaggio al luogo di competizione e viceversa, entrare nelle aree di gara solo lo stretto necessario, appeni finisci la tua gara, gli arbitri ti esortano, con ferma gentilezza, a toglierti dalle scatole il prima possibile.
Un quarto d’ora prima dell’inziio di ogni turno, la presentazione dei match con marcetta d’ingresso, in testa gli arbitri e poi gli atleti. Ovviamente, noi, l’ultima ruota del carro, ad attendere fuori dell’area con le borse dei nostri atleti come fossimo estranei, ancora una volta un’esagerata mancanza di sensibilità nei confronti degli allenatori. Ma cosa bisogna fare per riconoscere a questi onesti lavoratori un briciolo di dignità? Siamo forse nullità nel sistema pongistico internazionale? No facciamo parte delle squadre? Non riesco a capire.
Un’altra cosa negativissima è l’ora di autobus che ogni volta bisogna sorbirsi per raggiungere il Guangzhou Gymnasium, una vera violenza. Oltre 50 km dividono la Games City dal palazzetto che peraltro è lo stesso dei mondiali a squadre del 2008, inoltre per ragiungere il terminal bus del villaggio occorrono altri 20′.
La mensa è confusionaria e mal organizzata, si fa la fila dappertutto ed il cibo non è di quelli che te lo ricordi per un bel pezzo. A margine, anzi all’interno della mensa si erge, in tutta la sua maestosità,come nostro salvatore, la grande M di McDonald’s. Una vera manna. È il luogo più ambito, alle casse c’è la fila 24 ore su 24, si presenta una card magnetica e come per magia, in un nanosecondo il tuo burger arriva bello caldo, inconfondibile, sempre lo stesso. Anch’io non mi lascio sfuggire l’occasione del mio McChicken Meal quotidiano, spero che quando tornerò in Italia riesca a disintossicarmi, cosa che succederà presto.
Bacci vs. TTTorino
13 Novembre 2010 da Ping Pong Italia · 57 Commenti
del Drago Rosso
La CND sul caso Bacci/TTTorino
4 Novembre 2010 da Ping Pong Italia · 77 Commenti
World Ranking di Novembre
3 Novembre 2010 da Ping Pong Italia · 1 Commento
dall’ITTF
Leggi
Il nulla osta “atipico”
1 Novembre 2010 da Ping Pong Italia · 18 Commenti
di Marco Bonfanti