Aragoste e Tramezzini

18 Luglio 2009 da Ping Pong Italia 

Ho ricevuto questo intervento, davvero interessante, da Carlo Pandolfini, una persona che stimo molto per le sue innumerevoli qualità, a cominciare da quelle tecniche, umane, una persona di assoluta integrità morale che ama in modo spropositato il pingpong e naturalmente la sua regione, la Sicilia.

di Carlo Pandolfini

IL PRINCIPIO DI TRASPARENZA.
PER UN CONTROLLO DAL BASSO DELLE RISORSE ECONOMICHE.

Stavo spulciando una roba in sé parecchio noiosa, i Principi Fondamentali a cui debbono attenersi – per volontà del CONI – le Federazioni Sportive Nazionali, preoccupato di trovare chiarimenti sulla controversa Commissione Nazionale Atleti, che in seno alla nostra Federazione non risulta costituita, cosa in sé parecchio discutibile,quando, andando oltre nella lettura, l’occhio mi cadde su: “ Principio di trasparenza ”. Leggevo velocemente, pensando a qualche noioso o astratto principio generale, ed invece sgranai gli occhi dinanzi al suo carattere molto concreto.
E’ da un po’ che cerco un appiglio, una norma, una frase che dica con chiarezza, nel groviglio di statuti, principi, regolamenti Fitet e Coni, che il movimento, le società, i tesserati, insomma la base, devono avere accesso alle informazioni sulla gestione economica della propria Federazione e dei suoi Organi, nazionali e soprattutto territoriali.
Credo molto alla importanza fondamentale di queste informazioni per una crescita sana del tennistavolo, ed aver trovato conferma nei Principi CONI alla mia opinione non poteva che spingermi a scriverci su’ qualcosa.

1.“Il fattor che al mondo tutto move”.

Parafrasiamo per un attimo il Divin Poeta ed occupiamoci di “pecunia”.
Che almeno l’80%, se non più, dei praticanti non sia minimamente interessato alla gestione economica di una Federazione, è naturale.
Partecipare, giocare, divertirsi ed eventualmente vincere, questi gli obiettivi concreti.
Eppure, da qualche parte ad una Federazione i soldi per funzionare debbono arrivare. Di chi sono questi denari?
In gran parte sono denari pubblici, ossia denari dati o dallo Stato al CONI e da questi trasferiti alle Federazioni, oppure dagli Enti Locali direttamente.
Per un altra buona parte, sono denari degli affiliati, società, tesserati che pagano tasse e diritti alla propria federazione per fare attività.
In piccola parte infine sono denari privati, di sponsor che pubblicizzano i propri prodotti tramite la Federazione ed il suo movimento.
Insomma, o si tratta di soldi nostri come cittadini italiani, o di soldi direttamente versati da noi, o di soldi che la Federazione si procaccia grazie anche alle nostre attività.
Giriamola come vogliamo, soldi nostri sono!

2.Controllati e controllori.

E’ l’eterno problema di ogni organizzazione che si richiama ai principi di democrazia. Controllare chi gestisce il potere. Già i latini si chiedevano “quis custodiet custodes?”
Che a gestire questi proventi in una Federazione Sportiva sia chiamato un organo collegiale, il Consiglio Federale, è garanzia di pluralità di soggetti che collaborano e intervengono nelle decisioni, che a controllare il Consiglio Federale sia chiamato un Collegio di Revisori dei Conti è garanzia di rispetto delle normative contabili e dei principi di efficienza ed economicità nell’impiego, ma…in concreto…come possono gli affiliati, i tesserati, la base del movimento conoscere, essere informati sui contenuti della gestione?

Facciamo il classico caso limite.
Se io Federazione, per esempio, destinassi quasi tutti i soldi che ho ad un singolo evento durante l’anno e lasciassi gli altri 11 mesi senza attività i miei affiliati, formalmente ciò sarebbe corretto, e se poi tutti i documenti fossero in regola, i Revisori non avrebbero nulla da dire.
In realtà però probabilmente seminerei lo scontento tra i miei associati.
Qualcuno si alzerebbe sù e direbbe: “ Oh, ma com’è che facciamo solo un torneo l’anno?”
Qualcun’altro in Federazione magari gli risponderebbe:” Abbiamo i soldi solo per quello”.
Fine della discussione.
“Hai visto, te l’avevo detto, facevi meglio a star zitto, ti devi sempre fare riconoscere. – interverrebbe un altro – Quei poverini più di così non possono fare!”

3.Il problema dell’affiliato pignolo.

Poi c’è sempre quello più “tignoso”, che fa: “Scusate, sarà tutto a posto, ma…posso sapere quanti sono questi soldi che abbiamo, ed anche come li spendete? Non dubito che li spendete in modo corretto, però magari se invece di organizzare quell’unico grande Torneo in un anno dove fate la cena di gala con le aragoste, la fate in piedi e con i tramezzini al salame…ecco, magari di Tornei ne organizziamo due!”
Ora, mi chiedo, questo affiliato diciamo “pignolo” ha diritto di cittadinanza, è legittimo che abbia questa sete di conoscenza, oppure l’unico suo diritto è quello di concorrere ad eleggere i Reggitori del Bene Comune, e poi finirla lì, fino alle prossime elezioni, di cercare il pelo nell’uovo?
Può esser messo a conoscenza di quanto si è speso per quell’ unico faraonico Torneo e per la mangiata di aragoste? Oppure il controllo dei Controllori è la cosiddetta pietra tombale, diciamo una specie di “ Diger Seltz” d’antan, se qualcuno di voi lo ricorda a fine pasto quando si mangiava parecchio pesante?

4.Feudalesimo nel 21° secolo.

Su tutto ciò mi arrovellavo, e più ancora che sulla gestione nazionale della nostra Federazione, di cui ho immeritatamente – a dir di qualche mio chiamiamolo ammiratore - frequentato per un paio d’anni il Consiglio Federale, e di cui ho avuto accesso a dati, bilanci, delibere, e varie, tutti redatti con grande professionalità e precisione, più ancora mi arrovellavo, dicevo, sulle gestioni dei Comitati territoriali.
Apro una parentesi doverosa. Ho conosciuto davvero tanti Presidenti Regionali, ed ho avuto notizia del lavoro di tanti Consigli regionali, davvero ammirevoli, per l’entità dei sacrifici sostenuti a fronte di risorse in qualche caso veramente misere, per la volontarietà e gratuità del loro contributo a fronte di tanti adempimenti spesso onerosi e complicati, però,…però…il meccanismo di controllo della Gestione proprio non lo digerisco.
E’ un mattone che mi sta sullo stomaco, e non scende giù neppure con una scatola intera dei vecchi Diger Seltz!

E’ una norma chiaramente in contrasto con lo Statuto. Non vi voglio affliggere nella lettura richiamando commi, articoli, regolamenti di contabilità della Federazione, né su quella volta che la bozza di riforma fu formulata in un modo e poi il testo portato in Consiglio vide sparita senza neppure un cenno la parte più importante!
Lasciamo perdere! Sarei ancora più prolisso e noioso di quanto già sono.
Vige, nella nostra Federazione, un meccanismo che ricorda abbastanza più il feudalesimo, che l’era della Information Tecnology.
Il rappresentante nella Regione della federazione, che è il Presidente Regionale, è una persona a cui sono affidati i denari in prima persona – è il delegato alla spesa - e che di questi denari risponde soltanto agli Uffici ed agli Organi Centrali.
Ricordo, come dato comparato, il sistema medievale-feudale in cui il Re nell’impossibilità di controllare vasti territori affida gli stessi a conti, duchi, baroni, i quali, in cambio del giuramento di fedeltà, a lui e a lui solo rispondevano – e non ai sudditi - delle tasse e gabelle che prelevavano.
Non nacque forse così la leggenda di Robin Hood?
Sarà il Presidente Regionale, se lo riterrà di sua scelta e premura, comunicare la gestione economica al Consiglio regionale, ma se questa pena non volesse darsela e darla ai Consiglieri, i suoi Controllori sono lì, lontani il giusto e l’opportuno, a Roma, in teoria rigorosi e molto precisi nell’esame, in pratica ovviamente penalizzati dalla lontananza dai casi concreti.
Con una variante, nel nostro caso, per adattare la sostanza medievale al simulacro della forma della moderna democrazia: il Gerente delle cose regionali lo scegliamo noi tutti, le società del territorio, ma Egli non a noi risponde della Gestione ma a questa Entità lontana.
Con noi si preoccuperà di essere disponibile, gentile, pronto a risolvere i nostri problemi di associati, ma della parte economica a noi non deve proprio dar confidenza!
E così, tornando al nostro caso limite, se l’affiliato “pignolo”, vedendo mangiare le aragoste alla cena di gala del Torneo, si inalbera e chiede perché non cenare a tramezzini al salame, il Lontano Controllore, che vede solo la ricevuta, delle aragoste nulla mai saprà, storcerà magari un po’ il muso, se la cifra è sopra le righe, ma alla fine c’è qualche norma che vieta di dare la cena di rappresentanza a fine Torneo?
E se ragionando per assurdo un Comitato regionale mettesse in bilancio consuntivo di aver fatto tanti stage regionali, tanta attività tecnica, ecc. il Lontano Controllore come fa a sapere se i documenti corrispondono a ciò che si è realmente svolto ed è stato davvero fatto?
Occhio non vede, si dice, cuore non duole.
5.L’ Art. 11 comma 2 dei Principi Fondamentali di una FSN.
“Il bilancio consuntivo annuale e le relazioni illustrative, dopo l’approvazione del CONI, devono essere trasmessi a tutte le associazioni e società sportive aventi diritto a voto, oppure pubblicizzati per il tramite del sito federale.”

Che norma icastica. Chiara, breve, esemplare. Un miracolo nel nostro disastrato Paese, dove ormai ad interpretare una norma spesso non riescono neppure quelli che l’hanno redatta.
Sgranai gli occhi, quando la lessi, un po’ di tempo fa, ed attesi. Certo nella sua semplicità la norma manca di un termine, volendo si può anche decidere di trasmettere o pubblicare il tutto dopo 6 mesi o un anno, ma credo che il cosiddetto “spirito delle leggi” verrebbe un po’ tradito.
Una volta vigeva la formula “visto, si pubblichi”, per rimarcare la fluidità temporale tra un documento e la sua pubblicazione, ed anche adesso una qualunque Gazzetta Ufficiale pubblica immediatamente leggi, regolamenti e norme d’ogni genere appena approvati. Massimo 30 giorni, dice la legge.
Cosa attesi, dunque? Nell’era di Internet, la pubblicazione sul sito federale di questo bilancio consuntivo annuale e dei Bilanci Regionali.

6.Il Principio della Trasparenza o quello dei Vasi Non Comunicanti nella gestione?

Principio cardine ormai di ogni ente democratico, esso consente a chi partecipa di un organismo di ricevere le corrette informazioni sul modo in cui viene amministrato.
La Trasparenza consente il controllo dal basso, in quanto chi vuole conoscere è in grado di farlo. E quindi è in grado di giudicare correttamente l’operato di chi amministra, eventualmente criticarlo, e fare la scelta migliore al momento di esprimere il suo gradimento con il voto.
Al Principio della Trasparenza si può contrapporre quello che io chiamo “Principio dei Vasi Non Comunicanti”.
Ognuno viene a conoscenza solo di ciò che lo riguarda direttamente, e lo contratta da cliente a Gestore, in cambio del proprio appoggio, tanto al complesso della gestione, quanto al momento di esprimere il proprio voto.
La parola “clientes”, da cui il neologismo “clientelismo”, è parola latina, e indicava nell’antica Roma la folla di soggetti che si accalcavano negli atri delle case patrizie, attendendo di ricevere prebende, favori, o di mercanteggiare prodotti, o di ottenere lavori, insomma beni o utilità dal potente di turno. Per loro e a loro nulla importava degli affari generali del Patrizio romano, ma di avere con lui un contatto diretto.
A cosa porta tutto questo? A trascurare l’interesse generale, il bene comune in vista del proprio personale vantaggio. A chi ragiona come un “clientes” nulla importa dell’interesse generale, anzi questo è visto come un fastidio, in quanto il Patrizio più sarà obbligato a curare gli interessi di tutti, meno potrà soddisfare gli appetiti di alcuni.
Credo che ormai le cose possano esser chiare.
Chi amministra per tutti a qualunque livello una organizzazione fa innanzitutto una gestione finanziaria.
I soggetti da cui provengono le risorse ed anche il consenso per amministrarle possono scegliere se voler controllare il complesso delle risorse o accontentarsi di percorrere la scorciatoia del rapporto diretto con i Gestori.
Il Principio della Trasparenza richiesto dal CONI pretende che la Federazione e gli affiliati percorrano insieme la prima strada e non la scorciatoia.
Perché? Perché è dimostrato – ricordate il detto: il cavallo buono si vede a fine corsa? – che a gioco lungo un sistema aperto alle informazioni ed ai controlli dal basso produce nel complesso risultati migliori di un sistema chiuso a compartimenti stagni.
In concreto significa che se una somma, poniamo 1.000.000 di euro, può esser destinata a
Funzionamento dell’organizzazione, Attività Internazionale, Attività Nazionale, Promozione e diffusione, Settore Tecnico, Manifestazioni ecc. ecc., ognuno di noi leggendo il Bilancio Consuntivo saprà esattamente come essa ogni anno è stata impiegata, e quindi a quel punto l’affiliato pignolo si convincerà che meglio di così non è possibile, oppure al contrario che in quel modo si buttano via i soldi senza costrutto.
E a quel punto potrà scegliere a ragion veduta se continuare a dar fiducia a quei Gestori o li vorrà cambiare al momento del voto. E, nel frattempo, soprattutto, avrà le informazioni giuste per poter criticare, pressare, stressare, chieder conto e ragione ai Gestori. Senza dovere arrampicarsi sugli specchi e rischiare sempre di essere sbugiardato per carenza di informazioni.

7. Principio di Trasparenza nei Comitati Regionali.

Ancora più fondamentale è che questa norma si applichi in Federazione ai Comitati Regionali.
A coloro che già pubblicizzano e mettono a disposizione di tutti il loro Bilancio Consuntivo, e a quelli che ancora non lo fanno.
I Comitati regionali come abbiamo visto ricevono risorse pubbliche e neppure hanno propri Revisori che ne controllano la regolarità in loco. Qui il controllo dal basso, di organismi di Gestione che le Società Sportive vedono tutti i giorni in quel che fanno, è ancora più determinante per controllare il buon uso delle risorse ed evitare distorsioni possibili ed usi scorretti.
Un amico della Federazione Pesistica mi diceva come fosse assolutamente normale per le Società affiliate ricevere ogni anno il Consuntivo delle Entrate e delle Spese effettuate anche in Regione.
Sia cura dunque della Federazione Nazionale inviare alle Società non solo il bilancio Consuntivo Nazionale, ma anche quello del Comitato Regionale di appartenenza della Società.
Perché ogni Società sportiva è sacrosanto che sappia come i soldi di tutti sono stati impiegati.
Il movimento del tennistavolo non potrà che averne un gran bene. Se ci fossero sprechi o un uso distorto delle risorse verrebbero facilmente a galla, molto più di quanto possa fare un Funzionario amministrativo a Roma.
Che purtroppo questo principio all’interno della nostra Federazione incontri tante immotivate resistenze, lo posso dimostrare attraverso un caso clamoroso: è di pochi mesi addietro una rivoluzione NEI CRITERI DI ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE AI COMITATI REGIONALI, devo dire che mi ha indignato parecchio che non se ne sia data nessuna comunicazione concreta alle Società ed al movimento.
Quali sono questi nuovi criteri FITET, si può sapere o è un segreto da custodire?

8.Due parole sulla gestione Fitet.

Per quanto già tanti dirigenti conoscano lo “Stato delle Cose”, non tutti i tesserati Fitet conosco gli indirizzi del Bilancio della Federazione.
E’ un po’ come guidare una macchina in un centro storico, costellato di divieti, sensi unici e limitazioni di ogni genere.
La macchina Fitet va dunque guidata in un certo modo, il Presidente ed il Consiglio devono seguire i percorsi dettati dal CONI.
I soldini provenienti dal Coni, che corrispondono a più dei 2/3 degli incassi, possono essere usati per fare esclusivamente certe cose:
1. Far funzionare la macchina, cioè pagare l’Organizzazione, gli stipendi e l’apparato;
2. Portare la macchina alle gite all’ estero – lo dico senza malizia, oh! – cioè far fare attività internazionale finalizzata alle Olimpiadi, insomma preparare le Olimpiadi, ed è anche giusto che sia così, visto che formalmente i soldi vengono dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
I soldini che provengono dagli affiliati e dagli sponsor che si procaccia la Federazione devono servire a tutto il resto:
1. A guidare la macchina in Italia, cioè a far svolgere l’attività nazionale;
2. A far salire in macchina più gente possibile, cioè a promuovere e diffondere il tennistavolo;
3. Ad insegnare a portare la macchina a qualcuno di quelli che ci stanno su, cioè a formare dei piloti, ossia il settore tecnico ed i dirigenti.
Poi siccome una macchina da sola che gira tutta l’Italia non può andar bene, ci sono tante piccole macchinine, i Comitati Regionali, i quali riproducono in scala, escluse le gite fuori porta per preparare le Olimpiadi, lo stile di guida della macchina grande. Un tanto va al funzionamento, un’altra parte all’attività.
Fuor di metafora, pubblicare i bilanci significa che ognuno il quale decida di salir su la macchina della Federazione conosce la destinazione, il percorso, le fermate, insomma il piano di viaggio, è un passeggero consapevole e non un autostoppista tirato su per un passaggio.

9.Come il controllo dal basso può migliorare la Gestione (epilogo).

Se qualcuno fosse sopravvissuto alla lettura, spero soprattutto qualcuno dei tanti giovani e meno giovani pongisti interessati soprattutto a giocare, ( ma attenti ragazzi che mettete in campo tanta passione per questo sport, avete il diritto di pretendere di giocare nelle migliori condizioni possibili!), credo ormai di avervi annoiato abbastanza.
Concretamente, se la nostra Federazione ha un numero basso di tesserati, si può vedere quante risorse vengono destinate alla promozione e diffusione, se il livello tecnico generale è inferiore rispetto agli altri Paesi si può sapere quanta parte è destinata alla formazione tecnica, se i suoi giovani non emergono a livello internazionale se ci potrebbero essere risorse per programmi più ambiziosi, se ci sono troppi pochi impianti fissi in giro per l’Italia, se si possono fare investimenti in questa direzione, se nelle scuole il tennistavolo è assente, se ci sono o no fondi per incentivarlo, ecc. ecc.
Tutto questo con cognizione di causa, cioè cifre alla mano, e non per sentito dire.
Conoscere entità dei fondi ed impiego delle risorse significa per tutti essere liberi di partecipare, proporre, venire correttamente informati, e dare così gli input giusti ai dirigenti federali continuamente e non una volta ogni quattro anni al momento del voto.
Tanto più oggi, nell’epoca in cui Internet consente mediante Blog & Forum una partecipazione in tempo reale alle scelte e quindi ai Decisori di avere riscontro del proprio gradimento praticamente in diretta.
Faccio un paio di esempi conclusivi.
Se un Comitato regionale ha la possibilità in bilancio di destinare una parte dei fondi per manifestazioni regionali, e i Tornei regionali si facessero invece in impianti molto deficitari, si potrebbe chiedere - conoscendo le cifre - di organizzarli un paio di volte l’anno a spese del Comitato regionale in Palazzetti degni di questo nome e affittati per l’occasione.
Se una Federazione Nazionale spende una cifra molto importante per organizzare una manifestazione e poco o nulla per la diffusione del tennistavolo sul territorio, si potrà chiedere di andarci più leggeri e dirottare una parte di questa cifra per iniziative in tal senso, oppure per aprire Centri Federali Interregionali in cui preparare atleti di Interesse Nazionale alle Competizioni Internazionali, insomma, conoscendo bene le cifre, si potrà creare un movimento d’opinione il quale presserà i Gestori affinché rivedano le loro scelte di Gestione finanziaria.
E allora, amici pongisti, cosa preferite?
Aragoste per alcuni o tramezzini indistintamente per tutti?
E tu, Federazione, cosa preferisci?
Una autentica casa di vetro in cui tutti vedono tutto o un bel bunker ben sigillato?

Commenti

17 risposte per “Aragoste e Tramezzini”

  1. Linetti ha scritto il 18 Luglio 2009 13:52

    Signori, giù il cappello!

  2. eliseo ha scritto il 18 Luglio 2009 16:55

    Carlo bellissimo articolo ecco questo è il modo di porsi in maniera critica e civile aprendo dei dibattiti costruttivi che se ce ne saranno molti forse il grido di sriver nn sarà muto uniamoci per i giovani e il tt.
    Ciao Carlo

  3. lelesguizzero ha scritto il 18 Luglio 2009 17:08

    4 pandolfaini:

    Non facevi prima a dire:

    “ce lo stanno mettendo ar culo”!

    4 linetti: above u vrait:

    “Signori, giù il cappello!”

    ….e su il ………….ran……….ello!!!

  4. record ha scritto il 19 Luglio 2009 18:45

    per carlo: wow!!! articolo fantastico…

    l’unico dubbio che ho è …..

    “…. e ora? che si fa?”

    seriamente, come possiamo usare AL MEGLIO le preziose informazioni che ci hai dato?

  5. Carlo Pandolfini ha scritto il 19 Luglio 2009 23:52

    Beh, cosa fare è molto semplice.
    Una Associazione Sportiva affiliata alla Federazione scrive qualche riga anche breve in cui ai sensi dell’art. 11 comma 2 dei Principi Fondamentali CONI chiede l’invio del consuntivo 2008 oppure la sua pubblicazione sul sito federale, specificando anche che intende venire a conoscenza del consuntivo del proprio Comitato regionale.
    Più Associazioni Sportive scrivono e più la richiesta diviene autorevole, tuttavia ne basta una. La mia Associazione sicuramente farà questa richiesta….anche perchè la firma ce la metto io.
    E desidero ripetere, a chi magari ci vorrà vedere chissà quale intento oscuro o quale strumentalizzazione o perchè magari chissà dove voglio arrivare, che mi pare un primo passo verso una vera partecipazione dal basso, e stop. Poi se in un quarto d’ora di lettura questo magari non sono riuscito a farlo capire…..pazienza!
    A ME DELLA POLITICA NON IMPORTA NULLA, L’UNICA VOLTA CHE MI SONO CANDIDATO ERO CERTO DI PERDERE E NON HO PRESO NEPPURE IL 2%, OK?
    Importa moltissimo invece che proprio nello sport le regole siano rispettate sino in fondo, poi nessuno è perfetto e tutti possiamo sbagliare, ma cerchiamo di andare nella direzione giusta, no?

  6. zzantitop ha scritto il 20 Luglio 2009 11:52

    intermezzo per un poco di buon umore…..

    “…A ME DELLA POLITICA NON IMPORTA NULLA…..”,

    Un bambino domanda al padre: “Papà, che cos’è la politica?”.
    Il padre risponde: “Io porto i soldi a casa, per cui sono il Capitalismo. Tua madre gestisce il denaro, quindi è il Governo. Il nonno controlla che tutto sia regolare, per cui è il Sindacato e la nostra cameriera è la Classe Operaia. Noi tutti ci preoccupiamo che tu stia bene, perciò tu sei il Popolo e il tuo fratellino, che porta ancora i pannolini, è il Futuro. Hai capito figlio mio?”.
    Il piccolo ci pensa su e dice al padre che vuole dormirci sopra una notte.
    Nella notte il bambino viene svegliato dal fratellino che piange perché ha sporcato il pannolino. Visto che non sa cosa fare va nella camera dei suoi genitori: lì c’è sua madre che dorme profondamente e non riesce a svegliarla. Così va in camera della cameriera e trova suo padre che se la spassa con lei mentre il nonno sbircia dalla finestra. Tutti sono così occupati da non accorgersi della presenza del bambino e il piccolo, perciò, decide di tornare a dormire. Il mattino dopo il padre gli chiede se ora sa spiegargli in poche parole che cos’è la politica.
    “Sì! – risponde il figlio – Il Capitalismo approfitta della Classe Operaia e il Sindacato sta a guardare. Nel frattempo il Governo dorme, il Popolo è completamente ignorato e il Futuro è nella merda. Questa è la politica!”.

    CARO CARLO STIMA AS USUAL :)
    Oracolo: il tuo futuro e l’Oracolo - domanda all’oracolo
    Riscriviamo il futuro..QUATTRO IDEE PER IL FUTURO….
    zzeilpingpongdragorosso :)

  7. lelesguizzero ha scritto il 20 Luglio 2009 18:29

    4 zzanzi e tutti quelli che non hanno di meglio da fare che non pensare au pingeponge:
    above u vrait:

    “Riscriviamo il futuro”

    Per riscrivere il futuro,
    bisogna ripensare al passato,
    nel passato c’era molta roba antica,
    per questo che volete che vi dica……..

    venite al bagno calimba de luna…….
    di giorno coi racchettoni si fatica……..
    di sera ci divertiamo con molta ****……..

    non so se mi sono esplicato.

  8. zzantitop ha scritto il 21 Luglio 2009 08:29

    la mia stella polare punta a pingponglandia…..

    evidentemente ogni bussola ha la sua peculiare sfasatura che calibra il percorso verso la giusta destinAzione, quella che tu non conosci, ma che è fatta per te.

    penso il calimba de luna sia fatto per me… :)

    Bedankt sguiZZ :)

  9. zzantitop ha scritto il 21 Luglio 2009 09:09

    ECCOCI QUA….
    vedi sguizz…questo lpotrebbe essere proposto ai gestori del calimba de luna…

    pero’ ci tengo a dirlo che questo “door to door” on the beach lo abbiamo fatto per primi un mio amico ed io a Dubai un paio d’anni fa…

    http://www.ittf.com/_front_page/ittf_full_story1.asp?ID=19034&Category=general&Competition_ID=&

    zzredlightstreetamsterdam :)

  10. Carlo Pandolfini ha scritto il 22 Luglio 2009 12:41

    A tutti gli interessati.
    La richiesta alla federazione va formulata così su carta intestata della Associazione e con la data, timbro e firma del Presidente.
    ” Al Segretario Generale della Fitet
    e p.c. Al Presidente Federale
    Foro Italico - Roma.
    OGGETTO: RICHIESTA DI ADEGUAMENTO ART. 11 PRINCIPI FONDAMENTALI CONI DEGLI STATUTI FSN.
    Con la presente la scrivente Associazione Sportiva…………………….., cod.fed……., richiede alla S.V. l’invio a codesta Associazione Sportiva affiliata e/o la pubblicazione sul Sito Internet Federale del conto consuntivo 2008 con le relative relazioni illustrative del Presidente Federale.
    Richiama al riguardo quanto disposto dal titolo 11 dei Principi Fondamentali degli Statuti delle FSN, “Principio di Trasparenza”, sub comma 2.
    Al fine di una piena e sostanziale applicazione del Principio di Trasparenza medesimo inoltre stimola e sollecita la Federazione a voler mettere a conoscenza le Associazioni sportive affiliate dei rendiconti annuali dei Comitati regionali di appartenenza.
    Distinti saluti.
    Data, timbro e firma del Presidente della Società”.
    Spero che non sia il Circolo Etneo l’unica Associazione, ma anche se così fosse per me vale il Principio.

  11. lelesguizzero ha scritto il 27 Luglio 2009 23:19

    4 zanzi: above u vrait:

    “pero’ ci tengo a dirlo che questo “door to door” on the beach lo abbiamo fatto per primi un mio amico ed io a Dubai un paio d’anni fa…”

    Very interesting………però il calimba de launa beach……ha un indirizzo un po’ più…..come dire……….have a look……

    http://www.insidesocal.com/tomhoffarth/beach-tennis-736775.jpg

  12. lelesguizzero ha scritto il 27 Luglio 2009 23:25

    4 er mitico stefan che in der faitet saito declara:

    “è appunto insegnare loro un
    comportamento di umiltà, modestia, disciplina sportiva e professionismo”

    Come contribuente italico che versa regolare obolo alle casse statali, da cui prevengono i fondi con cui ti viene elargita lauta ricomprensa…….

    avrei piacere che tu fossi così gentile da insegnare loro anche la tecnica pongista……..altrimenti per vedere le medaglie i ragazzi da te accompagnati alle gare dovranno dotarsi di regolare instrument…look at this:

    http://it.wikipedia.org/wiki/File:Teodolito_Museo_Geominero_de_Madrid_(Espa%C3%B1a).jpg

    che dici basterà questo per vedere le medaglie?

  13. lelesguizzero ha scritto il 27 Luglio 2009 23:35

    4 sciannizzero 4 ever:

    caro scianni……….tu di faiga ne mastiche abbastanza…..almeno in teoria……..ti prego di prendere questa segnalazione per la scelta della madrina dei prossimi italian campionati di point of ligneo…….

    probabilmente ti costerà un po’…ma kettefrega…kika so sordi tuoi….have a look…….

    http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/calcio/derby-charlize/2.html

  14. zzantitop ha scritto il 28 Luglio 2009 10:41

    sgui ZZ :)

    come sempre hai tutta la mia simpatia e l amia stima…..:)

    dopo il successo di dubai col BYO (bring your own..) :) …..

    la nuova proposta è …..

    beach -ping-pong

    http://cellulare.corriere.it/foto/giochi/proc/600_beach-ping-pong-2d_0.gif

    guest star….il maggiordomo..

    http://www.blogdecine.com/images/borat.jpg

    le vallette

    http://static.blogo.it/gadgetblog/sexyGirl2.jpg

    e la vasca

    http://mrfeature.com/thumbs/3917-sexy-surprise.png

    zzcheoggiZiZenteZenanZiZaZen :)

  15. Carlo Pandolfini ha scritto il 28 Luglio 2009 12:16

    Oggi ho completato la mia fatica. Una raccomandata alla Fitet con cui chiedo di avere notizia del bilancio 2008, con annessi e connessi, in base al Principio Informatore Coni della Trasparenza.
    Un’ora abbondante di fila alla Posta….. e vai!
    Vediamo cosa spunta.
    Vi farò sapere…….stay tuned!

  16. lelesguizzero ha scritto il 28 Luglio 2009 16:33

    x pandolfaini: above u vrait:

    “Un’ora abbondante di fila alla Posta”

    Sei una persona inviabile……….non hai un altro caxxo da fare nella life che sprecare così il tuo tempo.

    Siccome nevre is too late, mi permetto di consigliarti…….

    http://www.nikkibeach.com/gallery/gallery-slideshow.php?&gid=00071&index=10&title=Marbella%20Amazing%20Sundays

    Qui si fa poca fatica………
    e c’è molta roba antica………

    lassa perde la posta e il pingeponge.

    4zanzibar:

    finalmente hai inteso bien…………ti straquoto all the life.

  17. Carlo Pandolfini ha scritto il 29 Luglio 2009 11:10

    …..hai ragione…….
    100%

    in effetti ieri mattina ho sacrificato il Bikini Beach cafè di Catania,
    dove vado e trovo bagnine brasiliane, bellezze siciliane,
    mare, sole, musica e lounge drink,

    invece di perdere tempo al calimba de luna perchè non fai un salto qui al Bikini Beach….
    …… a quanto ho capito dei tuoi gusti ti troverai alla grande…..
    e tra un sollazzo e l’altro potremo farci quattro risate col pinpong,
    no???????????

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