Ferragosto con Lutsenko

7 Settembre 2009 da Ping Pong Italia 

di Alberto Vermiglio

Eccoci qua. Ancora una settimana ed iniziano le danze. Una nuova stagione alle porte. Delle novità (si fa per dire) che caratterizzeranno la stagione 2009-10 parleremo comunque in un altro momento. Questa volta, anche se con un po’ di ritardo, volevo raccontare dell’incontro fatto con l’amico Vladimir Lutsenko a “ferragosto” scorso. Il cosiddetto “Vova”, ma ho saputo che i suoi allievi gli danno del “Lei” con la formula espressiva russa ‘Vladimir Alexeevich Lutsenko’, che starebbe per il nostro, Signore o Mister o qualcosa di veramente ossequioso, mi ha scritto un sms dalla Russia che sarebbe atterrato in quel di Forlì per recarsi a Pesaro a trascorrere un paio di settimane di ferie e poi ripartire con la moglie Katia ed il figlioletto Kirill, che si trovavano dalla sorella di Katia, che vive a Montecchio, sposata con un italiano. Sono andato volentieri, vuoi perché le sedute con Vova sono sempre simpatiche e divertenti, vuoi perché è certamente meglio passare un ferragosto ad ascoltare e ricordare storielle ed aneddoti pongistici che non rischiare qualche gavettone in spiaggia in una delle giornate più insulse dell’estate. Ironia della sorte Vova è atterrato a Forlì, e non si è nemmeno incrociato, con lo stesso aereo che aveva riportato in Russia al Domodedovo di Mosca, Alexei Khorkov, giocatore/allenatore del San Giustino di A2 che, dopo 10 anni di Italia, è rientrato a casa, ad Arcangelo, così come ha fatto anche Denis Emelianov, negli ultimi anni a Parma, il giugno scorso. Insomma un vero e proprio controesdodo di questi pongisti russi. Anche Khorkov torna per darsi alla vita di tecnico nella sua cittadina accettando una bella offerta nel Centro di Tennistavolo Arkangelsk, Emelianov invece pare che si darà ad altra attività lavorativa con la madre. Dunque sono salito sullo scooter, in quel soleggiato sabato pomeriggio del mese scorso e ho raggiunto il lungomare di Pesaro.

All’ombra ed al fresco dell’ingresso dell’Hotel Metropol ho passato qualche ora lieta con Vova, mentre il piccolo Kirill faceva il pisolino del dopo pranzo con la mamma Katia. Lutsenko tornò a casa la scorsa stagione, accettando un’offerta di una grossa società di Mosca che vanta ben 8 centri o palestre una delle quali viene gestita ed organizzata da lui. Durante l’inverno ci siamo scambiati qualche mail, col “Drug” (amico) Moscovita che chiedeva sempre qualche novità della vita pongistica italiana (lquidabile sempre con poche righe, anche se per il basso livello che abbiamo, tra noi forumisti/bogghisti, spendiamo spesso ‘fiumi di parole’, come diceva la canzone dei Jalisse a Sanremo) e lui mi anticipava invece il livello ben diverso e professionale che lo vedeva impegnato in palestra. Mi pare d’aver capito che si gira molto in Russia per giocare a Ping Pong (ma va..!?!). Campionato in 4 o 5 concentramenti di una settimana l’uno ed una mucchia di tornei da stufarsi, spesso a montepremi e del più vario livello. Avevo avuto già modo di parlare spesso anche con Khorkov di questo, ma è inutile che scendiamo nei particolari, (soprattutto perchè i regolamenti, le abitudini e le particolarità tecniche “intelligenti” adottate in quel Paese ben più pongista di noi e ben più acculturato di noi per qualsiasi disciplina sportiva) ci servirebbe solo a rovinarci il fegato dalla rabbia.

Vova inizia quasi sempre la mattina presto la sua giornata di tecnico spesso andando direttamente a scuola dove svolge, nelle prime ore della mattina, un allenamento mirato per i ragazzi che fanno parte del vivaio della sua società (la stessa cosa mi confessava anche Negrila, di farla con estremi sacrifici, per permettere a Mutti e Seretti un primo allenamento giornaliero un paio di volte la settimana). Dopo pranzo i ragazzi vanno in palestra e li prendono “a ore” una “seconda razione di palline da ping pong”. Questo per sei giorni la settimana: La notizia buona (per Vova) è che esiste un giorno di riposo anche per lui, o sabato o domenica, se non ci sono tornei. I tornei in Russia sono totalmente diversi dai nostri. Durano molti più giorni con una organizzazione di incontri più diluita, ma soprattutto più quantitativa e conseguentemente più qualitativa. (sapete che se una testa di serie di un torneo passa seconda nel girone … in base alle testa di serie presenti si ricompone il tabellone per evitare che si crei il buco in favore di un “meno favortio”??? Ad esempio a Conversano Seretti esce nel girone dei 3^ctg, e Rossini diventa la n.1 del torneo… Bel modo differente di vedere e gestire gli eventi….!?!… ma lasciamo stare..!).

A Pesaro Vova arrivava da un lungo periodo lontano da casa, dovuto prima alla preparazione per gli Europei Giovanili di Praga con i convocati delle nazionali, che lo ha visto lavorare nientemeno che fianco a fianco con Andreij Mazunov e guadagnarsi la sua stima. Periodo di stage con 3 giorni di allenamenti e 1 di riposo e poi ancora 3 giorni durissimi in palestra e 1 di riposo … e via di questo passo per tutto il periodo previsto. Il giorno di riposo, pare essere una costante nel programma russo, come per i tornei, che hanno sempre un giorno susseguente la fine delle gare, che scherzosamente Vova descrive destinato a riposare, rilassarsi dalle molte ore di palestra ed anche a “upotrebliat produkt”, cioè ad ‘utilizzare prodotto locale’…. Credo di aver correttamente intuito che per ‘prodotto’ intendesi ‘qualcosa di liquido contenente una forte componente di alcol. Mi sono fatto l’idea che presumibilmente più sono “vecchi e importanti gerarchicamente” gli allenatori, più sono riveriti, omaggiati dagli altri con una buona bottiglia ed in grado di sopportarne bene “l’utilizzo”. Beh..! Direte voi…, non hai scoperto niente di nuovo…! Certo che no.. però durante i racconti del pomeriggio, 2 o 3 birre ed anche un bel sigaro cubano che avevo portato da casa, mi sono un po’ immedesimato, immaginando il freddo “Invierno di Madre Russia” che “possibile afrontare suolo con buon scalda budella”. Insomma, sono sempre più convinto che l’attività agonistica di tennistavolo russo, sia sempre più distante da quella che viviamo noi, sia “quantitativamente che qualitativamente”.
Tornando a Vova, .. mi ha poi raccontato che dopo gli europei giovanili è iniziata la preparazione ad un altro appuntamento importante; una specie di Olimpiade Giovanile delle scuole, ovviamente di tutte le discipline sportive. Questa è stata la gara che avrebbe dato più soddisfazione al nostro amico, visto che i ragazzi della sua società hanno raccolto fior di successi tanto da inorgoglirlo e da ottenere anche alcune interviste televisive con tanto di coaching in panchina seguito e microfonato…. “Addirittura?”…. Ho chiesto! “si, si mi ha detto lui, meglio che non ti dica anche cosa mi sono fatto sentire a dire con un ragazzo che era sotto in un match e che dopo il Time Out è riuscito a ribaltare!…,” .. Beh Qesto è risaputo!.. I tuoi time out, sono molto “estemporanei e particolari… ogni tanto”….!?!” “Alberto, sto godendo come un pazzo a fare tennistavolo sul serio a casa in Madre Russia!”… “Beato Te, Vova…!”… “Ti giuro Alberto che veramente sono contento di essere tornato a casa ..per quanto mi dispiace aver lasciato tanti amici in Italia…! Ma vi seguo il più possibile con le mail e leggendo Blog e forum….!”.

Proprio alla fine mi da una notizia che non mi aspettavo e non avevo avuto, anche perché la ETTU l’aveva pubblicata solo 6 giorni prima: “..Ho fatto stage con Nazionale Russa Giovanile, con Mazunov, che è veramente un idolo a casa, responsabile della squadra Juniores, e con Leo e Mario Amizic, che sono venuti in Russia ed hanno firmato un contratto importantissimo, con tanto di riprese dirette televisive per rilanciare il Tennistavolo Russo!”…
Ma pensa te.. e così il buon Mario ed il fratellino Leo, i Guru del tennistavolo Europeo sono andati in Russia. Sono andato subito a leggermi “Ettu.org” ed ecco le dichiarazione dell’Head Coach Mario Amizic che dopo aver lavorato a lungo coi giovani del Giappone (ma guarda caso non abbiamo anche visto i “nippo” sfornare prestazioni ben più dure recentemente?) ora cerca di dare una valutazione ed un approccio al sistema russo per tentare un rilancio della forte nazione dell’est europeo, tradizionalmente fucina di talenti della racchetta. Niente residenza in Russia però.., forse lo stesso metodo itinerante utilizzato coi giapponesi? Niente stage in Cina… lavoro stile Amizic. Staremo a vedere…. E’ certo che i due croati però… non sono adepti dell’arte “dell’Utilizzo del Prodotto”, solo schemi e palline, pochissimi sorrisi! Diamogli tempo. Ma questo è il livello assoluto, torniamo invece agli aneddoti del livello medio (si fa per dire) che vede impegnato Vladimir Alexeevich…. Mi pare che si diverta proprio questo satanasso… l’ha indovinata a tornare. Premi e soldoni hanno riattirato a casa un sacco di personaggi che erano espatriati. Adesso anche il Grande Samsonov è rientrato per il campionato in Russia. Certo che a concentramenti ben si presta anche la vita di un grande giocatore… pochi appuntamenti intensi, molto allenamento e libertà di fare tornei e open in giro… Sono tentato di chiedere a Vova .. “ma voi non avete la tabella voti, i campionati a squadre, la classifica per i contributi, i punti…?… Ma quello mi legge nel pensiero e mi fa una risata in faccia ! E noi allora?… Come possiamo fare ?… Gli ho detto… allora: “.. beh voi non avete neanche il Mediterraneo e quindi mica le vincete le medaglie a quei giochi li…! Noi invece …!”… No.. dai.. non gliel’ho detto… va là!… Poi magari rompeva la bottiglia di birra in testa.
Comunque alle sei mezza circa sono riapparsi Katia e Kirill. Simpatico il bimbo, ti guarda con gli occhi furbetti che ti dicono per quando lui non parli.. Si è fatta ora di andare due foto di rito .. che ci fa il cognato di Vova … grandi abbracci e scappo. Ciao Vova..ci vediamo. Quasi, quasi prenoto già il volo per Mosca per il prossimo maggio. Primi giorni, gironi eliminatori a squadre dei mondiali, ultimi giorni… beh.. resta solo la Cina col Giappone, la Corea e la Germania … chissà proviamo a “upotrebliat produkti” un po’ anche noi….!?! Mah.. non so mica se teniamo il loro ritmo!

Commenti

6 risposte per “Ferragosto con Lutsenko”

  1. lelesguizzero ha scritto il 8 Settembre 2009 01:08

    4 GWT: above u vrait:

    “vuoi perché è certamente meglio passare un ferragosto ad ascoltare e ricordare storielle ed aneddoti pongistici che non rischiare qualche gavettone in spiaggia in una delle giornate più insulse dell’estate”.

    Da quanto scrivi se ne deduce per il giorno 15 agosto avevi 2 opzioni:

    1) rischiare gavettoni in spiaggia
    2) ricordare storielle con Vova

    Ora capisco molte cose.

    Per quanto riguarda Vova copio:

    “Ti giuro Alberto che veramente sono contento di essere tornato a casa ”

    Sapessi noi.

    Sempre vova dice:

    “Vova descrive destinato a riposare, rilassarsi dalle molte ore di palestra ed anche a “upotrebliat produkt”, cioè ad ‘utilizzare prodotto locale’…. Credo di aver correttamente intuito che per ‘prodotto’ intendesi ‘qualcosa di liquido contenente una forte componente di alcol”.

    Sinceramente per “prodotto locale” arturino intenderebbe qualcos’altro!

    Mentre la federation russa:

    con Mazunov, che è veramente un idolo a casa, responsabile della squadra Juniores, e con Leo e Mario Amizic, che sono venuti in Russia ed hanno firmato un contratto importantissimo, con tanto di riprese dirette televisive per rilanciare il Tennistavolo Russo!”…

    la faitet schiera: er meschiato, la moglie di mister zeru medaglie, mister zeru medaglie and the father of miss B side…….

    e poi la gente si chiede:

    1) perchè non vinciamo mai??
    2) where’s yangoo??

  2. Linetti ha scritto il 8 Settembre 2009 11:07

    Grande Vova! Grazie Alberto per le foto, lo trovo dimagrito il giusto, da vero atleta.

    Fortunatamente il buon Vova ha conservato la sim italiana e siamo riusciti a fare due chiacchiere… anche se solo a telefono, le foto di Zio Alby aggiungono qualcosa.

    Vova è un tecnico bravo ed estremamente carismatico, andandosene da Saint Vincent e da Torino ha lasciato un vuoto nei ragazzi che lavoravano con lui.
    Perchè sapeva essere chioccia e al tempo stesso autorevole (mai autoritario), bastone e carota. Dentro e fuori la palestra un vero leader.

    I lunghi viaggi verso Terni con lui in macchina erano uno spasso: aneddoti a 360 gradi sul tt internazionale di almeno 2 decennii. Le sa tutte e sa come giocano i grandi. Lui che era un giocatore offensive è stato uno dei pochi tecnici che ha saputo intrevvedere le inclinazioni di alcuni ragazzi e farne dei veri difensori moderni. In Italia solo qualche ex giocatore difensore ha impostato ragazzi come difensori moderni, chi altri?

    Vova, a me mancano le nostre chiacchierate, anche le baruffe, solo non mi manca la puzza del sigaro… ma devo dire che l’ho dovuto sopportare una volta sola. Un bacio a Kirill, spero che le nostre strade possano incrociarsi ancora.

  3. Alberto Vermiglio ha scritto il 8 Settembre 2009 12:46

    Senti un po’ caro Arturino … e tutta sta pappardella per dire una cosa che era già sottintesa?… Quindi se si sa che la Russia va molto meglio dell’Italia.. e nonostante questo cerca di migliorare e rilanciarsi (pensa un po’ te) con fior di tecnici (ex grandi giocatori) molti dei quali noi nemmeno conosciamo … perchè di tecnici con i controcojiones in Russia (come in altri Paesi dell’Est) ne hanno che nemmeno tu sai chi, quanti, cosa facevano, quanto bevono, quanto scopano senza andare al Calimba de Luna, quanto erano bravi quando tu ti facevi ancora le pippe…e parecchie ne stai facendo ..anche a noi …ancora oggi…., se sappiamo già tutto questo e sappiamo anche che la situescion dell’italico pingis è quella che tu ci descrivi da anni… (perchè noi siamo tutti bauscioni rincoglioniti e non l’abbiamo mica capito… leggiamo la rivaista faitet e crediamo di essere una nescion pongistica di prima fascia :-))…..)……..adesso la Russia per mettersi pari all’Italia ..prende anche i F.lli Amizic (ah..potevi darcela la notizia degli Amizic visto che certamente la conoscevi).
    Beh è ‘ovvio’ che per gli Amizic sia un ripiego .. visto che Leo aveva avuto un contatto con Scianni ma poi lui voleva con se anche Mario e Francone ha detto no “Io non ci sto! …a questo clientelarismo!”.. e quindi gli aveva …. preferito il tuo amico Nannoni (bel Giuda che sei, non lo nomini mai), la Batorfi, Stefanov, Uhr, Of Red e Cats….
    Sei sempre di grande aiuto, meno male che abbiamo te che ci insegni a vivere…
    Potresti mandarmi anche qualche scatola di Viagra che qua non abbiamo molta Roba Antica come te …e non ci si drizza più il pennone nemmeno la mattina presto?
    Stanotte ti ho sognato… con un po’ di pancia…i tuoi bei caviglioni grossi da brevilineo, steso sul sofà in mezzo a montagne di cuscini rossi di seta, tende e veli e drappi…con tutte queste belle odalische che ti girano attorno in attesa del tuo bisogno… che culo hai tu … l’aspirazione di ogni appassionato: “saperne di pingis e di roba antica”… aahhh! .. occhio però a non scorreggiare anche tu come noi miseri mortali !

  4. vladimir lutsenko ha scritto il 9 Settembre 2009 09:25

    Ciao tutti! grazie Alberto per un articolo molto simpatico e vero fumando sigaro e pipa ne abbiamo parlato tanto e in modo molto divertente. adesso tra pochi giorni inizio mia attivita agonistica fuori mosca il 25 porto bambini della nosta societa in armenia a yerevan per un scambio culturale e sportivo poi al rientro dal 1 al 6 di ottobre andiamo a magnitigorsk che e lontanissimo da mosca per partecipare al top 24 juniores ed allievi dalla nostra palestra sono meritati a partecipare 5 giocatori ed altri 2 al posto di top 24 andranno in cina per un stage per 21 giorni con la nazionale. al rientro dalla cina invece dovrebbe eseere un stage in germania con fratelli amizic o in dusseldorf o in un altra societa di dttl. spero tanto di incontrare il nostro amico Alexey Yurievich Khorkov cosi ti chiamero appena sara in condizione di parlare!!!!!!!!!!!!!

  5. lelesguizzero ha scritto il 10 Settembre 2009 00:23

    4 GWT:

    l’unica cosa da invidiare ai russi è l’assoluta abbondanza di materie prime……
    tra cui oro, rame, ferro e soprattutto mooooooolta roba antica di qualità…

    per questo il viaggetto ai mondiali è auspicabile.

    Quanto agli Amizic……Costantini ne sa il triplo e sta in india.

    Arturino ne sa il quadruplo se ne sta a caxxeggiare sur blogghe.

    Per questo nn vinciamo mai.

    PS but……..where’s yangoo???

  6. Linetti ha scritto il 10 Settembre 2009 09:08

    Max, ti prego: continua con la linea dura. Un commento a post. Te lo dice Ulisse legato all’albero della nave per non cedere al canto delle sirene. ;-)

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