Zagabria 2007

di Alberto Vermiglio 

E’ stata la 49^ edizione dei Campionati del Mondo, ospitati da un Paese Europeo per la 36^ volta, mentre per 12 volte si è giocato in Asia (più 2 volte per la gara a squadre in Qatar e Malesia) ed una sola volta si è giocato in Africa, nel 1939 al Cairo.

Nel 1999 si giocò per la prima volta solamente la fase individuale, nel 2001 a Osaka vennero disputate nuovamente. ma per l’ultima volta insieme, le gare a squadre e i singoli, poi dal 2003 si disputa l’edizione individuale e negli anni pari la competizione a squadre che nel 2008 sarà in Cina.

Ormai il dominio della scuola cinese è nettissimo, ancora una volta non è sfuggita loro alcuna medaglia d’oro. Tanti sono anche gli ex cinesi che giocano per Singapore e Hong Kong, mentre i Taiwanesi Chang Yen Shu (sconfitto dal nostro Tomasi in singolo) e Chiang Peng Lung hanno perso tirato 4-2 la semifinale contro Wang Hao-Wang Liqin e successone dei sud coreani  che hanno portato a casa ben 2 bronzi (doppio femminile tiratissimo contro le due finaliste di singolo Guo Yue e Li Xiao Xia) e il singolo di Ryu campione olimpico.

In generale il livello si è abbassato, testimoniato dal fatto che i nuovi giovani cinesi non appaiono trascendentali come una volta (nel maschile, poiché nel femminile praticamente non c’è metro di paragone), non era mai successo che le armate del dragone tenessero in nazionale atleti alla soglia dei 30 anni e probabilmente qualcuno farà un altro mondiale di singolo.

Dall’Europa non arriva granchè di nuovo e questo lo avevamo già detto parlando dell’europeo di Belgrado come il tecnicamente più basso della storia, nonostante siano sempre più (rasentiamo orami il limite della sopportazione) gli ex nazionali cinesi naturalizzati che giocano sotto altre bandiere. I motivi di questo degrado tecnico secondo alcuni sono dovuti allo strapotere di sport più di massa che stanno prendendo piede soppiantando anche le scuole più tradizionali, ma di certo anche alle innovazioni apportate negli anni scorsi ai regolamenti, pallina, set corti, attività, calendari e classifiche che spesso non ci danno il quadro reale e “stressano” un po’ il contesto cui eravamo appassionatamente abituati.

E’ vero che alla fine i più forti vincono, ma proprio per questo dobbiamo stare attenti ad alcune cose. Se i più bravi sono i cinesi non possiamo cercare il modo di penalizzarli con qualche invenzione pur di vedere qualche altro giocatore lottare per una medaglia (vedi polemica dei tabelloni e sistema punteggi delle classifiche). Sarebbe un po’ come dare dei games di handicap a Roger Federer perché nessuno lo batte più o lo avvicina in vetta al ranking.

La Cina non perde l’abitudine di far chiacchierare sull’esito di certe partite. Nonostante alcuni esperti giurino che non esiste più l’ordine di scuderia, appaiono evidenti i musi lunghi che accompagnano certi risultati.

Due parole le dedichiamo anche agli arbitri. Come spesso accade anche da noi se ne lamentano molto anche gli atleti di alto livello. E’ clamoroso (ma anche questo è poi colpa delle regole di una dirigenza che va a guardare solo le gare dell’ultimo giorno) come venga consentito a certi mostri sacri di eseguire servizi ai limiti della vergogna (Guo Yue e Wang Liqin su tutti, ma anche tanti altri) mentre magari viene tolto il punto alla vittima di turno con una motivazione tra le più assurde.

Ad essere sinceri c’è solo Samsonov che serve come si intenderebbe nella regola ITTF. A questo punto tanto varrebbe servire in modo più semplice e farne guadagnare lo spettacolo.

Una grossa questione “morale” è sollevata anche dal problema della colle e  collegati Componenti Organici Volatili. Chi ci capisce è bravo. L’impressione è che ci si sia semplicemente lavati le mani dicendo che si vieta l’uso del colle VOC “immediatly” …dal 1 settembre 2008, ridicolo.

Ancor più ridicolo perché per le gare giovanile “l’immediatly” vale da 1 gennaio 2008. Ma dai..!!

Le gare che sono valse il biglietto sono certamente quelle femminili delle due rumene Samara (18 anni mancina che imita un po’ la Steff) e Dodean (19 anni che sappiamo giocare nella Sandonatese), e quelle di Ryu Seung Min, il campione olimpico in carica che ogni due o tre anni  sfodera delle prestazioni esagerate (forse un paio d’anni sono sufficienti a tirare il fiato per le sequenze di passi lunghi che servono a scalettare con quel badile rettangolare classico coreano).

Dodean e Samara dimostrano che la tradizione e la cultura sportiva di un Paese pagano sempre.

La Romania ha tentato di ricucire con la Steff  ma non c’è stato nulla da fare, ha gettato l’Europeo di Belgrado che avrebbe potuto vincere a mani basse e si è presentata agli individuali con due “bimbe cattivissime” (più la Samara, la Daniela è un po’ quaglia ancora e si intestardisce a tirare sempre uguale e non cambia il gioco quando l’avversaria le varia il ritmo ed i colpi).

Samara per entrare negli ottavi di finale ha avuto ragione della giapponese Hirano, n.17 del mondo (una macchietta velenosissima che si è beccata addirittura l’ammonizione quando rideva e stringeva il pugnetto sui servizi beccati dalla rumena) chi si ricorda del 4-3 sulla Struse a Shangai 2005.

Un partitone che la vedeva sotto per 2-0, ma quando la panchina rumena trova la strada tattica è raro che non arrivi la vittoria, soprattutto quando da mezza distanza si spostano molto bene le gambe e si schiaffeggia con tocco il drittone. Arrivare ai quarti era impossibile contro la World n.3, Guo Yan.

Sempre nei sedici anche la Dodean, uscita fuori da una battaglia con la giapponese Fukuhoka e dalla sua puntinata impestatissima, capace di servizi fucilata micidiali sia di liscia che di puntino.

Sotto 2-0 ha cambiatoi il gioco rimontando e chiudendo al sesto set sotto 5-9, con sei punti consecutivi. Negli ottavi altra “jap”, la Fukuhara, schiantata 4-0, ma con parziali tiratissimi, 10, 9, 8, 9.  Per Dodean era fattibile accedere alle prime otto contro la ex nazionale cine s, ora USA, Wang Chen, n.47 del ranking. Regalati però il primo set a 11 ed il terzo a 13, a poco è valso vincere facilmente il secondo. Il crollo psicologico è arrivato nel quarto e quinto set, cadendo nel ritmo elevato sulle spinte rovescio-rovescio .

La conferma dello stato di forma delle due rumene si è visto, purtroppo, anche nel doppio contro Stefanova e Tan Monfardini (ma ci dicono poi dei problemi alla spalla i Wenling….).

Il mondiale di Zagabria cancellava ogni ricordo sabato sera, quando Ryu Seung Min sbriciolava la macchina da guerra tedesca Timo Boll (mai visto così bianco in faccia) con una valanga di bombardamenti che ogni legge fisiologica a noi conosciuta non è sufficiente per spiegare i km. di gambe percorsi, i traccianti e la balistica messe in mostra dal sud coreano.

Domenica verso le 12:45 era la volta di Wang Liqin dover tremare col robottino coreano. Rimonte a più non posso e venire fuori da situazioni limite. Il cinese lanciava dei treni ad alta velocità contro il pennaiolo, ma Ryu si rialzava come in un cartone animato. Dopo un’ora e un quarto il Guerriero Mongolo dalla forza devastante piegava la resistenza del campione olimpico. In tribuna abbiamo accettato il verdetto, ma solo perché Wang era l’unico in grado di aprire il “corto-cortissimo e lunga non te la do mai” di Ma Lin (3 sconfitte in finale e come da ricorsi stroici, prossimo futuro capo allenatore delle nazionali cinesi).

Si sono visti molti più top spin di rovescio e aperture sul tavolo con gran utilizzo del polso da parte dei cinesi, soprattutto Wang Liqin, (tipo quelle che vediamo fare spesso a Viborny, per intenderci… sperando che ilDrago non ci uccida per l’associazione ad esempio…).

In fin dei conti un buon mondiale, ma grazie agli ultimi due giorni di gare.

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49 edizioni di Campionati del Mondo.

Dal 1926 al 1957 si è disputato il mondiale ogni anno (non assegnato dal 1940 al 1946), dal 1959 si è assegnato il titolo ogni 2 anni.

Dal 2003 il titolo di singolare è assegnato separatamente, l’anno prima del titolo a squadre.

La 49^ edizione a squadre si svolgerà nel 2008 in Cina.

- Singolare Femminile per Nazioni

* Nel 1937 a Baden (Aut) venne prima tolto (per lunga durata dell’incontro) poi rassegnato il titolo ad entrambe le finaliste AArons-Hughes (USA) e Pritz (Aut).

- Singolare Femminile per Atlete

16 atlete con 1 vittoria - * edizioni annuali -

** doppia assegnazione del titolo
 Il primo titolo femminile cinese arrivò nel 1961 a Pechino con Qiu Zhonghui, il secondo nel 1971 con Lin Huiqing e da allora solo la sud coreana Hyun Jung Hwa ha interrotto le vittorie dello squadrone del drago.

- Singolare Maschile per Nazioni

- Singolare Maschile per Atleti

* vincitori quando il titolo era assegnato annualmente fino al 1957
- Con 3 sconfitte in finale Ma Lin, Li Furong, Ehrlich (Fra), Bellak (Hun), Szabados (Hun), con 2 sconfitte Waldner, Guo Yuehua, Cai Zhenhua, Vana, Sido,

- Salvo errori od omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa e supplica il Grande Drago Sempre Rosso a dare conferma  o ad incenerirmi per sempre.