I Giochi Nazionali (giorno 9)

3 Ottobre 2009 da Ping Pong Italia 


del Drago Rosso

L’11a edizione dei Giochi Nazionali si conclude con la vittoria di Wang Hao nel singolo. Il campione del mondo chiude con 3 ori (squadra, singolo e doppio misto) e appare, in teoria, come il trionfatore, ma la realtà tecnica non è questa. Nella gara a squadre, deve ringraziare i regali di Shanghai, nel singolo l’incredibile prova di Ma Long, che subisce la personalità di Wang Hao e butta al vento una grande occasione. E non parlo di grandi vantaggi nei set, visto che si è sempre stati sul filo dell’equilibrio, quanto degli errori da principiante commessi da Ma Long, la mano che trema, le palle corte e alte, sulle quali lui è il più forte di tutti, che vengono soltanto palleggiate, i block di rovescio fuori su topspin non irresistibili. Insomma, Ma Long sciupa un’altra opportunità dopo quella dei Mondiali, stavolta contro un Wang Hao ingrassato e lento. Il suo valore tecnico non cambia, sarà lui a dominare in futuro, ma è lecito
pretendere più carattere, perché il grande campione non è fatto di sola tecnica. Adesso, per Ma Long ci sarà una riprova importante in Coppa del Mondo individuale, a Mosca. Della Cina sarà presente anche Chen Qi. Come avevo spiegato l’anno scorso, l’Ittf ha deciso di applicare alla lettera un regolamento insulso che prevede 2 giocatori al massimo per nazione, con conseguente abbassamento dello spettacolo (ve l’immaginate se l’avesse fatto ai tempi della Svezia di Waldner, Persson e Appelgren?). E la Cina risponde non mandando il campione del mondo in carica, numero 1 della classifica mondiale e detentore della Coppa del Mondo, Wang Hao. E nemmeno Ma Lin o Wang Liqin, e nemmeno Zhang Jike, che sarebbe il favorito insieme a Ma Long. Soddisfatti? Avremo una Coppa del Mondo monca. Se questo è il modo per regalare qualche podio in più agli ex giocatori europei, povero tennistavolo.
Comunque, tornando ai Giochi Nazionali, nel medagliere finale al primo posto c’è Jiefangjun, la squadra dell’Esercito di liberazione (nella foto del podio si vede Wang Hao che fa il saluto militare rivolto ai soldati venuti a fare il tifo per lui), seguita da Beijing, che l’avrebbe scavalcata in caso di vittoria di Ma Long. Tranne poche partite, il livello tecnico è stato altissimo, lo spettacolo eccezionale. La Cina si conferma di un altro pianeta, ma quel che è peggio è che nessuno se ne cura, i poveri europei si organizzano i Campionati continentali ogni anno per poter far festa con le medaglie di latta. Ultima cosa: ho notato che qualcuno ha cominciato ad accorgersi di Zhang Jike. Beh, a parte il fatto che ne ho parlato per la prima volta nel 2002 (sette anni fa, avete letto bene), dicendo che sarebbe diventato un campione, sarebbe bastato leggere questo blog sin dal 2005 (quattro anni fa!!!) per sapere che c’era un certo Zhang Jike, con certe caratteristiche tecniche che adesso alcuni sapientoni stanno scoprendo (ma che bravi), e sarebbe bastato leggere questo blog nel 2008 (l’anno scorso!!!) per sapere che Zhang Jike aveva vinto i Campionati Nazionali cinesi battendo tutta la squadra mondiale: Wang Hao, Wang Liqin e Ma Lin. Ecco, il vero problema del tennistavolo italiano non è l’ignoranza (materia nella quale le pecore italiote si distinguono con “onore”), ma il «voler essere ignoranti». Complimenti, continuate così e io continuo a scompisciarmi dalle risate.

SINGOLO MASCHILE

SEMIFINALI POSIZIONI 1-4

Wang Hao-Xu Xin 10, -9, 4, 10, -7, 10
Ma Long-Wang Liqin -6, 5, 9, 8, 12

SEMIFINALI POSIZIONI 5-8
Chen Qi-Ma Lin 7, 5, 2, 3
Hao Shuai-Zhang Jike 9, 2, 3, -8, 6

Ma Long è irresistibile, ma il 4-1 non rende giustizia a Wang Liqin, che si batte benissimo e mette in difficoltà l’avversario. Potrebbe portarsi sul 2-3, ma, in vantaggio 10-5 nel quinto set, subisce gli attacchi di Ma Long e commette qualche errore gratuito. Riguadagna la palla del set, ma è ormai al limite e Ma Long ne approfitta. Il gioco è comunque molto bello. Nonostante la propensione di entrambi ad attaccare di diritto, sono gli scambi di rovescio a caratterizzare l’incontro: quasi tutti incrociati, potenti e tesi. Ed è una ottima lezione assistere a due rovesci così diversi, ma ugualmente efficaci. Quello di Ma Long è naturale, con il movimento tecnicamente perfetto, l’avanbraccio che va in avanti facendo perno sul gomito, quindi come una specie di compasso, mentre il polso ruota e assicura la «presa» sulla pallina per poi scaraventarla con la massima potenza. Quello di Wang Liqin, invece, è costruito, e il termine non suoni riduttivo o addirittura offensivo. Wang Liqin, all’inizio della carriera, aveva un rovescio non all’altezza di tutto il resto, in pratica lo usava solo per ribattere. Poco alla volta, ne ha sviluppato uno incredibile, potentissimo, anche se dal movimento sgraziato. Il gomito, invece di stare «di lato» per permettere la rotazione dell’avanbraccio e dare una botta decisa alla pallina, sta «dietro» l’avanbraccio, che si muove in direzione perpendicolare alle linee di fondo del tavolo, vale a dire «spinge» la pallina davanti a sé. Nel caso di Ma Long, la testa della racchetta è bassa e forma con il manico una linea parallela alla superficie del tavolo, nel caso di Wang Liqin è alta e forma con il manico una linea perpendicolare alla superficie del tavolo. Naturalmente, quando si tratta di insegnare ai bambini come fare il rovescio, non c’è alcun dubbio: la tecnica è quella di Ma Long, che poi era anche quella di Kong Linghui, vale a dire la perfezione assoluta. Tornando a Wang Liqin, che il suo sia un rovescio «costruito» non è una critica, ma una constatazione, visto che non glielo hanno impostato bene quando era un bambino. Lui, però, ha saputo trasformarlo in un’arma vincente, tanto da sostenere gli scambi veloci sul tavolo senza alcun problema, da aprire di topspin sia sul tavolo che fuori, da contrattaccare lontano dal tavolo su potenti topspin o addirittura schiacciate dell’avversario. Contro Ma Long, conferma che il suo rovescio, pur partendo da una situazione tecnica di handicap, tiene lo scambio. E infatti nella prima parte della gara è Wang Liqin a vincere gli scambi di rovescio, per poi impostare gli attacchi di diritto. Ma Long è sorpreso e deve arrancare. Poco alla volta, comunque, Ma Long riesce ad anticipare negli attacchi, soprattutto di diritto, Wang Liqin, che ha bisogno di respirare ogni tanto e quelle pause sono micidiali per lui. E lo diventano ancora di più nelle parti finali dei set successivi, quando cala fisicamente. Ma Long vince, ma Wang Liqin è sempre lì, pronto a piazzare la sorpresa, pronto a combattere, a mostrare un grande carattere. Quando smetteranno di giocare Ma Lin e poi Wang Hao, sarà semplicemente l’addio di due campioni. Quando smetterà Wang Liqin, invece, resterà un vuoto incolmabile nel tennistavolo.
L’altra semifinale è meno tecnica, ma più combattuta. Xu Xin è più veloce di Wang Hao, ma spreca troppo e commette errori banali. Wang Hao colpisce nei momenti decisivi, ma dà la solita (in questi Giochi Nazionali intendo) sensazione di «pesantezza». Non giocherà la Coppa del Mondo di singolo, di cui è detentore, e nemmeno quella a squadre. Gli farà bene il riposo, ma ancora di più una dieta per smaltire un peso accumulato, stranamente, in appena un paio di mesi dopo i Mondiali. Tornando alla partita, Xu Xin conduce il gioco, apre con attacchi di diritto e potrebbe portare Wang Hao al settimo set, ma, in vantaggio 10-9 nel sesto set, gli scappa il servizio e Wang Hao, su palla lunghissima, chiude immediatamente di topspin di diritto, per poi vincere ai vantaggi.

FINALE 1o POSTO
Wang Hao-Ma Long -8, 4, -7, 13, 10, 10
FINALE 3o POSTO
Wang Liqin-Xu Xin 3, -6, -10, 14, 4, 3
FINALE 5o POSTO
Hao Shuai-Chen Qi 10, -11, 6, 7, 7
FINALE 7o POSTO
Zhang Jike-Ma Lin 6, -11, -9, 8, 7, -5, 3

Aggiungo qualche altra indicazione, dopo quelle già fornite nel commento generale ai Giochi nazionali, sulla finale fra Wang Hao e Ma Long. E’ una partita molto nervosa, nella quale gli scambi spettacolari sono molto pochi, giusto una decina con top e controtop lontano dal tavolo. Poi, è tutto un gioco spezzettato, con Wang Hao che cerca di impedire, con palle corte, gli attacchi di Ma Long, per poi partire con top di rovescio, ma si tratta di toppini, non delle vorticose rotazioni e delle potenti mazzate cui ci aveva abituati. E Ma Long si fa imbrigliare, ha poco coraggio e alla fine non attacca nemmeno su palle facili. Davvero una brutta partita. Che Ma Long potrebbe comunque vincere, perché riesce a condurre 2-1 e 10-9, ma la palla del 3-1 la spreca, poi ne fallisce un’altra, si innervosisce e perde. Va di nuovo in vantaggio negli altri due set, ma sempre si imballa, mostra timore, fa pochi tentativi di attacchi di diritto, davvero irriconoscibile. Wang Hao raccoglie tutto e vince.

DOPPIO FEMMINILE

SEMIFINALI POSIZIONI 1-4
Liu Juan/Rao Jingwen-Li Jia/Li Jiayan 6, 8, 5, -8, 8
Guo Yue/Hou Xiaoyu-Li Shengjie/Lu Xue 6, -9, 4, 10, 7
SEMIFINALI POSIZIONI 5-8
Ding Ning/Guo Yan-Li Qian/Nie Wei -8, -11, 9, 11, 5
Bai Yang/Niu Jianfeng-Li Xiaoxia/Peng Luyang -7, 3, 4, 3
FINALE 1o POSTO
Guo Yue/Hou Xiaoyu-Liu Juan/Rao Jingwen 6, 8, 10, -9, 6
FINALE 3o POSTO
Li Shengjie/Lu Xue-Li Jia/Li Jiayan 5, -10, 8, -7, 9
FINALE 5o POSTO
Bai Yang/Niu Jianfeng-Ding Ning/Guo Yan 2, 5, 6
FINALE 7o POSTO
Li Xiaoxia/Peng Luyang-Li Qian/Nie Wei -9, 8, 6, 9

In finale arriva un doppio, quello dell’Hubei formato da Liu Juan e Rao Jingwei, non di altissimo livello, ma una delle pochissime coppie «vere» di queste gare. Ai Giochi Nazionali, infatti, partecipano le delegazioni delle Province. Quindi, i doppi devono essere formati da giocatori e giocatrici della stessa Provincia. Nei normali Campionati Nazionali, cui partecipano i club, non c’è questo obbligo, perciò si trovano in gara i doppi che giocano nei tornei internazionali, tipo Guo Yue/Li Xiaoxia. Così, ecco il doppio dell’Hubei in finale, nella quale però basta Guo Yue a determinare la vittoria, nonostante abbia come compagna una non eccelsa Hou Xiaoyu.

MEDAGLIERE FINALE

Province ORO ARGENTO BRONZO
Jiefangjun 3 - -
Beijing 2 1 3
Liaoning 2 1 1
Shanghai 1 - 1
Guangdong - 1 -
Tianjin - 1 -
Hubei - 1 -
Sichuan - - 1

Commenti

8 risposte per “I Giochi Nazionali (giorno 9)”

  1. il drago nero ha scritto il 5 Ottobre 2009 18:48

    per il drago rosso:
    credi che il rovescio stia acquisendo una importanza maggiore per i cinesi?
    soprattutto i più giovani come ma long e zhang jike mi sembra facciano molto affidamento sul rovescio…

  2. about.blank ha scritto il 6 Ottobre 2009 15:08

    Vedendo Wang Hao, sul podio, che saluta “al cappello” senza aver in testa un cappello… ritiro ciò che ho scritto sul cerimoniale cinese.

  3. Drago Rosso ha scritto il 6 Ottobre 2009 17:16

    A proposito del rovescio dei cinesi, sto preparando un articolo, per poter esaminarne tutti gli aspetti, anche storici. Un commento sarebbe limitativo per esprimere questa complessa realtà. Sarà pronto fra qualche giorno. Per il momento do solo una indicazione, che però mi sembra importante e sulla quale si può cominciare a riflettere: anche se potrà apparire strano, il rovescio è diventato fondamentale nel gioco dei cinesi da più di 20 anni. Ma Long e Zhang Jike sono soltanto l’ultima tappa di una rivoluzione che è cominciata a metà degli anni Ottanta e si è evoluta soprattutto negli anni Novanta, e che ha avuto come massima espressione Kong Linghui. Insomma, non c’è alcuna novità nel gioco dei cinesi, ma solo la continuazione di un cambiamento avviato prima ancora che la Svezia distruggesse la Cina nel 1989 e determinasse ufficialmente la crisi di quel gioco (pennaioli classici) vecchio e superato.

  4. Alessio ha scritto il 7 Ottobre 2009 16:57

    ciao Drago

    nell’articolo scrivi: “l’Ittf ha deciso di applicare alla lettera un regolamento insulso che prevede 2 giocatori al massimo per nazione”.

    Stavo però leggendo i partecipanti alla coppa del mondo femminile che inizia domenica a Guangzhou (a proposito,sei già lì?) e noto che sono in lista 3 giocatrici cinesi: Guo Yue, Li Xiaoxia e Liu Shiwen, quest’ultima non per ranking ma come wild card. Come mai? non è un controsenso ridurre a 2 il numero per nazione e poi dare una wild card?? Boh..meglio così visto che il livello medio si alza.

    Nel maschile invece risultano in effetti solo i due cinesi che hai citato tu. A sto punto tifo per il pazzo Chen Qi (anche se vedere un europeo alzare la coppa non sarebbe male…)

  5. Drago Rosso ha scritto il 8 Ottobre 2009 08:58

    L’insulso regolamento prevede anche, nello straprofondo delle sue pieghe, la possibilità di un terzo giocatore per la nazione ospitante. Altrimenti, la Coppa del Mondo femminile la Cina non l’organizza più, e se non l’organizza la Cina la Coppa femminile va a farsi benedire. L’anno scorso hanno provato a farla in Malesia, è stata penosa. A proposito delle wild card, sono sempre esistite in questa manifestazione, anche se, a mio parere, sono un’altra minchiata galattica: devono giocare i migliori e basta. Comunque, dopo tanti anni di spettacoli ingloriosi per i campioni continentali, l’Ittf ha deciso di cambiare: torneo preliminare fra loro, il vincente va a fare brutta figura con i veri giocatori e le vere giocatrici, almeno è uno solo e i danni per lo spettacolo sono minimi. Guarda un po’, l’Ittf si è accorta di quello che io dicevo da anni, anche se ha scelto una soluzione diversa da quella prospettata da me (Coppa a 24 giocatori). Almeno, cominciano a svegliarsi, anche se rimane l’aberrazione di 2 giocatori al massimo. Se poi Ma Long si addormenta e Chen Qi dà un’altra dimostrazione di deficienza mentale, la Coppa può anche essere alzata da un europeo, ma il significato tecnico non cambia: Europa cimitero degli elefanti! E anche degli elefantini, visto che i giovani sono già trapassati.

  6. vladimir lutsenko ha scritto il 30 Ottobre 2009 21:41

    per drago rosso. sul la participazione di mosca in coppa del mondo hai assolutamente raggione, tanti sono rimasti delusi dalla assenza di wang hao ma lin e di zhang jike. voglio anche trasmettere un saluto da parte di leo amizic con qualle in ruolo di asistente ho lavorato dal 20 al 27 di ottobre in un raduno della nazionale giovanile.mi ha chiesto personalmente di salutarti e di dire che spera di incontrarti ai mondiali di mosca. un saluto a tutti vladimir

  7. Drago Rosso ha scritto il 1 Novembre 2009 02:19

    Ciao Vladimir, mi fa piacere risentirti. Per favore, porta i miei saluti a Leo, è troppo tempo che non ci vediamo e sentiamo. Per i Mondiali a Mosca, nessun problema: ho già prenotato l’albergo, quello ufficiale dei giocatori naturalmente. Arrivederci a Mosca.

  8. lelesguizzero ha scritto il 3 Novembre 2009 18:14

    per lutsenko: above ui vrait:

    “tanti sono rimasti delusi dalla assenza di wang hao ma lin e di zhang jike”

    Confermo…..io per questo sono in sciopero della fame da 2 mesi.

    4 dragored: above u vrait:

    “ho già prenotato l’albergo, quello ufficiale dei giocatori naturalmente”.

    Beato te…..queste sono grandi soddisfazioni…..che cosa si prova??

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