Vladimir Samsonov: intervista esclusiva
25 Ottobre 2005 da Ping Pong Italia
Pingpongitalia.com ha il piacere di proporvi un intervista esclusiva ad uno dei più forti giocatori al mondo, Vladimir Samsonov bielorusso, ora vive e gioca in Belgio dove lo abbiamo raggiunto al telefono.
Buona lettura
Grazie Vladi della tua disponibilità.
Nessun problema, è un piacere.
Prima di tutto congratulazioni per la Coppa del Mondo, come valuti il tuo risultato sulla manifestazione?
Una volta raggiunta la semifinale ero molto contento perchè stavo giocando bene, ma dopo la sconfitta con Wang Hao non ero poi così soddisfatto.
Penso che avresti meritato di vincere, soprattutto dopo la facile vittoria con
Boll
Queste cose vanno così,a volte sembra che funzioni tutto a volte nulla.
Hai sempre un rendimento sempre molto elevato e da diverso tempo sei uno dei migliori al mondo, che cosa ti serve per fare un ulteriore salto di qualità?
Penso che la condizione fisica sia attualmente la qualità che un giocatore professionista dovrebbe curare in particolar modo, non saprei cosa fare di meglio, ma una migliore condizione fisica ti permette di eseguire i colpi meglio. E’anche vero che il gioco è sempre più veloce ed aggressivo, come ad esmpio Boll, per questo bisogna essere fisicamente a posto.
Tu e molti altri fate una grande quantità d’incontri, dove trovi il tempo perprepararti?
Si, si gioca tantissimo e rimane poco tempo per allenarsi. Occorre organizzarsi e tra una gara e l’altra c’è questa possiblità, a questo bisogna tenere conto anche del riposo che è molto importante.
Le regole sul servizio, sulla palla e sul punteggio hanno portato diverse ripercussioni sul gioco, qual’è la tua opinione a riguardo?
Direi che la regola del servizio fosse necessaria, era difficile giocare quando non vedi niente. A questo però non c’è una valutazione corretta da parte degli arbitri e quindi se ne vedono di tutti i colori. Il punteggio penso che renda più interessante le gare da parte del pubblico, per la palla più grande devo dire che se da una parte è più visibile dall’altra ha portato problemi di regolarità perché la palla a volte è dura a volte è morbida e quindi i rimbalzi sono irregolari.
Tutti apprezzano il tuo servizio, forse il più visibile del mondo, cosa suggeriresti ai giocatori a riguardo.
Il servizio è importantissimo e dico dedicare al servizio molto più tempo di quanto se ne dedichi normalmente, forse sarà noioso ma è molto utile farlo.
Secondo te il giocatore moderno deve preparare gli incontri in maniera psicologica o è una condizione che arriva nel momento che si entra in gara? Voglio dire c’è una condizione specifica per arrivare pronti ad affrontare gli incontri più importanti?
E’ un pò quello che dicevo prima, ritengo che la miglior condizione di gioco ed anche psicologica derivi da una miglior forma fisica, certo ci sono appuntamenti più o meno importanti e bisogna organizzarsi bene.
Si sa che non è facile giocare contro i cinesi, sono i più forti e vincono quasi tutto. Secondo te è una questione di numeri o hanno una qualità di gioco superiore?
Credo che siano tutte e due le cose, però è indubbio che i migliori hanno una grandissima qualità perchè si allenano molto di più di tutti gli altri.
Nel recente passato gli svedesi erano quelli che potevano sfidare i cinesi, ora c’è Boll e anche tu, secondo la tua opinione cosa potrebbe fare l’Europa per equilibrare la situazione?
I cinesi sono fortissimi ma sono battibili, lo ha dimostrato Boll che nei giorni scorsi li ha battuti tutti e 3. Occorre maggiore unità in Europa così da creare più occasioni affinchè si possano fare dei camp in comune, troppo rari sono i camp in cui ci siallena insieme, come ad esempio prima delle Olimpiadi, quello è stato utilissimo (camp a Senigallia).
Il gioco è orientato sempre più alla velocità, che tipo di sviluppo ti aspetta nel prossimo futuro?
Non passerà tanto tempo che la colla verrà bandita, penso che si giocherà ancora di più con una prima palla di rotazione e la seconda di velocità, a queste due caratteristiche, la condizione fisica ti permette di poter fare un gioco aggressivo.
Sei stato uno dei promotori di una lettera inviata all’ITTF firmata da 134 atleti (un gran successo), se arriviamo a questi mezzi significa che non ci sono buoni rapporti con la Federazione mondiale oppure che i giocatori non sono potenti abbastanza? Qual’è il miglior modo per migliorare i rapporti?
Non saprei, è vero che i giocatori non hanno potere e qualcosa si era fatto in passato con l’associazione la CTTP (Club Tabletennis Pro), forse ci piacerebbe essere maggiormente coinvolti.
Sei sempre lontano dalla tua Bielorussia, come gestisci i tuoi rapporti con il tuo allenatore ed i tuoi compagni di squadra?
Non c’è nessun tipo di impedimento, siamo tutti professionisti ed ognuno fa il prorpio dovere, è abbastanza naturale il tutto. Succede così anche in tanti altri sport e nel pingpong funziona alla stessa maniera.
In Italia sei molto conosciuto e gli italiani hanno avuto diverse occasioni per apprezzarti durante le competizioni, durante il camp a Senigallia etc. Cosa consiglieresti alla grande comunità di pongisti italiani per essere maggiormente motivati a giocare sempre meglio?
Allenarsi. Allenarsi duramente perchè solo con un lavoro duro c’è anche la gratificazione di quello che si è fatto e le gare risulteranno anche migliori. In aggiunta a questo pensate al pingpong con più dedizione.
Parlaci della tua esperienza in Belgio, sei soddisfatto? E cosa più importante, possiamo sperare di vederti un giorno giocare nel campionato italiano?
Si sono molto soddisfatto, gioco nel Royal Villette Charleroi, abbiamo vinto la Champions League e ci sono mediamente 4-5 mila spettatori, è molto gratificante. Per giocare in Italia è difficile dirlo, ma in questi casi si dice che non si sa mai.
Grazie Vladi ti mandiamo un grandissimo e caldo ciao dai giocatori italiani.
Grazie a te Max
Complimenti per l’intervista a Samsonov, davvero una grande esclusiva.
grande intervista…..anche in queste poche righe si capisce che la classe non è acqua. Grazie a Massimo per l’intervista, sono sempre molto ben accette queste iniziative.
Complimenti per averla ottenuta l’ntervista! … ma riusciamo a carpire qualche segreto in piu’ da questi professionisti?
Penso che Samsonov abbia detto una cosa sconcertante: 4-5 mila spettatori!
Qui in A1 quando va molto bene si arriva a 3-4 cento. Perchè mai dei giocatori del suo livello dovrebbero venire in Italia dove la cultura per il nostro sport è purtroppo ristretta agli addetti al lavoro e poco più?
Non mi dite per i soldi perchè le due cose vanno di pari passo: niente pubblico = niente importanza = difficoltà a reperire sponsor = pochi soldi…
Purtroppo da noi per ora è così.
Ho visto Samsonov a Courmayeur nel 2003, persona squisita, disponibilissima…..mi ha firmato la custodia portaracchetta!
è un grande sicuramente monto nella mia racchetta le sue gomme!!!! e il telaio di Boll….cmq timo boll e unico e solo nel suo genere!!!