19th Asian Chmps, obbiettivi raggiunti
17 Novembre 2009 da Ping Pong Italia
Qui a Lucknow è stata una giornata speciale.
Le due squadre, dopo aver battuto Pakistan (maschi) e Macao (femmine) hanno giocato l’ingresso in Champion Division contro Iran e Tailandia, gli uomini hanno superato la Repubblica Islamica per 3 a 2, le donne hanno dovuto cedere alle forti tailandesi 3 a 0.
Ecco come sono andate le cose.
L’India maschile ha dovuto fare a meno del numero 2 Subhajit Saha (237) perché infortunato, il terzetto schierato vedeva Sharath Kamal, Soumyadeep Roy e Sourav Chakraborty, dall’altra parte 3 pericolosissimi (pongisticamente parlando) iraniani ci hanno dato del filo da torcere, alla fine riusciamo a vincere 3 a 2 contro una squadra che sulla carta sembrerebbe più debole ma che sul tavolo invece si è rivelata davvero consistente, determinata e tecnicamente molto bene organizzata. Sharath ha fatto la differenza, coadiuvato da Roy che, dopo un anno di assenza (infortunio) è tornato a trascinare l’india alla vittoria quando il punteggio era 2-2.
La finale per il primo posto di I Division l’abbiamo persa 3 a 1 contro una fortissima DPR Korea che peraltro ha giocato con soli 2 giocatori. Da regolamento ciò non è permesso ma, fortunatamente il loro interprete, ex giocatore, si èprestato alla pantomima del terzo atleta che si è subito infortunato, infatti ha giocato il primo incontro, ha perso contro un nepalese (che è tutto dire), e poi si è dato malato. Il comportamento permissivo del giudice arbitro ha fatto il resto, il numero uno e due sono imbattibili almeno per quelli della I Division, domani, nella Champion Division vedremo il loro reale valore.
Il sorteggio è stato apparentemente sfavorevole ma in realtà non lo è e vi spiego il perché: alle 11 giochiamo contro la Cina i quarti di finali, subito dopo ce la dovremo vedere contro il perdente tra Corea e Hong Kong. Come dicevo ieri la Corea ha come numero uno il n.75 del mondo e come n.2 il n. 105, dunque una squadra rimaneggiatissima. Almeno sarà una partita non persa in partenza e questo ci fa ben sperare. Battere la Corea significa giocare la posizione 5-6 e rimanere in Champion Division, sarebbe per l’india il miglior risultato di sempre, perdere significherebbe tornare nuovamente in I Division.
Le donne hanno chiuso la competizione al nono posto, una posizione in sù rispetto alla scorsa stagione, di fatto obbiettivo raggiunto. L’aspetto positivo è stato l’aver battuto la Malesia nell’incontro decisivo per 3 a 2 con i numeri 3, 4 e 5 della squadra. Infatti ho fatto esordire la giovane Pooja di 16 anni che ha vinto la sua partita quando la gara era sull’1-1, il resto lo hanno fatto K. Shamini e D. Divya.
Sono molto soddisfatto della loro prestazione.
Nel settore femminile c’è davvero tanto da migliorare, mi sembra di vivere il pingpong femminile italiano degli anni ‘80, poco considerato, scarsa dimestichezza tecnica, poca partecipazione mentale. In India le donne stanno sempre un passo dietro agli uomini ed, ad esempio, mai mi rivolgerebbero la parola se non quando interrogate. Nel caso avessero una richiesta seguono una procedura rispettosa anteponendo il suffisso Sir ad ogni parola che pronunciano. Quindi la libera iniziativa, il prendere coscienza delle proprie possibilità, il sentirsi autonome, protagoniste, sono questioni ancora tutte da conquistare, ci vorrà tempo e metodo per cambiare la mentalità di queste ragazze.
I media:
i giornali e le tv impazziscono, ogni giorno ci sono almeno 5 interviste da rilasciare, alla fine di ogni gara c’è la conferena stampa, più tutti quei cronisti che ti assaltano per avere una dichiarazione, qualunque dichiarazione e non sto esagerando!! C’è anche la copertura televisiva, la diretta sul canale sportivo che va in onda in tutta l’India.
Insomma finora tutto bene, speriamo di continuare così l’India merita davvero di competere a piùalti livelli.
Complimenti coach per l’ottimo lavoro. Ho saputo che in EAU ti stanno rimpiangendo…. non mi stupisce affatto.
Un passo del tuo articolo mi ha fatto scappare la risata, questa precisazione:
“due iraniani pericolosissimi (pongisticamente parlando)”.
Temevi che senza precisazione qualcuno avrebbe potuto pensare che si fossero portati l’atomica?
:D
Caro Massimo
con la complicita’ di vikram ho trasformato un seminario tecnico in una conferenza sul ping pong…..e mi son emozionato…
ovvio oltre al cricket qua si parla di hockey su prato…….ORA SI PARLERA UN PO DI PIU DI PINGPONG
al posto di una slide con tubi saldature e altro….
abbiam inserito casualmente la foto del national team da te guidato…
essendo SPUDORATAMENTE di parte continuo la evangeliZZazione del ping pong…….
quindi un saluto a tutti VOI da una 30 ina di ing indiani che finalmente sanno che in india ci sta pur il pingpong!
PS IN COPPIA CON BASSAM MI SON RIPRESO IL TITOLO DI DOPPIO VINTO CON TE 2 ANNI FA presso AL SHABAB CLUB….
e il Captain Ali mi ha vestito da capo a piedi in verde…e mi ha “tesserato per il suo club.”..e io me ne son guardato bene dal raccogliere la saponetta in doccia ! ……………capissssci a me!
I SALUTI IN HINDI CI STANNO :
Badhai ho….Abhinandan ho….hamari shubh Kamnaye aapke sath hai……
(From Vikram, Ranjith, Kamlesh, Roberto)
sheikh al zizzi
ti salutoconunmarypersempreelasuaamicabulgura…
per drago la armata rossadel popolo
lasciato stalingrado, conquistato il kazakistan…ha fatto un toccata e fuga nei balcani per poi atterrare in Azerbaijan….finalmente domani si riposa
ps coach ciao dallo chef del casa mia !
zizzì, come al solito…. azerbaijan, kazakhstan, stalingrado, lituania, iran….
SEMPRE DIETRO L’ANGOLO TE, EH?!?!?!?