19th, illusione svanita
18 Novembre 2009 da Ping Pong Italia
Come previsto il sistema è davvero sbagliato, l’ho anche dichiarato ad alcuni giornalisti: fatichi tanto per arrivare in Champions Division che dopo 2 match ti ritrovi in I Division. È successo a noi, abbiamo perso prima con la Cina (perfettamente naturale) e poi con la Corea. Domani, anzi oggi ci ritroviamo nuovamente in I Division e dovremo affrontare Singapore per le posizioni 7 e 8, ma andiamo con ordine.
Il sorteggio ci ha privilegiato di giocare contro la super-potenza cinese. All’inizio pensavo fosse una buona cosa perché, al di là della sconfitta (certa) avremmo potuto battercela contro la rimaneggiata Corea.
La partita contro la Cina si è rivelata interessante e per certi versi ha creato suspence, soprattutto tra i cinesi. Vi dico come sono andate le cose.
Roy inizia con Wang Liqin e perde, come era prevedibile. Liu Guoliang decide (dicendomelo in anteprima) che avrebbe giocato il giovane emergente Wu Hao, senza classifica. Sharath Kamal parte male ma poi recupera e supera il giovane per 3 a 2. È la volta di Sourav Chakraborty, distante anni luce dal livello di Ma Long, tanto e vero che il cinese supera l’india per 3 a 0. Torna in campo Sharath, stavolta contro Wang Liqin. Gli dico qualcosa prima della gara e lui mi rispende “sono fiducioso, c’ho già giocato e non mi mette paura”. Accidenti, dico io, sono le parole che mi piace sentirmi rivolgere prima della gara. Sharath parte bene, la gara è equilibrata e l’indiano si aggiudica il primo set. Wang Liqin accelera, vuole un ritmo più elevato che l’indiano non è intenzionato a darlo, Sharath fa suo anche i secondo set. La panchina cinese è in fibrillazione, Liu Guolinag chiama Wu Hao che a sua volta richiama Xu Xin per andarsi a scaldare nei tavoli di allenamento. Wang Liqin capisce cosa sta succedendo, è un chiaro richiamo a reagire, della serie: ci stiamo organizzando per ovviare alla tua sconfitta.
Wang Liqin inizia il terzo set in pompa magna, esulta come l’ho visto fare in occasioni molto più importanti, ossia con il pugno alzato. Parrte fortissimo, Sharath è disorientato, ma lentamente recupera e rischia di chiudere 3 a 0 se non fosse per la classe superiore del cinese. Quarto set fotocopia del terzo, con WLQ che conduce sempre, che rischia nel finale per poi vincere. Nel quinto set è il cinese a partire bene, l’indiano recupera ma non ha più le forze mentali per tenere la tattica. Banalmente rispnde lungo sul rovescio ed il campione di tutti i tempi lo castiga con alcuni brutali siluri. WLQ chiude i quinto set ed esulta come se avesse vinto chissà quale titolo, anche la panchina si alza, il primo a farlo a Xiao Zhan, l’assistente di Liu Guoliang.
È stata una gran bella battaglia, Sharath ha conquistato punti di stima ma zero punti di classifica, infatti Wu Hao non ha rating points.
Nel frattempo la Corea perdeva da Hong Kong, quindi l’India, dopo poche ore doveva vedersela contro la Corea. Sharath e Co. sono sfibrati, un chiaro segno di mancanza di tenuta allo stress, perdono malamente 3 a 0 e si ritrovano nuovamente, a distanza di poche ore, in I Division, che razza di formula è mai questa, il giorno prima ti trovi a festeggiare la promozione ed il giorno dopo, ti rammarichi della retrocessione.
Subito dopo la Cina regola Hong Kong per 3 a 1, a lsciarci le penne è uno spento Zhang Jike che prima demolisce Li Ching (12 punti in 3 set) poi perde da Ko Lai Chak.
Nella parte bassa del tabellone, Taipei batte Singapore mentre il Giappone batte la DPR Corea. Tra il Giappone e Taipei è guerra totale. La differenza la fa Yoshida, una furia umana, una potenza incredibile, un atleta al 100%. Mizutani non è ne carne ne pesce, la classifica che si ritrova, come tante altre è bugiarda, come avrebbe detto “il nostro di Firenze” a Quelli che il Calcio di parecchi anni fa.
Ma la sorpresa più grandi arriva dalla DPR Corea che liquida, nel vero senso della parola Singapore relegandola in I Division. I 2 DPR coreani sono n.85 e 87 ma potrebbero essere n.20 e 22 senza alcun problema.
Tra le femmine semifinali combattute non per le cinesi, infatti la squadra n.1 al mondo ha battuto 3 a 0 Hong aggiudicandosi l’ingresso in finale. Ad attenderle ci sarà Singapore che in semifinale ha suato, e non poco, contro la Corea chiudendo la gara per 3 a 2.
Domani iniziano gli individuali, a metà giornata ci saranno le gare per aggiudicarsi le posizioni, l’India giocherà contro Singapore per la posizione 7-8, la Corea contro la DPR Corea per la 5-6, Hong Kong e Taipei per 3-4 ed infine Cina e Giappone per il titolo.
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