Intervista esclusiva al Drago Rosso

7 Maggio 2006 da Ping Pong Italia 


L’occasione unica capitata ai campionati del mondo a squadre, appena terminati a Brema, di dialogare con il Drago Rosso mi permette di potergli rivolgere alcune domande a tutto campo. Lo ringrazio per la sua disponibilità.

Subito una botta secca: ti sono piaciuti questi mondiali?

Sì, ma senza troppo entusiasmo. A parte le sfide di Boll con i cinesi e le prove dei sudcoreani, sempre spettacolari, c’è stato poco. Samsonov, isolato in una Bielorussia troppo debole, è fuori dalla possibilità di lottare contro i più forti e questa assenza si sente. Per il resto, l’Europa fa impressione per la sua pochezza, i giovani sono scarsi, quindi non ci possono essere grandi partite.

La Cina ha dimostrato ancora una volta la sua supremazia, sappiamo che hanno curato la preparazione in ogni minimo dettaglio, li abbiamo visti determinati come non mai anche nella gara contro l’Italia. Ti è sembrata una Cina senza sbavature o qualche problema lo rivelano anche loro?

Hanno un problema molto serio: la tenuta nervosa, la tensione. E questo, secondo me, dipende dai tecnici. Liu Guoliang è troppo nervoso, si comporta ancora come un giocatore che stia in campo, non come un tecnico che deve dare tranquillità dalla panchina. Così, trasmette nervosismo e insicurezza ai giocatori. Un solo esempio: nei quarti di finale, contro la Francia, si è vista una Cina tesa senza che ce ne fosse motivo, tanto da rischiare di perdere un punto. E’ inammissibile per la Cina.

Qualcuno in tribuna ha detto che la Cina dovrebbe fare come l’Inghilterra del calcio agli inizi del ‘900, non giocare per manifesta superiorità, la trovi un’esagerazione o le cose stanno proprio così?

Le cose starebbero così se ci fossero ancora la pallina da 38 millimetri e il set a 21 punti. In quel caso, non ci sarebbe alcuna speranza di battere i cinesi. Invece, con le regole volute dall’Ittf proprio per danneggiare i cinesi (inutile prendersi in giro, lo scopo era quello e lo sanno tutti, anche se nessuno vuole ammetterlo) una speranza di battere ogni tanto i cinesi c’è. Il vero problema è quelle regole non hanno fatto male solo ai cinesi, ma, in generale, ai più bravi, indipendentemente dalla nazionalità e dalla scuola tecnica.

So che ti piace parlare delle donne cinesi ma le statistiche dicono chiaramente che il loro primo titolo a squadre fu nel 1965 a Lubiana poi, dal 1975, ha vinto sempre con uno stop nel 1991 titolo vinto dalla Corea del Sud, Obbiettivamente le cinesi mi sembrano in un altro pianeta, per livello, per gioco, per tutto. C’è qualcosa da aggiungere?

Niente, solo ricordare che perfette sconosciute, in Cina, quando arrivano in Europa fanno sfracelli. In Europa possiamo solo sperare nella scuola rumena per avere giocatrici di classe, che comunque non batteranno le cinesi, ma almeno faranno vedere come si gioca a tennistavolo.

Wang Liqin ha convinto tutti che è veramente il più forte, Ma Lin ha evidenziato segni di fragilità a volte addirittura di immaturità anche se alla fine il suo contributo è stato importante e Wang Hao è solido come un macigno, ma secondo te come si può fare per batterli?

Aspettare che siano stanchi, come è successo alla Coppa del Mondo 2005, o nervosi, come è accaduto a Ma Lin in questi Mondiali. Tecnicamente, e sottolineo “tecnicamente”, è impossibile batterli.

Ci togli una curiosità, forse si è visto anche in TV. Durante la finale maschile, ad un certo punto, prima Chen Qi e poi il secondo allenatore della Cina sono stati espulsi, il tecnico ti si è avvicinato, che cosa gli hai detto?

Intanto, preciso che quello che si è visto in Tv non sono io, ma un giornalista della Gazzetta dello Sport, l’unico che può competere con me in quanto a conoscenze del tennistavolo. Siccome posso parlare con lui ogni volta che lo voglio, posso riferirti cosa ha detto al tecnico cinese Li Xiaodong, appena espulso. Testuale: “Grazie per esserti fatto espellere, adesso mi hai liberato la visuale per fare foto più belle”. Non sto scherzando, ha detto proprio così.
Ma, a proposito di quello che è avvenuto sul parquet, ti faccio io una domanda: che fine hanno fatto le due gomme che Wang Liqin ha usato nella finale, che ha dato a me subito dopo la vittoria e che io ti ho regalato (su quella rossa c’è anche la firma di Wang Liqin)?

C’è qualche europeo che ti è piaciuto?

Nessuno, a parte Samsonov che però si è trovato male su questi tavoli Donic: la pallina rimbalzava bassa e lui si trovava molte volte fuori tempo.

Secondo te quanto conta la fortuna nel ping pong?

Pochissimo, quasi niente. Si possono trovare casi rarissimi di situazioni decisive. Faccio un esempio, a proposito dello “spigolo” più famoso nella storia del tennistavolo, quello con cui il cinese Xi Enting vinse il titolo mondiale di singolo nel 1973, in finale contro lo svedese Johansson. Se uno si va a rivedere l’intera partita (io ce l’ho, naturalmente), scopre che a prendere più spigoli in quel quinto set fu proprio Johansson, non Xi Enting. Quindi, si dice che il cinese fu fortunato, per quell’ultimo punto, ma si ignora che avrebbe vinto molto prima senza gli spigoli di Johansson. Detto questo, chiarisco che Johansson avrebbe meritato, per le sue qualità tecniche, di vincere quel Mondiale. Che non abbia neanche un titolo iridato individuale è profondamente ingiusto. Comunque aggiungo due cose. La prima. Con la pallona (non la pallina) a 40 millimetri, sono aumentati spigoli e retine, quindi anche l’incidenza della fortuna, che comunque rimane bassa, secondo me. La seconda. Il tennistavolo è uno sport in cui bisogna guadagnarsi la vittoria, non è come il calcio in cui una squadra scarsa può difendersi per 90 minuti, vedere gli avversari che prendono 10 pali e 10 traverse, per poi vincere con un gol in contropiede all’ultimo minuto. Nel tennistavolo devi fare 11 punti, uno alla volta, e ripeterli per quattro volte (nel singolo), la vittoria non può essere un caso. L’unica fortuna è trovare un avversario in condizioni menomate, niente invece che si riferisca alla realtà tecnica della partita.

Veniamo all’Italia. Tutti hanno parlato di successo e di obbiettivo raggiunto, la salvezza per tutte e due le squadre. Che idea ti sei fatto della gara degli azzurri?

Pessima. Sia uomini che donne sarebbero retrocessi senza due clamorosi colpi di fortuna (questo è l’unico caso, come ho appena detto, in cui si può parlare di fortuna): l’infortunio di Maze e l’assenza di Steff. Sarebbero state due sconfitte senza storia e, nel turno successivo, spareggio per salvarsi, avrebbero trovato avversari più forti di loro. Una piccola speranza di salvezza sarebbe rimasta solo alle donne, gli uomini sarebbero stati spacciati. Quindi, il risultato è falso. Inoltre, pur in questa situazione favorevole, l’Italia ha ottenuto il peggior risultato degli ultimi anni, sia fra gli uomini che fra le donne. Per gli uomini bisogna risalire addirittura al 1989 per trovare un risultato peggiore.

Due anni fa la Francia veniva battuta da noi in un incontro che ricorderai memorabile, oggi le due squadre hanno proposto gli stessi atleti, l’Italia però è finita 16^ mentre la Francia è finita 8^. Che cosa è successo a queste squadre?

Quell’incontro resta memorabile anche per me, visto che passai tutto il tempo a gridare contro i due arbitri, un croato e un austriaco, e a insultarli per il loro comportamento indecente e le loro nefandezze, con tantissimi punti rubati agli italiani su servizi regolari, in special modo a Yang Min. Erano così indegni di arbitrare che, a un certo punto, chiamarono il giudice arbitro per chiedergli di farmi smettere di insultarli. Fu chiamato il competition manager che disse loro di starsene al loro posto: finché restavo nei posti destinati al pubblico, dove mi ero messo, io potevo dire tutto quello che volevo.
Ma passiamo alle cose tecniche. I francesi hanno avviato un programma di sviluppo. Che sia un programma buono o no, nemmeno conta, l’importante è che ci sia un programma e che sia rispettato, che ai tecnici sia data fiducia, in modo da portarlo avanti. Così, ci siamo ritrovati con giocatori “vecchi” come Chila ed Eloi, di nuovo pimpanti, e giovani interessanti che si sono amalgamati benissimo. Al contrario, la nostra Federazione i giovani li distrugge, e non è un modo di dire: il presidente Sciannimanico cancella le iscrizioni di Spinicchia e Bobocica ai Mondiali di Shanghai, poi si distrugge moralmente Spinicchia, poi si ignora Crotti, si porta Piacentini ai Mondiali solo perché così ordina Sciannimanico, con Nannoni pronto a eseguire gli ordini. Naturalmente, figuriamoci se esiste uno straccio di programma. Infine, ricordo ancora una volta la vergognosa cacciata, tua e di Errigo, dalla guida delle due nazionali. Quindi, nessuna sorpresa: questo è il risultato logico e inevitabile di una gestione incompetente e scandalosa. E andrà sempre peggio.

Ci sono stati tanti retroscena attorno alla gara femminile contro la Romania e subito dopo la fine ti abbiamo visto parlare a lungo con Miss Romania. Ci puoi rivelare qualcosa?

Intanto, preciso per i maialoni come te e altri italiani che mi hanno fatto le stesse allusioni, che non stavo parlando con Miss Romania, ma con Beatrice Romanescu, responsabile delle pubbliche relazioni della Federazione rumena, ex miss Romania, ma con tanto di marito al seguito (un tipo non affidabile, quindi evitiamo allusioni pericolose!!!). Da rivelare non c’è molto, perché lei mi ha solo chiesto un mio giudizio su quello che era avvenuto. Sia io che lei sapevamo benissimo tutti i retroscena e la verità, quindi non ci stavamo facendo rivelazioni. Lei era molto dispiaciuta e mi diceva chiaramente che tutta la Federazione rumena era rimasta allibita per la rinuncia di Steff e, peggio ancora, per il suo plateale comportamento: si era fatta medicare il braccio dal fisioterapista della nazionale azzurra, che poi è lo stesso del Castelgoffredo. Inoltre, se proprio lo vuoi sapere, mi ha detto che fra qualche settimana verrà in Italia e mi ha invitato a bere un caffè con lei.

Il blog qualche tempo fa si è occupato dei due nostri migliori giovani, Stefanova e Bobocica proponendo un sondaggio, il risultato ha indicato che i nostri dovrebbero andare all’estero e tentare di crescere tecnicamente all’estero. Quale è la tua valutazione?

Siccome sono stato proprio io a lanciare l’idea che andassero all’estero, mi fa piacere che anche molti altri appassionati la pensino allo stesso modo. Io confermo quello che avevo già detto. Anzi, dico che bisogna accelerare i tempi. Ormai, Stefanova è l’ombra della giocatrice che è stata fino a un anno fa. O va via da Castelgoffredo o sarà perduta per sempre. E sarebbe un peccato, prima ancora che per il tennistavolo, per lei stessa. Bobocica ha confermato le sue potenzialità, ma anche che mantiene alcuni limiti, invalicabili se rimane in Italia. Se ne deve letteralmente scappare e cominciare ad allenarsi almeno 6 ore al giorno.

Ormai da tanti anni queste kermesse sono all’insegna dello spettacolo da una parte, dove si allestisce il cosiddetto “main court” e poi la massa che di solito gioca altrove e viene sistematicamente ignorata. Dal punto di vista organizzativo come sono stati questi mondiali?

Una vera schifezza. Alle pecche organizzative, si è aggiunta la tipica ottusità dei tedeschi. Faccio un solo esempio: c’erano 1400 posti riservati ai Vip. Mille e quattrocento!!! E’ qualcosa di inverosimile. Significa soltanto che l’Ittf e il comitato organizzatore se ne fregano degli appassionati e si preoccupano solo di se stessi, dei loro amici, dei Vip e di tutti quelli cui non importa un fico secco del tennistavolo, tant’è vero che quei posti erano quasi sempre vuoti. Potrei continuare con le altre disfunzioni legate all’informazione, al palazzetto (improponibile per il tennistavolo con i suoi posti da dove si vedeva malissimo), alla vendita dei biglietti e altro ancora, ma ci tornerò nei miei interventi sui Mondiali, approfondendo tutte le questioni e dimostrando che la Germania, con tutti i suoi soldi e la sua prosopopea, è la terra sbagliata per il vero tennistavolo.

Una volta ci hai rivelato che hai tifato Svezia e che la Cina non ti piaceva, secondo te quando potrai tornare a tifare giocatori europei?

Tifavo Svezia perché era la nazione che giocava veramente a tennistavolo, che lo aveva reso spettacolare e bello. La Cina, fino ad allora, non aveva mai giocato veramente a questo sport, limitandosi a fare il punto per vincere, fatto questo che portò al disastro della fine anni Ottanta e inizio anni Novanta. Comunque, visto che la Cina ha preso la strada dei Kong Linghui e dei Wang Liqin, continuerò a fare il tifo per i cinesi. Dei giocatori europei apprezzo Samsonov, ma per il futuro, vista la situazione, non penso proprio che potrò tornare a tifare per gli europei, perché l’Europa tecnicamente è terra morta.

Quindi a Zagabria 2007 Cina e sempre Cina?

Naturalmente sì. Poi, qualche sorpresa ci può sempre essere, grazie anche alle infami regole che hanno distrutto una parte delle bellezza del grande tennistavolo (grazie alla pallona da 40 millimetri è scomparso il colpo più spettacolare: la schiacciata lontano dal tavolo), e grazie al nervosismo dei cinesi. Ma se loro restano calmi, gli europei (tranne Samsonov) possono andare a zappare nei campi, diciamo che, dal punto di vista tecnico, sono impostati proprio per quel lavoro.

Tu sai che io concordo sulla valutazione tecnica negativa di Boll, però a questa gara mi è sembrato l’unico a poter impensierire i cinesi, la sua condotta di gara è ineccepibile e se ha molti difetti tecnici riesce a supplirli con l’intelligenza e la tattica. Condividi questa mia opinione?

Ho sempre detto che Boll è stato rovinato dal tecnico che lo ha impostato da ragazzino e da tutti quelli che non lo hanno aggiustato. Del suo braccio pieno di talento è rimasto in piedi un solo colpo: il rovescio, che, essendo il colpo più naturale (il diritto invece deve essere costruito), è più difficile da distruggere. Inoltre, ho sempre riconosciuto a Boll di essere un vero sportivo, un galantuomo. Quindi, contrariamente a quanto qualcuno possa pensare, non mi sta antipatico. Ma la sua realtà tecnica è scarsa, basta vedere i colpi di diritto, ma ne potrei citare tanti altri. Condivido la tua analisi sugli sforzi che lui fa per rimediare, anche se per lui è difficile individuare i suoi punti deboli, visto che nessuno glieli fa notare. Ti cito un episodio che chiarisce ancora di più quello che voglio dire. Tre anni fa, Leo Amizic, il tecnico che reputo fra i tre migliori d’Europa insieme a te e al rumeno Gheorghe Bozga, disse a Boll: “Saresti un grande giocatore se eliminassi tutti i difetti che hai”. E Boll, sorpreso, rispose: “Ma quali difetti?”
Voglio dire: Boll non può rendersi conto dei difetti tecnici perché, proprio perché è una brava persona, si fida dei suoi allenatori. Dovrebbe cominciare a sentire altre campane, come quella di Leo Amizic. In questa situazione, lui ci mette l’intelligenza, accompagnata dalla sensibilità del braccio, ma non basta. Contro Ma Lin, era sotto 2-0. Ha cominciato ad accorciare la risposta al servizio, grazie al braccio, e ad attaccare, ma questo non sarebbe bastato per vincere se Ma Lin non si fosse fatto prendere dal panico e non gli avesse concesso il gioco lungo senza attaccare più una sola palla. Infatti, quando Boll ha giocato contro Wang Liqin, sugli scambi potenti lontano dal tavolo, non arrivava al terzo, perché Wang Liqin era più potente. Quindi, Boll non aveva altre soluzioni una volta che, sul suo gioco preferito, era in difficoltà. I punti su Wang Liqin li faceva solo quando poteva partire in anticipo. Del resto, ha corso il rischio di perdere 3-0, visto che sul 10-9 per Wang Liqin nel secondo set, il cinese ha sbagliato una palla facilissima. Quindi, è evidente che Boll sia bravo a tentare di rimediare col suo cervello alle lacune tecniche di base, ma è altrettanto evidente che queste siano così gravi da lasciargli poco spazio quando l’avversario riesce a impostare il suo gioco.

Commenti

50 risposte per “Intervista esclusiva al Drago Rosso”

  1. Curioso ha scritto il 8 Maggio 2006 00:35

    Indubbio che il Drago Rosso ne sappia…ma visto che ne sa così tanto, perchè non fa il tecnico?
    Con lui l’Italia sarebbe a posto…

  2. Ivano ha scritto il 8 Maggio 2006 12:28

    Ciao Max e ciao Drago Rosso

    complimenti per l’intervista…sono con te…anche se mi chiedo se Boll (come altri campioni europei) hanno capito che è meglio se si mettono sotto….se no…vabbè che ormai hanno perso il loro tempo…è quasi impossibile cambiare la tecnica a Boll…o a un suo coetaneo. Volevo suggerire una cosa….che ne dite se cominciamo a prendere a Liu Guoliang e ce lo teniamo come tecnico per i prossimi 20 anni? A quel punto vediamo cosa esce fuori, anche se, e ne sono quasi sicuro, avremo prima dei risultati da due persone che attualemente sono in Qatar…..

    Ciao Max….posso sognare in base a quello che c’è scritto nella sesta domanda?

  3. stefano ha scritto il 8 Maggio 2006 22:09

    Dire che Boll sia stato rovinato dai suoi allenatori mi sembra un’affermazione un pochino esagerata..con l’allenatore che ha e’ diventato tra i primi 5 del mondo, sarei curioso di sapere come sarebbe se l’allenasse il Drago Rosso.

  4. ANTICOCERBERUS ha scritto il 8 Maggio 2006 22:43

    Non sono daccordo con ” Drago rosso “quando si autoproclama il miglior conoscitore di tennistavolo ( assieme a quel giornalista della Gazzetta ). Sono gli altri che devono giudicare o sbaglio? Anche sul nervosismo dei cinesi mi permetto di attenuare la critica troppo pungente. La pressione psicologica esercitata su gli atleti orientali è mostruosamente più pesante che su gli occidentali… mi spiego meglio, se waldner perde e la sua nazionale perde, il giorno dopo è sempre waldner!!!! se invece…. . Il fatto che Samsonov fosse spesso fuori tempo a causa dei Donic…cos’era la prima volta che ci giocava?.Su Boll poi trovo quantomeno azzardata l’ analisi tecnica,”rovinato?..realtà tecnica scarsa?” forse non stiamo parlando dello stesso Boll. Io parlo di quello n° 2 del mondo che recentemente qualche cinese lo ha battuto. Certo si può sempre migliorare,senza scomodare Amzic che sicuramente proporrebbe termini di miglioramento anche a Samsonov o Liquin. Ma tant’è io sono tifoso di boll e quindi non imparziale. La palla sbagliata da Liquin sul 10 a 9 nel secondo set vista dal vivo può sembrare un errore gratuito, analizzata fotogramma per fotogramma forse no.Il servizio del cinese è molto forzato, carico di un effetto particolare cheTimo legge male e risponde con un rovescio anomalo (vedi la posizione della racchetta ). Leggermente arretrato con il corpo Liquin manda il top in rete. Non entro nel merito delle accuse mosse alla Steff. Anche Maze ci ha fatto vincere apposta? Si dice che Sciannimanicomoggi sia stato al telefonino con il Danese ( è ben nota la proprietà di linguaggio e la dimestichezza dell’ idioma e del dialetto di Copenhagen sud del presidente).Il giudizio sulla Niko poi è perlomeno intempestivo vista la prova in coppa. Le offese e gli insulti agli arbitri ( seppur incompetenti) senza essere moralisti non andrebbero vantati come un fatto positivo. Sono daccordo che la pallona e i sets agli 11 punti hanno tolto tecnicamente qualcosa al gioco come di conseguenza i due turni di servizio ..ma questa è opinione diffusa non occorre essere i più grandi intenditori della penisola.Sono infine daccordo con il fatto che gli azzurri non hanno brillato e che il cambio generazionale a parte Niko e Bobo non si intravvede all’ orizzonte ( ma nemmeno in Europa).Anche questo però è un commento facile facile. ciao.

  5. Ultras tedesco (solo per una volta) ha scritto il 9 Maggio 2006 08:25

    Ti mostri più sicuro di quello che sei …ti abbiamo visto sudare sette camice in tribuna …..
    Boll è un mostro ed ha dimostrato di valere il numero 2 del mondo….e Suss ,con l’aiuto del grande pubblico di Brema sul 2-2 pari contro quello sclerotico di Ma Lin ,avrebbe probabilmente vinto!!

  6. PER ANTICOCERBERUS ha scritto il 9 Maggio 2006 09:23

    Hai centrato il punto..ma non dimenticare che stai parlando con un pazzo esaltato…
    Io neanche l’ho letto questo articolo perchè ormai le ho gia’ lette e rilette le bombe che spara Emilio..

  7. genioboy ha scritto il 9 Maggio 2006 12:28

    Se è vero che Wang Liqin poteva battere 3-0 Boll per quella palla facile, allora anche Suss avrebbe potuto battere 3-0 il campione del mondo, se ricordo bene l’andamento della partita. Però con i se e con i ma non si è mai riusciti a fare un forse…
    Resta il fatto che Boll attualmente è più forte di Ma Lin, non so se “tecnicamente”, fisicamente o mentalmente, ma di certo a tennistavolo lo è.

  8. Alberto Vermiglio ha scritto il 9 Maggio 2006 13:06

    Per Drago Rosso:
    Posso condividere le critiche di impostazione tecnica di Boll, ma che non gli precludono comunque di arrivare dove può con i propri mezzi, fisici e mentali, con gli allenatori e la federazione che ha e si deve tenere (conoscendo bene i tedeschi).
    In tribuna eri sicuramente in ansia per il risultato finale che non è stato mai (a mio avviso) incerto fra le due squadre, mentre molto lo è stato nei singoli dei cinesi contro Boll.
    Sta di fatto che Boll o altri quando trovano i cinesi fuori forma o stanchi o menalmente schizzati, ne approfittano come qualsiasi altro atleta in qualsiasi altro sport.
    E’ chiaro che i cinesi non arriveranno mai ad un palcoscenico mondiale con dei difetti tecnici (se ce li hanno vengono bolliti nell’acqua calda da piccoli…)
    Ricordo la manifestazione di apertura dei mondiali di Tijanjin ‘95 dove almeno 250 bambini di 4 o 5 anni, a tempo di musica, ma con movimenti perfetti pongisticamente parlando, hanno stupido i poveretti come noi che non pensavamo esistesse una cosa simile sulla faccia della terra.
    Resta inteso che è meglio non pensiamo neanche alle selezioni che debbono fare le bambine contorsioniste (esibite nello stesso spettacolo) per poi trovarsi ridotte a pezzi ad un’età …”avanzata, ma non ancora trascorsa…”.
    Se parliamo di Ping pong guardiamo i mondiali, gli europei, le classifiche e tutto il resto e ognuno tifa come gli pare, si innamora di chi gli pare e la vede (con gli occhi dell’amore) come gli pare, compreso tifare per Creanga solo perchè ha un rvescio che ti fa godere e poi magari perde come un deficiente.
    Se invece parliamo di metodo di selezione e cosa c’è nella testa di un popolo dovuto a ben altra cultura, allora non è questo il luogo per farlo.
    Tornando semifinale dei mondiali, .. io i cinesi li ho visti molto più cagasotto di una volta e per me che non sono mai stato un tifoso di Boll, adesso posso ben dire che ha tutto il diritto di restare nei primi 4 o 5 posti del mondo, finchè non cede, finchè non arrivano altri 4 o 5 nuovi cinesi mostruosi, ecc… ecc….
    A parte che anche lui sarà stato stanco (o imballato in preparazione mondiale) quando ha beccato 4-0 da Lundqvist ad un recente open.
    Daccordissimo sul fatto di Liu Guoliang, al prossimo mondiale per me ci sarà Kong Linghui, e dovremmo anche veder sparire Ma Lin (che è uno sclerotico cagasotto e che non ha mai vinto niente) e il suo compare Wang Hao, mentre Wang Liqin …..
    … E CHI LO DISCUTE….!!!!!! (è come il Drago Rosso, ne sa troppo di più degli altri…).

  9. LEONARDO ha scritto il 9 Maggio 2006 13:44

    Povero Boll , mi fa quasi pena , chissà dove potrebbe essere adesso se avesse avuto un allenatore decente…! (ma adesso dov’è…mmmm numero 2 del mondo…????impossibile…ah , già , sono le classifiche che non funzionano …fiùùùù , per un attimo avevo pensato che fosse un giocatore appena passabile…).

  10. Non sarebbe bello??!?! ha scritto il 9 Maggio 2006 14:06

    Non sarebbe bello??!?!

    In un delirio farneticante mi viene quest’idea di fantapingpong.. sogno che un giorno possa esistere un circuito “open” di tornei internazionali, dove possono giocare tutti i giocatori più bravi, non solo quelli chiamati da un tecnico o “suggeriti” da una federazione. Che magari questi stessi giocatori possano allenarsi come dove e con chi gli pare, sfuggendo alle trappole e ai ricatti di tecnici e federazioni (scusate la ripetizione.. E’ VOLUTA…). Che un giorno fioriscano tornei “ricchi” dove ci si “ammazzi” per entrare nei primi otto perché è lì che si prendono i miliardi.. e che quindi ci si debba allenare sempre di più e sempre meglio per emergere e guadagnare e non “tanto ci vado con la nazionale, m’importa un c.. chi vince..”.. INSOMMA, UN CIRCUITO COME IL TENNIS, DOVE LA VITTORIA IN UN TORNEO DELLO SLAM VALE UNA CARRIERA. E dove girano soldi abbastanza da giustificare il tempo sottratto allo studio. Perché se per vincere il campionato italiano juniores mi sbattono fuori alla maturità chi glielo racconta a babbo e mamma??? Ma se vinco un torneo e porto a casa trentamila euro magari invece di staccarmi la testa a legnate si limitano a un paio di bonari scapaccioni………..
    ORA CHE STAI CON GLI ARABI, SAN MASSIMO PENSACI TUUUUUUUUUUU !!!!!!!!!!!!!

  11. Drago Rosso ha scritto il 9 Maggio 2006 21:13

    Per Anticocerberus:
    Cerco di chiarire, visto che su molte cose credo tu abbia intrapreso una discussione che provoca solo dispendio di energie.
    COMPETENZA - Certo che sono gli altri a dover dire se io sono o no il migliore o anche se sono competente o no. Io, per conto mio, sono libero di dire di essere il migliore, vuoi forse impedirmi di dirlo? Tu sei libero di dire che io non capisco niente e, trattandosi di un’opinione, io non ribatto, come ho già detto molte altre volte.
    NERVOSISMO - Sul nervosismo dei cinesi, mi stai rimproverando per qualcosa che non ho detto, o almeno, non l’ho detta in quei termini. Lo so benissimo che la pressione psicologica sui cinesi (in misura un po’ inferiore per gli altri giocatori orientali) è maggiore rispetto agli occidentali. La novità è che a Brema (e anche in precedenti gare, dai Mondiali di Parigi, inclusi, in poi) i cinesi (solo gli uomini) sono stati molto più nervosi di un tempo. E lo sono stati anche in partite facili. Non lo erano stati nemmeno quando erano cambiate le regole (nel 2000 la pallina più grande, nel 2001 il set a 11 punti). E’ indubbio che c’è qualcosa di nuovo e di diverso rispetto non solo al passato lontano, ma anche a quello più o meno recente. Per combinazione, tutto è cominciato da quando Cai Zhenhua non è più in panchina.
    SAMSONOV E I DONIC - Ebbene sì, Samsonov su “quei” tavoli Donic ci giocava per la prima volta, così come tanti altri giocatori (che non ho citato), che pure si sono lamentati moltissimo per il rimbalzo basso, che era anomalo rispetto non solo ad altri tavoli, ma anche agli stessi Donic versione precedente. Questi Donic erano particolari soprattutto per le gambe, che erano strane: tre archi, staccati fra loro, che andavano da un capo all’altro del tavolo secondo la sua lunghezza. Siccome il rimbalzo della pallina dipende anche dalla superificie su cui poggia il tavolo e da eventuali appoggi, quel particolare era importante e influiva sulla traiettoria della pallina. Un tavolo del genere si era già visto, della Double Happiness, ma quello aveva un solo arco sotto il tavolo, per cui non si creava differenza nei punti del tavolo sotto i quali c’era l’appoggio o no. Quel Double Happiness aveva un appoggio uniforme sotto il tavolo, i Donic a Brema no, per cui la pallina rimalzava non solo più bassa, ma anche diversamente se centrava una parte della superficie o un’altra distante appena dieci centimetri. Tanto per chiarirci, nella finale di Coppa Campioni, Samsonov ha battuto di nuovo Boll, a riprova che le difficoltà su quei Donic erano vere e che, a gioco normale, Samsonov è il più forte europeo.
    BOLL - Intanto, visto che ti viene il dubbio che Leo Amizic proporrebbe miglioramenti anche a Samsonov e Wang Liqin (non Liquin, per favore, non sbagliare come fanno gli ignoranti della Fitet che lo scrivono così), ti posso dire cosa pensa lui di questi due campioni, visto che ne abbiamo parlato. Ebbene, Leo Amizic sostiene che Samsonov non abbia difetti, salvo quelli che gli derivano dal fisico (altissimo, braccia lunghissime) e che Wang Liqin come difetto abbia, qualche volta (non sempre) solo un movimento finale di topspin da “lavavetri”, col braccio che, nella parte finale appunto del movimento, corra troppo parallelo al corpo, come se stesse pulendo con uno straccio un vetro. Ma, e questo è il bello, Leo Amizic sostiene anche che non si debba cambiare niente di Samsonov e Wang Liqin. Al contrario, di Boll lui sostiene che si debba cambiare moltissimo. Come vedi, le tue sensazioni non sono corrette.
    Ma cerco di approfondire ulteriormente. Un giocatore impostato male può ugualmente ottenere grandi risultati, perché il tennistavolo è uno sport particolare. Il problema è che queste cose dovremmo saperle tutti quanti, invece, stiamo ancora ai discorsi tipo: “E allora come mai ha vinto? E allora vuol dire che è forte”. Possibile che stiamo ancora a questo punto? Mi spiego meglio. Spero che tu conosca un campione del passato, il giapponese Hasegawa, che ha vinto anche il titolo mondiale di singolo (nel ‘67), a squadre (’67 e ‘69), oltre che di doppio misto. E’ vero che furono due edizioni in cui i cinesi non parteciparono, causa la Rivoluzione Culturale, ma lui era comunque uno dei primi del mondo. Bene, la sua impugnatura era qualcosa di orribile e profondamente sbagliato dal punto di vista tecnico. Aveva cominciato come pennaiolo, poi si era trasformato in giocatore all’europea, ma l’impugnatura era disastrosa: il dito indice era tenuto teso al centro della racchetta, tanto da bloccare in maniera innaturale il polso. Ebbene, nonostante quel modo di impugnare, riuscì lo stesso a ottenere grandi risultati. Il discorso, quindi, è semplice: nel tennistavolo (in altri sport non è lo stesso), se tu esegui male un colpo, hai lo stesso la speranza di mandare la pallina sul tavolo, perché se quel colpo lo fai un milione di volte alla fine riesce. Ma questo non vuol dire che sei impostato bene. Un giocatore impostato bene, non ha bisogno di fare quel colpo un milione di volte, ma solo diecimila volte, o forse solo mille, se è un talento. Riesco a farmi capire?
    Quindi, non possiamo discutere a colpi di “ha vinto, quindi tu sbagli quando dici che tecnicamente è impostato male”. Peggio ancora. C’è anche l’altro appunto che mi viene fatto (sto parlando in generale, non è fra quelli che mi hai mosso tu), in maniera ironica: “figuriamoci cosa avrebbe fatto se fosse stato impostato bene”. Ma non si possono dire certe fesserie, non è possibile che una discussione tecnica scenda a questi livelli. Se fosse stato impostato bene, non vuol dire che avrebbe per forza avuto risultati migliori. Quello che è certo è che avrebbe avuto maggiori potenzialità, ma non è che la rotazione della palla nel topspin sarebbe aumentata o la velocità della schiacciata sarebbe stata maggiore. Ripeto: non funziona così. Può succedere che sia più forte e può non succedere, perché l’evoluzione tecnica, con basi diverse, non è automaticamente la stessa. Mi stanco a dire queste cose, dovrebbe saperle chiunque abbia un minimo di conoscenza del tennistavolo. Invece, devo amaramente constatare che mi trovo di fronte all’incompetenza assoluta.
    STEFF E MAZE - In questo caso vuoi fare un po’ di ironia, ma ti ribatto che è fuori luogo. Quando sono intervenuto, da Brema, per far sapere cosa era successo (ben prima, quindi, dell’intervista), ho detto e ripetuto chiaramente che non c’è alcun illecito sportivo nel caso della nostra vittoria con la Romania, ma solo problemi interni alla squadra rumena. Il comportamento sbagliato della Steff, per quel che ci riguarda, è stato solo quello di aver detto all’Italia che lei non avrebbe giocato. Ribadisco, pur essendo Steff mia amica, che è qualcosa di sbagliato da qualsiasi punto di vista lo si voglia vedere. Quindi, ho detto e ripeto adesso che si è trattato di un colpo di fortuna, non di un accordo o della volontà di far vincere l’Italia. Ed è stato un colpo di fortuna anche l’infortunio di Maze, che era già infortunato quando ha giocato con Mondello, tant’è che nel corso della partita è caduto più volte a terra, non riusciva nemmeno a coordinare il movimento delle gambe a causa del dolore.
    STEFANOVA - Il giudizio non è assolutamente intempestivo. Niko sta attraversando una crisi tecnica gravissima, cui si aggiunge l’insofferenza al tecnico della nazionale, Plese. Ha perso con l’olandese Creemers, n.239 del mondo, e non si è trattato di un risultato isolato. In Qatar aveva perso con Paovic, con cui, se non ricordo male, non aveva mai perso prima. E tutto il Mondiale è stata una via crucis per lei. Che abbia avuto un’impennata d’orgoglio in Coppa non cambia la sostanza. Ti confermo che Niko rischia di fermarsi definitivamente nel suo sviluppo tecnico. E questo lo sa benissimo anche chi le sta vicino. Poi, chiunque potrà dire che io sparo cazzate, ma, che vi piaccia o no, io so cose che nessuno di voi è in grado di sapere. E quelli che pure le sanno si preoccupano solo di nasconderle, per convenienza personale o perché sono un branco di pecore. Bene, non me ne importa un fico secco. Un giorno tutti questi sbatteranno il muso contro un muro di cemento armato e io nemmeno proverò gusto a farmi quattro risate, mi dispiacerà solo per i giocatori e le giocatrici che ne subiranno le conseguenze.
    ARBITRI - Inutile stare a fare le verginelle sugli insulti agli arbitri. Non stavo parlando di incompetenza, ma di malafede, che è costantemente premiata. Nella partita precedente, contro l’Austria, ai Mondiali in Qatar, c’era un arbitro cipriota che aveva sistematicamente danneggiato l’Italia. E lo sai perché? Doveva chiamare quanti più servizi possibile, perché il presidente dell’Ittf, Sharara, aveva avuto riunioni con gli arbitri e aveva detto loro che chi non chiamava i servizi, in base alla nuova regola, poteva dimenticarsi di arbitrare. Naturalmente, il cipriota mica ha chiamato i servizi agli austriaci, che avevano il campione del mondo di singolo in squadra. No, li ha chiamati tutti ai poveri fessi degli italiani, e non intendo che siano fessi, ma che sono i poveracci su cui si può infierire. Quell’arbitro è stato promosso a osservatore, va in giro per il mondo a tutte le più importanti manifestazioni, spesato, e ha trovato il suo personale paradiso. E gli arbitri della partita con la Francia hanno fatto lo stesso. Quindi, non posso vantarmi per gli insulti, ma finiamola di prenderci in giro con arbitri che distruggono il tennistavolo e sono protetti dall’Ittf. Che almeno qualcuno glielo faccia capire. a costo di apparire maleducato. Vuol dire che mi prendo io la patente di maleducato. Ma tutti gli altri che stanno zitti sono pecoroni senza dignità.
    COMMENTI FACILI - Scusa, sai, ma che razza di critica mi fai? Come se mi fossi vantato di essere competente per gli appunti sulle regole e sulle cose scontate. Quelle sono cose che dico da tempo e che, comunque, non sono “opinione diffusa”, come dici tu. Se mi vanto, e mi vanto, di essere competente, è per ben altro.
    CONCLUSIONE - Mi potete criticare quanto volete, ma il problema che vi dovete porre è questo: siete in grado di sapere le cose che so io? siete in grado di parlare con le persone con cui parlo io? siete in grado di raccogliere le confidenze di giocatori, tecnici e dirigenti come faccio io? Provateci, e se ci riuscite mi potrete sbeffeggiare quanto volete.

  12. Drago Rosso ha scritto il 9 Maggio 2006 21:22

    Per quello che ha elogiato Anticocerberus:
    Ciao, povero fesso, sei tornato. Mi fa piacere, così so che il fegato ti rode sempre di più. Sei davvero patetico quando dici che non hai letto l’intervista. Vedi, tu leggi tutto quello che io scrivo e ogni parola ti fa incazzare sempre di più. E io godo. Dici che sono un pazzo esaltato? Mi immagino che per la rabbia non avrai dormito tutta una notte prima di pensare a questa definizione. Naturalmente, aspetto sempre da te una spiegazione logica al fatto che Emilio Fede difende i potenti e io invece li attacco, ma qui entriamo nei meandri del vuoto pneumatico del tuo cervello. No, scusa, ma quale cervello, stiamo parlando degli abissi spaziali. Vorrei pure chiederti uno straccio di contestazione ragionata a quello che scrivo, ma figuriamoci se hai il quoziente di intelligenza (!!!) per mettere assieme due pensieri. E adesso, dopo questa risposta, continua a roderti, nullità che non sei altro.

  13. Drago Rosso ha scritto il 9 Maggio 2006 21:28

    Per Leonardo:
    Ecco un altro genio che crede di essere intelligente facendo l’ironico e invece si arrabatta come un mentecatto. Nella risposta ad Anticocerberus c’è già la spiegazione su “dove sarebbe arrivato se avesse avuto un allenatore decente”. Naturalmente, non capirai una beata mazza di quello che ho scritto, caro ignorante e incompetente che non sei altro. Ti rispondo solo per informarti, grande fesso, che le classifiche sono davvero false (e tu credevi di fare l’ironico) e che a Boll vengono assegnati punti illegittimi in più. Lo avevo già spiegato in un mio intervento di qualche mese fa. E’ inutile che lo spieghi di nuovo, visto che tu sei sotto lo zero assoluto, volevo solo farti sapere che le tue battute sono miserabili.

  14. Drago Rosso ha scritto il 9 Maggio 2006 21:36

    Per Ultras tedesco e Genioboy:
    Siccome so benissimo chi è Ultras tedesco (ti tradisce lo stile), non sto a polemizzare, ti dico solo che non ho sudato sette camicie, ma che ero incazzatissimo per come Ma Lin ha perso con Boll. E mi scoccia stare di nuovo a spiegare (anche a quell’altro scemo di Genioboy) perché Ma Lin è superiore a Boll, non solo “tecnicamente”, tant’è vero che questa è stata solo la sua seconda sconfitta in carriera con lui, a fronte di umiliazioni mai viste (set finiti 11-0 e 11-1, tanto per fare qualche esempio). Sul fatto che Wang Liqin potesse vincere 3-0 con Boll, il discorso era diverso, ma Genioboy va ad aggiungersi alla lunga lista dei cerebrolesi, quindi non mi spreco a dare ulteriori spiegazioni.

  15. ELENA ha scritto il 10 Maggio 2006 07:07

    so per certo (avendo parlato con chi era a Brema e in prima linea) del comportamento SCORRETTISSIMO E ASSOLUTAMENTE IN MALAFEDE degli arbitri nei confronti dell’Italia. Drago Rosso dice esattamente le cose come sono avvenute.

  16. marco '88 ha scritto il 10 Maggio 2006 08:22

    ciao Drago Rosso. anche se nn ti conosco sono un tuo estimatore! Vorrei sapere ,visto che non sei nè un giocatore nè un allenatore , come è nata questa passione x il tennistavolo? ciao e…continua a scrivere!

  17. Max ha scritto il 10 Maggio 2006 09:12

    Per il Drago Rosso:
    Senti grandissimo maleducato, ma perchè non la smetti di offendere le persone? Il tuo grado di civiltà e di educazione è veramente sotto lo zero, persone che scrivono come te sono veramente dei mentecatti e dei falliti. Perdonami per quello che scrivo ma tu sei veramente un povero uomo in tutti i sensi.
    Con il tuo comportamento arrogante e presuntuoso rischi seriamente di farti picchiare di brutto, anzi credimi spero questo che accada al più presto. D’ora in poi i tuoi soldi oltre a spenderli per vedere competizioni, usali per le guardie del corpo, o ancora meglio emigra per sempre nella tua amata Cina. Non capisco poi come Massimo ti autorizzi a scrivere in questo modo, tu sei meno razionale di una bestia, sei una nullità, ti autogratifichi rispondendo come un povero idiota, sei un cafone ed un eccentrico di prima classe.
    Sei un tuttologo e veramente mi piacerebbe conoscere la verità di quello che scrivi, tu da povero malato sostieni di conoscere tutto del mondo del tennis tavolo e che nessun altro riuscirà ad avere le informazioni che hai tu.
    Ma chi credi di essere un personaggio della CIA? Non prenderti per il culo da solo, metti davanti ad uno specchio e sputati in faccia!!
    Mi ricordi moltissimo un personaggio federale che ragionava esattamente come te oggi!!! Anche lui un povero fallito ed esaltato che oggi vive come un miserabile.
    Ora ti saluto nella speranza di averti chiarito bene la mia idea e stima su di te.

  18. per Emilio ha scritto il 10 Maggio 2006 10:12

    ma vaccagher…

  19. ANTICOCERBERUS ha scritto il 10 Maggio 2006 10:54

    Per Drago Rosso
    Prendo atto del commento di risposta esauriente, anche se non condivisibile. Ma le idee e opinioni diverse, giustamente rimangono tali. Altro è il commento tecnico che invece dovrebbe a rigor di logica seguire parametri almeno “simili” se non uguali per tutti. La valutazione di un atleta, del gesto tecnico, dell’ impostazione, convergerà probabilmente su molti punti nel giudizio del coach di grande livello. Anche perchè per consigliare il proprio atleta è assolutamente indispensabile saper cogliere ogni sfumatura del repertorio tecnico di ogni avversario. Diverso è il giudizio da tifoso, suscettibile di molte varianti. Oggi tifo per Boll, ieri per Costantini, l’ altro ieri per Giontella.Uno con caratteristiche diverse dall’ altro ( lasciamo perdere il valore internazionale).Forse l’unico che accomuna molti consensi trasversali è waldner. Lo vidi per la prima volta dal vivo agli Europei di Budapest 82 battere ( giovanissimo ) il grande Surbek. Ma torniamo ai giorni nostri.Spero che ti sbagli su Niko, sabato sarò a Castelgoffredo a sostenere le ragazze in quella che potrebbe diventare una impresa storica, mi auguro che nessuno gufi contro, anche chi solitamente non tifa per le mantovane….di adozione !!!!.N. Hasegawa impugnava veramente male, ma probabilmente il gioco di polso non gli serviva.. gli hai mai visto tirare un rovescio? Con un ottimo movimento di gambe si spostava come un fulmine sul dritto. Ma allora mi sono sempre chiesto perche cambiare impugnatura? Se è ancora al mondo ( me lo auguro) chiediglelo se lo incontri in giro per i tornei.Ribadisco il concetto degli insulti, anche io ovviamente se provocato dal comportamento in malafede posso inveire e insultare qualcuno. Ma da qui a vantarmi,ne passa. Insegneresti a tuo figlio o a un altro ragazzino,tale comportamento? Non rispondermi che già lo fanno senza suggerimenti.L’ultima osservazione è che sono rimasto sorpreso dal tono pacato e tutto sommato corretto della risposta al precedente mio intervento.E’ perchè era la prima volta che scrivevo? ciao ciao.

  20. Drago fan!!! ha scritto il 10 Maggio 2006 12:19

    Per Drago: scusa Drago………non perderti dietro a chiunque dica una sciocchezza………stiamo attendendo con impazienza le tue rivelazioni da guerra termonucleare che ci hai promesso………..spero di leggerle presto!!!

  21. genioboy ha scritto il 10 Maggio 2006 16:22

    Per il Drago:
    Non vorrei essere stato frainteso. Nel mio breve commento non mi sono mai sognato di fare un’analisi tecnica, perchè non ne ho la competenza, nè di mettere a confronto le carrire di Boll e Ma Lin, perchè so benissimo in passato come sono andate le cose. Il mio era solo un invito a tutti di prendere coscienza di quella che è la realtà odierna (ho usato il termine “attualmente”). Tra l’altro anche Costantini ne ha preso atto, come traspare da una domanda che ti ha rivolto. Se dovessimo guardare indietro non ci sarebbe storia, lo so.
    Non credo che in questo ci sia qualcosa di così tanto offensivo da meritarmi gli appellativi di “scemo” e “cerebroleso”.
    Non sono qui per replicare alle offese. Vorrei solo invitarti a meritare di scrivere in questo sito non solo perchè conosci molto bene il tennistavolo, ma anche perchè porti rispetto alle altre persone che vengono a trovarvi. Anzi, la seconda cosa è più importante della prima.

  22. Drago Rosso ha scritto il 10 Maggio 2006 17:05

    Per marco ‘88:
    Come è nata la mia passione? La risposta è semplicissima, anche se probabilmente ti deluderà un po’: non lo so, ho visto giocare qualcuno in parrocchia e mi sono innamorato di questo sport, quando poi ho visto un paio di Seconda categoria sono impazzito, quando infine ho visto i grandi campioni ho perso completamente le facoltà mentali. Magari ti potrai chiedere anche perché lo reputo lo sport più bello. Anche in questo caso la risposta è semplice: non ne ho assolutamente idea, per me è lo sport più bello, più spettacolare, più più più più più di tutto.

  23. Drago Rosso ha scritto il 10 Maggio 2006 17:19

    Per Anticocerberus:
    Su Niko io sono il primo a sperare di essermi sbagliato. Non credo sia così, per quanto riguarda questo particolare momento, ma spero che Niko si raddrizzi, anzi sono convinto che lo farà, perché è una campionessa e perché merita di essere felice grazie a questo sport.
    Non ho figli, non sono nemmeno sposato (per la gioia dei miei disistimatori: chi mai potrebbe volermi sposare?), ma colgo l’essenza della tua domanda: naturalmente non insegnerei mai a un ragazzino a insultare gli arbitri o chiunque si comporti in malafede. E, anche se è difficile crederlo, quando giocavo (a bassissimo livello) ero correttissimo, oltre quello che potresti immaginare. Ma adesso mi sono stancato di vedere gente che approfitta della correttezza di chi si comporta come mi comportavo io quando giocavo. Perciò, me la prendo io da solo la responsabilità di insultarli, dicendo che non si fa così e accettando le critiche. Non voglio dire che mi vanto di farlo, tant’è vero che non ho controbattuto alla tua critica, che è giusta, ti ho solo spiegato perché lo faccio.
    Ti ho risposto in maniera normale non perché questo sia il tuo primo intervento, ma perché, a parte un po’ di normale ironia, non mi hai insultato. Avevo già spiegato in passato, e lo ripeto ora a te, che non sono MAI stato, dico MAI, il primo ad aggredire verbalmente qualcuno. Ho solo risposto in questo modo a chi mi aveva insultato o schernito. E non ho mai discusso le opinioni, anche quando qualcuno ha fatto del sarcasmo, per esempio, sulla mia previsione su Bobocica nei primi 20 del mondo. Era suo diritto. Io ho semplicemente ribadito che credevo nella mia previsione, senza aggiungere altro. Se con calma ti vai a rileggere tutti i miei interventi scoprirai che ti sto dicendo la verità.
    Ricambio il “ciao ciao”

  24. Drago Rosso ha scritto il 10 Maggio 2006 17:21

    Per quello che mi chiama Emilio:
    Ogni giorno, puntualmente, caro il mio Silviuccio.

  25. Drago Rosso ha scritto il 10 Maggio 2006 17:49

    Per Max:
    Le tue dolci parole riscaldano il mio cuore. E la tua civiltà mi è di esempio, anche se mi dà l’idea di essere un po’ pericolosa: se io dovessi usare il tuo stesso metro, dovrei sperare che qualcuno ti prenda a botte. Ma credo che, anche volendolo, ciò non sia possibile: la tua è una specie protetta, quella degli obnubilati mentali. Comunque ti rassicuro, non ho di queste speranze malefiche: le mie risposte (a te e agli altri poeti come te) fanno più male delle botte. E tu, supremo fesso di tutti i fessi, sei la dimostrazione più evidente dei danni che le mie parole provocano a quelli come te.
    P.S. A proposito, aspetto anche da te, come da altri minus habens, contestazioni precise a quello che scrivo. Non ne sei capace. E la Cia mi fa un baffo!

  26. Drago Rosso ha scritto il 10 Maggio 2006 17:57

    Per Genioboy:
    Rileggiti il tuo primo intervento, leggi quello che ho scritto ad Anticocerberus a proposito del fatto che non sono mai il primo ad attaccare e forse troverai da solo la risposta alle tue contestazioni. Nient’altro da dirti.

  27. Magoz ha scritto il 11 Maggio 2006 10:07

    Prendo come spunto il giudizio tecnico (negativo) su Boll espresso da Drago Rosso e dai cultori del tennistavolo, che tra l’altro mi vede d’accordo, per postulare la seguente provocazione: siamo sicuri che la ricerca del gesto tecnico “perfetto” non sia esclusivamente una questione da puristi, da chi il tennistavolo l’ha studiato sui libri e in teoria, e magari lo insegna a scuola, ma che in realtà rischia di diventare uno sterile intellettualismo, in quanto l’evoluzione del gioco potrebbe aver modificato la logica stessa dei gesti tecnici.
    Mi spiego meglio portando ad esempio uno sport per certi versi affine come il tennis.
    Quanti giocatori attuali di tennis (parlo di professionisti) rispecchiano i principi tecnici di come si “dovrebbe” giocare, di come insegnano nelle scuole tennis ai ragazzini che si vogliono avvicinare a questo sport?
    Rispondo io: nessuno. Né il talentuoso Federer, né il potente Safin, né il corridore Nadal, ed anche pensando al passato, forse che McEnroe era un esempio di tecnica, con i suoi colpi di controbalzo inventati, che rimanevano in campo solo grazie alla sua mano divina?
    Ognuno dei campioni da me citati si è inventato il suo gioco, ha trovato la sua dimensione, a dispetto di tutti i dettami stilistici, pensando esclusivamente all’efficacia del gioco, a trovare il proprio gesto tecnico, la propria via per così dire.
    Per cui, per esempio: i colpi non sono più eseguiti “di fianco” ma frontali, con un contributo decisivo dell’anca, le impugnature sono sempre più chiuse, le voleè sono diventate degli “schiaffi” al volo ecc.
    Insomma siamo proprio convinti che la tecnica debba venire anzi tutto?

    P.S.: ringrazio Costantini, che ho avuto il piacere di frequentare in uno dei suoi stage estivi parecchi anni fa, e che ricordo come persona squisita e disponibile, a dispetto del suo “status” di vip, per il suo blog che ritengo essere un punto di riferimento per chi ha a cuore il nostro “sfigato” sport.

  28. Max ha scritto il 11 Maggio 2006 10:29

    Per Drago Rosso:
    sei e rimarrai un povero fallito che non ha altro da fare, sappi che almeno personalmente le tue parole non scalfiscono neanche di un micron la mia personalità e la mia idea su di te rimane sempre la stessa.
    Mi ritengo molto ma molto modestamente anni luce da te riguardo tecnica e tattica, e nonostante tu dica che non sia importante aver giocato, purtroppo per te è molto importante.
    Il fatto di aver visto gli ultimi mondiali dal vivo non è uguale a “sapere”, c’è chi come il sottoscritto li ha guardati in tv e ne sa più di te; il fatto di conoscere personalmente gli attori principali del film non vuol dire essere degli ottimi tecnici.
    Sei un poveraccio quando chiedi di contestare ciò che scrivi, le tue idee non sono un vademecum.
    Comunque devo ammettere che sei un buon fotografo, sei mica un allievo di Oliviero Toscani? Lo conosci o preferisci che io ti fornisca informazioni?

  29. Alberto Vermiglio ha scritto il 11 Maggio 2006 11:46

    Per Ultras Tedesco:
    Ri-intervieni su qualche altro argomento, non vorrei che da alcune parti pensassero che, visti i miei parenti tedeschi, io potessi aver tifato Germania. Questo è un errore che ho fatto solo una volta nella mia vita (finale mondiali di calcio 1990) e me ne sono amaramente pentito e vergognato.
    Gli altri amici italiani ed io abbiamo sperato, a Brema sugli spalti, in un velocissimo 3-0 per la Cina il più devastante possibile.
    Alla fine del match però, abbiamo anche preso atto che Boll ha la sfiga di non avere compagni di squadra degni di lui, altrimenti noi avremmo la sfiga di trovarci la Germania tra le favorite dei mondiali, soprattutto se gioca in casa.

  30. Alberto Vermiglio ha scritto il 11 Maggio 2006 11:53

    Per tutti i partecipanti al Blog:
    Non aizzate il Drago che dorme…..
    Maze era veramente messo male ai mondiali e l’Italia ha avuto la fortuna di incontrare la Danimarca in queste condizioni.
    L’arbitressa rincoglionita tedesca che ha tolto i servizi a Mondello era veramente idiota (non si capisce come abbiano potuto, assieme al suo collega, spedirla di nuovo ad arbitrare consecutivamente Grecia-Bielorussia, dopo Italia-Danimarca).
    Resta il fatto che ilprimo set di Mondello doveva concludersi 11-3 anzichè 11-8 e comunque “Mondi” si è caricato in modo inverosimile, oltre a lanciare degli sguardi e degli urli incredibili in faccia alla stessa arbitressa.
    Per quanto riguarda Maze, è stato operato al ginocchio in artroscopia 2 giorni dopo i mondiali ed ha saltato la semifinale di andata play-off di Bundesliga col Borussia Dusseldorf e forse anche il ritorno, quindi….

  31. Anonimo ha scritto il 11 Maggio 2006 11:54

    per Magoz:
    finalmente un intervento intelligente.
    Completamente d’accordo con te.La perfezione della tecnica conta poco…contano mille cose (tra cui anche la tecnica)per buttarla di la’ e vincere..

  32. Alberto Vermiglio ha scritto il 11 Maggio 2006 12:09

    Per Magoz:
    le ultime parole del tuo intervento sono la più grande verità… “… il nostro sfigato sport…”…
    Ne siamo innamoratissimi ma è così…uno sport più,più,più,più sfigato di tutti gli altri.
    Condivido gran parte delle questioni tecniche da te trattate.
    Sulla purezza delle gestualità tecniche si potrebbe discutere una vita. Ricordo che un nostro grande amico ha sempre detto e sostiene tutt’ora che Il Maestro (Waldner), avesse grandi difficoltà con gli avversari che sapevano giocare a Ping-pong…
    Poi hai nominato Mc.Enroe e la tristezza ha preso il sopravvento…

  33. rosario rega ha scritto il 11 Maggio 2006 12:37

    vorrei che si aprisse un associazione di tennis-tavolo qui a san giorgio a cremano (na) perchè la più vicina è a più di 100km da noi se perfavore mi potete mandare una risposta al mio indirizzo e-mail grazie!

  34. Drago Rosso ha scritto il 11 Maggio 2006 14:54

    Per Max:
    Meno male che non cambi idea su me, dovrei preoccuparmi se un vagabondo dello spazio mentale quale tu sei dovesse cominciare ad apprezzarmi. In quel caso, dovrei prendermi a botte da solo, tanto per seguire la tua civile linea di pensiero filosofico.
    Comunque, pensavo che tu fossi fesso, ma scopro che sei molto peggio, a cominciare dal fatto che non sai leggere, caro sesquipedale analfabeta. Non ho mai detto che non sia importante aver giocato. Dove lo hai letto, caro invertebrato delle facoltà mentali? Ho detto che aver giocato ad alto livello non significa automaticamente saperne di più rispetto a chi ha giocato a basso livello. Lo so che ti serve una turbina psicoelettronica nella tua sfera cranica per capire questo concetto semplicissimo, ma è semplicemente la conferma che tu non capisci una mazza del tennistavolo.
    Sempre a proposito del tuo analfabetismo (di massa… cerebrale inesistente), non ho mai detto che parlare con i campioni equivale a saperne di più tecnicamente. Ma come e dove te le inventi queste puttanate? Mentre ascolti i sapienti commenti di Eurosport? Parlare con i campioni, i tecnici e tantissima altra gente mi permette di conoscere ben altre cose. E, vedi, la cosa che tu non capirai mai, ma proprio mai, perché sei veramente un cerebroleso (anzi no, scusa, non c’è niente da ledere nella tua testolina malata e ignorante), è che la gente con cui parlo io accetta di parlare con me perché sa che può discutere con me di tecnica e di altro ad alto livello. Altrimenti, non perderebbero nemmeno un minuto del loro tempo.
    In proposito, ti racconto una storiella, vera, non ti servirà perché non hai il quoziente di intelligenza sufficiente a capire, ma la racconto lo stesso, servirà ad altri. La prima volta che sono stato in Cina, Campionati Asiatici del 1994 a Tianjin, gli organizzatori mi accolsero con un sorriso, quasi mi sfottevano. Dicevano: un italiano che viene in Cina a guardare il ping pong? E, con fare saccente e accondiscendente, mi spiegavano chi erano i giocatori e altro ancora. Dopo tre giorni, sul quotidiano di Tianjin, 5 milioni di copie vendute, quelle stesse persone, fra cui c’era un giornalista di quel quotidiano, fecero pubblicare un articolo in cui si parlava di me. Era scritto, testuale: “Credevamo fosse un turista, abbiamo scoperto che ne sa più di noi di tennistavolo”. Naturalmente, visto che tu sei così fesso da pensare che sto bluffando, la copia del giornale l’ho conservata ed è a disposizione, non tua, ma di chi merita di confrontarsi con me, tu sei troppo scarso.
    Concludo: ho persino troppo da fare, visto il mio lavoro, tu continua pure a pensare che sono un fallito, io continuo a divertirmi andando in giro per il mondo. E Oliviero Toscani, proprio per il lavoro che faccio, lo conosco benissimo. Non voglio approfittare dello spazio per farti un elenco di tutti i grandi fotografi che conosco, caro il mio povero fesso.
    Ti dico che solo la tua pochezza umana e cerebrale è grandissima. Oh, scusa per l’ossimoro. Peggio, ancora, scusami per aver usato il termine “ossimoro”, non vorrei aver provocato un corto circuito nel tuo cervello. Ma che scemo che sono, non devo scusarmi né preoccuparmi: per avere un corto circuito cerebrale bisognerebbe avere il cervello. Non è il tuo caso. E, visto che non ce l’hai un cervello, non ti posso nemmeno dire di andare a studiare il tennistavolo per tentare di sapere la milionesima parte delle cose tecniche che so io.

  35. Drago Rosso ha scritto il 11 Maggio 2006 15:09

    Per Magoz:
    Il concetto che esprimi è giusto. Tra l’altro, quando facevo l’esempio di Hasegawa, in pratica dicevo la stessa cosa. Quello che volevo chiarire meglio è qualcosa di diverso. A parità di caratteristiche del ragazzo che comincia a giocare a tennistavolo, a parità di talento, chi ha una base tecnica giusta diventerà più facilmente un bravo giocatore, e in un tempo più breve. In certi casi, anche quello con più talento potrebbe non diventare più forte dell’altro. Se, per qualsiasi motivo, il ragazzo non dovesse avere la giusta base tecnica, non significa che non potrà diventare forte. Gli allenatori più bravi, di oggi e del passato, hanno sempre detto una cosa importante: se trovi un giocatore impostato male, ma i cui colpi vanno dentro, non tentare di cambiarlo, cerca solo di intervenire su quelle caratteristiche che, una volta aggiustate, non snatureranno il suo gioco. In definitiva, la tecnica rimane la base più importante, ma, giustamente, non bisogna sacrificare tutto a essa, come se fosse una cosa sacra. Per concludere faccio un esempio concreto proprio su Waldner. La “testa” della racchetta, vale a dire la parte superiore, come la impugna lui, è troppo alta, tanto da far risultare la racchetta stessa “in verticale” rispetto al tavolo. In Kong Linghui, invece, è parallela al tavolo, come dovrebbe essere secondo la perfezione tecnica. Loro due, secondo me, sono i più grandi campioni di sempre. La cosiddetta “pecca” tecnica di Waldner non gli ha impedito di ottenere risultati. Anzi, quel gesto in teoria sbagliato potrebbe avergli fatto scoprire nuove possibilità dei colpi, secondo me soprattutto nello scambio, nel block e nella schiacciata di rovescio, penalizzandolo invece nell’apertura, sempre di rovescio, su palla tagliata. E nessuno si è mai sognato e si sogna di dire che Waldner avrebbe dovuto cambiare. Va bene così. Come vedi, anche se all’apparenza stavo dicendo cose diverse da te, la sostanza è la stessa.

  36. Max ha scritto il 11 Maggio 2006 17:48

    Per Drago Rosso:
    senti mezza specie di larva umana tu oltre il torneo del convento di Asti cosa altro hai fatto? Continua a girare il mondo per guardare chi sa giocare, ma sappi fin da ora che comunque rimarrai una sega di prima categoria.
    Ti consiglio di non guardare troppo che tira topponi potrebbe ledere il tuo infimo sistema nervoso, dai ammettilo davanti a tutti che non butti al di la della rete una pallina!!! Puoi guardare tutti i cinesi di questo mondo sei troppo anziano per imparare, questo è uno sport che è bene iniziare da bambini.
    Senti poi mezza specie di essere invertrebrato candidati per la prossima panchina azzurra chissà se riuscirai a farci vincere veramente qualcosa di importante. Dall’alto del tuo sapere fai emergere questo meraviglioso sport, tu hai le competenze tecniche per farlo, dai ti prego facci ridere ancora, parlaci di aperture, flip, impugnature troppo alte o basse, la posizione delle gambe, il servizio corto o lungo, la risposta al servizio
    Ti prego almeno abbi la dignità di non esagere nelle analisi, in questo blog intervengono pongisti e appassionati non giochiamo al risiko o tre sette.
    Io comunque sono stato negli anni novanta un ottimo seconda categoria, nazionale giovanile tu sicuramente un ottimo N.C. che non tiene la racchetta in mano.
    Non preoccuparti comunque non mangiarti il tuo fegato ormai purtroppo per te non hai più l’età per imparare, limitati solo a guardare e basta.
    Secondo me per un tipo come te tre vite ti occorrono per imparare, altro che full immersion il tavolo anche nel letto devi portarlo per apprendere qualcosa.
    Adesso ti saluto testina…….

  37. Drago Rosso ha scritto il 11 Maggio 2006 20:22

    Per Max:
    Mi stupisci ogni volta di più con la tua idiozia galattica, ti devo fare i complimenti. Secondo me dovresti seriamente cominciare a preoccuparti non tanto per la tua salute mentale, quanto per il tuo quoziente di deficienza (nel caso tuo sarebbe una bestemmia parlare di quoziente di intelligenza).
    Naturalmente, tutto questo si accompagna (e non ci potevano essere dubbi) al fatto che tu sei veramente analfabeta, e mica poco, ma alla grandissima.
    Hai mai letto da qualche parte che io voglio imparare a giocare? Non me ne frega proprio niente. Mi basta capirlo questo bellissimo sport, mi basta sapere cose che tu nemmeno riuscirai mai a immaginare, mi basta avere l’apprezzamento di campioni olimpici e mondiali, che discutono con me di cose tecniche (oltre a divertirci e a scherzare su tante altre cose). E solo un mentecatto e cerebroleso come te può pensare che solo chi ha giocato a un certo livello possa capire questo sport. Altro che guardare, caro il mio imperatore di tutte le galassie della demenza.
    Vedi, è proprio questo il punto. A roderti il fegato sei tu. Tu, per dimostrare qualcosa, hai bisogno di dire che sei stato un ottimo seconda categoria, che sei stato nella nazionale giovanile. E chi se ne frega. Questo dimostra solo il livello di sottosviluppo del tennistavolo italiano. Io, invece, sono il primo a dire che, come giocatore, ero il più scarso di tutti. Mica ho bisogno che me lo venga a dire tu, ameba vivente. Non ti rendi conto che stiamo parlando (sto parlando, tu non ne hai idea) di cose di tutt’altro livello. Quando io scrivo di racchetta “alta”, capisci “impugnatura alta”. Ma sei davvero un deficiente. Tu e tutti quelli come te, prima o seconda categoria, nazionali e no, nemmeno siete in grado di discutere con me di cose tecniche. Sono i grandi campioni che ne parlano con me.
    E, insisto, a roderti il fegato sei tu, perché non riuscirai mai nemmeno ad avvicinarti a un campione del mondo. Io, invece, non solo sono loro amico, ma, quando nessuno riesce ad avvicinarsi a loro, quando gli stessi giornalisti cinesi vengono allontanati, ho il lasciapassare per andare dove voglio io: come il Centro nazionale di Pechino, dove posso entrare persino quando i giocatori sono al lavoro e guardare i loro allenamenti segreti. Visto che sei così bravo, perché non chiedi ai giocatori della nazionale azzurra che si sono allenati al Centro di Pechino (Mondello è uno di questi) cosa succedeva? Dopo un allenamento comune, gli azzurri restavano in una parte del Centro e i cinesi se ne andavano da un’altra parte e chiudevano le porte per il resto dell’allenamento, che doveva restare segreto. Bene, io posso guardare anche quegli allenamenti.
    Prova a immaginare cosa succederebbe se ti presentassi tu davanti ai cinesi. Non sei nemmeno ridicolo, ma semplicemente patetico. Non ti vuoi rassegnare al fatto che ci sia qualcuno che, senza essere stato un grande giocatore, ne sappia più di te. E ripeto, non sei in grado di contestarmi una sola delle mie analisi tecniche, sei un povero inetto e incapace. Non sei nemmeno in grado di raccogliere le sfide, vigliacchetto che non sei altro.
    Comunque, visto che ti piace essere smerdato in questo modo, non ci sono problemi: a ogni tuo intervento io risponderò, non pensare minimamente che sia io a mollare.
    Ciao, piccolo cretino

  38. Andrea ha scritto il 12 Maggio 2006 10:30

    grande drago rosso
    ti possono accusare ma ci sei sempre tu, nessuno riesce e controbatterti con altrettante analisi tecniche dettagliate..
    questo lo dovete ammettere

  39. Lasciapassare ha scritto il 12 Maggio 2006 10:45

    tu che hai tutto caro Emilio, potresti anche farti dare un lasciapassare per andare a fare in c.?!

  40. Max ha scritto il 12 Maggio 2006 11:03

    Per Drago Rosso:
    Ma cosa vuoi capire di questo sport se non sai tenere una racchetta in mano? Ma per favore non dire idiozie!!! La tua massima aspirazione può essere quella dello spettatore divertito che guarda e basta, ma non può esprimere giudizi o fare commenti. Devi essere serio con te stesso e soprattutto con chi partecipa al blog. Il fatto di recarti al Centro di Pechino ed assistere al training segreto non vuol dire capire qualcosa. Ti prego non fare il bambino sei adulto non sparare minchionate; sei in grado solo di parlare dei gialli, dei loro allenamenti segreti o non, sei una piccola servetta che va leccando il culo ai pongisti di caratura internazionale. Tra poco scopriremo che vai chiedendo un autografo, proprio come fanno i bimbi.
    Il tuo piccolo cervello modificato geneticamente non ti fa pensare ad altro che non ai cinesi; il solo fatto che tu sia di parte gialla sei un tipo da prendere con le pinze, ma che dico con le pinzette.
    Ti consiglio veramente di correre da un medico, ma trovalo bravo perchè tu sei un caso patologico, cronico, sei una nullità ma non ti rassegni al fatto di dire che non capisci nulla.
    Ma prova veramente a pensare solo per un secondo se fossi tu a commentare in tv una competizione; te lo ricordi Peterlini o hai una semi paresi cerebrale, bene per darti un’idea lui nei tuoi confronti non sarebbe stato un esperto ma un luminare pongistico.
    Ora ti saluto virus intestinale, sono convinto che saresti difficile anche da defecare.
    Ciao, povero imbecille

  41. Drago Rosso ha scritto il 12 Maggio 2006 14:38

    Per Lasciapassare:
    Io ci vado da solo e mi diverto pure, tu (e mi sa che sei un ex giocatore, non nel senso che non giochi più: questa è un po’ difficile che tu la capisca) non hai bisogno del lasciapassare: ti stendono un tappeto rosso. A proposito, caro Silviuccio, ti sei accorto che sei stato trombato (facendoci godere tutti, tranne Emilio Fede) o stai ancora facendo la conta dei voti? Un giorno capiterà anche al tuo grande capo Sciannimanico. Sarà una goduria.

  42. Drago Rosso ha scritto il 12 Maggio 2006 15:22

    Per Max:
    Certo che sei un intellettuale delle minchiate. Vedi, anche quando io insulto, c’è una logica in quello che scrivo. Nelle tue parole, c’è la miseria cerebrale.
    Allora, ti invito ad andare a parlare con tutti i campioni (non solo i cinesi), sempre che tu non venga da loro mandato a quel paese, e a chiedere loro se io vado a “leccare il culo”. Dopodiché, vai nel cesso e ricopriti di m.
    Ma non è finita. Ci sono persone di altissima competenza che hanno assistitito a partite insieme a me e hanno ascoltato i miei commenti. Non ti dico chi sono. Se loro vorranno intervenire per spiegarti il mio grado di competenza, poi sarai costretto a infilarti nella tazza del cesso. Se non vogliono intervenire, perché hanno di meglio da fare, la situazione non cambia: tu sei un fesso e incompetente, io faccio scuola. E questo vale anche per eventuali telecronache. Il tuo commento su Peterlini è illuminante in proposito, nemmeno puoi sapere quanto.
    Ma non è finita ancora. Tu dici che io sono un “divertito spettatore” e basta? Ma, vedi, caro fesso, come avevo già raccontato tempo fa, il Magazine della Federazione cinese di tennistavolo fa scrivere a me le presentazioni tecniche delle gare più importanti, tipo Mondiali e Olimpiadi. Per Atene 2004, la rivista federale più importante del mondo, quella della Cina, nelle prime due pagine aveva queste due cose: l’intervista a Cai Zhenhua e l’analisi tecnica dell’Olimpiade scritta da me. I cinesi potrebbero farmi tutti i favori di questo mondo, ma non si andrebbero a sputtanare facendo scrivere a un incompetente l’articolo tecnico più importante non solo di quel mese, ma dell’intero quadriennio olimpico. Ora, mi aspetto che tu vada a dire ai cinesi che loro non capiscono un cazzo di tennistavolo e che fanno scrivere a uno “spettatore divertito” (non ai loro giornalisti, non ai loro esperti) articoli tecnici sulle gare più importanti. Ce l’avrai questo coraggio, povero vigliacchetto?
    E poi ti metti a parlare di serietà? Sei ridicolo. Io fornisco ai lettori del blog informazioni, tecniche e no, che si sognerebbero da altre parti. La mia competenza è riconosciuta da gente che la racchetta in mano la sa tenere un po’ meglio di quanto faccia tu. E tu, ripeto, non sei in grado di controbattere una sola delle mie analisi tecniche. Visto che io non ne capisco niente e tu invece sei un grande esperto, potresti smerdarmi facilmente. Non lo puoi fare perché sei incapace.
    Ti sei infilato in un vicolo cieco, sin da quando sei intervenuto la prima volta contro di me, dimostrando la tua natura di delinquentello da quattro soldi col tuo invito a prendermi a botte. Quelli come te non sono solo delinquenti e minorati mentali, ma anche vigliacchi.
    Continua così, minuscolo coglioncino

  43. LE BOMBE DI EMILIO ha scritto il 12 Maggio 2006 16:36

    Per la serie le bombe di Emilio:
    senti Emilio, non hai capito un cacchio neanche qs volta..peccato..
    Cmq tranquillo, quando sarai piu’ grande te lo spieghero’ come mai ti chiamo Emilio e chi è che e’ scandalosamente di parte quando scrive…
    nel frattempo non dimenticare quel lasciapassare di cui ti parlavo prima…

  44. Drago Rosso ha scritto il 12 Maggio 2006 18:22

    Per Le Bombe:
    Caro rincoglionito, fatti fare un elettroencefalogramma, ma prima di farlo avvisa il dottore: se lo vede piatto non è perché tu sei morto, ma solo perché sei un decerebrato. Mi fa piacere constatare che non sei in grado di dare alcuna spiegazione sulle cazzate che scrivi e rimandi la spiegazione alle calende greche (scusa anche a te, e non solo a quel deficiente di Max, se “calende greche” ti provoca un corto circuito nel buco sensoriale che hai al posto della testa).

  45. anonymo;-) ha scritto il 12 Maggio 2006 21:05

    tomorrow it’s niko time…. forza niko

  46. Alberto Vermiglio ha scritto il 13 Maggio 2006 23:05

    Ciao Anonymo:
    It was Niko time and she got it, .. she got game…!!
    Può essere che si sia ripresa dal mondiale sottotono, speriamo che continui così e non si adagi sugli allori,…
    Brave ragazze, tutte..non ha nemmeno giocato Qi Rong….quindi vittoria anche un po’ più italiana…..
    si potrà dire??
    lo posso dire??
    ma non era vietato scriverlo??

    ….
    ….. Errigo …..

  47. Claudio Stefanelli ha scritto il 14 Maggio 2006 13:29

    Complimenti al Castelgoffredo per il grandissimo risultato ottenuto che da lustro a tutto il movimento pongistico italiano, bravo Maurizio hai aggiunto un altra perla alla tua ottima carriera sempre non facile essendo un tecnico italiano che forse anche per invidia molte volte è criticato ingiustamente.

  48. Drago Rosso ha scritto il 14 Maggio 2006 18:11

    Per Alberto Vermiglio:
    “ERA” vietato scrivere il nome di Errigo, ma c’è stata una sorpresa che ha scombussolato gli ordini di Sciannimanico. La settimana scorsa, nello spazio a pagamento sulla Gazzetta dello Sport, invece della solita velina della Federazione, è uscita una notizia vera (un golpe ai danni dello “scrittore” voluto da Sciannimanico?), in cui si spiegava che Errigo era stato richiamato quando il Castel Goffredo era a un passo dall’eliminazione e che, da quando era tornato, c’erano state solo vittorie. Dal momento in cui il nome di Errigo è stato reso pubblico, e paradossalmente proprio in uno spazio in cui non sarebbe mai dovuto comparire perché è uno spazio pagato dalla Fitet, quindi da Sciannimanico, ecco che gli ordini dello stesso Sciannimanico se ne sono andati nello scarico della toilette. Infatti, proprio dopo la notizia sulla Gazzetta, ecco che anche il sito della Fitet, miracolosamente, ha scoperto che in panchina c’era anche Errigo, oltre a Sarkhajan. Che combinazione!

  49. Drago for president!!! ha scritto il 15 Maggio 2006 10:32

    Per il drago………ciao drago ma a quando i dossier scottanti su brema?????

  50. Alberto Vermiglio ha scritto il 15 Maggio 2006 14:02

    Ma non mi dire Drago !
    E perchè hanno fatto queste mosse malvagie e “coglione” allo stesso tempo ? Cioè, perchè non stanno attenti a cosa viene scritto sulla pagina a pagamento sulla “Rosea” ? L’addetto stampa FITeT è sempre molto vigile sul sito o no ?
    Mmmmmhh!! Che si apra qualche falla ??

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