I nostri bambini di Sarajevo

26 Luglio 2006 da Ping Pong Italia 


Ricevo e volentieri pubblico questo intervento del sempre prolifico Alberto Vermiglio sui nostri allievi in terra bosniaca. Ringrazio Alberto di questo contributo e di aver scelto pingpongitalia.com per esporre le sue opinioni.

I nostri bambini di Sarajevo.

In molti stanno parlando e sparlando della Nazionale Giovanile Allievi e dei loro componenti, e del loro tecnico e non mi sembra venga fanno in modo giusto, nè tenendo presente diverse cose.
Premesso che ne ho letto dei freddi resoconti di risultati su internet e null’altro.
Ma vogliamo finirla un po’…?? Questi abbiamo e nemmeno scarsi ci sembrerebbero. Penso che schieriamo i migliori allievi che ci siano adesso in Italia. Mi pare di poter dire che erano anni che un allievo non passava 2^ ctg. al primo anno della sua categoria, (lo scorso anni Bisi e quest’anno Rech … che ha un anno in meno), … eppure non basta. Quindi, quanto siamo indietro rispetto agli altri….???
Ora, … ho dato un’occhiata al sito (un po’ contorto) della Federazione BiH e mi pare d’aver rilevato le molte vittorie di Marco Rech e diverse sconfitte di Paolo Bisi, che non mi aspettavo.
Il tecnico che segue questa nazionale credo che sia quello di cui si è parlato sopra negli altri interventi, alcuni non lo vedono di buon occhio, alcuni dicono sia un “buonone”, altri affermano che sia propenso a lavorare alle condizioni e situazioni che il Capo imporrebbe, molti dicono sia bravo, umano, intelligente e tante altre qualità. Io ritengo, personalmente, che non abbia una certa aggressività di altri bravi che vantano anche anni di esperienza internazionale (come tecnico) che lui sta facendo, credo velocemente, visto che non è da poco che lavora, e con risultati, come tecnico formatore.
Penso che un problema sia la scomparsa dell’amico Roberto Savoia, che avrebbe dovuto e (forse) potuto tenerselo a Monza, o che comunque avrebbe contrastato il giro di tecnici che c’è stato intorno alle nazionali (avrebbe contrastato anche ben altro … ma dobbiamo provarci anche senza lui, altrimenti non saremmo suoi amici, uomini e con la passione per il TT).
Tornando alla Nazionale Allievi, correggetemi se sbaglio, dopo il girone con tre facili 3-0, siamo andati fuori in una partita secca dai posti 1-16, dove probabilmente avremmo potuto giocarcela per qualche gradino più alto realmente alla nostra portata.
Non credo neanche sia un sistema giusto, giocare un secondo livello di accesso ai piazzamenti con una partita secca, per poi magari arrivare 17ì.
Oltretutto mi sembra di aver visto che tante altre nazioni con il passato più glorioso e tradizionale del nostro da un anno all’altro variano di molto certe posizioni finali, è pur vero che noi stiamo sempre la.. lontano dai posti importanti.
Invece di fare chiacchiere inutili, come il blog purtroppo e giustamente consente a molti imbecilli, bisognerebbe notare altre cose. L’anno scorso England aveva 2 fenomeni che sono passati junior e già li fanno nuovi sfracelli (sono poi quelli che fanno una settimana di stage al mese con il nostro Yango), però anche quest’anno gli inglesi non stanno sfigurando in questa categoria e sono davanti a noi, che schieriamo i nostri allievi migliori e bravi. In pochi hanno notato o sanno che svedesi e ungheresi, che per diversi motivi hanno affrontato e gestito crisi generazionali e con diverse risorse e risultati, hanno tirato fuori nuovamente un sacco di talenti che sono pronti ad esplodere nei prossimi anni. Noi invece siamo già a pensare chi da noi smetterà e chi invece continuerà ma non avrà i mezzi di chi smette. Parliamo degli allievi che sono i primi che hanno una “faccia diversa” quando giocano, hanno più naturalezza di gesti tecnici e vengono da diverse società ed estrazioni. Ad esempio sono migliorati molto Dernini e Sanvitale, anche se non sono stati utilizzati granchè se non in un solo doppio credo. Non parliamo degli juniores, che sono solo più grandi dei cadetti e non sono capaci a giocare a Tennistavolo, ma quello che ci deve far pensare bene è un’altra cosa:
Quando in Italia vediamo, apprezziamo, sbalordiamo nel vedere risultati e gioco dei “precoci” Bisi, Rech, Dernini, Sanvitale, ecc…, vedendo che poi perdono e non arrivano oltre il 17° a squadre (anzi Rech ha vinto molto, o sempre), ci chiediamo se questi giovani poi pensano se vale la pena, sacrificarsi (molto o poco loro lo sanno) per poi non fare nulla di che a livello internazionale, e solo europeo poi…!!??
Io, per come ragiono, se fossi il figlio di Giovanni Bisi, credo che mi roderebbe molto avere ben in mente che mio padre nel 1975 ha vinto l’unico titolo europeo giovanile di un Italiano…!!!
Così come ho sempre detto che Nyagol Stoyanov non si avvicinerà mai a suo padre Ivan, eppure noi lo esaltiamo e sbigottiamo per quanto fa vedere nelle palestre italiane, ecc… ecc… ecc…. !!
Penso che l’analisi del Drago Rosso sul panorama dei tecnici della nazionali ma soprattutto dei problemi che ha la Fitet anche in questo contesto, sia esatta, lucida, onesta e reale.
Di conseguenza dobbiamo dire che in Italia prosegue il malcostume di non considerare che continuiamo a non avere tradizioni importanti in questo sport ed in più pensiamo di saperne ma continuiamo ad eleggere dirigenti che non ne hanno assolutamente un’idea e discutono di ben altro che di tecnica, vogliono partire da ben altri punti che da “ground zero” (cioè con l’insegnare e formare tecnici) e sono bravissimi a rovinare osprecare quello che c’è di buono in giro. Lungi da loro capire e sfruttare chi dimostra di saperne, di avere idee nuove e rivoluzionarie del sistema di dissodamento degli orticelli che ognuno si è creato per se e che tarpa ogni crescita dove non ci sia loro interesse. Cioè il nostro migliore deve essere sempre espresso intorno o da chi comanda… non potremo mai avere uno o due allievi campioni d’europa che vengono da una piccola società e sostenerla anche se non di quel centro federeale, o di quella società potente, o se figli del tal consigliere… e via così !
Aspettiamo che riaprano le farmacie e ordiniamo qualche scatolone di quelle famose pillole di “me ne fotto”, cari amici siciliani che intervenite, la descrizione degli “ommini, omminicchi e quaquaraqqua”, tratta dal “Giorno della Civetta”, l’avevamo già tirata fuori da tempo, avete fatto bene a ricordarla.
Ma non cambierà mai niente.
L’altra sera ho sentito i cantanti Enrico Ruggieri e Luca Barbarossa che fantasticavano (o forse realizzavano) se forse un giorno il Calcio fosse come il Wrestling, cioè tutto finto e già scontato ??? E il Truman Show ? E Matrix ??
Mamma mia… ma che tristezza !! O che due balle ??

Commenti

16 risposte per “I nostri bambini di Sarajevo”

  1. Anonimo ha scritto il 26 Luglio 2006 13:43

    caro Max,
    ho scritto 3 commenti questa mattina sul tuo blog ma non sono stati pubblicati.Sai se ci sono problemi per l’invio anche per altri lettori oppure sono stati censurati?

  2. Puntinaro Folle ha scritto il 26 Luglio 2006 15:07

    Per Vermiglio, a sentir te che predichi cosi bene,va a finire che l’interesse resterà solo per noi quarta categoria che ci divertiamo lo stesso ai tornei o campionati minori che ci facciamo le nostre belle sudate e ci rubiamo anche i punti.
    Noi intanto facciamo il vero ping pong, gli altri che facciono un T.Truman Sciò !

    piesse: Però Vermiglio ne capisci, devo ammetterlo, ma Lo Sciannimano non si sposterà. Dovete mettergli una bomba, a lui non ci interessa il bene del ping pong.

  3. Curioso ha scritto il 26 Luglio 2006 23:50

    Come spesso noto, sono in accordo con te sotto diversi punti di vista, e soprattutto sulla parte riguardante Roberto Savoia, che “avrebbe contrastato il giro di tecnici che c’è stato intorno alle nazionali (avrebbe contrastato anche ben altro … ma dobbiamo provarci anche senza lui, altrimenti non saremmo suoi amici, uomini e con la passione per il TT)”

    …e quindi proviamoci…

  4. Siciliano ha scritto il 27 Luglio 2006 08:06

    Per Vermiglio:
    ho iniziato a leggere il tuo articolo, e mi sembrava che ce l’avessi con chi non sa fare altro che criticare. Ho finito di leggerlo e ho detto: qua c’è uno che la pensa proprio come me, ci sono due o tre periodi che potrei fare il copia - incolla.
    Rech e Bisi sono due ragazzi di ottimo livello, Mutti e Seretti lo diventeranno forse anche più in fretta, a livello maschile in prospettiva futura non siamo messi malissimo E FINALMENTE TRATTASI DI ITALIANI, il che significa che non è scritto in nessun codice genetico che l’italiano è negato con la racchetta.
    Come hai detto benissimo il problema della Fitet è che non vuole investire nè risorse nè denaro nelle piccole società sparse per l’Italia dalle quali forse potrebbero uscire altrettanti talenti. Se il talento non prende in mano la racchetta in quelle 8-10 società del giro federale, è matematico che i nostri dirigenti e tecnici federali riusciranno a sprecarlo, o forse neanche ad accorgersi che esiste.
    QUESTO E’ QUELLO CHE SIGNIFICA ESSERE UN GRANDE DIRIGENTE FEDERALE ED AVERE UN GRANDE SETTORE TECNICO: dare ai talenti la possibilità di esprimersi.
    Tu sai quanto me che nel nostro sport se metti un mezzo-negato a giocare 4 ore al giorno è matematico che ti diventa con gli anni un medio/alto seconda categoria.
    SAI QUANTI MEZZI-NEGATI I TECNICI DELLE NAZIONALI GIOVANILI SI SONO OSTINATI A PORTARE AVANTI NEGLI ULTIMI ANNI solo perchè erano del loro giro?
    E che una volta usciti dalle nazionali giovanili sono rimasti dei mediocri?
    Io farei così: manderei gli Stefanov e gli Uhr a setacciare tutta l’Italia da cima a fondo, dalla più sperduta società della Lucania a quella dell’Abruzzo, e poi investirei molti sghei per far crescere a casa loro quei talenti, ossia manderei tecnici e sparring federali là, in quella zona per un paio d’anni.
    Questo è fare politica VERAMENTE FEDERALE, INVECE DI PENSARE SEMPRE A QUELLA FOTTUTISSIMA TABELLA VOTI CHE E’ LA VERA ROVINA DELLA FITET.
    Chiudo la discussione così:
    c’è uno sport che richiede lo stesso tipo di abilità motorie del tennistavolo. Ho visto praticamente tutti i migliori giocatori siciliani di tennistavolo saperci giocare molto bene: E’ IL CALCIO. Visto che lo praticano tutti, …. e se qualche dirigente gemellasse la sua società con un vivaio calcistico, e mettesse una racchetta in mano a qualche bambino che gioca bene a pallone? E poi quel bambino decidesse un giorno di scegliere il ping-pong?

  5. Rolly 74 ha scritto il 27 Luglio 2006 08:36

    Sciannimanico vattene via!

  6. record ha scritto il 27 Luglio 2006 13:29

    domanda per chi mi può rispondere: può verificarsi che un giocatore QUARTA nazionale uscito di classifica il 30 giugno per insufficiente attività nazionale, rientri il 1 agosto come TERZA nazionale perchè proposto dalla regione?grazie

  7. Supercompetente ha scritto il 28 Luglio 2006 06:10

    Per record:
    la risposta esatta è: sì, è discrezione della regione proporre chi vuole, anche un fantasmino.

  8. Un Francese a Waterloo: ha scritto il 28 Luglio 2006 06:42

    18 gli azzurrini partecipanti ai singolari,
    0 gli azzurrini che sono riusciti a vincere due partite!!!!!
    Settore femminile: 4 eliminate al primo turno, cinque al secondo.
    Settore maschile: 4 eliminati al primo turno,
    cinque al secondo.
    E la federazione invece di spendere i soldi in Italia per organizzare veri stage di una settimana o più, li ha mandati dal Dubai, al Marocco, dalla Svezia, al Portogallo, dalla Spagna alla Polonia, ecc, ecc.
    CHE SIA CHIARISSIMO CHE QUESTI RAGAZZI VANNO INCORAGGIATI E SOSTENUTI PERCHE’ SONO I MIGLIORI CHE ABBIAMO,
    ma il programma tecnico per loro consiste solo nel farli allenare a prendere aerei su aerei?????
    Oppure ….cattiveria… nel mandarli ai tornei dove si può racimolare qualcosa così si fa bella figura col Presidente??? Che tanto di pingpong non ne capisce nulla???
    Saluti a tutti da Waterloo, e vediamo cosa ci racconteranno.

  9. CLAUDIOPONG ha scritto il 28 Luglio 2006 13:57

    per record
    certamente perchè in base ai posti attribuiti un comitato regionale può proporre anche un n.c.

  10. Ivano ha scritto il 28 Luglio 2006 15:14

    per Siciliano:

    COMPLIMENTI! E’ proprio quello che avrei voluto dire io, anche se forse lo avrei trasposto in maniera più diretta…..ad ogni modo và bene così. Mi sa che se riuscirò a restare, almeno con la bocca, fuori dalla melma che circonda il nostro sport giuro che mi metto in testa di diventare “qualcuno”….vediamo se adesso vale la pillola del “ci penso io”. Certo, ho 29 anni….ho in mente tante belle cose…bisogna solo vedere FINO A QUANDO ME LE FANNO FARE….oppure vedremo se sarò castrato da qualche Presidente perchè giudicato “posseduto dal virus della correttezza e della lealtà” che qui viene temuto più dell’aviaria…..

    CIAO CIAO!

  11. Alessandro ha scritto il 28 Luglio 2006 21:20

    Vorrei commentare solo la parte di articolo legata a l’affermazione che se il nostro AMICO Roberto Savoia non ci avesse lasciato così prematuramente Stefan sarebbe rimasto a Monza.
    Mi spiace ma io (che ho preso il pesante fardello da lui lasciatomi) ho sempre detto al caro Stefan che con noi sarebbe potuto rimanere ma lui (giustamente) ha scelto una strada diversa , inoltre non credo che in generale sia corretto il modo in cui gli allenatori delle giovanili lavorino .
    Ribadisco ciò che più volte ho detto a Stefan e ad altri allenatori di pari responsabilità .
    Lavorare in stretto collegamento con gli allenatori delle società che fanno settore giovanile e identificati i migliori spesso andare presso le società di appartenenza a vederne il lavoro tecnico giornaliero.
    Uno stage vero all’anno di 20/25 gg prima degli europei giovanili non può far pensare di creare fenomeni, ma il lavoro di una e più stagioni in seno alla propria società crea pongisti interessanti su cui poi la federazione deve investire in simbiosi con le società .

  12. NIEDU ha scritto il 29 Luglio 2006 12:04

    DICIAMO LA VERITA,MAGGIOR PARTE DELLE RAGAZZI ITALIANI NON SONO SERIO,VENGONO IN PALESTRA SOLO PER CASEGGIARE,LORO MANCANO LE DETERMINAZIONE GIUSTA PER MIGLIORARE,MA SOPPRATUTTO NON SONO PER NIENTE DISCIPLINATO,IO FACCIO ALLENATORE DA QUALCHE ANNO E POSSO DIRE CHE CON UNPO DI UMILTA CI SARA DEI MIGLIORAMENTI ENORME,NON SO SE RIESCONO A COMPETERE CON I RAGAZZI DI ALTRI PAESI CHE HANNO LA CULTURA DI TENNIS TAVOLO A LORO FAVORE. QUINDI NO BUTTIAMO TUTTA LA COLPA SU GLI ALLENATORI,ANCHE SE RICONOSCO CHE CI SONO TANTI PERSONA IN GIRO CHE FANNO ALLENATORE MA NON CENTRANO NIENTE CON TENNIS TAVOLO.(SCUSATE PER TUTTI MIO ERRORI GRAMMATICHE)

  13. Siciliano: ha scritto il 30 Luglio 2006 06:18

    Qualcuno sa spiegarmi perchè ad un certo punto del torneo di consolazione tutti i ragazzzi e le ragazze hanno perso per rinuncia? (Dernini, Tarocco, Tomagra, Soldi, Rech)
    Scelta tecnica? Altri problemi?

  14. record ha scritto il 30 Luglio 2006 20:58

    per siciliano: non potrebbe essere semplicemente problemi di orario per il ritorno in Italia?

  15. Siciliano: ha scritto il 31 Luglio 2006 06:12

    Per record:
    non può essere assolutamente, sarebbe un vero RECORD, di quelli mondiali anzi galattici, ritirarsi ad un certo punto perchè ci parte l’aereo.
    Come direbbe Aldo: NON CI POSSO CREDERE!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  16. federico ha scritto il 23 Agosto 2006 21:29

    si può sapere quale è il motivo per cui hanno rinunciato ????

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