World vs. China

21 Gennaio 2010 da Ping Pong Italia 

del Drago Rosso

Due soli giocatori per nazione nel singolo alle Olimpiadi, e 2 soli (forse con la possibilità di arrivare a 4) ai Mondiali individuali. Il nuovo attacco dell’Ittf alla Cina è cominciato. Il problema, come ho detto tante altre volte, è che viene sferrato contro la Cina, ma distrugge l’intero tennistavolo.

PECHINO 2008

Prima di illustrare cosa sta per succedere, è meglio fare un passo indietro, così sarà più chiara la situazione. L’ultimo giorno delle gare di tennistavolo, poco prima delle due finali del singolo maschile (per l’oro e per il bronzo), c’è la conferenza stampa conclusiva dell’Ittf, col presidente Adham Sharara. L’atmosfera è da grande depressione: pochissimi giornalisti, quasi tutti occidentali, i cinesi snobbano l’incontro, sono già in sala ad aspettare il match Wang Liqin-Persson. Tutta la conferenza stampa è un lamento, interviene qualche giornalista tedesco e chiede a Sharara cosa si può fare per spezzare il dominio cinese, si chiede addirittura di avere la doppia medaglia per il terzo e quarto posto, patetico. Sharara, su quest’ultimo punto, fa notare che è il Comitato olimpico internazionale a dover decidere e che la cosa non è facile perché la doppia medaglia è riservata solo ad alcuni sport di combattimento, per evitare ulteriori rischi per gli atleti. Insomma, ancora una volta non si parla di come lavorare per superare la Cina, ma solo di come regalare medaglie agli europei. Poi, si parla di collaborazione con la Cina, ma sempre col solito equivoco di fondo: i cinesi sono accusati di “non rivelare i loro segreti”.. Già, gli europei pensano che ci sia qualche misterioso modo di vincere senza farsi il mazzo, che ci sia una pozione magica che dia la forza per battere i cinesi. E i cinesi, cattivoni, non glielo vogliono dire “il loro segreto”. Qui siamo ben oltre il ridicolo. Ma è proprio da qui che bisogna partire per comprendere cosa succederà fra poco.

COLOMBIA 2009

Durante i Mondiali juniores a Cartagena, in Colombia, si riuniscono varie commissioni dell’Ittf, fra cui quella che si occupa delle Olimpiadi. Viene preparato e approvato un documento in cui si chiede che i partecipanti alla gara di singolo alle Olimpiadi passino da 3 a 2. I mezzi di informazione cinesi riportano che il documento è stato approvato con una votazione di 14-1. L’Ittf, ufficialmente, parla di “grande maggioranza”, senza specificare i numeri. Il documento sarà discusso durante i Mondiali a squadre a Mosca, a maggio. Non lo discuterà l’Assemblea generale, ma il Board of directors, che è un organismo molto ristretto, in confronto all’Assemblea, quindi molto più “orientabile”, tant’è che ha sempre approvato qualsiasi proposta venuta dall’alto. Così, salvo clamorose sorprese, la regola dei 2 giocatori nel singolo alle Olimpiadi sarà approvata e gli europei potranno sperare in una medaglia, sempre che non sia un coreano o un giapponese a prendersela. A questo punto, il quadro è sempre più chiaro: si continua nello stravolgimento delle regole pur di fregare i cinesi. Ma allora, cosa vogliono ancora gli europei, sempre più ridicolizzati dai cinesi? Che Ma Long vada da loro a portargli cappuccino e brioche a letto, la mattina quando si svegliano? Che Zhang Jike gli spazzoli le scarpe? Che Xu Xin gli porti il borsone? Eh, davvero, cosa vogliono questi “poveri cocchi” di europei, che pretendono il diritto a lavorare di meno ma a vincere le stesse medaglie di chi ha lavorato almeno 10 volte più di loro?

NUOVE REGOLE

E finiamola con la menata che le nuove regole sono state fatte per avere un tennistavolo più moderno, per le nuove esigenze televisive, e non contro i cinesi. L’unica trasformazione che non è stata originata da un tentativo di danneggiare i cinesi (ma è stata comunque accettata perché poteva danneggiarli) è la pallina da 40 millimetri. A lanciare l’idea furono alcune grandi aziende, per motivi esclusivamente affaristici, il cambiamento avrebbe imposto nuove produzioni e la completa sostituzione di quelle vecchie. Ma il mondo del tennistavolo pensò solo al fatto che il gioco sarebbe stato rallentato, a svantaggio dei cinesi. Quanto alla enorme balla della “migliore visibilità televisiva”, vediamo un po’: chi non è appassionato di tennistavolo e qualche volta lo guarda in Tv non si è nemmeno accorto che la pallina si vede meglio; quanto agli appassionati, sfido chiunque a notare il cambiamento in Tv, davvero potete dire che vedete meglio la
pallina? Bene, se la risposta è sì, invito tutti a rivedere i filmati dei vecchi incontri e poi a dire, in tutta onestà, che si nota la differenza. E’ la più colossale puttanata che ci sia mai stata venduta. E poi, tutti gli sport tendono a essere più veloci per aumentare la loro spettacolarità e il tennistavolo invece rallenta? Aggiungo che, con la pallina da 40 millimetri, è sparito il colpo più spettacolare del nostro sport: la controschiacciata lontano dal tavolo. La pallina si affloscia come nel badminton quando si tenta di fare questo colpo.
E’ poi venuto il set a 11 punti e qui il tentativo di danneggiare i cinesi è apparso spudorato. Basti vedere, quando si giocava a 21 punti, che nel 90% delle partite fra giocatori di diverso livello il risultato era in bilico fino a metà set per poi pendere dalla parte del più forte. Ma non è finita, perché all’Olimpiade di Atebe abbiamo avuto la scandalosa regola dei due doppi dalla stessa parte del tabellone. E qualcuno ha il coraggio di dire che non era una regola contro i cinesi? E la colla, ne vogliamo parlare. Ci hanno venduto che è stata eliminata per motivi di salute, ma quando si trova il booster che non inquina è vietato ugualmente. Sì, perché il problema è rallentare il gioco, non la salvaguardia della salute degli atleti. E adesso, visto che non si sa più cosa inventare, ecco la riduzione del numero di giocatori.

OLIMPIADI A RISCHIO

Un’altra scusa che viene presentata a giustificazione di quest’ennesima porcata contro i cinesi è che il tennistavolo rischia di uscire dal programma olimpico se la Cina continua a vincere tutte le medaglie. Il concetto è questo: uno sport resta nelle Olimpiadi se è davvero universale e non limitato a poche nazioni. Ma qui c’è il grande bluff di chi sostiene questa tesi. Come sport “universale”, il Cio intende quello che “è diffuso” nel maggior numero possibile di Paesi, non quello che “distribuisce” medaglie al maggior numero di Paesi. Ci sono (o ci sono stati in alcuni periodi) sport nei quali è un Paese a farla da padrone, ma nessuno ha mai messo in dubbio la loro partecipazione alle Olimpiadi. E il tennistavolo, secondo recenti statistiche, è il quinto sport più diffuso nel mondo, intendendo la diffusione come numero di Federazioni nazionali rappresentate. E allora, dov’è il pericolo di uscita dal programma olimpico? Per favore, non prendiamoci in giro.

GARA A SQUADRE

Restando in tema olimpico, un intervento giusto sarebbe quello sulla gara a squadre, ma figuriamoci se i grandi soloni impegnati a combattere la Cina si preoccupano di aggiustare la più sciagurata formula di gioco che sia mai esistita. L’unica novità è che si sta discutendo se cambiare l’ordine delle partite, mettendo il doppio all’inizio, e non dopo i primi due singolari, fermo restando l’obbligo di due partite per ogni giocatore. Già, pensano che mettendo il doppio all’inizio si risolva la questione: ignoranti e incompetenti. Il vero problema di questa formula è che i due numeri 1 non si incontrano e che gli ultimi due incontri diventano una barzelletta, col più forte contro il più debole e col risultato scontato. Ma si è mai visto uno sport in cui i numeri 1 non si incontrano? Solo il tennistavolo è riuscito in questa autentica prodezza. E alla fine se ne vengono fuori col doppio all’inizio anziché a metà partita, ridicolo!

MONDIALI

I mezzi di informazione cinesi, quando hanno parlato della riduzione dei giocatori di singolo alle Olimpiadi, hanno messo in evidenza che anche ai Mondiali individuali succederà la stessa cosa, che è già stato approvato un documento per la riduzione a 2 soli giocatori per nazione nella gara di singolo. Qui bisogna precisare. L’unico documento venuto fuori finora è quello che riguarda le Olimpiadi, non c’è stato alcun documento, né alcuna decisione, in merito ai Mondiali. Ma posso già dare per certo, perché l’ho saputo da fonte diretta, che almeno una nazione prsenterà una proposta che sarà discussa a Mosca: ridurre i giocatori di singolo a 2 soli per nazione, probabilmente con la possibilità, per le nazioni che hanno più giocatori nelle posizioni più alte della classifica mondiale, di arrivare a un massimo di 4 (questa seconda parte non è ancora sicura, ne stanno discutendo gli estensori della proposta). Quindi, anche per i Mondiali, si prospetta una riduzione, ancora più drastica rispetto alle Olimpiadi. La gara più importante del tennistavolo, quindi, rischia di diventare una barzelletta. Ricordo, infatti, che l’Olimpiade è molto più facile rispetto ai Mondiali, visto che ci sono (almeno finora) soltanto 3 giocatori per nazione contro i 7 possibili nei Mondiali. Anche ammettendo che il limite sia di 4 per paesi come la Cina, un qualsiasi Open internazionale diventerà più importante e più bello dei Mondiali, perché lì potranno partecipare davvero i più forti, almeno i primi 6 (e in qualche caso anche di più). E allora, che valore potranno avere i Mondiali quando saranno inferiori, tecnicamente e spettacolarmente, a un qualsiasi Open internazionale? Si potrebbe obbiettare: in altri sport non ci sono 7 giocatori per nazione ai Mondiali. Certo, ma è anche vero che ogni sport ha una sua storia, una sua tradizione particolare. Andiamo sul concreto: perché questa proposta non è stata fatta quando la Svezia aveva Waldner, Persson, Appelgren, Lindh e Peter Karlsson? Allora andava bene che una nazione dominasse, purché non fosse la Cina? E ve l’immaginate che problemi ci sarebbero stati per gli svedesi, nel decidere chi eliminare di quei campioni, e che delusione per gli spettatori che non avrebbero potuto vedere “tutti” i migliori? Così, vogliamo avere Mondiali con sempre meno campioni e più spettacoli miserabili di sottosviluppati tecnicamente? Bene, è questo che ci aspetta. E solo perché bisogna stroncare la Cina. Succedrà, come è già stato per tutte le nuove regole, che la Cina continuerà a vincere, ma lo spettacolo sarà sempre più misero: perché il gioco si impoverirà nel tentativo di farlo diventare più lento e diventerà, al contrario, più brutto; e perché non potremo più ammirare i più forti campioni, ma solo 2 o 3. E’ questo il tennistavolo che si vuole?

REAZIONI

Naturalmente, ci sono già state reazioni indispettite dei cinesi. A differenza delle altre regole, stavolta la Federazione cinese preannuncia una forte opposizione. Questo non significa che riuscirà a fermare l’Ittf, ma almeno sarà chiaro che i cinesi considerano tutto questo un attacco a loro, cosa che non si era verificata prima, quando la Cina aveva fatto buon viso a cattivo gioco e aveva fatto finta di accettare le regole che andavano contro il suo dominio. A fare da portavoce alla protesta cinese è addirittura il c.t. della nazionale, Liu Guoliang. E questo già fa capire che i cinesi spareranno bordate. Liu Guoliang, intervistato dai giornalisti cinesi, ha detto: “Questa nuova regola spezzerà il dominio cinese nel reve termine, ma distruggerà il fascino del tennistavolo a lungo andare. Questa regola è chiaramente contro la Cina. Io capisco che l’Ittf voglia rompere il dominio dei cinesi e promuovere questo sport in altri paesi, ma cambiare le regole non risolverà il problema una volta per tutte. Meno giocatori alle Olimpiadi significherà minor partecipazione di grandi campioni e ridotta attenzione da parte del pubblico. Inoltre, tanti giocatori non avranno un beneficio da questa regola perché i loro sogni di partecipare alle Olimpiadi e ai Mondiali saranno frantumati. Io spero che l’Ittf chieda l’opnione di allenatori e giocatori prima del voto su questa proposta e che tenga in maggior considerazione gli interessi dei giocatori”.
Purtroppo, è facile battere la Cina su questo campo. Si mettono insieme tutte le nazioni che non hanno alcun valore tecnico, che sono pronte a qualsiasi voto contro la Cina e si ottiene una maggioranza di microbi contro una minoranza di grandi campioni. E’ così che il tennistavolo si avvia a grandissima velocità verso la distruzione totale.

Commenti

2 risposte per “World vs. China”

  1. pingo-pongo ha scritto il 21 Gennaio 2010 15:23

    Per la prima volta da quando è uscito questo blog, che ho letto sin dall’inizio, mi trovo dalla parte del DragoRosso. Avevo sempre pensato che le sue fossero tutte esagerazioni dettate da una “fede” verso certi estremismi. Non ho mai creduto o non ho mai voluto credere che la ITTF si muovesse contro la Cina e per i cambiamenti passati forse non ci credo ancora del tutto. La decisione ITTF di ridurre i giocatori mi sembra gravissima e mi cadono le braccia a tal proposito. Sono senza parole. Non riesco a credere perchè una federazione deve fare queste cose, non riesco a vedere nessun motivo plausibile perchè si debba muovere in questo modo. Povero tennis tavolo

  2. Carlo Pandolfini ha scritto il 22 Gennaio 2010 09:17

    Bellissimo articolo.
    In realtà alle Olimpiadi, basta vedere il medagliere, per lo meno nel maschile c’è stata una discreta alternanza tra cinesi, coreani e europei.
    Nel basket ed in altri sport per decenni hanno comandato in modo esagerato gli Stati Uniti e nessuno li voleva togliere dal programma olimpico!!!!!!!!!!
    Poi comunque la si metta chi è più forte vince: se acceleri il gioco perchè ci vuole più reattività, velocità, gambe,…
    … se lo rallenti perchè chi ha più potenza, gambe, reattività sarà chi saprà tirare più forte, più veloce, ecc. ecc.
    quindi, da qualunque lato la giri,
    ……. sempre i migliori vinceranno,
    a meno di non fare regole per farne giocare il meno possibile!
    Ecco, mi pare un tentativo interessante (…). FARE VINCERE QUALCHE MEDAGLIA IN PIU’ GRAZIE ALLE ASSENZE.
    FORZA ITTF. Una cosa molta sportiva.

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