Qualcosa è cambiato … o forse ancora no !

10 Gennaio 2008 da Ping Pong Italia 

di Alberto Vermiglio

E’ iniziato l’anno nuovo. E come ogni anno ognuno si attende qualche cambiamento, il più delle volte si spera … in qualche cambiamento, a seconda di come si vedono certe questioni. Succede così che riparte prima di tutti la Serie A1 maschile, leggermente in anticipo rispetto agli altri campionati (ma non sarebbe il caso di rivedere il calendario e dare più pause a vantaggio dell’attività delle nazionali, della formazione giovanile e dei tecnici ?…), e con essa la trasmissione RAI Sport SAT di posticipo, durante la quale, tra un commento e l’altro di Cagliari-Catania, lo speaker ci conferma ufficialmente le anticipazioni, le voci di corridoio di qualche giorno prima; l’anno prossimo cambierà la formula di gioco.

Proprio così, pare proprio che dopo il tentativo di prova effettuato con la A2 femminile e nei campionati regionali di qualche “coraggiosa” regione, al giro di boa della stagione si sia praticamente decisa la conferma del cambiamento del sistema di gioco. La nuova formula, denominata MiniSwaytling in quanto prevede la disputa delle prime sei partite sulle nove previste dalla “vecchia Swaytling”, prevederà la vitoria a 4 punti o, “..Udite, Udite..!!” sarà persino possibile tornare al pareggio. (Ricorderemo che in passato, con un “fantasmagorico Golpe” su proposta dovuta ad improvviso risveglio di un consigliere federale, venne eliminato uno dei due doppi che completavano la “Doppia Davis”, di per sé già snaturata dall’originale con l’anticipo degli otto singolari, oltretutto in una sequenza diversa che dava maggior importanza al n.3 che non al n.2 delle formazioni).

Quindi pare che qualcosa stia cambiando … ricambia la formula diranno molti … in effetti il sistema di gioco è variato abbastanza negli ultimi anni, ma solo per quanto riguardava la massima serie (o anche la A2 maschile). Questa volta sembra proprio che il cambiamento riguarderà però tutti i livelli di campionato, fino al più basso regionale, tant’è che 4 regioni, lo scorso agosto, hanno chiesto e ottenuto deroga (ma non si capisce poi perché debba esserci necessità di chiederla se si pensa di giocare meglio in altro modo…) per testare la formula nuova, la MiniSwaytling, già in vigore, ad esempio, da 7-8 anni in Francia.

Un primo resoconto statistico e di commento con gli amici che l’hanno vissuta ha dato molti riscontri positivi; minor durata (oltre un certo limite, ovviamente), minor peso del n.1 delle squadre, possibilità di pareggiare e portare “a casa” almeno 1 punto anziché il “classico 5-4 con 2 spigoli finali ai vantaggi”, maggior incertezza nell’esito della classifica finale, in generale un po’ più di possibilità anche per le squadre più omogenee anche se ..meno favorite se non dotate di un “n.1 spaccatutto”. Qualche commento negativo è invece legato sembra quasi unicamente ai tradizionalisti della maratona da concludere, se possibile, sul 4-4 decisivo, pena il vivere frustrati per la mancanza di “pathos” … e magari con una spadellata in testa di tagliatelle fredde quando si torna a casa oltre le 14:00 della domenica dopo 4 ore e passa di gioco….

Ma la questione fondamentale adesso è un’altra. … Nei campionati regionali si sono giocati tutti e 6 gli incontri previsti (quindi elaborazione ottimale delle classifiche con egual numero di gare degli atleti ne medesimo contesto, anche se è possibile che i due n.1 non si incontrino), anche sul risultato acquisito di 4-0 o 4-1 (solo in Sardegna il test regionale non lo prevedeva). La cosa pare non aver provocato grandi sconquassi psicologici, anche se dobbiamo riconoscere diversi stimoli tra gli atleti di livello regionale ed eventuali 1^ ctg che si dovranno trovare in egual contesto. Nasce quindi la presa in considerazione di un eventuale ulteriore cambiamento, i punti di classifica in base al punteggio (praticamente come nel Volley, dove da qualche anno chi vince 3-2 fa solo solo 2 punti poiché 1 va alla squadra sconfitta che ha strappato la bella….).

Obbiettivamente da noi non sarebbe semplice. Non sarebbe facile prendere la decisione del range di punteggi da attribuire, ma ancora più difficile è certamente pensare che si riesca a cambiare così tanto in una volta sola. In molti si sono sbizzarriti con le proposte. Dai più patetici e banali che avrebbero attribuito 3 punti alla vittoria ed 1 solo al pareggio, lasciando così invariata la differenza abissale che si crea verso la fine del girone di ritorno, dando esiti pre-scontati di fine campionato e addirittura triplicando lo scarto tra vittoria e sconfitta, a quelli più coraggiosi che assegnerebbero 1 punto per ogni vittoria, ma che costringerebbe ad una difficile lettura la classifica verso la fine del campionato, quando sarebbe necessaria un tal vittoria con un tal scarto ..che poi farebbe nascere i soliti italici sospetti.

La via di mezzo avrebbe potuto essere quella adottata dai francesi, un po’ semplice perché loro non sono italiani come noi; vittoria una volta che si arriva a 4, 3 punti alla vittoria, 2 al pareggio e 1 alla sconfitta (ma c’è da dire che anche in Francia, come in Germania e non solo, dalla serie B in giù si gioca su 3 o 4 tavoli e dalla 15 alle 20 partite, mentre da noi il livello della A1 è salito un po’ solo quest’anno e poi neanche granché, vista la mancanza di peso e di presenza di italiani 1^ctg di valore…). Indubbiamente un’altra via “di mezzo” avrebbe potuto essere quella di giocare tutti e sei gli incontri e assegnare 4 punti per le vittorie 6-0 e 5-1, 3 punti e 1 punto per i 4-2, 2 punti per i pareggi. Ma la domanda che nasce subito spontanea è: Chi comprenderebbe così velocemente tutti questi cambiamenti, soprattutto dopo i travagliati regolamenti della scorsa estate? Non osiamo pensare!

A mio modesto parere (e credo che finirà così) in A1 si dovrebbe giocare solo fino a vittoria acquisita e non oltre, visto che già la libertà di schieramento della formazione porta spesso alla disputa automatica di almeno 5° e spesso anche 6° incontro. IMPORTANTISSIMO è invece capire che, adottando questa formula, non si deve assolutamente snaturarla, tentando modifiche (dell’ultima ora…..!), tipo certe proposte che ho sentito fare, “..blocchiamo l’incontro tra i due n.1…!”. … Spero invece vivamente che dalla A2 in giù si opti per far giocare invece tutti e 6 gli incontri e magari col buon senso ed il coraggio di provare punteggi a squadre differenti, oltre che con la possibilità di intervenire in una necessaria e definitiva ristrutturazione dei livelli di campionati con dei pool di concentramento finale che aprano il calendario al lavoro delle nazionali e dad un’attività individuale più ampia.

Un ultimo riferimento alla televisibilità della formula di campionato, visto che proprio oggi sul sito federale è stato sfoderato un nuovo successo ottenuto dal Presidentissimo, sceso a Saxa Rubra per perfezionare un accordo circa le riprese TV. Devo questa puntualizzazione, al titolo del mio intervento e alle più assurde giustificazioni sopportate in passato circa gli accordi, i contratti, le meraviglie spuntate per vedere quattro top spin in televisione. Dalla prossima gara di campionato, Pieve-Castel Goffredo, la gara non sarà più trasmessa in diretta alle 19:00, col rischio di sottostare all’andamento breve o lungo o particolare della stessa. La partita andrà in registrata il martedì’ dalle 19:00 alle 20:30, permettendo una messa in onda integrale od un racconto con montaggio ad hoc da parte della RAI. …. Non mi dite: primo commento da pongista appassionato: Era ora, finalmente! … Secondo commento da rompiballe che non le lascia passare mai: … ma allora quando si facevano gli orari di campionato obbligati in base alla televisibilità, 11 del mattino, 14:00 o 16:00 di pomeriggio feriale, vi ricordate tutte le barzellette che ci hanno raccontato che era la RAI che voleva assolutamente il prodotto in diretta, che era più credibile anche per noi che siamo un sport che a fatica trova spazi sugli organi di informazione; persino le gare tutte nella stessa giornata obbligatoriamente le pretendeva Mamma RAI, ecc…ecc… Qualcosa è cambiato … o forse ancora no ?

Commenti

26 risposte per “Qualcosa è cambiato … o forse ancora no !”

  1. eugenio bertagna ha scritto il 10 Gennaio 2008 21:40

    Caro Alberto, quest’anno é stata introdotta l’importante novità di poter accedere ai tornei di 3a e 2a cat. dal ranking anzichè dalle qualificazioni dei tornei di categoria inferiore (che a mio avviso si sarebbe dovuta comunque salvaguardare). Ciò che purtroppo non segue la medesima filosofia sono le qualificazioni ai Campionati Italiani (che sono il motivo ultimo per il quale i tornei predeterminati hanno luogo). Chi, ad un certo punto della stagione, avendo raggiunto il ranking richiesto, optasse per disputare solo i tornei della categoria superiore a quella di merito ad inizio stagione, rischierebbe di non potersi qualificare agli Italiani di quella categoria. Per aspirare alla qualificazione si dovrebbero disputare i tornei regionali e nazionali della categoria di appartenenza e sperare di entrare nel lotto dei qualificati ma ciò costringe a partecipare ad una miriade di gare da sommare ai campionati a squadre e all’attività veterani o giovanile. Quindi da un lato si dà un’opportunità in più ma dall’altro si nega, di fatto, di poter aspirare alla partecipazione dei Camp. Italiani nella categoria ricompresa nel ranking raggiunto durante l’anno. Per l’anno prossimo si spera in una omogeneizzazione dei Regolamenti dei Campionati Italiani e dei Tornei Predeterminati che sono finalizzati appunto alla qualificazione ai Campionati Italiani stessi. Che ne pensi? Un Saluto.

  2. tennistavolo ha scritto il 11 Gennaio 2008 09:13

    Ma la nuova formula coinvolgerà tutte le serie oppure solo la A1? Non mi sembra una formula azzeccata…ancora una volta: in A1 si rischia di avere partite lunghissime (penso si disputerà su un tavolo solo) …già con la formula attuale durano anche tre ore…e più. Inoltre non cambierà molto la situazione del numero tre (quasi sempre l’italiano) ,anzi forse peggiorerà poichè sarà costretto a giocare spesso ancora un solo incontro però non con il numero tre avversario ma contro il numero uno!
    Spero a questo punto che non rovinino anche gli altri campionati,ma è ormai chiaro che con questa federazione non ci sarà mai limite al peggio!
    Basta guardare la classifica dei numeri tre attuali in A1 : per questo girone di ritorno solo tre squadre hanno un numero tre che figura tra i prima categoria(catania,roma,cagliari) poi abbiamo il numero 24(Tarocco,Brescia), n°26(Redini,Castelgoffredo), n°34(Giuliani,Este), n°39(Gigliotti,Pieve), n°124(Franco,Torino); infine c’è Oyebode (straniero equiparato tra il n°18 e il n°19,Messina) e Quadrini(Arpino),atleta attualmente senza classifica e che come ultima classifica occupava la posizione n°1218 !
    Complimenti!
    Buon divertimento!

  3. claudiosax ha scritto il 11 Gennaio 2008 10:48

    Certo che qualcosa è cambiato. Con la nuova formula si giocherà ancora meno. Ma non ci siamo sempre detti che noi “piccoli appassionati” vogliamo giocare?

    Ti parlo da EX GIOCATORE, nel senso che i problemi di lavoro, di sistemazione della nuova casa, della cura e stesura di nuovi libri, mi hanno portato a staccarmi un po’ dalla palestra: riesco a giocare solo una volta alla settimana (quando riesco), ma sono più sereno e mi mantengo ad una posizione che ritengo decisamente soddisfacente, almeno per me (115).

    La voglia di giocare però non mi è passata, quindi il campionato è la valvola di sfogo di tutta una settimana di lavoro e di impegni e devo dire che è anche un’occasione per restare in “allenamento”.

    Già adesso quando finisce 5 a 0 ti resta un po’ l’amaro in bocca per aver giocato poco… se poi cambia la formula, addio…
    Non so, io credo che non sia una gran cosa, forse è solo un mio parere, ma si giocherà ancora meno.

    Sarebbe stato meglio tornare alle 8 squadre, 4 week end in più liberi, ma mantenere la formula attuale: comunque il pomeriggio del sabato o la mattina della domenica sono dedicati al campionato, non penso che un’ora in più o in meno cambi le cose a livello di tempo…

    Lo so, è più televisivo, ma se la RAI passa un’ora alla settimana e in differita la Serie A1, a chi interessa la “televisività” di un campionato di C1?

    Non so, sono perplesso… anzi non sono proprio daccordo, ma tanto è la federazione che decide e noi che giochiamo.

    Non si potrebbe fare un sondaggio ai campionati italiani?

    Costo zero, una crocetta da mettere al momento del ritiro del numero sula formula che preferiamo per i campionati del prossimo anno… oltre 1000 partecipanti tra tutto, è un buon campione, no? Poi che decidano, ma che ci tengano in considerazione.

  4. Alberto Vermiglio ha scritto il 11 Gennaio 2008 11:05

    Qui bisognerebbe parlare di Tennistavolo, di cosa servirebbe velocemente per fare qualcosa di meglio a vantaggio di chi ne è innamorato e vuole giocarlo meglio che si può (certo un minimo, un espediente per giocare meglio qualche partita, qualche torneo, in funzione diqualche qualificazione, qualche crescita in classifica di atleti) e non di cosa servirebbe molto più in generale per rifondare (quello viene gridato da anni ormai…. ma…).
    Dunque, direi Eugenio che, per iniziare, bisognerebbe far notare a qualcuno … che sarebbe ora si smetterla. … Smetterla col continuare a non prendere in considerazione le idee di molti che vogliono il bene del Tennistavolo di Tutti.
    Nessuno vuole rovesciare (adesso) il Palazzo. Il Sistema non permette alcun stravolgimento, quindi è il momento per sfruttare la possibilità di apportare miglioramenti tecnici e procedurali che, ahimè, è ben chiaro non facciano parte del bagaglio tecnico e di esperienza di questa dirigenza (oltretutto ne trarrebbe vantaggio, in primis, proprio l’immagine di chi siede li adesso).
    Lo scorso anno fu messa in piedi in “quattroequatrotto” una commissione regolamenti (che in teoria non è mai stata sciolta quindi dovrebbe ancora esser viva ?!)…
    Tre riunioni a nessuna delle quali partecipo’ il vicepresidente Scardigno (autodichiaratosi poi non facentene parte), alla prima venne il rappresentante atleti del consiglio di presidenza fitet (qualche cattivo dice solo per preoccuparsi di una certa regola di utilizzo atlete) che si cambiò con il rappresentante tecnici, che fece le ultime due riunioni.
    Il lavoro venne assorbito in maggior parte dal vicepresidente Di Napoli, che si dimostrò oltremodo ricettivo ai cambiamenti innovativi che venivano proposti dagli “scapigliati”. Il responsabile (?) dell’area De Benedetti fu investito dalle molte variazioni di regolamento che già in quella stagione avevano visto riscrivere alcune regole (senza motivo), resesi poi in-interpretabili fino a costringere dei dietro-front a seguito di posizioni del giudice unico nazionale.
    Gran parte delle riunioni se ne andò a rivedere e confermare continuamente le decisioni appena prese.
    Vi furono parecchie altre proposte, alcune delle quali però stravolgevano la morigerata “posizione canonica” e furono .. diciamo .. “accantonate”.
    Dopo l’ultima riunione si rinviò ad una presentazione alle società quanto elaborato (a Terni le stesse società si dimostrarono ognuna più sensibile ai propri interessi che non ad un difficile ma costruibile miglioramento della struttura agonistica) e si rimase speranzosi di incontrarsi (almeno in 3 erano speranzosi) in vista della trascrizione di tante nuove norme, pensate, modificate, applicate, provate, rielaborate, affinchè non si incorresse nuovamente nel più pericoloso dei rischi a livello di regolamenti: l’interpretabilità (non interpretabile fra l’altro).
    Bene (anzi male!), è poi successo quello che tutti sanno. Semplicemente dico che ci sono persone che non sono in grado di eseguire uno studio approfondito di nuove norme, di una nuova attività agonistica, come minimo senza sapere svincolarsi dai lacci federali e di interesse cui sono ora collegate, poi anche dal lato tecnico puro. Al tavolo capiscono in pochi.
    Ora Eugenio ci chiede, al 10.01.2008 ore 10:40, se sia possibile “riomogeneizzare” i Regolamenti dell’attività individuale, campionati italiani ecc..ecc..; ..PLASMON ! faceva una famosa pubblicità di carosello !
    Come la vedo io Eugenio, pare che non interessi a persone alte in loco, visto che diversi miei punti di partenza tendono a riorganizzare l’attività agonistica togliendo forza punti/voti, ed inoltre io vedo tutte le attività: nazionali, squadre, individuali, formazione, estremamente concatenate tra loro.
    Chiedere adesso dei nuovi regolamenti, … beh! si poteva d’autorità modificare nel bene gli errori volutamente e forzatamente lasciati in essere quest’anno…. non si sarebbe avvelenato il popolo pongista e non si sarebbero commesse delle vere sciocchezze, come da te rilevate, circa la possibilità cronologica di passaggio da certi tornei agli altri…
    Per quanto riguarda cosa penso nella pratica necessaria ad una attività migliore ti rinvio ad altro intervento …questo è già lungo abbastanza…

  5. John Wayne ha scritto il 11 Gennaio 2008 13:43

    Essendo conservatore nell’animo non sono molto incline ai cambiamenti…Tanto più che la Swaytling, così com’è, a me piace ed appassiona, e non condivido neppure i commenti sul numero uno troppo forte. Se il numero uno è forte, e garantisce tre punti, buon per lui e per la sua squadra, ma mica vince da solo…
    Detto questo, la mini-swaytling non mi dispiace e mi incuriosisce.
    Trovo giusta la possibilità del pareggio, mentre non è positiva secondo me la riduzione degli incontri. Se l’obiettivo è velocizzare basterebbe obbligare a giocare su due tavoli.
    Molto interessante l’ipotesi di attribuire i punti (4 per il 5 a 1 e 6 a 0, 3 per il 4 a 2, 2 per il pareggio e uno per la sconfitta 4 a 2) al fine di rendere stimolanti tutti gli incontri.
    Farli giocare tutti, sempre e comunque, si rivelerebbe per me un errore, in quanto tutti gli esperimenti volti in questa direzione, in Italy of course, stanno fallendo miseramente.
    In Italia tantissimi, a tutti i livelli, giocano con un occhio alla classifica.
    Ad esempio l’esperimento di far giocare più partite a tutti all’ultimo giovanile a Terni ha avuto come conseguenza che nei Cadet, una volta giunti alle semifinali, tutti i qualificati si sono ritirati per essere più freschi il giorno successivo per il top12.
    Idem la Domenica le finaline per i posti sono state snobbate, con alcuni ritiri. Tutto è stato fatto per giocare di più, e si è giocato di meno!
    Anche agli Europei giovanili il consolation è visto spesso come una seccatura.
    Personalmente mi piace molto per i tornei la formula con tabellone di recupero: quando si perde una partita si può rientrare nel tabellone principale perdendo un turno.
    PS: so di essere OT, ma mi pare di aver capito che Max lavori anche con le giovanili degli Emirati Arabi: vorrei sapere come ha risolto l’abolizione della colla e con quali risultati.
    Inoltre vorrei chiedere al Drago cosa bolle in pentola in Cina riguardo a questo argomento.
    Io ho provato un pò di materiale sinora ed è meglio del previsto, ma c’è ancora da lavorare, soprattutto su durata e …costi!
    besos

  6. bonfanti marco ha scritto il 11 Gennaio 2008 15:56

    Fuori tema ma logicamente si collega al discorso di come organizzare l’attività agonistica.
    Leggevo oggi le classifiche nazionali maschili:
    644 over 40 e anche tanti di buon livello
    354 giovanili
    598 tra i 21 ai 39 anni.
    Quando diedi le dimissioni da presidente della Commissione Nazionale Veterani non c’erano ancora queste proporzioni ma quasi!
    Ero ben conscio che un buon presidente di detta Commissione, se fosse stato messo in condizioni di lavorare, avrebbe “avuto in mano” la Federazione. Lo sapevano anche in alto loco!

  7. eugenio bertagna ha scritto il 12 Gennaio 2008 17:30

    John Wayne tocca alcuni argomenti che mi “toccano”. E’ vero che a Terni chi ha giocato le qualificazioni non ha disputato le semifinali però credo che al riguardo sia stata fatta un po’ di confusione. Il regolamento prevede il raggiungimento del numero di 4 qualificati per il top 12 da aggiungere gli 8 da ranking. Gli arbitri avrebbero anche fatto disputare semi e finali ma credo che con qualche ragione alcuni allenatori abbiano preferito far “risparmiare” ai loro atleti un po’ di energie per l’indomani. Quindi non parlerei di “ritiri”, si trattava di interpretare il regolamento il quale non prevede semifinali e finali. Chi aveva disputato il solo girone a 6 aveva avuto qualche possibilità di giocare di più. Chi ha percorso il tabellone fino ai quarti aveva disputato un discreto numero di partite. Semi e finali, giocate tra giocatori più forti avrebbero potuto favorire solo un po’ di….acido lattico. Tantopiù che non era prevista una premiazione al termine del tabellone. Altra cosa é stato il brutto episodio di alcune finaline per i posti dal 5o in giù che sono state disertate…non si fa!
    Sull’argomento colla, i ragazzi stanno testando. Alcuni preferiscono le gomme effetto colla fresca che però a molti appaiono troppo morbide. Altri prediligono incollare le gomme tradizionali con la colla ad acqua ma precedentemente vulcanizzate con i cosiddetti “booster”, “turbo” o “speed optimizer”. La seconda opzione é quella scelta, per ora, dal mio figliolo. Un Saluto

  8. adygoro ha scritto il 13 Gennaio 2008 01:21

    sono appena rientrato da un 5-4 (fortunatamente per noi) e tra l’altro ottenuto con il 9° incontro con 4 dei 5 set ai vantaggi. Ovviamente ne sono felice ma…..avendo fatto da accompagnatore all’A2 femminile e partecipando ai concentramenti di A1 veterani ritengo innanzitutto che la miniswaytling sia formula non solo validissima, dal momento che rende maggiormente incerto un risultato, ma, e ritorno ad un vecchio tormentonte, dovrebbe non solo essere applicata a tutti i campionati ma andrebbe giocata col sistema dei concentramenti. Ciò non “sacrificherebbe” affatto le società sponsorizzate, dal momento che potrebbero loro per prime organizzare detti concentramenti. Si otterrebbe inoltre un altro obbiettivo, quello di giocare sempre in palestre con tanti giocatori e magari con maggior numero di accompagnatori e perchè no appassionati e pubblico. BASTA CON CAMPIONATI SENZA PUBBLICO, almeno dall’A2 alla Z!!!!!… ritengo che per la promozione del nostro sport sia un PASSAGGIO OBBLIGATO….e gli sponsor sapendo che c’e’ una manifestazione di ben altra portata sarebbero più propensi a tirar fuori soldi. Si creerebbero cos’ maggiori spazi per tornei individuali e nazionali, nonchè per i giovanili. Anche il campionato a squadre veterani dovrebbe optare per la formula miniswaytling.
    Con questa variazione avremmo sempre tanta gente in palestra e sarà anche più facile portare ragazzini ad appassionarsi.
    Un altra proposta, io giocherei le 2 finali di A1 maschile e femminile a squadre in occasione dei campionati italiani individuali, magari tra la fine dei IV e l’inizio dei III così da avere tanta gente presente all’evento più importante del nostro sport.

    Ciao Max, Ciao Alberto, Ciao Eugenio e ciao a tutti

  9. adygoro ha scritto il 13 Gennaio 2008 18:41

    ovviamente sono favorevole alla mini solo in caso di concentramenti, altrimenti non ha senso sostituire la swaytling.

  10. claudiosax ha scritto il 14 Gennaio 2008 09:00

    La formula del concentramento NON ESISTE!
    Ma scusate, faccio un esempio pratico, accaduto proprio sabato scorso in campionato: DOPO UN GIRONE DI ANDATA CON 17 VINTE E 3 PERSE arrivo a giocare con un forte mal di schiena che non mi permetteva di essere competitivo, ma siamo in 3 e quindi si gioca lo stesso. Era una gara, ok, abbiamo vinto (grazie agli altri due!!!) e potevamo anche perdere, ma UN INCONTRO.
    Provate a pensare se capita il giorno di un concentramento: ti fumi tutte le partite, non esiste proprio.
    Ma non ci sono solo infortuni, magari uno ha un impegno di lavoro o un’influenza… Nell’economia di un campionato ci sta che scappi un malannino o un impegno, nei concentramenti non può proprio accadere… se no sei finito…

  11. Marco Galli ha scritto il 14 Gennaio 2008 10:18

    A prescindere dal fatto che secondo me il bello di certi incontri di campionato è anche la loro durata, attenzione a troppi cambiamenti. Proviamo a prendere esempio da altri sport e da altre federazioni che si sono sempre dimostrate molto disponibili alle innovazioni. Non vi sembra che ad esempio il volley, sport che ho sempre seguito molto da spettatore, con gli ultimi cambiamenti ci abbia rimesso? A me sembrava molto meglio prima, e non mi riferisco all’abolizione del cambio-palla il quale rendeva certi incontri veramente interminabili, ma quando ad esempio non era concesso nessun tocco per così dire “sporco”, il pallone multicolor…A me sembra molto più beach-volley che non la “classica” pallavolo. Analogamente cerchiamo di cambiare sì, ma attenzione a non portare il tennistavolo troppo vicino al ping-pong da parrocchia o da circolo ricreativo.

  12. adygoro ha scritto il 14 Gennaio 2008 11:07

    caro Claudio e quante influenze vuoi che ci siano nelle 6/8 date in cui ci sarebbero i concentramenti. Se sei uno sportivo provi a regolare la tua vita anche in base a quelle date e stai attento a non prendere un influenza, se non lo sei pazienza. Se hai n impegno di lavoro pazienza uguale, significa che non sei ne un professionista ne un semi, ma un dilettante (ovviamente parlo in generale non mi riferisco a te) che gioca per divertirsi e allora se non puoi essere presente quella settimana la ta squadra perderà ed amen, la settimana successiva potrai divertirti con un torneo individuale o altro. Sarei curioso di sapere nell’incontro che citi quanti “SPETTATORI” erano presenti. Io gioco in B1 e sono già fortnato che la mia squadra ha 7 partite in casa in contemporanea ma ecco il resoconto delle nostre trasferte ad oggi:
    S.Elpidio 3 spettatori (silveri con figli)+ 2 amici del cinese
    Ravenna 6 spettatori (max confermerà) + 2 d1 in contemporanea
    Prati Fornola 1 c1 1 d1 in contemporanea + 3/4 donne carine compagne però non dei nostri avversari :-( Comune Roma 1 spettatrice compagna di un giocatore

    facciamola finita siamo ridicoli, ho vergogna anche ad invitare qalcuno a vederci per l’immagine da IV mondo delle palestre in cui spesso si gioca per giunta SENZA ARBITRI !!!!! Come possiate non capire che l’attuale formula campionati contribuisce alla fine del tennistavolo non è accettabile. Ai tempi miei (anche i tuoi) esistevano i circoli di ping pong (non l’attuale di dell’utri) e c’era un legame tra i circoli e gli appassionati che venivano a fittare i tavoli e la domenica mattina venivano a vedere gli incontri. Oggi si gioca nelle scuole che ti mettono a disposizione palestre spesso non adegate, se un arbitro misurasse l’intensità della luce l’80 % degli incontri non si potrebbero disputare.
    Tu sei contento così?? IO NO !!!
    ci vole na rivoluzione, anche in tempi veloci

    con affetto Ady

  13. Guido ha scritto il 14 Gennaio 2008 16:03

    Quando ho scoperto che dal prossimo campionato forse si torna ad 8 squadre mi son detto:- Ma come? Raccoglie così tanti consensi a 10, con maggiore incertezza, più possibilità di recuperare, così come è negli altri sport in cui si parla di competizione a squadre. Altrimenti consideriamolo solo sport individuale. In questo senso mi sembra assurda la proposta di Ady di concentramenti pseudotorneistici. Attirare pubblico e potersi giovare del tifo é un’arma in più ed un merito in più.
    A questo aggiungo che un maggior numero di squadre significa maggiore possibilità di gioco e di divertimento, di spazio per chi non é titolare. Questo vale anche per la formula: un conto è la A1 che é giusto faccia storia a sé per particolari esigenze televisive, un altro é il resto della popolazione pongistica che nella maggior parte dei casi spera di giocare di più, divertendosi di più. Una formula che, secondo me, si adatterebbe benissimo alle esigenze delle serie inferiori é la doppia davis che renderebbe tutto più avvincente sia con la possibuilità del pareggio, sia con la valorizzazione del doppio. Per la A1 va benissimo la mini-swaytling.

  14. record ha scritto il 14 Gennaio 2008 16:09

    a proposito di pubblico. perchè non far giocare l’eventuale-probabile finale di champions femminile a milano? si avrebbe maggior pubblico (vedi italia-cina)e magari qualche sponsor in più. che poi magari i soldi vadano al cg va bene lo stesso perchè almeno si muoverebbe qualcosa…
    o ho detto una str..ta?

  15. adygoro ha scritto il 15 Gennaio 2008 00:56

    Caro Guido, cito dal to post: “Attirare pubblico e potersi giovare del tifo é un’arma in più ed un merito in più.
    A questo aggiungo che un maggior numero di squadre significa maggiore possibilità di gioco e di divertimento, di spazio per chi non é titolare”…..

    Non ho capito bene tu dove lo vedi questo pubblico?????? Parlo sempre per esperienza personale. Sono stato ad Asola, che mi sembra una storica realtà del tennistavolo, c’era il concentramento di A2 femminile con 6 squadre ed in contemporanea l’incontro di A2 tra la squadra locale ed il Tonoli Caffè Excelsior, nonchè un incontro di B2 Maschile.
    Tutto molto bello, la palestra, gli arbitri presenti, i tanti stranieri tra uomini e donne, le forti giocatrici italiane. Si giocava se non erro su 7 tavoli…….IL PUBBLICO, non quelli che erano li per giocare, Saranno state al massimo 10 persone !!!!!! ma la palestra sembrava VIVA per le tante partite in contemporanea, e se per caso passava un bambino da li probabilmente il tutto gli sarebbe piaciuto e ti faccio un ultimo esempio.
    Ho una figlia di 18 anni, da piccola è spesso venuta con me, ma mai ha pensato di prendere una racchetta in mano in quanto la palestra in cui giocavo all’epoca era una specie di catacomba sottoterra, e dico questo con tutto il rispetto per chi oggi ancora ci gioca in quella palestra. Un paio di anni fa mia figlia a Roma è venuta ad assistere al torneo assolto e vedendo ben altro tipo di organizzazione nonchè tante ragazzine della sua età giocare, mi ha chiesto: PAPI MA PERCHè NON MI HAI MAI CHIESTO DI FARE QUESTO SPORT??? bene nelle palestre che frequentiamo normalmente per i campionati questa domanda non le sarebbe mai passata per la mente….se questo voi non lo capite, accontentatevi di giocare così. Io di certo non smetterò in ogni occasione di gridare il contrario e se me lo faranno fare lavorerò per questo obbiettivo !

  16. claudiosax ha scritto il 15 Gennaio 2008 10:18

    Credo che AdyGoro abbia ragione, come ho già scritto nel mio primo intervento io vi parlo da EX GIOCATORE, non che non gioco più, perchè giocare mi piace moltissimo e mi diverto ancora, ma da chi non riesce più ad allenarsi e gioca praticamente solo in campionato o nei tornei.
    Campionato è meglio, si arriva, ci si scalda, si gioca, si va.
    In torneo bisogna fare un sacco di chilometri, non sai mai quando giochi dopo il girone, magari aspetti 3 ore (come l’ultimo torneo a terni), sei skazzato, è umido, hai mal di testa, ecc…

    L’idea della doppia davis è bella, c’è anche il doppio, il pareggio, si può giocare tranquillamente su due tavoli… il problema è che bisogna essere almeno in 4 e 4 giocatori sono più difficili da trovare di 3… e così via…

    Sarò conservatore, ma la formula che c’è adesso per me va bene, avevo anche proposto di aggiungere un doppio dopo i primi 3 singoli, così si arrivava al pareggio… 5-5

    Da noi in palestra il pubblico non è molto tra 10 e 20 persone, per lo più amici, amatori, accompagnatori…

    Ma se giochiamo a concentramenti in casa si gioca una sola volta se lo organizzi, poi basta, e come pensi che sia più visibile in quel caso?

  17. Alberto Vermiglio ha scritto il 15 Gennaio 2008 13:31

    Per Guido,
    potrei sapere quali sono i gironi da 10 che hanno aumentato l’indecisione della classifica finale???
    - al primo anno a 10 squadre si sono dimenticati di fare 3 retrocessioni e 1 promozione e 1/2, risultato: una valanga di gironi con montagne di partite insignificanti dalla 2^-3^ giornata di ritorno, riserve assurde perchè non serviva far venire (e pagare il gettone) al giocatoree ingaggiato per salvezza o promozione ormai già ottenute.
    - quest’anno si è almeno corretto questo, ma poi cosa succede?:
    A2 gir.A Treviso e Verzuolo fra 3 turni già matematicamente 1^ e 2^, retrocessione manca da assegnare il terzultimo posto.
    A2 gir.B, Bologna matematico alla 5^ di ritorno, Firenze se non riperde con Forlì ha staccato 1/2 biglietto play-off, per retrocedere Siena ha l’ultima spiaggia con Reggio Emilia (1 gara) e poi ditemi come fa a vincere 5-1 a Forlì.
    B1 “A”, a Ripalta giocano con la mano sinistra per cercare di non vincere 5-0, retrocessioni …. basta guardare le squadre delle ultime 3 della classifica.
    B1 “B”, Modena si ruota in 4. Per perdere dovrebbe far giocare Battani e Franchini (forse), secondo sembra già Tramin “A”,in fondo…. vedi girone “A”.
    B1 “C”, Terni e Carrara si salverebbero in A2 a metà classifica.
    unico girone combattuto per per decidere la 3^ retrocessione (anche qui giocatori nelle ultime due squadre … alcuni da C1)
    B1 “D”, Molfetta e Mugnano hanno già vinto contro la 3ì pericolosa Vinchiaturo, quando si ripeteranno col Guspini (che ha solo il russo da B1) sarà chiuso il campionato. ….. Non conosco molti degli atleti che compongono le ultime 3/4 squadre del girone (e ricordo che è una B1….!!!!!!)
    Se vado a leggere le B2, a parte qualche squadra dei primi 2-3 gironi … comincio ad elencarvi talmente tanti 4^ctg che sembra di stare ad un torneo regionale…….
    Non parlo della C1, dove la mia stessa società contribuisce al vergognoso livello di atleti schierati ……..
    Dov’è l’indecisione a 10 squadre e con 2 punti a vittoria e 0 sconfitta e con lo stesso sistema di gironi geograficamente composti, che nella classe elementare del libro Cuore di E. De Amicis col Maestro Signor Perboni, anche il delinquente Franti avrebbe saputo far meglio a mettere insieme le località ed i paesi del Regno d’Italia..e le differenze sociali!!!…????? 

  18. Guido ha scritto il 15 Gennaio 2008 17:13

    Il concetto di maggior incertezza a 10 squadre é legato a quello della maggior possibilità di recupero. Se mi capita di giocar male un incontro cruciale per causa di forza maggiore, ho più possibilità di rifarmi nell’arco di 18 partite o di sperare in un passo falso dell’avversario, piuttosto che in 14. Non mi sembra di esprimere un’idea balzana affermando che, aumentando il numero delle squadre per girone, lo stesso diventa più avvincente, giocato, con più possibilità di esprimere i reali valori di una formazione. Parallelamente vi deve essere un proporzionato numero di posti promozione-retrocessione che contribuisca a mantenere vivo l’interesse. Per questo trovo che gli attuali 2+3 siano adeguati. Nel caso vegano mantenuti anche in uno scenario a 8 squadre, mi potrebbe andare bene, purché non si ripeta il passato con 1+1 o 1+2 in cui la solita corazzata ammazzacampionato toglieva interesse alle zone alte della classifica.
    Tutti gli anni nello scrutare il calendario per la prima volta si pregustano alcune trasferte. Lì vinciamo sempre, qui sono forti, là è difficile giocare, é un campo “caldo”. Esistono trasferte insidiose più per la difficoltà nel raggiungere il posto, le controversie logistiche, il carattere focoso dei componenti della società e dei parenti (soliti e unici tifosi, non sperate che possa essere diverso), che non per i valori tecnici. A me personalmente piace molto affrontare questo tipo di sfide, lo trovo molto stimolante, tempra il carattere, forma la personalità di un giovane atleta. Sarebbe un peccato privarsene.
    Bisogna pensare però ai giovani, come giustamente dice Ady, ad attirarne di nuovi che in un contesto chiassoso di larga partecipazione é più facile trovino stimoli. Questo é vero ma le occasioni ci sono già: ci sono i tornei di diverse categorie, comprese le giovanili e c’é la vetrina della serie A.

  19. adygoro ha scritto il 16 Gennaio 2008 14:22

    quindi caro Guido tu ritieni che ci siano già tante occasioni per attirare anche con l’immagine di UNO SPORT ORGANIZZATO nuovi adepti?? me le elenchi gentilmente? certo si può organizzare un pullman di una scolaresca calabrese o siciliana o molisana o puglise o campana per i prossimi italiani di Termeno. Così comincerebbero anche a capire cosa intendi per controversie logistiche. Dai uno sguardo al calendario e ti renderai conto che non è così. più o meno l’attività si completa in 34/35 week end dei quali 18 sono dedicati al campionato. 5 (più o meno) a tornei 4°, 5° a tornei 3°, 5 agli assoluti. Per me sono questi numeri che andrebbero ribaltati il campionato dovrebbe chiudersi in 8/10 settimane con tanto di play off, ed i tornei individuali dovrebbero essere una decina su scala nazionale ed i restanti a livello interregionale. Laciando libere delle settimane per eventuali stage dei giovanili, ma se vuoi anche per altre formule quali la coppa italia o un campionato anche a squadre veterani di B ( vista la crescente richiesta ).
    Non riesco in tal senso a capire anche a cosa servono attualmente le distinizioni dei giocatori in categorie dal momento che le possibilità di confrontarti sono 5 o 6 l’anno. L’attività regionale di fatto in tutta italia riguarda solo i IV e pochi III. Tornei assoluti regionali ad esempio non se ne fanno (forse tranne qualche eccezione) e si perde un’altra occasione di far vedere i bravi che giocano. Cito il portale risultati:
    Stoyanov 21 anni al 31 dicembre (4 mesi) 16 partite giocate
    Giardina 14 - Crotti 13 - Tomasi 12 - Lucesoli 12….. Attenzione Prosperini che gioca in A2 ed il veterani ed è un forte seconda 40 !!!!! - Spinicchia che fa l’a2 19 - Praticamente la media di 4 incontri ufficilai al MESE !!!! questo per dire che l’attività che fanno i nostri giocatori bravi non è che sia particolarmente intensa. Hanno bisogno di un maggior numero di possibilità di giocare e di confronto anche tra di loro.
    Un giocatore di medio livello non veterano praticamente fa una 50 di incontri ufficiali l’anno, di media 5 al mese e mi sembra ridicolo. Che poi il nostro sport è fatto dai tanti appassionati che SENTONO COME GARE UFFICIALI anche la PIZZA E BIRRA che si fa col compagno di squadra non lo metto in dubbio, ma non è che possiamo basarci sullo slogan “gioca a ping pong, ed anche tu potrai avere una Pizza pagata!!!” ecco quest’ultima metafora è quella che secondo me inconsciamente troppi di noi sentono come l’essenza di questo sport…Nulla di più sbagliato

  20. lelesguizzero ha scritto il 27 Gennaio 2008 18:04

    Una formula che come la miniswaytling fa si che il risultato sia determinato non solo dalla bravura dei giocatori ma anche dal k**o di avere una certa seguenza o un’altra,

    è una formula che fa skifo.

    Se poi aggiungiamo il fatto che si giocherà sempre meno, fa doppiamente skifo.

  21. Alberto Vermiglio ha scritto il 27 Gennaio 2008 22:28

    Senti lelesguizzero, ti rispondo solo per dirti che a qualcuno può piacere una formula legata all’indecisione/incertezza che questa può dare ad un campionato.. e ritenerla più importante del fatto che qualche n.1 di una squadra giochi qualche partita in meno (mi risulta che i 5-4 siano in percentuale molto più bassa rispetto ai 5-2, 5-1 e 5-0, forse i 5-3 saranno un po’ di più…, certamente … il 50% dei campionati hanno già dato il loro quasi-responso-finale alla 2^giornata di ritorno…), …
    a qualcun altro può piacere di più sperare di giocare almeno 3 partite ad ogni turno di campionato e reputare il resto dell’attività insignificante…. (per questo abbiamo gente che gioca a ping-pong … che pensa di essere un atleta di tennistavolo…e poi fa solo una ventina di incontri l’anno …se va bene… e magari gli danno anche del “grano”)…
    Forse c’è gente che spera di giocare di meno ad ogni partita e magari sperare che si possa fare un’attività con più occasioni di giocare… magari è utopistico….!
    Certamente i tuoi interventi non sono di grande aiuto, forse nemmeno molto sensati, .. ma anche tu devi avere i tuoi problemi…come tutti noi del resto (mica si vive di questa roba qua no?… almeno noi..!!)….. ma.. come vedi ti lasciano scrivere ancora, ..da qualche parte… quindi finchè dura…!? …
    Opinioni e propositi non t’abbiam mai visto esprimerli … potremmo quindi dubitare che tu ne sia in grado??

  22. lelesguizzero ha scritto il 28 Gennaio 2008 11:15

    Per vermiglio: mi dispiace ma resto della mia idea, le partite devono essere vinte sul campo non a causa della formula, altrimenti tiriamo una monetina e il più fortunato vince.
    Poi io non mi permetto di criticare gli interventi tuoi o di altri, ho espresso la mia opinione sulla formula.
    A me non piace affatto, ogni anno si cambia e la gente non ci capisce più niente.

  23. bonfanti marco ha scritto il 28 Gennaio 2008 19:17

    E’ arrivato dalla Federazione il modulo per il sondaggio, da restituire entro il 5 febbraio, indicando se la mini swaythling è ben accetta.
    Personalmente non vedo perchè si debba cambiare la formula attuale; parto dal presupposto che a mio parere sia indispensabile garantire un minimo di partite giocate ad ogni giocatore. Con l’attuale formula i giocatori delle 2 ns/ formazioni (entrambe seste in classifica) che partecipano alla B2 e C2 dopo 11 giornate di gara hanno giocato mediamente ognuno 27 incontri.
    La “mini” avrebbe fatto disputare 22 incontri giocando anche a risultato acquisito. Giocare a risultato acquisito mi sembrerebbe decisamente poco appetibile e personalmente non lo prenderei assolutamente in considerazione salvo attribuire punteggi diversi al 4/0, 4/1, 4/2, 5/1 e 6/0.
    Sono per la vecchia Swaythling.

  24. lelesguizzero ha scritto il 28 Gennaio 2008 19:29

    Grande Marco, sottoscrivo in toto ciò che hai scritto.
    Vorrei sottolineare la completa inutilità di giocare i matches a risultato acquisito, quando ormai gli atleti hanno la mente solo verso la doccia e il viaggio di ritorno.

  25. Alberto Vermiglio ha scritto il 28 Gennaio 2008 21:47

    Caro Bonfanti,
    Certo che ognuno può restare delle proprie idee.. ma, … io continuo a ritenere che qualche partita in meno sia un sacrificio accettabile per l’incertezza di un campionato e un andamento più regolare dei risultati il più possibile fino all’ultima giornata.
    Non voglio fare i paragoni con altri Paesi che la adottano o pare la vogliano provare, perchè poi scatterebbero ulteriori discussioni sulle serie inferiori alla “A”, che da noi non hanno le possibilità e la massa di giocatori che hanno altri.
    Dico invece che io non penso alla MiniSwaytling come unico cambiamento di formula, ma che miri ad arrivare ad una struttura diversa dei campionati, con possibilità di giocare uguali o più partite in minor giornate ed ampliando l’attività individuale a vantaggio di chi vuole giocare di più, in tutte le categorie e, soprattutto, a vantaggio di un programma migliorativo delle stagioni agonistiche dei team nazionali, dell’attività tecnica giovanile e di formazione tecnici e dirigenti, che troverebbe spazio (e l’importanza non la neghi nessuno) proprio dal recupero di calendario (7 giornate).
    Paragonare 5 partite in meno degli atleti del TT Bergamo, o di qualsiasi altra squadra media italiana, equivale certamente a lottare di più un match o un campionato fino in fondo, in cambio di una minor incidenza del n.1, una miglior regolarità ed elaborazione dei ranking.
    Il più forte vincerebbe comunque, la libertà di disposizione della formazione potrà aiutare un pareggio o due, forse una vittoria risicata, non certo una promozione ad una categoria superiore.
    Il discorso dei punteggi diversificati è un’altra cosa.
    So anch’io che ci vuole un certo spirito a giocare partite su risultato acquisito, ma dipende anche dai livelli di gioco (oltre che alla mentalità dei giocatori), fermo restando che resto dell’idea che la diversificazione dei punteggi, ad esempio da una B1 in giù non sarebbe uno scandalo di regoalrità/aleatorietà sportiva come si voglia forzatamente far credere.
    Dove si sta provando (infatti nei livelli regionali, non mi risultano tutti questi “rigetti” degli atleti che giocano quel tipo di incontri, fermo restando che PROPRIO LA DISPOSIZIONE LIBERA DELLA FORMAZIONE PORTA PRATICAMENTE SEMPRE, MINIMO AL 4-1.
    Quando è un 4-0 non ditemi che ci sarebbe tanta differenza dai 5-0 della vecchia Swaytling, … il n.3 “Y” che non la vede con B e poi torna a casa o ABC che costringe il n.2 a giocare solo una volta con il “Forte Z” perchè in cambio llo “Scarso A” prenda le botet da “X” e da “Z”… questo nel caso del 5-0…!
    E allora??! Dov’è la differenza…?
    Commentatemi invece la percentuale (seppur non elevata) dei 5-4 che servono solo ad arrivare al nono incontro alla ricerca di questo famoso “Pathos”, passando per qualche “Piallata” o “Asfaltata” che certi n.1 sono costretti, spesso noiosamente, a dare a dei veri e propri poveracci che girano per i diversi (e quelli si troppo diversificati) “livelli geografici” attuali.
    E’ chiaro che se la si vede solamente come: Ti tolga la Swaytling e di becchi la “Ridotta” senza nessun altro ragionamento correlato, … allora dobbiamo fermarci a fare 4 chiacchiere in più … ma con chi?… e di cosa?… DI Tennistavolo?
    Ma vi voglio fare un esempio sul senso che ha proporre o studiare cambiamenti, prove e speranze di moglioramenti per i giocatori medi tipo che circolano per le nostre palestre….:
    Variazione regole dei tornei giovanili (purtroppo, a mio modo di vedere…, solo in due tornei…. STESSA COSA CHE SI VOLEVA ANCHE PER I 2^ CHE GIOCANO MENO MA…. VAI A CAPIRE DOVE SONO FINITE QUELLE DUE PAGINETTE DI VARIAZIONI DEI REGOLAMENTI…..!!!?).
    Gironi iniziali da 6. Prime teste di serie direttamente al Top12 per evitare gare inutili (quelle da 1 punto valido per il ranking, o addirittura a volte 0).
    La n.13-14-15 che non sono sempre costrette ad uscire negli ottavi contro il fenomeno che viene ai tornei solo per i punti società, ma invece giocano partite interessanti fino alla fine (a parte che non si sa quale rimbambito abbia tolto la disputa delle semifinali e della finale al sabato, visto che probabilmente è lo stesso somaro che ha obbligato alle “finaline” che spesso vengono giocate a “pallettate” e magari fra compagni di squadra…..).
    Responsabili gare e arbitri: “Oddio.. e adesso come facciamo ? 5 turni, non fiiamo più!”
    Morale; il torneo ad eliminazione diretta dura pochissimo, visto che i partecipanti sono concentarti in meno gironi.
    Tutti fanno almeno 5 partite (con emno disparità di valori), … ma ecco che arrivano i fenomeni da palestra.
    Ahhh! Passano solo 2 su 6?! Non è giusto…! (no perchè poi come gestiremmo il 3° che ricapita dalla stessa parte del tabellone?).
    Ahhh! Nel Top12 Tizio ha perso le prime due e poi ha cazzeggiato le altre.
    Ahhh! Caio ha rinunciato alla finalina di posizionamento e si sono ripetute 3 o 4 partite già giocate….(no perchè se passavano 3 per girone cosa capitava?).
    Questi poi sarebbero quelli che vogliono giocare di più.
    E che cosa??? Ma la partita che con la Vecchia Swaytling ti porta sul 4-3, o sul 4-4, perchè il “Pathos” è solo lì..!
    Il Ping-Pong è solo quello!!! (?)
    I sistemi di gioco, l’attività (a squadre e individuale), le classifiche, le formule sono tutte correlate, in questo nostro “Finto Sport di Squadra”, ma in ognuno di questi “sottomenù” di attività, ognuno dice solo quello che gli frega per se, sia esso quello che va in giro solo per fare i tornei, che quello che fa 20 partite l’anno (a volte anche meno) e fa il semi-professionista (e qualcuno gli da anche del grano).
    Ci sono dei 2^ctg che in A2 hanno giovato (in 11 giornate) 7-8 partite….
    Poi in questo sistema di gioco, c’è la Federazione, che daetta le sue regole, i gironi geografici, i limiti di orario, ecc… ed è ping-pong certamente, quando si gioca 4 ore e un quarto una Swaytling (su 2 tavoli) dalle 21:00 di sera all’una di notte e si rincasa alle 3 ..se va bene…!!!
    Viceversa la Domenica è vietato giocare oltre le 14:00, così sai quanti spettatori ti vengono a vedere; quelli che convincono la moglie a buttar giù la pasta alle 11:00…!!

  26. bonfanti marco ha scritto il 28 Gennaio 2008 22:47

    x Alberto Vermiglio.
    Non facciamo troppa confusione. Io rispondevo al quesito sui Campionati a Squadre che occupano oggi 18 fine settimana. Ne rimangono 35 nell’anno per altra attività, vedi gare individuali.
    Sono senza dubbio d’accordo che il tennistavolo sia gioco individuale. In quei 35 fine settimana c’è spazio per organizzare di tutto. Cominciando ad eliminare i predeterminati per l’ammissione i Campionati Italiani (la posizione in classifica sarà quella che determinerà l’ammissione). Nella stessa data Tornei di categorie diverse, sarà il giocatore a scegliere a quale gara partecipare. Comunque lo scopo del mio intervento odierno era solo quello di far riflettere ed invogliare le Società ad esprimersi.

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