Bidone mondiale

18 Maggio 2013 da Ping Pong Italia 

del Drago Rosso

La rielezione di Sharara alla guida dell’Ittf, con le polemiche che l’hanno preceduta e che sicuramente la seguiranno, è il piatto forte della prima parte dei Mondiali a Parigi. Faccio subito un punto della situazione, per poi preparare il consuntivo finale, visto che gli argomenti sono tanti ed è meglio cominciare a esaminarli prima possibile.

ELEZIONI CON TRADIMENTO

Il risultato dell’elezione per la presidenza dell’Ittf è stato netto: 149 voti per Sharara, solo 55 per Bosi. Messa così, può sembrare che Bosi si sia lanciato in una impresa disperata e abbia sbagliato tutti i calcoli. Chi conosce Bosi sa che questo non è il quadro esatto della situazione. La verità è un’altra, e non certo bella. Il punto principale: la Cina aveva promesso il suo appoggio a Bosi, tirandosi dietro tutta l’Asia, ma all’ultimo momento lo ha mollato e si è messa d’accordo con Sharara. A Bosi sono rimasti solo i voti dell’Europa quasi compatta (39 per lui, 14 per Sharara, con Germania e Svezia a guidare la schiera delle pecore europee), quasi sicuramente 9 dal Sud America e 7 qui e là per il mondo, alcuni di questi probabilmente dall’Africa, dove la Francia, sostenitrice ufficiale di Bosi, ha buoni contatti. Se ci aggiungiamo la trentina di voti che dovevano essere garantiti dalla Cina e dall’Asia, più un’altra ventina fra Paesi arabi e africani che avrebbero votato Bosi se avessero avuto la sicurezza dell’appoggio cinese a lui, vediamo che i calcoli per la sua candidatura erano giusti, si andava sull’ordine del centinaio di voti. Considerando che i votanti sono stati 204, si capisce che Bosi, senza il voltafaccia della Cina, aveva ottime possibilità di vincere.

LE PROMESSE MANCATE

Ma come mai si è arrivati a questo punto? Naturalmente, la Cina sa mantenere i suoi segreti, ma stavolta si è mossa con poca accortezza e il suo tradimento è evidente. Per capirlo meglio, facciamo un passo indietro. Due mesi fa, Bosi è andato a Pechino e ha parlato direttamente con Cai Zhenhua, che in questo momento è viceministro dello sport (con possibilità concreta di diventare ministro), vicepresidente del Comitato olimpico, commissario straordinario della Federazione calcio con pieni poteri, oltre a essere il padrone assoluto del tennistavolo cinese. Bosi ha presentato a Cai Zhenhua i documenti che aveva raccolto sull’attività di Sharara come presidente dell’Ittf e contemporaneamente di responsabile dell’Ufficio marketing, con tutto ciò che ne conseguiva in termini di mancanza di chiarezza e di conti economici che non tornavano. Quindi, Bosi ha proposto a Cai Zhenhua di presentarsi candidato alla presidenza dell’Ittf per far cambiare le cose. Cai Zhenhua, impegnato com’è, ha detto che per lui era impossibile candidarsi, perciò ha detto a Bosi che si sarebbe dovuto candidare lui e che la Cina gli avrebbe garantito tutto l’appoggio, insieme all’Asia. Così, Bosi è andato avanti con la sicurezza di avere le spalle coperte. Da lì è partita la campagna elettorale, con tanto di messaggi e comunicazioni fra le varie parti che stanno a comprovare quale fosse lo schieramento a favore di Bosi. Insomma, si può ragionevolmente prevedere che Bosi non renderà pubblici questi messaggi, ma è evidente che nessuno può bluffare e dire di non avere mai appoggiato Bosi, tanto per capirsi! Cosa sarà mai successo negli ultimi giorni per far cambiare idea alla Cina? Bosi non si sarebbe mai aspettato questo cambiamento, anche tenuto conto che lui e Cai Zhenhua si conoscono sin da metà anni Ottanta, quando Cai venne in Italia a fare il c.t. della Nazionale e Bosi era nelle ultime fasi della sua carriera da giocatore. Inoltre, i rapporti fra Bosi e la federazione cinese sono stati sempre ottimi, per cui era davvero difficile immaginare quello che è invece successo. La stranezza del comportamento dei cinesi sta in questo principalmente: Sharara ha cambiato le regole e il mondo del tennistavolo facendo una conclamata guerra alla Cina, fino ad arrivare alla riduzione del numero di giocatori all’Olimpiade, facendo perdere alla Cina (non solo al tennistavolo, ma a tutto il movimento sportivo cinese) due medaglie olimpiche, sia pure due bronzi, ma comunque medaglie che, nell’ottica dell’Olimpiade, sono importantissime per qualsiasi nazione. Insomma, i cinesi sono stati le vittime di questa azione da parte di Sharara e, anche se hanno continuato a vincere sul campo, è chiaro che hanno preso schiaffi a livello politico sin dal 1999, quando Sharara fu eletto per la prima volta alla guida dell’Ittf. Ammesso che adesso abbiano trovato un accordo con Sharara, cosa mai possono sperare di avere? Non si può tornare indietro (purtroppo, dico io) alla pallina da 38 e ai set a 21 punti, non si possono far tornare a 3 i giocatori all’Olimpiade, perché il Cio manderebbe affanculo l’Ittf (prima li riducete e subito dopo li riaumentate?), che stracazzo mai può andare a vantaggio della Cina adesso? L’unica ipotesi è che, avendo Sharara annunciato che questa è la sua ultima volta da presidente e che non si ripresenterà candidato fra 4 anni, e avendo la Cina fatto eleggere come vicepresidente Shi Zhihao (ex campione del mondo, fino a Londra 2012 c.t. della Nazionale femminile), la Cina potrebbe aver barattato il suo appoggio a Sharara con l’assicurazione che fra 4 anni tutte le nazioni che ora appoggiano Sharara voteranno per Shi Zhihao. Nel caso la Cina avesse vitato per Bosi, magari Sharara avrebbe potuto organizzare un’altra candidatura per un suo amico e dare l’ennesima fregatura alla Cina. Ma queste sono solo ipotesi. Resta il fatto che la Cina ha tradito Bosi, questa è l’unica e amara realtà.

DOCUMENTI SEGRETI

Tutto questo, comunque, non cancella l’altro punto fondamentale, quello che riguarda le accuse presentate da Bosi e dal Board dell’Ettu contro Sharara, accuse preparate da una squadra di commercialisti e avvocati, accuse che sono specifiche e pesanti. Bosi deve solo decidere se continuare su questa strada, fino al punto da portare tutto in tribunale, ma non è una decisione da prendere a caldo. Probabilmente, Bosi e le 39 nazioni europee che lo hanno votato discuteranno su cosa fare. Per il momento, visto che sono venuti meno i motivi che mi impedivano di mettere in linea i documenti (tuttora non posso dire quali siano questi motivi, posso solo dire che sono venuti meno), li metto a disposizione di questo blog. Una sola avvertenza: sono in lingua inglese e sono così lunghi che per tradurli ci vorrebbero settimane, per cui dovete accontentarvi. Comunque, c’è la lettera dell’Ettu all’Ittf, c’è l’elenco delle accuse a Sharara, ci sono tutti i documenti che provano le accuse, c’è poi la risposta di Sharara e infine la controrisposta di Bosi a Sharara. Ognuno sarà in grado di farsi un’idea, ognuno valuterà se sia giusto andare avanti o se le accuse sono infondate. Io penso che ci sia bisogno di fare chiarezza.

MONDIALI GIOCATI

Naturalmente, ci sono “anche” i Mondiali giocati, che dovrebbero essere la cosa più importante. Faccio quindi il punto a poco oltre la metà dei giochi. Comincio con l’organizzazione: assolutamente pessima, e non sono io a dirlo, ma tutti i partecipanti. Dieci anni fa, in questo stesso palazzetto, Bercy, ci furono Mondiali molto buoni. Adesso, è lo sfacelo. Due soli esempi per capire la situazione: gli shuttle bus per i collegamenti fra alberghi e palazzetto sono un optional, gli orari non vengono quasi mai rispettati, molte corse saltano completamente e, quando qualcuno chiede cosa fare, gli addetti dell’organizzazione rispondono che devono prendere un taxi; la mensa è una cosa oscena, cominciando dalla qualità del cibo, passando dal fatto che, una volta preso il vassoio e la roba da mangiare, non si può più tornare a prendere qualcos’altro, fosse anche una sola mela, per arrivare infine alla barzelletta di un controllore che, quando si esce col vassoio dalla linea di distribuzione del cibo, verifica se non si è presa troppa roba e dà l’ok o dice di tornare indietro a restituire qualcosa. So che sembra assurdo, ma è assolutamente vero. Siamo alla follia totale per risparmiare un po’ di soldi. Non parliamo dell’organizzazione delle gare, con una seconda sede distante 7 chilometri, da raggiungere con un pullman che ci mette almeno 20 minuti, una sede poi che è una specie di inferno dantesco, con tavoli ammassati e nessuna possibilità di muoversi all’interno. Nel palazzetto principale, poi, ci sono state due sale nei primi quattro giorni di gare, con la seconda davvero di scarsa qualità logistica, con tavoli dallo spazio minimo e luce assurda, con fari sui lati che danno un effetto ombra e vanno a finire negli occhi dei giocatori.

GARE E RISULTATI

Scrivo alla fine della quinta giornata, quindi tutte le mie considerazioni sono relative a questo limite di tempo. Comincio dagli azzurri, che sono andati non bene, ma anche meno male del previsto secondo me. Detto che i gironi di qualificazione erano roba pietosa, con un livello tecnico da serie inferiori italiane, Rech e Mutti sono stati andati fuori nel turno successivo, a eliminazione diretta. Rech si è comportato molto bene contro Tosic, che magari è in fase calante, ma resta un giocatore di buon livello. Un po’ più di convinzione e Rech ce l’avrebbe potuta fare, comunque mi è sembrato in crescita. Mutti ha perso da un avversario più debole, il danese Rasmussen, ma, rispetto alla mia ultima analisi sul suo gioco, mi è sembrato finalmente in fase evolutiva. L’ultima volta che l’avevo visto, si riduceva a cercare sempre l’attacco di rovescio anche dal lato del diritto, con movimenti quasi “rachitici”. Adesso usa molto il diritto, il gioco è impostato in modo da prepararsi l’attacco, preferibilmente di diritto, la velocità è aumentata. E’ però in una fase in cui i collegamenti fra un’azione e l’altra, i passaggi dal diritto al rovescio e viceversa, non sono ancora fluidi, per cui si ritrova a subire i contrattacchi dell’avversario e, inoltre, non ha ancora raggiunto la velocità massima. Comunque, se continua così, può aspirare a qualcosa di buono. Bene Stoyanov, che continua a fare belle partite ai Mondiali, anche se alternate a cali improvvisi di concentrazione. E’ andato vicino alla grande sorpresa contro il francese Mattenet, n.27 della classifica mondiale. Sul 3-2, Nyagol è partito bene, 4-1, ma poi si è preso un parziale di 10-1 e la sua partita è finita lì. Troppi alti e bassi nel suo gioco, ma se trova la continuità può giocare a un livello alto. Peccato invece per Bobocica, eliminato al primo turno dal russo Paykov, giocando male. Inspiegabile il suo comportamento, anche se Paykov non è davvero uno sprovveduto, ma ci aspettiamo miglioramenti sensibili da Bobocica, soprattutto perché ha trovato finalmente una stabilità ad alti livelli negli allenamenti all’Accademia di Schlager a Vienna. Fra le ragazze, ha deluso un po’ Ridolfi, che ci aveva abituato a ben altre prestazioni. Contro la greca Christoforaki è sembrata abulica, poco convinta di potercela fare. Un po’ più di convinzione nei propri mezzi dovrebbe averla. Vivarelli, contro la slovena Galic, ha perso 4-2 ma con la sensazione di aver sciupato una buona occasione. Avrebbe bisogno di un po’ più di calma negli attacchi, a volte troppo frenetici, e dovrebbe gestire meglio alcune situazioni in cui è meglio piazzare la palla che tentare attacchi forzati. Infine, tanta sfortuna per Stefanova, che aveva una possibilità di arrivare al terzo turno, per affrontare la testa di serie n.1, la cinese Ding Ning, ma ha avuto l’ennesima fregatura dovuta alla regole del cazzo dell’Ittf. Superata l’indiana Kumaresan al primo turno, si sarebbe dovuta trovare l’ungherese Pota al secondo, vale a dire un’avversaria abbordabile, soprattutto in considerazione del suo gioco, di scambio veloce sul tavolo, che va benissimo per Nikoleta, grazie al suo anticipo di rovescio. Invece, si è ritrovata la cinese di difesa Hu Limei, che è partita dalle qualificazioni perché non ha classifica internazionale, nonostante i suoi ottimi risultati in Cina (ha battuto due volte la campionessa mondiale di singolo Ding Ning). Una volta entrata in tabellone, dopo partite ridicole in qualificazione, durate 10 minuti, è stata sorteggiata proprio dalla parte di Niko, e buonanotte. Considerate le schiappe che stanno in classifica mondiale grazie a due partecipazioni della minchia a tornei della straminchia, bisognerebbe cominciare ad assegnare punti veri a chi è forte davvero, magari anche considerando tornei nazionali di altissimo livello, altrimenti continueremo a prenderci in giro. Comunque, Stefanova non ha potuto far altro che giocare onorevolmente e uscire dal singolo. Nei doppi, poco da fare contro avversari nettamente più forti. In generale, continuo a vedere gli azzurri, salvo piccoli miglioramenti, abbandonati a se stessi, nonostante gli sbandierati proclami di cambiamenti tecnici.

IN GIRO PER IL MONDO

Dall’Italia, comunque, arriva anche qualche buon esempio, come quello di Francesco Nuzzo, che è a Parigi in veste di “deputy referee”, vale a dire è il vice (insieme ad altri 5 arbitri di differenti nazioni) del giudice arbitro dei Mondiali. Il suo comportamento, insieme a quello di Abascia, impiegato come arbitro, riporta su il giudizio impietoso sulla classe arbitrale italiana, affondata dalla colossale figura di palta della finale olimpica femminile. Per quanto riguarda le gare, dal resto del mondo arrivano tante notizie. Comincio da Wang Liqin, malinconicamente inquadrato dalla Tv mentre guarda, da solo sulle tribune, la gara di singolo, da cui è stato escluso a vantaggio di Ma Lin, che infatti è stato sbattuto fuori dal giapponese Matsudaira. Wang Liqin continua a fare meraviglie in doppio. In quello maschile, insieme a Zhou Yu, fa sfracelli. In quello misto, si distingue in una visione “illegale” della gara: nelle sue partite, infatti, si gioca “uno contro tre”. Lui è uno, la sua compagna, si fa per dire, Rao Jingwen, gioca per gli avversari. Wang Liqin fa letteralmente miracoli per tenere in piedi la baracca, è davvero commovente per l’impegno e per lo sforzo di non strozzare Rao Jingwen, anzi deve pure preoccuparsi di sostenerla moralmente! Il doppio misto, ad ogni modo, è quello che i cinesi hanno deciso di regalare agli altri, formando coppie assurde, con maschi ormai fuori dal grande giro (Chen Qi e Qiu Yike) e donne di seconda e terza fascia o che mal si adattano (Wen Jia e Hu Limei, quest’ultima una difesa in coppia con un attaccante, Chen Qi!), tant’è che gli altri due doppi cinesi sono usciti subito. In quello maschile, c’è stata l’unica altra eliminazione, grazie alla prodezza di Fang Bo e Chen Qi che, in vantaggio 3-1 e 9-3, sono riusciti a perdere con i giapponesi Chan-Matsudaira. Avviso ai naviganti per il tabellone di singolo femminile: la partita fra Ding Ning e Hu Limei era vera come è vero che io assomiglio a George Clooney. Falsa che più falsa non si può. Hu Limei poteva essere pericolosa per Ding Ning (dopo averla battuta due volte in Cina), quindi i dirigenti cinesi si sono premurati di dirle di non rompere le palle, e lei si è adeguata con una partita oscena in cui ha badato bene a buttare tutte le palle nel cesso. L’ordine di scuderia è che una difesa non potrà mai vincere i Mondiali e che le più forti (Ding Ning, Liu Shiwen e Li Xiaoxia se la devono giocare fra loro), tant’è vero che anche Chen Meng ha dovuto fare una partita del cazzo contro Li Xiaoxia. Infine, da notare, ancora una volta, i tabelloni a cazzo: nei sedicesimi hanno giocato Zhang Jike contro Fan Zhendong, mentre sugli altri tavoli si potevano trovare match “mitici” come Gardos-Assar, Baum-Lebesson, Niwa-He Zhiwen, Chan-Freitas!!! E alla fine i cinesi, contenti di essere presi per il culo in questo modo, vanno a votare per Sharara. Congratulazioni!

Commenti

24 risposte per “Bidone mondiale”

  1. DANY ha scritto il 21 Maggio 2013 11:32

    Mondiali finiti con i quattro cinesi che come al solito arrivano alle semifinali. Semifinali che mi hanno un pò deluso per il gioco espresso e la scarsa spettacolarità. Addirittura in finale mi sono addormentato guardando l’incontro tra Wang Hao e Zhang Jike……..scambi brevi…..errori gratuti…..insomma una finale poco coinvolgente. Tecnicamente ho visto in grande spolvero il rovescio di Zang che utilizza per aprire qualsiasi palla ……colpo che stà diventendo micidiale negli scambi vicini al tavolo…….e i servizi che fanno la differenza e che secondo il mio modesto punto di vista impoveriscono il ping pong, I servizi condizionano il gioco di un buon 70/80 %. Servizi lisci mascherati di effetto……servizi con molto spin mascherati in lisci…..servizi che sembrano corti e che invece diventano lunghi. Forse c’è da rivedere qualcosa…..anche perchè la gente che vuole avvicinarsi a questo sport preferisce vedere scambi lunghi piuttosto che un servizio e una risposta a rete, cosa che si è vista molto in questo mondiale. Speriamo nella pallina nuova………probabilmente lo spin sarà inferiore a meno che non intervengano i materiali a supplire questa mancanza. Che dire poi di Ma Long ? Drago facci sapere cosa gli è successo in semifinale perchè sembrava di vedere un giocatore finito……infatti mi è sembrato che alla fine Wang gli abbia detto: ma che cazzo ciai ???….. Concludo dicendo che come sempre la Germania mi sembra l’unica nazione europea a tenere botta e nonostante la delusione Baum….che è stato distrutto ai quarti dopo aver impressionato negli altri incontri…..mi ha invece colpito positivamente TIMO Boll. Forse Ma Long non era al top……ma Boll ha giocato veramente bene, l’unico europeo in grado di giocarsela con i cinesi e con un rovescio mancino che se entra sono dolori per tutti…..Dimenticavo il Giappone……..Notevoli Matsudaira e Koki Niwa i quali sono i due giocatori che mi hanno fatto divertire di più contro i cinesi. In particolare Matsudaira che ha delle intuizioni di bloccatore micidiale…..forse meritava la semifinale. Direi che con un pò di esperienza in più potrebbe fare molto bene nei prossimi anni e potremmo anche divertirci di più godendo del loro gioco diversificato e un pò fuori dalle solite rime cinesi.
    Infine rimango deluso dalla Cina per il tradimento a Bosi…………se è vero che in tutti questi anni sono stato danneggiati dall’attuale presidente perchè rivotarlo dopo aver dato la parola a Bosi ? In questo senso si sono dimostrati sicuramente non i primi al mondo come invece fanno sul campo da gioco……

    ciao a tutti e buon ping pong

  2. about.blank ha scritto il 22 Maggio 2013 09:29

    Matsudaira, Drake! Do You remember? ;-)

  3. sacramen ha scritto il 22 Maggio 2013 16:13

    @ Dany

    Non è che i servizi impoveriscono il TT anzi, è l’esatto contrario. Se tecnicamente non sei in grado di rispondere ai servizi avversari significa che non meriti di vincere… Cosa si fa? Si eliminano i servizi e si parte come nel palleggio di riscaldamento?
    La cosa che fa pensare è che Zhang Jike ha vinto un mondiale senza giocare.
    Il quarto contro Baum l’ha giocato si e no al 50%, forse anche meno, visto che giocava a buttargliela di là senza forzare perchè quando lo faceva non c’era storia (che poi ho goduto come un riccio a vedere Baum battere Ovtcharov, non sarà ’sto fenomeno ma almeno è un giocatore più completo…).
    4-0 a Xu Xin, con un 2° set vinto 11-2, significa che stava facendo un altro sport (poi, Xu Xin ha limiti fisici e “mentali” enormi).
    Se Ma Long non si fosse sotterrato in quel modo in semifinale forse avremo visto un’altra finale, molto più combattuta e spettacolare (ma anche no…). Purtroppo Ma Long anche questa volta ha fatto pena, irriconoscibile rispetto il precedente incontro con Boll (e pure io spero che il Drago ci dia la versione VERA e non quella ufficale…).

    Poi, zero cattiveria in campo da parte dei cinesi… Zhang sembrava stesse facendo un’esibizione, giocava da scazzato, Wang Hao sembrava fosse entrato in campo consapevole di perdere…

    Boh, per me sono stati mondiali ridicoli…

  4. DANY ha scritto il 23 Maggio 2013 08:53

    @ sacramen

    Tutto vero……..zero cattiveria in finale forse perchè sono stanchi di giocare tra di loro…….lo fanno ormai da tanto tempo che si conoscono a memoria e non hanno più stimoli……si annoiano anche ad una finale mondiale !!!!!!!?????
    Addirittura mi è balenato in testa ad un certo punto che qualcuno abbia suggerito a Zhang di far vincere qualche set a Wang…….per rendere più combattuto l’incontro. Forse il grande Liu…..l’allenatore, prima dell’incontro potrebbe aver detto a Zhang : fagli vincere qualche set…..mi raccomando ! La dimostrazione è stata anche la scarsa esultanza finale…..sembrava di essere in un allenamento.

    Ritornando a Ma Long…….credo e sono convinto che sia il migliore…..ma non dal punto di vista psicologico. Zhang lo batte in questo sotto tutti gli aspetti. Zhang è un vincente, è forse questa la differenza che passa tra i due. Nelle grandi competizioni Ma Long arriva alla fine e poi crolla. Zhang no ! La grinta e la determinazione si vedono nello sguardo…….(non a caso si è strappato di dosso la t-shirt a Rotterdam……segno di cattiveria agonistica non individuabile in molti).

    Per quanto riguarda i servizi io dico che impoveriscono il TT dello spettacolo necessario a far godere la massa del pubblico. Mi spiego. E’ chiaro che per chi gioca e se ne intende di questo sport…..saper rispondere ai servizi “cattivi” è segno di grande bravura e maestria. Così come lo è saper fare certi tipi di servizi. Quindi se valutiamo le variabili possibili immaginabili del servizio è naturale che sia un arricchimento del TT. Non lo è però dal punto di vista dello spettacolo. Lasciamo perdere i campionati del mondo dove si spera che tutti sappiano rispondere a certi tipi di servizi (anche se così non è stato perchè ho visto parecchi errori a rete e scambi cortissimi). Il ping pong fatto di controtop da cinque metri dal tavolo, la difesa alta infinita, il topspin a seguire sui blocchi dell’avversario, le rotazioni in campo aperto da posizioni impossibili…..questo è quello che la gente vuole vedere……ed è quello che và all’occhio del ragazzino, Se vogliamo catturare i nostri giovani e fargli lasciare il calcio per iscriversi alla scuola di ping pong….dobbiamo far veder questo…….e se si esprime questo gioco…. secondo il mio modesto punto di vista aumenta la visibilità in TV …….aumentano gli appassionati……aumentano i giocatori……aumentano i tecnici……..e così diventiamo uno sport più conosciuto e non uno sport “minore” godibile solo su You Tube o in alcune palestre “cionciose”.
    Nel basket, che conosco bene, colpisce la NBA perchè ha saputo dare un’impronta spettacolare al gioco…..togliendo alcune regole bloccanti che invece esistono in Europa……lasciando correre i giocatori…..fischiando meno infrazioni…….atleti spettacolari che schiacciano a go go……risultato….palazzetti pieni di 60.000 persone e ragazzini che fanno a gara per avere la maglia di LBJ.
    Pprovate a dire ad un ragazzino : vuoi vedere la partita tra Milano-Siena o preferisci Miami-Los Angeles ? Nel calcio e nella pallavolo c’è stata qualche rivisitazione anche a livello tecnico perchè la gente vuol vedere i gol o le schiacciate a muro……quindi non più “meline” alla Trapattoni ma trattamento di palla al piede e correre…correre…correre (vedere Barcellona, Bayern,…..e permettetemi Juve).
    Il tennis è fortunato in quanto è molto spettacolare già da sè…..ma anche qui il servizio gioca un ruolo fondamentale in giocatori ormai alti sopra il metro e novanta. Credo che un pubblico che veda un set 6-0 con tutti “ace” di Federer sia meno contento di un pubblico che vede un set 7-6 tra Nadal e Ferrer per esempio. Quindi qualcosina da fare potrebbe esserci anche qui.
    Ma torniamo al nostro sport…….cosa ne pensate di far servire nel singolo come nel doppio ? Io mi ricordo all’oratorio che giocavo in questo modo e per l’avversario che deve rispondere ci sono grandi facilitazioni. Eliminiamo la variabile del non sapere dove casca la palla e tralasciamo tutte le altre……..e ce ne sono di variabili nel nostro sport……..a cominciare dai servizi irregolari sino alle gomme irregolari, che se ne vedono a bizzeffe nei ns. campionati minori e che nessuno dice niente……….(pensate solo a un ragazzino bravissimo a toppare e a leggere un effetto inferiore quando si trova davanti un giocatore “in pensione” che con un puntino pieno di bozze incollato a legno gli serve con un lancio di pallina tutto storto partendo con la racchetta da sotto il tavolo)……mahh….meglio lasciar stare. Bye Bye.

  5. DANY ha scritto il 23 Maggio 2013 14:48

    Ecco una mia personale e semplice ricetta per rendere più spettacolare e piacevole una partita di ping pong in 3 semplici mosse :

    -adozione del servizio in diagonale anche nel singolo come già avviene nel doppio.
    così facendo si avrà modo di rispondere concentrandosi su di un lato specifico del tavolo, magari un servizio a destra ed uno a sinistra se necessario, (proprio come avviene nel tennis), oppure solo servizi dall’angolo del dritto di chi serve all’angolo del rovescio di chi risponde, viceversa per i mancini, e verrà abbattuta di un buon 30% la difficoltà nella risposta, quindi migliori risposte, ciò significa più gioco.
    -eliminazione di tutte le gomme puntinate e antitop.
    così facendo mettiamo sullo stesso piano tutti gli atleti, dandogli di base gli stessi “strumenti di lavoro”, come avviene nel tennis, in formula 1 o nel moto mondiale, varranno quindi una moltitudine di gomme lisce più o meno grippanti, il braccio, le gambe dell’ atleta, e chi non ce la fa più và a giocare a briscola o a tre sette al circolo dei pensionati oppure inizia a perdere qualche partita in più che male non gli fà.
    -adozione del set con punteggio finale a 15 punti.
    così facendo le partite si allungano e si dà la possibilità a chi è sotto…. tipo 10-1…. di poterci ancora credere e psicologicamente continuare a lottare, quindi più changes di rimonta che in un set a 11 punti dove se sbagli due servizi sei già fregato.

    Certo con queste iniziative non si risolleva il mondo del ping pong, ma secondo me si semplifica una miriade di variabili che a mio modo di vedere rendono troppo difficile questo sport. Se poi valutiamo la parte del servizio è ovvio che chi è penalizzato nel servire solo su un lato del campo è chi serve….. perché in questo modo si troverà a dover aprire più palle in campo in quanto riceverà molte più risposte… ma forse a quel punto preferirà appoggiare anziché aprire ….cosicchè l’apertura in top potrebbe avvenire alla quarta o quinta palla……….quindi giocate più lunghe e spettacolo garantito (non è forse quanto tempo più in gioco rimane la pallina sul tavolo a dare garanzie di spettacolo ?????).

    E poi lasciatemi dire qualcosa sui puntini e sulle antitop……….in giro ce ne sono a bizzeffe e ammazzano il gioco…..lo riducono a semplice posizionamento al tavolo senza rotazioni attive…..ma solo di disturbo all’avversario. Chi ci gioca contro deve impostare un altro tipo di gioco e modificare i propri movimenti agonizzando la tecnica in stile oratorio. Sapete benissimo che chi vuole tagliare o giocare in difesa riesce a farlo anche con due gomme lisce…….è chiaro che però deve abbassarsi sulle gambe,,,,,, chi vuole rispondere allo spin invece dovrebbe lavorare di braccio e di polso e non affidarsi ai miracoli della gomma antitop o agli incollaggi beffardi. Lo ripeto…. si chiama sport…..e sono stufo di vedere gente che gioca in piedi, atteggiandosi a campione, senza uso di sforzi fisici particolari declassando il ping pong agli occhi della gente come uno sport da vecchi che non vale un cazzo. Se uno non ha le gambe e non ce la fà a correre…..come in quasi tutte le discipline sportive…..o smette e và a spasso col cane…oppure continua a giocare accettando i suoli limiti e iniziando a perdere.
    C’è anche chi gira la racchetta in continuazione tra antitop e liscia ingannando l’avversario che deve leggere in continuazione la rotazione della palla sul tavolo. Bene……sono bravissimi nel farlo……..ma se gli togliete l’antitop scenderanno di sicuro di qualche punto in classifica perché gli togliete l’aria.
    Bò…forse sbaglio…..ma concedetemi l ‘esposto.
    Buon Ping Pong a tutti.

  6. sacramen ha scritto il 24 Maggio 2013 11:40

    Guarda Dany, con tutta la buona volontà ti posso dire solo NO…
    Già siamo di fronte al tennistavolo tecnicamente più povero che si sia mai visto da tanti anni, dove se vuoi attaccare devi necessariamente portare un topspin altrimenti nisba… Tutto merito delle palline da 40 mm che hanno portato a scomparire tutti quei giochi veloci di schiacciata con puntinate corte sul dritto.
    Venne spacciata per “più televisiva” (non a caso Sharara è ai vertici della TMS…) ma alla fine ha determinato un appiattimento del gioco dove alla fine il segreto è sempre il solito che non si vuole accettare: preparazione fisica.
    I cinesi non vincono per diritto divino ma perchè si fanno un mazzo tanto in allenamento e perchè tutto è votato al massimo rendimento in partita. Personalmente non mi piace Yan An a livello di tecnica (topspin di dritto molto “europeo”) ma ha una velocità di spostamento ed esecuzione impressionante, cosa che gli europei non hanno.
    Vogliamo togliere i servizi o limitarli per cementare la staticità? Tanto non cambierà assolutamente nulla perchè una volta risposto al servizio c’è sempre il GIOCO ed è quello il problema… L’unico ad avere problemi col servizio è Ovtcharov, non gli altri. Gli errori di Wang Hao in finale non erano causati certo dai servizi “complicati” di Zhang ma dal fatto che tentava di choppare il più possibile per bloccare gli attacchi in terza palla dell’avversario.
    Zhang Jike ha scherzato per tutto il mondiale, giocando seriamente solo negli ultimi punti di ogni set per chiudere. Contro Xu Xin al 4° set era sotto 10-7 senza forzare più di tanto… Da lì vedi che rimane vicino al tavolo e si mette a comandare il gioco col dritto portando fuori posizione Xu (che è piantato di gambe), infatti alla fine vince 12-10.

    Le limitazioni tecniche non portano a niente di buono e se non bastasse il TT degli ultimi anni a testimoniarlo posso portarti anche sport come la F1 o la MotoGP dove regolamenti assurdi hanno di fatto appiattito il panorama tecnico (moto e auto sostanzialmente uguali, dove conta più l’elettronica che il pilota)…
    La pallavolo è fuorviante perchè i cambi palla erano inutili e rendevano le partite autentiche maratone da minimo 2 ore anche nelle categorie terra-terra, i palloni più morbidi sono una benedizione contro le microfratture alle dita, l’introduzione del libero addirittura ha aumentato le variabili in gioco piuttosto che eliminarle…

    Vai al mondiale del ‘95 e prova a vedere quanti stili di gioco differenti ha dovuto affrontare Kong Linghui per vincerlo… Un difensore con puntinata corta come Ding Song ed un mitragliatore impazzito come Liu Guoliang (puntinata corta sul dritto e liscia sul rovescio, servizi nascosti con entrambe le gomme…)
    Lascia stare che oggi viene da piangere a rivedere certi incontri…

  7. Drago Rosso ha scritto il 24 Maggio 2013 20:42

    Intervengo per un anticipo delle considerazioni che farò sui Mondiali, visto che l’articolo mi viene davero lungo e quindi bisognerà aspettare ancora un paio di giorni. Le considerazioni di Dany e Sacramen, comunque, mi inducono a un primo intervento.
    La cosa più importante che devo dire riguarda la partita Wang Hao-Ma Long, che ha suscitato qualche sospetto e della quale mi viene chiesto conto. Posso assicurare che è stata una partita vera, ma proprio vera, anche se piena di colossali minchiate da parte di Ma Long. Naturalmente, non posso dire con chi ho parlato, ma, se qualcuno è disposto a credere che conosco le cose segrete dei cinesi, può fidarsi: Ma Long, prima ancora di cacarsi sotto, è stato completamente fuorviato nella preparazione tattica della partita. Infatti, anche se in panchina non va nessuno, quando ci sono due cinesi, ciò non toglie che fino a un minuto prima della partita, i tecnici personali lavorano con ciascun giocatore e preparano la tattica. In questo caso, Wu Jinping per Wang Hao (quello con gli occhiali inquadrato dalla Tv), Qin Zhijian per Ma Long (ex giocatore non di alto livello, anche se campione del mondo di doppio misto). Reputo entrambi scarsi, ma Qin Zhijian è il più scarso di tutti e già nella partita contro Boll aveva impostato una tattica assurda: servizi quasi sempre lunghi di Ma Long, che ha giocato sui punti forti del tedesco e ha rischiato addirittura di andare 3-3 in una gara da vincere 4-0, in base alle capacità tecniche. Insomma, Ma Long ci ha messo tantissimo del suo, ma la base fondamentale sta nelle indicazioni sbagliate del suo allenatore. E Wang Hao, pur con un altro tecnico scarso, è più furbo di Ma Long e, da solo, ha saputo impostare una tattica efficace, spezzando il ritmo di Ma Long.
    Sulle considerazioni di Dany a proposito delle racchette e delle gomme, devo dire che sono d’accordo al mille per cento con lui. Senza andare per le lunghe, dico solo che nemmeno mi voglio occupare di chi gioca (e questa è comunque una parola grossa) con gomme non lisce, concedo solo una possibilità ai punti corti. Io mi occupo di ping pong, vale a dire dello sport più spettacolare (prima della pallina da 40 mm) che io conosca. E lo chiamo così, anziché tennistavolo, perché questo è il suo vero e nobile nome, visto che nella lingua cinese non esiste la parola “tennistavolo”, perché quella cultura concepisce il ping pong come uno sport a sé stante e non come un derivato, in scala ridotta, di un altro sport. Quindi, ognuno ha diritto a giocare come gli pare e piace, ma per me non esiste. Ricordo solo una cosa, confermando quello che dice Dany a proposito della possibilità di fare qualsiasi cosa con le gomme lisce: i due più grandi campioni di sempre, Kong Linghui e Waldner, erano in grado di stoppare la pallina sul top avversario, con un block di rovescio effettuato da destra a sinistra, e mandandola a cadere nell’altro campo come se fosse stata colpita dalla peggiore gommaccia trattata e velenosa, quasi senza rimbalzo o con effetti sconvolgenti per chi riusciva ad arrivarci con la racchetta per vederla schizzare chissà dove. Se qualche poveraccio si diverte a giocare con quelle gomme e a far fare al ping pong figure di merda, non sarò certo io a gratificarlo con la mia presenza a una sua partita.
    Allo stesso modo, devo essere d’accordo con Sacramen quando dice a Dany che le ipotesi di rimedio, purtroppo, non sono praticabili (ma capisco benissimo e apprezzo lo spirito con cui vengono fatte), perché non vanno a incidere sulla vera sostanza delle cose: c’è chi vuole vincere cercando di diventare bravo e garantire la bellezza dello sport e c’è chi è capace solo di inventare trucchetti e cercare scorciatoie. Io c’ero quando Kong Linghui vinse il Mondiale del ‘95 e, nel ricordarlo, non posso fare altro che mettermi a piangere insieme a Sacramen e a tutti quelli che amano davvero questo sport.

  8. about.blank ha scritto il 25 Maggio 2013 08:55

    Condivido al 99%.

    L’uno per cento che manca riguarda i puntini.. lunghi.

    Premetto che mi sono fatto la pessima fama di moralizzatore assoluto contro gommacce e giocatoracci.

    Però devo spezzare una lancia in favore della Feint sandwich e di tutte le gomme similari.
    La Feint è la gomma di Yoo e di una pletora di ottimi difensori (moderni e non).
    Il gioco di difesa è una grande ricchezza del gioco del tennistavolo che non va dispersa ma anzi incrementata, e no va assolutamente confuso l’uso di una onesta puntinata lunga con piuma con tutta una serie di espedienti tecnologici e artigianali (fino al bric à brac) che servono solo a mettere alla berlina il nostro SPORT.

    Ma credo che Dany, Sacra e il Drago, siate tutti d’accordo. Dev’essersi trattato solo di una dimenticanza alla quale ritengo sia giusto ovviare.

    Un Saluto.

  9. sacramen ha scritto il 25 Maggio 2013 09:38

    Sul discorso gomme sono d’accordo pure io, gomme liscie tutta la vita. A meno di particolari condizioni che impediscono determinati colpi, la liscia permette tutta una varietà di colpi che altre gomme si sognano. Del resto, l’unico giocatore “strano” a livello mondiale è Akerstrom, ma i suoi risultati nascono dalla scarsa familiarità degli avversari con questo gioco “Stop & Go” piuttosto che dai semplici block di puntinata. Senza contare il fatto che certe fucilate sono quasi impossibili da bloccare… Ma qui ci sarebbe da discutere per giorni…
    Fattostà che certe modifiche regolamentari hanno portato ad un appiattimento del gioco sia a livello di stili che di colpi portando quasi alla morte definitiva la difesa classica…

    Riguardo i mondiali aspetto l’articolo del Drago, anche se ho come l’impressione che leggerò cose trite e ritrite allo sfinimento e purtroppo senza via d’uscita.
    Però continuo a chiedermi come possa un giocatore come Ma Long a intristirsi in quel modo nelle fasi finali di un torneo del genere… Posso capire la cieca fiducia nelle indicazioni del coach ma non mi sembrava ci fosse SOLO una tattica di gioco errata (che poi, penso che un giocatore debba sapere approntare le giuste contromisure se le indicazioni del proprio coach non si rivelano corrette… Alla fine si trattava di una semifinale mondiale, non di un pro tour). Era praticamente fermo di gambe, sembrava non sapesse fare gli spostamenti laterali, andava spesso fuori tempo e posizione, errori gratuiti ed un atteggiamento in campo troppo arrendevole e polemico con se stesso tanto che sembrava stesse per mettersi a piangere!! Nel senso, veniva pure a me da piangere a vederlo giocare così…
    L’idea di fondo era che il giocatore proprio non ci fosse nè fisicamente nè di testa, come se fosse esaurito…
    Senza contare che mi piacerebbe tanto sapere cosa gli ha detto Wang Hao a fine partita…
    Ma in generale è stato tutto l’insieme che sembrava privo di qualsiasi tipo di voglia di gareggiare, come se fosse già tutto scritto (forse è per quello che sembrava che certi risultati fossero stati decisi a tavolino…)

  10. adygoro ha scritto il 26 Maggio 2013 22:46

    beh … forse vista la scadente organizzazione dei mondiali .. la fitet si è adeguata con altrettanto scadente organizzazione degli assoluti .. una cosa inqualificabile …

    di “ping pong” … mondiale ( mi sembra giusta l’osservazione del drago sul fatto che sia il termine piu nobile per definire il nostro sport) non ne parlo .. in quanto ne ho visto le immagini dalla francia .. ne ne capisco .. pero’ leggo per apprendere qualcosa …

  11. Alberto Vermiglio ha scritto il 26 Maggio 2013 23:59

    Caro Drago,
    penso oramai che Ma Long rischia di non vincere alcuna gara importante.
    Stavolta chiaramente e l’hai spiegato..che nei giochi di squadra un n.2 (”quasi perdente”) come Wang Hao è in grado di tenere uno standard elevato e persino nelle considerazioni dei Capi cinesi (che sono sicuro abbiano preferito lui al far andare avanti il prossimo fenomeno Yan An.. il ragazzo ha completamente smesso di urlare e quasi di respirare negli ultimi 2 set con Wang Hao) ..probabilmente consapevoli e/o timorosi del “cacasotto” Ma Long ..vedi mai avesse rischiato veramente di far andare a medaglia Boll ..almeno fermarlo con l’esperienza di Wang Hao…
    Zhang Ji Ke è adesso nettamente il più forte estroverso spettacolare e tatticamente vario… quando ovviamente non gioca una finale giocato un milione di volte noiosa come a Parigi.
    In parole povere … mi dispiace di non esser potuto venire … ma oramai anche per i mondiali siamo quasi al livello degli europei.. guardabili qualche ottavo di finale e i quarti ..poi praticamente le semifinali perchè le fanno il giorno dei quarti… la finale .. non avevo nemmeno preso il biglietto.
    :-)

  12. bonfanti marco ha scritto il 29 Maggio 2013 17:19

    Ieri sera, casualmente, ho visto in TV parte della finale del singolare maschile assoluto di Riva del Garda. Indubbiamente come dice Ady la struttura non era certo quella che uno si aspetta per il meglio del tennistavolo italiano.
    Preciso essere un giudizio basato sul filmato della finale citata e quindi ben lieto di essere smentito da chi era presente alle gare, Atleta o Dirigente.

  13. adygoro ha scritto il 2 Giugno 2013 22:38

    caro marco fidati … pensa che non hanno mandato in onda in streaming la eliminatoria maschile … perche a detta del cameramen della nuova webtv … lo sfondo dalla parte opposta era troppo brutto … !!!

  14. lelesguizzero ha scritto il 13 Giugno 2013 12:09

    ma perche’ kaxxo continuiamo a mandare in giro figli di bulgari e figli dirumeni a spese dell’italico contribuente se fanno queste figurrimerd……..

    e continuiamo a pagargli pure le mign….ine?????

    PS Bosi si sentiva le spalle coperte??? mai porgere le spalle ai gialli….ce l’hanno mignon….ma come ti fletti un second….ahiahiahi!!!

  15. lelesguizzero ha scritto il 17 Giugno 2013 12:52

    Una domandina per admin: siamo passati dalle sfide bossi-costantini…bisi-costantini….mondello-piacentini a quelle tra un figlio di bulgari ed uno di rumeni….

    cosa ne pensi???
    Non ti viene da defecare????

    A me si!!!!

  16. about.blank ha scritto il 18 Giugno 2013 12:49

    Bossi? Oh my God!

  17. about.blank ha scritto il 18 Giugno 2013 12:53

    Sguizzero! Tu stai parlando di “Razza”! Ergo, i tuoi discorsi sono razzisti! Ecco qualcosa su cui l’admin, pur con tutto il suo proverbiale liberalismo, dovrebbe riflettere.

  18. DANY ha scritto il 19 Giugno 2013 09:57

    @lelesguizzero
    era un pò che non vedevo i tuoi commenti del cazzo…..ma a me fai defecare te con le tue considerazioni da razzista. Guarda che Constantini insegna negli states in un centro indiano che accoglie tutte le razze….figurati se in America guardano stè cazzate.

    Datti una svegliata…..sei rimasto all’età della pietra in un mondo che ha sepolto il razzismo. Figlio di bulgari….o figlio di rumeni….o figlio di italiani non cambia un cazzo. Un giocatore è un giocatore e basta.

    fammi il piacere annullati da solo e non intervenire più ….vai in curva negli stadi fra quei deficienti che fischiano Balotelli o Boateng……è vergognoso tenerti qui fra noi.

  19. about.blank ha scritto il 20 Giugno 2013 08:18

    Caro Dany, non è per affondare la lama, ma oltretutto stiamo parlando di ragazzi/e che sono venuti in Italia piccolissimi, hanno frequentato le nostre scuole e i loro coetanei italiani. Piuttosto chiediamoci perché i nostri migliori attuali vengono da scuole pongistiche estere, mentre la Scuola Italiana langue. C’è pure da dire che son figli/e di professionisti e che stanno continuando la professione paterna ; i ragazzi italiani (e i loro genitori italiani) hanno qualche perplessità in più a cercare una strada lavorativa nel tt.. a meno che non giochino per Castél.. allora può essere che spuntino anche le ali. ;-)

    Le ali spuntate a Bobo, Niko, Marco e Leo sono sacrosante e più che meritate.. ma Niagol, coi suoi 24 anni, non avrebbe altrettanto diritto? E se giocasse per Castél non sarebbe già “abile e arruolato” ? Ah già.. se così fosse, chi lo terrebbe più lo Sguizzero e i tanti come lui che però l’intolleranza non la espongono?

    Un Saluto.

  20. DANY ha scritto il 21 Giugno 2013 10:55

    About…..io sono d’accordo con te su tutto……però non confondiamo il razzismo con i problemi di politica federale. E’ vero il discorso di Castelgoffredo ma non possiamo offendere dei ragazzi chiamandoli figli di bulgari o figli di rumeni e associarli alla defecazione. Questa è una cosa che mi fà incazzare e si è visto.
    Oltretutto conosco ragazzi rumeni e/o ungeresi bravissimi nel tennis tavolo e non solo. Secondo me rappresantano un valore aggiunto per noi poveri ignoranti di tennis tavolo. Ti cito solo CSABA KUN….che ADY conosce benissimo…..ragazzo d’oro che ha una tecnica sopraffina e che ha fatto e sta facendo crescere diversi giovani interessanti (vedi Massarelli per esempio).
    Ora il problema che in Italia la Scuola di ping pong langue non ci autorizza a parlare con certi toni verso chi viene da scuole estere. Io dico solo ce ne fossero di ragazzi stranieri che vengono in Italia a giocare e a farci da sparring. Noi piccole società li stiamo cercando come fossero oro colato per i ns. ragazzi più giovani. Non capisco l’intolleranza . L’intolleranza verso chi ne sà più di noi in materia ? Solo perchè è straniero ? Ma diciamogli invece grazie perchè riempite il ns. movimento di atleti validi laddove esistono lacune. Allora fatemi capire le due cinesine che Max ha allenato negli USA devono far defecare gli americani perchè sono di un’altra razza o di un altra scuola ? Come tutti i cinesi - americani giocatori di ping pong ? Lo stesso Max allora dovrebbe far defecare gli americani perchè è un allenatore italiano e non americano ? Ecco perchè lo Sguizzero è indietro. E’ un razzista in un mondo globale. I problemi di politica federale e di una mancanza di scuola pongistica italiana sono un’altra cosa.

  21. about.blank ha scritto il 21 Giugno 2013 21:06

    Dany, non ho mescolato le due cose. Le ho tenute ben separate. Da un punto e virgola. ;-)

    Ad Maiora!

  22. lelesguizzero ha scritto il 22 Giugno 2013 11:02

    Ormai i vivai non danno più frutti….i tecnici sono smosciati…..tanto sanno che poi arriviano figli di stranieri e prendere il posto dei loro allievi….

    non è giusto che i soldi italiani vadano a persone nate in paese estero da genitori esteri….e non a nipoti i cui nonni hanno ricostruito il nostro paese….

    per questo dico che le risorse federali pagate dall’italico contribuente dovrebbero andare a figli di italiani nati in italiani!!!

    I risultati sono evidenti….mai gli atleti con la camiseta azzurra sono stati così indietro nel world ranking….non c’e’ amore per la maglia….questi vanno in giro per pub a spese dell’italico contribuente….

    a vi siete dimenticati l’attaccamento alla maglia di certi personaggi come bosi, bisi e costantini????

  23. lelesguizzero ha scritto il 24 Giugno 2013 16:10

    Sarebbe troppo isi dire ve l’avevo detto…

    avete visto il ministro joseppa????

    nata n paese estero da genitori esteri è venuta in italia….ha viaggiato coi soldi dell’italico contribuente…..si è presa lo stipebdiuccio da militare….e poi l’ha inserito nel back a tutti facendosi nominare ministro….

    e nemmeno pagava le tasse dovute….e poi dichiara che non è geometra né commercialista????
    che caxxo c’entra????
    può allora denunciare che le ha fatto credere che era in regola…

    cara joseppa devi sganciare il dineroooooooooooo!!!

    Strangers go home!!!!

  24. bonfanti marco ha scritto il 14 Agosto 2013 09:35

    Fanno scalpore le dimissioni di Bosi da presidente ETTU. Spiace che un italiano salito in alto rinunci al mandato. Evidentemente la “giusta” ambizione di arrivare oltre gli è costata cara. Plaudo comunque all’italiano dimissionario; non sono tanti coloro che rinunciano alla poltrona.
    Saluti a Stefano Bosi

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