Dalla Gazzetta dello Sport

12 Marzo 2014 da Ping Pong Italia 

STEFANOVA CACCIATA

Clamorosa esclusione dall’Italia femminile per i Mondiali a squadre di Tokyo (28 aprile-5 maggio). Nikoleta Stefanova, n.1 della classifica azzurra, è stata cacciata dalla Nazionale. Il c.t. Gigliotti ha convocato Vivarelli, Ridolfi e Colantoni. Stefanova non commenta, ma sul suo profilo facebook ha postato le foto delle 3 convocate e ha scritto: “Queste sono le tre convocate, questa è la classifica italiana”. Lei è la n.1, Vivarelli n.3, Colantoni n.7, Ridolfi n.9. Strana coincidenza, Stefanova viene cacciata dopo aver lasciato Castel Goffredo, squadra che fa riferimento al presidente federale Sciannimanico, ed essere passata alla Sandonatese.

Commenti

3 risposte per “Dalla Gazzetta dello Sport”

  1. Drago Rosso ha scritto il 13 Marzo 2014 21:14

    Così si chiude il cerchio. L’intera squadra femminile che vinse il titolo europeo a Courmayeur 2003 non è più in azzurro. E se per Tan Wenling e Laura Negrisoli poteva esserci l’appiglio dell’età (comunque falso, secondo me), per Nikoleta Stefanova non ci sono scuse. E’ stata fatta fuori l’azzurra ancora più forte, che ha 29 anni, quindi un’età assolutamente congrua per il tennistavolo, oltre al fatto che è la numero 1 della classifica nazionale. Se poi ci vogliono vendere la favola che l’esclusione è stata fatta per rinnovare la Nazionale e dare spazio alle giovani, beh, è una favola appunto: perché questo criterio non è stato usato con Tan Wenling e Negrisoli, rimaste in azzurro in età molto più avanzata di quella di Niko.
    E tutto questo non è nemmeno una sorpresa. Forse qualcuno ricorderà le mie considerazioni sull’intervista di Deniso al sito Fitet dopo i Giochi del Mediterraneo 2013 in Turchia. La Stefanova si era comportata bene, facendo più punti di tutte e battendo due volte una forte difesa francese, tipo di avversaria che per lei è stata sempre un po’ ostica. Ebbene, ciò nonostante, Deniso disse che il suo rendimento non era stato soddisfacente. Io avevo commentato che era il segnale della imminente cacciata di Niko dalla Nazionale. Ed ecco che la mia “profezia” si è puntualmente avverata.
    Altro particolare comune a tutte e tre le nostre campionesse europee del 2003: hanno perso la Nazionale solo dopo essere andate via da Castel Goffredo, quindi essere diventate “nemiche” di Sciannimanico. Le decisioni dei vari c.t. azzurri appaiono sempre più imbarazzanti. E divertenti appaiono le spiegazioni che la Fitet dà dell’accaduto su facebook. Ecco il testo dell’intervento, in risposta ad altri su questo argomento: “… l’atleta non è stata convocata, nessuno si è permesso di cacciare nessuno. Per il resto, c’è un’inesattezza: Sandonatese (società non più presente in A1 femminile) non è più la squadra dell’atleta che quest’anno gioca a Norbello e che ormai da 4 anni non è più a Castel Goffredo (dopo essere stata ferma un anno e aver giocato 2 anni in un’altra società. Ma la Gazzetta questo non l’ha scritto)”.
    Un altro utente (non so se posso citarlo, quindi lo ometto per rispetto della privacy e comunque non è importante sapere il suo nome), in risposta a questo intervento dice: “Dovreste puntualizzare certe inesattezze in quanto il messaggio che può arrivare potrebe far pensare male sui criteri di selezione”.
    Pensare male dei criteri di selezione? La numero 1 della Nazionale non viene convocata per la manifestazione più importante, i Mondiali, è si potrebbe pensare male dei criteri di selezione? Ma stiamo scherzando? E certo che si pensa male, soprattutto quando si legge l’intervento della Fitet. Che adesso mi sembra opportuno commentare più nel dettaglio.
    Prima e più importante considerazione: non si nomina mai Nikoleta Stefanova, che viene indicata solamente come “l’atleta”. Un lapsus freudiano? Una delle tre giocatrici più importanti della storia del tennistavolo italiano, le uniche ad aver vinto un oro europeo, non viene mai nominata, come se fosse il diavolo. Della serie: “vade retro Satana”, con tanto di croce e di prete esorcista!!! Ma per favore.
    Il punto è che da questi particolari si capisce tanto, anzi, tutto. E poi, la cosiddetta “smentita” alla Gazzetta: nessuno ha cacciato nessuno, semplicemente la n.1 azzurra non è stata convocata. Qui siamo decisamente oltre tutti i limiti della fantascienza. Ma, vorrei obiettare, scusate tanto, se è una semplice esclusione ci sono due domande inevitabili: 1) quali sono i motivi dell’esclusione? 2) visto che non è stata cacciata, potrà essere di nuovo convocata in futuro?
    Ecco, la Fitet o quantomeno il c.t. delle donne, Gigliotti, o quantomeno il responsabile di tutte le Nazionali, Deniso, dovrebbero dare risposte semplici e chiare. Qui non si tratta dell’esclusione da un torneo, ma dai Mondiali. Quindi, se vogliamo prenderci in giro, facciamo pure, ma non si può mica pretendere da tutti noi una dichiarazione ufficiale e pubblica di “fessaggine acuta e irreversibile”.
    Per quanto riguarda le cosiddette “inesattezze” della Gazzetta, sarebbe interessante sapere se la Fitet manderà una rettifica al giornale in questione. Magari mi sbaglio, ma ho la sensazione che non avverrà e ho anche la sensazione che, nel caso avvenisse, la Gazzetta risponderebbe molto a tono. Per conto mio, posso solo notare che il punto non è che Stefanova giochi nella Sandonatese (ahinoi, scomparsa, pur dopo aver sostenuto Sciannimanico alle elezioni!) o nel Norbello, il punto è che NON GIOCA PIU’ nel Castel Goffredo. Fra l’altro, se proprio dobbiamo parlare di inesattezze e di strane “dimenticanze”, nell’intervento della Fitet su facebook si parla di un anno in cui Niko è rimasta ferma, senza dire che in quell’anno aspettava un bambino, ecco perché è rimasta ferma, ed era tesserata ancora per Castel Goffredo. E sarebbe interessante conoscere anche quale tipo di rapporto ci fu fra lei e Castel Goffredo dopo l’annuncio della sua maternità. Magari un giorno lo sapremo e potremo avere un’idea ancora più chiara su tutti i protagonisti.
    Concludo con un richiamo a tutti quelli che hanno a cuore il tennistavolo italiano. Poco alla volta, stiamo arrivando al punto da me previsto e da me indicato sin da quando questo blog ha cominciato la sua esistenza. Dico questo non perché mi aspetto che mi venga riconosciuta la mia “preveggenza”, né che qualcuno dica che avevo ragione. Davvero, non mi interessa. Mi interessa solo che la base del tennistavolo italiano riesca a svegliarsi una buona volta, perché la distruzione totale di questo sport è sempre più concreta e vicina, e non posso credere che il suicidio di massa, che si realizza arrendendosi a poche persone che hanno a cuore solo i loro interessi personali, arrivi a compimento. Non posso credere che di fronte all’evidenza sempre più sfrontata e impudente del male che certi personaggi fanno al tennistavolo si contrappongano soltanto la vigliaccheria e la rassegnazione.

  2. gaula ha scritto il 14 Marzo 2014 20:19

    sei solo un malpensante … e non aggiungo altro.
    sei tu SATANA … e satanassi i tuoi adepti.

    la base del tennistavolo ? dei dormiglioni ? dei pecoroni ?
    questo sottintendi ?

    VERGOGNATI !!!!!!

    diciamo che la base è “italiota” .
    Poeti … naviganti … eroi …artisti … pongisti santi o santi pongisti ?

  3. lelesguizzero ha scritto il 20 Marzo 2014 17:29

    <c’è un vecchio detto: chi di sciannizzero colpisce (vedi contratti anche a mister stefan per allenare la nazionale junior)….di sciannizzero perisce…..

    e poi se le convocazioni si facessero con le classifiche…gigliotti non sarebbe mai andato in nazionale….invece miracoli della fonte di fiuggi…seconde categorie che partecipavano a mondiali o europei!!!

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