L’esclusione di Stefanova

19 Marzo 2014 da Ping Pong Italia 

del Drago Rosso

L’esclusione di Nikoleta Stefanova dalla squadra azzurra sta provocando qualche sorpresa inaspettata. Dopo il mio precedente commento, in cui fra l’altro riportavo cosa aveva scritto la Fitet su facebook, è successa una cosa strana: l’intervento della Fitet su facebook è sparito, non si trova più. Forse qualcuno si è reso conto di aver pestato una cacca gigantesca? Per sicurezza, ma soprattutto per dimostrare che non mi ero inventato alcunché, allego la foto presa da facebook nella quale compare, perfettamente leggibile, quel commento della Fitet in cui la Stefanova non viene mai nominata e nel quale c’è una fenomenale arrampicata sugli specchi per dire che Niko non è stata cacciata dalla Nazionale. Naturalmente, ho provveduto a cancellare fotina e nome della persona alla quale la Fitet risponde.
Come si vede, ho detto la verità. Ma, ripeto, la cosa più importante è che qualcuno abbia pensato di cancellare quell’intervento, come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi. E in effetti qualcosa di cui vergognarsi c’è, eccome. Così, possiamo avere un’idea più chiara del clima che si respira in questo momento all’interno della Fitet e della Nazionale. Forse pensavano che la cacciata di Niko sarebbe passata sotto silenzio, ma una volta che la Gazzetta dello Sport l’ha resa pubblica ecco che cominciano le marce indietro, fermo restando che Niko resta esclusa dai Mondiali, dove l’Italia porta solo tre giocatrici (per la squadra maschile, invece, ne porta quattro) con l’ovvio ed evidente rischio di restare con una squadra dimezzata in caso di malaugurata indisponibilità di una delle tre, indisponibilità che in passato pure si è verificata, come è normale che sia in una competizione lunga e dura come i Mondiali. Ma l’importante era tagliare le gambe alla Stefanova, mica di tentare la salita in Prima divisione. Anzi, così bisogna pensare a evitare la retrocessione in Terza divisione.
Ma non è finita, perché è spuntata un’altra cosa interessante, per la quale dobbiamo ringraziare ancora una volta il consigliere federale Bruno Di Folco. In un suo intervento sul forum di Giorno, Di Folco, in risposta a chi faceva riferimento all’esclusione di Niko, risponde testualmente così: “caro …, se ti riferisci alla Stefanova (…aspetto le convocazioni per i Mondiali che ancora non mi sono arrivate) dovresti chiedere info al Direttore Tecnico Deniso o al Tecnico del settore femminile Gigliotti. Io non sono mai entrato nel merito delle convocazioni come dovrebbe fare un buon Dirigente (dal Presidente federale all’ultimo dei Consiglieri provinciali). I responsabili tecnici hanno contratti di solito di un anno (ad eccezione di Deniso) e vengono periodicamente a relazionare in Consiglio Federale dell’attività tecnica a loro affidata. LA CONFERMA DEI LORO CONTRATTI E’ LEGATA AI RISULTATI CHE OTTERRANNO GLI ATLETI DELLE NAZIONALI E LE SQUADRE A LORO AFFIDATE. Sicuramente se ci saranno esclusioni clamorose avranno il buon senso di motivarle a noi Dirigenti, che le ascolteremo con attenzione, comportandoci di conseguenza per il futuro. Personalmente posso anticiparti che ho piena fiducia negli attuali Direttori Tecnici Deniso e Quarantelli. Vedremo”.
L’intervento di Di Folco è ILLUMINANTE, perché fa capire tantissime cose.
La prima: i consiglieri federali, in base a quanto sostiene Di Folco, non hanno ancora ricevuto le convocazioni!!! Ma poverini! Non vi fanno tenerezza? Da almeno un paio di settimane sul sito dell’Ittf c’è la lista ufficiale degli iscritti, squadra per squadra, ai Mondiali di Tokyo, ma i consiglieri federali italiani stanno ancora aspettando una comunicazione. Io preferisco non avere contatti con loro, ma qualcuno di buon cuore può inviare loro il link dell’Ittf con l’elenco degli iscritti? Così Di Folco, anche se stenterà a credere ai suoi occhi, vedrà che il c.t. Gigliotti ha convocato Vivarelli, Ridolfi e Colantoni. E basta. O forse Di Folco crede che sia ancora possibile aggiungere qualche nome alla lista, visto che se ne possono iscrivere cinque? L’unico fatto vero è che sul sito della Fitet non si è visto alcun comunicato sugli atleti che andranno ai Mondiali. Forse si illudono che basti stare zitti per cancellare la realtà. O fanno i furbetti: le convocazioni non ci sono ancora perché saranno fatte qualche settimana prima dei Mondiali, ma questo non toglie che le iscrizioni siano state già fatte. Il gioco delle tre carte funziona con chi è disposto a farsi prendere per fesso. Lo so che ce ne sono tantissimi nel tennistavolo italiano, ma la Fitet non può mica pensare che TUTTI siano così.
Proseguiamo con la seconda cosa: “se ti riferisci alla Stefanova” è oltre la fantascienza. Fino all’ultimo c’è il tentativo di negare la realtà. Mettiamo pure che Di Folco non sia a conoscenza delle convocazioni (che non ci sono) o delle iscrizioni (che ci sono), ma davvero pensa di poter stare a giocare con le parole? C’è una sola giocatrice la cui esclusione può provocare queste polemiche, ed è la Stefanova. Ma sappiamo che questo nome (come dimostrato da quell’intervento su facebook poi cancellato) è diventato come quello di Voldemort nella saga di Harry Potter: NON SI DEVE NOMINARE MAI!
Terza cosa: dice Di Folco che consiglieri e Presidente non dovrebbero entrare nel merito delle convocazioni. Infatti!!! Sappiamo come questo principio sia stato sempre rispettato. E scusate se dobbiamo tenerci la pancia per le troppe risate a sentire queste profonde verità.
Quarta cosa: la conferma dei contratti dei tecnici è legata ai risultati? Ma davvero? E allora perché Costantini ed Errigo furono cacciati? Perché vincevano troppo? E i tecnici che sono rimasti in panchina dopo le retrocessioni perché non sono stati cacciati? Perché i responsabili della Fitet HANNO OSATO contrapporsi al principio enunciato da Di Folco? Possiamo immaginare che adesso Di Folco andrà in Consiglio e li cazzierà tutti, a cominciare dal presidente Sciannimanico.
Quinta cosa: Di Folco dice che lui e gli altri consiglieri ascolteranno le motivazioni sulle eventuali esclusioni e si comporteranno di conseguenza per il futuro. Le motivazioni? Esclusa la numero 1 della squadra azzurra, la numero 1 della classifica nazionale, la vincitrice (facile) dell’ultimo torneo nazionale, e qui stiamo aspettando le motivazioni? Saranno davvero interessanti queste motivazioni! Qualche idea in proposito comincio ad averla: magari diranno che non è in forma. E già, due mesi prima dei Mondiali. In questo caso, cosa si perdeva a iscriverla ugualmente e poi eventualmente a non convocarla? E come si fa a dire che non è in forma se batte tutte le altre? La verità è che la decisione era un’altra, l’esclusione totale dalla Nazionale, che però è pesante da sostenere, tant’è che all’interno dello staff tecnico potrebbe cominciare lo scaricabarile con bersaglio finale il più debole di tutti: Gigliotti.
Finale inglorioso. In definitiva, Di Folco si astenga dal dire che aspetta le convocazioni per esprimere la sua opinione. L’unica cosa che può aspettare è l’autorizzazione di Sciannimanico a parlare, ma quella non arriverà mai. Se ne faccia una ragione, i consiglieri federali devono stare muuuuuuuuti e zitti, muuuuuuti, muuuuuuti.

Commenti

6 risposte per “L’esclusione di Stefanova”

  1. Drago Rosso ha scritto il 20 Marzo 2014 20:56

    Ormai, il caso della Stefanova fuori dai Mondiali è diventato una reazione a catena di balletti dell’assurdo. Dopo essermi scompisciato dalle risate per la notizia dei consiglieri federali che non avevano ricevuto le convocazioni e quindi non si potevano esprimere (!!!!!), ecco che arriva la spiegazione ufficiale nientepopodimenoché dal responsabile di tutte le Nazionali, Patrizio Deniso, intervistato sapientemente sul sito della Fitet. Dopo la sparizione dell’intervento della stessa Fitet su facebook, ecco che qualcuno ha deciso di stroncare qualsiasi critica e qualsiasi illazione. Peccato che le dichiarazioni di Deniso provochino ancora più dubbi su questa vicenda. E allora, andiamo a esaminare le frasi più significative, così capiremo ancora meglio le contraddizioni di una Federazione che sta distruggendo il nostro amato sport.
    Dice Deniso: “Stefanova è, e resta, la nostra numero uno come giocatrice di singolo”.
    Scusate tanto, ma c’è qualche altro ruolo oltre al singolo? Forse il doppio, che come si sa, non si gioca ai Mondiali a squadre? E allora, non ha alcun senso che Niko sia la numero 1 nel singolo. E’ la numero 1 e basta.
    Dice Deniso: “ma in vista del mondiale a squadre abbiamo preferito non forzarla per diversi motivi”.
    Ah sì, e quand’è che bisogna “forzarla”? E cosa significa “forzarla”?
    Dice Deniso: “Non trattandosi di una atleta che deve fare esperienza disputando un mondiale in più”.
    Non sapevamo che l’obbiettivo della Fitet per i Mondiali fosse quello di far fare esperienza. Credevamo che fosse quello di ottenere il miglior risultato possibile. E l’esperienza la si fa fare all’eventuale quinta giocatrice convocata. Così Deniso ufficializza che alla Fitet non importa una mazza del risultato dei Mondiali a squadre. Cosa ne penserà il Coni?
    Dice Deniso: “e venendo da un periodo di forma e di salute non brillante”.
    Ma davvero? Così poco brillante che ha stracciato tutte all’ultimo torneo nazionale. E se lei non è in forma, le altre come stanno? Non potrebbero giocare nemmeno gli Europei, in base a questa visione che, ovviamente, non si può condividere nemmeno un po’, a salvaguardia sia della Stefanova che di tutte le altre. Ma, soprattutto, lo stato di forma di una giocatrice è determinante A DUE MESI DAI MONDIALI? Ma davvero c’è qualcuno che si può bere queste assurdità?
    Dice Deniso: “abbiamo preferito dare spazio alle altre atlete che siamo certi faranno del loro meglio nell’importante appuntamento internazionale”.
    Si torna allo stesso concetto: la Fitet vuole ottenere il miglior risultato possibile o manda ai Mondiali atleti e atlete giusto per sperare che facciano bella figura?
    Dice Deniso: “Ho saputo di alcune lamentele un po’ fuori dalle righe”.
    L’unica risposta di Niko alla mancata convocazione è stato un post su facebook con le convocate e la loro classifica, senza una sola parola di commento. Poi, se la Fitet ha la coda di paglia…
    Dice Deniso: “che è una delle atlete che ha avuto di più in termini di investimenti e di considerazione da parte della Fitet”.
    E siamo alle solite: si rinfaccia a chi è diventato scomodo il fatto che per lui o lei sono stati spesi tanti soldi. E’ dura far capire che investire su una persona non significa farla diventare “schiava” dell’investitore.
    Dice Deniso: “da lei ripagati fino a qualche anno fa con ottime prestazioni che hanno portato anche all’arruolamento nel Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare”.
    Ma come siamo sottili: fino a qualche anno fa Niko ridava indietro i soldi con le vittorie, adesso non più. Inoltre, tanto per non farle dimenticare il concetto espresso subito prima, le viene ricordato che la possibilità di entrare in Aeronautica è un regalo della Fitet!
    Dice Deniso: “deve pensare soprattutto a recuperare la sua forma migliore per poter essere competitiva in vista delle prossime Olimpiadi per le quali lei resta la nostra prima scelta”.
    Intanto, la sua forma è tale già adesso da essere la più forte in Italia, quindi non si capisce perché sia stata esclusa dai Mondiali. Ma, ammesso che davvero la Fitet punti su lei per Rio 2016, perché la si danneggia impedendole di prendere, gareggiando ai Mondiali, importanti punti per la classifica personale che potrebbero spingerla verso una qualificazione diretta all’Olimpiade, senza passare dalle qualificazioni continentali? Qualcuno riesce a vedere un minimo di logica in tutto questo? L’unica verità che si intravede è che la Fitet sta provocando un grande danno a Niko e all’intero movimento del tennistavolo italiano. Ancora di più, quindi, il Coni ha niente da dire su tutto questo, visto che si deve preoccupare di portare quanti più atleti possibile alle Olimpiadi?
    Dice Deniso: “Voglio ricordare anche che per metterla in grado di poter dare il meglio di se stessa da più di un anno la nazionale femminile non svolge stage all’estero ma sempre in Lombardia proprio per poter consentire a Niko di sopportare meglio l’impegno di atleta di alto livello con il suo nuovo giustamente appassionante impegno di mamma”.
    Ma davvero? Quindi Niko, in base a questa particolare visione delle cose, non potrebbe nemmeno giocare tornei internazionali, Europei, Mondiali e Olimpiadi, visto che deve badare al bambino. Quindi, non avrebbe alcun senso nemmeno dire che si sta puntando ancora su lei.
    Dice Deniso: “Stefanova deve essere lei la prima a credere in se stessa senza nessuna mania di persecuzione”.
    E ti pareva che non si arrivasse alla mania di persecuzione. Ma questa Stefanova è proprio pazza: si permette di pensare male solo perché la Fitet la esclude dalla manifestazione più importante, i Mondiali? Stia tranquillo Deniso: Niko crede in se stessa, sono altri a non credere in lei, soprattutto da quando ha lasciato Castel Goffredo.
    Dice Deniso: “se lo farà, le occasioni per dimostrarcelo con la maglia azzurra non le mancheranno”.
    Ma qualcuno sente un filino, giusto un filino velenoso di ricatto? Nooooo? Se Niko sta buona e abbassa la testa, forse viene convocata di nuovo in nazionale. E magari abiurare mettendosi in ginocchio, no?
    Dice Deniso: “e tutti sanno quanto la mia onestà intellettuale ed autonomia decisionale di tecnico che bada solo al concreto”.
    Ma figuriamoci se qualcuno possa dubitarne. Però, visto che ci siamo, potrebbe spiegare Deniso perché non ha scelto il vincente Errigo come c.t. della nazionale femminile e ha scelto invece l’esordiente Gigliotti? Forza, provi a spiegarcelo, così nessuno sarà così maligno da mettere in dubbio la sua “onestà intellettuale e autonomia decisionale” e di pensare che abbia obbedito agli ordini di Sciannimanico che aveva cacciato Errigo dalla nazionale. Ce lo spieghi.
    Dice Deniso: “così come quella dei miei collaboratori, non possa essere messa in discussione da nessuno, men che meno da una atleta”.
    Addirittura “men che meno”, ma questi atleti sono proprio l’ultimo grado della scala umana! Possiamo intuire un loro sconfinamento nel settore “bestie”?
    CONCLUSIONE
    C’è solamente lo sconforto per un’altra vicenda che ha come unico risultato quello di abbattere il poco che resta del tennistavolo italiano. La Fitet rinuncia all’atleta più forte e mostra di sbattersene altamente dei risultati della Nazionale. Rimangono le macerie.

  2. gaula ha scritto il 21 Marzo 2014 09:35

    Bellissima analisi Bellissimo articolo.
    Complimenti a Satana ed alle fiamme che spigiona.
    Che la fitet di sciannimanico sia un grande mare giá lo sappiamo.
    Evidenyemente ai pongisti il mare piace.
    Se poi è un mare di melma che importanza ha?
    L’importante, almeno per il sessantottinopercento è poterci sguazzare.
    Quello che è la fitet si sa … non pensavo proprio avrebber continuato a sputtanarsi.
    Quello che non so è quanto valgano i pongisti … ma mi aspettavo che avrebbero continuato a farsi ……
    Poeti, naviganti… italioti …. bagnanti ……….

  3. lelesguizzero ha scritto il 1 Aprile 2014 22:17

    Purtroppo anche questa volta devo notare quanto è servo il drago rosso….fa 2 palle quadre a difesa della giocatrice nata in paese estero da genitori esteri….e da 12 anni non dice niente sul suo amichetto mesciato a regolare stipendiuccio faitet come italian coach….e non sa nemmeno come si impugna la racchetta!!!

    Va bene che ognuno ha il suo price….ma il tuo è proprio basso!!!

    PS avendo visto la partita tra l’aviere e il mancino della bassa….devo dire che è dai tempi di bargagli che non vedeva un campione d’italia così scarso….ma grazie allo sciannizzero tutto is possible!!!!

  4. lelesguizzero ha scritto il 9 Aprile 2014 16:39

    Bobocica 116 (120), Stoyanov 160 (176), Mutti 200 (210), Rech 251

    New ranking di aprile 2014…..nemmeno un atleta fitte nei primi 115….il primo pongista nato in italia da genitori italiani 200….

    ma come belino è possibile????

    E lo stato italiano spende soldi per questi turisti???

    matteo sforbicia tu!!!

  5. Smile ... ha scritto il 15 Aprile 2014 15:38
  6. Drago Rosso ha scritto il 29 Aprile 2014 08:55

    Sulla Gazzetta dello Sport di oggi, martedì 29 aprile, a margine dei risultati dei Mondiali, viene scritto questo, testualmente: “Novità sul caso Stefanova. Dopo che il c.t. Gigliotti l’aveva cacciata dalla Nazionale, il d.t. di tutte le squadre azzurre, Deniso, ha precisato che si tratta solo di una esclusione per scarso stato di forma. Ma la spiegazione non ha fondamento: Stefanova ha un record di 24-1 in campionato (una sola partita persa con una cinese) e ha vinto gli ultimi due tornei nazionali concedendo tre soli set in tutto. E’ evidente, quindi, che dirigenti e allenatori l’hanno esclusa per motivi che nulla hanno a che fare col suo valore”.
    Qualcuno avrà ancora il coraggio di sostenere che Stefanova non è stata fatta fuori per punirla del suo “tradimento” a Castel Goffredo?
    Inoltre, aspettiamo fiduciosi il parere dell’equilibrato Di Folco, che ha già fatto sapere di non leggere più la Gazzetta! Ecco, anche se non la legge più, adesso sa cosa c’è scritto. O farà finta di non leggere nemmeno questo blog?

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