Europei all’Italia? No way.
3 Aprile 2016 da Ping Pong Italia
del Drago Rosso
Fra i grandi record negativi della Fitet di Sciannimanico ne mancava uno, il più importante. In Malesia, in occasione dei recenti Mondiali a squadre, il buco è stato riempito e questo record credo proprio che passerà alla storia per essere insuperabile, non solo nel tennistavolo, ma in qualsiasi altro campo, sportivo e no: candidatura unica, quindi la sicurezza di essere scelti, praticamente l’obbligo di essere scelti, ma col risultato finale di una bocciatura clamorosa. In parole povere, anzi poverissime: restiamo senza, piuttosto che prendere te!
Sveliamo subito l’arcano. La Fitet si era candidata a organizzare per il 2017 due grandi manifestazioni a Riva del Garda, dopo alcune buone prove internazionali giovanili che si sono svolte lì: i Mondiali junior e gli Europei assoluti. Da notare, innanzitutto, che i Mondiali junior sono una manifestazione meno importante degli Europei assoluti, con minor numero di iscritti, insomma, chiunque li voglia organizzare non ha problemi a farlo, anche perché, visto che si disputano ogni anno, possono essere “distribuiti” facilmente dall’Ittf. Più impegnativa e prestigiosa l’organizzazione degli Europei assoluti.
La doppia candidatura di Riva del Garda era nata perché, dopo gli Europei giovanili, la Fitet aveva ricevuto i complimenti dell’Ettu (la Federazione europea) per la buona organizzazione, qualcuno dell’Ettu aveva anche consigliato Sciannimanico di tentare la candidatura per gli Europei 2017, visto che non c’era ancora (e non c’è a tutt’oggi) alcuna candidatura. La Provincia di Trento, interpellata, aveva detto che l’ipotesi le interessava e quindi garantiva tutto l’appoggio necessario, anche per l’altra candidatura, i Mondiali junior.
Entrambe le decisioni sarebbero state prese durante i Mondiali in Malesia, dall’Executive dell’Ittf e dal Board dell’Ettu. E ai Mondiali la Fitet si presenta con i suoi dirigenti, affiancati da un importante rappresentante della Provincia di Trento. Per i Mondiali junior non c’è problema, assegnati a Riva del Garda, dal 3 al 10 dicembre 2017. Ma quando si arriva alla decisione sugli Europei succede l’incredibile: il Board dell’Ettu, di fronte all’unica candidatura per il 2017, quella italiana, quella “sicura”, decide di non assegnare gli Europei!
Ripeto, perché potreste credere di aver letto male: c’è una sola candidatura per gli Europei 2017, presentata dalla Fitet di Sciannimanico, e l’Ettu decide che preferisce rimanere senza sede degli Europei piuttosto che darla all’Italia di Sciannimanico. Certo, dovrà sceglierne un’altra (Svezia, Danimarca e Inghilterra le probabili candidate), ma è chiaro che il ritardo col quale si comincerà a lavorare per gli Europei avrà comunque conseguenze sull’efficienza dell’organizzazione, quindi c’è un danno dovuto a questa mancata decisione. Eppure, i dirigenti europei hanno deciso che è preferibile un danno di questo genere piuttosto che assegnare gli Europei all’Italia.
Una colossale figuraccia, insomma, con prevedibile incazzatura della Provincia di Trento. Ma vi immaginate il suo rappresentante, che va in Malesia con l’assicurazione di Sciannimanico che ottenere gli Europei è una semplice formalità e si ritrova in mezzo alla più incredibile e paradossale situazione tragicomica della sua carriera? Una sola candidatura e ti sbattono la porta in faccia! Vogliamo scommettere sulla voglia che la Provincia di Trento ha ancora di lavorare insieme alla Fitet? Se questa voglia è sparita, è un altro bel danno per il tennistavolo italiano. Ma possibile che in Malesia, con tutti i dirigenti delle varie Federazioni a portata di mano, nessuno della Fitet, a cominciare da Sciannimanico, che ha la massima responsabilità del tennistavolo italiano, si sia preoccupato di fare lavoro diplomatico e soprattutto si sia preoccupato di parlare con i componenti del Board dell’Ettu per assicurarsi che le cose stavano andando come previsto e che il loro appoggio era sicuro? C’era forse la convinzione che, con un’unica candidatura, non ci sarebbe stato bisogno di pubbliche relazioni, che l’Ettu era “obbligata” ad assegnare gli Europei all’Italia? Abbiamo visto come è andata a finire.
E per Sciannimanico è un’altra bella botta anche in chiave elettorale, tant’è vero che la bocciatura è stata tenuta accuratamente nascosta sul sito della Fitet. Personalmente, non sono riuscito a trovare nemmeno la notizia dei Mondiali junior 2017 assegnati a Riva del Garda, forse per lo choc di aver perso gli Europei? Uno choc comunque terribile, perché Sciannimanico si sarebbe potuto presentare all’assemblea elettiva vantando (per se stesso, se vorrà candidarsi, o per un suo fantoccio, se si renderà conto di non avere speranze) il grande risultato della conquista degli Europei e invece ne viene fuori come un presidente che fra i suoi colleghi europei non ha alcun credito. Ripeto per l’ultima volta: Italia unica candidata per gli Europei 2017, ma il resto d’Europa ha detto che la Fitet non è buona per organizzarli. Ecco dov’è finito il tennistavolo italiano. Ricordatevelo quando andrete a votare e vi venderete ancora una volta il culo per un tavolo e qualche pallina di merda.
Anche in questo caso ringrazio il Drago per l’informazione che effettivamente, salvo errori, non ho letto sul sito ufficiale FITeT.
Sarei comunque meno “cattivo” con Sciannimanico.
Posso inviare a Sciannimanico una mail chiedendo di informarci sui Campionati Mondiali Giovanili 2017?
E le notizie “bomba” non sono finite, ce n’è un’altra di poche ore fa che potrebbe sconquassare ancora di più la traballante navicella di Sciannimanico e compagni. E’ davvero clamorosa, anche se molti la aspettavano da tempo: riguarda il tesseramento dei “militari” con club civili e le proteste di molte società, in particolare laziali, contro i punti che i club per cui giocavano i militari conquistavano “illecitamente” e che permetteva loro un vantaggio irregolare nelle assemblee.
Ebbene, dopo tanto tempo, la Procura federale della Fitet, sotto la potente spinta di quella del Coni, ha deferito i quattro atleti coinvolti: Mihai Bobocica, Marco Rech Daldosso, Leonardo Mutti e Nikoleta Stefanova, insieme alle società Aeronautica Militare, Sterilgarda Castel Goffredo, Città di Siracusa e Apuania Carrara. L’accusa non è di doppio tesseramento, che è permesso, ma di “Illecito disciplinare”, relativo agli anni dal 2011 al 2014. Gli atleti erano “arruolati” nell’Aeronautica e giocavano con club civili. Nel deferimento la Procura dice testualmente che questo “portava a migliorare il ranking dei club civili con inevitabili ricadute anche sui voti assembleari per elezioni federali”.
Insomma, anche l’ultima assemblea in cui è stato rieletto Sciannimanico non era regolare. Ovviamente, visto che si è arrivati alla fine del mandato, non sarà più in discussione la sua eventuale decadenza da presidente, ormai è un problema superato, ma rimane fondamentale e clamorosa la situazione di irregolarità in cui si è andati avanti per anni. Purtroppo, rimangono invischiati atleti che non hanno alcuna colpa e che rischiano, nel caso di Bobocica e Rech, un provvedimento disciplinare che impedirebbe loro addirittura di partecipare all’Olimpiade di Rio. E se per Rech è una qualificazione tutta da conquistare, per Bobocica il quadro è totalmente diverso: grazie alle nuove regole dell’Ittf, lui è qualificato per Rio anche se dovesse perdere al primo turno nelle qualificazioni (Halmstad, dal 12 al 16 aprile) in virtù della sua classifica mondiale. La data del processo non è stata ancora fissata, ma le prospettive sono buie se si pensa alla durezza e alla precisione dell’atto di accusa della Procura.
Infine, tanto per aggiungere altri casini, ecco quello che riguarda la Stefanova. Anche lei, in caso di qualificazione per Rio, rischierebbe la cancellazione per via di questo deferimento, ma per le il problema non si pone perché il c.t. Deniso ha deciso di non convocarla per le qualificazioni ad Halmstad, il che, per regolamento Ittf, le impedisce di andare a Rio anche se, grazie alla sua classifica mondiale, sarebbe già qualificata esattamente come Bobocica. Insomma, a parte la questione del deferimento (per il quale tutti e quattro i giocatori sono vittime incolpevoli), la Fitet si taglia i coglioni pur di non portare a Rio una giocatrice che sta sul cazzo a qualcuno.
In generale, ecco a cosa si è ridotto il tennistavolo italiano. Tutte le magagne di gestioni scellerate adesso arrivano contemporaneamente al “redde rationem”, troppo tardi purtroppo.
Ultimo aggiornamento: stabilita la data del processo, sarà il 28 aprile.
Ulteriore informazione: fra le società deferite non c’è Norbello, con cui Stefanova ha giocato nel 2013-14 e per pochissime partite nel 2014-15, quindi ricade nel periodo sotto accusa dalla Procura federale. Norbello si era reso conto della situazione potenzialmente irregolare e, a differenza delle altre società, l’aveva sanata con una apposita dichiarazione preventiva, anche della stessa Stefanova.
Infine, leggere l’articolo sul sito della Gazzetta a proposito dell’esclusione di Niko dalle qualificazioni olimpiche, ma soprattutto le “spiegazioni” di Deniso è forse il modo più concreto per capire cosa è successo in tutti questi anni nel tennistavolo italiano, cosa sta succedendo e a che punto di sfacelo siamo arrivati.