Eccoci qua…
24 Settembre 2008 da Ping Pong Italia
di Ady Gorodetzky
…è ricominciata la stagione dopo circa 3 mesi di stop, e si ricomincia come sempre dai tornei IV e III cat. Ma soprattutto dalla novità delle colle. Indubbiamente si è tutti favorevoli a questa “riforma” per i molteplici aspetti positivi, ma mi lascia molte perplessità il meccanismo di controllo. Innanzitutto Già TUTTI sappiamo che la macchinetta riesce ad “odorare” la colla fresca entro i 2/3 giorni. Il IV giorno sfugge ai controlli e pertanto almeno gli aspetti che riguardano “la salute di ognuno” non sono salvaguardati. Un’altra perplessità nasce dal meccanismo di controllo degli arbitri che è a sorteggio e prima che partano i primi incontri con consegna della racchetta al momento del debutto al tavolo. Pertanto io potrei arrivare in palestra, e dopo aver verificato che il mio girone non è stato sorteggiato per il controllo, incollare col vecchio sistema e nessuno se ne accorgerebbe. Oppure fare il primo incontro con la colla ad acqua, dopodiché scollare e rincollare. Mi si dice che gli arbitri potrebbero “arbitrariamente” verificare la regolarità dell’incollaggio anche a sorpresa ma le percentuali di “rischio” si abbasserebbero notevolmente. Personalmente non voglio per forza pensare a male, ma ho l’impressione che più di un giocatore a Ciampino avesse incollato in maniera irregolare. Vedremo strada facendo come andranno le cose.
I primi 4 tornei conclusi, Livorno, Mortara, Reggio Calabria e Ciampino hanno visto nell’ordine le vittorie di Caldarola (40 anni), Dossi (45), Mondello Marcello (35), Troilo (50) a conferma purtroppo del fatto che il ricambio generazionale è sempre più lento e difficile. Complimenti comunque ai vecchietti. E fortunatamente Seretti a Cortemaggiore blocca il trend. Si è ripreso a giocare in palestre non adeguate, quella di ciampino è si bella, con 12 ampi spazi, ma il sole la faceva da padrone soprattutto al mattino e piu’ che alla colla i giocatori sembravano interessati al tipo di protezione da usare per non prendere scottature post etive. Ma come al solito latita il controllo della federazione su queste vicende. Scarsa partecipazione complessiva, nonostante i potenziali 500/550 iscritti per i terza e gli oltre 1000 per i IV. Tra un po’, partono anche i camponati a squadre, rivoluzionati nella loro partecipazione dalle rinuncie o scomparse di tante società. Per chi vuole essere promosso è obbligatorio “salvarsi”, oramai è cosi, non importa vincere, e non si sa perché non vengono ripescate le terz’ultime retrocesse che spesso sono più forti di quelle che sono state ripescate. In A2 femminile, grazie all’ingegno di chi decide che ha eliminato la formula a concentramenti, (ma di questo hanno colpa le stesse donne che si sono dichiarate contrarie) si è passati da 18 ad 8 squadre, miriadi di rinunce anche in A2 B1 e soprattutto B2, dove chi becca ad esempio la Sardegna con 4 squadre rinuncia puntualmente per motivi economici (Castello Roma, Mugnano) a tal proposito, parafrasando Guzzanti, ci verrebbe da chiedere agli amici Sardi, perché non fanno uno stato a se’, veramente giocare con loro è una rottura di palle tremenda anche per loro stessi. Poiché son tutti bravi ragazzi, spesso li si va a prendere in aereoporto (ovviamente la cosa è ricambiata) si anticipano gli incontri quanto piu possibile senza dirlo in giro, si ritorna ad accompagnarli. E’ una faticaccia. Vendiamo la Sardegna, cosi Curcio diventa presidente federale della nazione Sarda, e potrà applicare la tabella voti che desidera, e Vermiglio (vice-presidente) cambierà cittadinanza diventando sardo a sua volta ed applicando finalmente la formula dei campionati a concentramenti. Forse però è meglio evitare, si rischierebbe di perdere in futuro, in un evntuale Italia-Sardegna anche contro di loro.
Agli amici di Viterbo va la mia solidarietà, li hanno inseriti in un girone sbagliato, non in quello del lazio dove tra l’altro le squadre iscritte sono 9, ma in quello del centro. Non l’hanno fatto a posta, non per giustificare chi ha stilato i gironi, ma il responsabile era proprio convinto che Viterbo si trovasse in toscana, colpa della Maremma!!!!
Credo inoltre non si sia fatto nulla per far giocare nei tornei nazionali gli atleti, o appassionati stranieri che lavorano qui. Peccato, evidentemente chi fa le regole è più a destra di chi ci governa, e meno male che mia madre mi ha partorito in italia, altrimenti stavo anche io a casa.
Ciao Ady
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