La formula olimpica

Ecco dal Drago Rosso la parte relativa alla formula di gioco  di Magdeburgo, formula che sarà la stessa per la gara a squadre alle Olimpiadi di Pechino 2008

del Drago Rosso

Dopo aver parlato della Coppa del Mondo a squadre e del suo fallimento, passo a esaminare, come avevo promesso, il problema della formula. A Magdeburgo si è giocato con la formula che sarà usata per la gara a squadre all’Olimpiade di Pechino 2008. Qualcuno forse ricorderà che ne avevo già parlato in occasione dei Campionati Nazionali Cinesi 2006 e che avevo fatto notare la stupidità della formula. Ricordo la successione degli incontri:
A contro Y
B contro X
A o B in coppia con C contro X o Y in coppia con Z
A o B (chi non ha giocato il doppio) contro Z
C contro X o Y (chi non ha giocato il doppio)
Le caratteristiche principali sono le seguenti: un solo giocatore gioca due singoli, gli altri due giocano un singolo e un doppio; i due numeri 1 non si incontrano, a meno che uno dei due allenatori non «giri» la formazione, in questo caso l’incontro fra i due più forti è il primo o il secondo della serie; gli ultimi due incontri sono fra il più forte di una squadra e il più debole dell’altra. Fra l’altro, secondo la prima versione della formula, bocciata, c’era la possibilità che dopo il doppio si ripetesse uno dei due primi incontri, il che sarebbe stato ancora più assurdo, perciò si arrivò a quella attuale, comunque stupida.
Ulteriore informazione: all’Olimpiade sono ammessi solo 3 giocatori (questo non dipende dall’Ittf, ma dal Comitato Olimpico Internazionale), se uno si infortuna, non può essere sostituito, la partita si gioca ugualmente, ma la squadra dell’infortunato parte già con le due sconfitte del suo giocatore che non può scendere in campo, quindi formalmente si parte dallo 0-0, nella realtà dallo 0-2.

RISULTATO SCONTATO

Con questa formula, la Cina ha già vinto in partenza, perché chi ha tre giocatori forti non può perdere con chi ne ha solo 2 o addirittura uno solo (tipo, la Germania di Boll). Perché dall’Ittf è stata accettata questa formula? È stato una specie di baratto infame. L’Ittf aveva premuto per avere la gara a squadre all’Olimpiade, in modo da avere una finale con due nazioni differenti. Ad Atene si era già verificato lo scandalo dei due doppi di una stessa nazione costretti, per regolamento voluto dall’Ittf, a stare dalla stessa parte del tabellone. Questo serviva a evitare una finale tutta cinese. Con la gara a squadre, l’Ittf non fa più la figura di merda di boicottare apertamente la Cina e ottiene il duplice scopo di avere una finale con nazioni diverse e di togliere una medaglia alla Cina (che comunque avrebbe potuto vincere oro e bronzo con l’assurda regola dei due doppi dalla stessa parte del tabellone), per darla a qualche altra nazione. A questo punto, quando il presidente della Commissione tecnica dell’Ittf, il cinese Yao Zhenxu, ha proposto questa formula, che favorisce smaccatamente la Cina, l’Ittf l’ha lasciata passare, perché ormai aveva ottenuto il suo scopo e, comunque, la Cina avrebbe vinto al 100% la gara a squadre femminile e al 99% quella maschile anche con una formula diversa.

INSODDISFAZIONE

Durante la Coppa del Mondo a squadre, però, si è constatato che questa formula cancella quasi completamente lo spettacolo. Il pubblico più di una volta ha fischiato quando venivano annunciati gli accoppiamenti dei giocatori, perché si rendeva conto che i numeri 1 non si incontravano e che gli ultimi due incontri erano una barzelletta, col risultato scontato a favore del giocatore numero 1 o 2 di una squadra che incontrava il numero 3 dell’altra. E, a parte la Cina, e un po’ la Corea del Sud in campo maschile, nessuna squadra è in grado di presentare un numero 3 all’altezza dei primi 2. Insomma, uno spettacolo miserevole. I responsabili delle squadre erano insoddisfatti, ma nessuno di loro era disposto a dirlo apertamente, perché avrebbero sbugiardato le loro Federazioni di appartenenza, che invece avevano acettato la formula e avevano detto ufficialmente che era buona. Insomma, l’omertà assoluta.

OMERTÀ

E che ci sia omertà lo dimostro subito. Dopo la finale femminile, c’è stata la conferenza stampa con i tecnici e una giocatrice di Cina e Sud Corea. Viene chiesto al c.t. cinese Shi Zhihao se la formula è buona. E lui, con sarcasmo, risponde: «Visto che l’hanno già approvata, vuol dire che è buona». A questo punto, vi chiederete, giustamente, perché il c.t. cinese non sia d’accordo con la formula, visto che questa avvantaggia proprio la Cina. Ecco la spiegazione, legata a una situazione particolare in Cina. Fino a due anni fa, il potere del tennistavolo cinese apparteneva a Li Furong, grande campione del passato e viceministro dello sport. Li Furong era (ed è anche adesso che si è ritirato) acerrimo nemico di Cai Zhenhua. Perciò, Li Furong e i suoi uomini, fra cui Yao Zhenxu (l’ideatore della formula olimpica della gara a squadre), conducevano la Federazione secondo le loro idee. Due anni fa, Li Furong andò in pensione, perché in Cina a 60 anni si va in pensione, che si lavori o che si ricopra un incarico politico. Perciò, Li Furong perse il suo potere (ora è solo presidente dell’Attu, la Federazione asiatica di tennistavolo). Nello stesso tempo, Cai Zhenhua fece passi avanti, fino a diventare, meno di un anno fa, viceministro dello sport. Naturalmente, il suo primo atto è stato quello di togliere Yao Zhenxu da responsabile del settore tecnico della Federazione cinese (lo è rimasto di quella internazionale) e di sostituirlo con un suo uomo, Zhang Xiaopeng. Inoltre, esonerò il c.t. della nazionale femminile, Lu Yuansheng, per metterci Shi Zhihao, suo amico fraterno (hanno giocato insieme in nazionale). Alla guida della nazionale maschile c’era già un suo uomo, Liu Guoliang. Yao Zhenxu fu dirottato nel Comitato organizzatore dell’Olimpiade, visto che non ha ancora l’età per la pensione. La formula che ha inventato per la gara a squadre olimpica è, in pratica, il suo regalo d’addio al tennistavolo cinese: una formula che permette alla Cina di non perdere. Ma tutti gli uomini di Cai Zhenhua, visto che Yao Zhenxu era un avversario dichiarato, non perdono occasione per denigrarlo. Perciò dicono che la formula da lui trovata è ridicola, anche se non lo dicono ufficialmente. Ecco, quindi, il sarcasmo di Shi Zhihao verso una formula che pure favorisce la Cina.

BUGIE

La conferenza stampa prosegue con le domande al c.t. della Sud Corea, Hyun Jung Hwa, la campionessa mondiale di singolo 1993. Una premessa. La Corea del Sud ha due fortissime difese, Kim Kyung Ah e Park Mi Young. Secondo questa formula, solo una di loro può giocare due singoli, ma il peggio è che, se giocano il doppio, nessuna di loro può fare due singoli. Le altre giocatrici, nettamente inferiori, sono attaccanti, per cui si verifica una situazione allucinante: le due più forti giocano il doppio e un singolo a testa, ma se una di loro gioca due singoli l’altra non gioca neanche una partita, perché non può fare il doppio con un’attaccante. Perciò, si è vista la Sud Corea giocare con un’attaccante debole due singoli e le due difese fortissime fare il doppio e un singolo ciascuno. Per una squadra come la Sud Corea, che ha questo tipo di giocatrici, questa formula è un disastro. Eppure, Hyun Jung Hwa, in risposta alle domande dei giornalisti, dice che è una buona formula e che loro hanno solo bisogno di un po’ di tempo per abituarcisi. Dopo la conferenza stampa, vado da lei (ci conosciamo da 13 anni) e le dico: «Ma come puoi dire che la formula è buona? È proprio la formula giusta per distruggere la vostra squadra, considerato che avete due difese». E lei mi risponde: «Hai ragione, è una formula assurda per noi, ci penalizza. Ma non posso dirlo ufficialmente». Bene, fate conto che questo colloquio non sia mai avvenuto, perché nessuno di tecnici e giocatori ammetterà mai che la formula è una cazzata immane. Non possono farlo perché le Federazioni hanno detto ufficialmente che tutto è buono e giusto e non possono essere smentite dai loro giocatori e dai loro tecnici. Ed è tutto buono e giusto perché comunque la gara a squadre permette loro di avere una medaglia in più da arraffare all’Olimpiade. Ecco qual è la situazione. Il mondo del tennistavolo è un mondo in cui i giocatori sono ricattati e minacciati dalle Federazioni, che li considerano proprietà privata.

ITTF

Il bello è che c’è stata anche un’altra conferenza stampa, col presidente dell’Ittf, Sharara, e i dirigenti della Federazione tedesca. Una farsa. Sharara ammette ufficialmente che la formula favorisce le squadre che hanno tre giocatori forti (la Cina, quindi) e dice che la ritiene positiva perché spingerà tutte le nazioni ad avere tre giocatori forti (come se facessero apposta ad averne solo uno o due). Il grottesco lo si raggiunge con gli interventi dei dirigenti tedeschi. Una donna, che non ho ben capito che ruolo abbia nella Federazione, si dice entusiasta della formula, dice che è entusiasmante vedere i due numeri 1 che si incontrano! C’era stato un solo incontro fra numeri 1, nel primo match della serie di 5, perché un allenatore aveva girato la formazione, ma la signora in questione non aveva capito una mazza. Fra l’altro, si era entusiasmata per il match fra i numeri 1 all’inizio della partita. E poi? L’ammosciamento graduale fino al quinto incontro, non se n’era accorta? Si va avanti con altri interventi che, udite udite, suggeriscono, ai fini dello spettacolo, di far dire allo speaker i nomi dei componenti del doppio. Non sto scherzando, hanno detto proprio questo. Era da inorridire. Infine, qualcuno dei giornalisti è intervenuto e ha fatto notare quanto segue: con questa formula non ci possono essere più sorprese; un incontro come Wang Liqin-Boll dei Mondiali a squadre 2006 a Brema, uno dei più emozionanti e spettacolari di sempre, con questa formula non ci sarebbe mai; il quarto e quinto incontro sono scontati, col risultato già deciso, perché giocano i più forti di una squadra contro i più deboli dell’altra; in definitiva, invece di avere una partita in cui l’emozione, la tensione agonistica, lo spettacolo, aumentano poco alla volta per arrivare al massimo nelle fasi finali, si ha una partita che ha un paio di incontro interessanti all’inizio e poi si ammoscia clamorosamente. È una situazione unica fra tutti gli sport mondiali. E questo basterebbe per far capire in che mani sia il tennistavolo. Il vero problema, però, non è nemmeno questo, il vero problema è che nessuno si ribella e tutti assistono alla distruzione del ping pong senza alzare un dito. Pecore italiane, siete in buona compagnia con quelle di tutto il mondo. Un gigantesco belato vi seppellirà.