Commonwealth Games 2018 parte II

19 Aprile 2018 da Ping Pong Italia 

,,,e quindi l’India ha fatto il colpo grosso, dopo il predominio di Singapore nelle ultime credo 4 edizioni, l’India ha vinto il medagliere del pingpong ai XXI Giochi Del Commonwealth a Gold Coast con 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi, partecipando in modo sostanziale al successo complessivo dell’India dello sport. Ecco come sono andate le medaglie del pingpong per nazione:
3O 2A 3B IND
3O 2A 1B SGP
1O 1A 2B ENG
0O 2A 0B NGR
0O 0A 1B MAS

Personalmente questi risultati non mi sorprendono più di tanto, i segnali per una prestazione importante si erano visti durante i precedenti Pro Tour di Qatar e Polonia, ma anche in quello di Germania del mese scorso.
Alla vigilia della manifestazione c’era un sentore di un’India certamente forte ma forse non troppo convincente, questo era il feeling delle altre squadre che alla fine tutte, e dico tutte, si sono congratulate per la continuità dei risultati e per il gioco espresso; d’altra parte nella gara a squadre gli uomini partivano come testa di serie n.1 e le donne n.2. Naturalmente non erano posizioni regalate, i ragazzi se le sono guadagnate a suon di risultati, infatti mai come in questo momento l’India si pone come nazione più che emergente, una nazione in continua crescita, non lo dico io ma i tanti commenti internazionali di giornalisti e dirigenti.

Ecco alcune osservazioni a proposito la prestazione dell’India.

Manika Batra
È lei la star del momento, 4 medaglie incassate, 2 ori, 1 argento e 1 bronzo. L’indiana più medagliata dei giochi di tutti i 23 sports presenti a questa edizione. Dell’oro a squadre ho già scritto nel post precedente, con la sua fantastica prestazione e il capolavoro della coppia indiana Mouma Das/Madhurika Patkar che sorprendentemente ha battuto le cinesi di Singapore Yu Mengyu/ Zhou Yihan

Manika ha vinto il suo secondo oro nel singolare femminile, risultato storico, mai una giocatrice indiana era arrivata così in alto peraltro battendo tutte avversarie cinesi, in ordine Tracy Feng (AUS), Zhou Yihan n.100, Feng Tianwei n.4 e Yu Mengyu (n.50 SGP), la testa di serie n. 2 Zhang Mo (n.26 CAN), sconfitta da Yu Mengyu in semifinale, era invece già stata battuta all’open del Qatar del mese scorso, un altro risultato per Manika durante il Pro Tour di Polonia sempre il marzo scorso, battendo la giapponese Shibata n.24.
Una vittoria dunque tutt’altro che facile, anche se i parziali denotano una diversa valutazione, indiscutibile tuttavia, la partita principe è stata la semifinale contro Feng Tianwei, già battuta nel torneo di squadra, una gara al cardiopalmo, incredibile dal punto di vista tecnico/tattico. Se avete modo guardate il video di quella partita finita 4-3 per 13-11, potrete notare molte sottigliezze tecnico/tattiche tutte racchiuse in quei ultimi 10 punti giocati; siccome non posso divulgare il video, chi volesse può inviarmi una richiesta via email che poi lo condivido privatamente su youtube e se vorrete potrete pormi tutte le domande che desiderate.
Ecco comunque il dettaglio di quei famosi 10 punti:
Manika 3- Feng Tianwei 3
4-8 Manika serve tagliato di diritto, FTW palleggia di rovescio sul rovescio, M palleggia corto di puntinata (corto avete capito bene), FTW si allunga in avanti per palleggiare e invia la palla fuori.
5-8 Manika serve alla stessa maniera, FTW stavolta palleggia in pancia, M si sposta sulla destra ed esegue un palleggio laterale di puntinata, FTW attacca di potenza sul diritto, M contrattacca di schiacciata.
6-8 FTW serve corto sul diritto, M si sposta sulla destra e palleggia di puntino lungolinea, FTW attacca di rovescio lungolinea, M contrattacca di schiacciata.
7-8 FTW serve corto sul diritto, M si sposta sulla destra e palleggia di puntino lungolinea, FTW attacca di rovescio lungolinea, M blocca di diritto fuori.
7-9 Manika serve veloce di rovescio superiore sul rovescio, FTW attacca di rovescio al centro, M si sposta per il drop-shot di puntino, FTW recupera la posizione in avanti e palleggia di rovescio sul rovescio, M palleggia corto di puntino, FTW è costretta a sbilanciarsi in avanti per giocare di attacco sul tavolo in pancia, M ancora di drop-shot, FTW vorrebbe doppiare ma sbilanciata sbaglia l’attacco in rete; nel frattempo Manika aveva girato l’impugnatura ed era pronta bel il rovescio di liscia.
8-9 Manika nuovamente serve veloce di rovescio superiore sul rovescio, FTW attacca di rovescio al centro, M si sposta e blocca di drop-shot, FTW palleggia sul rovescio, M esegue un attacco anticipato di puntino sul rovescio, FTW si gira e gioca un attacco potente sul rovescio, M si gira a sua volta e schiaccia lungolinea, FTW non raggiunge la palla.
9-9 FTW serve ancora corto sul diritto, M si sposta e gioca in anticipo col puntino al centro, FTW attacca veloce sul diritto, M contrattacca di diritto sul diritto, FTW a sia volte contrattacca lungolinea, M persa la posizione è costretta al drop-shot allungato al centro costringendo FTW ad avvicinarsi al tavolo, FTW palleggia di diritto sul centro/rovescio di Manika, M si gira e attacca di topspin al centro, FTW si gira e contrattacca sul rovescio, M blocca di rovescio liscia al centro/rovescio, FTW si gira ancora e attacca nuovamente sul rovescio, M blocca ancora di rovescio liscio al centro ma stavolta in modo più attivo, FTW attacca ma la palla va fuori.
10-9 FTW FTW serve ancora corto sul diritto angolato, M si sposta completamente sul diritto per il solito appoggio di puntino, FTW tira un top di rovescio carico, M blocca di drop-shot al centro/rovescio, FTW si gira e attacca veloce sul diritto, M blocca di diritto sul diritto molto angola, FTW a malapena raggiunge la palla, fa un top che tocca sfiorando lo spigolo sul rovescio di Manika. (Disperazione Manika, spigolo proprio sul match point)
10-10 Manika serve di rovescio laterale al centro, FTW si gira e attacca di topspin, M esegue un corto drop-shot, FTW si avvicina al tavolo e palleggia di rovescio sul rovescio, M attacca di rovescio di “topspin” col puntino sul rovescio, FTW risponde con un rovescio veloce al centro, M si sposta al centro e blocca attivo con la liscia, FTW ancora di rovescio insiste di spin al centro, M ancora di drop-shot sul rovescio, FTW palleggia sul rovescio, M si gira e schiaccia a rete.
10-11 FTW serve come di consueto corto sul diritto, M si sposta sul diritto e palleggia di puntino sul diritto, FTW attacca veloce sul diritto, M contrattacca di schiacciata in pancia, FTW tenta di girarsi, colpisce la palla ma va fuori.
11-11 Manika alza la palla, gira l’impugnatura e serve laterale di puntino sul centro/rovescio, FTW attacca di rovescio sul diritto, M contrattacca di schiacciata sul diritto, FTW gioca il topspin sul diritto, M schiaccia ancora sul diritto toccando la rete, Manika si ferma pensando di aver sbagliato, FTW ancora un attacco veloce sul diritto angolato, M controtoppa sul diritto, FTW controtoppa fuori.
12-11 FTW serve corto sul diritto, M si sposta e gioca l’appoggio attivo di puntino sul rovescio angolato, FTW deve spostarsi e giocare un rovescio di attacco, M blocca di diritto liscio al centro, FTW attacca veloce sul diritto angolato, M si allunga e schiaccia sul centro/diritto, FTW attacca sul rovescio, M da fuori posizione è costretta a giocare un drop-shot passivo, FTW vorrebbe attaccare ma preferisce l’appoggio di diritto sul rovescio, M si avvicina e gioca un rovescio sporco, FTW attacca sicura di rovescio sul rovescio, M gira l’impugnatura e blocca veloce di liscia sul rovescio, FTW si gira e toppa di diritto sul rovescio molto angolato, M ancora di liscia blocca veloce lungolinea, FTW raggiunge la palla, toppa sul diritto, M nel frattempo recupera l’impugnatura e finisce il punto con una schiacciata di diritto sul corpo di FTW è il 13-11.

Il successo di Manika non è casuale, mi dovete credere quando dico che per esprimere il suo complicatissimo gioco occorrono abilità e talento fuori dal comune. Quando ho iniziato a lavorare con lei, il suo gioco era banale, del tipo, intercettava la palla in arrivo con il puntino lungo creando lo stop di ritmo sulle avversarie per poi attaccare con un timido diritto, peraltro con poco effetto, occasionalmente lo switch dell’impugnatura della racchetta per giocare un rovescio di sorpresa con la gomma liscia. Dopo svariati mesi di lavoro e test sul campo, posso dire che il suo gioco è rimasto inalterato ma sono aumentate le variazioni e l’attacco ora è molto efficace. Il lavoro più importante si è avuto sviluppando il drop-shot in maniera impensabile per lei. Avevo visto giocare Manika nel 2016 al Pro Tour di Slovenia e poi ai Giochi di Rio, la trovavo molto limitata, ma più che limitata tecnicamente, incapace di sviluppare il potenziale della gomma e tutte le combinazioni che ne derivano. Usare quella Tibhar Grass D.TecS senza gommapiuma su di un legno alquanto veloce richiede una tecnica speciale, la gomma in sé non ha nulla di speciale, una gomma da difesa, tanto è vero che durante gli stages collegiali uso la sua seconda racchetta per allenare le ragazze nel giocare contro le difese tradizionali.

Il drop-shot calibrato è il colpo più difficile che stiamo sviluppando, dico le prossime frasi a beneficio di coloro i quali usano questa gomma e magari ci possano trovare qualche spunto per migliorare il proprio potenziale.

Vi premetto che l’oggetto non è la gomma ma la pallina; sto sviluppando il drop-shot in 5 modi diversi creando complesse combinazioni: in altezza, in profondità, nel piazzamento, nella quantità di effetto da generare e nella direzione dell’effetto.
Chi ha partecipato al corso di Sesto Fiorentino sul block di fine Dicembre, avrà apprezzato come, anche con la gomma liscia, si possa generare un effetto pazzesco inverso al topspin; in realtà non si genera un fico secco, non si fa altro che prendere in prestito (borrow) l’effetto positivo dell’avversario, l’abilità sta nel tempo d’impatto al tavolo e sulla palla, cruciali per la riuscita del colpo: più si aspetta (intervallo di tempo tra il rimbalzo e l’impatto sulla gomma) e più la palla tende ad alzarsi; contemporaneamente, tanto più è lungo l’impatto della gomma sulla palla (intervallo di tempo in cui la palla rimane sulla gomma) quanto meno effetto si rimanda sul campo avversario. L’errore più comune che si commette è pensare che, usando quella gomma, sia sufficiente impattare la palla e la gomma faccia il resto, sbagliatissimo. Sono partito da questo concetto e ho ribaltato la cosa, ho detto aggrediamo la palla, invece di farla banalmente rimbalzare con un colpo passivo o un non-colpo, eseguiamo un vero e proprio colpo, smorzato, allungato, inclinato in avanti in dietro, laterale, stringendo l’impugnatura, allentandola, usare la spalla in avanti, ritrarla indietro, polso si/polso no, posizione racchetta verticale o orizzontale; tutto ciò nel momento dell’impatto sulla palla; da queste osservazioni sono nate una marea di traiettorie mai pensate in precedenza e così si sono presentate più possibilità di sfruttare l’errore diretto dell’avversario oppure trarne vantaggio per un consequenziale attacco improvviso. Magari in televisione non si ha l’impressione di tutte queste variazioni ma, a conferma di ciò, si capisce dall’atteggiamento delle avversaria e si percepisce tutta la frustrazione. Giocarci contro è davvero difficile poiché non si hanno punti di riferimento, ogni scambio è diverso da quello precedente, ogni effetto è diverso, maggiore, minore, nullo, laterale e così via. Forse lo avevo già detto ma credo che nella gara di finale a squadre, Manika/Feng Tianwei, l’indiana abbia vinto un set totalizzando 11 punti in 11 modi diversi. Vi rivelo un segreto, sapete quale consiglio continuamente suggerivo a Manika? “Non dare indizi alla tua avversaria” eccola allora Manika battere di diritto col puntino e poi il tomahawk con la liscia, e il palleggio di rovescio di liscia, lo scambio di diritto con il puntino e lo spostamento tutto sul diritto con il puntino e il passo giro dal rovescio per schiacciare con la Tenergy 05, oppure ancora, spostarsi verso il diritto e, invece del drop-shot di puntino, giocare un rovescio di potenza e altro ancora.
Vi assicuro che ho in serbo molte altre sorprese, credo che Manika si sia sbloccata e abbia capito l’importanza delle molteplici combinazioni di gioco che può sviluppare.

Sharath Kamal Achanta

Sharath è il mito, un atleta che dà sicurezza alla squadra tale è la sua partecipazione al gruppo, un giocatore rispettato da tutti, un amico, la Stella Polare della squadra maschile. Per lui un oro a squadre, 1 argento nel doppio maschile e un bronzo nel singolo maschile. Se nella gara a squadra non è servito tutto il suo potenziale, gli è servito nella gara di singolare, purtroppo non ha coronato il sogno di vincere l’oro per il singolare maschile come aveva fatto nel 2006, sogno che si è infranto in semifinale perdendo 0-4 da Aruna Quadri, una gara che avrebbe dovuto vincere 4-0 ma per una ragione tutta pongistica, invece di vincerla…la si perde. Dopo la prova di forza contro Pitchford, forse stanco o troppo fiducioso non si è ripetuto contro il nigeriano che arrivava fresco all’appuntamento, infatti aveva rinunciato di giocare a squadre per un indisposizione fisica.

La squadra indiana

Per il resto è stata una prestazione corale, oltre gli ori nelle gare a squadre, in quelle individuali, su 10 giocatori 6 sono andati a medaglie e le partite che abbiamo perso sono state tutte tirate, basti pensare a: l’oro sfiorato nel doppio maschile. Due semifinali di doppio misto finite entrambe perse per 2-3 e poi la medaglia di bronzo del doppio femminile anch’essa sfumata proprio negli ultimi punti. Capite, insomma, che si poteva fare anche meglio.
Purtroppo i giornali non lo hanno riportato, o forse si, ma al mio inizio di incarico nel settembre 2016 avevo sperato/preventivato una medaglia per gara ossia 7, beh ne sono venute 8, un risultato senza precedenti frutto di buona programmazione, lavoro costante, obiettivo di squadra ma soprattutto obiettivo individuale. Ho dato molta importanza alla classifica mondiale poiché la sicurezza in sé stessi si conquista anche con i numeri, e per far ciò nessuno dei probabili atleti per i Commonwealth Games ha avuto l’autorizzazione di andare all’estero per gare di Campionato locale, fatta eccezione per uno, uno solo Sharath che ha giocato solo 8 partite di Bundesliga.

Miglioramento individuale

Qualcuno ha detto che è facile fare il tecnico con giocatori già formati, sembra che il merito sia sempre di qualcun altro. Personalmente credo di avere un difetto, molto grosso: sono privo di Ego anzi di Super-Ego; a mio modo di vedere, col senno di poi, a me pare più una deficienza che una qualità, una brutta malattia, oserei dire. Le conseguenze dall’essere affetti da ciò porta a: Sminuire le capacità altrui. Non vedere altro che sé stessi. Non capire il quadro generale delle cose. Pensare di avere sempre ragione e gli altri sempre torto. Non avere l’umiltà delle azioni e, onestamente, fatemelo dire, sono fortunato a non aver contratto questo terribile virus.
A parte questo pistolotto, migliorare un atleta già formato non è difficile, occorre prima di tutto la chimica e poi il dialogo, poi il confronto, anche duro a volte, mettersi allo stesso livello, destrutturare il proprio gioco e ristrutturarlo con nuove soluzioni, nuove energie. I giocatori già formati sono molto conservatori, hanno paura di perdere la propria fiducia piuttosto che arricchirla. Saper immaginare nuovi scenari è importante per avere una percezione del proprio gioco in modo simile ma più convincente, più efficiente e più efficace. Insegnare la tecnica o la tattica a un giocatore già formato è come andare a fare una passeggiata. Quando un giocatore già formato, senza fare nomi, dopo aver vinto un punto, ti guarda e ti fa un gesto d’intesa, allora hai capito che il merito è tuo e in quel momento non c’è altro allenatore che se ne possa impossessare.

English version

…and so, India has done the big one, after the dominance of Singapore in the last I believe 4 editions, India won the medal table tennis at the XXI Commonwealth Games with 3 golds, 2 silvers and 3 bronzes, participating in a substantial way to the overall success of India in sport. Here’s how the 21 medals went by country:

3G 2S 3B IND

3G 2S 1B SGP

1G 1S 2B ENG

0G 2S 0B NGR

0G 0S 1B MAS

Personally, these results do not surprise me so much, the signs for a major performance were seen at Pro Tours of Qatar and Poland, but also in Germany during last month of March.

On the eve of the event there was a feeling of an India certainly strong but perhaps not too convincing, this was the feeling of the other teams that at the end of the competition all have congratulated the consistency of the results and the quality of the game expressed; on the other hand in the team competition, men started as seeded n.1 and women n.2. Naturally, they were not given away for free, the boys and girls earned it by results after results, in fact, never as at this time India stands as a more emerging nation, a nation in continuous growth, I’m not saying that, but the many international comments of journalists, observers and managers.

Here’s how things went and some comments about it.

Manika Batra

She is the star of the moment, 4 medals, 2 gold, 1 silver and 1 bronze. The most medaled Indian of the games of all 23 sports present at this edition. For the Women’s Team gold I have already written in the previous post, with the masterpiece of the Indian pair Mouma Das / Madhurika Patkar who surprisingly beat the Singapore Chinese Yu Mengyu / Zhou Yihan

Manika won her second gold in the women’s singles, historical result, never an Indian player had arrived so high, however, beating all Chinese opponents, in order Tracy Feng (AUS), Zhou Yihan n.100, Feng Tianwei n.4 and Yu Mengyu (50 SGP), the seeded n. 2 Zhang Mo (n.26 CAN), defeated by Yu Mengyu in the semifinals, had already been beaten at the Qatar Pro Tour last month, again, last March, another important result for Manika during the Pro Tour of Poland where she beat Japanese Shibata WR n.24.

A victory that is anything but easy, even if the scores denote a different evaluation, however, the main game was the semi-final against Feng Tianwei, already beaten in the team event, a heart-stopping match, incredible from a technique/tactical point of view. If you have a chance to watch the video of that game ended 4-3 for 13-11, you can see many techniques subtleties and tactics all enclosed in those last 10 points played. If you wish you can request me by email the extract of the video which I can privately share on youtube, and then you can pose all the questions you want.

Here you are the details of those famous 10 points:

Manika 3- Feng Tianwei 3

4-8 Manika serves in backspin with forehand, FTW pushes with backhand to backhand, M pushes short with LP (long pimples) (short you got it properly), FTW stretches forward to push again and sends the ball out.

5-8 Manika serves in the same way, FTW this time pushes in the body, M moves to the right and performs a lateral push ofLP, FTW attacks power to the forehand, M counterattack of smash.

6-8 FTW serves short to the forehand, M moves on the right and pushes down-the-line, FTW attacks on the backhand, M counterattack with forehand smash.

7-8 FTW serves short to the forehand, M moves on the right and pushes again down-the-line, FTW attacks on the backhand, M blocks out with forehand.

7-9 Manika serves fast-long with backhand to the backhand, FTW attacks with backhand in the middle of the table, M moves to the right drop-shot with LP, FTW recovers the forward position and pushes with backhand, M executes a short push with LP, FTW is forced to lean forward to play attack on the table to the Manika’s body, M moves her body to the right and again a drop-shot with LP, FTW would like to double up the attack but unbalanced her ball went on the net; meanwhile Manika had turned the grip and she was ready with a backhand counter with smooth rubber.

8-9 Manika again serves fast-long with backhand to the backhand, FTW attacks backhand in the middle, M moves to the right and blocks with a drop-shot with LP, FTW pushes on the backhand, M performs an anticipated attack on the backhand with LP, FTW turns around and plays a powerful attack on the backhand, M also turns around performs a forehand smash down-the-line, FTW does not reach the ball.

9-9 FTW still serves short to the forehand , M moves all the way to forehand and plays a quick push with LP to the middle, FTW fast attacks on the forehand, M counterattack with forehand to the forehand, FTW again counterattacks down-the-line, M having lost the position is forced to execute a stretched drop -shot in the middle of the table forcing FTW to get closer to it, FTW pushes with forehand to Manika’s middle/backhand, M also steps around and attacks with a topspin in the FTW’s body, FTW again turns around and counterattack to the backhand, M switch the grip and makes a backhand with smooth rubber to middle/backhand, FTW turns again and attacks again on the backhand, M still blocks with backhand with smooth rubber in the middle of the table but this time more actively, FTW attacks but the ball goes out.

10-9 FTW still serves short on the extreme forehand, M moves completely to the right side for the usual push with LP, FTW plays a loaded backhand topspin, M drop-shot with LP to the middle/backhand, FTW turns around and attacks fast to the forehand , M make a crossed-court active forehand block, FTW barely reaches the ball, makes an improvised topspin that imperceptibly touches the edge on Manika’s backhand. (Manika upset, just a edge ball on her match point)

10-10 Manika serves with backhand a sidespin in the middle, FTW turns around and attacks with topspin on the backhand, M performs a short drop-shot, FTW approaches the table and pushes with backhand to the backhand, M makes a “topspin” with backhand with LP to the backhand, FTW responds with a fast backhand attack in the middle, M moves to the center switch the grip and makes an active block with the smooth rubber, FTW still with backhand insists with a topspin in the middle, M again switch the grip and makes a drop-shot on the backhand, FTW pushes to the backhand, M steps around and smashes on the net.

10-11 FTW serves as usual short to the forehand, M moves on the right and pushes with LP all the way to FTW’s forehand, FTW fast attacks confidently to the forehand, M counterattack with a forehand smash to the body, FTW tries to turn around, hits the ball but it goes out.

11-11 Manika tosses the ball, switches the grip and serves sidespin with LP to middle/backhand, FTW attacks backhand to the forehand, M counterattacks with a forehand smash to the forehand, FTW plays the topspin to the forehand, M again smashes with forehand to the forehand by slightly touching the net, Manika suddenly stops thinking she misses, FTW again attacks to wide forehand, M countertopspin to the forehand, FTW also countertopspin but the ball goes out.

12-11 FTW serves short to the forehand, M moves and plays a active push with LP on wide backhand, FTW must move and plays a backhand down-the line, M blocks with forehand to the middle, FTW fast attacks on wide forehand, M stretches herself and smashes on the middle/forehand, FTW attacks to the backhand, M from bad position is forced to play a passive drop-shot with LP, FTW would like to attack but prefers a forehand push to the backhand, M approaches and plays a dirty backhand, FTW attacks confidently with backhand to the backhand, M switches the grip and makes a fast block to the backhand, FTW again turns around and attacks with forehand on the extreme backhand, M again makes a fast backhand block with smooth rubber, FTW reaches the ball, loops to the forehand, M in the meantime switches again the grip and ends the point with a great smash FTW’s on the body, and it is 13-11.

Manika’s success is not casual, you have to believe me when I say that to express her very complicated game, skills and talent are out of the ordinary. When I started working with her, her game was trivial, like: intercepting the arriving ball with the long pimples creating the stop-and-go rhythm stop on the opponents and then attacking with a shy forehand, however with moderate spin, occasionally the switch of the racket handle to play a backhand with the regular rubber. After several months of work and field tests, I can say that her game has remained unchanged but the variations have increased and the attack is now very effective. The most important work involved developing the drop-shot in an unthinkable way for her. I had seen Manika play in 2016 at the Pro Tour of Slovenia and then at the Rio Olympic Games, I found it very limited, but more than technically limited, unable to develop the potential of the rubber and all the combinations that derive from it. Using the Tibhar Grass D.TecS without sponge on a rather fast ply requires a special technique, the rubber itself does not have anything special, a defensive rubber; during the training camp, sometime, I use her spare paddle to train the girls in playing against traditional defensive type of game.

The calibrated drop-shot is the most difficult stroke we are developing, I’ll say the next few sentences for the benefit of those who use this rubber and maybe they can find some ideas to improve their potential.

I state that the object is not the rubber but the ball; I’m developing the drop-shot in 5 different ways creating complex combinations: in height, in depth, in the placement, in the amount of spin to be generated and in the direction of the spin.
Those who have participated in the Sesto Fiorentino clinic at the end of December with the topic of block, he/she shall have appreciated how, even with the regular rubber, it can be generated a crazy reverse spin to the topspin; in reality you do not generate anything of that, you do not do anything else other than to borrow the positive spin of the opponent, the ability is in the time of impact to the ball, crucial for the success of the stroke: the longer you wait (time interval between the bounce and the impact on the rubber) and the more the ball tends to get high over the table, the longer the impact of the rubber on the ball is (time interval in which the ball sticks on the rubber) the less effect is returned to the opponent’s field. The most common mistake that is made is to think that, using that rubber, it is enough to impact the ball and the rubber does the rest, very wrong. I started from this concept and I turned it around, I said attack the ball, instead of making it banally bounce with a passive shot or a non-shot, let’s perform a real shot, drop-shot, stretched, tilted forward in back, side , tightening the handle, loosening it, using the shoulder forward, retracting it back, wrist yes / wrist no, vertical or horizontal paddle position; all this at the moment of impact on the ball; from these observations were born numerous trajectories never thought before and so have had more possibilities to exploit the direct miss of the opponent or take advantage of it for a consequential sudden attack.

Maybe on television you do not have the impression of all these variations but, confirming this, you can understand the attitude of the opponents and you feel all the frustration. Playing against Manika is really difficult because there are no points of reference, each rally is different from the previous one, each spin is different, major, minor, null, lateral and so on. Perhaps I had already said it but I think that in the Women’s Team final match, Manika / Feng Tianwei, the Indian won a game scoring 11 points in 11 different ways. I reveal a secret to you, do you know what advice I continually suggested to Manika? “Do not give any clues to your opponent” so here it is Manika to hit with the long pimples and then the Tomahawk serve with the regular rubber, and the push with smooth rubber, the forehand counter with the long pimples and shift all over the right side with the long pimples or stepping around to crush with the Tenergy 05, or again, move to the right and, instead of the drop-shot of dot, play a backhand attack with power and more.

I assure you that I have many other surprises in store, I believe that Manika has unlocked major skills and understood the importance of the multiple combinations of games that can develop.

Sharath Kamal Achanta

Sharath is the myth, an athlete who gives confidence to the team such is his participation in the group, a respected player by everyone, a friend, he is the Northern Star of Men’s Team. He won 1 gold in Men’s Team, 1 silver in the men’s double and 1 bronze in the men’s single. If in the team competition he did not get the chance to express his full potentials, he had a chance to do it in the men’s singles event, unfortunately could not crown the dream of winning the gold like in 2006, that dream broke in the semifinals losing 0-4 from Aruna Quadri, a match that should have won 4-0 but for a reason which belongs only to tabletennis, instead of win … you lose. After the strenuous match against Pitchford (ENG), perhaps tired or too confident, he was not able to repeat himself against the Nigerian who arrived mentally fresh at that important match, in fact he has renounced to play teams for a physical indisposition.

The Indian team

For the rest of the team it was a choral performance, besides the gold in team competition, in the individual events, out of 10 players 6 went to medals and the match we lost were all very close, just think: in the men’s doubles, we almost won against England Drinkhall/Pitchford. Two semi-finals of mixed doubles finished both 2-3 and then the bronze medal of the womne’s doubles also become close to success at the very last points. You can see, in short, that it could be done even better.

Unfortunately, the newspapers have not reported, or maybe yes, don’t remember, but when I started in September 2016 I had hoped / predicted 1 medal for each of the 7 events, well we got 8, an unprecedented result of good planning, constant work, team goal but above all individual goal. I have given great importance to the world rankings because the confidence in themselves is achieved even with the numbers and to do so none of the probable athletes for the Commonwealth Games has played abroad for local League, except for one, only Sharath who played just 8 matches in Bundesliga.

Individual improvement

Someone said that it is easy to be a coach with players already formed, it seems that the merit is always someone else’s. Personally I think I have a flaw, very big: I’m devoid of Ego or even Super-Ego; in my opinion, in hindsight, it seems to me more a deficiency than a quality, a bad disease, I would dare to say. The consequences of being affected by this leads to: diminishing the others abilities. Do not see anything other than yourself. Do not understand the general framework of things. Think of always being right and others always wrong. Do not have the humbleness of the actions and, honestly, let me say, I’m lucky not to have contracted this terrible virus.

Beside from this nice speech, improving an athlete already formed is not difficult, first of all the chemistry and then the dialogue, then to confront each other, even hard at times, put on the same level, deconstruct their game and restructure with new solutions, new energies. The players already formed are very conservative, they are afraid of losing their trust rather than enriching it. Knowing how to imagine new scenarios is important to have a perception of he/she own game in a similar way but more convincing, more efficient and more effective. Teaching technique or tactics to a formed player is like going for a walk. When a player, without naming, after winning a point, turns his/her head to look at you and makes a gesture of bond, then you understand that the merit is yours and at that time there is no other coach who can take possession of it.

Commenti

20 risposte per “Commonwealth Games 2018 parte II”

  1. ricky ha scritto il 21 Aprile 2018 19:02

    Buongiorno;
    Per prima cosa mi scuso per i toni del mio primo post decisamente troppo accesi, purtroppo la visione delle avversarie che “bevevano” i ritorni di spin della pallina mi hanno tolto lucidità nell’esprimere un parere razionale.
    Per seconda cosa sottolineo (anche se è evidente) : indipendentemente dal tipo di materiale è chiaro che la giocatrice è fortissima e che la qualità del lavoro che l’ha portata anzi che ha portato la squadra o ancora meglio Le squadre ai risultati ottenuti è fuori discussione.
    Con stima
    Riccardo

  2. Drago Rosso ha scritto il 22 Aprile 2018 20:30

    Nell’ambito della discussione sulla gomma della Batra, sul forum di Giorno, il solito Lelesguizzero, travestito da Manolas (uno dei suoi tanti nickname regolarmente bannati), in risposta a chi elogiava Costantini e portava come esempio lo stage a Sesto Fiorentino, diceva che Massimo sarebbe capace di vendere granite ai pinguini, commentando con un “e per questo avresti pagato?” gli appunti del lavoro effettuato nello stage. Beh, visto che Lelesguizzero si picca di essere un grande esperto e per appurare se davvero il suo giudizio sulla poca bontà della spesa per partecipare allo stage è giusto o no gli pongo la questione: Costantini nel corso ha parlato del block e ha spiegato che ce ne sono 8 tipi, 4 di base e 4 di tecnica avanzata, e poi ce ne sono altri 2 di tecnica ulteriormente avanzata. Lelesguizzero ovviamente dovrebbe sapere quali sono, visto che giudica queste lezioni così banali e poco meritevoli di pagamento. Quindi, ci dica quali sono gli 8 tipi di block (tralascio di chiedergli gli altri 2). Altrimenti dovremmo pensare che Lelesguizzero ha bisogno di partecipare allo stage, pagando naturalmente.

  3. lelesguizzero ha scritto il 23 Aprile 2018 14:41

    Bella domanda,
    e rafforza la mia opinione,
    max è un idolo,
    riesce a far credere qualsiasi cosa,
    e gliene rendo merito,
    non è una colpa.
    Ma non posso pensare che anche tu gli abbia creduto sul fatto che esistono 10 tipi di block.
    Ne esistono almeno 20,
    10 di primo level,
    5 un po’ prematurati
    e altri 5 un po’ revers.

  4. Drago Rosso ha scritto il 24 Aprile 2018 13:33

    Povero scemo di Lelesguizzero, è rimasto fregato, proprio come pensavo. Nemmeno ha idea degli 8 o 10 tipi di block e si inventa cazzate stratosferiche. Campione galattico dei quaquaraquà.

  5. Drago Rosso ha scritto il 25 Aprile 2018 21:41

    Il forum di Giorno è sempre ricco di spunti formidabili forniti dai cosiddetti “ammiratori” di Costantini. L’ultimo, per il momento, è Ettore Milocco che, nonostante la brutta figura a proposito della “fame” dei giocatori indiani presa come spiegazione delle vittorie con Massimo alla loro guida (hanno fame nel 2010 con Costantini e vincono tanto, non hanno più fame nel 2014 con un allenatore tedesco e non vincono più, hanno di nuovo fame nel 2018 con Costantini e rivincono quasi tutto), insiste nel trovare motivi che hanno “facilitato” le imprese di Massimo! L’ultima prodezza l’ha compiuta commentando un articolo apparso sul sito http://www.sportsenators.it in cui si parlava proprio di Costantini e delle vittorie dell’India ai Commonwealth Games.
    Per la verità, una risposta di gran classe gliel’ha già data Ragnolo su quello stesso forum, per cui non mi soffermerò sugli argomenti che lui ha messo in evidenza, ma qualcos’altro è giusto farlo rilevare.
    Milocco dice che Costantini ha approfittato anche di “forme di collaborazione e di scambi professionali”!!! Gli unici scambi personali che Massimo ha avuto, nella sua esperienza in India, sono stati quelli allo specchio con se stesso. Ma davvero vogliamo scherzare? Scambi professionali? Ma di che cavolo stiamo parlando? Forse Milocco prima di sparare sentenze dovrebbe informarsi, magari andando a vedere cosa è successo quando Costantini con l’India è andato a fare stage in Cina, con tecnici cinesi che dopo un paio di giorni gli chiedevano di fare qualche seduta di allenamento con i loro giocatori cinesi, perché “loro” scoprivano nei metodi di lavoro e nelle idee tecniche di Costantini cose che nemmeno immaginavano.
    E di quali giocatori “scartati” da una rosa ampia dovremmo mai parlare? Costantini al suo arrivo trovò gli stessi giocatori che adesso vincono, ma che non avevano mai vinto, a eccezione di Achanta su cui torno subito dopo. Li ha portati TUTTI a migliorare la loro posizione in classifica mondiale. Ma non si è fermato lì, perché ha ripreso in Nazionale giocatori che veramente erano stati scartati o non avevano mai giocato in nazionale, anche di età avanzata, e ha fatto migliorare anche loro in classifica mondiale. Se davvero ci fosse stata tutta questa “crema”, come mai non era mai stata capace, con altri tecnici, di vincere una beneamata mazza?
    E torno ad Achanta. Prima di Costantini, era n.89 del mondo. Aveva vinto solo una gara, l’oro ai Giochi del Commonwealth 2006 nel singolo maschile, ma quando gli uomini di Singapore non erano ancora i cinesi emigrati, ma giocatori di scarso livello, al contrario delle donne di Singapore che sono sempre state cinesi forti, anche ex della nazionale cinese. Gli uomini ex Cina sarebbero arrivati dopo, dal 2008 in poi, vedi Gao Ning. Costantini in un solo anno di lavoro portò Achanta a vincere due Open internazionali e ad arrivare a essere n.39 del mondo. Inoltre, per due volte lo portò al terzo turno nel singolo ai Mondiali (2009 e 2017). Come mai Achanta, così dotato “di notevoli qualita fisico atletiche e nel pieno della maturità psico fisica” non aveva mai vinto prima e come mai era solo n.89? E come mai Achanta, quando Costantini fu fatto fuori e sostituito prima da Kucharski e poi da Engel alla guida dell’India, non riuscì più a vincere e scese in classifica? Se le pone queste domande Milocco?
    Ma il massimo lo si raggiunge quando si parla delle due “giovanissime e meravigliose sorelline “cinesi”, ma guarda tu di passaporto americano, naturalmente con mamma allenatrice, già lanciate nelle nazionali USA”. Milocco con quel “ma guarda tu” fa pure l’ironico! Ma che bravo!!! Magari non sa che le due non sono sorelline (ma questo è il meno, magari la intende come parentela metaforica), ma soprattutto che non sono cresciute tecnicamente in Cina, anzi, non sono nemmeno nate in Cina, ma entrambe in California, da genitori cinesi emigrati, sì, ma non allenatori di tennistavolo (dove l’ha letto che le madri erano allenatrici?, se l’è sognato?), e che con la nazionale Usa avevano fatto i primi passi nelle giovanili, ma i veri risultati importanti in campo internazionale li hanno ottenuti dopo che sono passate ad allenarsi con Costantini, all’epoca tecnico in un club di Milpitas, vicino San Francisco (per poi arrivare a essere c.t. della Nazionale Usa all’Olimpiade di Rio 2016). Costantini ha preso Zhang Lily a 14 anni e l’ha portata da n.220 a n.51 del mondo. Ha preso Ariel Hsing a 15 anni e l’ha portata da n.180 a n.75. Fra l’altro, Hsing era campionessa statunitense e non aveva mai perso con Zhang. Un giorno, per contrasti fra i suoi genitori e il club (non con Massimo), andò in un altro club, con un altro allenatore. Da quel momento, non vinse più con Zhang, che aveva Costantini in panchina e diventò campionessa statunitense. Come si vede, con Massimo c’è un certo tipo di rendimento, con gli altri allenatori il livello e i risultati si abbassano drasticamente. Quindi, Milocco sa di cosa sta parlando? Magari informarsi un po’? No?
    E infine, dalle parole “illuminate” di Milocco mancano considerazioni sull’esperienza di Costantini come c.t. dell’Italia. In base alla sua perversa teoria, a proposito delle condizioni “favorevoli” che si trovano nelle altre nazioni in cui ha operato, Massimo con l’Italia non avrebbe dovuto ottenere grandi risultati. Ma davvero? L’ottavo posto ai Mondiali con la squadra maschile non conta? Ah già, era la squadra che prese il bronzo a Kuala Lumpur nel 2000 con Deniso, quindi non conta! Magari giova ricordare che poi quella squadra arrivò ottava nel 2001 a Osaka, che poi i giocatori abbandonarono la nazionale per solidarietà col c.t. Deniso, che entrò in contrasto con la Fitet, che poi Massimo riuscì a farli rientrare dopo quasi tre anni e che con quegli stessi giocatori che erano rimasti fermi tre anni in campo internazionale e con uno Yang Min di tre anni più anziano, riuscì comunque a confermare a Doha 2004 l’ottavo posto di Osaka. E magari giova ricordare che portò 5 azzurri, insieme a Maurizio Errigo, a qualificarsi per Atene 2004, record assoluto, facendoci arrivare Yang Min nel singolo al termine di una gara di qualificazione dal livello altissimo (allora i qualificati erano di meno, poi ci fu l’inflazione voluta dall’Ittf) e Mondello nel doppio. E magari giova ricordare che portò in nazionale giocatori che erano stati completamente ignorati prima di lui, come Bobocica e Spinicchia (che furono lasciati a casa per ripicca ai Mondiali 2005 a Shanghai per disposizione della Fitet dopo che Costantini non aveva convocato Piacentini!), o che c’erano stati ma non avevano ottenuto risultati, e alcuni dei quali sarebbero stati poi abbandonati al loro destino dopo la sua partenza, quindi parliamo di gente come Giardina, matchball contro il campione olimpico Yoo Seung Min, mai giocato a quel livello prima e dopo Costantini. Insomma, Milocco ha bisogno di un rapido corso di aggiornamento?
    E lasciamo stare, per carità di patria, le considerazioni sulle rinunce di Costantini e della sua famiglia nel corso del suo “bel viaggio” intorno al mondo. Perché è vero che un professionista deve accettare l’ipotesi di stare lontano dalla famiglia, ma se questo allontanamento non dipende dalle sue scelte, ma dalla cattiveria di altra gente che ha fatto di tutto per danneggiarlo, allora non stiamo parlando più di professionismo o di altro, ma solo di malignità.
    Posso solo concludere con una famosa frase di Totò: caro Milocco, ma mi faccia il piacere!

  6. about.blank ha scritto il 26 Aprile 2018 08:49

    Molto bello il pezzo del Drago, anche se devo dire che se leggesse i giornalieri sproloqui logorroici di Milocco avrebbe capito che non sarebbe il caso di dedicarvici tutto ’sto tempo.

    Bello anche il lungo articolo sul sito SportSenators.

    Non sarebbe ora di aggiungere una firma autorevole al blog? ;)

  7. lelesguizzero ha scritto il 26 Aprile 2018 14:32

    Per il drake
    hai scritto un poema, per dire una cosa semplice,
    Costantini capisce di tennistavolo,
    embè?
    è come dire che il cielo è azzurro,
    lo sanno tutti che il buon max ci capisce,

    dicci qualcosa che non sappiamo, per favore.

  8. lelesguizzero ha scritto il 26 Aprile 2018 20:45

    Chiedo scusa se esco dal tema principale, ma non più di tanto per fare i miei personali complimenti a foglia palmarucci, due baldi giovani, dimenticati da tutti che hanno trionfato agli ital junior nel doppio,
    bastonando prima i meneghini mutti cicchitti e poi gli isolani rossi piciulin.
    Quando si dice la fortuna di non frequentare certi luoghi.

    E in un certo senso si evince che il settore tecnico, come spesso ricordato dal buon drake, il livello tecnico è molto basso.

    Sapete perché il livello tecnico in italia fa acqua da tutte le parti?
    Perché lo dirige un pompiere.

    Daje pat.

  9. about.blank ha scritto il 26 Aprile 2018 22:02

    Sguizzero: a Viggiù non sono tutti pompieri.

    A Viggiù ci sono anche gli insegnanti di ginnastica che hanno il doppio lavoro.

  10. about.blank ha scritto il 27 Aprile 2018 08:04

    Sguizzero : un buon doppio è fatto anche di affiatamento e della consapevolezza di coppia : impostare il rally preparando il gioco per le caratteristiche del compagno. Foglia e Palmarucci formano una coppia affiatata e consolidata, i loro successi pregressi lo confermano. Bertolucci insieme a Panatta era un doppista formidabile.

  11. lelesguizzero ha scritto il 28 Aprile 2018 06:34

    Italiani juniores terni 2018, che dire, a parte la cronica mancanza di carta igienica nei bagni e il cattivo odore negli spogliatoi, si è comunuqe giocato, ecco i miei tre punti

    1) Il buon oyebode ha fatto vedere come ci si caga sotto quando invece bisognerebbe chiudere le partite;

    2) sempre il buon oyebode ha fatto una volta di più vedere come il buon mattew con quel puntino sul rovescio viene letteralmente preso a pallate come il livello sale;

    3) il buon carletto le ha prese da piciulin, non era in formia;

  12. lelesguizzero ha scritto il 28 Aprile 2018 20:45

    italiani junior parte seconda

    oggi abbiamo assistito in mondo visione ad una evento incredibbbbbbile.
    Il buon Palmarucci 108 d’Italia ha tenuto per un pomeriggio in scacco la nazionale fitettiana juniores,
    prima bastonando il buon mattew, che con puntino più sale il livello più lo prendono a pallate,
    poi ridicolizzando il buon carletto, oggi non in formia
    e poi sfiorando l’en plein col buon john,

    dico 108 di italia e carletto ormai ridotto quasi a riserva nella squadra di club,
    chissà se il buon nannoni lo schiererà tra i titolari.

    Ma la perla della giornata viene a partita finita, con il buon alex poma, con la sincerità che gli è propria, ai microfoni di radio fitet si dichiara felice della vittoria di john perché in panchina il buon carletto si stava cagando sotto per un eventuale match di spareggio con foglia, numero 98 di italia.

    Con questo credo sia tutto,
    e il buon carletto dopo questo exploit credo che l’anno prossimo potrà giocarsi il titolo seconda categoria con il perugino.

  13. about.blank ha scritto il 29 Aprile 2018 10:13

    Mannaggia Sguizzero!

    Pensa :

    1) cosa potresti fare se avessi ancora 14 anni.
    2) chi potresti allenare se tu avessi una squadra.
    3) che vittorie conseguiresti se avessi una tua società o la nazionale.

    … invece ?

    Invece quattordici anni li hanno altri. Altri hanno giocatori e squadre. Addirittura altri hanno una nazionale..

    E a te rode… rode…

  14. lelesguizzero ha scritto il 29 Aprile 2018 13:04

    Iniziano i mondiali e si sono perse le tracce dell’aviere rech e del secondino baciocchi,
    quanti soldi buttati dalla fitet e dallo stato italiano,
    se solo mi avessero ascoltato.

    In crescita piciulin e oyebode.

    Ma le forze armate continuano a pagare anche i seconda categoria come pinto?

  15. lelesguizzero ha scritto il 1 Maggio 2018 22:21

    Ultime dai campionati mondiali.
    Italia strepitosa distrugge la grecia, grazie a .. di basettone e . di mattew
    Vi rendete conto?
    Gli unici giocatori che fanno .. per la fitet non soggiornano a formia.
    Ora io vi chiedo:
    perché non la chiudono?

  16. lelesguizzero ha scritto il 2 Maggio 2018 15:44

    Ultime dai mondiali.
    Nemmeno il tempo di gioire che le buschiamo di brutto dall’Ungheria, che dire

    in 15 anni di gestione pompieristica cosa ci offre il buon pat?

    schieramcome terzo uomo un bambino di 17 anni che agli ultimi italiani ha perso dal numero 108 d’Italia, in un incontro decisivo per la propria squadra

    ed ha annullato 3 match point al buon john,

    e poi ci stupiamo se perdiamo?

    a parte i due figli d’arte nati in paese estero da genitori esteri,

    cosa si è costruito negli ultimi 15 anni?

    niente, il nulla, lo zero assoluto.

    Nemmeno un giocatore accettabile a livelli di seconda categoria ai mondiali, se consideri che il prima categoria ci sono 88 squadre,

    ho detto tutto.

  17. lelesguizzero ha scritto il 2 Maggio 2018 17:12

    Interessante articolo sul faitet saito dal titolo

    Grandi azzurre, battono la Grecia e vanno al tabellone principale

    guardate la foto, osservate 44 che in punta di piedi glielammmmmolllaaaaa

    alla malcapitata jamila,
    che sentendo un leggero fastidio si limita ad un risolino misto a nervoso e ink.

    Se fossi il padre di jamila, non mi farebbe piacere.

  18. lelesguizzero ha scritto il 4 Maggio 2018 19:53

    Una cosa agghiacciante,
    persi tutti gli ultimi 9 sets giocati contro l’ungheria,
    che figurimmmmmmmmm

    certi giocatori, che mai hanno vinto qualcosa in Italia,
    non possono essere schierati in certi palcoscenici,
    così si mandano alla deriva.
    Come si fa a schierare un giocatore che mai ha giocato una finale agli assoluti italiani,
    forse manco una semi,
    è scontata la sconfitta.
    Basettone e bobo poi hanno altre cose per la testa,
    ma avete presente la moglie di bobo?

  19. lelesguizzero ha scritto il 4 Maggio 2018 19:58

    Ora nella foto dell faitet saito sono comparse anche due banane sopra le teste di vivarelli e laurenti,

    poi ci lamentiamo se la gente ci prende per il k.

    Sarebbe il caso che cravattino torinese richiamasse all’ordine certi personaggi che si sollazzano a spese dell’italiano medio.

  20. bonfanti marco ha scritto il 12 Ottobre 2018 21:07

    Massimo Costantini nuovo High Performance Manager dell’Ittf

    Pubblicato: 11 Ottobre 2018
    Nella definizione del suo Piano Strategico, l’International Table Tennis Federation ha identificato cinque priorità su cui concentrarsi per l’immediato futuro del nostro sport. In quest’ambito ha deciso di nominare Massimo Costantini High Performance Manager.

    Il senigagliese supervisionerà, dunque, i programmi orientati alla diffusione globale di una mentalità idonea all’alta prestazione, con l’obiettivo di creare una nuova generazione di stelle nel mondo del tennistavolo.

    Massimo Costantino abbraccia Manika Batra

    Complimenti!

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