19th, 4 di un tipo per Ma Long

22 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · 5 Commenti 

4 di un tipo, ovviamente d’oro. Sono le medaglie conquistate da Ma Long in questi 19th Asian Championships. E per fortuna che Liu Guoliang aveva detto che giocava male, e se avesse giocato bene??
In finale ha battuto Zhang Jike per 4 a 2 ma ZJK non era al meglio, visibilmente zoppicante dopo uno stiramento alla coscia sinistra occorso durante la finale di doppio maschile.
Allora, andiamo con ordine, naturalmente la Cina ha conquistato tutti i 7 titoli, dopo quelli a squadre e doppio misto sono arrivati in ordine il doppio femminile con Li Xiaoxia/Ding Ning su Kim Kyung Ah/Park Mi Young, poi il doppio maschile Ma Long/Xu Xin su Zhang Jike/Wang Liqin, poi ancora il titolo femminile di singolo, quasi una sorpresa, Ding Ning su Li Xiaoxia ed infine il singolo maschile, come appena detto.

Come al solito la gente ha pensato ad un calo di interesse a causa la presenza di tutti cinesi, ma invece l’interesse tecnico è come al solito elevatissimo. Solo gli osservatori passivi, distratti, incuranti di quello che avviene, non si rendono conto che è uno scontro di titani. Si percepisce l’esasperazione della tenuta tattica, al contrario, appunto, di quello che può sembrare, un batti e ribatti, top e controtop di diritto e di rovescio.
La partita più bella è stata quella tra Ma Long e Xu Xin. Il secondo è un concentrato di potenza, appena può la manifesta in ogni modo con brutali top di diritto e, occasionalmente, di rovescio. Il primo invece ha delle capacità supplementari, riesce a modulare il gioco in base all’avversario, con Xu Xin è stato un annientamento delle intenzioni. Xu Xin è partito violentissimo, Ma Long ha capito che non poteva tenere la potenza ed ha accorciato il gioco, palleggi non corti, cortissimi, un controllo di palla eccezionale, ciò gli è servito a sbilanciare e, soprattutto, a demoralizzare Xu Xin che non ha potuto esprimersi nel suo solito modo. A gioco aperto Ma Long interrompeva la furia di Xu Xin con degli stop la cui palla moriva di poco oltre la linea di fondo, alla fine Xu Xin non ha retto più e Ma Long ha avuto vita facile.
La finale, come ho detto, è stata caratterizzata dalla non perfetta forma di ZJK che, menomato, ha condotto la gara solo di block e top di rovescio e nonostante ciò è riuscito a vincere ben 2 set. Che spettacolo ragazzi. I video non rendono merito, bisogna essere lì, vivere in diretta il massimo del pingpong che il mondo possa offrire.
In questo senso voglio segnalare una cosa che credo sia comune a tutti i cinesi maschi: la preparazione del colpo di diritto. Non molti ci hanno fatto caso, il Drago Rosso ha colto nei suoi scatti i momenti speciali e bisogna rendergli merito: mi riferisco a come il corpo si adatti affinché per piegarsi con le gambe quasi tutti assumono, un posizione di quasi spaccata, credetemi è impressionante vedere lo sforzo e al tempo stesso la naturalezza del gesto.
Qualche giorno fa avevo pubblicato una minisequenza di un colpo di Ma Long, ve la ripropongo qui sotto:


Vi propongo anche quest’altra sequenza di Wang Liqin presa dai mondiali di Yokohama

Ecco un’altra sequenza presa dai giochi nazionali di Qingdao lo scorso ottobre, si riferisce a Zhang Jike

Infine questa che io considero tra le speciali, purtroppo il corpo di ZJK si abbassa talmente tanto da scomparire sotto il tavolo

L’avevo già scritto e ripetuto, per vincere a pingpong bisogna giocare di diritto, questa è la mission di ogni giocatore che vuole ottenere risultati.

Buon diritto a tutti

19th, terzo titolo

21 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · Lascia un commento 

Di più non potevano fare, 3 coppie cinesi di doppio misto su quattro. Infatti 3 erano le coppie ammesse al torneo.
L’oro è andato a Ma Long/Li Xiaoxia che in finale hanno prevalso su Zhang Jike/Ding Ning, le medaglie di bronzo sono andate rispettivamente a Xu Xin/Liu Shiwen e Kishikawa/Fukuhara, unica coppia quasi non cinese, si perché Ai Fukuhara non è del tutto giapponese, le sue sono origini cinesi al 100%.
Ma la supremazia cinese non finisce qui.
Nel singolo maschile 4 cinesi in semi:
Ma Long-Xu Xin
Zhang Jike-Wang Ligin
Nelle semi di singolo femminile ancora 4 cinesi:
Li Xiaoxia-Fan Ying
Ding Ning-Liu Shiwen
Nel doppio maschile finale cinese:
Xu Xin/Ma Long-Zhang Jike/Wang Liqin
E, finalmente, nel doppio femminile una coppia cinese ed una coreana:
Ding Ning/Li Xiaoxia-Kim Kyung Ah/Park Mi Young

Occorre dire che queste due coreane ambedue col gioco di difesa non sono una sorpresa, già al torneo di Sheffield ENG di 3 settimane fa avevano mostrato il loro valore vincendo la gara sulla coppia cinese Chang Chenchen/Guo Yan.

Gli indiani hanno terminato con i doppi di stamattina. Ieri, nelle gare di singolo, gli unici a finire nei 32 sono stati Sharath Kamal e Sourav Chakraborty. Le speranze del primo si sono frantumate nell’autentico muro giapponese di Mizutani che non ha lasciato scampo al numero uno indiano vincendo per 4 a 0. Anche Ko Lai Chak ha superato senza grosse difficoltà il giocatore indiano.

19th, Cina-Cina

19 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · 1 Commento 

E non poteva essere altrimenti.
Le prime due medaglie a squadre hanno visto la solita supremazia cinese nel femminile superando Singapore per 3 a 1 nel maschile superando il Giappone per 3 a 2.
L’unico punto l’ha ottenuto Sun Bei Bei su di una svogliata Li Xiaoxia (4), protagonista è stata Ding Ning (9) che ha regolato Feng Tianwei (5) e Wang Yue Gu (11), terzo e decisivo punto quello di Fan Ying (17) su Feng Tianwei.
Gara senza troppe emozioni, Shi Zhihao ha tenuto a riposo Liu Shiwen e quindi ha schierato una formazione rimaneggiata con la numero uno, Li Xiaoxia a giocare un incontro solo; ricordo, giusto per la cronaca che Zhang Yining e Guo Yue non erano presenti, mamma mia che divario che c’è.

Anche gli uomini hanno deciso di fare esperimenti mettendo in campo Xu Xin (24), Zhang Jike (16) e Ma Long (2), il rischio è stato altissimo e tra poco saprete perché. I giapponesi erano Matsudaira Kenta (45), Mizutani (11) e Kishikawa (32).
Parte malissimo Xu Xin che è entrato in campo senza riscaldamento e si becca un 0 a 3 da Kenta, Zhang Jike non si fa sorprendere dai ributtini violenti di Mizutani e finisce 3 a 1, Ma Long per lunghe fasi si addormenta e Kishikawa per 3 a 2 si fa il numero 2 del mondo, pareggia il conto Xu Xin su Mizutani in un incontro ad altissima tensione, mai come in questo caso la Cina è stata ad un passo a perdere incontro e titolo. Mizutani ha avuto a disposizione ben 4 match points, sul 2-2 10-7 e poi sull’11-10, Xu Xin li ha annullati tutti e ha chiuso 13-11 nel sollievo generale della panchina. Liu Guoliang era visibilmente contrariato, Xiao Zhan ogni tanto si metteva le mani nei capelli, che peraltro non ha, Wang Liqin, Ma Long e Xu Xin con i musi lunghi.
Sul 2-2, con i morali contrapposti, è stato tutto facile per Zhang Jike che ha dato 3 a 0 a Matsudaira che fino a pochi minuti prima si sentiva l’oro al petto.
A mia memoria, era da Osaka 2001 che la Cina non si trovava in queste situazioni, ossia così vicina alla sconfitta, ma poi, sarà la mentalità vincente o magari anche la fortuna oppure ancora perché sono più bravi, fatto sta che l’occasione d’oro per i giapponesi è svanita e chissà quando potrà capitare nuovamente.

L’India ha chiuso l’Asian Championships a squadre al 7º posto battendo Singapore che non ha schierato Gao Ning (26), a fare da numero 1 c’era Yang Zi (63), Cai Xiao Li (173) e Pang Xue Jie (535), per l’India c’era Sharath Kamal (70) Roy Soumyadeep (246) e Nandi (303).
Sharath ha giocato bene e ha fatto il suo dovere, 2 su 2. Nandi ha subito l’esuberanza del giovane Pang perdendo 0 a 3, Roy ha perso da Yang Zi ma poi, sul 2-2, si è rifatto e ha battuto Cai Xiao Li per 3 a 2.

Un bilancio finora soddisfacente, abbiamo ottenuto i due obbiettivi prefissati e, onestamente, di più non si poteva fare.

Oggi sono iniziati gli individuali, inutile dire che sarà durissima, nutro delle speranze da Sharath che nei 32 incontrerà Mizutani. Vi farò sapere.

19th, illusione svanita

18 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · Lascia un commento 

Come previsto il sistema è davvero sbagliato, l’ho anche dichiarato ad alcuni giornalisti: fatichi tanto per arrivare in Champions Division che dopo 2 match ti ritrovi in I Division. È successo a noi, abbiamo perso prima con la Cina (perfettamente naturale) e poi con la Corea. Domani, anzi oggi ci ritroviamo nuovamente in I Division e dovremo affrontare Singapore per le posizioni 7 e 8, ma andiamo con ordine.

Il sorteggio ci ha privilegiato di giocare contro la super-potenza cinese. All’inizio pensavo fosse una buona cosa perché, al di là della sconfitta (certa) avremmo potuto battercela contro la rimaneggiata Corea.
La partita contro la Cina si è rivelata interessante e per certi versi ha creato suspence, soprattutto tra i cinesi. Vi dico come sono andate le cose.
Roy inizia con Wang Liqin e perde, come era prevedibile. Liu Guoliang decide (dicendomelo in anteprima) che avrebbe giocato il giovane emergente Wu Hao, senza classifica. Sharath Kamal parte male ma poi recupera e supera il giovane per 3 a 2. È la volta di Sourav Chakraborty, distante anni luce dal livello di Ma Long, tanto e vero che il cinese supera l’india per 3 a 0. Torna in campo Sharath, stavolta contro Wang Liqin. Gli dico qualcosa prima della gara e lui mi rispende “sono fiducioso, c’ho già giocato e non mi mette paura”. Accidenti, dico io, sono le parole che mi piace sentirmi rivolgere prima della gara. Sharath parte bene, la gara è equilibrata e l’indiano si aggiudica il primo set. Wang Liqin accelera, vuole un ritmo più elevato che l’indiano non è intenzionato a darlo, Sharath fa suo anche i secondo set. La panchina cinese è in fibrillazione, Liu Guolinag chiama Wu Hao che a sua volta richiama Xu Xin per andarsi a scaldare nei tavoli di allenamento. Wang Liqin capisce cosa sta succedendo, è un chiaro richiamo a reagire, della serie: ci stiamo organizzando per ovviare alla tua sconfitta.
Wang Liqin inizia il terzo set in pompa magna, esulta come l’ho visto fare in occasioni molto più importanti, ossia con il pugno alzato. Parrte fortissimo, Sharath è disorientato, ma lentamente recupera e rischia di chiudere 3 a 0 se non fosse per la classe superiore del cinese. Quarto set fotocopia del terzo, con WLQ che conduce sempre, che rischia nel finale per poi vincere. Nel quinto set è il cinese a partire bene, l’indiano recupera ma non ha più le forze mentali per tenere la tattica. Banalmente rispnde lungo sul rovescio ed il campione di tutti i tempi lo castiga con alcuni brutali siluri. WLQ chiude i quinto set ed esulta come se avesse vinto chissà quale titolo, anche la panchina si alza, il primo a farlo a Xiao Zhan, l’assistente di Liu Guoliang.
È stata una gran bella battaglia, Sharath ha conquistato punti di stima ma zero punti di classifica, infatti Wu Hao non ha rating points.

Nel frattempo la Corea perdeva da Hong Kong, quindi l’India, dopo poche ore doveva vedersela contro la Corea. Sharath e Co. sono sfibrati, un chiaro segno di mancanza di tenuta allo stress, perdono malamente 3 a 0 e si ritrovano nuovamente, a distanza di poche ore, in I Division, che razza di formula è mai questa, il giorno prima ti trovi a festeggiare la promozione ed il giorno dopo, ti rammarichi della retrocessione.

Subito dopo la Cina regola Hong Kong per 3 a 1, a lsciarci le penne è uno spento Zhang Jike che prima demolisce Li Ching (12 punti in 3 set) poi perde da Ko Lai Chak.
Nella parte bassa del tabellone, Taipei batte Singapore mentre il Giappone batte la DPR Corea. Tra il Giappone e Taipei è guerra totale. La differenza la fa Yoshida, una furia umana, una potenza incredibile, un atleta al 100%. Mizutani non è ne carne ne pesce, la classifica che si ritrova, come tante altre è bugiarda, come avrebbe detto “il nostro di Firenze” a Quelli che il Calcio di parecchi anni fa.
Ma la sorpresa più grandi arriva dalla DPR Corea che liquida, nel vero senso della parola Singapore relegandola in I Division. I 2 DPR coreani sono n.85 e 87 ma potrebbero essere n.20 e 22 senza alcun problema.
Tra le femmine semifinali combattute non per le cinesi, infatti la squadra n.1 al mondo ha battuto 3 a 0 Hong aggiudicandosi l’ingresso in finale. Ad attenderle ci sarà Singapore che in semifinale ha suato, e non poco, contro la Corea chiudendo la gara per 3 a 2.

Domani iniziano gli individuali, a metà giornata ci saranno le gare per aggiudicarsi le posizioni, l’India giocherà contro Singapore per la posizione 7-8, la Corea contro la DPR Corea per la 5-6, Hong Kong e Taipei per 3-4 ed infine Cina e Giappone per il titolo.

19th Asian Chmps, obbiettivi raggiunti

17 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · 3 Commenti 

Qui a Lucknow è stata una giornata speciale.
Le due squadre, dopo aver battuto Pakistan (maschi) e Macao (femmine) hanno giocato l’ingresso in Champion Division contro Iran e Tailandia, gli uomini hanno superato la Repubblica Islamica per 3 a 2, le donne hanno dovuto cedere alle forti tailandesi 3 a 0.
Ecco come sono andate le cose.
L’India maschile ha dovuto fare a meno del numero 2 Subhajit Saha (237) perché infortunato, il terzetto schierato vedeva Sharath Kamal, Soumyadeep Roy e Sourav Chakraborty, dall’altra parte 3 pericolosissimi (pongisticamente parlando) iraniani ci hanno dato del filo da torcere, alla fine riusciamo a vincere 3 a 2 contro una squadra che sulla carta sembrerebbe più debole ma che sul tavolo invece si è rivelata davvero consistente, determinata e tecnicamente molto bene organizzata. Sharath ha fatto la differenza, coadiuvato da Roy che, dopo un anno di assenza (infortunio) è tornato a trascinare l’india alla vittoria quando il punteggio era 2-2.
La finale per il primo posto di I Division l’abbiamo persa 3 a 1 contro una fortissima DPR Korea che peraltro ha giocato con soli 2 giocatori. Da regolamento ciò non è permesso ma, fortunatamente il loro interprete, ex giocatore, si èprestato alla pantomima del terzo atleta che si è subito infortunato, infatti ha giocato il primo incontro, ha perso contro un nepalese (che è tutto dire), e poi si è dato malato. Il comportamento permissivo del giudice arbitro ha fatto il resto, il numero uno e due sono imbattibili almeno per quelli della I Division, domani, nella Champion Division vedremo il loro reale valore.
Il sorteggio è stato apparentemente sfavorevole ma in realtà non lo è e vi spiego il perché: alle 11 giochiamo contro la Cina i quarti di finali, subito dopo ce la dovremo vedere contro il perdente tra Corea e Hong Kong. Come dicevo ieri la Corea ha come numero uno il n.75 del mondo e come n.2 il n. 105, dunque una squadra rimaneggiatissima. Almeno sarà una partita non persa in partenza e questo ci fa ben sperare. Battere la Corea significa giocare la posizione 5-6 e rimanere in Champion Division, sarebbe per l’india il miglior risultato di sempre, perdere significherebbe tornare nuovamente in I Division.

Le donne hanno chiuso la competizione al nono posto, una posizione in sù rispetto alla scorsa stagione, di fatto obbiettivo raggiunto. L’aspetto positivo è stato l’aver battuto la Malesia nell’incontro decisivo per 3 a 2 con i numeri 3, 4 e 5 della squadra. Infatti ho fatto esordire la giovane Pooja di 16 anni che ha vinto la sua partita quando la gara era sull’1-1, il resto lo hanno fatto K. Shamini e D. Divya.
Sono molto soddisfatto della loro prestazione.
Nel settore femminile c’è davvero tanto da migliorare, mi sembra di vivere il pingpong femminile italiano degli anni ‘80, poco considerato, scarsa dimestichezza tecnica, poca partecipazione mentale. In India le donne stanno sempre un passo dietro agli uomini ed, ad esempio, mai mi rivolgerebbero la parola se non quando interrogate. Nel caso avessero una richiesta seguono una procedura rispettosa anteponendo il suffisso Sir ad ogni parola che pronunciano. Quindi la libera iniziativa, il prendere coscienza delle proprie possibilità, il sentirsi autonome, protagoniste, sono questioni ancora tutte da conquistare, ci vorrà tempo e metodo per cambiare la mentalità di queste ragazze.

I media:
i giornali e le tv impazziscono, ogni giorno ci sono almeno 5 interviste da rilasciare, alla fine di ogni gara c’è la conferena stampa, più tutti quei cronisti che ti assaltano per avere una dichiarazione, qualunque dichiarazione e non sto esagerando!! C’è anche la copertura televisiva, la diretta sul canale sportivo che va in onda in tutta l’India.
Insomma finora tutto bene, speriamo di continuare così l’India merita davvero di competere a piùalti livelli.

19th Asian Championships

16 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · 1 Commento 

Questi mi mancavano. Naturalmente, dopo i numerosi Campionati Europei, i Mondiali, le Olimpiadi, i Giochi del Mediterraneo, i Campionati Arabi, i Giochi Arabi e i Campionati del Commonwealth, questi Campionati Asiatici, proprio mi mancavano.
Sono infatti iniziati oggi fino al 22 in India a Lucknow (UP) i 19mi campionati asiatici. C’è un’atmosfera particolare, da una parte i super quotati cinesi e Co, poi altri paesi come quelli arabi, poi ancora la presenza del Pakistan che ha messo in modo la macchina della sicurezza per prevenire attentati, insomma un ambiente davvero diverso dal solito, almeno per me.
Il livello potete capire è elevatissimo, a complicare le cose ci si è messa di mezzo anche la Corea del Nord. I cinesi sono senza Wang Hao e Ma Lin ma in compenso il dream team è formato da Ma Long, Wang Liqin, Zhang Jike, Xu Xin e Wu Hao, tra le donne mancano Zhang Yining, Guo Yue e Guo Yan, vincitrice del Pro Tour inglese di 2 settimane fa, diciamo che hanno portato le seconde linee, c’è anche il fenomeno di difesa Wu Yang. Per il Giappone ci sono tutti, Singapore pure, Hong Kong al completo, solo la Corea del Sud ha rinunciato ai migliori uomini, ma le donne ci sono e sono tutte fortissime.

Oggi ci sono stati i primi incontri a squadre; la formula prevede una prima fase dedicata alla I Division, le prime 2 squadre classificate classificate potranno disputare la Champion Division, peccato che la posizione che andranno ad occupare nel girone ad eliminatoria diretta sia contro la Cina ed il Giappone per i maschi e contro la Cina e Hong Kong per le femmine.
L’obiettivo maschile è di entrare nelle prime 8, quello femminile di migliorare la 10m posizione ottenuta nella passata edizione.

Sia i boys sia le girls hanno vinto i primi 3 incontri per 3 a 0, i primi hanno giocato contro il Turkmenistan, Uzbekistan e Giordania, le seconde hanno prevalso  su Laos, Nepal e Kazakistan. Domani c’è l’eliminatoria diretta della I Division, le donne contro Macao, gli uomini contro il Pakistan, se superiamo entrambi il quarto di finale, per accedere alle prime 2 posizioni ce la dovremo vedere con avversari davvero tosti: Tailandia e Iran.
In bocca al lupo India.

Tornei Nazionali Veterani

13 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · 10 Commenti 


foto Verona
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Pingpongdragorosso

9 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · 87 Commenti 

di Roberto Castiglioni
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Le WR di Novembre

7 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · 1 Commento 

Da qualche giorno sono uscite le classifiche mondiali, devo dire sempre più attese da tutti i pongisti coinvolti nelle attività internazionali.
L’Italia di Lorenzo Nannoni si trova al 26º posto della graduatoria a squadre, lo stesso periodo di un anno fa era invece al 23º posto. L’Italia è virtualmente fuori dalla prima categoria (24 squadre), in realtà è dentro perché l’accesso in prima l’aveva conquistato in campo ai mondiali di Guangzhou 2008, ricordo che la classifica a squadre viene dedotta attraverso i punteggi di classifica dei migliori 3 atleti di ogni nazione, in questo momento sono Bobocica, Yang Min e Tomasi. Le donne di Batorfi si trovano in posizione 15, un anno fa erano 17, per loro nessun problema di permanenza, almeno fino adesso, le tre azzurre prese in esame sono Stefanova, Tan Monfardini e Negrisoli. Tra gli U18 i nostri boys sono al 21, un anno fa 34, le girls invece sono al 38º a novembre 2008 erano al 34º.
Dunque una fotografia dell’Italia che preoccupa (a chi non lo so), comunque esprimo il mio pensiero. Gli uomini sono in fase calante, nonostante l’incremento su base annuale, il problema è che siamo sulle spalle di 2 giocatori, uno in attività Bobocica, l’altro no, Yang Min. È pur vero che Yang Min rimarrà in classifica 2 anni con addirittura delle situazioni paradossali come questa di Novembre in cui ha migliorato di 2 posizioni passando dal 101 al 99. Gli basterebbe partecipare ad un qualunque Pro Tour e prolungarsi la classifica di 2 anni in 2 anni, fino all’infinito. Bobocica è ancora in crescita ma fino a quando? Tomasi, lentamente, sta scendendo sempre più. Le donne contano sulle solite stesse forze, Tan Monfardini non giocando è stabile, Stefanova non potrà migliorare e Negrisoli? Dipende se la fanno giocare, ma la cosa preoccupante è chi c’è dietro ossia il vuoto assoluto. Un altro dato da non sottovalutare è il numero di elementi che figurano in classifica 16 uomini e 14 donne, in questi numeri ci sono atleti che sono fuori dal giro della nazionale per diversi motivi. Il vuoto è amplificato guardando la classifica U18, la cosa è davvero disperata (ma chi interessa? Non si sa), il mio è un esercizio tecnico puramente astratto e privo di finalità.

Gli Indiani stanno progredendo, lentamente ma stanno progredendo. Tra gli uomini c’è stato un buon balzo dal 36 al 30, il nostro obiettivo è di arrivare a settembre 2010 al 24º posto, in ogni caso prima di Nigeria e Canada e dopo Singapore. Le donne sono passate da 38 a 35, non bene direi, potrebbero fare di più. Il migliore è sempre lui Sharath Kamal Achanta, anche se a stento al Pro Tour inglese, dopo aver rischiato nelle qualificazioni contro uno svedese, ha passato il primo turno battendo Crisan (32) poi ha ceduto al settimo set contro Gacina in una gara in cui ha sempre dominato. Sharath ha grandi potenzialità, tutti lo temono, è potente, ha buoni servizi, fisico eccellente, ma soffre di alti e bassi, gli manca la giusta continuità di gara. Tra gli altri indiani da notare un giovane, un altro giovane del vivaio indiano, dopo Ghosh e Sathiyan si sta affacciando Harmeet Desai, pensate a marzo 2009 era 1407 ora è 769, si sta parlando naturalmente di basse classifiche, ma la progressione che sta avendo è davvero ottima, vedremo se riuscirà ad essere costante come lo è stato finora.
Nell’U18 le cose vanno bene, i maschi sono alla 14ˆ posizione mentre le femmine alla 18ˆ.

Tra qualche giorno iniziano i Campionati Asiatici, sarà per me un’esperienza tutta nuova, ovviamente ci sarà il meglio dell’Asia, anche se siamo noi ad organizzarli, a Lucknow (UP) sarà davvero dura fare risultato, ma noi come al solito ce la metteremo tutta.

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