I vostri ultimi commenti

22 Giugno 2010 da Ping Pong Italia · 35 Commenti 

Cari amici e cari pongisti, il blog ha subìto una migrazione verso un hosting diverso da quello su cui era appoggiato sin dal 2005, la necessità è dovuta essenzialmente allo spazio ormai esaurito di cui disponeva. Necessariamente ci sono stati dei disservizi che hanno a dir poco confuso gli appassionati, per tutti i disagi vi chiedo umilmente scusa.
Il webmaster sta lavorando affinché tutti i browser disponibili possano correttamente visualizzare i contenuti del blog.
Nel trasferimento si sono persi alcuni commenti che in qualche modo ho cercato di recuperare, questo post li elenca tutti. Sono sicuro che troverete qualcosa di interessante.

Tutte le segnalazioni e suggerimenti sono naturalmente molto benvenuti.

Grazie per la vostra pazienza e buon pingpong a tutti.

lelesguizzero il 15 Giugno ha commentato “E la nave va…a picco”
Se chi vende il kulo per denaro si dice mignotta/one,
chi vende le proprie idee come si chiama???

babulinka il 14 Giugno ha commentato “pingpongdragorosso”
romu ma la maglia rosa alla tua babulinka? mi tocca mettere le maglie dello squash time dell’ alessio :)
la tua babu

lelesguizzero il 14 Giugno ha commentato “E la nave va…a picco”

L’aviere nato in paese estero da genitori esteri non decolla
e tomassino nostro, nato in italia da genitori italici spicca il volo.


A latere degli italian scempionscips alcune quaestio sorgono spontanee:

1) ma a yanguzzo nostro lo pagano per tenere il microfono acceso?
2) ma a luca de luca lo pagano per tenere il microfono acceso?
3) perchè in cronaca, durata 3 ore, si sono dimenticati di ricordare i numeri relativi ai partecipanti alle gare di doppio assoluto?
4) dove si può acquistare la camiseta dell’armata di mare?
5) perché Vivarelli ha giocato nella nostra nescional tim ai mondiali?
6) perché alessiuccia nostra non ha detto che al doppio femminile hanno giocato   così poche coppie?
7) dov’è tan?
8) dov’era mister zeru medaglie jozé quando leo è stato preso a pallate da nonno ivan?

Ci vediamo tutti tra 12 mesi al calimba de launa bìeach club nel cortolago of rimini………lì non si dura fatiga……..e c’è molta ****!!!

PS Chi avrebbe scommesso che nel giro di 5/6 anni lo sciannizzero, the postman e i loro sorapis avrebbero fatto si che le gare di doppio assoluto maschile e femminile vedessero disputarsi solo l’incontro di finale??? nemmeno 4 coppie da riempire i podi!!!
Impossible is nothing!!!

about blank il 14 Giugno ha commentato “pingpongdragorosso”
Roby, i fatti parlano più di mille parole: un bronzo a squadre giovanili ai C.I.G. al primo colpo! Cioé non una medaglia frutto del talento di un singolo o del caso. Una medaglia a squadre significa che state lavorando bene sul gruppo.

Siete bravi e simpatici. Avanti così!

Eugenio.

P.S. La maglietta del PingPongDragoRosso era la più àmbita a Pontedilegno!

lelesguizzero il 14 Giugno ha commentato “E la nave va…a picco”
Guardando il tabellone di 2 catg dove molti iscritti non si sono presentati e soprattutto la gara chiamata di assoluto, dove moltissimi nemmeno si sono iscritti….

appare chiaro che i pongisti anche capito che ci sono dei modi molto migliori di spendere denaro, tempo ed energie che andare a bridge of wood……a rimpinguare le casse della locale proloco…..

uno di questi è stata la partecipazione al torneo di racchettoni svoltasi al calimba de launa beach club di settimo riminese……….

dove nessuno fa fatica,
si fa notte con l’orchestra amica………
e soprattutto c’è molta ****!

PS perg di II catg: vi siete divertite ad essere sconfitte da una player nata in cina da genitori cinesi????
l’anno prox venite anche voi al calimba de launa!

lelesguizzero l’11 Giugno ha commentato “E la nave va…a picco”
dato che i risultati del nescional tim derivano dalla nescional activity…………

dal singolo 2 catg………

mutti-ziliani 7, -6, -8, 9, - 13

il piccolo leo, i genitori, il club rosso-blu, la lombardia e l’Italia tutta ringraziano mister zeru medaglie jozé…………che dopo anno di lavoro col loro pupillo,

3000 giorni di stages e 5000 open……

è riuscito a superare il girone ed a strappare 2 sets a ziliani……….

un solo grido dagli appennini alle ande………
jozé sei grande!!!

PS quanto al titolo iniziale di stampo marinaresco………..se il nocchiero si chiama jozé secondo voi che fine fa la nave????

Reka l’11 giugno ha commentato “pingpongdragorosso”
bravo roberto  ti ha fatto bene venire a studiare da noi in ungheria..

Congratulations !!!!

lelesguizzero il 10 Giugno ha commentato “E la nave va…a picco”
Per tutte le giocatrici e i rispettivi accompagnatori che hanno dedicato un anno di allenamenti, diversi giorni di ferie, un pacco di dineri, un viaggio non breve……….

per vedersi estromessi da una player nata in paese estero da genitori esteri…….

un consiglio dal vostro arturino:

l’anno prossimo datevi al ramino pokerato e a giugno tutti al bagno calimba de launa………

dove nessuno fa fatica,
si fa notte con l’orchestra amica………
e soprattutto c’è molta ****!

gommalacca il 9Giugno ha commentato “E la nave va…a picco”
L’analisi fatta da Ping Pong Italia non fa una grinza.

Alberto Vermiglio, come al solito, mette la veste da picconatore e rincara la dose.
Come dargli torto.

Stiamo assistendo all’agonia del nostro sport che come un animale ferito morirà dissanguato piuttosto che colpito a morte dal torero.

Cosa non funziona? troppo difficile a questo punto dire cosa, forse meglio spiegare cosa funziona per loro:

1) Siamo riusciti a dare uno stipendio a due atleti (che culo! due su 15 mila non moriranno di fame….. però se volete arrivare alla nazionale solo di pingpong vi dovrete occupare)

2) Siamo riusciti a trasformare una società in una Nazionale…anzi  due: F/M

3) Siamo riusciti finalmente a ridurre i centri federali da N in 1: Castelgoffredo (quindi siamo riusciti a ridurre i costi e sappiamo come sia importante in una fase come questa - di crisi - ridurre i costi)

4) Siamo riusciti a creare una informazione unidirezionale (sempre positiva qualunque cosa accada): noi si vince e basta, anche quando facciamo delle figure di merda incredibile il sapore è sempre dolce

5) Siamo riusciti a creare una rivista: Notizie del Tennistavolo che è anche, anzi direi è: Notizie del Tennistavolo di Castelgoffredo, quindi due testate in una (anche qui, con una semplice manovrina abbiamo fatto risparmiare dei quattrini alla Federazione, cioè a Castelgoffredo): non mancate l’ultimo numero che è interessssssantisssssimo tutto improntato sull’arte monumentale

6) Siamo riusciti a non cagare 14milanovecento pongisti perchè a noi di CG ci frega un cazzo di voi basta che portiate i quattrini alla Federazione e anzi leggetevi bene i punti successivi perchè non ci ripeteremo

7) Siccome non ci sono più i circoli adesso rimettiamo il discorso del titolo sportivo così lo pagate a peso d’oro (in realtà non siete voi a rimetterlo, siamo noi a rimetterci dei quattrini e a rimettere di stomaco per ciò che fate)

8) Siccome qualcuno ci ha fatto notare che in una gara internazionale 3, dico 3 squadre straniere, erano sponsorizzate FIAT, ALFAROMEO e non mi ricordo quale era il terzo marchio italiano non permettetevi di darci degli incapaci perchè poi non so che cosa ci inventiamo oltre la tabella voti per farvi un cu… così. Intanto quello che lo ha riferito lo defenestriamo!!!!!!!

9) Non vi basta!

10) i tesserati sono 15 mila e puntiamo l’anno prossimo a far si che almeno la metà si trasferiscano e giochino a CG.

Come siamo bravi

lelesguizzero l’8 Giugno ha commentato “E la nave va…a picco”
DEMICHELIS GIULIO BACIOCCHI ALESSANDRO 3-2 11-4, 11-8, 6-11, 11-13, 11-7
BACIOCCHI ALESSANDRO MASCAGNI FILIPPO 0-3 9-11, 9-11, 9-11

vedendo i results del girone numer 2 del 3 categ………

si nota come il lavoro di mister zeru tituli stia iniziando a fare effetto…….

perugia intera……….l’umbria tutta dicono:

thank u jozé!!!

record l’8 giugno ha commentato “pingpongdragorosso”
un anno di dragorosso..
sembra ieri, eh robi? le telefonate, i progetti, ma sì, ma dai, ma perchè no?..
tu hai realizzato un sogno, io ho trovato un amico.

anche quando ti telefono e tu mi rispondi neanche con “pronto” ma esordisci direttamente con “ma ke kx mi rompi i c.. “  :-D  :-D

un anno di dragorosso, di pingpongbuZZ, di piccoli progetti portati avanti in sordina ma che producono frutti ormai evidenti e, come non ricordarlo, IL NOSTRO PRIMO DIPLOMA DI TECNICI !!!

chi l’avrebbe detto, la prima volta, tra un’antitoppata e una smorzata, in quel di luglio 2008, che oggi saremmo stati qui a commentare una realtà incredibilmente VELOCE a realizzarsi !!

un bacione a te e una grattatina dietro le orecchie a pinopino, tra me e lui è stato amore a prima vista!!   ;-)

bigbear51 il 7 giugno ha commentato “pingpongdragorosso”
Caro Roberto,
Nel calcio il Cittadella ed il Sassuolo, tanto per buttare là due nomi, hanno fatto vedere a tutti che per vincere non sono necessari i grandi nomi o le benedizioni dall’alto.
Certo, un aiutino non farebbe male ogni tanto, ma quando non c’è occorre fare di necessità virtù.
Avete fatto un campionato formidabile partendo da zero, nessuno lo deve dimenticare.
Vi siete inventati l’impianto, i coach, avete tirato su ragazzini che fino ad un anno fa mai si sarebbero aspettati di diventare protagonisti.
Il merito è ovviamente di tutti, ma permettimi di farti le più vive congratulazioni per come hai saputo gestire il tutto, per il coraggio dimostrato, per non esserti arreso dinanzi alle inevitabili difficoltà, e soprattutto per avere inculcato nella testa dei giovani lo spirito vincente.
L’anno prossimo sarà diverso, molto più difficile a mio parere, gli avversari sapranno dall’inizio chi si trovano davanti.
Tu continua come hai fatto sinora, e son sicuro che nessun traguardo vi sarà precluso in partenza.
Forza Dragone e Draghetti !!

lelesguizzero il 7 Giugno ha commentato “E la nave va…a picco”
dato che i risultati del nescional tim derivano dalla nescional activity………mi permetto di copiare l’intervento di 2 aficionados.da altro saito….tanto per dare un’idea del clima da calimba de launa che si respira a bridge of wood………

Citazione:
Postato Originalmente da scassamanico
Io non ci sono andato, meglio puciare i piedini che rimpinguare il settore turistico della patria del mesciato.

Risponde tale maledetta retina:
Qualcosa mi dice che i piedini li hai puciati al calimba de luna!!!!

Per maledetta retina:
al calimba de launa si puciano i piedini….e qualcos’altro!!!

PS il mio pensiero va a tutti coloro che hanno dedicato tempo, dinero in questi giorni per rimpinguare le casse della pro loco di point of wood…….

spero che almeno abbiate trovato qualche articolo antico!!!

Dan il 6 giugno ha commentato “pingpongdragorosso”
E’ sempre appassionante leggere questi post sul PingPongDragoRosso,intrisi di entusiasmo e voglia di fare.

Per fortuna, al di là  di tutto, lo Sport è fatto soprattutto di emozioni.
Sono le emozioni il vero metro dei successi sportivi, l’unico che non sbaglia mai, sempre perfettamente tarato.
E direi che da questo punto di vista (oltre che da quello degli ottimi risultati raggiunti sul campo nel corso dei vari tornei) i Drgahetti hanno stravinto su tutto e su tutti.

Complimenti sinceri a te, Roberto, che sei stato l’artefice di tutto questo.
E auguri per questo primo anno trascorso.

zzantitop il 5 giugno ha commentato “pingpongdragorosso”
grazie Coach  ( C maiuscola !! )  :)

lelesguizzero il 5 giugno ha commentato” Dalla Gazzetta dello Sport del 29 e 30 Maggio”
“La rivoluzione voluta dal presidente Sciannimanico che nel 2005 cacciò i c.t. di due nazionali vincenti, Costantini ed Errigo, ha portato allo sfacelo tecnico”.

Credo sia presto per parlare di sfacelo tecnico…..ricordiamoci comunque che nel mondo ci sono almeno 200 nazioni………..per cui essere tra le prime 24, non mi pare un bad result……….

ai prossimi mondiali possiamo aspirare a fare di meglio………..giungere almeno 69esimi!!!

PS scianni 4 ever.

lelesguizzero il 4 Giugno ha commentato “E la nave va…a picco”
For alessio, tu chiedi:

““ma la dignita’ dico io..dov’e’ la dignita’?!”

Come direbbe pablo picass………

“they have faces like asses”!!!

Feng Tianwei

3 Giugno 2010 da Ping Pong Italia · Lascia un commento 

Feng Tianwei è stata l’artefice del successo di Singapore che in finale a Mosca ha superato la superpotenza Cina per 3 a 1, a lei è dedicto il calendario di Giugno.

foto Drago Rosso

Le WR di Giugno

3 Giugno 2010 da Ping Pong Italia · 1 Commento 

Ecco le classifiche mondiali di Giugno
Leggi

E la nave va…a picco

1 Giugno 2010 da Ping Pong Italia · 4 Commenti 

Nonostante i problemi tecnici che hanno un po’ stoppato il blog, proviamo a recuperare il tempo perduto, in attesa che tutto torni alla normalità. L’appuntamento più importante è stato quello dei Mondiali a squadre di Mosca, che si sono conclusi con la grandissima sorpresa della vittoria di Singapore contro la Cina nella gara femminile. Le indicazioni che arrivano da questi Mondiali sono tantissime e riguardano anche quello che c’è stato prima, vale a dire sia i tornei che li hanno preceduti, sia le decisioni prese in materia di convocazioni, i programmi impostati e così via. Siccome c’è tantissima roba di cui discutere, credo sia meglio affrontare gli argomenti raggruppandoli in più puntate. Nella prima mi occuperò dell’Italia, perché la doppia retrocessione in Seconda divisione è l’aspetto più importante di quanto è successo. Poi, passerò ai fatti internazionali e ai diversi aspetti, agonistici e no, dei Mondiali.
LA NAVE AFFONDA

Per impostare il discorso, parto da lontano, e non dal tennistavolo. Tanti anni fa, ma forse nemmeno tantissimi, vale a dire negli anni Ottanta, l’allora presidente del consiglio Bettino Craxi, in una situazione di crisi economica, se ne uscì con una frase rimasta storica: “La nave va”. Tutti i politici, i commentatori, i giornalisti, insomma tutte le pecore che popolano la nostra povera Italia, risposero con esclamazioni di meraviglia e di ammirazione. E tutti a ripetere, come pappagalli: “La nave va, la nave va”. Sappiamo che fine hanno fatto quella nave, quei politici e Bettino Craxi. Come dire: stiamo almeno attenti a usare certe frasi, portano male. Ebbene, sul sito della Fitet, dopo le due vittorie dell’Italia femminile, contro una scarsissima Inghilterra e una derelitta Austria (senza Liu Jia e con l’unica forte, Li Qianbing, schierata come numero 3, in segno di totale rinuncia), viene fuori un pezzo memorabile, che comincia così:
“L’Italia delle donne va”. E infatti, è andata a fondo. Complimentoni al sito Fitet, alla nazionale femminile e a chi è responsabile di questo sfacelo.
RETROCESSIONE

Il bello è che sul sito Fitet non c’è una sola parola sul fatto che tutte e due le nazionali, maschile e femminile, sono retrocesse in Seconda divisione. Macchè! Si riferisce solo l’ultimo risultato e il piazzamento finale, mica si dice che le due squadre sono retrocesse. Ma possiamo ancora considerarla come una sorpresa? E non possiamo considerare una sorpresa né la doppia retrocessione, né il fatto che non se ne parli sul sito Fitet. Secondo la nostra Federazione, quindi, l’Italia è ancora in Prima divisione. Ma cominciamo a esaminare il fatto che queste retrocessioni erano prevedibili e scontate. Quella dei maschi era sicura al 100 per cento per evidenti motivi. Già nel 2008, sia pure con Yang Min ancora in squadra, la salvezza arrivò solo per un colpo di culo galattico: incontrare la Croazia che giocò con un solo uomo, due infortunati e il cinese Tan Ruiwu assente perché aveva litigato con il tecnico. Una volta andato via Yang Min (ma anche se fosse rimasto non avrebbe potuto fare granché, vista l’età), era certo che si sarebbe retrocessi. Che poi questo sia avvenuto con prestazioni dignitose è un altro discorso, che metterò in evidenza dopo. Per il momento, ricordiamoci che i quattro azzurri meritano tutto il nostro rispetto, perché sono ragazzi seri, che lavorano coscienziosamente. Il problema è a monte. Ed è utile ricordare cosa avvenne nel 2005. L’allora c.t. della nazionale, Massimo Costantini, convocò due giovani per i Mondiali di Shanghai: Bobocica e Spinicchia. Per la Fitet, la mancata convocazione di Piacentini, allora al Castel Goffredo, vedi la coincidenza, fu considerata inaccettabile. Così, la Fitet decise di cancellare le iscrizioni di Bobocica e Spinicchia. Invece di far fare esperienza ai giovani, si sconfessò l’operato di Costantini, che fu poi cacciato dalla nazionale. E’ successo che Spinicchia, disgustato, ha poi mollato, e che Bobocica non ha potuto sfruttare una grande occasione di crescita. Non gli è stato dato il tempo di giocare sotto la “protezione” di uno esperto come Yang Min, se non nei Mondiali del 2008, quando lo stesso Yang Min era quasi alla frutta. Così, Bobocica è stato catapultato, ancora giovane, nel ruolo di leader della nazionale e, di conseguenza, ha dovuto assumersi responsabilità e doveri che avrebbe affrontato meglio con una preparazione più graduale. Adesso, basta vederlo giocare per capire cosa ha perso. E’ sempre ansioso, nervoso, gioca in maniera frenetica, non sta mai fermo, non può dare tranquillità al resto della squadra e finisce col perdere partite che, affrontate in maniera più calma, potrebbe vincere senza problemi. A Mosca ha giocato per lunghi periodi alla pari di avversari più in alto nella classifica mondiale, ma nei momenti decisivi non ce la faceva più. Aggiungo un’altra considerazione: si è andati avanti con Yang Min fino ai Giochi del Mediterraneo, con la scusa che l’aveva ordinato il Coni (che a suo tempo ho dimostrato come fosse una falsità clamorosa), si è bloccata la strada ai giovani, poi al’improvviso si convoca Rech Daldosso. Che sia andato ai Mondiali è giusto e positivo, ma qualcuno della Fitet sa spiegare perché Bobocica, alla stessa età di Rech, non poteva andare ai Mondiali di Shanghai e Rech può andare a Mosca. Combinazione: allora il c.t. era Costantini, adesso è Nannoni. Ma non cambia l’indicazione più importante: c’è qualcuno che vuole fare le convocazioni a dispetto del tecnico della nazionale, c’è chi accetta e chi no. Quindi, la situazione è facilmente comprensibile. Si è perso tempo, anni addirittura, e adesso scontiamo questi errori. Costantini aveva avviato il discorso dei giovani ben 8 anni fa, ma è stato cacciato. Adesso ci ritroviamo con azzurri che scontano la loro mancanza di esperienza, causata da chi bloccò le convocazioni di Costantini e poi lo cacciò. Infine, una nota sulla possibile diversità di convocazioni di Bobocica nel 2005 e Rech nel 2010. Allora erano Mondiali individuali, questi a squadre. Un eventuale difensore-leccaculo della Fitet potrebbe dire che nel 2005 Bobocica non era “competitivo” nel singolo, l’inesperienza di Rech invece incide meno in una competizione a squadre. Secondo me, il discorso è esattamente al contrario. Se Bobocica nel 2005 perde nel singolo non c’è danno per l’Italia, ha perso solo lui, e comunque ha fatto esperienza per il futuro, quindi c’è comunque un vantaggio per la nazionale in prospettiva. Se Rech perde una partita, nel 2010, la squadra ha uno svantaggio. Quindi, se proprio vogliamo essere pignoli, è meglio portare un giovane ai Mondiali individuali che a quelli a squadre, a maggior ragione se, per la coincidenza dell’infortunio a Stoyanov, il più giovane gioca da titolare. Ovviamente, questo è un discorso sulle possibili obiezioni a difesa della Fitet. Nella realtà, è stato un bene portare Rech a Mosca, che vincesse o perdesse. Poi, lui si è comportato bene (basti pensare alla vittoria su Tosic) e questo è un ulteriore elemento a favore della tesi che è meglio dare opportunità ai giovani. Ma resta un delitto aver cancellato l’iscrizione di Bobocica ai Mondiali del 2005.
SCONFITTE

Il risultato finale è che l’Italia maschile non ha vinto nemmeno una partita ai Mondiali di Mosca e, ripeto, non per colpa dei quattro, anzi dei tre, visto che Stoyanov non ha potuto giocare per un infortunio alla schiena. E’ stato schierato solo contro la Cina, per dargli la possibilità della presenza d’onore. E, comunque, non portare un quinto, magari Mutti, la dice chiara sulla lungimiranza della Fitet e del settore tecnico. Il tutto diventa ancora più grave quando si passa al settore femminile. Qui si va oltre il ridicolo. Intanto, faccio notare che l’Italia, dopo la vergognosa retrocessione agli Europei (ben più grave di questa dei Mondiali), ha avuto la fortuna sfacciata di ritrovarsi nel girone più debole dei quattro della Prima divisione, con Cina, Polonia, Croazia, Austria e Inghilterra. Tanto per avere un’idea: delle 6 squadre retrocesse in Seconda divisione, ben 3 vengono proprio da questo girone: Italia, Austria e Inghilterra.
E poi, c’era una non irresistibile Croazia. Insomma, l’Italia aveva la possibilità di salvarsi, ma è naufragata miseramente. E nel tabellone per la salvezza, ha avuto un altro colpo di culo incredibile: giocare contro la vincente fra Inghilterra (ancora lei, per un regolamento assurdo che non prevede l’alternanza delle posizioni rispetto ai gruppi) e Stati Uniti. Ma è stata capace di toppare anche questa occasione. Sempre per parlarci chiaro: gli usa hanno convocato Gao Jun, 41 anni, che da un anno fa solo l’allenatrice e il suo allenamento si riduce all’attività di sparring per le ragazzine. Eppure, Gao Jun ha preso Stefanova e le ha rifilato un 3-0 da vergogna, per poi annullare 3 matchball a Tan Wenling e far sprofondare l’Italia.
COINCIDENZE E RINUNCE

A proposito di questi 3 matchball, sul sito Fitet, nella cronaca della partita, non ne è stato fatto alcun cenno. Eppure, ricordate la cronaca della partita con l’Ucraina agli Europei 2009? Beh, lì era ben specificato, ripetuto fino all’ossessione, che Laura Negrisoli ne aveva avuti 4 e che, dopo che li aveva mancati, le compagne di squadra, poverine, non erano più riuscite a riprendersi, perché pensavano che la partita fosse già finita e avevano già rimesso a posto le racchette!!! E tutti ad accusare la povera Laura di essere la responsabile di quella retrocessione. Che le compagne di squadra avessero perso un punto ciascuno, esattamente come Laura, non sfiora nemmeno la mente dell’autore di quelle cronache. E adesso, misteriosamente, i 3 matchball scompaiono. Quando si trattava di indicare Negrisoli, che non giocava più nel Castel Goffredo, guarda un po’ che altra coincidenza, allora si scriveva che aveva mancato 4 matchball, adesso che è una giocatrice del Castel Goffredo ad averli mancati, tutti zitti. Ma andiamo oltre. A Negrisoli è stata offerta la possibilità di andare ai Mondiali a Mosca, ma lei ha rifiutato, non escludendo però che in futuro possa ancora giocare in nazionale. Sui motivi del rifiuto, non si hanno informazioni. Ma qualcosa si può anche intuire, perché se tutto l’ambiente ti indica come responsabile di una retrocessione, beh, qualcosa di pesante rimane nell’animo di una persona. Resta il fatto che, senza Negrisoli come capro espiatorio, l’Italia è retrocessa ugualmente. Ma stavolta nemmeno si dice che l’Italia è retrocessa. Ma stavolta non si indicano responsabilità. E tutti quanti capiamo benissimo perché.
CADUTA

Eppure, le premesse, secondo gli ineffabili proclami del sito Fitet, erano buone. In particolare, si erano messe in rilievo le grandi prestazioni di Nikoleta Stefanova in campionato, nella finale scudetto, tanto da mettere in dubbio persino il valore della classifica mondiale! Qui siamo davvero oltre la fantascienza. Dopo che Niko aveva battuto Jiang Huajun, n.9 del mondo ma in evidentissimo calo di forma, l’autore dell’articolo aveva detto che non si capiva come potesse essere n.60 e aveva messo l’accento sui ritardi che c’erano stati nella compilazione delle classifiche, adombrando errori a danno di Niko. I ritardi non erano altro che un problema tecnico dovuto al ritorno al vecchio punteggio (coi punti a mille e non a diecimila). Che poi siano cambiate le tabelle dei punteggi, che prevedono l’esclusione dopo un solo anno (e non più due) per chi non fa attività e limitano il danno di chi perde con un giocatore di classifica inferiore, non cambia assolutamente il discorso. Non c’è stato alcun errore, alcun danno per Stefanova, quella è la classifica che le spetta. A parte questo, sembrava che Niko fosse tornata ad apprezzabili livelli di forma, frutto anche di allenamenti più intensi. Alla prova dei fatti, si è rivelato tutto sbagliato. Niko non perde più con le giocatrici n.200 del mondo e anche più in basso, ma appena trova un’avversaria decente non ce la fa a reggere. Insomma, anche se si è allenata un po’ di più negli ultimi tempi, il danno provocato da anni di discesa tecnica non è più rimediabile. Così, ecco che si ritrova davanti una Boros ormai giocatrice “normale” e perde 3-1, affronta una ex giocatrice di 41 anni, Gao Jun, e perde 3-0, gioca con la difesa Viktoria Pavlovich e perde 3-0. Tutte le partite decisive sono un tracollo. Purtroppo per lei, Stefanova è finita come giocatrice di alto livello e non potrà più farcela a recuperare. Al massimo, potrà tirare fuori qualche prova decente, una o due partite fortunate, magari una medaglietta in non so quale competizione, ma a 26 anni la sua storia di alto livello è conclusa. Sarebbe potuta essere la numero 1 in Europa per tanti anni, invece ha sprecato tutto. Un peccato, acuito dal fatto che sarebbe dovuta rimanere sotto la protezione del padre, troppo gran signore per questo ambiente di merda, e di chi le voleva davvero bene. Ha scelto chi l’ha usata e l’ha rovinata, e ormai è troppo tardi per rimediare.
IL VUOTO

Se non abbiamo più nemmeno una giocatrice in grado di fare la differenza, figuriamoci il resto. Tan Wenling aveva rinunciato alla nazionale dopo che erano stati annullati i premi in seguito alla retrocessione negli Europei 2009. In pratica, si doveva giocare gratis. Poi, la ritroviamo ai Mondiali. Cosa è successo per farle cambiare idea? Lei non parla, ma il forte sospetto è che sia stata costretta, senza possibilità di rifiuto. Ma quale che sia il motivo, resta il fatto che, a livello internazionale, Tan non può più reggere, visto che ha 38 anni e non ce la fa più fisicamente. Ha perso con giocatrici di classifica molto bassa, con alcune sconosciute ha vinto per misericordia, e anche quando è riuscita a resistere in qualche mach alla fine è crollata per evidenti motivi atletici, come nel caso dei 3 matchball contro Gao Jun. Non si può nemmeno metterla sul banco degli imputati perché non si possono chiederle prestazioni che lei non è più in grado di fornire. Il vero problema è non aver creato la successione alla squadra campione d’Europa nel 2003. Per il resto, c’è solo Debora Vivarelli, che si è comportata bene, pur nei limiti del suo attuale valore. Anche per lei, il problema è che non le si può chiedere quello che non è ancora in grado di dare. Ma l’interrogativo vero è cosa è in grado di dare in futuro la Vivarelli, e non solo lei, ma tutte le giovani del tennistavolo italiano. La risposta, purtroppo, non è positiva. I limiti di tutte le ragazze sono evidenti e a questo si aggiunge che molte di loro, con un interessante potenziale, si sono perse, anche per motivi legati al club di appartenenza. Chi gioca in una certa società è abbandonata a se stessa, chi gioca in una certa altra, più importante, viene portata in nazionale. E la Vivarelli, che giocava nella Sandonatese, avversaria del Castel Goffredo, adesso è passata proprio al Castel Goffredo. E si ritrova subito ai Mondiali. Ma guarda un po’ le coincidenze!!! E tutte le altre dove sono finite? Devono tesserarsi anche loro con Castel Goffredo?
PRODEZZE

Si è perso sul campo, ma fuori è avvenuto anche di peggio, con una clamorosa brutta figura della Fitet nei confronti dell’Ittf. Come si sa, Wang Yu si è infortunata proprio il giorno prima della partenza per Mosca. L’Italia è rimasta con 3 sole giocatrici. Bastava che se ne infortunasse una e nemmeno si sarebbe potuto giocare, per i regolamenti Ittf. Come sparring era stata portata la Steshenko. A quel punto, si è cercato di inserirla nella squadra, per essere in 4. A parte il fatto che, ripeto, non si capisce perché la spedizione non fosse di 5, viene fuori il problema più importante e allo stesso tempo più ridicolo: Steshenko non può giocare in nazionale. Non può farlo perché nel 2008, durante i Mondiali a squadre a Guangzhou, l’Ittf cambiò il regolamento: bisogna avere il passaporto, come per l’Olimpiade. la Steshenko non ha il passaporto italiano, quindi non può giocare per l’Italia. L’Ittf, quindi, ha risposto negativamente alla richiesta della Fitet. Inoltre, l’Ittf ha fatto notare alla stessa Fitet: scusate, ma avevate fatto la stessa richiesta a marzo e noi vi avevamo già risposto che la Steshenko non può essere iscritta perché non ha il passaporto, perché ce lo chiedete di nuovo? Al che la Fitet si è scusata e ha detto che quella risposta dell’Ittf si era persa nella confusione. Insomma, non lo sapevano o non se lo ricordavano. Bene, a questo punto cosa succede? Succede che sul sito della Fitet si accusa l’Ittf di aver dato una “interpretazione restrittiva” delle regole e che “i dubbi rimangono”. Quindi: la Fitet cerca di tesserare la Steshenko, sapendo di non poterlo fare, l’Ittf risponde a muso duro, la Fitet chiede scusa, ma poi sul sito dice che ha ragione. Ovviamente, riferisco questo perché ho parlato direttamente con il responsabile dell’Ittf, che si è mostrato molto incazzato per quanto la Fitet ha scritto sul sito. Anche lui si è meravigliato: prima riconoscono di avere torto e ci chiedono scusa, poi dicono che siamo stati “restrittivi”? Ma stiamo scherzando? Qui non c’è interpretazione, restrittiva o no: o il giocatore ha il passaporto o non ce l’ha. La Steshenko non ce l’ha, discorso chiuso. E così, ancora tanti complimenti alla Fitet. Bella figura davvero.
FALLIMENTO SCIANNIMANICO

E arriviamo alla conclusione. La doppia retrocessione è una vergogna per il tennistavolo italiano, ma era ed è stata facilmente predetta, perché era fin troppo evidente che si sarebbe arrivati a questo punto. Ed è altrettanto evidente che c’è una responsabilità precisa: quella del presidente Sciannimanico. Nel 2005, dopo essere stato eletto presidente, azzerò l’intero settore tecnico: via Giovanni Bisi, consigliere federale per l’area tecnica, via i c.t. azzurri Massimo Costantini e Maurizio Errigo. Al loro posto, ecco il nuovo schieramento voluto da Sciannimanico e accettato “pecoronamente” dal consiglio federale: Matteo Quarantelli responsabile dell’area tecnica, Lorenzo Nannoni c.t. della maschile, Roman Plese c.t. della femminile. Da quel momento sono passati quasi 6 anni, c’è stato il cambio fra Plese e Csilla Batorfi, c’è stato tutto il tempo per lavorare, ma i risultati sono stati solo una lunga catena di fallimenti, culminata con la doppia retrocessione ai Mondiali di Mosca, ma con episodi persino più gravi in precedenza, come la retrocessione delle donne agli Europei e la brutta figura ai Giochi del Mediterraneo 2009, quando l’Italia vinse un oro “obbligato” a squadre femminili e crollò su tutto il resto. Il tutto diventa ancora più scandaloso se si confronta con quanto avevano fatto Bisi, Costantini ed Errigo: medaglie europee con le donne, medaglie ai Giochi del Mediterraneo per uomini e donne, qualificazioni olimpiche “vere” per uomini e donne, miglior piazzamento ai Mondiali per le donne, secondo miglior piazzamento ai Mondiali per gli uomini, più tutto un lavoro altamente qualificato dal punto di vista tecnico. Ora, se un settore tecnico con quei risultati è stato azzerato da Sciannimanico, cosa dovrebbe succedere per il settore tecnico che lo ha sostituito e ha distrutto tutto il lavoro precedente, portando il tennistavolo italiano a record negativi assoluti?
Il minimo che ci si aspetta è che venga azzerato, ma è del tutto evidente che non avverrà, perché a essere azzerato, prima del settore tecnico in questione, dovrebbe essere chi ha deciso di cacciare gli uomini vincenti per sostituirli con quelli perdenti. Quindi, dovrebbe essere azzerato Sciannimanico. Che però ha in mano il potere, con tutti gli altri proni davanti a lui, suoi schiavi, niente altro che pecore pronte a belare. Perciò, Sciannimanico resta presidente, il settore tecnico rimane al suo posto, le nazionali continueranno a perdere, il tennistavolo italiano continuerà ad andare verso la definitiva distruzione. Fra gli applausi di tutto un mondo di ignoranti, di servi, di pecore.

Dalla Gazzetta dello Sport del 29 e 30/5

1 Giugno 2010 da Ping Pong Italia · 1 Commento 

articoli tratti dalla Gazzetta dello Sport
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