Alternativa Sostenibile “Viva”

31 Luglio 2012 da Ping Pong Italia · 53 Commenti 

Buona Sera Società del Tennistavolo Italiano,

ci pregiamo di continuare nel positivo botta e risposta che è la vera novità di questa stagione elettiva, Dal momento in cui “L’Alternativa Sostenibile” si è data questo nome (”Viva” è un aggettivo che ne descrive la speranza di vitalità o di restar in piedi alla fine del percorso di qui al 27 ottobre) ha sempre pensato di proporsi alle società del Mondo Pongistico Italiano e di convicerle a seguirla in quello che si pensa possa essere un tragitto appunto alternativo ad una situazione meno sostenibile quale la attuale. Da allora il gruppo di persone che si impegna in questa faticosa ma comunque positiva esperienza ha iniziato mettendo da parte “campanilismi” e quant’altro di accaduto precedentemente proprio per raggiungere un punto “Zero” …di ripartenza. Ovviamente “L’Alternativa Sostenibile” si rivolge anche agli attuali governanti, ben conosciuti, essendo il nostro un mondo piccolo, in modo chiaro e trasparente, perché nulla di male c’è nel contrastare, avere idee diverse e speranze legittime che appunto sperano quantomeno in un confronto. Ecco invece che utilizzando un metodo così limpido con sorpresa dobbiamo registrare questa “replica” del Dottor Marcello Cicchitti, uno dei personaggi che certamente il Tennistavolo Italiano conosce bene, da sempre atleta/giocatore, già consigliere federale molti anni orsono, spesso vociferato come papabile “Number One”, che si prende la responsabilità di rispondere “per conto” dell’attuale dirigenza Fitet. Chiaramente questa riposta presenta aspetti e punti di vista personali ben visibili. Ci consentirà il Dottor Cicchitti come già l’espressione “agitazione di alcuni amici del ping pong” abbia un sentore sarcastico, per quanto goliardico e non suoni benissimo. Il fatto che l’Alternativa si stia muovendo con le modalità da lui riferite (contatto telefonico o durante le gare nazionali ecc. ecc.) è vero e non ci troviamo niente di sbagliato, anzi, assolutamente corretto e legittimo. Ci stiamo muovendo (senza “agitazione”) per convincere l’ambiente a migliorare la federazione. Cicchitti ha preso le mosse dalla mail “L’alternativa è viva!” di domenica 15 luglio in cui erano ben evidenziate, punto per punto, le principali storture della gestione attuale Fitet che hanno causato la grave crisi in cui si trova oggi il Tennistavolo in Italia. E proprio da questa  constatazione che il nostro gruppo ha iniziato a muoversi per un cambiamento, allargando via via sempre più nel corso dei mesi  la cerchia delle adesioni.
Seguendo lo stesso ordine della mail originaria (uno dei pochi mezzi semplici ma democratici che consenta un lavoro di propaganda all’Alternativa) iniziando dalla  tabella voti, che oggi impedisce un confronto democratico, scoraggiando qualsiasi iniziativa della base,  dobbiamo ribattere che non è affatto vero che l’ultima modifica sia stata “frutto di una scelta condivisa da tutti solo alcuni anni orsono”; al contrario, abbiamo sempre detto che si trattava di un cambiamento quasi insignificante che non poneva rimedio al fenomeno (contrario anche ai principi informatori del CONI) delle maggioranza precostituite. In proposito ci pare anche del tutto poco pertinente il riferimento dell’amico Marcello alla riduzione delle province “e quindi sulla forte concentrazione”. E’ poi assai arduo, anche per il più fedele sostenitore dell’attuale Presidente, riuscire a difendere l’operato del settore tecnico  visti gli attuali risultati delle squadre nazionali, a maggior ragione se confrontati con quelli all’epoca in cui Egli,  nel 2004 prese in mano la federazione. Marcello minimizza sulle  responsabilità della federazione in questo sfacelo, addirittura facendo riferimenti personali di chi ancora alla sua età se la gioca con i migliori giovani, un paragone che fa venire in mente a molti di noi le partite a “chi perde scala” nei circoli Arci del quartiere, un contrasto netto con “l’ambizioso progetto” di cui segue giusta enfasi. Saranno le società a valutare se dobbiamo rassegnarci (come vorrebbe Cicchitti) a rimanere intorno al 30° posto, come se ciò fosse un destino ineluttabile ed indipendente dalle strategie federali. Capirei se il Presidente attuale non avesse cambiato nulla, e si difendesse dicendo che se lo stesso staff che portò l’Italia ai grandi risultati dei primi anni 2000 non è riuscito poi a confermare tali risultati e che sarà stata colpa della sfortuna o di eventi esterni non dipendenti dalla sua volontà. Invece, va rimarcato,  che per grande tenacia ed insistenza proprio del Presidente, insediatosi alla presidenza da pochi mesi, nel giugno del 2005, furono esonerati ed allontananti i due tecnici delle nazionali maggiori perché Egli voleva sostituirli con allenatori più bravi di grande prestigio internazionale (anche per fare bella figura agli occhi del  CONI). Si è visto poi negli anni successivi il continuo affanno, soprattutto nella nazionale femminile, nel cercare soluzioni estemporanee, poco coerenti (il croato, che dopo un po’ di tempo praticamente sparì quasi senza dir nulla, la trovata della ungherese prima come allenatrice personale di una star Castellana, poi promossa a tecnico della nazionale) sempre navigando a vista per risolvere temporanee burrasche ma mai con una idea chiara da portare  fino in fondo. Dal canto suo altri personaggi, favorendo spudoratamente atlete della propria società, ha finito per fare terra bruciata disincentivando tutti il movimento femminile del Paese. Anche i nuovi tecnici hanno poi svelato le loro debolezze forse perchè troppo timorati dal perdere il posto di lavoro.
Anche sulla promozione e sul coinvolgimento della Scuola, Cicchitti lascia intendere che sia stato un fallimento; qui si trincera dietro l’affermazione (priva di fondamento, anzi diremmo risibile) secondo cui non sarebbe colpa della struttura centrale (cioè del Presidente)  perché parliamo di compiti che sono delle società e dei comitati periferici. Ma è la federazione che deve far sì che queste strutture funzionino, dando loro progetti e strumenti funzionali, gli stessi che altre federazioni hanno utilizzato al meglio per sorpassare la nostra e relegarci agli ultimi posti di una impietosa moderna classifica di attività.
Stendiamo un velo pietoso sul numero dei tesserati. La classifica unica nazionale rende più difficoltoso imbrogliare sui numeri: se un giocatore non fa nemmeno sei partite in un anno anche solo a livello regionale, non può essere calcolato nel novero dei giocatori. Altrimenti, potenzialmente, con i tavoli in spiaggia, al bowling e alla casa in vacanza, altro che 20.000! Anche qui la federazione del Presidente non è riuscita a veicolare nessuno dei potenziali giocatori di ping pong al tennistavolo, dato che quelli che giocano sono sempre quelli come numero, ma (aggravante) con un sensibile invecchiamento (sarebbe interessante contare gli ultra quarantenni in classifica rispetto a quelli di otto anni fa).
Sul cd.”conflitto di interessi” Cicchitti dice che anche questo è ineluttabile, perchè secondo lui è naturale trovare le persone legate alle società anche a capo di cariche federali: un conto però è il dirigente di una società che ha una squadra in serie B o in serie C che può essere dirigente federale senza poter più di tanto indirizzare le scelte pro domo sua; ben altra è la situazione di un presidente federale che è al tempo stesso il Patron della società più importante d’Italia, sia a livello maschile che femminile, potendo influire sulle convocazioni in nazionale dei suoi atleti, forse decidere di chi far entrare in Aeronautica, o magari chi suggerire alla Butterfly per sponsorizzazioni, quali giovani ingaggiare prendendoli altrove per poi avere un immediato tornaconto (economico) in sede di premi Cini e Mazzi e tabella voti.

Sembra poi di sparare sulla Croce Rossa quando si affronta il tema Serie A/1.
La visibilità, tanto agognata dal Presidente, doveva passare principalmente attraverso questo veicolo (Guida al Campionato, Rai Sport, cambiamenti negli anni di orari e formule di gioco, ostinazione principalmente sua nel volere i due stranieri per squadra). Non crediamo proprio che sia colpa solo della crisi economica se è vero, come è vero, che i campionati inferiori, a partire dalla A/2, sono a pieno organico (nonostante rinunce ampiamente coperte in A2 e B1). Qui notiamo che molte società che hanno scelto di disputare la A/2, anzichè la A/1, hanno voluto dare un segnale forte di contestazione sulla questione dei due stranieri.
Pare poi che all’ultimo consiglio federale “l’Abdicante Responsabile Tecnico” abbia espressamente detto che dall’anno prossimo la questione dei due stranieri dovrà essere rivista (non è mai troppo tardi!).

Nella seconda parte della lettera (ma a dire il vero il Narcisismo permea sin dall’inizio dando quasi il dubbio di essere più di un sostenitore) Cicchitti, dopo aver tentato (poco convincentemente) di convincere che il disastro totale degli ultimi tempi non sarebbe colpa di questo Presidente, passa al personale e alla questione “imprenditoriale”, accalorandosi nel ringraziare il N.1 per “tutta l’assistenza e la forza che ha messo in campo”.
Qui si nota un’altalena tra quello che sarà un “Centro Federale” (noi la credevamo una iniziativa sua personale ed imprenditoriale) che però “non comporta alcun aggravio per la Fitet”.
Come è intervenuta la FITET in questa vicenda? Ha stipulato convenzioni con gli Enti milanesi? Parrebbe!… Agli atti di Consigli Federali precedenti dovrebbe esserci qualche passaggio. Ha prestato delle garanzie? Forse sarebbe doveroso che Cicchitti e la Fitet chiarissero meglio i termini economici e amministrativi della iniziativa.
Il fatto che un “Mecenate” ..del Bonacossa…si possa permettere personalmente di investire € 1.500.000 (se fosse così quando mai se li riprende indietro?!) e che “siamo a Milano e non a Terni” le troviamo reminiscenze quasi da un movimento politico nordico dei primi tempi. Ci piacerebbe conoscere le reazioni non solo dei dirigenti di Terni ma delle società di ogni parte d’Italia che trovano nella struttura umbra una risorsa preziosa per l’attività nazionale, vista l’ubicazione, i costi contenuti ecc. ecc.
Tralasciamo il gusto di associare i milioni di disoccupati alla convenienza di certi discorsi di giustificazione di politica federale.
Infine, che tutta la Lombardia darà il pieno sostegno al Presidente Federale si vedrà a tempo debito: Cicchitti (e nessuno per la verità) può esserne così certo.

L’Alternativa non è certo sicura di vincere, è certamente sicura di arrivare in fondo alla corsa .. a testa alta, quale che possa essere il distacco guardando avanti o forse dietro, magari di fianco, ma è certa che i punti di programma sono quelli che possono dare un cambiamento e che contro di essi ci sono i soliti discorsi vuoti di scettici per partito preso, così come le persone che si cercano sono Uomini e Donne che abbiano una loro testa pensante e non certo legata a flebili speranze di “cambiare da dentro” o continuare a campare con briciole che cadono dalla tavola del Re.
In fin dei conti ci viene facile pensare che tante situazioni così confermate proprio dall’intervento dell’Amico Marcello Cicchitti non fanno altro che ribadire sia necessario un passo laterale di chi ha solo la tenacia di restare aggrappato ad un sistema che consente squilibri di voto e potere che il CONI aveva chiesto di cambiare e che furono cambiati solo garzie ad un metodo discusso, probabilmente senza nemmeno un quorum regolare raggiunto e tuttora ombrosi nelle regole di come si voteranno i diversi candidati in quota al nuovo consiglio federale.

Un saluto di speranza a tutto il Tennistavolo di Appassionati

…e dopo gli Europei Giovanili…

26 Luglio 2012 da Ping Pong Italia · 18 Commenti 

di Alberto Vermiglio

Si è oggi appena conclusa un’altra edizione degli Europei Giovanili che ci ha visto portare a casa 1 bronzo a Squadre Juniores, un quarto di finale (grazie a Leonardo Mutti) e un altro quarto di finale nel misto juniores (sempre Leo Mutti in coppia con la olandese Britt Eerland (ma c’è da dire che nessuno dei 4 seminalisti francesi ha disputato questa gara).

Solo Jordy Piccolin e Luca Bressan hanno raggiunto la fase dei primi 32 (cioè i 16ì di finale…) tutto il resto del nostro panorama italico giovanile si è fermato nei primi turni dei mastodontici tabelloni di singolo e più o meno uguale abbiam fatto in doppio.

Nelle squadre i piazzamnti sono stati questi:

Junior Maschile: 4ì class.

Junior Femminile: 12e class.

Cadetti Maschile: 15′ class

Cadette Femminile: 19e class.

C’è da dire che alcuni risultati sono stati combattuti dai nostri rappresentanti il che dimostra un’abitudine migliore alle gare internazionali.

C’è da dire che abbiamo un solo giocatore di livello superiore che trascina a volte il talentuoso Baciocchi (che però nel singolo rende meno che a squadre) ed un Seretti che è stato a lungo infortunato ma che passa senior senza aver mostrato quello che sembrava promettere.

C’è da dire che le junior hanno un paio di ragazze al primo anno in categoria e volenterose

C’è da dire che le allieve hanno una Dumitrache con ancora 2 anni da allieva ed 1 la Mosconi… e così anche per i giovani Pinto e Frigiolini portati presto a questa ribalta.

Insomma c’è da dire che la media di questi giovani virgulti che stanno lavorando nelle loro società non è così male … ma mancano le “punte” che avevamo ai tempi dei Centri Federali e di un altro tipo di programmazione (per quanto io sia uno di quelli che non condividesse l’uso che veniva fatto dei centri federali) che comunque portò a qualche risultato.

Purtroppo c’è anche da dire la cosa più importante … quella che salta all’occhio appena vediamo un filmato di quelli andati in onda da Vienna nei giorni scorsi… gli altri sembra che sappiano servire meglio, comportarsi meglio (tatticamente intendo), rispondere meglio, toppare meglio, ecc…ecc… sembrano più “Giocatori e non giocatori”….

Quando vediamo i nostri giovani ai tornei nazionali, soprattutto in quelli contro i giocatori più grandi di loro, ci impressionano, ci entusiasmano, ci sorprendono… Poi vediamo i risultati a queste gare internazionale (ben diverse da quelle che vengono “reclamizzate” durante l’anno ..tutti quegli open che poi ci fanno sentire racconti e resoconti esaltanti, ricchi di medaglie “Importanti”) e non possiamo non renderci conto della differenza.

Allora viene il timore che l’anno prossimo qualche allievo straniero salga junior e possa già mettere in difficoltà i nostri esponenti della Prima Squadra.

Ad esempio guardavo il Ranking Juniores e notavo l’allievo francese Cassin, allievo anche l’anno prossimo, quasi indiscusso n.1 continentale (anche se il polacco Zatokwa lo ha fatto sudare un bel po’) ed è davanti al nostro Baciocchi juniores… Quindi ragiono e dico beh.. Baciocchi è 31 d’Italia e ai tornei 2^ non l’ho mai visto andare esageratamente avanti… allora sto bambinetto francese più o meno vale un Giardina, Margarone, Soraci??? e quando avremo noi un allievo primo anno che valga quella posizione??

Queste cose ti fanno pensare automaticamente come l’assenza di centri federali o formazioni giovanili nazionali rendano tutto ciò…. naturale??… Qui abbiamo dei ragazzi che hanno, negli ultimi 8 anni… (e non è un periodo di tempo che indico solo come “questione politica” ..certo anche…) lavorato solo grazie alle loro società.. chi più chi meno, chi più privatamente chi più con “aiuti federali” .. Non c’è da scandalizzarsi è semplicemente la verità.

Mutti e Seretti (che ripeto non ha dato quello che si pensava e che spesso abbian sentito anche gente che lo seguiva dirlo) sono il prodotto di un tecnico che ora non c’è nemmeno più in quella società. E’ indiscutibile che chi li ha accompagnati in giro per il mondo per le gare abbia approfondito la loro conoscenza caratteriale, ma mi vien difficile pensare che abbia influito in una evoluzione ottimale dell’atleta. Non abbiamo in Italia tecnici in grado di far ciò..in questo momento (magari vendon gomme e tavoli o magari sono in giro per il mondo a far crescere stranieri). Non per nulla Mutti parte un’altra estate per la Cina… a spese (giustamente) della Federazione (mi chiedo per quanti altri è stato fatto prima…) accompagnato da un tecnico della società… ma a spese della federazione (e ci può stare anche questo)… e gli altri???

Più volte ho detto che per i primi 6 degli ultimi 8 anni si è parlato (e basta) di Progetto Giovani, si son fatte riunioni, poresentazioni di slides, importanti paroloni, studi di ogni tipo, psicologia di base dell’atleta e quanto più ci vogliate metter dentro.. e poi finalmente da un annetto e poco più sono iniziati gli stages regionali con i tecnici regionali, a volte in presenza anche di tecnici nazionali (che non per cattiveria definiamo privi di quelle esperienza che hanno invece storici tecnici locali e di territorio)… ne frattempo cosa si è fatto per il nostro sport?… Si è speso, e parecchio anche… per la ricerca di una Visibilità ma soprattutto di un Narcisismo che oggi ha portato all’innegabile risultato sotto gli occhi di tutti:

Non c’è più squadra italiana che disputi Champions League.

Non c’è più nazionale italiana che difenda degnamente le posizioni che aveva conquistato nei ranking mondiali ed europei

Non ci sono più tecnici italiani di indiscussa capacità (a parte tentare ora di CALARE l’ASSO.. ma “l’asso di bastoni” quando dice che convoca quello…poi tiene a casa l’altro .. e non ci son .azzi.eh!).

Però sappiamo benissimo che i francesi da diversi anni stanno piazzando fior di medaglie e fior di giocatori (da due anni i primi 4 posti juniores sono dei francesi maschi)..e sappiamo benissimo che loro hanno speso ed investito diversamente… Da loro non c’è un “Cancro” denominato Tabella Voti che costringe le società a far giocare tornei e campionati insignificanti per raccattare voti e contributi, non c’è un programma per raccattare giovani atleti in cambio di contributi per sparrings… In Francia è possibile che i migliori addirittura non giochino per alcuna squadra e che si allenino e facciano attività mirata … lo faceva già addirittura Gatien .. campione del mondo 1993.

I tecnici francesi che vediamo in panchina sono tutti stipendiati e professionisti che lavorano ore nelle scuole…e non hannno bisogno di tirare l’acqua al mulino della propria società…

Questo i francesi, i nostri cugini ..dell’ovest. Non parliamo dei Paesi dell’est che soffrono una crisi di “sport povero” che incide molto di più sui loro risultati… ma che comunque hanno una tale tradizione sportiva da ammutolirci… Lasciamo stare poi i tedeschi …che sono proprio Tedeschi, come “L’Orchestra del Titanic!….suonano fino a che non vanno sott’acqua… (lascio a qualcun altro la facile battuta statistica sul calcio… ma solo statistica).

Da notare il tracollo del Portogallo dopo l’ondata degli anni passati ma comunque con un livello nazionale oramai alto e giocatori presenti in classifica mondiale importante.

Ho elaborato oggi questa specie di “classifica” degli Europei…

8 punti per la medaglia d’oro, 6 per l’argento, 3 per il bronzo. 1 punto per l’arrivo ai quarti di finale. e’ indicativa, ovviamente. .. Non ho inserito come risultato l’arrivo agli ottavi di finale o ai sedicesimi che ci avrebbe svilito ancor di più rispetto anche ad altri Paesi che hanno un livello medio dei loro giocatori ben più alto….

Francia……… 5 ori, 3 argenti, 6,5 bronzi…………punti 84

Germania….. 3,5 ori, 3 argenti, 3 bronzi……….. punti 60,5

Romania……. 3,5 ori, 2 argenti, 2 bronzi………. punti 51

Polonia………. 1 oro, 2 argenti, 2,5 bronzi……… punti 31,5

Russia………… 2 argenti, 3 bronzi, 5 q.di finale, punti 26

Svezia…………. 1 oro, 1 bronzo, 3 q.di finale…… punti 14

…poi, Croazia10,5 -Serbia 10,5 -Cekia 9,5 -Ungheria 7, -Belgio 5,5

Italia 12^ con 4,5 - Turchia 4 punti, Inghilterra e Portogallo 3,5

Danimarca 3, Olanda e Slovenia 2, Estonia, Bielorussia e Austria 1, Moldavia 0,5

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Direi che sarebbe ora di invertire la rotta o quantomeno fare qualcosa d’altro oltre alle “migliori intenzioni e speranze”.

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AGGIUNGO ANCHE UN’ALTRA STATISTICA (STORICA)

1975 - 1° CBS. - Bisi Giovanni

1993 - 1° CBD - Piacentini / Giardina

1994 - 2° CBD Molin / Giardina

1995 - 2° JBD Filimon / Piacentini

1996 - 1° JBD Piacentini / De Cock

1997 - 1° JGT e 1° JGD Ding Yan - Wang Yu - 2° CGS - Stefanova

1998 - 1° CGD Vaida / Stefanova

1999 - 1° JGD Wang Yu / Bakula

2000 - 1° JGD Paovic - Stefanova

2010 - 1° CBS Mutti Leonardo

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