L’importanza dell’impugnatura della racchetta

5 Dicembre 2011 da Ping Pong Italia · 7 Commenti 

Eccomi, ci sono vivo e vegeto.

Qualche giorno fa ho rilasciato una specie di intervista e ne è venuto fuori un pezzo pubblicato sul portale pongistico americano Paddle Palace dal titolo “Perché la pressione sull’impugnatura è importante? Paddle Palace da oltre 40 anni è un distributore di materiale pongistico con sede a Portland (Oregon).
Ecco il pezzo in italiano e di seguito quello in inglese che comunque potete qui

Quando parliamo di impugnatura, il più delle volte riduciamo l’argomento ai vari tipi di impugnatura come a “stretta di mano” oppure a “penna’ includendo quella cinese, giapponese, coreana etc. Aggiungiamo, che con l’impugnatura a “stretta di mano” la si può preferire più aperta per favorire il diritto o più chiusa per favorire il rovescio.

Oltre a questi aspetti ce ne è uno che è molto importante al quale non si dà abbastanza attenzione. Si tratta della quantità di pressione che ogni giocatore esercita sul manico quando tiene la racchetta. Quando un tecnico lavora su un allievo, anche di grande esperienza, la pressione sull’impugnatura è qualcosa che dovrebbe essere considerata nel processo di sviluppo di quel giocatore, poiché la pressione cambia completamente i colpi e la tecnica del giocatore. Credo che molti errori siano dovuti appunto a questo. Per esempio, se un giocatore tiene l’impugnatura troppo stretta tanto da intesire i muscoli dell’avambraccio, i colpi risulteranno duri e privi di controllo.

Cosa significa quando si dice che un giocatore ha una gran tocco o sensibilità? Significa che il giocatore tiene la racchetta in tal modo da essere una parte della mano oppure si potrebbe dire che la racchetta è l’estensione del braccio-avambraccio-mano. Come responsabile tecnico dell’Indian Community Center, con una gran quantità di studenti, è importante per me capire cosa i ragazzi sentono quando colpiscono la palla. Chiedo loro, stringi abbastanza la racchetta? Non la stringi affatto? Perché la palla non va dove desideravi che andasse? Questo processo di domande e risposte comincia a dare qualche risultato, I giocatori ottengono una maggior comprensione di quello che succede, dell’effetto dell’impugnatura sui loro colpi. L’obiettivo è quello di capire meglio e apportare da loro stessi le modifiche durante il gioco, qualora fosse necessario.

Per esempio, se un giocatore ha dei problemi a tenere la palla corta perché stringe troppo la racchetta, gli dico che non è problema di come colpisce la palla ma di come stringe la racchetta. Se si impugna la racchetta troppo frote la palla rimbalzerà molto più perché incontra una superficie dura. Allo stesso modo, quando giocano colpo di scambio o un block o un topspin, si dovrebbe sapere quello che succede ed il ruolo che gioca appunto la stretta sul manico della racchetta per portare a segno il colpo.

Il pingpong è uno sport di esperienza. E l’esperienza è personale - ciò che il giocatore sente quando gioca è la sua esperienza, di nessun altro. Ma ci sono dei modi in cui l’allenatore può aiutare. Toccare l’avambraccio del giocatore dà all’allenatore un’idea di quale pressione si esercita con l’impugnatura. Se l’avambraccio è in tensione, i muscoli del braccio rigidi, il polso duro e la mano stretta, dunque sarà molto difficile per il giocatore avere un buon tocco di palla. Tuttavia, anche quando si colpisce in modo troppo duro, si può sviluppare una certa sensibilità poiché, come si è detto, questo è uno sport di esperienza e l’esperienza di gioco, nonostante le cattive abitudini, li aiuterà a trovare dei compromessi. Va detto, comunque, che sviluppare il giusto modo di impugnare produrrà un gioco più efficace.

Incoraggio i miei studenti a rilassare la presa prima di colpire la palla e stringerla quando si colpisce la palla. La giusta impugnatura è di tenere la racchetta in modo rilassato ma fermo, senza stringerla troppo così da bloccare polso e avambraccio. Iniziare con una presa rilassata e stringere al momento di colpire la palla, né prima né dopo. Alcuni giocatori apprenderanno più velocemente di altri come impugnare correttamente. Ma prendendo coscienza della propria impugnatura (causa) e del colpo che ne segue (effetto), ogni giocatore sarà in grado di sviluppare la propria tecnica che deriva dalla sua impugnatura.

Alcuni giocatori mi dicono che non controllano la palla quando bloccano e posso vedere che l’impugnatura è rigida o morbida. Spiego loro che quando si colpisce una palla verso un muro la stessa ritorna abbastanza velocemente. Quando la si colpisce verso una transenna tutta la potenza verrà assorbita. La stessa cosa succede con l’impugnatura. Dipende dalla pressione che si esercita sulla racchetta, la mano e la racchetta possono assorbire la forza della palla o generare potenza. La pressione sull’impugnatura influenza anche la reazione alla rotazione che si riceve. Sviluppare la capacità di regolare la propria impugnatura è una combinazione di tecnica ed esperienza. Più si capisce quanto l’impugnatura influenzi il colpo, più si avrà sensibilità ed esperienza per apportare aggiustamenti al gioco.

Quando alleno gli studenti, provo ad insegnare in 3 modi diversi: il primo è quello di spiegare la lezione verbalmente e vedo i risultati. Il secondo è quello di mostrare e dimostrare agli studenti quello che voglio che facciano. Se questo a volte non basta allora provo il terzo, quello cinestetico. Tengo il loro braccio e giochiamo insieme. Gli studenti sono tutti diversi e apprendono in modo diverso quindi utilizzo uno di questi modi e osservo i positivi risultati.

Why is Grip Pressure So Important?

By Max Costantini

When we talk about grip, most of the time we reduce the topic to the types of grips such as shakehand or penhold, including Chinese, Japanese, Korean and so on. We add, for example, that with the shakehand grip you can keep your grip for the forehand and the backhand a bit open or a bit closed.

But beyond these things there is another aspect of the grip that is very important but does not get enough attention. This is the amount of pressure each player applies to his or her handle when holding the paddle. When a coach works with a student, even a very experienced one, the player’s grip pressure is something that should be considered in that player’s developmental process, as grip pressure changes a player’s strokes and technique completely. I believe many mistakes happen because of grip pressure. For example, if a player holds the paddle so tight that all the muscles in their forearm are tense, then the ball is going to be played very hard with a lack of control.

When a player is said to have great touch, what does that mean? Great touch means that a player holds the paddle in such a way that the paddle is the same as their hand, or you can say the paddle is an extension of his/her hand. As the coach at ICC, with a lot of different students, it is important for me to understand what they are feeling when they hit the ball. I ask them, are you squeezing the paddle enough? Do you squeeze the paddle at all? Why is the ball not going where you want it to go? This question and answer process regarding grip pressure is starting to get some results. Players are gaining more understanding of what is going on with their grip pressure and how it affects their shots. The goal is to understand it well enough to make adjustments, when required, on their own.

For example, if a player is having trouble keeping the ball short because they squeeze too hard, I tell them it’s not a matter of how to hit the ball, but it is a matter of how to hold your paddle. If you hold the paddle with too much pressure the ball will automatically bounce too hard off the paddle surface. Similarly, when they drive or block or execute a loop, they should know what is going on with their grip pressure and the role it plays in producing a successful shot.

Table tennis is a sport based on experience. And experience is personal–what a player feels when playing is his/her own experience. But there are ways a coach can help. Touching the player’s forearm gives the coach an idea of how much pressure the player is using to grip the paddle. If the forearm is tense, the arm muscles hard, the wrist stiff and the hand tight, then it will be very difficult for that player to have good touch. However, even when a player hits with too much pressure he/she can still develop a kind of feeling because, as I’ve said, this is a sport of experience and a player’s experience, despite bad habits, will help them adjust. However, developing the appropriate amount of grip pressure will result in a more effective game.

I encourage my students to relax their grip enough so they can feel the paddle and then squeeze when they hit the ball. The right grip is to keep the paddle relaxed, to keep firm, but not to squeeze enough to produce tension in the wrist or forearm. Start with a relaxed grip and squeeze just as you strike the ball, not before or after. Some players will learn more quickly than others the correct grip pressure and when to squeeze. But by becoming aware of grip pressure and its effect on hitting the ball, each player will be able to work on developing their own grip technique.

Some players tell me their block is out of control, and I can see that their grip is too loose or too hard. I explain to them that when you hit a ball off of a wall it returns quite fast. When you hit a ball into a barrier all of its power is absorbed. The same thing happens with your grip. Depending on the grip pressure, the hand and paddle can absorb the ball’s force or generate power. Grip pressure also dictates a response to the spin you are receiving. Developing the player’s ability to adjust their grip is a blend of technique and experience. The more they understand how the grip affects a shot, the more they will feel and experience and the better they will be able to adjust.

When I coach my students, I try to teach in three ways. The first way is to explain the lesson I’m teaching verbally and then to watch the results. The second is to show or demonstrate to the student what I want them to do. Sometimes this is not enough so the third way I teach is the kinesthetic way. I hold their arm and we play together. Students are all different and learn in different ways so I will use any and all of these methods and watch for positive results.

I Campionati Nazionali Cinesi 2011

13 Ottobre 2011 da Ping Pong Italia · 28 Commenti 

del Drago Rosso

I Campionati Nazionali Cinesi si svolgono nello stesso periodo degli Europei, scelta obbligata, visto che in questo modo si liberano i giocatori da impegni mondiali “misti”. Ma è anche una coincidenza che mette in risalto la distanza siderale fra le due realtà. Ormai, gli Europei sono diventati un torneo di quarta categoria internazionale, un autentico cimitero degli elefanti, uno spettacolo dell’orrido. I Campionati cinesi, invece, marcano ancora di più la differenza tecnica e spettacolare, pur con tutti i limiti del cosiddetto “tennistavolo moderno”, quello della pallina grande e dei set a 11 punti, che alla lunga porterà tutto il movimento mondiale a essere sepolto dalle sue stesse macerie.
Nell’edizione 2011, che si è svolta per la terza volta a Zhangjiagang, città a circa 150 chilometri da Shanghai, c’è stata la novità dell’inversione del programma: prima gli individuali, poi le squadre, per assecondare il programma olimpico di Londra 2012, che è comunque un’altra delle minchiate galattiche volute dall’Ittf. Comunque, a Zhangjiagang si sono notate tante cose e da qui arrivano molte indicazioni, non tutte positive. Proverò a esaminarle tutte, cominciando a citare le superprestazioni di Ma Long, che però pare destinato a non andare a Londra per una decisione scandalosa dei dirigenti cinesi; i problemi legati alle scelte non facili nel settore femminile e la crisi della Guo Yue; la mancanza di nuovi campioni, vale a dire la generazione cresciuta con la pallina da 40 millimetri; e tanto altro ancora. Intanto, comincio con alcune indicazioni generali e con i risultati delle gare individuali, poi seguirà un altro articolo con il completamento del discorso e con i risultati delle gare a squadre.

PROGRAMMA OLIMPICO

Come detto, per la prima volta da quando esistono questi campionati, si sono svolte prima le gare a squadre. I cinesi vogliono far abituare i loro giocatori al programma olimpico, che, purtroppo, prevede proprio questa stratosferica cazzata. Per la verità, questa necessità non esiste per la Cina, visto che i giocatori interessati a questo cambio di programma sono al massimo sei (tre uomini e tre donne), tutti di grande esperienza. Quindi, questa decisione è assolutamente inutile. Comunque, la realtà è questa ed è determinata dalla solita voglia di dare fastidio ai cinesi, magari pensando che gli europei, più freschi (e con soli due cinesi in gara, altro scandalo dell’Ittf), riescano a fare una sorpresa. Comunque l’Ittf le prova tutte, ormai non sa più che fare per distruggere i cinesi. Ma il risultato più evidente, a Londra 2012, sarà quello di un interesse dimezzato per il tennistavolo. Una volta esaurita la gara individuale, chi volete che si metta a seguire con lo stesso interesse una gara a squadre in cui è impossibile che la Cina perda, anche a causa di una formula di gara, la più stupida e ridicola che si potesse mai inventare, che sfavorisce chi ha un solo giocatore forte, le nazioni europee appunto. Nella precedente Olimpiade di Pechino 2008, invece, l’interesse cresceva man mano che passavano i giorni, in attesa delle gare individuali che sono le più importanti. E la riprova si è avuta proprio a Zhangjiagang. Dopo le gare individuali, si è andati avanti quasi per forza di inerzia, spettatori pochissimi (ma questo è un altro punto che esaminerò in un articolo a parte), atmosfera da sbaraccamento. E infine, la formula. Una autentica vergogna, come già ebbi modo di dire prima di Pechino 2008. Basti pensare a un solo particolare: i due numeri 1 non si incontrano. Possono farlo solo se un allenatore decide di ruotare la formazione, ma la formula, nei suoi principi, prevede che i due più forti non si debbano incontrare. Basta questo per buttarla nel cesso, ma purtroppo dovremo assistere ad altri spettacoli obbrobriosi.

MA LONG TROPPO FORTE

Questi Campionati hanno confermato la grande superiorità di Ma Long su tutti. Nel singolo, c’è stato solo Zhang Jike a tenergli testa, nell’incontro più spettacolare e tecnicamente interessante di tutto il torneo. In semifinale, è finita con Ma Long vincitore 12-10 al settimo set e con una serie infinita di scambi da paura, con Zhang Jike che, sballottolato all’inizio della partita da un lato all’altro, ha poi saputo riprendersi e rispondere con bordate altrettanto eccezionali. Tutti gli altri usuali protagonisti sono apparsi di categoria inferiore rispetto a questi due. Ma Long conferma che, se non avesse buttato la semifinale contro Wang Hao ai Mondiali di Rotterdam (e anche in quella di Yokohama 2009), adesso sarebbe campione del mondo davanti a Zhang Jike per una spanna. Così, invece, si sta “accontentando” di stracciare tutti anche in campo internazionale, dove ha vinto gli ultimi due tornei del Pro Tour (CIna e Austria) battendo entrambe le volte Zhang Jike in finale e sempre al settimo set, ulteriore conferma che loro due sono di un’altra galassia. E a Zhangjiagang la finale è stata un’altra solo perché il tabellone era congegnato in maniera diversa. In proposito, faccio notare che viene fatto con le classifiche nazionali, che sono diverse da quelle mondiali. Per cui, uno che nel mondo si trova sopra un altro, nella classifica nazionale si ritrova sotto. Comunque, la finale, contro Ma Lin, è stata l’ennesima riprova della forza di Ma Long, che avrebbe potuto vincere 4-0 e che ha “scherzato” col campione olimpico di singolo. Ma proprio a proposito di Ma Lin, ecco che arriva una notizia davvero brutta, assolutamente vergognosa. Pare che all’Olimpiade di Londra andranno Wang Hao e Zhang Jike nel singolo, con l’aggiunta di Ma Lin nella gara a squadre. Naturalmente, i primi due ci vanno perché sono ufficialmente qualificati grazie alla classifica di giugno di quest’anno, quella del dopo Mondiali di Rotterdam (altra decisione della straminchia, qualificazione un anno prima, anche questo per mettere in difficoltà i cinesi). In teoria, Ma Lin, che in questa classifica è il terzo cinese, dovrebbe avere la precedenza su Ma Long, che è il quarto, ma questo criterio pare che non sarà usato per la squadra femminile. Lì, c’è un casino incredibile e i dirigenti cinesi stanno studiando l’escamotage per non rispettare la classifica di giugno. Quindi, l’eventuale inclusione di Ma Lin nella squadra olimpica è una decisione esclusivamente “politica” e per politica intendo non solo quella sportiva, ma anche quella vera e propria, visto che Ma Lin è un dirigente, sia pure solo nominale, del Partito Comunista Cinese. Inoltre, Ma Lin è sempre stato il “cocco” dei dirigenti sportivi cinesi, che lo hanno sempre preferito a Wang Liqin, nonostante quest’ultimo abbia dimostrato di essergli superiore, con le prestazioni e con i titoli. Così, i dirigenti cinesi avrebbero deciso di “regalare” a Ma Lin un altro oro olimpico, visto che la Cina vincerebbe quel titolo (anche grazie alla formula di cui parlavo) anche se schierasse me in formazione. Insomma, non è il campo a decidere il campione olimpico, almeno nel caso della gara a squadre, ma la Federazione e il Partito Comunista. E Ma Long, che prende Ma Lin a pallate, deve rassegnarsi. Questo è un argomento che anche i dirigenti del club di Pechino, per cui gioca Ma Long, hanno paura di affrontare. Ma, in “camera caritatis”, mi hanno esplicitamente detto che Ma Long ha davvero scarsissime possibilità di andare a Londra.

SORPRESA YAN AN

Come negli anni recenti, i Campionati Nazionali non hanno portato indicazioni consistenti su possibili nuovi campioni. Ci sono giocatori molto forti, che già straccerebbero gli europei, ma non hanno la classe dei veri campioni. La mia impressione rimane la stessa: la generazione cresciuta con la pallina da 40 millimetri non è in grado di arrivare agli stessi livelli tecnici e spettacolari di quella cresciuta con la “vera” pallina, da 38 millimetri. E secondo me è proprio colpa della pallina. Comunque, si potrà constatare in futuro se la mia impressione è esatta. Qualcosa di nuovo, però, si è visto, anche se è arrivato da un giocatore che non può essere considerato “nuovo”. Molti appassionati hanno avuto la possibilità di vedere Yan An nel Pro Tour di Cina, quando ha battuto Wang Hao e Xu Xin, per poi cedere in semifinale a Zhang Jike. A Zhangjiagang ha ripetuto l’impresa con Xu Xin, stavolta eliminato per 4-1 (in Cina aveva vinto 4-3), e poi ha condotto 2-0 su Wang Hao, per poi subire la rimonta. Ha così confermato di essere in grado di competere alla pari con i più forti. Questo Yan An è un giocatore non più tanto giovane di Pechino, stessa squadra di Ma Long, che fino all’anno scorso non aveva fatto intravedere alcuna qualità e che vivacchiava. Era assolutamente privo di potenza e i movimenti delle gambe non avevano alcunché di eccezionale, come negli altri cinesi. Da quest’anno, però, è stato affidato a uno dei tecnici della nazionale, Xiao Zhan, che io reputo fra i migliori in assoluto. Tanto per chiarire, Xiao Zhan è l’allenatore di Zhang Jike, quello che lo ha fatto rinascere quando il campione del mondo sembrava ormai perduto per il tennistavolo. Xiao Zhan ha letteralmente reimpostato Yan An e adesso è possibile vedere un giocatore con uno stile che, secondo me, diventerà un modello nel futuro. Accoppia, infatti, le principali caratteristiche dei giocatori con impugnatura a penna e all’europea. Yan An impugna all’europea, ma nel gioco sul tavolo ha i movimenti, i tempi e i colpi, soprattutto quelli stretti, dei pennaioli. Fuori del tavolo, invece, a dispetto di un fisico che appare per nulla potente, sprigiona una forza incredibile, con colpi di una potenza assoluta, in particolare il rovescio lontano dal tavolo, eseguito con un movimenti lineare che imprime alla pallina una traiettoria estremamente tesa. Tanto per intenderci anche in questo caso, se avete presente il rovescio di Zhang Jike fuori dal tavolo, vi accorgete che parte un po’ dal basso ed è una specie di arco che sembra girare intorno alla palla, dandole una notevole forza in avanti e nello stesso tempo una incredibile rotazione superiore. Il rovescio di Yan An dà la stessa potenza, ma la pallina è come un missile che va avanti dritto. Un rovescio di questo genere, anche fra i più forti cinesi di sempre, non si era mai visto, se non un po’ accennato da Kong Linghui in qualche occasione. Un rovescio di questo genere non esclude un diritto altrettanto forte. E infatti Yan An, a parte gli attacchi improvvisi sul tavolo, con movimenti velocissimi, impressiona anche con prepotenti colpi di diritto lontano dal tavolo, sia di apertura di gioco, sia di risposta ad attacchi altrettanto forti. I tecnici cinesi stanno studiando a fondo Yan An proprio perché intravedono la possibilità di sviluppi tecnici imprevisti, la cui fonte ispiratrice è Xiao Zhan.

DONNE SENZA PACE

Infine, i problemi delle donne. Dopo l’addio di Zhang Yining, i tecnici cinesi non hanno trovato la figura di spicco, la giocatriche che assicura “comunque” la vittoria in qualsiasi condizione. Zhang Yining poteva giocare anche con una gamma e un braccio ingessati e state sicuri che avrebbe vinto. Adesso, ogni giocatrice manifesta difetti tecnici e mentali che fanno preoccupare i cinesi. Al 99 per cento, le cinesi sono imbattibili, ma ognuna di loro ha mostrato punti deboli contro qualche tipo particolare di avversaria. Se questo accade all’Olimpiade, è il disastro. Ding Ning soffre le difese, Li Xiaoxia non ha un rendimento stabile e non varia mai il suo gioco, Guo Yan (che per me è la più sicura in quanto a stabilità) non è considerata dai tecnici, Liu Shiwen ha alti incredibili e bassi abominevoli, infine Guo Yue è diventata un mistero per tutti. Guo Yue, che io continuo a considerare un autentico genio del tennistavolo e che è diventata campionessa mondiale a squadre a 15 anni e di singolo a 18, oltre ad aver vinto innumerevoli gare, fra cui altri ori olimpici e mondiali, sta attraversando una crisi profonda, che appare inspiegabile. Tecnicamente, è sempre la stessa, capace di colpi incredibili a velocità supersonica e di “invenzioni” bellissime. A un certo punto della gara, però, si ferma, letteralmente, e appare assente dal gioco. Sui blogi cinesi, molti incolpano Kong Linghui di tutto questo, visto che è il suo allenatore, e la situazione diventa ogni giorno più intricata. Io non credo che Kong Linghui abbia responsabilità, però è evidente che Guo Yue, che ha solo 22 anni ma sembra stia sui tavoli da una eternità, non ha più fiducia in se stessa, ha paura. Se riuscirà a ritrovare lo spirito che aveva da bambina, beh, è in grado di dominare per altri dieci anni. Tornando alle gare di Zhangjiagang, ha vinto proprio quella che appariva sfavorita, Liu Shiwen, che tante delusioni ha raccolto negli ultimi due anni in campo internazionale. Stavolta, ha azzeccato tutto, ogni colpo le entrava e nessuna è riuscita a resisterle. Il problema per i cinesi, però, è che alla prima difficoltà si rivedrà la Liu Shiwen che perse due punti nella finale mondiale a squadre del 2010, regalando il titolo a Singapore.

Per il momento è tutto. Qui ci sono tutti i risultati delle gare individuali. Poi, arriveranno nuove segnalazioni e i risultati delle gare a squadre.

SINGOLO MASCHILE
TABELLONE DI QUALIFICAZIONE
PRIMO TURNO
Wu Zhikang (Jiangsu)-Shi Mingyu (Beijing) 10, 10, -14, -4, 8
Zheng Yuecheng (Zhejiang)-Wan Changsheng (Anhui) 8, 3, -5, -6, 6
Lu Yonghui (Guangdong)-Li Minghao (Tianjin) 8, 9, 4
Zhu Linfeng (Sichuan)-Shi Xiaoyu (Shanxi) 6, 4, -10, 10
Li Xingyang (Hunan)-Zhang Chao (Xinjiang) 5, 8, 3
Wang Linkun (Neimeng)-Liu Jikang (Liaoning) 9, -5, -3, 6, 8
Zhang Xiangjing (Hebei Liutong)-Wang Dianyang (Zhejiang) -9, -6, 6, 7, 7
Lai Jiaxin (Mianyang)-Qi Zhenlu (Heilongjiang) 8, -9, 9, 14
Song Qian (Hunan)-Sun Haoho (Shantou) 6, -9, -6, 6, 13
Chen Boyu (Shandong Luneng)-Chen Zhongya (Shanxi) 3, 7, 7
Yang Su (Shanghai)-Yang Lei (Fujian) 6, 8, 4
Wang Mengtao (Jiangsu)-Liu Chang (Mianyang) -5, 8, -7, 8, 7
Ma Te (Neimeng)-Si Guanzhong (Sichuan) 5, 6, 6
Huo Chao (Hebei)-Yu Diyang (Taipingxie) 7, 4, 6
Lu Xiang (Zhejiang)-Wu Xiaoxun (Anhui) -9, 6, 6, 8
Xia Yizheng (Henan)-Liang Jingkun (Hebei Liutong) 9, -12, 9, -5, 7
Cai Wei (Jiangsu)-Xu Zhenghao (Xinjiang) 12, 9, 8
Wang Tianbo (Neimeng)-Qi Ming (Tianjin) 9, 10, 5
Ren Hao (Henan)-Liang Yonghui (Mianyang) 8, -8, 1, 8
Cui Chengkai (Hunan)-Cui Minze (Anhui) 7, 7, 5
Hu Bing (Heilongjiang)-Zhang Cheng (Henan) 8, 2, 6
Chen Zhiyang (Shanghai)-Wang Zhixu (Zhejiang) 6, 11, 1
Zhu Yi (Taipingxie)-Shui Jinglin (Anhui) 7, 2, 4
Yang Jian (Shanxi)-Liu Yang (Hebei Liutong) 12, 6, -10, 8
Gao Huajiang (Taipingxie)-Chen Ken (Neimeng) 9, 8, 9
Zhao Weijing (Shandong Luneng)-Ding Hongce (Mianyang) w.o.
Wang Suyu (Hunan)-Yang E Feng (Shanghai) -9, 9, 8, 8
Zhong Li (Anhui)-Song Jiawang (Tianjin) 8, -7, 7, 6
Wu Di (Beijing)-Li Xingwei (Henan Puyang) -4, 6, 8, 8
Du Jiahao (Guangdong)-Chi Yuanrui (Henan) 1, 4, 9
Zhao Hanqing (Jiangsu)-Hu Ye (Hebei) -7, 9, 10, 11
Wang Wei (Neimeng)-Zhai Yujia (Zhejiang) 12, 10, -10, -3, 9

SECONDO TURNO

Song Xu (Xinjiang)-Wu Zhikang 8, 8, -8, 9
Zheng Yuecheng-Fang Geng (Shantou) 4, 9, 9
Lu Yonghui-Xu Hao (Taipingxie) 6, 7, -6, -4, 3
Zhu Linfeng-Wang Simin (Henan Puyang) 3, 5, 9
Li Xingyang-Zhou Qihao (Shantou) 9, -10, 5, 19
Chen Tianyuan (Henan)-Wang Lingkun 7, -7, -7, 9, 6
Zhang Xiangjing-Zhou Guobiao (Fujian) 5, 10, -10, 6
Lai Jiaxin-Fan Zhengdong (Jiefangjun) 6, 8, 8
Song Qian-Pan Deng (Tianjin) -8, 8, 5, 10
Chen Boyu-Guan Qingfeng (Guangdong) 4, 17, 9
Yang Su-Duan Qiyun (Henan Puyang) 6, 5, 8
Yang Ce (Beijing)-Wang Mengtao 9, 10, 7
Ma Te-Li Yang (Heilongjiang) 7, 4, 5
Huo Chao-Lin Chen (Jiangsu) 10, -9, 9, 5
Chen Wenbo (Hunan)-Lu Xiang -8, 8, 6, -4, 6
Xia Yizheng-Zhou Kai (Xinjiang) 7, 7, 3
Cai Wei-Wang Ling (Shantou) 3, 5, 5
Dong Bowen (Shanxi)-Wang Tianbo -5, -9, 10, 12, 10
Ren Hao-Guo Yanghao (Henan Puyang) w.o.
Cui Chengkai-Zhang Juntian (Shandong Luneng) 4, 5, 5
Hu Bing-Chen Chuxi (Fujian) 5, 7, 6
Chen Zhiyang-Shi Tao (Mianyang) 9, 8, 2
Chen Qingqi (Hebei)-Zhu Yi 17, 5, 10
Zou Jie (Henan Puyang)-Yang Jian 5, 6, 8
Shen Yaohuan (Shantou)-Gao Huajiang 6, -5, 5, -4, 7
Li Furan (Liaoning)-Zhao Weijing -10, 12, 9, -5, 10
Jia Ming (Shanxi)-Wang Suyu 2, 7, 8
Fan Shengpeng (Hebei Liutong)-Zhong Li -5, 2, 6, -8, 5
Zheng Peifeng (Fujian)-Wu Di 8, -9, 10, -12, 7
Du Jiahao-Jiang Haiyong (Heilongjiang) 9, 9, 5
Yin Jiaxu (Xinjiang)-Zhao Hanqing 7, 5, -4, 9
Zhu Zhou (Sichuan)-Wang Wei 11, -6, -10, 6, 3

TERZO TURNO

Song Xu-Zheng Yuecheng 4, 6, 6
Zhu Linfeng-Lu Yonghui 7, 6, -7, 5
Chen Tianyuan-Li Xingyang -9, 8, 5, 3
Lai Jiaxin-Zhang Xiangjing 8, 9, -3, -9, 7
Song Qian-Chen Boyu 7, -7, -7, 9, 10
Yang Ce-Yang Su 8, 6, 7
Huo Chao-Ma Te 11, 9, 8
Xia Yizheng-Chen Wenbo 2, 6, 10
Dong Bowen-Cai Wei 8, 9, 8
Ren Hao-Cui Chengkai 5, 7, -5 ?
Hu Bing-Chen Zhiyang 6, 5, -8, 7
Chen Qingqi-Zou Jie -1, -9, 11, 8, 4
Shen Yaohuan-Li Furan 7, 12, -6, 8
Jia Ming-Fan Shengpeng -10, 8, 5, 12
Du Jiahao-Zheng Peifeng 8, -4, 9, 7
Yin Jiaxu-Zhu Zhou 6, 7, 7

QUARTO TURNO (qualificazione al tabellone principale)

Zhu Linfeng-Song Xu 9, 4, -10, -12, 7
Chen Tianyuan-Lai Jiaxin 4, -9, 4, -9, 8
Yang Ce-Song Qian 8, 6, 3
Huo Chao-Xia Yizheng -9, -8, 5, 7, 13
Ren Hao-Dong Bowen 8, 5, 8
Hu Bing-Chen Qingqi -9, 8, 8, -13, 6
Jia Ming-Shen Yaohuan -5, 2, 6, 7
Yin Jiaxu-Du Jiahao 6, -8, 3, 9

TABELLONE PRINCIPALE
PRIMO TURNO
Lin Gaoyuan (Guangdong)-Sun Jian (Heilongjian) 4, -4, 10, 6, 9
Hou Yingchao (Beijing)-Huo Chao -8, 7, 8, -17, 7, -10, 5
Yan An (Beijing)-Hu Bing -8, -8, 6, 7, 10, 7
Jin Yixiong (Guangdong)-Liu Yanan (Jiefangjun) 8, -9, -8, 10, 11, 10
Cui Qinglei (Hebei)-Xu Hui (Liaoning) -8, 10, 5, -8, 7, -10, 3
Fang Bo (Shandong Luneng)-Ren Hao 8, 11, 6, 4
Zhu Linfeng-Sheng Kun (Shanghai) 10, -13, 10, -9, 7, -7, 9
Wu Jiaji (Liaoning)-Song Hongyuan (Shandong Luneng) 7, -9, -9, 7, 5, -6, 8
Chen Xi (Fujian)-Xu Ruifeng (Sichuan) 7, 7, 4, -6, -8, -8, 5
Lei Zhenhua (Shanghai)-Yin Jiaxu 9, 8, -9, 8, 6
Jia Ming-Cui Yiming (Liaoning) -8, 6, -6, 11, 10, 9
Li Ping (Tianjin)-Yi Hang (Jiefangjun) 7, 9, -10, 8, 6
Zhou Yu (Jiefangjun)-Wu Hao (Shandong Luneng) -5, 8, 5, 11, 4
Qiu Yike (Sichuan)-Chen Tianyuan -12, 8, 7, 8, -3, 3
Zhang Chao (Guangdong)-Yang Ce 12, 5, -13, 9, 6
Liu Yan (Hebei)-Li Muqiao (Jiefangjun) 7, 8, -10, 6, 12

SECONDO TURNO

Hou Yingchao-Lin Gaoyuan 9, 3, -4, -8, 5, 7
Yan An-Jin Yixiong 10, 5, -9, 8, 10
Fang Bo-Cui Qinglei 9, -9, 7, 11, -7, 5
Zhu Linfeng-Wu Jiaji -3, -6, 9, 6, 6, -8, 9
Chen Xi-Lei Zhenhua -9, 5, 9, 9, -9, -8, 5
Li Ping-Jia Ming 2, 10, 5, 8
Qiu Yike-Zhou Yu -7, 11, -5, 7, 5, 7
Zhang Chao-Liu Yan -6, 5, 7, 9, 12

OTTAVI DI FINALE

Wang Hao (Jiefangjun)-Hou Yingchao -5, -8, 4, 8, 9, 8
Yan An-Xu Xin (Shanghai) -8, 4, 9, 12, 9
Wang Liqin (Shanghai)-Fang Bo 6, -6, 5, -7, 9, 3
Ma Lin (Guangdong)-5, 9, 12, 1
Ma Long (Beijing)-Chen Xi 3, 5, 9, 6
Li Ping-Hao Shuai (Tianjin) -8, 9, 2, 12, 7
Chen Qi (Jiefangjun)-Qiu Yike -10, 11, 10, 7, 9
Zhang Jike (Shandong Luneng)-Zhang Chao 7, 9, 9, 5

QUARTI DI FINALE

Wang Hao-Yan An -6, -9, 5, 8, 6, 3
Ma Lin-Wang Liqin 12, -9, -7, 8, -7, 7, 8
Ma Long-Li Ping 7, 9, 6, 3
Zhang Jike-Chen Qi 8, 6, 7, -7, -8, 8

SEMIFINALI

Ma Lin-Wang Hao -9, 7, 8, -4, 9, 6
Ma Long-Zhang Jike 5, 3, -6, -9, 6, -9, 10

FINALE

Ma Long-Ma Lin 6, -7, 9, 3, 9

SINGOLO FEMMINILE
TABELLONE DI QUALIFICAZIONE
PRIMO TURNO
Liu Ying (Shanxi)-Liu Juan (Hubei) w.o.
Mao Xinxin (Shanghai)-Liu Yunci (Hainan) 4, 2, 8
Yi Jie (Guangxi)-Wang Lanrui (Zhejiang) 10, 8, -5, 3
Li Qian (Sichuan)-Wang Qi (Hebei) -12, 3, 3, 5
Tao Ye (Chengdu)-Hongguan Yezi (Xinjiang) 9, 7, -12, 7
Ma Yuefei (Neimeng)-He Zhuojia (Hebei) 3, -10, 4, 7
Wu Haiqi (Guangdong)-Cheng Qiqi (Wuhan) 10, 8, 5
Cai Xiaojun (Guangxi)-Lan Xi (Yunnan) 4, 2, 5
Jian Zhixin (Hainan)-Yuan Xuejiao (Henan) 8, 10, -4, -9, 6
Shi Jian (Zhejiang)-Zhan Yanfang (Shandong) 6, 5, 7
Yi Fangxian (Wuhan)-Liu Fei (Jiangsu) 10, -4, 10, 9
Ai Sisi (Hubei)-Huang Jing (Guangdong) 5, -8, 12, -10, 10
Zou Yang (Heilongjiang)-Pan Xiaoxing (Shantou) -8, 7, 8, 6
Su Cheng (Beijing)-Yang Jiamin (Zhejiang) 7, 8, -11, 3
Xu Qi (Xinjiang)-Ding Xue (Neimeng) 9, -10, 8, 13
Yang Jinxu (Sichuan)-Chen Ying (Yunnan) 8, -10, 7, 9
Xiong Xinyun (Guangxi)-Wang Suzi (Shantou) 9, 5, 6
Wang Qi (Guangdong)-Luo Shujia (Xinjiang) 4, 6, 5
Lin Hong (Shandong Luneng)-Li Tianyi (Beijing) -6, 3, 3, 8
Liu Xianhui (Hebei)-Si Wenjie (Jiefangjun) 9, 3, 10
Luo Yue (Wuhan)-Xu Mengjie (Shandong Luneng) 8, -3, 4, 8
Wu Jie (Shantou)-Tang Ying (Neimeng) 8, 2, 9
Jiang Yang (Henan)-Wang Pingzhu (Shanghai) 8, -5, 8, 6
Gao Yunwen (Xinjiang)-Gu Wanying (Hainan) 10, 7, -8, -5, 9
Mu Yanli (Guangdong)-Wu Yi (Beijing) 6, 6, 5
Nie Wei (Sichuan)-Chen Yingqing (Hainan) 3, -12, 6, 9
Hou Sheng (Guangxi)-Zhang Suisha (Xinjiang) 8, -4, 3, 8
Zhao Xue (Henan)-Deng Yue (Neimeng) 13, 8, 4
Li Anqi (Shandong)-Zhao Yifan (Neimeng) 7, 5, 7
Huang Dingruo (Liaoning)- Zhu Chengzhi(Shanghai) 1, 11, 8
Zeng Shenglan (Hubei)-Yu Yang (Chengdu) -6, -6, 1, 15, 10
Jia Jun (Hebei)-Xu Jie (Shantou) 11, 2, 7

SECONDO TURNO

Yang Yangmei (Shandong)-Liu Ying -15, 6, 9, 7
Mao Xinxin-Jia Yimeng (Qingdao) 8, 7, 5
Yi Jie-Li Jiayuan (Beijing) -7, 5, 6, 6
Li Qian-Zhen Xiaoren (Shantou) 10, -5, 12, 5
Cui Xuecong (Shandong Luneng)-Tao Ye 12, -7, 5, -2, 12
Wu Haiqi-Wang Manyu (Heilongjiang) 10, 5, 5
Cai Xiaojun-Zhou Mo (Hainan) 3, 7, -5, 8
Jian Zhixin-Cao Jinyi (Qingdao) -12, 8, 7, 11
Shi Jian-Chen Nan (Chengdu) 1, 4, 8
Yi Fangxian-Shi Xiaoyu (Shanxi) 10, 4, 9
Li He (Guangxi)-Ai Sisi -9, 6, -7, 10, 9
Zou Yang-Zu Shuai (Jiefangjun) 9, 10, 8
Gao Tian (Shandong Luneng)-Su Cheng 10, 7, 10
Xu Qi-Liu Tianlu (Chengdu) -7, 8, 5, 7
Hu Limei (Hebei)-Yang Jinxu 7, 4, 10
Xiong Xinyun-Pu Ruonan (Shanxi) w.o.
Wang Qi-Wang Bo (Qingdao) 10, 8, 8
Lin Hong-Yang Yuxin (Chengdu) 11, 9, 8
Liu Xianhui-Cheng Yi (Wuhan) 4, 5, 3
Luo Yue-Zhao Jing (Sichuan) 5, 6, 2
Wu Jie-Sun Wenlei (Zhejiang) 8, 8, -13, 9
Li Yanqi (Jiangsu)-Jiang Yang 7, -3, 7, 10
Liu Ming (Qingdao)-Gao Yuwen 4, -8, 7, -9, 8
Fan Siqi (Shandong Luneng)-Mu Yanli 8, 8, -6, -8, 9
Nie Wei-Yang Feifei (Shanxi) 6, 11, 4
Hou Sheng-Dong Jie (Zhejiang) 9, 8, 8
Zhao Xue-Xie Meng (Qingdao) 5, 3, 5
Li Anqi-Zhang Xiaoyu (Heilongjiang) -5, 7, 7, 11
Huang Dingruo-Li Yazhi (Wuhan) -11, 2, 5, 2
Liu Gaoyang (Yunnan)-Zeng Shenglan 4, 9, 4
Jia Jun-Zhu Chaohui (Jiangsu) 8, 7, 8

TERZO TURNO

Yang Yangmei-Mao Xinxin 5, 8, -6, 8
Yi Jie-Li Qian 5, 9, 9
Ma Yuefei-Cui Xuecong 2, 2, 5
Wu Haiqi-Cai Xiaojun 10, 7, -4, -10, 10
Shi Jian-Jian Zhixin 4, 11, 10
Yi Fangxian-Li He 9, 6, 8
Zou Yang-Gao Tian 4, 3, 12
Hu Limei-Xu Qi 9, 4, 6
Xiong Xinyun-Wang Qi -9, 3, 6, -9, 13
Liu Xianhui-Lin Hong 12, 4, 2
Wu Jie-Luo Yue 10, 6, -5, 11
Li Yanqi-Liu Ming -11, -5, 5, 4, 5
Nie Wei-Fan Siqi 5, 4, 10
Zhao Xue-Hou Sheng 9, -9, -12, 7, 6
Li Anqi-Huang Dingruo -10, 10, 4, 5
Liu Gaoyang-Jia Jun 8, 9, 7

QUARTO TURNO (qualificazione al tabellone principale)

Yang Yangmei-Yi Jie 7, 6, -8, 6
Ma Yuefei-Wu Haiqi 9, 7, 6
Shi Jian-Yi Fangxian 9, 6, 9
Hu Limei-Zou Yang 8, 10, 6
Xiong Xinyun-Liu Xianhui 7, 10, 4
Li Yanqi-Wu Jie 5, -10, 9, 6
Zhao Xue-Nie Wei -6, 9, -6, 6, 8
Liu Gaoyang-Li Anqi 11, 5, -4, 10

TABELLONE PRINCIPALE
PRIMO TURNO
Zhou Xintong (Jiefangjun)-Yao Yan (Liaoning) 8, 10, -4, 7, 4
Mu Zi (Jiefangjun)-Shi Jian 8, 13, 2, -4, 7
Wen Jia (Liaoning)-Zhao Xue 8, 10, 6, 4
Xue Siyu (Shanghai)-Zhang Qiang (Jiangsu) 8, 7, 9, 10
Gu Yuting (Shandong)-Wang Xuan (Heilongjiang) -11, 11, -10, 6, 7, -6, 10
Rao Jingwen (Hubei)-Liu Gaoyang 8, 8, 5, 7
Zhu Yuling (Sichuan)-Ma Yuefei 7, 3, 6, 8
Sheng Dandan (Beijing)-Gu Ruocheng (Yunnan) 3, 9, 4, -7, -9, 8
Wang Daqin (Shanghai)-Li Jiayan (Liaoning) -3, 6, 7, -6, 5, -9, 14
Hu Limei-Li Xiaodan (Shanxi) -5, 9, -7, -14, 4, 8, 9
Chen Meng (Shandong)-Li Yanqi 3, 3, 7, 6
Liu Xi (Jiefangjun)-Zhou Fangfang (Guandong) 7, 8, -8, 7, 11
Zheng Shichang (Henan)-Che Xiaoxi (Heilongjiang) 5, 9, 10, 8
Feng Yalan (Hubei)-Xiong Xinyun 9, 6, 6, 9
Chang Chenchen (Liaoning)-Yang Yanmei 6, -5, 7, 9, -8, 8
Yang Yang (Jiefangjun)-Zhao Yan (Jiangsu) 4, 10, 10, 14

SECONDO TURNO

Mu Zi-Zhou Xintong -10, 6, -11, 2, 6, 11
Wen Jia-Xue Siyu 4, 6, 8, 6
Rao Jingwen-Gu Yuting 13, 7, 7, -7, 9
Zhu Yuling-Sheng Dandan 5, 8, 6, -10, 2
Hu Limei-Wang Daqin 8, 3, -8, -4, -5, 5, 6
Liu Xi-Chen Meng -7, -7, 9, 6, 9, -7, 10
Feng Yalan-Zheng Shichang 5, 6, -9, 9, 7
Yang Yang-Chang Chenchen 8, 8, -3, -6, -8, 10, 10

OTTAVI DI FINALE

Li Xiaoxia (Shandong)-Mu Zi -5, 8, -9, 8, 3, 3
Wen Jia-Wu Yang (Shanxi) -9, 5, 4, 7, 6
Liu Shiwen (Guangdong)-Rao Jingwen 9, 7, 4, 6
Guo Yue (Liaoning)-Zhu Yuling 8, -5, 5, -13, -6, 8, 6
Ding Ning (Beijing)-Hu Limei 6, 8, 5, 4
Fan Ying (Jiangsu)-Liu Xi 6, 4, 4, 6
Cao Zhen (Jiefangjun)-Feng Yalan 8, -10, -4, 6, 3, 5
Guo Yan (Beijing)-Yang Yang -8, 6, -10, 7, -8, 11, 9

QUARTI DI FINALE

Li Xiaoxia-Wen Jia 10, -4, 5, 4, -5, -3, 8
Liu Shiwen-Guo Yue 5, 14, 8, 9
Ding Ning-Fan Ying 5, 5, 11, -7, 7
Guo Yan-Cao Zhen -10, 6, 8, 7, -6, 9

SEMIFINALI

Liu Shiwen-Li Xiaoxia 1, 6, 7, 14
Ding Ning-Guo Yan -10, -5, 5, 8, 4, 4

FINALE

Liu Shiwen-Ding Ning -9, 7, 2, 5, 4

DOPPIO MASCHILE
TABELLONE DI QUALIFICAZIONE
PRIMO TURNO
Song Qian/Shi Tao (Hunan/Mianyang)-Chen Tianyuan/Zhang Cheng (Henan) 7, 5, -11, 7
Lin Chen/Cai Wei (Jiangsu)-Li Minghao/Song Jiawang (Tianjin) 9, 7, 5
Wu Xiaoxun/Zhong Li (Anhui)-Si Guanzhong/Zhu Zhou (Sichuan) 4, 4, 6
Wang Zhixu/Wang Dianyang (Zhejiang)-Zhou Kai/Yin Jiaxu (Xinjiang) 10, 8, 9
Zhu Yi/Gao Huajiang (Taipingxie)-Chen Zhongya/Chen Jiapeng (Shanxi) 10, 4, -6, 5
Li Yang/Jiang Haiyong (Heilongjiang)-Liang Yonghui/Liu Chang (Mianyang) 7, 5, 5
Zhu Linfeng/Lai Jiaxin (Sichuan/Mianyang)-Cui Minze/Wan Changsheng (Anhui) 11, 1, 6
Pan Deng/Qi Ming (Tianjin)-Zhang Juntian/Shui Jinglin (Shandong Luneng/Anhui) 9, -10, 9, 4
Sun Jian/Hu Bing (Heilongjiang)-Jia Ming/Yang Jian (Shanxi) 3, -7, 9, 4
Wu Zhikang/Zhao Hanqing (Jiangsu)-Ma Te/Wang Wei (Neimeng) 8, 7, 5
Hu Ye/Liu Yang (Hebei/Hebei Liutong)-Li Furan/Yang E Feng (Liaoning/Shanghai) 5, 9, 11
Li Xingyang/Chen Wenbo (Hunan)-Xu Chenghao/Song Xu (Xinjiang) 13, -9, 7, 10

SECONDO TURNO

Chen Tianyuan/Zhang Cheng-Zhao Weijing/Chen Boyu (Shandong Luneng) -7, 9, -6, 8, 5
Zheng Peifeng/Chen Xi-Wang Simin/Duan Qiyun (Henan Puyang) 3, 9, 9
Lin Chen/Cai Wei-Yang Ce/Wu Di (Beijing) -8, 8, 7, 5
Shen Yaohuan/Zhou Qihao (Shantou)-Wu Xiaoxun/Zhong Li 4, -10, -4, 9, 7
Wang Suyu/Cui Chengkai (Hunan)-Wang Zhixu/Wang Dianyang 8, 4, -4, 5
Zhu Yi/Gao Huajiang-Wang Linkun/Chen Ken (Neimeng) -6, 4, 8, 5
Fan Zhengdong/Li Muqiao (Jiefangjun)-Chi Yuanrui/Qi Zhenlu (Henan/Heilongjiang) 9, -10, 4, 7
Li Yang/Jiang Haiyong-Lu Yonghui/Du Jiahao (Guangdong) -7, 12, 5, 7
Zhu Linfeng/Lai Jiaxin-Guan Qingfeng/Zhang Chao (Guangdong/Xinjiang) 9, 5, -5, 12
Shi Mingyu/Liu Yanan (Beijing/Jiefangjun)-Yu Diyang/Xu Hao (Taipingxie) 9, 3, -9, 10
Pan Deng/Qi Ming-Zou Jie/Li Xingwei (Henan Puyang) 9, 6, 4
Sun Jian/Hu Bing-Yang Lei/Chen Chuxi (Fujian) 12, 9, 11
Wu Zhikang/Zhao Hanqing-Sun Haoho/Wang Ling (Shantou) 4, 2, -6, 10
Lu Xiang/Zhai Yujia (Zhejiang)-Hu Ye/Liu Xiang 6, 5, -10, 5
Zhang Xianjing/Liang Jingkun (Hebei Liutong)-Xia Yizheng/Ren Hao (Henan) -6, 5, 10, -2, 5
Li Xingyang/Chen Wenbo-Chen Zhiyang/Yang Su (Shanghai) 13, -6, 9, 10

TERZO TURNO (qualificazione al tabellone principale)

Zheng Peifeng/Chen Xi-Chen Tianyuan/Zhang Cheng -2, 7, 10, -5, 10
Lin Chen/Cai Wei-Shen Yaohuan/Zhou Qihao -6, -10, 6, 8, 12
Zhu Yi/Gao Huajiang-Wang Suyu/Cui Chengkai 9, 9, 7
Li Yang/Jiang Haiyong-Fan Zhengdong/Li Muqiao 12, 10, 12
Zhu Linfeng/Lai Jiaxin-Shi Mingyu/Liu Yanan 6, 9, -8, 4
Sun Jian/Hu Bing-Pan Deng/Qi Ming 3, -9, 9, 6
Lu Xiang/Zhai Yujia-Wu Zhikang/Zhao Hanqing 8, 9, 8
Li Xingyang/Chen Wenbo-Zhang Xiangjing/Liang Jingkun 7, 7, 5

TABELLONE PRINCIPALE
PRIMO TURNO
Fang Bo/Song Hongyuan (Shandong Luneng)-Zhu Linfeng/Lai Jiaxin -10, 8, 12, 4
Wu Jiaji/Liu Jikang (Liaoning)-Lu Xiang/Zhai Yujia 7, 8, 10
Chen Qingqi/Huo Chao (Hebei)-Lin Chen/Cai Wei 9, -7, 8, 8
Wu Hao/Cui Qinglei (Shandong Luneng/Hebei)-Sun Jian/Hu Bing -4, -8, 4, 10, 8
Lin Gaoyuan/Fan Shengpeng (Guangdong/Hebei Liutong)-Zhu Yi/Gao Huajiang -8, -7, 7, 9, 7
Li Xingyang/Chen Wenbo-Zhou Yu/Yi Hang (Jiefangjun) -6, 9, -4, 8, 8
Zheng Peifeng/Chen Xi-Hou Yingchao/Liu Yan (Beijing/Hebei) 2, 8, 6
Li Yang/Jiang Haiyong-Xu Hui/Cui Yiming (Liaoning) 6, 6, 8

OTTAVI DI FINALE

Zheng Jike/Ma Long (Shandong Luneng/Beijing)-Fang Bo/Song Hongyuan 7, 7, -8, 10
Hao Shuai/Li Ping (Tianjin)-Wu Jiaji/Liu Jikang 7, 2, -5, 6
Zhang Chao/Jin Yixiong (Guangdong)-Chen Qingqi/Huo Chao 7, -6, 6, 10
Wang Liqin/Xu Xin (Shanghai)-Wu Hao/Cui Qinglei 5, -9, 8, -4, 8
Chen Qi/Yan An (Jiefangjun/Beijing)-Lin Gaoyuan/Fan Shengpeng -5, 6, 3, 10
Lei Zhenhua/Sheng Kun (Shanghai)-Li Xingyang/Chen Wenbo 5, 10, -8, 8
Qiu Yike/Xu Ruifeng (Sichuan)-Zheng Peifeng/Chen Xi -13, -9, 9, 8, 8
Ma Lin/Wang Hao (Guangdong/Jiefangjun)-Li Yang/Jiang Haiyong 6, 3, 6

QUARTI DI FINALE

Hao Shuai/Li Ping-Zhang Jike/Ma Long 8, 6, -9, -10, 10
Wang Liqin/Xu Xin-Zhang Chao/Jin Yixiong 8, -9, 7, 8
Chen Qi/Yan An-Lei Zhenhua/Sheng Kun 9, 9, 7
Ma Lin/Wang Hao-Qiu Yike/Xu Ruifeng 6, 3, -9, 8

SEMIFINALI

Wang Liqin/Xu Xin-Hao Shuai/Li Ping 7, 5, 6, 6
Ma Lin/Wang Hao-Chen Qi/Yan An 9, -8, 6, -9, 9, 10

FINALE

Ma Lin/Wang Hao-Wang Liqin/Xu Xin 7, -2, -9, 4, 8, 5

DOPPIO FEMMINILE
TABELLONE DI QUALIFICAZIONE
PRIMO TURNO
Hu Limei/Wang Qi (Hebei)-Wang Bo/Liu Ming (Qingdao) 4, 9, 7
Lin Hong/Fan Siqi (Shandong Luneng)-Huang Dingruo/Lan Xi (Liaoning/Yunnan) 4, -4, 9, 7
Li Tianyi/Li Jiayuan (Beijing)-Zhen Xiaoren/Wang Suzi (Shantou) 5, 5, 9
Jia Yimeng/Xu Mengjie (Qingdao/Shandong Luneng)-Gao Yuwen/Hongguan Yezi (Xinjiang) 7, 9, -8, -9, 7
Mu Yanli/Huang Jing (Guangdong)-Jian Zhixin/Chen Yingqing (Hainan) 4, 5, -7, 10
Zhou Mo/Gu Wanying (Hainan)-Zhou Fangfang/Wu Haiqi (Guangdong) -11, -7, 5, 10, 10
Yang Jingxu/Li Qian (Sichuan)-Gao Tian/Cui Xuecong (Shandong Luneng) 3, 8, -9, 6
Jia Jun/Liu Xianhui (Hebei)-Cai Xiaojun/Chen Ying (Guangxi/Yunnan) 4, 7, -8, 12
Yang Yanmei/Wu Jie-Ma Yuefei/Ding Xue (Neimeng) 5, 8, 6
Dong Jie/Sun Wenlei (Zhejiang)-Cao Jinyi/Xie Meng (Qingdao) 5, 10, 7
Zhang Suisha/Xu Qi (Xinjiang)-Yao Junyu/Zhao Xue (Henan) 10, 5, 7

SECONDO TURNO

Li Anqi/Zhang Yanfang (Shandong)-Hu Limei/Wang Qi -5, 6, 8, -7, 7
Wang Daqin/Mao Xinxin-Yang Yuxin/Chen Nan (Chengdu) 1, 5, 3
Lin Hong/Fan Siqi-Xiong Xinyun/Hou Sheng (Guangxi) -4, 7, 4, 5
Yuan Xuejiao/Li Yanqi (Henan/Jiangsu)-Li Tianyi/Li Jiayuan -9, -9, 5, 4, 9
Yi Fangxian/Luo Yue (Wuhan)-Jia Yimeng/Xu Mengjie 7, 6, 6
Zhang Xiaoyu/Wang Manyu (Heilongjiang)-Wang Lanrui/Yang Jiamin (Zhejiang) 7, -9, 7, 7
Liu Fei/Yu yang (Jiangsu/Chengdu)-Deng Yue/Zu Shuai (Neimeng/Jiefangjun) 9, 7, 10
Zheng Shichang/Jiang Yang (Henan)-Mu Yanli/Huang Jing 4, 10, 9
Zhou Mo/Gu Wanying-Tang Ying/Zhao Yifan (Neimeng) 5, 9, 5
Liu Tianlu/Tao Ye (Chengdu)-Chen Qiqi/Cheng Yi (Wuhan) 2, 9, 6
Yang Jingxu/Li Qian-Yang Feifei/Shi Xiaoyu (Shanxi) 1, 4, 6
Xu Jie/Pan Xiaoxing (Shantou)-Jia Jun/Liu Xianhui 6, -10, 7, -8, 7
Yang Yanmei/Wu Jie-He Zhuojia/Wang Qi (Hebei) 7, 9, -9, 6
Dong Jie/Sun Wenlei-Wu Yi/Su Cheng (Beijing) 3, 4, 5
Xue Siyu/Wang Pingzhu (Shanghai)-Yi Jie/Li He (Guangxi) -8, 7, -2, 6, 6
Zhang Suisha/Xu Qi-Liu Yunci/Si Wenjie (Hainan/Jiefangjun) 7, 6, 3

TERZO TURNO (qualificazione al tabellone principale)

Wang Daqin/Mao Xinxin-Li Anqi/Zhang Yanfang 6, 8, 8
Lin Hong/Fan Siqi-Yuan Xuejiao/Li Yanqi -9, 13, 9, 7
Yi Fangxian/Luo Yue-Zhang Xiaoyu/Wang Manyu 6, -3, 3, -6, 10
Liu Fei/Yu Yang-Zheng Shichang/Jiang Yang 8, 8, 10
Zhou Mo/Gu Wanying-Liu Tianlu/Tao Ye -5, 3, 8, 11
yang Jinxu/Li Qian-Xu Jie/Pan Xiaoxing 6, 7, -4, 9
Yang Yanmei/Wu Jie-Dong Jie/Sun Wenlei 5, 9, 8
Xue Siyu/Wang Pingzhu-Zhang Suisha/Xu Qi 5, 8, 8

TABELLONE PRINCIPALE
PRIMO TURNO
Zhao Yan/Li Jiayan (Jiangsu/Liaoning)-Zhou Mo/Gu Wanying -8, 7, -9, 8, 7
Yang Yanmei/Wu Jie-Guo Ruocheng/Liu Gaoyuan (Yunnan) 6, 8, 7
Yang Jinxu/Li Qian-Yao Yan/Yang Yang (Liaoning/Jiefangjun) -9, 10, -7, 14, 8
Nie Wei/Sheng Dandan (Sichuan/Beijing)-Lin Hong/Fan Siqi 7, 9, -4, 6
Wang Daqin/Mao Xinxin-Liu Xi/Zhou Xintong (Jiefangjun) 12, 8, -10, -7, 11
Chen Meng/Gu Yuting (Shandong)-Liu Fei/Yu Yang 7, 8, -7, 5
Zhang Qiang/Zhu Chaohui (Jiangsu)-Xue Siyu/Wang Pingzhu -8, -4, 6, 5, 6
Che Xiaoxi/Zou Yang (Heilongjiang)-Yi Fangxian/Luo Yue 14, 5, 11

OTTAVI DI FINALE

Zhao Yan/Li Jiayan-Li Xiaoxia/Ding Ning (Shandong/Beijing) -8, -9, 14, 9, 8
Li Xiaodan/Wang Xuan (Shanxi/Heilongjiang)-Yang Yanmei/Wu Jie -10, 8, 3, 9
Wen Jia/Zhu Yuling (Liaoning/Sichuan)-Yang Jinxu/Li Qian 5, 6, 2
Liu Shiwen/Chang Chenchen (Guangdong/Liaoning)-Nie Wei/Sheng Dandan 9, 9, 2
Fan Ying/Wu Yang /Jiangsu/Shanxi)-Wang Daqin/Mao Xinxin 8, 4, 10
Chen Meng/Gu Yuting-Cao Zhen/Mu Zi (Jiefangjun) -5, 10, 12, -6, 6
Feng Yalan/Rao Jingwen (Hubei)-Zhang Qiang/Zhu Chaohui 6, -9, 8, 4
Guo Yan/Guo Yue (Beijing/Liaoning)-Che Xiaoxi/Zou Yang 13, 4, 8

QUARTI DI FINALE

Zhao Yan/Li Jiayan-Li Xiaodan/Wang Xuan 7, -10, 5, -11, 9
Liu Shiwen/Chang Chenchen-Wen Jia/Zhu Yuling 8, 11, 2
Chen Meng/Gu Yuting-Fan Ying/Wu Yang 6, -9, 2, 1
Guo Yan/Guo Yue-Feng Yalan/Rao Jingwen -8, 4, -5, 6, 5

SEMIFINALI

Liu Shiwen/Chang Chenchen-Zhao Yan/Li Jiayan 4, 8, 7, -9, 9
Guo Yan/Guo Yue-Chen Meng/Gu Yuting 8, -3, 9, -5, 7, -10, 10

FINALE

Guo Yan/Guo Yue-Liu Shiwen/Chang-Chenchen -9, 9, 9, 4, 8

DOPPIO MISTO
TABELLONE DI QUALIFICAZIONE
PRIMO TURNO
Yang Jian/Shi Xiaoyu (Shanxi)-Li Furan/Huang Dingruo (Liaoning) 6, 6, 6
Du Jiahao/Mu Yanli (Guangdong)-Zhai Yujia/Sun Wenlei (Zhejiang) 10, 5, 6
Xu Chenghao/Zhang Suisha (Xinjiang)-Shen Yaohuan/Pan Xiaoxing (Shantou) 6, 6, 4
Yang E Feng/Mao Xinxin (Shanghai)-Pan Deng/Cui Xuecong (Tianjin/Shandong Luneng) 4, 8, 8
Zhang Chao/Luo Shujia (Xinjiang)-Wang Mengtao/Liu Fei (Jiangsu) 9, 9, -4, -8, 8
Zhou Qihao/Xu Jie (Shantou)-Zhang Xiangjing/Liu Xianhui (Hebei) 3, 5, 8
Lu Yonghui/Zhou Fangfang (Guangdong)-Qi Ming/Zhang Yanfang (Tianjin/Shandong) 10, 7, -8, -12, 7

SECONDO TURNO

Yang Jian/Shi Xiaoyu-Wu Zhikang/Li Yanqi (Jiangsu) 6, 8, 9
Cui Chengkai/Li He (Hunan/Guangxi)-Chi Yuanrui/Jiang Yang (Henan) 7, 9, 6
Zhong Li/Lan Xi (Anhui/Yunnan)-Lai Jiaxi/Liu Tianlu (Mianyang/Chengdu) -4, 3, 8, -8, 7
Wang Wei/Tang Ying (Neimeng)-Wang Ling/Wang Suzi (Shantou) 12, -10, 4, -10, 10
Chen Zhiyang/Wang Daqin (Shanghai)-Zhou Kai/Gao Yuwen (Xinjiang) 6, -5, 7, 10
Qi Zhenlu/Wang Manyu (Heilongjiang)-Xu Hao/Jian Zhixin (Taipingxie/Hainan) 9, -9, -9, 7, 8
Chen Boyu/Fan Siqi (Shandong Luneng)-Zhou Guobiao/Jia Yimeng (Fujian/Qingdao) 6, 3, 6
Du Jiahao/Mu Yanli-Song Jiawang/Liu Yunci (Tianjin/Hainan) 5, 3, 5
Liu Yang/Zhao Yifan-Wang Zhixu/Yang Jiamin (Zhejiang) 10, 6, -7, 6
Yu Diyang/Gu Wanying (Taipingxie/Hainan)-Chen Ken/Ding Xue (Neimeng) 8, -10, 4, 8
Zhang Cheng/Yuan Xuejiao (Henan)-Zhu Zhou/Tao Ye (Sichuan/Chengdu) 9, 9, 6
Cui Minze/Chen Ying (Anhui/Yunnan)-Wu Di/Li Jiayuan (Beijing) -8, 8, 5, -6, 10
Liu Chang/Yang Jinxu (Mianyang/Sichuan)-Yang Lei/Liu Ming (Fujian/Qingdao) -8, -10, 10, 9, 9
Zhang Juntian/Wang Bo (Shandong Luneng/Qingdao)-Li Minghao/Li Anqi (Tianjin/Shandong) -6, 12, 9, 8
Li Muqiao/Zu Shuai (Jiefangjun)-Dong Bowen/Su Cheng (Shanxi/Beijing) -6, 5, 8, 9
Chen Wenbo/Xiong Xinyun (Hunan/Guangxi)-Xu Chenghao/Zhang Suisha 7, -7, -6, 9, 8
Wang Dianyang/Wang Lanrui (Zhejiang)-Yang E Feng/Mao Xinxin 9, 10, -8, -4, 8
Yin Jiaxu/Xu Qi (Xinjiang)-Liang Yonghui/Chen Nan (Mianyang/Chengdu) 9, 3, 11
Zhu Yi/Zhou Mo (Taipingxie/Hainan)-Fan Zhengdong/Si Wenjie (Jiefangjun) 7, -8, 3, 8
Li Xingyang/Yi Jie (Hunan/Guangxi)-Guan Qingfeng/Zhen Xiaoren (Guangdong/Shantou) -5, 7, 5, -9, 5
Zhao Weijing/Lin Hong (Shandong Luneng)-Wang Suyu/Cai Xiaojun (Hunan/Guangxi) -10, 8, 4, 8
Li Yang/Zhang Xiaoyu (Heilongjiang)-Yang Ce/Li Tianyi (Beijing) 6, -9, 8, 7
Wang Lingkun/Ma Yuefei (Neimeng)-Chen Zhongya/Liu Ying (Shanxi) 9, 9, 7
Sun Haoho/Wu Haiqi (Guangdong)-Zhang Chao/Luo Shujia 6, -8, 4, 4
Zhou Qihao/Xu Jie-Jia Ming/Yang Feifei (Shanxi) 10, 9, 8
Ren Hao/Zheng Shichang (Henan)-Si Guanzhong/Yang Yuxin (Sichuan/Chengdu) 7, 10, 12
Shi Tao/Zhao Jing (Mianyang/Sichuan)-Lu Xiang/Dong Jie (Sichuan/Chengdu) -5, 5, -1, 7, 9
Yang Su/Xue Siyu (Shanghai)-Hu Ye/Wang Qi (Hebei) 8, 6, 6
Chen Chuxi/Gao Tian (Fujian/Shandong Luneng)-Chen Jiapeng/Wu Yi (Shanxi/Beijing) 12, 9, 8
Wang Tianbo/Deng Xue (Neimeng)-Shui Jinglin/Yu Yang (Anhui/Chengdu) -9, 3, 10, -5, 6
Song Xu/Wang Qi (Xinjiang/Guangdong)-Gao Huajiang/Chen Yingqing (Taipingxie/Hainan) 8, 10, -13, 4
Song Qian/Hou Sheng (Hunan/Guangxi)-Lu Yonghui/Zhou Fangfang 10, 7, -8, -12, 7

TERZO TURNO (qualificazione al tabellone principale)

Cui Chengkai/Li He-Yang Jian/Shi Xiaoyu 9, 10, 6
Wang Wei/Tang Ying-Zhong Li/Lan Xi -10, 5, -5, 9, 7
Chen Zhiyang/Wang Daqin-Qi Zhenlu/Wang Manyu -8, -11, 3, 4, 4
Du Jiahao/Mu Yanli-Chen Boyu/Fan Siqi 10, 10, 9
Yu Diyang/Gu Wanying-Liu Yang/Zhao Yifan 7, 3, 11
Zhang Cheng/Yuan Xuejiao-Cui Minze/Chen Ying 8, 11, -8, 7
Liu Chang/Yang Jingxu-Zhang Juntian/Wang Bo 7, 9, 10
Chen Wenbo/Xiong Xinyun-Li Muqiao/Zu Shuai -3, 3, 5, 5
Yin Jiaxu/Xu Qi-Wang Dianyang/Wang Lanrui 7, 11, 9
Li Xingyang/Yi Jie-Zhu Yi/Zhou Mo 9, 8, 4
Li Yang/Zhang Xiaoyu-Zhao Weijing/Lin Hong -8, 9 1, 8
Wang Lingkun/Ma Yuefei-Sun Haoho/Wu Haiqi -8, 11, 8, 8
Zhou Qihao/Xu Jie-Ren Hao/Zheng Shichang 2, 9, -9, 11
Yang Su/Xue Siyu-Shi Tao/Zhao Jing 5, 7, 6
Wang Tianbo/Deng Xue-Chen Chuxi/Gao Tian 6, 4, 8
Song Xu/Wang Qi-Song Qian/Hou Sheng 2, -6, 12, -4, 9

QUARTO TURNO (accesso alle posizioni migliori nel tabellone principale)

Cui Chengkai/Li He-Wang Wei/Tang Ying 6, 2, 9
Du Jiahao/Mu Yanli-Chen Zhiyang/Wang Daqin 8, 8, -8, 6
Zhang Cheng/Yuan Xuejiao-Yu Diyang/Gu Wanying 8, 8, -7, -7, 9
Chen Wenbo/Xiong Xinyun-Liu Chang/Yang Jingxu 11, 7, 7
Li Xingyang/Yi Jie-Yin Jiaxu/Xu Qi 9, -11, 4, 9
Wang Lingkun/Ma Yuefei-Li Yang/Zhang Xiaoyu 6, 7, -2, 2
Zhou Qihao/Xu Jie-Yang Su/Xue Siyu 7, 9, 12
Song Xu/Wang Qi-Wang Tianbo/Deng Xue 9, 6, -8, -7, 6

TABELLONE PRINCIPALE
PRIMO TURNO

Li Yang/Zhang Xiaoyu-Chen Qingqi/Li Jiayan (Hebei/Liaoning) 8, 6, -10, 8
Xia Yizheng/Zhao Xue (Henan)-Yang Su/Xue Siyu -5, 12, 8, -9, 11
Lin Gaoyuan/Sheng Dandan (Guangdong/Beijing)-Wang Wei/Tang Ying 4, -10, 4, -12, 1
Li Xingyang/Yi Jie-Yi Hang/Zhou Xintong (Jiefangjun) 8, -9, 8, 8
Cai Wei/Zhu Chaohui (Jiangsu)-Yu Diyang/Gu Wanyiny 11, 8, 1
Cui Chengkai/Li He-Fan Shengpeng/Wu Jie (Hebei Liutong/Shantou) 7, 9, 8
Zhu Linfeng/Che Xiaoxi (Sichuan/Heilongjiang)-Du Jiahao/Mu Yanli 6, -6, 9, 9
Ma Te/Hu Limei (Neimeng/Hebei)-Zhang Cheng/Yuan Xuejiao 3, 9, 3
Liu Yanan/Liu Xi (Jiefangjun)-Song Xu/Wang Qi 6, -9, 5, 3
Zheng Peifeng/Zhang Qiang (Fujian/Jiangsu)-Wang Lingkun/Ma Yuefei -5, 9, -8, 8, 5
Wu Jiaji/Liu Gaoyang (Liaoning/Yunnan)-Wang Tianbo/Deng Xue 11, 4, 8
Chen Wenbo/Xiong Xinyun-Shi Mingyu/Yang Yanmei (Beijing/Shandong) -8, 8, 9, -6, 3
Zhou Qihao/Xu Jie-Chen Xi/Yao Junyu (Fujian/Henan) 7, -8, 8, 6
Chen Zhiyang/Wang Daqin-Liu Jikang/Zou Yang (Liaoning/Heilongjiang) -5, 8, 8, -9, 8
Liu Chang/Yang Jinxu-Song Hongyuan/Gu Ruocheng (Shandong Luneng/Yunnan) -6, 11, -5, 10, 6
Yin Jiaxu/Xu Qi-Huo Chao/Nie Wei (Hebei/Sichuan) 4, 11, -4, 6

SEDICESIMI DI FINALE

Zhang Chao/Cao Zhen (Guangdong/Jiefangjun)-Li Yang/Zhang Xiaoyu 4, 7, 5
Xu Ruifeng/Zhu Yuling (Sichuan)-Xia Yizheng/Zhao Xue -9, 7, 7, 7
Lin Gaoyuan/Sheng Dandan-Li Ping/Yang Yang (Tianjin/Jiefangjun) -7, 8, -10, 10, 10
Qiu Yike/Li Qian (Sichuan)-Li Xingyang/Yi Jie -9, 5, 3, 5
Cai Wei/Zhu Chaohui-Xu Hui/Wen Jia (Liaoning) 9, 9, 13
Fang Bo/Gu Yuting (Shandong Luneng/Shandong)-Cui Chengkai/Li He 5, 6, 13
Sheng Kun/Rao Jingwen (Shanghai/Hubei)-Zhu Linfeng/Che Xiaoxi -7, 8, 7, 3
Yan An/Feng Yalan (Beijing/Hubei)-Ma Te/Hu Limei 7, 12, 5
Cui Yiming/Chang Chenchen /Liaoning)-Liu Yanan/Liu Xi 9, 5, 6
Liu Yan/Wu Yang (Hebei/Shanxi)-Zheng Peifeng/Zhang Qiang 10, 9, 8
Cui Qinglei/Wang Xuan (Hebei/Heilongjiang)-Wu Jiaji/Liu Gaoyang -14, 9, 8, 8
Chen Wenbo/Xiong Xinyun-Lei Zhenhua/Yao Yan (Shanghai/Liaoning) 8, 9, -5, 9
Wu Hao/Chen Meng (Shandong Luneng/Shandong)-Zhou Qihao/Xu Jie 6, 7, 6
Zhou Yu/Li Xiaodan (Jiefangjun/Shanxi)-Chen Zhiyang/Wang Daqin 8, -9, 6, 6
Jin Yixiong/Zhao Yan (Guangdong/Jiangsu)-Liu Chang/Yang Jinxu 5, 9, 1
Xu Xin/Mu Zi (Shanghai/Jiefangjun)-Yin Jiaxu/Xu Qi 1, -5, 7, 8

OTTAVI DI FINALE

Zhang Chao/Cao Zhen-Xu Ruifeng/Zhu Yuling 7, 8, 11
Qiu Yike/Li Qian-Lin Gaoyuan/Sheng Dandan 1, 4, 6
Fang Bo/Gu Yuting-Cai Wei/Zhu Chaohui 4, 8, 8
Yan An/Feng Yalan-Sheng Kun/Rao Jingwen 8, 11, 9

Cui Yiming/Chang Chenchen-Liu Yan/Wu Yang 4, -13, 5, 5
Cui Qinglei/Wang Xuan-Chen Wenbo/Xiong Xinyun 8, 8, 10
Zhou Yu/Li Xiaodan-Wu Hao/Chen Meng 8, 8, 12
Xu Xin/Mu Zi-Jin Yixiong/Zhao Yan -9, 7, -9, 5, 7

QUARTI DI FINALE

Zhang Chao/Cao Zhen-Qiu Yike/Li Qian 7, 8, -9, -4, 9
Fang Bo/Gu Yuting-Yan An/Feng Yalan 8, -10, 10, -10, 11
Cui Qinglei/Wang Xuan-Cui Yiming/Chang Chenchen 9, 10, 6
Xu Xin/Mu Zi-Zhou Yu/Li Xiaodan 6, -3, 6, 1

SEMIFINALI

Zhang Chao/Cao Zhen-Fang Bo/Gu Yuting 12, -7, 10, -9, 10, 6
Xu Xin/Mu Zi-Zhou Yu/Li Xiaodan 6, 5, 7, 4

FINALE

Zhang Chao/Cao Zhen-Xu Xin/Mu Zi 6, 9, 11, -7, 11

Le donne e la classifica di Ottobre

9 Ottobre 2011 da Ping Pong Italia · 75 Commenti 

del Drago Rosso

La classifica mondiale di ottobre ha messo a nudo il disastro al quale ci ha portato la Fitet. Nelle squadre femminili l’Italia ora si trova al 43° posto. Insomma, le azzurre sono precipitate nell’abisso. Il bello è che questo risultato era stato ampiamente annunciato. E fa ancora più sorridere, in questo momento, quello che era apparso sulla rivista federale dopo i Mondiali di Mosca nel 2010. Sulla Gazzetta dello Sport era stato scritto che le donne erano retrocesse in Seconda divisione, come in effetti è. Ma la tesi federale era che non erano retrocesse, che si poteva “rientrare” grazie alle classifiche mondiali, visto che, fatte salve le 20 già qualificate per la Prima divisione, le prime quattro che seguiranno nella classifica mondiale saranno ammesse alla Prima divisione dei Mondiali 2012. Eccola qua la “qualificazione”! Adesso l’Italia è addirittura al 25° posto fra le squadre che lottano per essere ripescate in Prima divisione, ventuno posizioni sotto il limite. Congratulazioni! C’è davvero da scompisciarsi dalle risate, fermo restando che l’uso del verbo “rientrare” già diceva tutto sul fatto che le azzurre erano retrocesse. Adesso, è arrivata la mazzata finale per le tesi federali.
Ma la Fitet si ostina a essere cieca e sorda, tant’è che, nel commento alle classifiche di ottobre, scrive che Tan Wenling non compare “in questo mese”. Sì, e non scrive che non comparirà mai più. Tan Wenling è stata tolta dalla classifica mondiale perché il regolamento prevede che dopo un anno di inattività internazionale si va fuori. E siccome Tan Wenling non giocherà più in nazionale, ecco che la sua assenza non è “per questo mese”, ma definitiva, come quella di Laura Negrisoli. Da notare, tanto per chiarezza, che entrambe sono state messe in grado di andarsene, per tanti motivi, a cominciare da quelli economici, visto che si vuole risparmiare. E abbiamo visto con quali risultati.
Ma le risate non finiscono qui. Nel pezzo di presentazione agli Europei, sul sito web della Fitet, è scritto, testualmente: “Le squadre azzurre hanno come obiettivo la risalita nella prima categoria e, vista la vicinanza con i Giochi Olimpici, anche la possibilità di testare le reali possibilità di qualificazione legate ai Tornei di qualificazione olimpica dove saranno proprio gli avversari europei quelli da battere”. E qui siamo al teatrino dell’assurdo. Che gli uomini tentino la risalita in Prima divisione ci può stare. Ma le donne!?! Questo è probabilmente il momento peggiore dell’Italia femminile nell’intera storia del tennistavolo, ed è una situazione destinata ad aggravarsi perché quando Nikoleta Stefanova smetterà, dopo il prevedibile rientro dalla maternità, ci sarà il deserto assoluto. Si sono persi anni e anni, con convocazioni assurde, raccomandazioni ignobili, esclusioni vergognose, e adesso ci ritroviamo con ragazze che, non sempre per colpa loro, dovranno gridare al miracolo se riusciranno ad arrivare un giorno al numero 200 della classifica mondiale. Quindi, un prevedibile sviluppo di questa situazione è quello di un’Italia che, nel dopo-Stefanova, si ritroverà intorno alla sessantesima posizione mondiale o anche peggio.
Fra l’altro, per gli Europei viene ufficializzato che il c.t. delle donne è Andrea Ojstersek. E’ la prima manifestazione senza Csilla Batorfi. Ma non mi sembra di aver visto alcun comunicato ufficiale della Fitet su questo avvicendamento. Insomma, un altro cambio alla guida dell’Italia femminile, sotto silenzio. Forse si vergognano? Questa panchina è ormai un festival della marcia indietro. Esonerato il vincente Maurizio Errigo, si è perso tutto. La distruzione è quasi completata. E qui si parla ancora di “qualificazione olimpica”! Ricordo soltanto che, un anno prima dell’Olimpiade di Pechino, l’Italia aveva in tasca la qualificazione nella gara a squadre femminili. Poi, errori su errori, mancate partecipazioni ai tornei, discesa in classifica e addio gara a squadre. Con quale coraggio adesso si parla di qualificazione olimpica? Sia a squadre che nei singoli l’Italia è alla frutta. Ma il messaggio che arriva dalla Fitet è che “si lotta per Londra”. Non c’è solo la distruzione del tennistavolo italiano, c’è anche il ridicolo.

Dalla Gazzetta dello Sport

7 Ottobre 2011 da Ping Pong Italia · 78 Commenti 


TENNISTAVOLO

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La Bozza del Programma Federale

2 Settembre 2011 da Ping Pong Italia · 14 Commenti 

Mi è stato chiesto di pubblicare la bozza del programma di chi si presenta come “Alternativa Sostenibile”. Con piacere pubblico divisa in 5 parti la bozza del programma e qui di seguito la premessa.

Buongiorno a tutti voi, che siate giocatori, dirigenti, allenatori, presidenti o solo appassionati, o osservatori, magari solo lettori o amatori… Non importa. Questa che presentiamo è la Bozza del Programma che alcune persone inizialmente, e diverse altre poi, hanno pensato di presentare come Alternativa al pensiero dell’attuale Governo Federale.

La premessa parla di Bozza perchè l’intendimento comune è far si che, in questo lasso di tempo che ci separa dalla data delle Elezioni, essa possa essere valutata da tutti gli interessati e magari migliorata se non addirittura ampliata in alcune delle sue parti. Si sa che la materia è estesa e che NON esiste una soluzione che possieda gli ingredienti per soddisfare gli aspetti e i desideri di tutti ma da qualche parte si doveva cominciare.

La Bozza tratta le linee guida e non scende volutamente nello specifico (come attuare il…).
La prima ragione è dovuta al fatto che ogni operazione ha un costo e che si deve verificare se
esistano le finanze per poterla concepire (abbiamo bisogno di poter leggere il bilancio federale dall’interno perchè quello attualmente in nostro possesso contiene delle cifre “conglomerate” e non permette di comprendere ove sono state inserite le singole voci). La seconda invece è una scelta legata alla strategia: non intendiamo rivelare al momento la metodica. In ogni caso siamo aperti a qualunque: “si potrebbe fare..”.

Vorrei sottolineare l’aspetto legato al significato di Alternativa.
Ogni giorno sempre più persone si avvicinano, molte perchè ritengono la conduzione di questo ultimo decennio insoddisfacente, altre perché, anche se vicine al Governo, sono interessate a capire come ci stiamo muovendo e quali siano le intenzioni dell’Alternativa, molte altre perchè sono “solo” curiose. A tutte queste persone cerchiamo di spiegare che l’Alternativa NON è contro il Governo Federale nè contro il “nostro” Presidente: semplicemente CREDIAMO che esista una via diversa per fare le cose. Crediamo che il sistema oggi sia troppo complicato, che la macchina sia troppo pesante e gestita senza quello che i teorici della semplificazione chiamano AUTOMATISMI.

Il fatto che il Presidente abbia un modo di fare “ingombrante” potrebbe essere addirittura secondario anche se non condiviso dalla stragrande maggioranza dell’Alternativa. Il danno maggiore lo subisce l’immagine della stessa persona agli occhi di chi guarda però ciò che interessa - e che spesso non è percepito - è che anche la macchina inevitabilmente ne subisce le conseguenze.

Vi invitiamo a valutare questo aspetto che spesso viene tradotto con: NON È DEMOCRATICO e che in pratica corrisponde all’interruzione dell’automatismo come valore più importante. Ogni cosa deve essere gestita per competenza. Le scelte tecniche, per esempio, spettano al tecnico e devono essere operate in piena coscienza secondo i caratteri della meritocrazia e del comportamento. I risultati devono essere punto di riferimento per la valutazione di ogni posizione, qualunque essa sia, fosse anche quella dello stesso Presidente (non si sta parlando del Sig. Sciannimanico in questo momento).

Ecco vedete che riallacciandoci al discorso della responsabilità si arriva inevitabilmente alla Tabella Voti.
Concepita con uno spirito diverso da quello attuale nascondeva un inghippo che lo stesso ideatore non era riuscito a vedere. La tutela di una società meritevole per investimenti, risultati, produzione di giovani talenti, ecc. si è trasformata in potere politico. Ecco perchè necessitiamo del contributo di tutti voi. Ognuno di voi potrebbe anticipare quegli aspetti che potrebbero avere conseguenze negative migliorandoli o eliminandoli.

Sulla Tabella Voti stiamo cercando di verificare se esista la possibilità legale di far sì che le elezioni siano portate da 4 a 2 anni per fare in modo che si possa verificare e dare il voto di fiducia al Governo ogni 2 anni (che nulla avrebbe da temere qualora il suo operato fosse positivo). L’Alternativa è consapevole che sia quasi impossile competere alle Elezioni con l’Attuale Tabella Voti. Però per una volta a guardare in che cosa si è trasformata la Tabella Voti permettetemi una battuta che si rifá a una nota pubblicità: “Ti piace vincere facile?” .. :-)

Un’ultima cosa ma non meno importante:
Questo Programma, questo movimento (Alternativa) NON è contro qualcuno o qualcosa. Nasce con uno spirito di rinnovamento. Siamo certi che tutto quello che ha fatto il Governo sia stato fatto con un proposito positivo. Gli errori si fanno e a volte, quando si è con l’acqua alla gola, si sbaglia ancora di più… Ognuno ha il suo carattere e deve fare i conti con se stesso.
Ogni società - dalla più piccola alla più grande e prestigiosa - è patrimonio di questo sport. Non vi può essere niente di più idiota del pensare a desideri di rivalsa nei confronti di chiunque in caso di vittoria. Il confronto, il dialogo, l’opposto è per l’Alternativa motivo di crescita, consapevoli che è facile parlare di chi conduce mentre si sta seduti in poltrona: è gratis. Un giorno le parti potrebbero invertirsi (è il nostro augurio e la nostra speranza) e allora saranno “loro” spettatori non paganti dell’operato dell’altro.

Questo Programma verrà inviato a tutte le società sportive italiane nessuna esclusa. Verrà richiesto un riscontro su ogni punto del Programma. Sappiamo che con l’attuale Tabella Voti sará quasi impossibile competere ma:
- il Candidato alla Presidenza che presenterà l’Alternativa è persona degnissima sotto tutti gli aspetti
- riscuote moltissima stima anche da parte di chi oggi sta nello schieramento legato al Governo
- ritiene fondamentale il ruolo di ogni figura all’interno della squadra in termini di: lei è qui perchè
competente in questo ruolo, proceda..
- la squadra è in corso di allestimento (qualcuno che si era proposto per un ruolo ha anche detto: “ma se c’è lui mi faccio da parte volentieri, credo che sia più competente del sottoscritto..ma do volentieri una mano…”)

I nomi verranno fatti a tempo debito.

Come vedete si potrebbe parlare per ore….

Un saluto e buona lettura a tutti

Alternativa Sostenibile

Programma 1 di 6

Programma 2 di 6

Il Programma 6 di 6

16 Luglio 2011 da Ping Pong Italia · 138 Commenti 

Ecco il capitolo finale del Programma realizzato dall’Alternativa Sostenibile.

Intervista esclusiva a Leo Amizic

27 Giugno 2011 da Ping Pong Italia · 29 Commenti 

del Drago Rosso

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Il Programma 5 di 6

21 Giugno 2011 da Ping Pong Italia · 43 Commenti 

Ecco la quinta parte del programma.

I Mondiali di Rotterdam

10 Giugno 2011 da Ping Pong Italia · 13 Commenti 

del Drago Rosso

Una volta, tanto tempo fa, vincere tutti i titoli ai Mondiali era un avvenimento eccezionale, anche quando c’era una nazione che dominava, e non parlo solo della Cina. A quell’epoca, si ricordava solo un “pienone” di 7 medaglie (quando i Mondiali erano veri Mondiali, con le gare individuali e a squadre insieme), quello della Cina nel 1981 a Novi Sad. Bisognò aspettare il 1995, i Mondiali di Tianjin e della rinascita cinese dopo 6 anni di crisi e di batoste dagli svedesi, per vedere di nuovo l’en plein, ancora della Cina. Adesso, invece, dopo il massacro che l’Ittf ha fatto di questo sport (a cominciare dalla regola peggiore di tutte: la pallina da 40 millimetri), bisogna vedere quali sono i Mondiali in cui la Cina NON vince tutte le medaglie d’oro. Negli ultimi 10 anni, si trovano solo quelli di Parigi 2003 (Schlager nel singolo maschile) e quelli di Mosca 2010 (il suicidio della Cina nella gara a squadre femminile). Poi, tutti ori cinesi. Ecco il risultato cui ha portato la disastrosa gestione dell’Ittf di questi anni, col desiderio di distruggere la Cina. Ancora una volta devo ripetere: non stanno distruggendo la Cina, hanno ormai quasi distrutto il tennistavolo.

Abisso Rotterdam

Così, ai Mondiali di Rotterdam, è arrivato, scontato e noioso, l’ennesimo trionfo della Cina. Ormai, non c’è più nemmeno gioco, si può solo sperare che la Cina porti qualche giocatore bollito, come Chen Qi, per tentare un risultato positivo. Nel caso specifico, si aggiunge il solito scandaloso tabellone a favore di Boll, che ha finalmente consentito al tedesco di prendere la prima medaglia mondiale individuale, a quasi 30 anni!!! Qui siamo davvero oltre ogni limite di decenza. E, per favore, non tiriamo fuori la storia che a me sta antipatico Boll. Le barzellette lasciamole ai ragazzini. Il punto è che la semifinale fra Zhang Jike e Boll, quando il tedesco ha finalmente trovato un avversario serio, è stata la partita con il maggior divario tecnico fra i due giocatori di tutte le semifinali di tutti i Mondiali di tutta la storia del tennistavolo. E’ stato uno spettacolo vergognoso. E Boll deve ringraziare Zhang Jike che nel primo set stava lì, emozionato, a buttare palle fuori. Poi, appena ha cominciato a giocare, è stata un’ecatombe. Ci fosse stato di fronte a Zhang Jike un qualunque giocatore di seconda categoria, lo scenario tecnico sarebbe stato lo stesso. Boll nemmeno riusciva ad arrivare a colpire la palla, si agitava come un fantoccio floscio sotto i colpi potenti del cinese. Ha potuto respirare solo quando Zhang Jike si è di nuovo addormentato, alla fine della gara, dopo aver comunque sparato un parziale di 9-1. Perché la differenza fra Zhang Jike e Boll è quella: 11-1, 11-3, 11-2 e via così. E non solo fra Zhang Jike e Boll, ma anche fra tutti gli altri cinesi, escluso Chen Qi, e il tedesco. Nelle gare vere (e non nelle esibizioni che l’Ittf, altra decisione scandalosa, considera buone per la classifica mondiale) Boll è stato massacrato dai vari Wang Hao, Ma Lin, Wang Liqin, Ma Long e da Xu Xin, quest’ultimo costretto a un tabellone assurdo, contro Wang Liqin negli ottavi di finale!!!!! Perché non si va a rivedere il “massacro di Fort Apache” con cui Xu Xin annientò Boll alle Finali Pro Tour di Macao? Boll era sbattuto da un lato all’altro del tavolo. Per non parlare della finale al Pro Tour di Germania 2010, con Zhang Jike che passò sopra Boll come un rullo compressore, sempre con punteggi imbarazzanti. Questa è la realtà. Poi, se questo sport deve avere come protagonisti incompetenti e imbroglioni, beh, buonanotte a tutti.

Classifica Mondiale

Un’ulteriore dimostrazione degli imbrogli che reggono ormai il tennistavolo è data dalla classifica subito dopo i Mondiali. Per poco, Boll non riconquistava il numero 1. Ma ci rendiamo conto di questa ulteriore barzelletta? Io avrei addirittura voluto che lui tornasse numero 1, perché è l’unico modo per capire a che punto siamo arrivati: a una gigantesca farsa, quella in cui un giocatore asfaltato da Zhang Jike è UFFICIALMENTE il numero 1 del mondo. E comunque, è UFFICIALMENTE il numero 2. Siamo ben oltre il ridicolo. E infine ci tocca assistere all’imperversare di gente che, su forum per incompetenti e ignoranti, si mettono a sparare minchiate su chi è più forte di chi, fino a leggere che Boll è più forte di Waldner. Poveri noi! A questo punto si è ridotto il movimento del tennistavolo in Italia, a un branco di poveri dementi e ignoranti, che si permettono di giudicare Waldner magari solo per averlo visto giocare a 40 anni, pesante e quasi immobile, anche se col braccio ancora magico. Suggerisco a questa gentaglia di andarsi a vedere i filmati dei Mondiali 1987 (non quelli dall’89 in poi, quando Waldner vinse i titoli mondiali, no, quelli del 1987) perché, per me, fu in quei Mondiali che si vide il più grande Waldner di sempre, con scambi a velocità pazzesca, con Waldner che massacrava tutti i cinesi con un rovescio da leggenda e invenzioni da Mandrake. Forse allora i dementi cominceranno a capire qualcosa, forse. Comunque, se dobbiamo andare sul concreto e capire chi sono i veri campioni del tennistavolo, dico subito che, in una ideale classifica di tutti i tempi, Boll entrebbe a stento nei primi cento. Avete letto bene: a stento nei primi cento. Chi non è d’accordo, vada prima a studiare seriamente il tennistavolo, a vedere i filmati dei grandi campioni e poi rimanga comunque zitto. Sono buono e, in questa classifica dei primi 100 di ogni tempo, ci metto solamente 50-60 cinesi, tutti in grado di prendere a pallate Boll. Vi faccio grazia dei nomi (e chi non mi crede chieda ad Alberto Vermiglio se io li conosco o no, magari si faccia raccontare quando nel 1995, ai Mondiali a Tianjin, di fronte a un video degli anni 50 e 60, quasi preistoria, io riconoscevo , con tanto di nomi e cognomi, giocatori cinesi che gli stessi tifosi cinesi nemmeno avevano idea di chi fossero). Giusto per ricordarne qualcuno, a parte l’immenso Kong Linghui e a quelli in gara ancora oggi (da Wang Liqin a Wang Hao): Chuang Tse Tung, Li Furong, Xu Yinsheng, Guo Yuehua, Liang Geliang, Xu Shaofa, Xie Saike, Chen Xinhua, Shi Zhihao, Cai Zhenhua, Huang Liang, Jiang Jialiang, Chen Longcan, Teng Yi fino a Ding Song, per me il più grande difensore di sempre. Di quest’ultimo, che fu anche il primo vero difensore allround, in grado di attaccare qualsiasi palla, voglio solo ricordare una partita, la finale degli Open di Svezia del 1994, quando lui partì dalle qualificazioni perché non aveva classifica mondiale, era al suo primo torneo internazionale. In finale, vinse 3-0 con Kim Taek Soo, mica un fesso qualunque. Bene, il primo set Ding Song lo giocò tutto in difesa. Nel secondo, attaccò ogni palla, non andò mai in difesa, si mise a giocare come un pennaiolo di terza palla, servizio e attacco, e quando Kim Taek Soo provò a contrattaccare si mise a fare scambi di attacco lontano dal tavolo con una potenza impressionante. Nel terzo set, ricominciò a difendersi e lo fece fino alla fine. Kim Taek Soo era sbalordito e impotente. Oltre ai cinesi, infine, consiglio di andare a studiare tutti i campioni europei che devono essere considerati di un’altra categoria rispetto a quelli attuali, cominciando dagli svedesi. E cominciando dal grandissimo Stellan Bengtsson, campione del mondo di singolo nel 1971, da junior (!!!), e poi campione del mondo a squadre nel 1973, con 3 punti a partita contro giganti come i cinesi, i giapponesi (con un tremendo difensore come Takashima) e i russi (Gomozkov, Sarkhajan e Strokatov). Pesnate un po’: campione del mondo a 18 anni, mentre Boll prende un bronzetto mondiale a quasi 30 anni (e niente alle Olimpiadi), ecco la differenza, per quelli che Bengtsson non lo hanno nemmeno sentito nominare. E per restare in Svezia non dimentichiamo il mitico Alser (scomparso) e Kjell Johanssson, la schiacciata di diritto più potente che ci sia mai stata, e poi Waldner, Appelgren, Persson, Lindh, tutta gente con titoli mondiali ad abbuffare e tecnica celestiale. E poi una sfilza di campioni dell’Est, cominciando dai fuoriclasse ungheresi Gergely, Klampar e Jonyer, per andare al cecoslovacco Orlowski, per poi tornare a ovest, con Gatien. E, naturalmente, i grandi giapponesi, come Ogimura, Tanaka e Hasegawa, giusto per fare pochi nomi. E vogliamo dimenticare i sudcoreani, con Yoo Nam Kyu e Kim Ki Taek, i primi oro e argento olimpici della storia, oltre al già citato Kim Taek Soo? Ecco, le teste di minchia che si mettono a quaquaraqueggiare di tennistavolo, vadano prima a scuola, studino i classici, comincino a capirci qualcosa e poi vengano a chiedere a me il permesso di parlare, altrimenti stiano zitti. E comunque il permesso non glielo darò, perché questi qua sono troppo scarsi. E non me importa un fico secco se dicono che io sono arrogante. Di fronte allo scempio che si fa del tennistavolo nei loro interventi, che nessuno venga a rompermi gli zebedei con la storia dell’arroganza. Sono stato fin troppo gentile con questa feccia del tennistavolo.

Organizzazione Rottercazz

E torno a parlare dei Mondiali veri e propri esaminando innanzitutto l’organizzazione. Dico subito che è stata una delle peggiori di sempre, da vergogna, e proprio quando c’era a disposizione una struttura grandissima e bellissima. Tutto rovinato dalla supponenza degli organizzatori, dilettanti allo sbaraglio. Comincio dalla cosa più grave: per moltissime squadre (fra cui l’Italia) non c’era servizio di shuttle bus dall’albergo al palazzetto e viceversa. Le squadre i cui alberghi erano abbastanza vicini alla fermata della metropolitana, hanno avuto schede per utilizzarla. Una volta usciti dalla fermata del palazzetto, i giocatori dovevano percorrere altri 400 metri a piedi. Il problema, naturalmente, non è la distanza in sé per sé. Il problema è che un atleta, a questi livelli professionistici, ai Mondiali, dopo aver giocato, senza la possibilità di farsi una doccia o quant’altro, deve prendere il borsone e andare a piedi alla metropolitana e farsi il viaggio insieme ai normali passeggeri. Aggravante: i minorenni non possono essere lasciati soli, e questa non è responsabilità solo delle singole delegazioni, ma anche degli organizzatori, che sono obbligati a predisporre adeguato servizio di trasporto. Insomma, ve l’immaginate gli atleti di un qualsiasi sport che prendono l’autobus, il tram o la metropolitana per andare a giocare i Mondiali? Siamo al ridicolo. Ecco come viene considerato il tennistavolo dagli stessi dirigenti. E l’Ittf, puntuale, ha detto che questi sono stati ottimi Mondiali dal punto di vista organizzativo! Ecco come si rovina il nostro sport. Ma non è finita, naturalmente. Gli organizzatori sono andati al risparmio su tutto. L’impianto supplementare di illuminazione, che serviva appositamente per il tennistavolo, è saltato nel secondo giorno di gare. Per più di un’ora le gare sono state sospese perché era buio. L’impianto non era stato tarato nella giusta maniera ed era saltato. Poi, vista la mala parata, gli organizzatori hanno dovuto rimediare, ma la brutta figura rimane. Ovviamente, queste notizie non le troverete mai sui resoconti ufficiali, che dicono sempre che tutto è andato bene. Al risparmio anche i mezzi per i giornalisti: non venivano stampati tabelloni e risultati per risparmiare carta. Gli organizzatori hanno detto che i giornalisti e i fotografi hanno i computer, quindi possono sapere tutto collegandosi con internet. Congratulazioni! Un giornalista, secondo loro, se ne va in giro col computer anche quando deve muoversi per andare in zona mista, quando deve fare interviste e così via. Ancora di più, un fotografo, che ha bisogno di un tabellone per sapere a quale tavolo andare per fotografare questo o quel giocatore, se ne va in giro col computer, oltre che con gli attrezzi per le foto. La verità è che i computer restano nelle postazioni, poi nel tennistavolo ci si muove da un posto all’altro, da una sala all’altra, non è come una partita di calcio, di basket o altro, o un meeting di atletica e così via, dove c’è un campo unico e quindi il giornalista sta fisso in tribuna stampa o al massimo si muove per andare in zona mista. Il tennistavolo è uno sport particolare, ma proprio i suoi responsabili non se ne rendono conto. Sempre per rimanere ai giornalisti, la loro postazione era indecente, buttati su un lato della sala, con posti “bassi” da cui si poteva vedere bene solo un tavolo gli altri erano coperti quasi completamente. Infine, la cosa peggiore, è stata la maniera in cui sono stati gestiti i posti per gli spettatori. Ogni giorno cambiava il sistema, un giorno il palazzetto disponibile solo per metà, per non far vedere che gli spettatori erano pochissimi, quindi li si metteva tutti insieme, un altro giorno nemmeno gli stessi addetti sapevano cosa fare. Gli atleti e i possessori di un pass sono stati quindi spediti nell’anello più alto delle tribune. Il punto è che, visto che in quegli stessi giorni c’erano gare per i disabili, anche loro avevano un pass da giocatori e sono stati spediti al terzo anello. Ho visto scene miserabili, con disabili che venivano spediti al terzo anello, raggiungibile solo con le scale, al contrario del secondo dove si poteva arrivare con l’ascensore. Con grande dignità dicevano agli inflessibili controllori: “Scusate, siamo disabili, non ce la facciamo a salire fin lì”. E quei grandissimi pezzi di merda degli organizzatori rispondevano: “Niente da fare”. Che vergogna. Ecco cosa sono stati i Mondiali di Rotterdam, quindi da me rinominati Rottercazz.

Azzurri

Le spedizioni azzurre, ormai, vanno sempre più in calando per quanto riguarda i risultati. Comunque, qualcosa di interessante c’è ancora. Il punto è che il miglior risultato lo ha ottenuto proprio quello che era stato dichiarato “non convocabile” da Nannoni, perché impegnato con gli studi di ingegneria. Ho già parlato del caso assurdo di Niagol Stoyanov, quindi non mi ripeto, ma parlo dell’attualità. Stoyanov, dopo aver superato il girone, ha dovuto vincere altre due partite nel tabellone a eliminazione diretta per entrare in quello principale (contro il greco Riniotis e l’egiziano Assar, considerato una grande promessa dall’Ittf) e poi ha fatto l’impresa di battere Li Ching, di Hong Kong, per poi cadere al secondo turno contro l’altro hongkonghese Ko Lai Chak. Stoyanov ha dimostrato di poter giocare alla pari con molti dei più forti, facendo rimpiangere ancora di più il tempo perduto fuori della nazionale, perché quella sarebbe stata tutta esperienza in più. Certo, non sto dicendo che sarebbe diventato campione d’Europa, come un povero cretino mi accusa, ma stare nei primi cento del mondo, con possibilità di tentare la scalata ai primi 50-60, sì. Basta guardare attentamente i giocatori della classifica mondiale per rendersi conto che non si tratta di chissà quali fenomeni, a maggior ragione se restiamo in Europa. Peccato che Stoyanov si sia innervosito per un punto non assegnatogli sul 6-6 del terzo set contro Ko Lai Chak e da quel momento in poi non abbia più giocato. Ecco, proprio questo episodio dimostra che l’esperienza che gli è stata negata dai responsabili della nazionale sarebbe servita per avere un atteggiamento diverso e tentare di prendere una vittoria ancora possibile.
Poteva andar meglio anche per Bobocica, battuto al primo turno dal sudcoreano Cho Eon Rae. Intanto, va detto che Bobocica è stato danneggiato da un’altra ridicola decisione degli organizzatori: hanno inserito 32 teste di serie nel tabellone, poi hanno tenuto il posto, sempre nel tabellone principale, per altri 32, che non hanno giocato le qualificazioni, l’unica differenza rispetto alle teste di serie è che questi 32 sono stati sorteggiati insieme ai 64 provenienti dalle qualificazioni. Un “riscaldamento” nei gironi sarebbe stato più utile per Bobocica, che comunque ha avuto una buona chance, visto che il suo avversario non è la fine del mondo. Infatti, la partita è stata molto equilibrata, 4-1, tutti i set 11-9, ma alla fine è sempre mancato qualcosa a Bobo, lo spunto vincente, il coraggio di osare, l’iniziativa. Si vede chiaramente che si è fermato tecnicamente, anche se le responsabilità non sono tutte sue. Per esempio, lui avrebbe voluto andare ad allenarsi in Austria, ma non gli è stato dato il permesso (ora che fa parte dell’Aeronautica, serve un permesso, ma non dei dirigenti dell’Aeronautica, bensì di quelli del tennistavolo), e così il tennistavolo continua a tagliarsi le palle da solo. Sensazioni di occasioni perdute anche per Rech Daldosso, 2-4 col greco Papageorgiu, nella seconda fase di qualificazione, e per Mutti, eliminato nel girone. Per quest’ultimo, in particolare, appare ancora più evidente l’involuzione di gioco, col diritto usato sempre meno, con movimenti sempre più rigidi e con poca iniziativa.

Azzurre

Solo tre azzurre ai Mondiali, con la scusa che la nazionale si sta rinnovando. Come avevo già spiegato, sono solo miserabili bugie, visto che le scelte sono obbligate dalle rinunce di Laura Negrisoli e Tan Wenling. Inoltre, tanto per sbugiardare ancora di più la Federazione, se questo è il rinnovamento, perché viene convocata soltanto adesso Lisa Ridolfi, dopo essere stata discriminata, insieme a Giulia Cavalli, per tanti anni? Se convocano Ridolfi (che ha il “peccato” di giocare per la Sandonatese e non per Castel Goffredo), vuol dire che non c’è rimasta più nessun’altra, e questa non è un’offesa alla Ridolfi, che, anzi, si è comportata benissimo e merita tante altre occasioni, ma un richiamo alla verità. Ridolfi, in effetti, ai suoi primi Mondiali, è quella che, secondo me, ha giocato meglio di tutte, anche se non è riuscita a entrare in tabellone. Ha avuto nel girone l’avversaria più difficile di tutte le azzurre, la malese Chiu Soo Jiin, ha condotto 3-2, ha avuto la possibilità di vincere e ha chiuso con un autentico colpo di sfortuna e di cecità arbitrale. Sul 10-9 per la malese, che era al servizio, la palla è stata colpita col bordo della racchetta, ha colpito il bordo del tavolo, si è alzata ed è caduta in perpendicolare, ha sfiorato la rete (quindi era servizio da ripetere) e ha preso lo spigolo subito dopo la rete stessa. L’arbitro ha dato il punto alla malese, che non ha riconosciuto il tocco della rete. Così, Ridolfi è stata beffata, ma la qualità del suo gioco è stata molto buona. Fuori nel girone anche Elisa Trotti, che ha sciupato molto nella partita decisiva, con la colombiana Araque, questa esperienza le servirà. Debora Vivarelli supera bene avversarie a lei inferiori nel girone e nella seconda fase di qualificazione, ma quando, nel tabellone principale, si ritrova la cinese-spagnola Zhu Fang, si capisce che il livello è ancora troppo alto per lei. La nazionale femminile, purtroppo, è destinata a soffrire per moltissimo tempo, a mio parere ci vorranno almeno 7-8 anni (ma penso anche di più) per riavere qualche risultato.

Federazione

C’era anche la Federazione a Rotterdam, guarda un po’, ma con una novità interessante. Non c’era Matteo Quarantelli. A svolgere ufficialmente le funzioni di direttore tecnico c’era Alessia Arisi. Quindi, Quarantelli è tagliato, le manovre elettorali si sprecano. In particolare, la Fitet vuol far vedere che sta rimuovendo chi non ha ottenuto risultati, sperando di far credere ai gonzi del tennistavolo italiano che viene punito chi lavora male. Certo. Poi la Fitet dovrebbe ancora spiegare perché chi lavora bene, come Costantini ed Errigo, è stato cacciato. Da fonti interne all’Ittf, infine, è venuta fuori la notizia che l’Italia si era candidata come sede per la qualificazione mondiale all’olimpiade di Londra, ma è stata battuta dal Qatar. Sarebbe possibile trovare sul sito federale notizia di questa sconfitta, se davvero le fonti dell’Ittf non si sono sbagliate?

Zhang Jike

Mi sono fatto, e continuo a farmi, un sacco di risate nel leggere i commenti sulla vittoria di Zhang Jike, sul significato che ha nel tennistavolo, in particolare di quello cinese. E sto parlando anche di commenti di cosiddetti “esperti” internazionali, non solo di interventi su forum e blog. La cosa più ridicola è la “scoperta” che questi esperti della minchia hanno fatto a proposito del rovescio di Zhang Jike, del fatto che segna un’evoluzione del gioco cinese, che non punta più solo sul diritto e via cianciando di stronzate inimmaginabili. Tolgo ogni possibile equivoco, per evitare polemiche, dicendo che non sto facendo riferimento a chi ha sollecitato, su questo blog, un mio intervento specifico su questa tesi. Avevo già notato, con sommo disgusto, le tesi apparse dovunque, sito Ittf, agenzie giornalistiche internazionali, giornali specializzati e no, quindi mi ero ripromesso di fare chiarezza.

La prima cosa da dire è che questi esperti dementi arrivano con un ritardo di minimo 15-16 anni nell’accorgersi che i cinesi hanno sviluppato l’uso del rovescio con tutto quel che segue dal punto di vista tattico. Purtroppo, ci sono idioti che non si sono mai occupati di tennistavolo e adesso si mettono a fare i saputelli con le loro analisi della minchia. In poche parole: sin dal 1985 (avete letto bene, 1985) i cinesi si accorsero che il loro dominio stava per finire e cominciarono a impostare la maggiorparte dell’immensa base dei loro praticanti con l’impugnatura all’europea. Avevano già previsto la caduta del 1989 e anni seguenti e cominciarono sia a impostare i bambini con l’impugnatura all’europea, sia a inventare l’uso dell’altra faccia della racchetta per i pennaioli, in modo da non rinunciare alla loro tradizionale impugnatura e nello stesso tempo “coprire” il tavolo col rovescio anche rimanendo pennaioli. Il primo giocatore pennaiolo con questa nuova impostazione fu Liu Guoliang, e non Ma Lin come sostengono gli ignoranti e incompetenti. Ma perché dico che il ritardo della conoscenza è di minimo 15-16 anni, anziché di 25-26 anni, visto che ho fatto riferimento al 1985? Semplicemente perché nel 1995 diventa campione del mondo di singolo Kong Linghui, il primo vero cinese alfiere del gioco completo, con l’uso del rovescio determinante nella sua azione. Quindi, almeno ricordare Kong Linghui e non fare gli “ooooohhhhhh” di meraviglia nel vedere Zhang Jike che usa il rovescio. Tutto quello che si sta dicendo adesso è stato già detto, almeno da me, nel 1994, quando vidi per la prima volta Kong Linghui. Quindi, per favore, che tutti questi esperti vadano a buttarsi nel cesso.

Ma vado ancora più nello specifico di Zhang Jike. Avevo già scritto e lo ripeto adesso che vidi per la prima volta Zhang Jike nel 2002, quando aveva 14 anni. Scrissi che, tecnicamente, era l’erede di Kong Linghui e che sarebbe diventato un campione altrettanto forte. Ripeto: nel 2002, nove anni fa. Poi, Zhang Jike ebbe diversi problemi, soprattutto extrasportivi, e fu considerato perduto dagli stessi tecnici cinesi. Il suo allenatore personale, Xiao Zhan, che Zhang Jike è andato ad abbracciare subito dopo aver vinto, parlò con me in quegli anni. Io sostenevo che Zhang Jike sarebbe tornato, lui pensava di no e mi diceva: “E’ andato”. Adesso, proprio Xiao Zhan, davanti agli altri tecnici cinesi, riconosce che io sono stato l’unico a credere in Zhang Jike in quei momenti negativi e che lui stesso aveva perso ogni speranza nel suo allievo. E Zhang Jike adesso viene “scoperto” dai poveri fessi che, udite udite, dicono che assomiglia un po’ nello stile a Kong Linghui! Complimenti per il ritardo. Comunque, fermo restando che Zhang Jike è più muscoloso di Kong Linghui, l’impostazione tecnica è praticamente la stessa. Il rovescio, in particolare, è esattamente lo stesso di Kong Linghui, specialmente nello scambio di mezzavolata sul tavolo, col braccio che compie la stessa traiettoria, con lo stesso tempo e lo stesso ritmo di Kong. E anche Kong Linghui si spostava sul diritto per colpire di rovescio, soprattutto all’inizio dell’azione, senza per questo sminuire il suo diritto. Giusto per capirci, Kong Linghui ha avuto il più grande contrattacco di diritto lontano dal tavolo, fatto con un movimento molto stretto in partenza, ma con un colpo di polso incredibile e con una distensione del braccio che provocava autentici sconquassi, con la pallina che diventava un missile e l’avversario preso fuori tempo proprio perché la partenza dell’azione di Kong era stretta, quasi senza caricamento, visto che si trattava di un contrattacco, per di più su palle potenti, di quelle che fanno pensare di aver chiuso il punto. Invece, arrivava la risposta al fulmicotone. Non mi dilungo sulle caratteristiche tecniche di Kong Linghui, ribadisco soltanto che è stata la perfezione tecnica e che lui e Waldner sono i giganti di questo sport, ogni altra considerazione su possibili concorrenti è una bestemmia.
Le assonanze fra Zhang Jike e Kong Linghui sono notevoli, ma ce ne è ancora un’altra che dà l’idea del livello tecnico comune a entrambi: Zhang Jike ha vinto il titolo nel singolo alla sua prima partecipazione ai mondiali individuali. Prima di lui l’ultimo a riuscirsi era stato proprio Kong Linghui, che tra l’altro, come Bengtsson, era junior quando diventò campione del mondo.
Quindi, tornando a Zhang Jike, abbiamo un’ulteriore evoluzione di quel cambiamento tecnico che cominciò 25 anni fa ed esplose nel 1994-95 con Kong Linghui, e che si esprime in tanti stili diversi, come quello di Wang Liqin, apparso negli stessi anni di Kong Linghui, ma con un diritto più potente e con un movimento diverso, e soprattutto, a inizio carriera, con un rovescio solo di block, poi sviluppatosi in attacchi e contrattacchi anche lontani dal tavolo. O come quello di Ma Long, che davo leggermente favorito su Zhang Jike in questi Mondiali semplicemente per una questione di esperienza, visto che Ma Long, pur essendo più giovane di Zhang Jike, ha più partite, tornei e Mondiali sulle spalle rispetto a lui. Poi, Ma Long ha sbagliato ancora una volta la partita con Wang Hao e a quel punto non ci sono stati più dubbi su Zhang Jike.

Cinesi

Sacrificati sull’altare della medaglia a tutti i costi per Boll, ecco gli altri cinesi, che, a parte Chen Qi, hanno dato spettacolo, vecchi e giovani. Purtroppo, abbiamo dovuto rinunciare a una vera classifica finale a causa di un sorteggio scandaloso: tutti da una parte e Boll da solo dall’altra. Dalla sua parte Chen Qi nei quarti, vale a dire il cinese dalla classifica più bassa, oltre che quello meno in forma e ormai sulla via della pensione anticipata. Basti pensare che Chen Qi ha rischiato di perdere (ha vinto 4-3, 11-9 all’ultimo set) contro un Samsonov malinconicamente appesantito e fermo sulle gambe, e si capisce come la “scelta” del sorteggio sia stata perfetta per Boll, perché era impossibile che non ci fosse un cinese nel suo quarto di finale. Il bello è che non c’erano nemmeno altri forti, come Yoo Seung Min a Zagabria 2007, una via liscia e libera come un’autostrada a 10 corsie per il tedesco. E grida scandalo al cospetto degli Dei del tennistavolo l’ottavo di finale fra Wang Liqin e Xu Xin, così come il successivo quarto fra Wang Liqin e Zhang Jike. Questa è stata l’unica partita in cui Zhang Jike ha davvero sofferto. La finale, certo, è stata dura, ma solo perché Zhang Jike era emozionato, non per motivi tecnici, visto che Zhang Jike ha dominato su Wang Hao, quest’ultimo già in difficoltà contro Yoo Seung Min. Ancora una volta, il vecchietto Wang Liqin, l’eroe di tante battaglie, ha dimostrato che avrebbe potuto raggiungere la semifinale e forse la finale con un sorteggio giusto. E poi, visto che qualcuno ha ipotizzato che Wang Liqin sia stato costretto a perdere con Zhang Jike, chiarisco che a Wang Liqin i dirigenti cinesi non possono chiedere un bel niente, non hanno armi di ricatto e lui fa quello che vuole. Ha perso perché Zhang Jike è più forte, sia pure di poco. Ma Lin non ha potuto alcunché contro Ma Long, che ha poi sprecato contro Wang Hao. Ma Long era stato fermo per un infortunio, si era ripreso, ma non ha fatto in tempo ad arrivare al massimo della forma per questi Mondiali. Inoltre, ha pagato la sua scarsa sagacia tattica. Con questo non voglio dire che sia solo uno sparapalle, come sostengono gli incompetenti, ma che non sa tenere a bada l’istinto di attaccante puro.

Tedeschi arroganti

Un capitolo a parte meritano i tedeschi, sempre più arroganti e indisponenti. Ormai, si sentono padroni del tennistavolo, grazie soprattutto a chi glielo fa credere, con i tabelloni aggiustati per Boll, con l’autorizzazione a fare tutto quello che vogliono, in campo e fuori. L’episodio più brutto è quello in cui è stato coinvolto Steger, nella partita contro Leung Chuyan (Hong Kong). Premessa: ogni servizio di Steger è irregolare (ma proprio tutti i servizi) perché lancia la palla non in verticale ma verso il proprio corpo. La metà dei servizi di Leung Chuyan è irregolare perché lui lascia il braccio davanti alla pallina. Detto questo, andiamo al fattaccio. L’arbitro toglie un punto a Steger per servizio irregolare e lui comincia a protestare, chiede perché, l’arbitro glielo dice, ma lui si incazza ugualmente. Dopo un po’, l’arbitro gli toglie un altro punto e qui parte la sceneggiata di Steger, che si inginocchia con le mani giunte per mostrare disperazione, poi non vuole riprendere il gioco, poi chiede addirittura la sostituzione dell’arbitro. Il peggio è che arriva il giudice arbitro e si mette a discutere con Steger, passano 15 minuti senza che il gioco riprenda, con conseguente danno per Leung Chuyan che inutilmente chiede che si giochi. Il punto è: una volta che gli è stato spiegato perché il punto gli è stato tolto, lancio obliquo della pallina verso il proprio corpo, Steger deve essere invitato a riprendere il gioco, se non lo fa deve essere punito, dal richiamo fino alla perdita del punto. Ma gli arbitri non hanno avuto il coraggio di farlo. Così, il gioco è ripreso dopo un quarto d’ora, Leung Chuyan ha perso tutti i punti successivi e il set, gli arbitri non hanno più chiamato un solo servizio irregolare a Steger, che così ha avuto partita vinta. Tutto questo è scandaloso e testimonia a che punto i tedeschi si sentano padroni del mondo. Una volta, erano solo le donne tedesche a comportarsi in maniera pessima, guidate dall’esempio nefasto della più antisportiva giocatrice che ci sia mai stata, la Struse. Poco alla volta, anche gli uomini hanno preso quella strada, a partire da Suss, maleducato e cialtrone. L’unico a tenere ancora un comportamento corretto e leale è proprio Boll. Tutto quello che c’è intorno a lui è marcio, a cominciare dai tabelloni truccati, dalle regole della classifica mondiale truccate e così via, ma lui rimane pulito. Il problema, al di là del singolo, rimane: la Germania sa di essere impunita e crede di poter fare tutto quello che vuole.

Ding Ning

L’annata 2002, di Campionati nazionali cinesi e tornei vari, rimane quella più interessante degli ultimi anni. Ho detto che fu allora che vidi per la prima volta Zhang Jike, fu lo stesso anno in cui vidi Ma Long e, fra le donne, Cao Zhen (due mondiali di doppio misto) e Ding Ning, allora una bambina che zompettava come una pazzerella. Anche per lei, come per gli altri, scrissi che sarebbe diventata una campionessa (e non lo dico per tutti, come qualche maligno potrebbe sospettare). Adesso, è arrivata al mondiale di singolo, anche se è stata favorita dal crollo delle due effettivamente più forti, Guo Yue e Li Xiaoxia, che stanno pagando altri tipi di problemi, soprattutto mentali, in particolare Guo Yue. Ding Ning ha anche messo a nudo, una volta di più, i limiti di Liu Shiwen, pronosticata come futura primadonna cinese, ma ormai con pecche tecniche difficili da eliminare. In generale, non c’è altro che le cinesi nel tennistavolo femminile, con l’arrivo fra le prime della difesa Wu Yang (ricordate il “ragnetto” la cui foto apparve su questo blog anni fa?), che io pronosticai come futura difesa più forte del mondo quando la vidi per la prima volta nel 2003 (ho anche una testimone d’eccezione per chi, eventualmente, non volesse credermi), quando la sua testa spuntava appena dal tavolo. Due anni d’Italia hanno fatto male alle romene Dodean e Samara, che hanno fatto passi indietro, ma che sono sicuro si riprenderanno. Conferma le promesse l’altra romena, la ragazzina Szocs, che perde 4-2 con la fortissima Feng Tianwei. Altro davvero non c’è, Europa desolante e desolata anche fra le donne.

Zhang Yining

Si è vista anche Zhang Yining, la più grande campionessa della storia del tennistavolo, che è passata da Rotterdam e si è goduta un po’ le gare. Fisicamente, sta nella stessa condizione di quando ha lasciato, un anno e mezzo fa. Se volesse, con un solo mese di allenamento, potrebbe tornare e battere tutte, ma non vuole. Le ho detto che potrebbe vincere la terza olimpiade e lei mi ha risposto, semplicemente: “Lo so”. Poi, per il mio grande dolore, mi ha confermato che, giustamente, non ha più voglia di sacrificarsi.

Doppio Misto

Come già fatto a Yokohama nel 2009, i cinesi hanno schierato, nel doppio misto, i giocatori di seconda fascia, per dare la possibilità agli europei accattoni di prendersi una medaglietta. Bene, anche stavolta non è servito a una mazza, perché la finale è stata tutta cinese. Ma quello che vorrei sottolineare è il commento dell’addetto stampa della Fitet. Ha scritto che a vincere è stata la stessa coppia che aveva vinto nel 2009: Zhang Chao e Cao Zhen. Peccato che a Yokohama c’era sì Cao Zhen nella coppia vincitrice, ma il maschio era un altro, Li Ping. Ora, io capisco che per gli occidentali i cinesi hanno tutti la stessa faccia (anche se i cinesi dicono altrettanto degli occidentali), ma che abbiano tutti anche lo stesso nome mi sembra un po’ esagerato. E allora, la Fitet correggerà l’errore o continuerà imperterrita fino ai Mondiali 2013. Posso già annunciare che Cao Zhen, due volte mondiale, cambierà partner perché tenterà di stabilire un record: tre mondiali nel doppio misto con tre partner diversi. Volete vedere che, nel caso dovesse vincere, la Fitet scriverà che la coppia vincente è la stessa di Yokohama 2009 e Rotterdam 2011?

USA e India

Concludo con un accenno a queste due nazioni perché connesse a Massimo Costantini. Dopo la partenza di Massimo, la squadra indiana ha avuto un tracollo, risultati deludenti, giocatori e giocatrici che scendono in classifica e si presentano “inquartati” a Rotterdam, tutti sovrappeso (alcuni molto sovrappeso) e fuori forma. Costantini è andato via perché aveva suscitato le invidie di tecnici locali che hanno tramato per farlo fuori. Inutili i tentativi dei giocatori di farlo restare, a Rotterdam sono andati in processione da lui per chiedergli di tornare, Il risultato è sotto gli occhi di tutti. L’amara considerazione è che il comportamento dei mediocri è uguale dappertutto: quando c’è uno bravo come Costantini, gli altri capiscono che saranno da lui oscurati e, da vigliacchi, si ribellano e si organizzano per cacciarlo. E chi lo sostituisce distrugge tutto. Vi ricorda qualcosa. Massimo, comunque, ha avuto la soddisfazione di vedere le sue nuove bambine, Ariel Hsing e Zhang Lily rispettivamente n.158 e 159 del WR, cinesine nate e cresciute negli Stati Uniti, di 14 e 15 anni, entrare in tabellone e fare bella figura. Attenzione, non sono due cinesi trapiantate negli USA e già brave nel loro Paese d’origine, per le quali è “normale” entrare nel tabellone mondiale a quell’età, sono due giocatrici che di cinese hanno solo il sangue, tutto il resto, per entrare nel tabellone dei Mondiali, ce lo mette Massimo.

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4 Giugno 2011 da Ping Pong Italia · 5 Commenti 

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