ICPP in Las Vegas

8 Febbraio 2011 da Ping Pong Italia · 15 Commenti 

È in corso di svolgimento a Las Vegas un torneo del tutto particolare: il World Championships of Ping Pong. Detto così sembrerebbe un campionato del mondo di pingpong per il quale l’ITTF ha immediatamente diffidato gli organizzatori e minacciato gli atleti a non partecipare per non incorrere a squalifiche. Nessuno può usare il termine Campionato del Mondo che è di “proprietà” della Federazione Mondiale, tuttavia gli organizzatori hanno corretto il nome della manifestazione chiamandola International Classic Ping Pong Championships. Quindi questione legale risolta con tanto di auguri di buon successo da parte ITTF.

Il torneo prevede l’invito di 16 giocatori provenienti da svariate parti del mondo, ad esempio per la Svezia c’è Appelgren, per il Regno Unito Paul Drinkhall, e poi Shmiryev (RUS) Madrid (MEX) Martinez (FRA) Feth (GER) Amalraj (IND) Henzell (AUS) Chien Chien An (TPE) il campione americano Trevor Runian ed altri ancora. Tutti giocatori di ottimo livello se non per l’ultimo nome Runian, e chi lo conosce? In America invece è abbastanza conosciuto perché è il campione nazionale di Hardbat.

Infatti la particolarità di questo torneo è che si deve usare una racchetta di carta vetrata (sandpaper). Basta con le tremende rotazioni impossibili da calcolare. Scambi lunghi, anzi lunghissimi e partita secca a 21

Il bottino è ricco poiché gli organizzatori hanno impiegato molte energie in campo con fior fiore di sponsor: $ 100.000 il montepremi, tutto pagato compreso il viaggio e un gettone di presenza di $ 1.500

L’evento si sta consumando presso il Palm Resort & Casino di Las Vegas ed è piuttosto seguito da spettatori locali quanto dalla televisione, in questo caso il canale FSN Fox Sports Net.

Un’altra particolarità della gara è che gli organizzatori non invitano gli atleti, chi vuole partecipare può inviare il proprio nominativo al sito di riferimento ICPP

Beh, magari per il prossimo anno qualche italiano potrà farci un pensierino.

Greetings from America

Ancora lettere al CONI

3 Febbraio 2011 da Ping Pong Italia · 11 Commenti 

Caro Massimo, nel ringraziarti dello spazio che dedichi a questo argomenti, ti preghiamo di pubblicare questa lettera che è stata già mandata al CONI da un gruppo di Società (non solo siciliane) che, come sai, sta facendo da capofila per attirare l’attenzione sulla Federazione ed il suo cattivo governo. Le oltre 50 lettere che sono state inviate al CONI hanno colpito nel segno. C’è attenzione da parte degli Organi del CONI, interesse a guardare più da vicino come si comportano i vertici federali. E  comunque è ormai chiaro che un’opposizione c’è. Si tratta solo di farla crescere e organizzarla.

Questa lettera può diventare un cartello, di chi ci sta, di chi crede che, nelle regole, si può e si deve manifestare il dissenso. La carta fondamentale della Federazione non può essere truccata, che il CONI sappia che non tutti sono yesmen spaventati e sono un soggetto politico vero, che sta crescendo. Un appello dunque a tutte quelle società che in tutta l’Italia, non solo in Sicilia, non sono d’accordo e che, alle azioni intraprese dalla Fitet sono pronte a dire “not in my name”. Cari amici, scaricate questo testo, firmatelo, timbratelo e mandatelo. Con rispetto e nelle regole. ” segue firma di chi lo manda.

Sig. Presidente C.O.N.I.
Dott. Giovanni Petrucci
ROMA

Ai Sigg. Componenti
Giunta Nazionale C.O.N.I.
ROMA

L’assemblea straordinaria delle associazioni sportive affiliate alla Federazione Italiana Tennistavolo, convocata per l’approvazione del nuovo Statuto Federale (Rimini 26.9.2010) ha sancito quanto tante società di tennistavolo temevano: é stato approvato, anche se a maggioranza, un nuovo testo che non cambia, se non in misura assolutamente marginale e trascurabile, le cose così come sono oggi.
Un raffronto sarà utile per dimostrare quanto detto, tenendo conto che all’uopo è stata fatta una simulazione, divulgata attraverso il web dal Consigliere Federale, Bruno Di Folco, referente per i regolamenti.
La tabella voti con la quale si è svolta l’Assemblea Straordinaria di Rimini riportava questi dati: 589 società con diritto di voto per un totale di 20.373 voti. Solo 44 di queste società (con più di 100 voti ciascuna) detenevano 10.107 voti. Come si può vedere, pertanto, è configurabile e dimostrata ampiamente la fattispecie di maggioranza precostituita, che contrasta con i principi informatori del C.O.N.I.
Ma veniamo all’analisi dettagliata dell’attuale tabella voti Regione per Regione, già evidenziata nella precedente corrispondenza.
In Lombardia appena quattro società su settantacinque detengono la maggioranza dei voti; nel Lazio due su trentuno; in Emilia Romagna tre su trentaquattro; in Piemonte quattro su quarantanove; in Puglia quattro su trentotto; in Sicilia quindici su centoquattro; in Friuli V.G. due su quattordici; nel Veneto quattro su trentadue; in Toscana quattro su ventisei; in Sardegna sei su trenta; in Campania quattro su trenta; in Umbria due su diciassette; nelle Marche tre su sedici; in Calabria tre su quindici; e così analogamente in tutte le altre.
Dalla simulazione effettuata con il nuovo sistema di attribuzione dei voti, proposto ed approvato dall’Assemblea Straordinaria di Rimini, al di là dei fittizi ed inefficaci sbarramenti, la situazione che si palesa non cambia. Ad essere più precisi, secondo la simulazione, come detto riferita dal Consigliere Federale Di Folco, le società che determineranno la maggioranza assoluta dei voti passano dalle attuali 45 a 58, in percentuale significa che dall’attuale 7,47% dei voti si passerà al 9,85%.
E’ dunque davanti alla evidente violazione dei nuovi principi informatori emanati dal CONI ed al senso di impotenza innanzi al quale si trovano le molte società che vogliono contestare, nelle regole, l’azione che la Federazione continua a mettere in atto, per impedire il giusto dibattito interno e la mancata partecipazione degli aventi diritto a voto che, scoraggiati dal sistema delle regole, non sono motivati a partecipare alle Assemblee, che con questa lettera si intende ancora una volta richiamare l’attenzione dell’Ente Vigilante per intervenire sullo Statuto della F.I.Te.T. rendendolo solo più corretto e giusto.
Lasciare le cose come sono significherebbe blindare nei fatti la conduzione di oggi, senza possibilità alcuna di crescita e di eventuale cambiamento. E solo il movimento di base delle piccole società, oggi mortificate dal sistema di regole che le emargina, è cosciente di quanto sia necessario ed urgente pervenire al cambiamento. Prima di tutto sul piano tecnico e sportivo, dati i pessimi risultati in campo internazionale che, se confermati, potrebbero portare alla mancata qualificazione olimpica.
A conclusione dell’Assemblea di Rimini, che ha costituito una occasione persa per migliorare la Federazione - oltre che una semplice formalità - per chi, invece, pensava di poter discutere e proporre nuove strade di sviluppo,  queste osservazioni vengono poste alla attenzione delle SS.LL. e nel rivolgere  questo appello  che sappiamo motivato, lineare e sentito dalla più ampia base del tennistavolo italiano, si comunica  che continuerà l’impegno di queste  società, ci si augura con il C.O.N.I., per costruire una Federazione nuova  e più in linea con le altre, anche nei programmi di lavoro per il prossimo biennio.
Distinti saluti.

Data,

IL PRESIDENTE

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