Elevate prestazioni per qualsiasi livello e in qualsiasi campo

29 Maggio 2018 da Ping Pong Italia · Lascia un commento 

In questo articolo, cercherò di spiegare la mia opinione sul motivo per cui il pingpong non avrà mai una scuola.

È universalmente riconosciuto che il pingpong è un gioco di abilità, ma per me è molto di più: con tutte le sue infinite variazioni di rotazione, velocità, movimento, soluzioni tattiche, coordinazione e molto altro, il pingpong si trova in cima alla lista degli sport di abilità, il pingpong è il principe degli sport di abilità e sicuramente lo sport più complesso.

Come in ogni altro gioco di abilità, il talento ha la sua importanza, il paradosso è che il talento può esprimere grandi potenzialità e allo stesso tempo portarsi dietro grandi limiti.

Se osserviamo il meglio del meglio mondiale, diciamo, i 5 migliori giocatori di ognuno dei 226 paesi affiliati alla ITTF (International Tabletennis Federation) possiamo facilmente notare come quei campioni, (poiché a loro modo, sono tutti campioni), eseguono le loro tecniche specificatamente, in modo molto individuale. A volte, in rari casi, si trovano giocatori che si somigliano nello stile e nell’esecuzione dei colpi, ma, secondo la mia esperienza, sono davvero pochissimi.

Questa osservazione ci conduce a un altro aspetto o meglio a una domanda: tenendo conto che la quantità può essere convertita in qualità, il pingpong può avere una scuola? O in modo provocatorio: si può insegnare il pingpong? È il talento che conta e nient’altro?

Secondo me, la risposta è sì e no.

È un sì: perché, se c’è qualcosa che non è legato alle abilità, allora può essere insegnato. Pensate agli sport ciclici come il ciclismo, il nuoto, la corsa o gli sport in cui le prestazioni richiedono un singolo movimento o una combinazione limitata di movimenti come il baseball, il tiro con l’arco, il lancio, il lancio del giavellotto e così via. In questi casi il processo motorio è fisso, non ha nulla a che vedere con una situazione che di volta in volta cambia. Non sto dicendo che non sono dotati di abilità, ma sicuramente, il coinvolgimento delle dinamiche bio-meccaniche è ben diverso dal pingpong.
Vi dò un esempio; attualmente sono a Patiala, Punjab, India, qui al National Institute of Sport si stanno svolgendo dei corsi per diverse discipline sportive, stavo osservando l’allenatore del lancio del martello che insegna i movimenti per un lancio, tutti gli studenti provano a eseguire il movimento e in gran parte ci riescono tutti, il movimento tecnico sembrava più o meno lo stesso del coach con risultati ovviamente diversi; anche l’allenatore di pingpong insegna i movimenti agli studenti e fatalmente gli studenti eseguono i movimenti tecnici in modi decisamente diversi, tuttavia, la palla inviata dall’altra parte del campo è da ritenersi abbastanza buona.

Quindi

È un no: perché tutto ciò che riguarda l’abilità si basa sulla percezione individuale e sulla valutazione del gioco, e questo non si insegna, quindi gli sport individuali come il tennis, il badminton, la scherma, il movimento è ovviamente è anche imprevedibile, inaspettato, aggiustato, e talvolta improvviso o meglio, inventato. Ciò che un allenatore / insegnante può vedere, percepire o valutare durante una prestazione sportiva di allenamento o gara che sia, non corrisponde necessariamente alla percezione e alla valutazione del giocatore. E qui arriva il corto circuito. Inoltre, la prestazione dipende sempre anche dalla prestazione dell’avversario.

Quindi iniziamo a dire che il pingpong viene giocato da due metà del corpo che lavorano nel miglior modo sincrono: la parte alta e la parte bassa del corpo. Diversi libri hanno indicato Foot (parte inferiore) e Hand (parte superiore) e sempre su quei libri hanno indicato anche una terza area, Head, il “centro di controllo”. Possiamo tuttavia avere molte altre parti del corpo che possono lavorare autonomamente o in collegamento con altre parti, mi riferisco alla mano per l’impugnatura, il polso, il collo, gli occhi, il braccio libero e così via. Il più delle volte un giocatore perde il punto perché non è in grado di mantenere il coordinamento tra le due metà. È chiaro che nel pingpong si può vincere il punto in molti, molti modi, ho visto giocatori fare 11 punti in 11 modi diversi, questo conferma quanto sia elastica la conoscenza tecnica di un giocatore di pingpong perché l’imprevedibilità della situazione di gioco richiede un mente estremamente aperta, riflessi eccezionali e creatività.

Se ci riferiamo al concetto di scuola, falliremo inevitabilmente, ma non perché l’idea di scuola sia sbagliata, ma perché si applica a una disciplina sportiva che rifiuta per sua natura di essere imprigionata in un sistema scolastico. La definizione di scuola è abbastanza riconosciuta, si dà lo stesso insegnamento e dipende dallo studente come ottenere il massimo da ciò. Se fosse così sarebbe molto facile fare insegnare il pingpong, ho 10 studenti, ad esempio, insegno loro come eseguire un topspin, lo imparano, lo eseguono, lo allenano (compiti a casa) e lo applicano in gara e i più talentuosi riusciranno a vincere e sappiamo che i più talentuosi sono pochi. Come allenatore / insegnante non sono proprio contento di questo risultato, perché so che forse, e dico forse, su 10 magari 1 riesce a emergere; il mio compito è fare in modo che tutti i 10 riescano a emergere, ma per farlo devo cambiare metodo, da quello scolastico a un approccio individuale. È come avere a che fare con i geni, sappiamo che sono a disagio nell’andare a scuola, richiedono una guida particolare. Il pingpong è lo stesso, noi non abbiamo idea di quanti geni ci sono in palestra perché non sappiamo riconoscerli e se mai succedesse di riconoscerli allora dobbiamo fornire loro una guida speciale. Non commettete l’errore di considerarli tutti uguali, solo dei numeri. Una volta passati da scuola a tutoring, i nostri 10 studenti renderanno meglio di prima e in ogni caso il più talentuoso avrà successo. Questo è dunque correlato alle elevate prestazioni di qualsiasi livello si parli, l’high performance non è il percorso finale che porta da un livello basso all’eccellenza, è da considerarsi da qualunque livello per eccellere al meglio. E andrei anche oltre, lo stesso principio può essere applicato in qualsiasi campo, non solo nello sport, in un’azienda di qualsiasi settore, la capacità dell’HR è di identificare il potenziale di ciascun dipendente e, credetemi, i risultati sono tangibili.

Poche righe sopra, ho parlato del talento, in uno degli articoli precedenti ho dato un’idea di cosa significa talento, di seguito trovate il link.

https://www.linkedin.com/pulse/talent-massimo-costantini

Quando dunque avete a che fare con molti giocatori, vi prego, considerate che tutti quei giocatori hanno talenti nascosti, la capacità di un allenatore è di far emergere il loro talento esplorando le loro abilità, spingendo al limite le loro abilità, facendo scoprire nuove abilità; il limite di un talento è trovare sempre una scorciatoia al lavoro per ottenere il massimo e a volte fa comodo anche a noi; ma quando devono esprimere il loro gioco, allora si rifugiano nei soliti schemi e in molti casi non hanno fiducia del loro potenziale.

Come potete capire, il lavoro del coach / insegnante è tutt’altro che facile e, se vogliamo essere fieri del nostro operato, allora tutto ciò che dovete fare è andare in palestra, spegnere il sistema e riaccenderlo, magari facendolo più volte e chiedersi incessantemente come ottenere il massimo da ciascuno dei nostri atleti; la sfida è grande, più che grande, è enorme, ma la ricompensa in termini di auto realizzazione è molto molto più grande.

Mondiali di Halmstad e dintorni

13 Maggio 2018 da Ping Pong Italia · 24 Commenti 

Accidenti che tour de force che sono stati questi ultimi 100 giorni!!!

All’inizio di Febbraio il training camp in Portogallo, destinazione decisamente da consigliare per qualità di allenamenti, sistemazione, cibo e costo, il migliore in assoluto per rapporto qualità prezzo.
Poi i Pro Tours di Qatar, Polonia e Germania, a seguire, il breve intermezzo a Milano per la Discussione della tesi di Andrea e poi direttamente in Australia per i Commonwealth Games, nemmeno una settimana e via in Svezia per un brevissimo training camp a Varberg e i mondiali a squadre a Halmstad, non è finita, direttamente a Bangkok per il secondo giorno di qualificazioni olimpiche giovanili. Ora di ritorno in India, ma per poco poiché tra qualche giorno si riparte ancora alla volta di Bangkok per il Pro Tour Tailandese.
Se il periodo è stato super stressante, i risultati hanno ripagato tutti gli sforzi (Commonwealth Games). Inoltre i ragazzi hanno disputato un mondiale eccellente e infine la qualificazione di Thakkar alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires.
I Mondiali di Svezia dell’India.
La squadra maschile
L’India maschile  per la prima volta nella sua storia pongistica ha gareggiato nella Championships Division concludendo al 13-14 posto, quest’ultima partita contro la Repubblica per regolamento non viene disputata. Ecco i parziali del successo indiano:
Girone D
IND-FRA 2-3 (Sharath 2, Sathiyan 0, Amalraj 0)
IND-POL 3-2 (Sharath 2, Sathiyan 1, harmeet 0)
IND-KOR 0-3 (Harmeet 0, Amalraj 0, Sanil 0)
IND-CRO 3-2 (Sharath 1, Sathiyan 1, Harmeet 1
IND-AUT 2-3 (Sharath 1, Sathiyan 1, Harmeet 0)
L’India nonostante la bella prestazione finisce la prima fase al quinto posto, preceduta da Francia, Croazia, Austria e Korea e seguita dalla Polonia.
Negli “ottavi” di finale IND-SGP 3-0 (Sharath 1, Sathiyan 1, Harmeet 1)
Nei “quarti” di finale IND-FRA 3-2 (Sharath 1, Sathiyan 1, Harmeet 1)
Nella semifinale per la salvezza IND-ROM 3-1 (Sharath 2, Harmeet 1, Sathiyan 0)
Sharath ha giocato il suo mondiale più efficace di sempre con un parziale di 10 vittorie e 3 sconfitte totalizzando 2250 che gli sono valsi l’attuale posizione 43 del ranking mondiale, forse è da considerare il miglior scorer del torneo di Championships Division.
Ancora una volta la squadra ha risposto, motivata come non mai, ha digerito velocemente l’abbuffata dei Commonwealth Games e si è guadagnata sul campo un posto per l’edizione di Busan (Korea) del 2020, l’ultima di questa era. Infatti dal 2022 solo 32 squadre potranno partecipare ai Mondiali a squadre. Ma di questo avremo modo di parlarne più avanti.
Non nascondo che il mio obiettivo era di entrare nelle prime 3 ossia tra le 12 che poi hanno dato vita alla seconda fase, a quella della proclamazione dei Campioni del Mondo, ma proprio all’ultimo momento non ci siamo riusciti, e dire che stavamo conducendo 2-0 sull’Austria, quella vittoria ci avrebbe permesso l’ingresso nel vero Olimpo dei Mondiali. Naturalmente è tutta esperienza che conta e, onestamente, per essere la prima volta in assoluto che l’India compete in Championships Division, l’impresa degli uomini appare davvero eccezionale.
La squadra femminile
Le ragazze reduci dai successi di Gold Coast non hanno avuto la stessa regolarità di risultato, infatti hanno perso con tutte le 5 squadre del girone A:
IND-CHN 0-3 (Manika 0, Mouma 0, Madhurika )
IND-SWE 1-3 (Manika 0, Mouma 0, Madhurika 1)
IND-SGP 0-3 (Manika 0, Mouma 0, Madhurika 0)
IND-BLR 0-3 (Manika 0, Mouma 0, Madhurika 0)
IND-RUS 1-3 (Manika 1, Mouma 0, Sutirtha 0)
Quindi finendo seste ci siamo ritrovati il Lussemburgo…
IND-LUX 3-1 (Manika 2, Mouma 1, Madhurika 0)
poi i quarti contro l’Ungheria…
IND-HUN 0-3 (Manika 0, Mouma 0, Pooja 0)
L’India al femminile finisce quindi nel gruppo 17-20, per regolamento retrocesse come tutte quelle del gruppo 15-24 ma tecnicamente ancora in Championships Division, infatti 8 squadre verranno ripescate per via della classifica mondiale a squadre e se dovessimo giocare oggi, l’India sarebbe alla posizione 14 decisamente comoda per rientrare dalla porta di servizio.
Complessivamente sono molto soddisfatto e la cosa più interessante e che ci sono tantissimi accorgimenti da migliorare e questo mi porta a pensare che se miglioriamo questi accorgimenti allora possiamo pensare a un futuro ancora migliore di quello attuale.
Primo fra tutti, siamo troppo presi e preoccupati di vincere lo scambio, questo ci condiziona a tal punto di non riuscire a giocare le nostre abilità e di mettere in atto la migliore soluzione strategica, di conseguenza il nostro giocare tattico ne risente in tal modo da facilitare il compito all’avversario.
Seconda cosa migliorare ancora le nostre abilità, risultiamo deboli quando il nostro avversario sfrutta le nostre debolezze e non siamo sufficientemente forti a evitare di esserne influenzati.
Terza cosa non riusciamo a pensare a come il nostro avversario potrebbe metterci in difficoltà. E chiedo a tutti voi, magari aprendo un dibattito, ma quando parliamo di senso dell’anticipazione, a cosa ci riferiamo? Non è solamente il fatto di muoversi in anticipo pensando che quella palla arrivi proprio nel punto che abbiamo immaginato, no, non è così. L’abilità di anticipazione altro non è che pensare come l’avversario e quindi prevederne il comportamento. In panchina sono solito parlare, anche troppo, perché voglio che i ragazzi e ragazze imparino, e molte volte mi chiedono: “ Sir, how did you know it”. Il sistema è replicabile da chiunque, pensare come il tuo avversario tenendo conto delle abilità del proprio giocatore e individuare quale sia il pattern di gioco; provate anche voi in palestra con i vostri compagni di squadra o durante una gara ufficiale.
Quarta e ultima cosa, abituarci a vincere, a volte la vittoria ci sembra una condizione inusuale, imparare a vincere è uno status per sentirsi ancora più sicuri di sé.
Come avevo accennato in apertura del post, dalla Svezia sono volato direttamente a Bangkok dove Manav Thakkar è riuscito a qualificarsi per le Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires nella seconda giornata di gare. Questo era il suo quarto tentativo dopo la qualificazione continentale, la prima tappa europea, nella seconda africana, nella terza in America Latina a cui non ha partecipato e quindi in questa terzultima di asiatica.
Una vittoria limpida con 3 gare vinte 4-0 ciascuna; nel primo giorno di qualificazioni Manav era rimasto sconfitto al primo turno dal pari età di Singapore per 4-3 lo stesso Singapore nella partita di finale invece è stato battuto per 4-0.
Un risultato tardivo per un giocatore come Thakkar che in virtù dei risultati del 2017 anche in questo mese di Maggio figura alla posizione 2 del Ranking Mondiale. Ora non resta che prepararci per le Olimpiadi di Argentina previste per il 6-18 Ottobre 2018 ma al tempo stesso occorre un ulteriore sforzo per Archana Kamath che in questa qualificazione ha perso nella finale del primo giorno da una coreana e nel secondo in semifinale da una ungherese, proveremo nell’ultimo dei tornei Road To Buenos Aires, la tappa di Oceania alle Isole Cook l’8 e 9 Giugno.
Congratulazioni alle squadre Indiane e a Manav e un in bocca a lupo a Archana Kamath.
ENGLISH VERSION
Damn, what a tour de force that has been these last 100 days!!!
At the beginning of February the training camp in Portugal, a destination definitely to recommend for quality of training, accommodation, food and price, the best ever for quality / price ratio.
Then in March the Pro Tours of Qatar, Poland and Germany, to follow, the short intermezzo in Milan for the presentation/discussion of Andrea’s thesis and then directly to Australia for the Commonwealth Games, not even a week and set off to Sweden for a very short training camp in Varberg and the World Championships in Halmstad, it is not over, directly to Bangkok for the second day of Youth Olympic qualification (Road To Buenos Aires - Asia). Now back to India, but for just a bit, in a few days again we leave for Bangkok for the Thailand Pro Tour.
If the period was super stressful, the results have paid off all our efforts. In addition, the boys have played an excellent World Chmapionships and finally the qualification of Thakkar at the Youth Olympics in Buenos Aires.
The Sweden World Championships.
The India Men’s team
The men’s India for the first time in its history of tennis competed in the Championships Division ending at 13-14 place, the last match against Czech Republic as per the regulations is not played. Here are the score of Indian success:
Pool D
IND-FRA 2-3 (Sharath 2, Sathiyan 0, Amalraj 0)
IND-POL 3-2 (Sharath 2, Sathiyan 1, harmeet 0)
IND-KOR 0-3 (Harmeet 0, Amalraj 0, Sanil 0)
IND-CRO 3-2 (Sharath 1, Sathiyan 1, Harmeet 1
IND-AUT 2-3 (Sharath 1, Sathiyan 1, Harmeet 0)
India despite the good performance finished the first phase in fifth place, preceded by France, Croatia, Austria and Korea and followed by Poland.
In the “second round” of IND-SGP 3-0 (Sharath 1, Sathiyan 1, Harmeet 1)
In the “quarter of finals” IND-FRA 3-2 (Sharath 1, Sathiyan 1, Harmeet 1)
In the “semifinals” for retaining a place in Championships Division IND-ROM 3-1 (Sharath 2, Harmeet 1, Sathiyan 0)
Sharath has played his most effective ever world with a score of 10 wins and 3 losses scoring 2250 WR points which earned him the current position 43 of the World Ranking.
Once again, the team responded, motivated as never before, quickly digested the “binge” of Commonwealth Games and earned a guaranteed spot for the next edition of Busan (Korea) of 2020, the last of this era. In fact, from 2022 only 32 teams will participate in the Team World Championships. But on this we will talk later.
I do not deny that my goal was to make the first 3 in the group so to compete in top 12, the second stage, to that of the proclamation of the World Champions, but at the last moment we did not succeed, and say that we were leading 2-0 over Austria, that victory would have allowed us to enter the real Olympus of the World Championships. Of course, it is all experience that counts and, honestly, to be the first time ever that India competes in the Championships Division, the men’s performance looks truly exceptional.
The India Women’s Team
The girls back from the success of Gold Coast have not had the same consistency of result, in fact, they have lost with all 5 teams in group A:
IND-CHN 0-3 (Manika 0, Mouma 0, Madhurika)
IND-SWE 1-3 (Manika 0, Mouma 0, Madhurika 1)
IND-SGP 0-3 (Manika 0, Mouma 0, Madhurika 0)
IND-BLR 0-3 (Manika 0, Mouma 0, Madhurika 0)
IND-RUS 1-3 (Manika 1, Mouma 0, Sutirtha 0)
So finishing sixth we found next round Luxembourg…
IND-LUX 3-1 (Manika 2, Mouma 1, Madhurika 0)
then the “quarters” against Hungary…
IND-HUN 0-3 (Manika 0, Mouma 0, Pooja 0)
India ended up in the bracket of 17-20, by norms we got relegated in Second Division, like all other teams finished 15-24 but technically still in Championships Division, in fact 8 teams will be re-instated because of the world ranking in teams and if we were to play today, the India would be at position 14 good enough to come back from the back door.
Overall I am very satisfied and the most interesting thing is that there are many aspects to improve and this leads me to think that if we improve just a few then we can think of a future even better than the current one.
First of all, we are too taken and worried about winning the rally, this affects us to the point of not being able to play our skills and implement the best strategic solution, so our tactical play suffers and, in this way, we facilitate the job of the opponents.
The second thing to improve our skills again, we are weak when our opponent exploits our weaknesses and we are not strong enough to avoid being affected.
Third, we are not able to think about how our opponent could make things difficult for us. And I ask all of you, perhaps opening a debate, but when we talk about the anticipation skill, what do we refer to? It is not just the fact of moving in advance thinking that the ball comes right at the point we imagined, no, it is not. To me is the ability to think like the opponent thinks and then predict his/her actions. On the bench, I usually talk, maybe too much, because I want the players to learn, and many times they ask me: “Sir, how did you know it”. The system is replicable by anyone, thinking like your opponent taking into account the skills of their player and identify what is their pattern; try out at the tt hall with your teammates or during an official event.
Fourth and last thing, getting used to winning, sometimes the victory seems an unusual condition, learning to win is a status to feel even more self-confident.
As I mentioned at the beginning of the post, from Sweden I flew directly to Bangkok where Manav Thakkar during the second day of competition Road To Buenos Aires, made the qualification for the Youth Olympic Games in the capital of Argentina. This was his fourth attempt after the continental qualification, the first stop in Europe, the second in Africa, in the third, in Latin America, he did not participate and therefore in this third last of Asia.
A clear victory with 3 matches won 4-0 each; in the first day of qualifying Manav was defeated in the first round by his peer Chua Josh of Singapore for 4-3, the same Chua Josh instead was beaten for 4-0 in the match of qualification.
A result which came quite late for a player like Thakkar who in virtue of the results of 2017 also in this month of May figures at position 2 of the World Ranking. Now all we have to do is prepare for the Argentina Olympics scheduled for 6-18 October 2018 but at the same time we need a further effort for Archana Kamath who in this qualification lost in the final of the first day by a Korea Choi Haeeun and in the second day in the semifinals by a Hungarian Harasztovich, we will try again in the last stop of Road To Buenos Aires tournaments, to be staged in Oceania at the Cook Islands on 8 and 9 June.
Congratulations again to the Indian teams and to Manav and a good luck to Archana Kamath.

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