Natale 2009

25 Dicembre 2009 da Ping Pong Italia · 6 Commenti 

A tutti i lettori di Ping Pong Italia rivolgo i miei sinceri auguri di vivere un Natale gioioso, sereno e pieno di pace.

TT Ghemme

20 Dicembre 2009 da Ping Pong Italia · Lascia un commento 

dal TT Ghemme
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Stefanova e Bobocica arruolati

19 Dicembre 2009 da Ping Pong Italia · 3 Commenti 

Si è letto in questi giorni che Nikoleta Stefanova e Mihai Bobocica 25 e 22 anni, sono entrati nel gruppo sportivo dell’aeronautica militare. Questa notizia mi rende felice, e aggiungo, finalmente. Non lo dico senza giri di parole perché così stanno i fatti. Già dalla mia prima elezione in Consiglio Nazionale del Coni del 2001 avevo sollecitato, in più occasioni, con i massimi vertici dello Sport e della Difesa, l’ingresso del pingpong nei gruppi militari, che sono il vero motore dello sport italiano. Ora si è riusciti in un impresa che non era per niente facile, un sincero plauso va alla dirigenza federale.

La scelta dei due atleti mi sembra piuttosto obbligata, ci sono delle differenze, ovvio, Stefanova è in fase discendente mentre Bobocica ha ancora margini di miglioramento. Entrambe naturalizzati Nikoleta è di origini bulgare mentre Mihai rumene. In compenso entrambe indossano la maglia della Sterilgarda Castel Goffredo.

Ora mi auguro che a questo primo esempio se ne possano aggiungere degli altri e che i due posti riservati al pingpong, con il tempo, possano diventare 4, 6, come succede per le altre discipline.
Chi potrebbero ambire in futuro ad ulteriori arruolamenti?
In questo momento il panorama femminile è davvero arido. Già i risultati internazionali danno il valore tecnico, inoltre, c’è addirittura chi reclama Alessia Arisi in nazionale essendo n.4 d’Italia, e questo ve la dice lunga sul livello che c’è. L’età che si nota chiaramente leggendo le classifiche mette in risalto la crisi profonda che il settore sta attraversando dopo le mirabolanti prestazioni del 2003, infatti il 50% ha oltre 35 anni e meno di 40, inoltre alcune di loro non sono del tutto italiane come credo, ma mi posso sbagliare, Wang Yu e Steshenko, e se non si considera la presenza delle naturalizzate la cosa diventa ancora più ridicola perché la classifica virtuale sarebbe: Arisi, Negrisoli, Semenza, le stesse di 15 anni fa.

Tra gli uomini c’è miglior vivacità i cui segnali sono più confortanti ed i candidati potrebbero essere tanto Stoyanov Niagol, quanto Bisi Paolo e anche Rech Marco, tutti giovani ancora promettenti ed in crescita.

Beh staremo a vedere, un passo importante è stato fatto, ora speriamo che se ne facciano altri per migliorare sempre più.

radiotennistavolo

10 Dicembre 2009 da Ping Pong Italia · 1 Commento 

Ecco una novità nel panorama pongistico nazionale, radiotennistavolo, ve la presento così come mi è pervenuta dallo staff dell’emittente.

Buongiorno a tutti!

Nasce la prima web radio dedicata completamente al tennistavolo. Lo staff, tutto sardo, presenta con orgoglio un progetto innovativo, complesso, ideato, studiato e realizzato negli ultimi dieci mesi. L’idea è di far convergere sul sito www.radiotennistavolo.it tutto lo scibile che il variegato universo dei pongisti sia capace di esprimere. La disciplina sarà raccontata con l’ausilio di trasmissioni mirate che gradualmente arricchiranno il palinsesto pubblicato nella home-page del sito.

Nella sua “prima” ufficiale del 6 dicembre, gli addetti ai lavori hanno spiegato il perché di questa iniziativa e si soffermeranno sulle enormi potenzialità che un servizio del genere, semplice nell’utilizzo e gratuito, potrà sprigionare nell’immediato futuro.

Radiotennistavolo.it infatti vuole concentrare le sue attenzioni su tutto il movimento nazionale, coinvolgendo, a piccoli passi, tutti gli artefici che stanno tenendo alto il nome di uno degli sport olimpici più diffusi al mondo.

Il sito www.radiotennistavolo.it offre la possibilità agli utenti di interagire tra loro grazie alla creazione di un forum. Per essere aggiornati costantemente sulla programmazione radiofonica è sufficiente iscriversi alla newsletter. Gli internauti possono dire la loro anche su Facebook, alla pagina RadioTennistavolo. Per contatti via e-mail: info@radiotennistavolo.it

Dopo il battesimo di fuoco, un’altra prova del nove per Radiotennistavolo. Questa sera (Gio. 10 Dic.), alle 21.30, la prima emittente web dedicata a tavoli e retine presenterà una interessantissima intervista con il presidente nazionale della Fitet Franco Sciannimanico. Nel corso della diretta condotta in studio dal giornalista professionista Giampaolo Puggioni, il numero 1 del tennistavolo nazionale parlerà di sé e dei suoi desideri più reconditi. Nella lunga chiacchierata si affronteranno temi attualissimi, dalla nazionale all’imponente promozione della disciplina che si è sviluppata attraverso i media, dallo stato di salute del movimento in tutte le regioni italiane, al confronto con le omologhe organizzazioni europee e mondiali. Ma assieme a Franco Sciannimanico si farà un accenno anche alle possibili sinergie che la prima web radio del tennistavolo potrà avviare con la Federazione Nazionale.

Gli interessati all’ascolto della trasmissione devono collegarsi questa sera al sito www.radiotennistavolo.it e attendere lo scoccare delle 21,30. L’emittente è ben felice di raccogliere commenti, critiche e consigli che possono essere sempre esplicitate attraverso il forum all’interno del sito, oppure su facebook, alla pagina intitolata Radiotennistavolo.

Buon ascolto a tutti dallo staff di RadioTennistavolo

Stage di Natale a Biella

8 Dicembre 2009 da Ping Pong Italia · 8 Commenti 

dal TT Biella
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Stages di Natale

1 Dicembre 2009 da Ping Pong Italia · 9 Commenti 

Polisportiva Acquamarina Segrate
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19th, 4 di un tipo per Ma Long

22 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · 5 Commenti 

4 di un tipo, ovviamente d’oro. Sono le medaglie conquistate da Ma Long in questi 19th Asian Championships. E per fortuna che Liu Guoliang aveva detto che giocava male, e se avesse giocato bene??
In finale ha battuto Zhang Jike per 4 a 2 ma ZJK non era al meglio, visibilmente zoppicante dopo uno stiramento alla coscia sinistra occorso durante la finale di doppio maschile.
Allora, andiamo con ordine, naturalmente la Cina ha conquistato tutti i 7 titoli, dopo quelli a squadre e doppio misto sono arrivati in ordine il doppio femminile con Li Xiaoxia/Ding Ning su Kim Kyung Ah/Park Mi Young, poi il doppio maschile Ma Long/Xu Xin su Zhang Jike/Wang Liqin, poi ancora il titolo femminile di singolo, quasi una sorpresa, Ding Ning su Li Xiaoxia ed infine il singolo maschile, come appena detto.

Come al solito la gente ha pensato ad un calo di interesse a causa la presenza di tutti cinesi, ma invece l’interesse tecnico è come al solito elevatissimo. Solo gli osservatori passivi, distratti, incuranti di quello che avviene, non si rendono conto che è uno scontro di titani. Si percepisce l’esasperazione della tenuta tattica, al contrario, appunto, di quello che può sembrare, un batti e ribatti, top e controtop di diritto e di rovescio.
La partita più bella è stata quella tra Ma Long e Xu Xin. Il secondo è un concentrato di potenza, appena può la manifesta in ogni modo con brutali top di diritto e, occasionalmente, di rovescio. Il primo invece ha delle capacità supplementari, riesce a modulare il gioco in base all’avversario, con Xu Xin è stato un annientamento delle intenzioni. Xu Xin è partito violentissimo, Ma Long ha capito che non poteva tenere la potenza ed ha accorciato il gioco, palleggi non corti, cortissimi, un controllo di palla eccezionale, ciò gli è servito a sbilanciare e, soprattutto, a demoralizzare Xu Xin che non ha potuto esprimersi nel suo solito modo. A gioco aperto Ma Long interrompeva la furia di Xu Xin con degli stop la cui palla moriva di poco oltre la linea di fondo, alla fine Xu Xin non ha retto più e Ma Long ha avuto vita facile.
La finale, come ho detto, è stata caratterizzata dalla non perfetta forma di ZJK che, menomato, ha condotto la gara solo di block e top di rovescio e nonostante ciò è riuscito a vincere ben 2 set. Che spettacolo ragazzi. I video non rendono merito, bisogna essere lì, vivere in diretta il massimo del pingpong che il mondo possa offrire.
In questo senso voglio segnalare una cosa che credo sia comune a tutti i cinesi maschi: la preparazione del colpo di diritto. Non molti ci hanno fatto caso, il Drago Rosso ha colto nei suoi scatti i momenti speciali e bisogna rendergli merito: mi riferisco a come il corpo si adatti affinché per piegarsi con le gambe quasi tutti assumono, un posizione di quasi spaccata, credetemi è impressionante vedere lo sforzo e al tempo stesso la naturalezza del gesto.
Qualche giorno fa avevo pubblicato una minisequenza di un colpo di Ma Long, ve la ripropongo qui sotto:


Vi propongo anche quest’altra sequenza di Wang Liqin presa dai mondiali di Yokohama

Ecco un’altra sequenza presa dai giochi nazionali di Qingdao lo scorso ottobre, si riferisce a Zhang Jike

Infine questa che io considero tra le speciali, purtroppo il corpo di ZJK si abbassa talmente tanto da scomparire sotto il tavolo

L’avevo già scritto e ripetuto, per vincere a pingpong bisogna giocare di diritto, questa è la mission di ogni giocatore che vuole ottenere risultati.

Buon diritto a tutti

19th, terzo titolo

21 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · Lascia un commento 

Di più non potevano fare, 3 coppie cinesi di doppio misto su quattro. Infatti 3 erano le coppie ammesse al torneo.
L’oro è andato a Ma Long/Li Xiaoxia che in finale hanno prevalso su Zhang Jike/Ding Ning, le medaglie di bronzo sono andate rispettivamente a Xu Xin/Liu Shiwen e Kishikawa/Fukuhara, unica coppia quasi non cinese, si perché Ai Fukuhara non è del tutto giapponese, le sue sono origini cinesi al 100%.
Ma la supremazia cinese non finisce qui.
Nel singolo maschile 4 cinesi in semi:
Ma Long-Xu Xin
Zhang Jike-Wang Ligin
Nelle semi di singolo femminile ancora 4 cinesi:
Li Xiaoxia-Fan Ying
Ding Ning-Liu Shiwen
Nel doppio maschile finale cinese:
Xu Xin/Ma Long-Zhang Jike/Wang Liqin
E, finalmente, nel doppio femminile una coppia cinese ed una coreana:
Ding Ning/Li Xiaoxia-Kim Kyung Ah/Park Mi Young

Occorre dire che queste due coreane ambedue col gioco di difesa non sono una sorpresa, già al torneo di Sheffield ENG di 3 settimane fa avevano mostrato il loro valore vincendo la gara sulla coppia cinese Chang Chenchen/Guo Yan.

Gli indiani hanno terminato con i doppi di stamattina. Ieri, nelle gare di singolo, gli unici a finire nei 32 sono stati Sharath Kamal e Sourav Chakraborty. Le speranze del primo si sono frantumate nell’autentico muro giapponese di Mizutani che non ha lasciato scampo al numero uno indiano vincendo per 4 a 0. Anche Ko Lai Chak ha superato senza grosse difficoltà il giocatore indiano.

19th, Cina-Cina

19 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · 1 Commento 

E non poteva essere altrimenti.
Le prime due medaglie a squadre hanno visto la solita supremazia cinese nel femminile superando Singapore per 3 a 1 nel maschile superando il Giappone per 3 a 2.
L’unico punto l’ha ottenuto Sun Bei Bei su di una svogliata Li Xiaoxia (4), protagonista è stata Ding Ning (9) che ha regolato Feng Tianwei (5) e Wang Yue Gu (11), terzo e decisivo punto quello di Fan Ying (17) su Feng Tianwei.
Gara senza troppe emozioni, Shi Zhihao ha tenuto a riposo Liu Shiwen e quindi ha schierato una formazione rimaneggiata con la numero uno, Li Xiaoxia a giocare un incontro solo; ricordo, giusto per la cronaca che Zhang Yining e Guo Yue non erano presenti, mamma mia che divario che c’è.

Anche gli uomini hanno deciso di fare esperimenti mettendo in campo Xu Xin (24), Zhang Jike (16) e Ma Long (2), il rischio è stato altissimo e tra poco saprete perché. I giapponesi erano Matsudaira Kenta (45), Mizutani (11) e Kishikawa (32).
Parte malissimo Xu Xin che è entrato in campo senza riscaldamento e si becca un 0 a 3 da Kenta, Zhang Jike non si fa sorprendere dai ributtini violenti di Mizutani e finisce 3 a 1, Ma Long per lunghe fasi si addormenta e Kishikawa per 3 a 2 si fa il numero 2 del mondo, pareggia il conto Xu Xin su Mizutani in un incontro ad altissima tensione, mai come in questo caso la Cina è stata ad un passo a perdere incontro e titolo. Mizutani ha avuto a disposizione ben 4 match points, sul 2-2 10-7 e poi sull’11-10, Xu Xin li ha annullati tutti e ha chiuso 13-11 nel sollievo generale della panchina. Liu Guoliang era visibilmente contrariato, Xiao Zhan ogni tanto si metteva le mani nei capelli, che peraltro non ha, Wang Liqin, Ma Long e Xu Xin con i musi lunghi.
Sul 2-2, con i morali contrapposti, è stato tutto facile per Zhang Jike che ha dato 3 a 0 a Matsudaira che fino a pochi minuti prima si sentiva l’oro al petto.
A mia memoria, era da Osaka 2001 che la Cina non si trovava in queste situazioni, ossia così vicina alla sconfitta, ma poi, sarà la mentalità vincente o magari anche la fortuna oppure ancora perché sono più bravi, fatto sta che l’occasione d’oro per i giapponesi è svanita e chissà quando potrà capitare nuovamente.

L’India ha chiuso l’Asian Championships a squadre al 7º posto battendo Singapore che non ha schierato Gao Ning (26), a fare da numero 1 c’era Yang Zi (63), Cai Xiao Li (173) e Pang Xue Jie (535), per l’India c’era Sharath Kamal (70) Roy Soumyadeep (246) e Nandi (303).
Sharath ha giocato bene e ha fatto il suo dovere, 2 su 2. Nandi ha subito l’esuberanza del giovane Pang perdendo 0 a 3, Roy ha perso da Yang Zi ma poi, sul 2-2, si è rifatto e ha battuto Cai Xiao Li per 3 a 2.

Un bilancio finora soddisfacente, abbiamo ottenuto i due obbiettivi prefissati e, onestamente, di più non si poteva fare.

Oggi sono iniziati gli individuali, inutile dire che sarà durissima, nutro delle speranze da Sharath che nei 32 incontrerà Mizutani. Vi farò sapere.

19th, illusione svanita

18 Novembre 2009 da Ping Pong Italia · Lascia un commento 

Come previsto il sistema è davvero sbagliato, l’ho anche dichiarato ad alcuni giornalisti: fatichi tanto per arrivare in Champions Division che dopo 2 match ti ritrovi in I Division. È successo a noi, abbiamo perso prima con la Cina (perfettamente naturale) e poi con la Corea. Domani, anzi oggi ci ritroviamo nuovamente in I Division e dovremo affrontare Singapore per le posizioni 7 e 8, ma andiamo con ordine.

Il sorteggio ci ha privilegiato di giocare contro la super-potenza cinese. All’inizio pensavo fosse una buona cosa perché, al di là della sconfitta (certa) avremmo potuto battercela contro la rimaneggiata Corea.
La partita contro la Cina si è rivelata interessante e per certi versi ha creato suspence, soprattutto tra i cinesi. Vi dico come sono andate le cose.
Roy inizia con Wang Liqin e perde, come era prevedibile. Liu Guoliang decide (dicendomelo in anteprima) che avrebbe giocato il giovane emergente Wu Hao, senza classifica. Sharath Kamal parte male ma poi recupera e supera il giovane per 3 a 2. È la volta di Sourav Chakraborty, distante anni luce dal livello di Ma Long, tanto e vero che il cinese supera l’india per 3 a 0. Torna in campo Sharath, stavolta contro Wang Liqin. Gli dico qualcosa prima della gara e lui mi rispende “sono fiducioso, c’ho già giocato e non mi mette paura”. Accidenti, dico io, sono le parole che mi piace sentirmi rivolgere prima della gara. Sharath parte bene, la gara è equilibrata e l’indiano si aggiudica il primo set. Wang Liqin accelera, vuole un ritmo più elevato che l’indiano non è intenzionato a darlo, Sharath fa suo anche i secondo set. La panchina cinese è in fibrillazione, Liu Guolinag chiama Wu Hao che a sua volta richiama Xu Xin per andarsi a scaldare nei tavoli di allenamento. Wang Liqin capisce cosa sta succedendo, è un chiaro richiamo a reagire, della serie: ci stiamo organizzando per ovviare alla tua sconfitta.
Wang Liqin inizia il terzo set in pompa magna, esulta come l’ho visto fare in occasioni molto più importanti, ossia con il pugno alzato. Parrte fortissimo, Sharath è disorientato, ma lentamente recupera e rischia di chiudere 3 a 0 se non fosse per la classe superiore del cinese. Quarto set fotocopia del terzo, con WLQ che conduce sempre, che rischia nel finale per poi vincere. Nel quinto set è il cinese a partire bene, l’indiano recupera ma non ha più le forze mentali per tenere la tattica. Banalmente rispnde lungo sul rovescio ed il campione di tutti i tempi lo castiga con alcuni brutali siluri. WLQ chiude i quinto set ed esulta come se avesse vinto chissà quale titolo, anche la panchina si alza, il primo a farlo a Xiao Zhan, l’assistente di Liu Guoliang.
È stata una gran bella battaglia, Sharath ha conquistato punti di stima ma zero punti di classifica, infatti Wu Hao non ha rating points.

Nel frattempo la Corea perdeva da Hong Kong, quindi l’India, dopo poche ore doveva vedersela contro la Corea. Sharath e Co. sono sfibrati, un chiaro segno di mancanza di tenuta allo stress, perdono malamente 3 a 0 e si ritrovano nuovamente, a distanza di poche ore, in I Division, che razza di formula è mai questa, il giorno prima ti trovi a festeggiare la promozione ed il giorno dopo, ti rammarichi della retrocessione.

Subito dopo la Cina regola Hong Kong per 3 a 1, a lsciarci le penne è uno spento Zhang Jike che prima demolisce Li Ching (12 punti in 3 set) poi perde da Ko Lai Chak.
Nella parte bassa del tabellone, Taipei batte Singapore mentre il Giappone batte la DPR Corea. Tra il Giappone e Taipei è guerra totale. La differenza la fa Yoshida, una furia umana, una potenza incredibile, un atleta al 100%. Mizutani non è ne carne ne pesce, la classifica che si ritrova, come tante altre è bugiarda, come avrebbe detto “il nostro di Firenze” a Quelli che il Calcio di parecchi anni fa.
Ma la sorpresa più grandi arriva dalla DPR Corea che liquida, nel vero senso della parola Singapore relegandola in I Division. I 2 DPR coreani sono n.85 e 87 ma potrebbero essere n.20 e 22 senza alcun problema.
Tra le femmine semifinali combattute non per le cinesi, infatti la squadra n.1 al mondo ha battuto 3 a 0 Hong aggiudicandosi l’ingresso in finale. Ad attenderle ci sarà Singapore che in semifinale ha suato, e non poco, contro la Corea chiudendo la gara per 3 a 2.

Domani iniziano gli individuali, a metà giornata ci saranno le gare per aggiudicarsi le posizioni, l’India giocherà contro Singapore per la posizione 7-8, la Corea contro la DPR Corea per la 5-6, Hong Kong e Taipei per 3-4 ed infine Cina e Giappone per il titolo.

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