MPS/ITA 0-CHN 8

8 Novembre 2007 da Ping Pong Italia 

Ecco puntale come sempre le impressioni del Drago Rosso. Buona lettura.

del Drago Rosso
Non sono andato ad assistere all’amichevole Italia-Cina, ma ho mandato un inviato speciale di mia fiducia, che mi ha riferito su quello che è successo. Tutto quello che leggerete è come se l’avessi visto io con i miei occhi. Fidatevi.

PRESENTAZIONE AMICHEVOLE

La prima sgradevole sensazione è già nell’annuncio della partita: Montepaschi Italia-Cina. Nell’intera storia dello sport italiano non era mai successo che una squadra nazionale fosse chiamata col nome dello sponsor. A voler essere gentili, è una pessima caduta di eleganza. A voler essere un po’ più prosaici, è una vergogna. Non si può «vendere» il nome Italia, per nessun motivo. Lo sponsor va rispettato, per carità, ma c’è modo e modo. Si scrive: Montepaschi presenta Italia-Cina, ma la nazionale italiana non può essere ribattezzata col nome dello sponsor. Congratulazione alla Fitet, è riuscita a stabilire quest’altro poco lusinghiero primato.


DOMENICA SPORTIVA

Era stata annunciata in pompa magna la partecipazione degli azzurri alla Domenica Sportiva. Anzi, era stato detto che «erano stato invitati». Ma ceeeeerto che erano stati invitati. Bene, molti hanno visto cosa è successo: esattamente 40 secondi (ho la registrazione, 40 secondi contati) dedicati al tennistavolo. Il conduttore della DS presenta gli azzurri, dice che giocheranno con la Cina e fa i loro nomi. Finito, basta, nient’altro. Gli azzurri e il c.t. Nannoni non possono dire neanche una parola. Ed erano stati «invitati»? Come avevo già spiegato, Sciannimanico ha gli agganci giusti con la Rai, ma il massimo che può ottenere è un rapidissimo passaggio davanti alle telecamere, niente di più. Se fossero stati davvero invitati, gli azzurri avrebbero almeno avuto un paio di minuti e avrebbero spiccicato qualche parola. Come vedete, i bluff si scoprono sempre. E poi, non c’erano le ragazze. Come mai? Piccolo sospetto: non è che presentare alla Domenica Sportiva tre azzurre cinesi, più una bulgara, e nemmeno una giocatrice nata in Italia, per l’amichevole con la Cina, avrebbe fatto fare una misera figura alla Fitet?

STAMPA

I comunicati stampa per la presentazione dell’amichevole sono stati una sequela di errori clamorosi. Il più grave è stato mettere giocatori cinesi che invece non c’erano e della cui assenza si sapeva sin da venti giorni fa: Hao Shuai e Xu Xin fra
gli uomini, Cao Zhen fra le donne. Il bello è che sul sito Fitet era stato dato l’annuncio che Hao Shuai non sarebbe più venuto, ma nei comunicati che arrivavano ai giornali e ai mezzi di informazione Hao Shuai continuava a esserci. Inoltre, questione già sollevata da Alessio, fino all’ultimo comunicato è stata ignorata la classifica di Ma Long, numero 6 del mondo
(ora n. 7 secondo l’ultima classifica, quella di novembre). È mai possibile tanta ignoranza? Ma il massimo lo si è raggiunto con la pagina a pagamento pubblicata proprio lunedì sulla Gazzetta dello Sport. Ripeto per chi non avesse seguito la storia: queste
pagine non sono scritte dai giornalisti (della Gazzetta o di altri giornali sui quali appare questa pagina pubblicitaria), i testi sono forniti direttamente dalla Fitet. Ebbene, c’è la foto di Chen Qi e Ma Lin, campioni olimpici e mondiali di doppio, e
nella didascalia è scritto: Li Qing e Ma Lin.
Congratulazioni!!! Li Qing sarebbe forse Li Ching, di Hong Kong, che era arrivato secondo all’Olimpiade di Atene in coppia con Ko Lai Chak, battuto da Ma Lin e Chen Qi? Ma è mai possibile fare errori del genere? È l’ulteriore dimostrazione della totale mancanza di conoscenza del nostro sport da parte di chi cura queste comunicazioni. Di nuovo: complimenti vivissimi!!!!! Non parliamo poi delle notizie sull’amichevole che, secondo la Fitet, si gioca per la prima volta dopo 36 anni. Cancellati 36 anni di storia con tante altre amichevoli, giusto per far fare bella figura a Sciannimanico.

INVITATI D’ONORE

Erano stati annunciati il presidente del Coni, Petrucci, il presidente dell’Ittf, Sharara, il sindaco di Milano, Moratti. Ci mancavano solo il presidente degli Usa, Bush, quello cinese, Hu Jintao, quello russo, Putin, il segretario generale delle Nazioni
unite, Ban Ki Moon, papa Benedetto XVI, Elvis Presley, Che Guevara e Mao Zedong, e poi il parterre sarebbe stato completo! Infatti, non c’erano. Qualcuno per cause di forza maggiore, qualcun altro non c’era e basta.
Il Comune di Milano si è degnato di mandare l’assessore allo sport e basta, a dimostrazione che questa amichevole era stata considerata solo una rottura di scatole. E la stessa presenza del Comune di Milano, sia pure con pannelli e grafica, era invisibile.

IL NON INVITATO SPECIALE

In tutte le manifestazioni organizzate da Sciannimanico, c’è un elemento in comune: la mancanza sistematica di Massimo Costantini. Voi direte: ma perché ci dovrebbe essere? Semplice, perché è Consigliere Nazionale del CONI in quota atleti, ma soprattutto rappresenta tutto il tennistavolo italiano. Alle conferenze stampa organizzate da Sciannimanico, per i cosiddetti grandi eventi, sono invitati cani e porci, anche chi non ha niente a che spartire con il tennistavolo italiano. Solo Costantini che lo rappresenta al CONI non viene mai invitato. E se è vero che adesso si trova a Dubai (e comunque l’invito gli andava fatto) per il top 12 di Arezzo lui era in Italia, quindi poteva entrare nel salone d’Onore del CONI dove ci entra di diritto perché é stato eletto, anche come invitato dalla sua federazione. Ma figuriamoci se Sciannimanico pensa a queste cose. Un’altra vergogna per il tennistavolo italiano.

SPETTATORI

Nel sito della Fitet si parla di 3.000 spettatori. Boooooooommmm!!! Erano piene le due tribune, più un po’ di spettatori in una curva. Qualcuno, di mia fiducia, ha fatto il conteggio: non si arrivava a 1.500. Ed è un peccato, perché era una buona occasione per chi questi campioni non avrà più modo di vederli. Un terzo degli spettatori era composto da cinesi, quindi gli italiani erano appena mille. Molti di questi, anzi, la maggiorparte, erano non giovanissimi, vale a dire che si trattava di vecchi appassionati (il «vecchio» non si riferisce all’età, naturalmente). Mi sarei aspettato molti più giovani, molti più ragazzi, per la curiosità quantomeno di vedere i più grandi campioni di questo sport. Possibile che a Milano e dintorni non si riescano a raccogliere un paio di migliaia di giovani che vadano a vedere la Cina? E tutti i pullman che erano stati annunciati? Fuori del Palalido ce n’era solo uno. Forse gli altri hanno parcheggiato sulla tangenziale?

ORGANIZZAZIONE

Altra pessima impressione è quella legata a come è stata organizzata l’amichevole. Al diluvio di comunicati roboanti, di annunci sensazionali, di conferenze stampa spettacolari, non è poi corrisposta una adeguata organizzazione. I giornalisti sono
arrivati un po’ prima degli spettatori (un centinaio dei quali, però, stava già davanti all’ingresso ancora chiuso), sono andati al cancello di servizio e hanno chiesto di entrare. C’erano due persone, gentilissime per la verità, che non sapevano niente di accrediti. Hanno detto ai giornalisti di andare al botteghino
degli accrediti. I giornalisti ci sono andati, ma non c’era alcun botteghino degli accrediti. Sono tornati al cancello di servizio e le due persone che stavano là si sono scusate. Uno dei due addetti ha spiegato, testualmente: «Mi hanno detto che c’era il botteghino degli accrediti, non ne so di più. Fra l’altro, vengo
da Torino, non so niente del Palalido». Dopo un po’, dietro le insistenze dei giornalisti, si decide di farli entrare, ma non c’è alcun pass per la stampa da attaccare al collo per farsi riconoscere e andare nei posti riservati ai giornalisti. E in effetti non ci sono posti riservati ai giornalisti, tutti fra il pubblico. L’unica differenziazione sono i posti riservati ai Vip (quelli non mancano mai in una manifestazione organizzata da questa Fitet). Così, i giornalisti sono sparsi un po’ qua, un po’ là, in
mezzo al pubblico, costretti a scrivere con il computer sulle gambe. E poi, quando lo speaker comincia a parlare, si scopre un’altra cosa: che i microfoni non funzionano, la voce va e viene. Non si riesce ad aggiustarli sino alla fine della
manifestazione. Possibile che non si sia riusciti a fare di meglio? Era o non era il grande evento galattico? E i microfoni non funzionano. E non è finita, perché ci sono problemi anche per il fondo su cui si gioca, aggiustato all’ultimo momento, con un
nastro adesivo gigante che però non assicura la copertura in sicurezza delle fessure nel pavimento, tant’è vero che alcuni giocatori ci inciampano e il piede finisce con l’affondare. Eccola qua la grande organizzazione della Fitet: l’unica cosa che conti è l’annuncio ufficiale, la conferenza stampa, la passerella davanti alla Tv, il resto può andare a cazzo di cane.

ANTEPRIMA

Prima dell’inizio dell’amichevole, c’è una specie di spettacolino, con un paio di cantanti cinesi, un complessino che suona, qualcosa di uno squallore senza fine. E i grandi scenari, le presentazioni spettacolari, dove sono andati a finire? Era
assolutamente incredibile. Poi, dopo la fine degli incontri, c’è stato un miniballetto con i draghi cinesi di cartone, ma anche quello di una povertà assoluta. Ma questo «evento» era stato annunciato da 6 mesi e non si è riusciti a organizzare qualcosa di meglio? E quand’è che è partita la «vera» organizzazione della serata? Stando a quello che si è visto, sembrava qualcosa di arrangiato negli ultimi 2-3 giorni. Ma per favore!

CINESI

Intanto, una spiegazione: l’amichevole si è giocata il 5 novembre, anziché il 6, perché la Rai assicurava la diretta solo il 5. Questo, come avevo già fatto notare, ha provocato disagi per i cinesi. Loro sono partiti da Tolosa, dove avevano giocato gli Open di Francia, lunedì mattina, sono arrivati a Milano nel
primo pomeriggio. Siccome 5 delle ragazze sarebbero partite per la Cina la mattina del 6 (da dove sarebbe arrivata la squadra femminile per gli Open di Germania, quella maschile invece restava), i cinesi hanno chiesto, appena arrivati all’albergo, di andare subito in centro, per permettere un po’ di shopping anche a chi doveva partire la mattina dopo. Gli
organizzatori sono rimasti sorpresi: ma come, avete appena un’ora di tempo e volete andare in centro? I cinesi ci sono voluti andare lo stesso e, ovviamente, sono rimasti insoddisfatti perché non sono riusciti a comprare niente. Mi direte: ma erano qui per giocare, che pretendono? Vi rispondo: ai cinesi non fregava una mazza dell’amichevole, volevano solo fare shopping a Milano, tant’è vero che hanno chiesto al mio «inviato speciale» gli indirizzi giusti, visto che gli organizzatori non glieli avevano dati. Cercavano soprattutto il negozio Armani (e i meno ricchi l’Emporio Armani). Quelli che sono rimasti anche il 6 a Milano hanno fatto un giro più approfondito. Comunque, dopo il giro velocissimo nel centro, i cinesi sono arrivati al Palalido, giusto in tempo per l’amichevole. Ma hanno avuto di che lamentarsi. Infatti, non c’erano tavoli per il riscaldamento. Ce n’erano due, ma nella palestra al primo piano del Palalido e solo fino alle 19, perché in quella palestra si doveva allenare la squadra di basket dell’Armani Jeans Milano. Subito dopo, un’altra protesta dei cinesi: volevano bere e non c’erano
bottiglie d’acqua. Hanno chiesto in giro, ma nessuno era in grado di dare una risposta. Erano incazzati neri, quando qualcuno che parla cinese (non il mio inviato) ha fatto notare agli organizzatori che c’era bisogno dell’acqua. Sono arrivate alcune bottigliette, ma che figura.

PARTITE

Penso che abbiate visto la trasmissione Rai, quindi è inutile dilungarsi. La cosa più «divertente» è stata l’apertura dell’amichevole: 3 partite femminili, tre cinesi contro tre cinesi. Era un’amichevole, non c’era l’assillo del risultato (a parte il fatto che anche se ci fosse stato, contro la Cina non c’era niente da fare) si poteva convocare qualche italiana, come Giulia Cavalli ed Lisa Ridolfi, tanto per fare i nomi di chi merita. Invece no, tutte cinesi, tutte naturalizzate, e due di loro senza passaporto. Che vergogna! Comunque, per restare allo spettacolo, è stato qualcosa di allucinante, davvero misero, c’erano anni luce di differenza fra cinesi e «italiane». Fra i
maschi, pur restando la stessa differenza, c’è stata un po’ più di dignità degli azzurri. Crotti è stato bravo a vincere un set con Ma Lin, ben sapendo che gli è stato regalato, nel senso che Ma Lin era completamente addormentato nel primo set. Poi, niente da fare. Crotti è stato bravo anche nel commentare la
partita. Ha detto: «Non so nemmeno io come ho vinto un
set. Ma Lin è ingiocabile». Mondello, poi, ha regalato un po’ di spettacolo con Wang Hao. Certo, ha fatto un po’ di circo, ma non credo sia un male in questo tipo di partite, si può anche provare a sorridere. E Mondello si rendeva conto benissimo di cosa stava davvero succedendo. Lui stesso, dopo la partita, ha
riconosciuto: «Wang Hao mi ha lasciato giocare, lo so, nemmeno si girava per tirare i colpi». Ma, ripeto, gli azzurri, pur con i loro limiti, si sono comportati seriamente e dignitosamente.

NEGRISOLI

Capitolo a parte per Laura Negrisoli. Già ho parlato delle azzurre cinesi. Come giustamente ha fatto rilevare Alessio, se si tolgono le naturalizzate, le prime tre italiane della classifica
nazionale sono Negrisoli, Arisi e Semenza, vale a dire la nazionale di 15 anni fa. In 15 anni, il vuoto, tanto, bastava naturalizzare! E, attenzione, non è tanto questione dei c.t. della nazionale, perché loro lavoravano col «materiale» che c’era e che era messo a disposizione dalla Fitet, ma di politica federale,
delle passate gestioni Fitet e di quella attuale, che hanno pensato solo a naturalizzare. Comunque, resta solo Laura a rappresentare le italiane, ma è stata cacciata dalla nazionale. E in occasione dell’amichevole con la Cina, finalmente è venuta allo scoperto. È stata intervistata da Dario Di Gennaro, nella trasmissione di Raisportsat. Domanda: quando tornerai in nazionale? Ecco la sua risposta testuale:
«Questa è una bella domanda, questo è un bel tasto dolente. Purtroppo, ci sono stati dei problemi, mi hanno escluso da questa nazionale. Io rimango in attesa che mi chiamino, anzi, ne approfitto per fare un appello perché la mia voglia è veramente tanta. Dopo una stagione che ho fatto vincendo praticamente tutto, anche il titolo italiano, essendo la prima in
nazionale di puro sangue italiano, credo di meritare un posto. Aspetto veramente questa convocazione. Ho iniziato proprio da qualche giorno ad allenarmi piano piano, ma fra poco ci sarò, per cui ci terrei veramente tanto a rappresentare l’Italia».
E adesso? La situazione è questa: è stata chiesta a Laura una
lettera di scuse in cui lei rinnega tutto quello che ha detto a Zagabria, durante i Mondiali, vale a dire che lei non voleva più avere Plese in panchina. Ma, ecco il paradosso, Plese è praticamente già fuori della nazionale, è stata data ragione a Negrisoli e a Tan Wenling, che avevano chiesto entrambe di non avere più Plese in panchina, e allora, qual è il problema?
La Fitet vuole fare una prova di forza con Negrisoli, ribadire il proprio potere, quindi vuole la lettera di scuse, che Laura finora si è rifiutata di scrivere. E fra poco non avrebbe nemmeno bisogno di scriverla, visto che Plese sarà esonerato.

ALLENATORI

E visto che abbiamo parlato di Negrisoli e dei problemi con la Fitet, si arriva al discorso tecnico. Anche per Italia-Cina, come nei precedenti Open, e quelli precedenti ancora, come a Taiwan, Plese non c’è. Si tenta di coprire la situazione parlando dei suoi problemi fisici, ma la verità è che Plese non può più andare in panchina da Tan Wenling e la Fitet ha accettato questa imposizione. E agli Open di Russia c’è stato anche un po’ di nervosismo fra Plese e Batorfi, perché è la Batorfi a decidere chi va in panchina a seguire chi. Plese, che ufficialmente è il c.t. a capo della nazionale femminile, dovrebbe essere quello che decide, invece è la Batorfi a decidere. Ma la Fitet aspetta, perché esonerare il tecnico che ha
sostituito l’esonerato, ma vincente, Errigo, sarebbe uno sputtanamento senza limiti. Sciannimanico aveva detto che con Plese si puntava all’Olimpiade e lo cacciano 8 mesi prima dell’Olimpiade? Ecco in che condizioni si ritrova il tennistavolo italiano.

ESIBIZIONE

Non tutti hanno potuto vedere l’esibizione, o cosiddetta tale, che ha concluso la serata, fra Wang Liqin e Ma Lin. In realtà, è stata qualcosa di vomitevole. Wang Liqin ha tentato di impegnarsi per fare contenti gli spettatori, Ma Lin invece è stato decisamente strafottente. Si è piantato con i piedi al
centro del tavolo e buttava la palla di là. Wang Liqin tentava di muoversi un po’, di fare qualche topspin di diritto, insomma, di fare almeno un po’ di scena, Ma Lin restava lì, senza alcuna voglia di giocare. Hanno fatto un paio di scambi con le schiacciate che poco alla volta fanno cambiare di campo ai giocatori, ma niente di più. Un vero peccato. Comunque, l’ulteriore dimostrazione che i cinesi erano assolutamente
scoglionati, che non avevano alcuna voglia di giocare questa amichevole «così importante» per Sciannimanico, ed ecco il risultato.

INVITI PER LA CENA DI GALA

Naturalmente, secondo lo stile di questa Fitet, una delle cose più importanti mica erano le partite, macché, era la cena di gala, dimostrazione di potenza e di arroganza. Ma c’è stata una amara sorpresa per il presidente federale Sciannimanico e per il nuovo presidente del comitato regionale lombardo D’Ambrosio:
un ospite a loro sgradito aveva ricevuto l’invito.
Erano stati attentissimi a evitare che qualcuno gli desse un invito. Poco prima che la cena cominciasse, però, sono venuti a sapere che il novello Arsenio Lupin era riuscito a “rubare” (nel senso che aveva trovato una “talpa” che glielo aveva procurato) un invito e stava arrivando al ristorante dell’hotel Ata Fieramilano, dove si sarebbe svolta la cena. Panico fra gli alti dirigenti, non sanno cosa fare. Comincia la caccia alla talpa. Uno di loro addirittura comincia a mandare sms in giro per il mondo per chiedere: sei stato tu a dare l’invito? (Non è uno scherzo, è tutto vero). Credono di individuarla e le chiedono conto della consegna vietata, le ordinano di telefonare all’ospite sgradito e di dirgli di non presentarsi. E infatti l’ospite riceve una telefonata: per favore, gli viene detto, non presentarti, i capi non ti vogliono. Naturalmente, l’ospite inatteso se ne sbatte la minchia, risponde che l’invito non è nominale e quindi non si può individuare la talpa, fa notare che se qualcuno si azzarderà a chiedergli chi gli abbia dato l’invito lui gli sbatterà in faccia che non è tenuto a rispondere. Dopodiché, si presenta al ristorante. Non si può descrivere l’espressione di Sciannimanico e D’Ambrosio quando se lo sono visto davanti: uno spettacolo. Il bello è che all’ingresso nessuno chiedeva agli ospiti di esibire l’invito. Quindi l’ospite inatteso non ha dovuto mai tirarlo fuori. Stava lì, con la faccia da puttana, sorridente,
e aspettava che qualcuno glielo chiedesse. Anzi, andava vicino a Sciannimanico e D’Ambrosio per vedere se avevano il coraggio di chiederglielo. Non hanno avuto il coraggio! Tutto questo, ripeto, non è una barzelletta, è vero dalla prima all’ultima parola. Solo una preghiera per i lettori: per favore, che qualcuno non se ne venga con l’amenità che avevano il
diritto di non far entrare l’ospite. Primo: avevano il diritto di non mandargli l’invito, ma, visto che l’invito non era nominale, non avevano alcun diritto di impedirgli la cena se qualcuno glielo aveva ceduto. Secondo: il punto più importante non è il diritto di rifiutargli l’invito, il punto più importante è che, una volta saputo che l’ospite l’invito l’aveva avuto, è venuta fuori una sceneggiata che si poteva evitare.
Risultato finale: sappiamo con chi abbiamo a che fare.

MENU CENA DI GALA

E adesso, in esclusiva per i lettori di questo blog, uno scoop formidabile: il menu della cena di gala. Così, tutti potranno apprezzare lo sforzo della Federazione e del Comitato regionale della Lombardia per deliziare i protagonisti dell’amichevole. Eccolo qua:
1) Speck, salame di Felino, prosciutto di Parma, posati su insalatina di carciofi.
2) Ravioli di magro con funghi al profumo di tartufo.
3) Rosa di salmone con punte di asparagi al Pinot bianco.
4) Patate duchessa con terrina di spinaci, ricotta e pinoli.
5) Torta di pere (qualsiasi allusione a droghe è fuori
discussione!) e cioccolato.
6) Caffè.
Bevande: Acqua minerale Fiuggi; Vino Braviolo Fattorie del Cerro; Vino Chianti colli senesi Fattorie del Cerro.

CRONACA CENA DI GALA

Il veleno per i dirigenti Fitet è aumentato quando hanno visto che l’ospite sgradito andava al tavolo dei cinesi, portava con sé amici che volevano una foto con Wang Liqin e gli altri e gliela faceva fare, parlava e scherzava con i campioni, che poi si rivolgevano a lui quando avevano bisogno di qualcosa, tipo indirizzi e informazioni sullo shopping a Milano. Comunque,
andiamo avanti con la serata. Un’atmosfera senza allegria, i cinesi parlano solo dello shopping del giorno dopo, gli azzurri a un tavolo, le azzurre a un altro, gli arbitri a un altro ancora. Ognuno si fa i fatti suoi. I microfoni che non avevano funzionato nel Palalido, non hanno funzionato nemmeno nel ristorante quando Sciannimanico ha preso la parola per fare una premiazione in cui gli unici non premiati sono stati i
camerieri (che pure lo avrebbero meritato per il servizio garbato e inappuntabile) e l’ospite sgradito.
Tutti gli altri, dai giocatori agli sponsor, hanno avuto il regalino. Insomma, una cafonata. Da sottolineare i premi ai mezzi di comunicazione.
Sciannimanico li consegna a Franco Venditti, regista della Rai che cura i collegamenti per il tennistavolo, a Dario Di Gennaro, il giornalista che fa le telecronache, e a Emanuele Dotto, di RadioRai.
Naturalmente, non ci sono altri premi, anche a quelle testate che hanno dato spazio all’amichevole. E figuriamoci, mica Sciannimanico può rischiare di dare un premio all’ospite sgradito? Nemmeno lo aveva invitato!!! Comunque, complimenti per la correttezza verso i mezzi di informazione! Mondello va a sedersi al tavolo dell’ospite sgradito, anzi, proprio vicino a lui e, con una espressione da impunito, scherza: «Ma perché nessuno vuole parlare con te? Sono rimasto solo io a farlo».
Si chiude con la
raccolta delle firme sulle magliette fatte apposta per
l’amichevole, con la scritta «Giochiamo a conoscerci».

ULTIMISSIME DALLA LOMBARDIA

Concludo con le ultime notizie dalla Lombardia. C’è il nuovo comitato regionale, con presidente Nicola D’Ambosio, che una volta era acerrimo nemico di Sciannimanico e adesso è il suo grande amicone. Quelli che si sono impegnati in questa avventura e che sono stati eletti consiglieri hanno detto, molti di loro in perfetta buonafede, che cercheranno di fare un buon
lavoro, di cambiare le cose, di costruire qualcosa di più giusto. Bene, sapete qual è la prima decisione del nuovo comitato regionale? Fare fuori il Fiduciario arbitri regionale (Far), Caterina Faragò, una che sta molto antipatica a D’Ambrosio. Bel rinnovamento, bella giustizia. Mi pare che siamo rimasti al passato: chi non sta simpatico a chi comanda deve essere cacciato.
È stato già deciso chi sarà il nuovo Far: Angelo Zambetti. Il quale dice di non saperne niente. Scusate, qualcuno vuole avvertire Zambetti che gli sarà affidato questo incarico? E comunque, «complimenti» al nuovo comitato regionale della
Lombardia. Ditemi ancora che volete cambiare i vecchi metodi di gestione del potere!

Commenti

33 risposte per “MPS/ITA 0-CHN 8”

  1. record ha scritto il 8 Novembre 2007 07:36

    fossi in laura scriverei tranquillamente la lettera di scuse. perchè dovrebbe vergognarsene? dall’altra parte sono solo mercenari che pensano solo al loro interesse, perchè dovrebbe rispettarli mantenendo una posizione integerrima?
    è un muro contro muro stupido. l’onore va rispettato quando dall’altra parte c’è qualcuno che lo merita. di là trova solo gentaglia. vogliono la lettera? e che gliela mandi. sono solo bimbetti che vogliono il gelato e protestano perchè mamma non glielo compra. e vabbèèèèèè…. scrivi ’sta lettera e che si levino di giro. tanto TUTTI lo sanno come stanno in realtà le cose. ogni tanto cedere al ricatto si può fare, anzi, in questo caso laura otterrebbe pure lo scopo di rompere le p.. a chi la vorrebbe fuori per far posto a qualche sua pupilla. come disse il lebbroso, non so se mi sono SPIAGATO….

  2. record ha scritto il 8 Novembre 2007 08:06

    voglio precisare. le hanno chiesto una lettera di scuse. non una lettera di scuse SINCERA…. che fa la sua differenza, non trovate?

  3. record ha scritto il 8 Novembre 2007 08:14

    FANTAPINGPONG: immaginate che bello: su carta intestata dello studio legale “cavilli e soci” di milano (così in maniera velata si fa capire che se non rispettano l’accordo parte la denuncia).
    “come da voi richiesto e posto come unica condizione al mio rientro in nazionale, porgo le mie più sentite scuse per il mio comportamento ultimo scorso, e chiedo umilmente scusa promettendo che non si ripeterà mai più.
    cordiali saluti”.

    la lettera di piacentini è un tema delle elementari al confronto……

  4. Alessio ha scritto il 8 Novembre 2007 09:07

    Solo 2 parole di corsa sul complessino cinese all’inizio. So che a tutti gli italiani è sembrato fuori luogo, anche al sottoscritto, ma va detta una cosa: secondo me ai tanti cinesi presenti la cosa è piaciuta, il primo brano in particolare era molto patriottico (anche se sono riuscito a comprenderne solo una piccola parte), un sorta di “l’italiano” di Toto Cutugno in versione cinese, e per quello che ho potuto imparare vivendo 5 anni a casa loro, questo genere di cose è apprezzato dai cinesi. Degli altri 2 brani non ho capito molto ma effettivamente si potevano evitare, ma ripeto, il primo secondo me al pubblico cinese ha fatto piacere.
    Un peccato che la lion’s dance sia stata fatta alla fine quando tutti ormai stavano andando verso la porta, anche annunciarla come un “balletto” sarà ai più suonato come un invito ad alzare i tacchi immediatamente…

  5. Lo zio Piro ha scritto il 8 Novembre 2007 09:46

    Jesolo, Italiani 2005,
    ultimo giorno, si attende l’arrivo di Petrucci.
    La sala di ingresso è letteralmente appestata da una puzza tremenda di formaggi e salumi (mantovani) andati a male dopo giorni di esposizioni al caldo e all’umido.
    Ricordate?
    Per me questa immagine - che mi è rimasta impressa - era, è, e, purtroppo, credo sarà ancora per un pezzo il simbolo del “pingpong de noantri”.
    Tanto fumo, che neppure poi fa un buon profumo, e l’arrosto, dentro, è rancido.
    Da buttare.
    Perchè a fare le cose storte, è inutile, il prezzo, prima o poi, si paga.

  6. Dario72 ha scritto il 8 Novembre 2007 10:11

    Ciao Draghetto.
    Correggo il risultato. 0-9 Anzi 0-10 Anzi 0-11
    E la lettera di G.P. del 24 ottobre.
    E il parquet blocca ginocchia.
    E la pronuncia: Wang Hao era diventato una bevanda (Uan Ao).

    Poi una cosa personale;
    Ho dedicato un sonetto a Laura; Max me lo ha messo nei post e quindi non si vede bene. Recapitalo tu a Laura direttamente. Ci tengo. Se puoi fallo, se lo merita tantissimo ed e’ sentito da parte mia. Grazie.

  7. oldmago ha scritto il 8 Novembre 2007 12:21

    Ripeto il commento sul….barcone:

    Bah…un barcone…è forse la definizione giusta.
    Onestamente, al di là di giochi politici, di immagine e opportunisti che ci stanno sempre (più o meno) e dappertutto e ci saranno magari stati con altre gestioni (chi si ricorda di Penna, Sagrestani, Bosi…), poteva anche essere un idea piacevole, quella di far vedere da vicino gli eroi del tt a giocatori che non li vedono mai.
    Solo che i signori cinesi, prima di farsi il giretto in centro a mangiarsi il risotto alla milanese potrebbero impegnarsi di più; Crotti ha giocato molto bene, ma Ma-Lin era in catalessi.
    L’esibizione, santapolenta, un set con tre o quattro sbagli di servizio, come dire neanche per la birra si gioca così…c’è la gente, ok…non paganti, ma…
    Poi, chiunque nel mondo perde con le ragazze cinesi, quindi, se proprio Laura non..va bene, Ridolfi, Soldi, Cavalli, almeno una delle tre, forse, (un’italiana, per favore) una sola, tanto perchè le cinoitaliane non protestino…
    Comunque Laura ci vuole assolutamente…ha ancora tanto da dare al tennistavolo italiano.
    Un saluto all’amico Plese che forse avrà pensato…se non sono buono per la Stefanova, allora non sono buono neanche per le altre, addio italiani… non lo so, ci parlerò…
    Un naturalizzato, ci starebbe, o neanche. Stop. Altrimenti è come se facessimo una succursale di altre nazioni. Come possono tre occhi a mandorla, brave, carine, sentire la maglia italiana come propria e rappresentare il “tipo” italiano di giocatore e di gioco ?
    Non è mica razzismo…è solo che ogni “cultura” ha le sue cose belle, le sue diversità interessanti…
    Facciamo vedere di cosa siamo capaci noi italiani…..no ?
    Che giocatori e che allenatori “nostrani” la nostra federazione può produrre…

  8. claudiosax ha scritto il 8 Novembre 2007 16:12

    Mi sembra che tutti più o meno abbiamo le stesse idee…
    A parte che a me è comunque stata gradita l’idea di vedere da vicino i CAMPIONI CINESI, per il resto i nostri dirigenti federali almeno l’hanno organizzato l’evento. Magari male, magari politicizzato e con i cinesi svogliati, ma lo hanno fatto. Punto a loro favore.
    Se avessero ora la buona creanza e il buon senso di attingere quanto di buono viene detto su questo blog e su altri “forum” di noi pongisti, credo che in futuro si possano migliorare tante cose… E perchè un blog non lo aprono loro per avere dei feedback diretti di quello che fanno? E perchè non rispondono alle email? Ci sarà pure un incaricato (maschio o femmina che sia) alla segreteria per ricevere e smistare la posta, cartacea o elettronica… Miglioreranno? mah…

  9. zio Gae ha scritto il 8 Novembre 2007 19:31

    Che dire….il Drago Rosso ha ragione su tutta la linea. La conduzione di questa classe dirgente è a dir poco scellerata. E se continuano così, il Titanic, pardon… “il gommone” FITeT si inabisserà inesorabilmente. Torneremo ad essere GITET, e ri-giocheremo nei sottoscala, e nei retrobottega delle panetterie….sigh!

    God save the Queen!

  10. adygoro ha scritto il 9 Novembre 2007 03:48

    Drago lanciati però in una previsione…quando e come tutto questo potrà cambiare?……cambierà???

  11. Alessio ha scritto il 9 Novembre 2007 10:35

    Ora ho capito perchè Mondello ha dovuto ritirarsi dagli Open di Germania per indisposizione…si era seduto di fianco all’ospite indesiderato e quando è arrivato il cappuccino avvelenato con Guttalax gentilmente preparato dal Presidentissimo con le sue stesse mani per errore l’ha bevuto Max al posto del destinatario…

  12. eugenio bertagna ha scritto il 9 Novembre 2007 15:08

    Anch’io purtroppo non ho potuto godermi Italia-Cina Montepaschi. Si ora si scrive così perchè sembra che dietro lauto bonifico gli amici cinesi abbiano accettato il transfer di denominazione e di…U.$. Dollars. Si, non ci sono andato ma ho inviato il mio fido Eta Beta il quale é così preciso che mi ha ragguagliato su tutto ma proprio tutto, dal numero di transenne saltate da Mondy al diametro delle cosce di Wang Nan. Eta Beta aveva con se un cartonato del sottoscritto che ha lasciato nella cabina stampa del Palalido accanto al cartonato di una creatura fantastica (nel senso di “frutto della fantasia”) con cresta, coda e lanciafiamme. Al termine dello show Eta Beta si è imbucato ad una festicciola di giovani Cantonesi che non gli hanno rivolto la parola perchè… puzzava di naftalina. Ciao Ciao.

  13. Alberto Vermiglio ha scritto il 9 Novembre 2007 16:56

    Per Claudiosax….:
    Ma ti pare che fanno un blog per esporsi e con la poca capacità già dimostrata di gestire la corrispondenza informatica? Ma non dici tu stesso che non rispondono? ..Eppure le e-mail glile possiamo già fare no??

    Per ZioGae:
    non è il titanic… è il Barcone…!

    Per Ady:
    Subitissimo Proposta da far presentare al consigliofederale del 24 prossimo da parte di un Consigliere:
    -Ristrutturazione Campionati
    -Associazione Giocatori
    -Sistemazione In corsa di regole sbagliate 4^-3^2^ Molfetta
    -Ripristino permanente della Commissione regolamenti (che a dire il vero non è mai stata sciolta….ma di fatto è stata emarginata da quando non h anemmeno ricevuto la bozza finale pre-stampa dei regolamenti 2007-08
    Queste sono mosse che puoi chiedere e ottenere…
    Poi ..visto che dicono di essere democratici e di pensare al bene del Tennistavolo Italiano e dei suoi appassionati.
    E chi è più super partes di te, fuori da interessi personali o politici??? Dai dunque …poi una volta ottenuto qualcosa ti seguiranno tutti… altrimenti se ti muovi con qualcuno che già sta sulle balle …. va a finire che dopo gli stai sulle balel anche tu…..!!…Se non è già successo!! Chissà!!

  14. Alberto Vermiglio ha scritto il 9 Novembre 2007 17:07

    Effettivamente, …se fossi al posto loro … io credo che sarebbe ora di dare un segnale di apertura, ma molto più di apertura di quello che hanno finto di dare l’anno scorso con la commissione regolamenti …che poi ha protato a casinie discussioni di questa estate… che tutti abbiamo commentato.
    Ora, pare abbiano ammesso di aver cappellato alla grande, perciò, visto che sono si persone all’interno di un meccanismo che gli fa non vedere o vedere deformata la realtà del contesto, ma non credo comunque siano persone antropologicamente imbecilli, credo che non possano far altro che capire che sia ora di parlarsi ….i voti ormai sono queli … e a noi non interessano.
    Ci interessa l’attività, ma come diciamo noi, visto che come dicono loro è impossibile portarla avanti…. l’attività suddivisa in quella che serve per far bella figura a loro…. e quella che serve a far divertire noi…e a continuare a far campare loro… se ci pensate bene…..!!!!
    O no?

  15. eugenio bertagna ha scritto il 9 Novembre 2007 21:46

    Voglio restare su un aspetto di Italia-Cina che a partire dall’input di Dario72, fino ad arrivare a Max che titola MPS/Ita 0-Chn 8 per voler rimarcare il presunto tentato connubio MontePaschi con la nostra nazionale. Io credo che questa accoppiata forzosa nasca da uno scatto di malizia, e mi spiego. Il nome dello sponsor della manifestazione é apparso in corso d’opera quando il progetto era avviato. Il nome della banca mi è suonato da subito come legato all’evento in se e non a questa o quella nazionale. Infatti il main sposor della Nazionale Italiana é l’Aurora Assicurazioni ma non ho mai visto tale marchio anteposto al nome dell’Italia in alcuna competizione. Se l’intendimento degli organizzatori fosse stato quello di svendere il sacro nome patrio allora avrebbero dovuto titolare: “MontePaschi, Aurora Italia-Cina”. Non mi sembra si sia trattato di leso Amor Patrio. E’ uso comune, da qualche tempo mettere in evidenza i finanziatori di questa o quella kermesse, é stato così anche per gli ultimi Campionati Italiani che nel manifesto ufficiale erano appunto preceduti dallo sponsor che era sempre MPS. Ora, da piccoli si faceva un giochino idiota facendo ripetere al compagno di classe un po’ tonto la parola “locu” facendogliela ripetere di continuo. L’ignaro malcapitato non ci trovava nulla da ridere a ripetere :”locu locu locu” mentre i compagni maliziosi sghignazzavano perchè gli avevano fatto dire :” lo culo culo cu”. Morale della storiella, io che sono sprovveduto ho letto Montepaschi…Italia - Cina. I più maliziosi ci hanno voluto leggere un MontePaschiItalia - Cina. Tutto qui.

  16. paolino ha scritto il 10 Novembre 2007 14:37

    siamo alle solite. a chi non è dell’ambiente magari è sembrata una manifetazione di alto livello (non solo tecnico), per gli addetti ai lavori è risultato il solito pastrocchio all’italianscannimanica utile solo per vender fumo.
    ormai la direzione della federazione è questa: vendere il prodotto tennistavolo a chi non ne capisce niente. iniziativa lodevole, perchè il fine spero sia quello di allargare il movimento. però guardandoci bene sembra sempre che tutto quello che si fà sia in funzione del risaltare il nome di questo sponsor o di questo dirigente (che è sempre il solito).
    il tennistavolo va presentato e diffuso per quello che è, non per quello che non è, altrimenti nessuno capirà mai che sport è. quindi snaturarlo per venderlo è ciò che di più dannoso si può fare.
    badiamo alla sostanza!!!!!!!!!!!! ci vogliono iniziative utili davvero, non solo di facciata e per di più costose.

  17. Drago Rosso ha scritto il 10 Novembre 2007 17:10

    Eccolo qua, il prode Bertagna ha subito ripreso il suo lavoro di difensore d’ufficio della Federazione. Meno male che c’è lui a bacchettare tutti quelli “maliziosi” come me, che “osano” pensare che la Fitet ha chiamato la nazionale col nome dello sponsor. Meno male che ci sono quelli “intelligenti” come lui a mettere a posto le cose. Bravo, Sciannimanico sa che può contare su un fedelissimo. Ma Bertagna sicuramente scuserà tutti quelli che, come me, pensano, giustamente, che sia una vergogna chiamare l’Italia col nome dello sponsor. Perché questo è successo, a dispetto delle elucubrazioni di questo genio incompreso.

  18. Drago Rosso ha scritto il 10 Novembre 2007 17:15

    Ahi, ahi, Adygoro, la tua domanda mi fa intristire, perché sono pessimista e penso che niente possa cambiare nel tennistavolo italiano, popolato da pecore. Una dimostrazione l’hai avuta pure tu. Hai lanciato la bella idea dell’associazione giocatori, ma quanti ti hanno effettivamente aiutato? Nessuno. Tutti a dire che è giusto averla, ma figurati se si “sporcano” le mani ad aiutarti. Vogliono uno che faccia casino (nel caso in questione Adygoro) e ottenga qualcosa per loro, senza che loro stessi si compromettano. Se qualcosa va male, ci puoi scommettere che andranno a inginocchiarsi davanti a Sciannimanico e a dire che loro non c’entrano, che il cattivo è solo Adygoro. E ci puoi scommettere, purtroppo.

  19. Alberto Vermiglio ha scritto il 10 Novembre 2007 22:10

    Carissimo Cartonato, sei spettacolare,
    per una volta che fai un intervento veramente spiritoso e simpatico con riferimento esilarante…..poi ti fai prendere dalla febbre del “riintervento” e giustifichi il MPS ..ecc… etc ….etciuuuuù!!!
    Io lavoro in BNL e prima o poi col MPS finiremo a convolare, …lo dico adesso che sono tempi non sospetti.., ma … dopo Aurora, dopo MPS, arriverà Unipol?? potremmo passare directly alla convenzione Arci Uisp!!! in sostituzione del CSI ..chissà che non riempiamo le palestre del popolo!…..
    Guarda, Alieno Essere Pnaftalinico, .. e….per una volta capiscimi bene….:
    forse non sarà, come tu spieghi, leso amor patrio, ma se uno appiccica il nome di una banca a quello di un Paese per un incontro amichevole di ping-pong.. a quel modo ..
    ha fatto benissimo a prendere tutti i soldoni che il MPS gli ha dato (bravo, lo sappiamo che è bravo in questo, … in questo….), ma come ha detto Ady (ma lo ha detto anche uno in casa mia, visto che abbiamo uno studio pubblicitario da 40 anni) l’impostazione e l’impaginazione grafica dll’evento è da anni ‘70……! (che poi qualcun altro possa dire che è da anni ‘70 anche il livello tecnico che ci portiamo dietro… è una bugia ..perchè i più mi dicono che il livello tecnico è inferiore ad allora, mah! Non c’ero! E se c’ero non ho visto …..!).
    Stavolta mi pare che tu ti sia arrampicato sugli specchi tanto quanto hai in passato accusato i Ventosiani Antifitet
    Anche noi facevamo un giochino idiota … a Rimini, all’aeroporto a fine anni ‘70, andavamo all’arrivo dei voli dalla Finlandia … poi in discoteca, al New Jimmy o al Blue Up, alle bionde slavate, ma a noi piacenti, facevamo dire …(Say in Your Language ..Look At The Sea !….. come? ..come? finche non lo urlavano in mezzo alla folla Katso meer daa.!!!…) ma almeno poi, andavano via contente dopo che l’avevano preso in quel posto!…
    ELÄMÄN KUKAN SALAISUUS SISÄLLYSLUETTELO! Kuinka Atlantiksen vajoaminen muutti todellisuuttamme !!
    …….Vero Paolino !?
    (scusa Paolino se mi sonolasciato prendere dall’affondo al Bertaceo e ho riservato poche righe al tuo intelligente, quanto inutile, in questa fitet, intervento!).
    Ad maiora!

  20. adygoro ha scritto il 11 Novembre 2007 02:13

    ok drago, ma spero in un futuro più roseo, per adesso penso a giocare visto che presto a montepaschiterni ci sarà la secondamontepaschi prova dei montepaschi terza categoria. Ed io motepaschigorodetzky voglio farmi trovare pronto. un saluto a te montepaschidrago ed a tutti i montepaschiamici di questo montepaschi forum………

    p.s. non credo aprirò mai un c/c al montepaschi, w il credito artigiano (la mia banca), che mai avrebbe avuto l’indelicatezza di usare il proprio nome vicino a quello della nostra nazione, ma si sa, LA MIA BANCA è DIFFERENTE.

  21. eugenio bertagna ha scritto il 11 Novembre 2007 14:33

    Rispondo ad Alberto. Siamo alla favola del Re Nudo. Per Eccesso di zelo ipercritico volete vedere un connubio che non c’è, come il vestito del Re. Se Il MontePaschi ha finanziato l’incontro allora il significato del claim é Monte Paschi “Italia-Cina”. Se la banca fosse lo sponsor della Nazionale allora il vestito non lo vedrebbe solo il Re ma lo vedrebbero tutti, a tutte le manifestazioni alle quali partecipi la Nazionale. Sulla maglia Azzurra compare la Assicurazioni Aurora e la Ditta Rovera. Non c’è traccia di MPS perchè MPS non é, nè sponsor di maglia, né sponsor ufficiale della Nazionale. MontePaschi finora ha sponsorizzato eventi sportivi come da sempre fanno le fondazioni ed i finanziatori istituzionali. Ai miei tempi c’era la Cariplo a supportare ogni manifestazione sportiva ma nessuna squadra in particolare. Le cose stanno semplicemente così…il Re é nudo! Un Saluto.

  22. zio Gae ha scritto il 11 Novembre 2007 14:55

    L’intento con la “I” maiuscola, quello per il quale i vari presidenti si sono fatti fumare il cervello, nei vari mandati Loro assegnati è sempre lo stesso: Urlare al mondo italico e non, che esiste anche in Italia il tennistavolo, che è uno sport a tutto tondo, con dei giocatori, dei campionati, dei tornei, un presidente di federazione, un esecutivo che decide, ecc. ecc. ecc.
    Il problema dei problemi è quello di riuscire a trovare un modo davvero efficace affinchè questo mondo pongistico venga acquisito dal popolo tutto. Che i Media lo inseriscano nei loro palinsesti sportivi in modo normale, insieme al calcio, all’atletica, al basket e a tutti gli altri. Ecco..diventare uno sport “Normale”.
    .

  23. eugenio bertagna ha scritto il 11 Novembre 2007 18:21

    Bravo Zio Gae, finalmente Uno che riesce a vedere al di la del proprio naso. Quello di sdoganare il tt, di farlo uscire da una condizione “carbonara” é un imperativo categorico per la gestione politica di una federazione, e prendiamo l’aggettivo “politico” per il suo senso originario, cioè rivolto alla Polis, senza accezioni negative. Sembra che io voglia difendere la fed. ad ogni costo. In realtà non sopporto le critiche stucchevoli, mistificatorie, strumentali e “cercate col lanternino”. Credo sia venuto il momento di archiviare l’amichevole della discordia (vi piace la contraddizione in termini?). E’ stata un amichevole per Italiani e Cinesi, “della discordia” per gli ipercritici mentre personalmente l’ho vissuta solo come una festa. Mi sono messo la maglietta della nazionale comprata da Pietro il Magnifico, ho sventolato la bandierina e ripreso tutto con la videocamera. Magari tra qualche anno cancellerò la cassetta registrandoci sopra qualche partita più emozionante ma mi resterà il ricordo di Wang Liqin che si sporgeva dal piccolo finestrino scorrevole del pulmann per firmare l’autografo sulla foto che lo ritrae su SportWeek e regalare, così facendo, un’immensa gioia al mio Alessandro. Un Saluto

  24. adygoro ha scritto il 13 Novembre 2007 02:15

    Vedi caro Zio Gae, io non ci sono stato a Milano e non posso parlare se non per quello che ho visto in tv ed abbiamo perso un’altra occasione… quello che tu dici io lo approverei in pieno… ma il problema è che tutto quello che tu dici “che esisterebbe nel nostro sport” : Presidente, esecutivo che decide, campionati, tornei…. è talmente organizzato male, con regolamenti usurati, spesso lasciato sul territorio all’iniziativa degli appassionati, tornei organizzati nelle regioni in palestre fatiscenti, intere aree non coperte…che secondo me sarebbe meglio che ci occupassimo prima di piacere a tutti noi e poi di comunicarlo agli altri……Io sarei addirittura più idealista di te..e sognerei una federazione diretta solo ed esclusivamente da vecchi giocatori che hanno dato l’anima per questo sport…e parlo dei vari Bisi, Bosi, Costantini, in testa…con i tanti altri colleghi di quella generazione che ancora siamo nelle vicinanze di un tavolo di ping pong…se non ci rifondiamo prima noi…è inutile andare a promozionare uno sport che attualmente ha 5/6 società in italia che possono far crescere i giovani..(un pò come succede per il tamburello o le bocce) e quasi tutte al nord…per quello che riguarda i media…il ping pong in tv è spesso brutto, soprattutto quando in campo ci sono le squadre…se facessimo vedere le finali dei tornei nazionali…con ATLETI ITALIANI in campo forse sarebbe già meglio…ma forse

  25. eugenio bertagna ha scritto il 13 Novembre 2007 20:44

    Okkei Ady, per arrivare a ciò che dici tu ci vorrebbe un Consiglio Federale composto da 5 rappresentanti eletti dalla Lega delle Società Sportive, 3 rappresentanti dell’Associazione Giocatori e 8 rappresentanti dei Consigli Regionali. Ma come ci si può arrivare?

  26. adygoro ha scritto il 14 Novembre 2007 02:40

    con la presa di COSCIENZA DEFINITIVA da parte dei COSTANTINI, BISI, RODELLA, PERO, SILVERI, CURCIO, DI FOLCO, VERMIGLIO, INFANTOLINO, URIZIO, TESTIERA, MAIETTI, NAZZARI,LUCINI, MANONI, MACERATA, POMA, LONARDI DELL’OMO, COSTANZO, SABATINO, CANCEDDA, MAZZOLA, LITTERIO, ALUNNI, MALPASSI, BARONCELLI, MOCELLIN, GIANERI, GRIGGIO, PAGANO, CERQUIGLINI, GIANERI, GIARDINA, BONFANTI, TINELLI, VIVARELLI, SALERNO, ASCIONE, GAMMONE, MILIC, ARISI, BERTAGNA STESSO ETC.ETC.ETC. ed ho cercato di fare dei nomi toccando più o meno tutta l’Italia, e mi scuso per i non nominati, che solo passando attraverso un nuovo comitato o associazione o come diavolo vogliamo chiamarla, si può iniziare ad “Incidere” in maniera fondamentale per il miglioramento di tutto ciò, noi che abbiamo giocato, girato per decine di anni in lungo ed in largo l’italia (e diversi di quelli nominati il MONDO) e giochiamo e giriamo ancora, e che abbiamo coinvolto i figli, o i fratelli minori, e che facciamo da dirigenti per le nostre squadre e spesso degli stessi comitati regionali, e che vogliamo DISINTERESSATAMENTE BENE a questo sport, e questo DISINTERESSE PER L’INTERESSE dobbiamo dimostrarlo se veramente vogliamo che le nuove generazioni ESISTANO e sappiano che ESISTIAMO, ma con una dignità diversa, vanno rifondate innanzitutto le società, i regolamenti a squadre e dei tornei, il coinvolgimento degli arbitri, bisogna avere il coraggio anzicchè di telefonarsi tra di noi tutti i giorni o usare i forum di max e giorno per raccontarci di questa o quella cazzata fatta da qualche dirigente, di unirci e creare un organismo che “accompagni” il lavoro della federazione, che lo imponga, lì dove per noi una NUOVA O DIVERSA regola sia GIUSTA. D’altro canto noi tutti siamo giocatori e dirigenti, dobbiamo diventare parte attiva nell’interesse sportivo di tutte le realtà del ping pong.

    Se la metà dei nomi di sopra, e so che c’é incompatibilità tra alcuni dei nomi, cominciassero a dire “io ci stò” saremmo già a metà del percorso. La prima cosa da far capire che qualsiasi “atleta” si segga al tavolo del consiglio federale si siede in rappresentanza di tutti noi e se non ci piace come vanno le cose, da quel consiglio ci possiamo anche alzare.

    Del presidente continuo a pensare che sia un buon procacciatore di danaro, forse il migliore mai avuto in Italia con questo tipo di capacità, e pertanto parte importante di una federazione, le regole, le faccia fare a noi, e gli altri si facciano definitivamente da parte.

  27. bonfanti marco ha scritto il 14 Novembre 2007 19:51

    x Adigoro.
    Prorompente e convincente anche quando onestamente dici che ci sono incompatibilità tra alcune delle persone indicate.
    Io sono ad esempio per regole precise con arbitri sempre presenti, pena nullità delle gare. Manifestazioni individuali ed a squadre solo dove le Società o direttamente la Federazione siano in grado di garantire immagine positiva al tennistavolo.
    Giuste differenziazioni tra attività di vertice e di secondo livello ma con pari rispetto per i tesserati.
    Io mi batto da anni e ancora mi sto battendo (vedi messaggi inviatiVi privatamente) perchè ci sia professionalità da parte degli apparati federali dove non dimentichiamoci c’è molto personale stipendiato. Magari ricevessi un equo stipendio per interessarmi di tennistavolo.
    Sul Presidente, molto tempo orsono proprio su questo blog, scrissi che era un ottimo agente di commercio capace di introitare denaro ma che purtroppo aveva al suo fianco degli incapaci e il mio dubbio era solo se li avesse scelti appunto per questa prerogativa.
    P.S. non sono un politico!

  28. claudiosax ha scritto il 15 Novembre 2007 08:45

    A questo punto, è ora di rimboccarsi le maniche e di farla questa associazione.
    Poi tra gli iscritti potremmo anche VOTARE online le proposte fatte in sede di consiglio. Lo strumento internet e il numero non eccessivo di persone, ci consente di poter fare questo grosso passo verso la DEMOCRAZIA almeno nel nostro sport, ma è per cose che ci riguardano e quindi spero che in tanti saremo daccordo. Una votazione, a maggioranza: facciamo l’esempio che la federazione proponga campionati a 45 squadre, i nostri rappresentanti possono dissentire subito, oppure prendere qualche giorno di tempo, sondaggiare e poi confermare quello che l’associazione giocatori ha deciso… carino no?

    Per quel che riguarda il giocare in ambienti consoni, credo che come minimo le palestre debbano avere almeno la doccia, dai! Capita in B2 ma anche in B1 di trovarsi a giocare in impianti in cui non ci sono docce o sono fredde, per non parlare dell’anno scorso in B2 che in trasferta a PIEVE EMANUELE, la grande società della CHAMPIONS LEAGUE, ci hanno lasciato in palestra dopo l’incontro dicendo: “quando uscite spegnete le luci e tirate la porta”, scherziamo???

  29. zio Gae ha scritto il 15 Novembre 2007 13:27

    Mi associo all’idea dell’associazione giocatori.
    Occorre ora trovare qualche impiegato del catasto, con tanto tempo libero, meglio se senza famiglia, che si dedichi lla nuova creatura.

    Saluti

  30. Drago Rosso ha scritto il 16 Novembre 2007 18:41

    Adygoro, hai fatto un’analisi precisa, e lo è anche quando parli di Sciannimanico. Riporto le tue parole: “Del presidente continuo a pensare che sia un buon procacciatore di danaro, forse il migliore mai avuto in Italia con questo tipo di capacità, e pertanto parte importante di una federazione, le regole, le faccia fare a noi, e gli altri si facciano definitivamente da parte”.
    Il punto è: Sciannimanico accetterebbe di svolgere solo il ruolo da te indicato e lascerebbe agli altri i compiti strettamente “federali”? Io credo che tu stesso sappia già la risposta: non lo farà MAI. Si terrà stretto il potere. Se ne andrà solo se altri avranno la forza di cacciarlo. Questa, purtroppo, è la situazione del tennistavolo italiano. Ho sentito anche altre persone che, in perfetta buonafede come te, hanno enunciato questo concetto: Sciannimanico potrebbe essere una grande risorsa per il tennistavolo italiano, ma dovrebbe avere il ruolo che tu stesso, Adygoro, hai definito. Ho chiesto a queste persone: ma siete davvero convinti che Sciannimanico potrebbe accettare una situazione del genere? E loro, proprio perché fanno un discorso onesto, hanno risposto onestamente: no. E, ripeto, sono convinto che anche tu pensi la stessa cosa (ma mi puoi smentire, naturalmente). Qui non si tratta di demonizzare qualcuno. I danni sono sotto gli occhi di tutti. Ma se Sciannimanico considera la presidenza come una questione ” di vita o di morte” (sportiva si intende), bene, non se ne andrà mai, mai, mai. O viene cacciato, o sarà la morte del tennistavolo italiano.

  31. adygoro ha scritto il 18 Novembre 2007 16:56

    Caro Drago, so che non accetterebbe mai “questo tipo di ruolo” e so che con questa federazione il regresso sarà inevitabile. Anche perchè la cosa peggiore è lasciare in mano a dei “conservatori” la possibilità di “rinnovare”, dal momento che proprio non ne capiscono e non si rendono conto. Basta vedere il pasticcio che hanno creato con i regolamenti tornei, li dove la commissione (di folco, vermiglio, curcio) voleva “ampliare” la partecipazione, “LORO L’HANNO ESATTAMENTE FATTA AL CONTRARIO” pensando anche di aver interpretato bene, e rigettando le colpe sulla commissione e AVENDONE IL TEMPO NON HANNO AVUTO LA FACCIA DI FARE UN PASSO INDIETRO.

    poi dico, cacciato come? da chi? con una “maggioranza” di voti così schiacciante??? vanno inizialmente cacciati gli altri, ED I PRIMI A DOVERSI DIMETTERE SONO I RAPPRESENTANTI IN QUOTA ATLETI che non rappresentano una MAZZA dal momento che non c’e’ nemmeno un’indicazione di un indirizzo mail dove io giocatore posso confrontarmi con loro.
    Tornando su Sciannimanico, credo che lui dovrebbe sapere che per adesso la sua leadersheap non sia in discussione, e per i voti che ha e perchè I SOLDI SERVONO, ma ribadisco si tolga dal problema tecnico e regolamentare e si ponga come immagine con sponsor coni e politici, così facendo potrebbe avere il rispetto di tutti altrimenti il suo potenziale di procacciatore di denaro viene mortificato dai mortificanti risultati che oltre a venire dagli scarsi risultati internazionali, verranno anche dalla scomparsa del tennistavolo in vaste aree della nostra nazione.

    Tra qualche anno, sentiremo Piero Angela a Quark parlare di noi….”Il pongista, negli anni settanta ottanta, era un animale presente in quasi tutto il territorio italiano, poi la cattiva gestione dei Potenti, il non sapersi rinnovare, il progresso di altre razze quali il PALLAVOLISTA, IL TENNISTA, ETC ETC… ha fatto si man mano che gli anni passavano, che soprattutto al meridione se ne perdevano interamente le tracce ed anche nelle grandi città del centro e del nord….alcuni esempi del Pongista sono ancora visibili intorno alla bassa ed alta pianura padana, dove vive in branchi e tutelato dal Capo capace di procurargli i sostentamenti necessari per la sua vita, e mal che vada il Capo importa da alcune aree dell’est europa se non dell’Oriente, aree in cui il Pongista vive ancora in grandi quantità, e le mischia con la Razza italiana….etc etc etc

    Vedi, egoisticamente potrei dire che alla mia età mi sento ancora pongisticamente vivo, rischio di passare II, gioco in b1 sono vicecampione d’italia 4° etc etc….ma tra una quindicina d’anni potrei avere un nipotino da avviare a questo sport, e credo che questo sport NON CI SARà più…se non nella bassa ed alta pianura padana….

  32. Alberto Vermiglio ha scritto il 18 Novembre 2007 19:27

    Ady, Guagliò Bell’e Papà!…
    Si truopp’ gruoss’!
    Tu ca’ nun chiàgne e chiàgnere ‘mme faje!
    Voglio a te! Voglio a teeee..
    Te volgio d’int’ nu Consiglio vedèèèè!

    Purtroppo a noi nun ce rimarrà manco Piero Angela,
    e manco Quark, … per noi al massimo un Rieduchescional Ciannel coi servizi de’ Vulvia per raccontare la sparizione dei Tennistavolisti, ma chi erano questi esseri con la racchetta, scomparsi nelle profondità, come i Subbaqqui. Storia della Tennistavoleria e della Subbaqqueria, quali analogie?..lo sapevate? Con l’ultimo accordo RAI … su Rieduchescional Ciannel!
    I Regolamenti,!? ..Chi li Regolava? Chi li scriveva? Chi li spingeva a scriverli? Spingitori di sxcrittori di regolamenti! Su Rieduchescional Ciannel!!

  33. Lo zio Piro ha scritto il 18 Novembre 2007 22:13

    Per Adygoro:
    hai scritto delle cose sacrosante, bravissimo, soprattutto quando parli della scomparsa del tennistavolo, aggiungo io di quello giovanile capace di competere con la padania, in vaste aree dell’Italia.
    Ma adesso a chi decide interessa solo la razza padana con un’appendice sappiamo dove, il resto è abbandonato a se stesso. Tireremo i prossimi anni dietro a Rech e Mutti, forse Bisi, poi se questi non diventano veri campioni internazionali, ci sarà il declino.
    Già nel femminile le praticanti sono pochissime, e i talenti idem.
    Nel frattempo continueremo a buttare un mare di soldi per far finta che siamo una federazione all’avanguardia, ma in realtà sempre per fare gli interessi di quelle dieci società che hanno e vogliono tenersi stretto il potere.
    Programmino. Investire denaro in Centri di Specializzazione con allenatori e sparring federali al Centro, al Sud, nelle Isole, fare vera selezione di talenti (negli ultimi 7 anni non è stato così, si è fatta solo bassa politica) e tagliare selvaggiamente i soldi a commissioni, consulenti, esperti, studi professionali,ecc.
    E se dobbiamo stipendiare tutti questi allenatori, facciamoli lavorare tutto l’anno mandandoli in giro in tutta l’Italia, non sempre in quei posti dove hanno la cuccia.
    O no?
    Per concludere: aderirò all’Associazione Giocatori, ho visto che chi comanda sta iniziando a darle spazio e peso, ma attenti a non accontentarsi di uno strapuntino.

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