Gewurz-Traminer Tischtennis Strasse

15 Giugno 2008 da Ping Pong Italia 

di Alberto Vermiglio
Ho passato 3 giorni a Tramin (Termeno), ho incontrato molti amici e ne ho conosciuti tanti altri che fino ad oggi erano solo dei “nick”. Come ho spiegato ad alcuni che me lo hanno chiesto direttamente, avevo detto che non avrei fatto parte della sagra del “Dogs&Pigs” (sembra quasi un titolo di un film di Guy Pierce, … Lock & Stocks, The Snatch, ..), o della “Fiera del Pollo Spennato” (come la chiama qualcun altro …e non senza ragioni..eh, eh!!). Purtroppo un evento estremamente negativo mi ha privato dell’auto, mi ha regalato un gesso al braccio della tedesca (ora costretta al letto) e non mi ha visto partire per le ferie greche in quel di Rodi. Ho pensato quindi che in matematica “meno x meno da più” e quindi mi son detto vado a Termeno per veder se con tutti questi “meno” un qualche “più” non esca anche sulla ruota dell’Albert (per ruota non intendo quella rimasta appesa all’albero centrato dalla mia consorte).

Il primo che ho incontrato a Ter-meno è stato l’amico “ro-meno” (Ady), poi ho guardato qualche gara e rispetto all’anno scorso, …mi son divertito “meno”, allora la prima sera ho tentato una “nuova esperienza”, aprite bene le orecchie: ho dormito assieme all’amico Giovanni Bisi, ma lui non mi ha “nem-meno” abbracciato, anzi è partito presto di mattina che di sole ce n’era ancora “meno”. Ecco quindi che con tutti questi meno ho persino provato la “panca” al Bertagenio(-) (che è ovvio di TT persino del suo Folletto ne sappia meno,… a proposito del Folletto, non è che se in panchina avesse avuto il Musicalle di turni ne passava uno in + o meno ?).
“Della Panchina all’Eugenio”: … capisco i diversi risolini, le foto, le riprese con telecamerine d’assalto, capisco i molti sms “giuntimi e gridantimi” allo scandalo, ma vedere quel “pover’uomo” la tutto solo, nell’angolo della sala, al n.20 ultimo dei tavoli mai sufficienti (nè di misure adatte, ma forse entro il famoso “5% di limite regolamentare”) a questa “kermesse” pongistica, in ritardo di quasi 3 ore sulla sua esposizione al pubblico ludibrio tennistavoliano, abbandonato da tutti, dopo un duro inverno di battaglie, diatribe, stoccate e parate su tutti i forums e blogs del reame, … insomma quando ho visto il “Pulzello D’Ossolian”, la’ sperduto, duro come un bastone, inguardabile nel suo gesto pongistico emulante il suo amato rampollo, …beh!! M’è venuta una stretta al cuo…, alle pa…, si iinsomma m’è venuta una stretta … e sono andato in quell’angolo. Come negare la presenza in panca anche ad egli, ce l’hanno ormai tutti il tecnico, l’amico, il consulente, ad ogni gara, fa molto più chic, fa quel tocco di professionismo anche per il peggior “Dogs&Pigs-Level”. E così con la mia maglietta da tecnico d’oltre cortina, “pre-Glasnost”, che molti di voi hanno visto e che prima o poi apparirà in qualche foto pubblicata, ho regalato la panca, il peggior connubio, il miglior “meno x meno da +”, il più basso tecnico per il peggior quarta di Ter-. Abbiamo strappato un set al vecchio Nazzari. E non vi sembra un risultatone? Vi risparmio che tipo di consigli ho elargito, ma pare che siano già stati acquistati i diritti d’autore per un nuovo volume sulla tecnica della scuola italiana che il più grande giornalista Fitetiano d’ogni epoca, “l’Impomatato del Reame”, sembra voglia dare alle stampe a breve.
 Questa prima “Drei Tage” (tre giorni) Termeniana è stata soprattutto dura una volta giunti ad ora di branda. La famosa strada dei vini di Termeno …è poi difficile da trovare quando a notte fonda ti devi “ridurre a casa”… soprattutto se ti devi fermare ad ogni angolo per “alzare la gamba” e se non hai cosparso di briciole o sassolini il perscorso, alla Hansel e Grethel.
Te ne accorgi ancora di più alla mattina quando, come dicono i tedeschi, hai un “gatto in testa” che non ti permette di ragionare granchè, o se il tuo atleta che hai seguito in panchina fino a tarda ora (l’Eugen) ti butta giù dal letto telefonandoti ad un’ora che non avevi previsto (eh no Eugenio! Mica vorrai la panca anche nel doppio?).
Comunque ammetto che il colore giallo paglierino, associato ai 14,9° ed al numero di fiaschi, del Traminer di produzione “Dissertoriana Casalinga” del Sindaco di Termeno è buono, per quanto con l’aggiunta di 2 o 3 birre provochi danni devastanti alla salute di un appassionato pongista …..: “wein sollt allein!”… cioè: Il vino e basta, non mischiarlo con nient’altro! Saggio consiglio teutonico per svegliarsi la mattina senza il puma che ti pesa da un lato del capo. (…Aaaahhh! A proposito del Capo…: nemmeno l’ombra del Presidentone per la grande gara dei 4^ctg. ma non faceva parte dell’evento anche quella, non porta fieno in cascina anche il “broccaccio” …??… mah!! Certamente impegni di lavoro dato che erano giorni feriali!! Speriamo in “Ospiti Famosi” nei prossimi giorni,… forse forse …qualche sorpresa…!?? Special Guests ???)
Dopo l’alto spessore tecnico assaporato in questi primi 3 giorni ho quindi deciso di saltare le gare 3^ ctg. e ripresentarmi a quelle 2^ctg il prossimo martedì, chissà che le panchine che dovrò affrontare non portino risultati migliori. Ci parlano della presenza “Sguizzera”, personaggio molto ricordato in questa prima fase dei Campionati (forse un po’ meno nella prossima, dove giocheranno tesserati meno inclini alle discussioni “blogghiche e forummistiche”… Il resoconto tecnico-agonistico ve lo continuerà a dare lo stakanovista AdyGoro, presenza costante e carismatica dell’evento “dell’ Italienische Traminer Meisterschaft” (a Gorode’, ma cchevvolevi andà a o’ Cinema in tedesco solo perchè fuori stava a piove’?).Ciao a tutti.

Commenti

51 risposte per “Gewurz-Traminer Tischtennis Strasse”

  1. lelesguizzero ha scritto il 15 Giugno 2008 18:23

    Mi permetto di eegnalare a tutti coloro che ne avevano perso le tracce a budapest, che

    disqualificated man è riapparso in quel di castel go caldo,

    e vi riporto il link

    http://www.sterilgardatt.com/ita/SPN000544.asp

  2. Il Cantautore ha scritto il 15 Giugno 2008 20:26

    Non ci posso credere !!!
    No dottore, perfavore,
    quel che dice, non mi piace…!
    L’ho lasciato che dormiva, respirava,
    lui capiva, era vivo come me!
    O nooo!..
    Non può dare dei consigli
    all’Eugenio, non piace,
    posso chiamare un taxi
    è tardi e voglio tornare a casa mia..?
    E’ già sera
    e quando è sera lui fa il toppe assieme a me!
    Qui a Termeno succedon cose strane!

    Pensavo che fosse uno scherzo!
    E invece è proprio vero!
    No! Non posso vedere, é vera anche la maglia
    da tecnico sovietico (CCCP).
    I casi sono due o Albertino l’è un pirlino!
    O aveva premeditato tutto!
    Ma scusate, Vermiglionov pare al di là del tavolo
    del Bertageniov, non è che seguiva qualcun altro
    anzichè il Russo d’Ossola (come il Verme ama
    oramai chiamare il suo pupillo).
    Ma non saranno fotomontaggi?
    Administrator, sii honest!
    Confermi la veridicità del documento?

  3. Vasco de Gama ha scritto il 16 Giugno 2008 09:23

    ora che hai fatto la panca all’amico eugenio….la devi fare pur a me…..:)

  4. Alberto Vermiglio ha scritto il 16 Giugno 2008 16:31

    La Panca a Vasco de Gama solo se si va a fare l’Open aDubai!
    (chiaro no??)

    Ecco la notizia … pare.,
    sembra,
    chissà,
    forse,
    ma va!
    per me non è vero!
    Mercoledì a Termeno …. ci dicono che forse
    apparirà il Fiammeggiante Drago Rosso..

    Ma qualcuno gli ha detto che i primi scontri tra seconda ctg. sotto il n. 110 (pensa te!) li vedrà solo dal secondo turno del tabellone ad eliminazione diretta del giovedì…
    (o giovedì torna già a FuocoFabilandia?)..

    Per me non viene!

    Vogliam vedere il Drago, zighin!
    Vogliam vedere il Drago, zighin,
    vogliam vedere il Drago,
    la bella bajon e cciumbalalà!!
    Vogliam Vedere il Drago!
    Il Fuoco la bruciato, zighin…(ecc…)
    (era la filastrocca che mi cantava la nonna
    per addrmentarmi da piccino, ma non dormivo,
    e ne sono rimasto psicotraumatizzato!!)

    Alla Fiera dell’Est, per due fiammate,
    un Draghetto il Max ci comprò!
    E venne ….

    Drago .. ma ci vieni a cena con noi mercoledì sera?

    Chi invitiamo … da fare arrosto?

  5. record ha scritto il 16 Giugno 2008 18:49

    open a dubai?? con fiasco de gama e worm?? mi prenoto come assaggiatore ufficiale dei pasti arabi, ‘n si sammài siano allergici al peperoncino…. meglio che assaggio prima io… ;-)

  6. Vasco de Gama ha scritto il 17 Giugno 2008 07:25

    confermo che mi sto preparando per l’open di dubai che si terra’ a settembre,il passaggio del turno è un optional…
    ci saran un po’ di “impianti” da visitare nel frattempo…
    il mio unico desiderio è di avere te alla panca..come dettoti in precedenza
    dobbiamo parlare seriamente dei colori da scegliere in quanto ci son 4 club a dubai…
    blu ,rosso,verde e giallo son gia’ prenotati e sbagliare colore potrebbe essere motivo di astio da parte degli altri club…
    il fucsia fa trend e potrebbe andare bene….
    un accompagnatrice come record?degustatrice?
    andata….prenoto
    ps vorrei tanto avere arturo come compagno di doppio….al limite se io son scarso per lui gli faccio conoscere qualcuno di veramente forte…. :)
    zzinritiropergliopendidubai (quelli dei Dogs’n'pigs)

  7. eugenio bertagna ha scritto il 18 Giugno 2008 19:50

    Tutto politically uncorrect…ma tutto vero! Sob :-(
    Però il mio Supertecnico si scorda di scrivere che dopo avermi assisistito per quasi tutto il girone, una volta raggiunto il risultato minimo della conquista di un set con un gentiluomo assoluto qual’è Nazzari, si è eclissato lasciandomi alla mercè di un giocatore scafato e concreto che mi ha strapazzato per il resto del match. Torno alla panca dopo il set “portato a casa” ed esordisco: “Albi, questo è un gran signore, mi ha lasciato “giocare” al punto di permettermi di incamerare il primo parziale”. La risposta dell’Alberto prima di smaterializzarsi è stata: “ma che, per caso soffri di aeiaculatio precox?”… Fine del Campionato. :-)
    A margine della manifestazione ufficiale, “porto a casa” una vittoria un poco più folkloristica: un doppio vittorioso in coppia con un tecnico “di peso” contro un’altra coppia di tecnici “affiatati”, su tavolo mid-size (in leggera pendenza e sotto il mulinare di un ventilatore a pale che creava lo stesso disturbo di una vetrificata del Dottor Noibauma). Ein Saluten, Auf Wiedersehen Tramin.

  8. attila ha scritto il 20 Giugno 2008 09:56

    Bello trovarsi tutti insieme una volta all’anno, ho visto da…lontano personaggi ormai famosi come Bertagna e da vicino il presidente Sciannimanico, veramente somiglia al lp dei King Crimson, ma parecchio.

    Ho visto le hostess che garbavano a tutti non poco…vabbè che di gente bionda nel TT ce ne sarebbe anche troppa… però i potrebbe cambiare qualche uomo tinto con queste donne bionde naturali, il TT ne guadagnerebbe sia di bellezza, sia per il livello tecnico, sicuramente.

    A proposito di arturo…c’era ? Io non l’ho visto, come compagno di doppio arturo non era male, certo non a livello di Costantini o simili, a cui deve mettere il tappeto rosso dove camminano, poi ora è ingrassato.

    Se si tiene conto che non è altissimo (eufemismo) e ha, diciamo, la vita bassa (oltre che inutile) ci si può immaginare com’è fatto.

    Concordo sul fatto che non dobbiamo dimenticarci di Yango.

  9. eugenio bertagna ha scritto il 20 Giugno 2008 10:16

    Bertagna più che famoso è…famigerato :-) Non ho visto in giro elmetti con le corna di bue, giacche di pelliccia o spade celtiche, per cui non ho potuto riconoscere il Diserbante Unno.
    L’unico a non lasciar crescere l’erba di Termeno dopo il suo passaggio era il mio cucciolone di Cavalier King Charles. Volete sapere il suo nome? Lo abbiamo chiamato Artù, ma il nome lo ha scelto la mia compagna. Sob! :-(

  10. Vasco de Gama ha scritto il 20 Giugno 2008 10:44

    …prendo nota che arturo è ingrassato…e parlero’ a chi di dovere..se confermare la ns presenza agli open di dubai…
    onestamente avere costantini come compagno di doppio mi agiterebbe non poco
    ups..o forse si agiterebbe di piu’ lui..ad avere uno come me in doppio….mah… :)
    ilfanzz dell doppio winner arturozzantitop
    (ora che ho scoperto che è ingrassato… ci penso su….. :) )

    per un arturo back to pingpong…
    scherzo arturo non te la prendere

  11. attila ha scritto il 20 Giugno 2008 12:44

    Io, levandomi l’elmo, non avevo più le corna; al contrario, ho visto qualcuno che anche senza elmo ne possedeva di ramificate.

    Senza dubbio i bravi allievi italiani, pur con evidenti problemi di movimento certo migliorabili, hanno pure un’ottima mano e rappresentano (speriamo) il futuro della federazione più di questi signori…almeno lì c’è l’impronta di un certo lavoro basato sulla tecnica e non sull’aria fritta e stagnante, roba da sciacquone…tirando la catena…squoshhhh

    Certo che avrei potuto parlarci, col famoso Bertagna, ma ho preferito parlare direttamente con Sciannimanico, che ha ammesso anche qualche errore della federazione…

  12. eugenio bertagna ha scritto il 20 Giugno 2008 23:00

    “Io, levandomi l’elmo, non avevo più le corna; al contrario, ho visto qualcuno che anche senza elmo ne possedeva di ramificate”.

    Caspita che raffinato humor inglese! Stà a vadere che gli Unni erano imparentati proprio con gli Angli o i Sàssoni.
    Da segnalare a Baricco per un nuovo capitolo su “I Barbari”.

    Certo, molto meglio parlare direttamente col presidente presentandosi col cognome di chi ci ha riconosciuti (questa giusto per scendere al livello) piuttosto che dover svelare un comodo nick usato come “merlatura dietro la quale lanciare, ben arroccati, otri di olio bollente sul nemico a viso scoperto”.

    Il Berta voleva fare dello spirito scherzando sull’iconografia popolare del barbaro medio dotato di elmetto cornuto.
    Non certo sbertucciare alcuno con battute da caserma.
    Un Saluto.

  13. attila ha scritto il 21 Giugno 2008 01:49

    Beh, con le corna ha iniziato lei, su, non faccia il nobile raffinato di Oxford, che fa tanto il signore e poi, sotto pressione, viene fuori il suo vero personaggio gretto e offensivo nascosto da citazioni dotte, vedi termini come tipo invertebrato liquido e offese da bettola.

    Il signore è nell’animo, più che in qualche parolaccia battutaccia che dice anche Montezemolo ed è li che lei è di un altro livello, li si vede la sua anima da puro cavaliere errante che difende il re da puro nobile di sangue e di animo, qual’è. Trovo molto più schifoso quello e pure diseducativo per le generazioni di giovani che ci …leggono, molto peggio di un caz…pita che sfugge anche a lei principe del foro.

    Complimenti per il coraggio di parlare ahahh si rende ridicolo e non se ne accorge neanche più, forse a Termeno si è accorto dei sorrisi che la…accompagnavano.

    Un altra volta parli delle corna sue e faccia battute un po’ meno stupide, se le riesce…comunque sto scherzando anch’io…

  14. eugenio bertagna ha scritto il 21 Giugno 2008 09:41

    “Invertebrato liquido” è una creatura inventata da Acquaraggia che ne detiene il copyright. Io non ho rivolto ad alcuno quel nomignolo in forma di epiteto.

    Per le altre offese da osteria che avrei proferito attendo un elenco: eugeniobertagna@alice.it

  15. eugenio bertagna ha scritto il 21 Giugno 2008 10:42

    Caro Max, tu sai come a volte lo schermo e la tastiera “tirano fuori” da noi alcuni aspetti deteriori, un po’ come l’automobile.

    Quando incontriamo le persone de visu, un po’ per buona educazione, un po’ perchè abbiamo di fronte un viso con le sue molteplici espressioni, gli occhi, soprattutto, che dicono molto, ritorniamo ad essere meglio disposti verso il prossimo.

    Quindi è stato con piacere che ho cercato l’incontro con Gommalacca, ad esempio, col quale c’erano stati dissapori che credo siano superati. C’è stata un’iniziale ritrosia da parte sua, poi non si è sottratto ad una conversazione garbata e serena.

    Per questo motivo avrei gradito che altri, come avrei auspicato già a Terni in occasione dei Giovanili, si palesassero per poter instaurare una dialettica franca ma cortese. Mi spiace che purtroppo ci sia chi invece preferisce scambiarsi risatine sciocche con amici e compagni al passare del Don Chisciotte della M…

    Ho chiacchierato con molti in questi giorni, ho fatto finalmente la tua conoscenza guardandoti negli occhi come promesso.
    Ho giocato in coppia con Eliseo un simpatico doppio sotto la tensostruttura. Ho chiacchierato con Errigo che mi conosceva solo per il blog e da toscano verace mi ha parlato con sincera schiettezza. Con Ady abbiamo avuto uno scambio di vedute discordi sulle responsabilità dei black outs, il tutto con partecipata animosità ma in totale civiltà. Vermiglio poi si è confermato un uomo di mondo e di grande sensibilità. Mi prende in giro ma lo fa con leggerezza e con molta bonomìa.

    Jesolo è stata una bella esperienza, la località ampia e si stava di più coi compagni di squadra. A Termeno era come stare in campeggio. Si stava giocoforza tutti assieme data l’esiguità del paesino e ti incontravi con tutti 100 volte al giorno. Un caffè, una birra, un hamburger, una partita da vedere… che fosse di calcio o di pingpong. Una festa, insomma.

    Sapere ora che nella festa ci fosse qualcuno che giocava a “mosca cieca” col sottoscritto mi intristisce un po’.
    Un Saluto grande Max, arrivederci.

  16. Drago Rosso ha scritto il 21 Giugno 2008 16:06

    Sono costretto a intervenire per rettificare quanto è stato scritto dal solito difensore d’ufficio di Sciannimanico sul forum di Giorno, in uno scambio di battute con Mago.
    Mago dice di avermi incontrato e di aver parlato con me a Termeno, cosa che è assolutamente vera. Nello scambio di battute che segue, Mago chiede a Eta Beta (nickname usato dal difensore di Sciannimanico su quel forum) se si è presentato a me. Eta Beta sostiene che anche lui mi ha parlato e dice testualmente: “Presentati non è la parola giusta. Ho saltato i convenevoli e sono andato diretto a dirgli una cosa che mi stava a cuore. Io sapevo chi fosse lui. Lui sapeva chi fossi io. Un po’ come in trincea. Non ci si presenta quando si impugna una baionetta o una stampella (alla Enrico Toti ). La mia è una battaglia contro alcuni comportamenti dell’Uomo verso i suoi simili che conducono ad una deriva della vita sociale”. Detta così, in risposta a Mago, sembra che Eta Beta mi abbia incontrato a Termeno e che mi abbia riconosciuto.
    Lasciando stare le considerazioni sulla “deriva della vita sociale” (non mi interessa una polemica su questo punto), devo precisare un paio di cose importanti:
    1) Eta Beta e io non ci siamo mai incontrati né parlati a Termeno
    2) Eta Beta, comunque, fa riferimento a un incontro avvenuto a Terni, durante i campionati giovanili. Lui pensa di aver incontrato me, ma non è vero. Ha incontrato la persona che lui pensa io sia, vale a dire un giornalista della Gazzetta dello Sport, che naturalmente mi ha riferito tutto. Eta Beta si è avvicinato a lui e, senza presentarsi e senza alcun preambolo, gli ha detto: “Ieri Costantini mi ha fatto gli auguri per la vittoria di mio figlio. Sono stato molto contento”. Punto e basta. Poi, prima che il giornalista gli potesse chiedere alcunché (”ci conosciamo?” o qualcosa del genere) Eta Beta se n’è andato. Vicino al giornalista c’era Giovanni Bisi, che può testimoniare come sia questa l’esatta ricostruzione dei fatti. Fra l’altro, siccome quello che ho appena descritto si è svolto senza alcuna tensione, senza alcun atto di maleducazione e senza insulti o accuse, non c’è stato alcuno strascico. Ma la verità va comunque ristabilita. Mago non ha riportato alcunché di inesatto. Se invece Eta Beta è convinto di sapere chi io sia e mi identifica con quel giornalista, fatti suoi. L’unica cosa che posso dire è che quel giornalista ha già diffidato il forum di Giorno a scrivere, in qualsiasi intervento, che lui è me, vale a dire il Drago Rosso. E Giorno ha adeguato il suo forum alla diffida.
    Perciò, invito tutti a essere più precisi.

  17. eugenio bertagna ha scritto il 21 Giugno 2008 22:49

    Va bene, sto al gioco, purchè si lascino fuori le persone serie.
    L’aver tirato in ballo Giovanni Bisi in qesta storiella, dimostra un’impudicizia ed una faccia tosta fuori dell’immaginabile.

    Allora deve aver avuto ragione lo Sguizz a mettere in dubbio la competenza del Drago Rosso. Essì perchè evidentemente il presunto “Drago sapiente” in realtà altri non è che un mero passacarte. Cioè il suo amico della Gazzetta, sapendo che non gli pubblicherebbero certo un pezzo sui “giovani Italiani del pingpong”, dà una mano al suo amico sputafuoco e gli passa i pezzi più interessanti ma negletti al grande pubblico della “rosa”.

    Accade così che proprio le partite dei C.I.G. a cui ha assistito il giornalista diventino oggetto del reportage del Drago Rosso apparso sul blog a titolo “I giovani Italiani”.

    Infatti gli unici atleti che il giornalista ha potuto osservare in un solo pomeriggio, ed annotare su un taccuino, sono stati guarda caso quelli di cui il Drago Rosso ha tracciato una scheda, e cioè: Paolo Bisi, Marco Rech, Frizzo Tatulli, Jason Luini, Simone Dernini, David Brussolo, Ale Bertagna, Marco Bacci, Damiano Seretti, Federico Pavan.

    Bisi e Rech sono stati visionati dal giornalista, seduto a pochi passi da me, durante la semifinale della gara a squadre Villa D’Oro vs. Asola. Tatulli, Luini e Dernini osservati durante la finale della medesima gara (Pieve-Cortemaggiore). Bertagna ha giocato con Brussolo una tirata partita di semifinale a Squadre maschili e poi la finale con Bacci vs. Seretti e compagno.
    Pavan probabilmente in uno scorcio dei quarti di finale… sempre della gara a squadre allievi che si è giocata in contemporanea con l’omologa gara Juniores.

    Il giornalista in questione non si è più visto per tutta la parte successiva dei campionati nè si era visto in precedenza. Ero lì, non mi sarebbe potuto sfuggire.

    Oltre a quelli dei vari coaches, in sala si notava il taccuino del solo giornalista. Il Drago Rosso probabilmente deve avere buona memoria e non abbisogna di taccuino oppure semplicemente attendeva il regalo. Suona strano che pur essendo presente nella stessa sala col suo amico, il quale gli è così intimo da avergli riferito delle parole pronunciate da Eta Beta, essi abbiano visto gli stessi incontri, svoltisi nell’arco di qualche ora, senza mai avvicinarsi. Solo a fine incontri il giornalista avrà elargito con tenerezza i suoi appunti al caro amico sfigato e come è arrivato se ne è andato. Peccato che la “rosa” non abbia spazio per le giovani promesse del pingpong.

    Allora, sono stato al gioco, il Drago ed il giornalista non sono la stessa persona, diciamo che operano un mutuo soccorso.

    Un Saluto. (P.S.: Lo dicevo io che fa solo danni!)

  18. Drago Rosso ha scritto il 22 Giugno 2008 14:18

    Eccolo qua il Don Chisciotte della Minchia che si rode il fegato e non sa trattenersi dal fare figure di merda oltre l’immaginabile. Ma, soprattutto, l’essere più falso che ci possa essere, che arriva al punto da rifiutare i testimoni quando si accorge che gli vanno in culo, come nel caso di Giovanni Bisi.
    E torna in scena anche Sherlokko investigatore sciocco, vista la “profondissima” analisi fatta a proposito dei campionati italiani giovanili e della mia presenza a Terni. Povero fesso. La situazione, invece, è molto semplice. Io ero a Terni, per un solo giorno, ho fatto le mie analisi tecniche e le ho scritte. Tutto qui. A Terni, nello stesso giorno, c’era anche il giornalista che si è visto comparire davanti Don Chisciotte della Minchia. E allora? Che cazzo me ne frega. Sono cazzi dello schiavo di Sciannimanico se è convinto di aver capito tutto e invece non ha capito una mazza. Se non mi conosce, come fa a dire che si sarebbe accorto della mia presenza? Altro che 2 neuroni, qui siamo ai segni negativi: meno un miliardo di neuroni, il vuoto spaziale.
    Lo smerdato si metta in testa una cosa importante: le analisi tecniche me le faccio per conto mio, dai miei amici (giornalisti e no) prendo informazioni per tutto quanto il resto. Detto questo, Don Chisciotte della Minchia si metta l’animo in pace e si rimangi tutte le stronzate che ha detto. Non lo farà, certo, ma rimane un povero smerdato.
    P.S. Se poi dobbiamo dire tutta la verità, il problema per Don Chisciotte non è chi stava a Terni e chi ha scritto le analisi tecniche. No. Il vero problema è che è stato sputtanato davanti a tutta l’Italia su un altro punto. Sul Forum di Giorno ha detto che aveva affrontato il Drago Rosso (o chi lui credeva fosse il Drago Rosso, come ho già spiegato) e gli aveva detto qualcosa. Chi legge può pensare: ammazza ’sto Eta Beta, che palle che ha, ha affrontato il Drago Rosso e gliene ha cantate quattro. Poi, va a vedere l’esatta ricostruzione e scopre che Eta Beta ha detto semplicemente: “Ieri Costantini mi ha fatto gli auguri per la vittoria di mio figlio. Sono stato molto contento”. E poi se ne è scappato senza aggiungere altro. Ed Eta Beta-Don Chisciotte della Minchia cade nel ridicolo, altro che coraggio, altro che palle. E’ questo che rode davvero a Don Chisciotte. Non può raccontare balle e comincia a sentire l’Italia pongistica che ride di lui.

     

  19. attila ha scritto il 23 Giugno 2008 00:30

    Opinione personale su Termeno:

    Lasciamo stare la sala di riscaldamento, illuminata molto male e pericolosa coi bordi dei tappeti eternamente alzati, tanto che più d’uno ci ha inciampato.

    Arbitri incredibili, uno guarda le puntinate con la lente, uno porta a far vedere ai capoccia una puntinata corta (ahahaha), uno lascia giocare qualcuno coi puntini larghi tre metri.

    Libretto dei campionati…bilingue che sembrava un torneo internazionale non gli ITALIANI !!! Si capisce sudtirol, ma Maister Kampionaten italianen, o cose del genere che hanno a vedere con linqua tetesca e non si kapisce kon italien…??

    Senza discutere opinioni altrui, che non c’ho voglia, a detta di tutt, poi, la scelta di Termeno è stata una minchiata.

    Un paese idiilliaco se uno vuole riposare i nervi, bere vino e fare scalate.

    Un paese dormitorio con un paio di locali, del tutto soporifero e insufficiente, tanto da costringere la gente a passare le serate a battere carte negli hotels, colpa anche del tempo, certo.

    Questo a detta di tutti.

    La gente stava insieme sotto il tendone (come lo poteva fare al bar di Jesolo) e poi andava a nanna prestino.
    Ci si vedeva spesso, si, ma poi, se uno avesse voluto non “vedersi proprio sempre”, ma fare anche qualcos’altro…??? Niente.

    Difendere la scelta della federazione definendola in sostanza felice, è una cosa che non mi sento di fare, come non ha fatto nessuno o quasi.

  20. lelesguizzero ha scritto il 23 Giugno 2008 08:34

    per drago: sopra scrivi:

    “che arriva al punto da rifiutare i testimoni quando si accorge che gli vanno in culo, come nel caso di Giovanni Bisi”.

    Cioè? cosa sarebbe successo??

  21. eugenio bertagna ha scritto il 23 Giugno 2008 09:45

    Avevo detto che sarebbe stato meglio che le persone serie fossero lasciate fuori da questa storiella. Soprattutto se queste persone sono candidate alla Presidenza della FITeT anche dagli schermi di questo blog. Ma dal momento che per i tipi come il Drago Rosso vale il “tanto peggio..tanto meglio” perchè per quelli come lui la parola “governo” fa rima solo con “potere” e quindi sarà sempre e solo un oppositore distruttivo, allora non si fa alcuno scrupolo, chiunque sia a proporsi come “guida” o semplice coordinatore di un team. Se il Drago Rosso vuol prendere in giro quei 4 o 5 lettori del blog che ancora non sanno chi si celi dietro quel nick…sono affari suoi. Di sicuro non prende in giro me o Giovanni Bisi, il quale sa benissimo chi sia. Fine del coinvolgimento di persone che non devono entrare loro malgrado in una bega da bloggers.

    E’ vero che la cosa che mi stava a cuore di dire a quel giornalista riguardava i complimenti di Max ricevuti sul mio cellulare e rivolti a mio figlio ma si tace il motivo per cui volevo che egli ne fosse informato. Manca infatti un particolare: stavo scendendo i gradoni della tribuna di Terni, mi sono voltato, ho risalito un gradone per portarmi a pochi centimetri dal viso della persona ch’era in compagnia di Giovanni Bisi. Col dito indice alzato (ho proferito la seguente frase: “Volevo solo dirle una cosa: ieri ho ricevuto i Complimenti di Max per la vittoria di mio figlio. La cosa mi ha fatto molto, ma molto piacere”. Ho voluto cioè rimarcare quel “molto piacere”, ripetendolo, perchè mi si accusa di essere il Giuda di Max. Ecco perchè mi son sentito in dovere di dire quelle 2 paroline. Poi non sono per nulla scappato. Quella persona, con aspetto mite e dimesso, la testa leggermente piegata di lato ed incassata nelle spalle mi guardava con uno sguardo inespressivo e non vedo perchè avrei dovuto incalzare.

    L’indomani mi sono scusato con il Consigliere Bisi per aver disturbato una persona che in un certo senso era sua ospite e quindi per avergli procurato un qualche imbarazzo. Da quella richiesta di scuse è nata quella lunga conversazione con lui davanti ad un caffè nel bar del Palatennistavolo, della quale ho già scritto sul blog.

    Gli appassionati di tt giocato avranno notato come nel servizio “I giovani Italiani” si parli per esempio di David Brussolo in una specifica scheda e non una parola su Leo Mutti o Ale Di Marino che sono altrettanto (se non di più) rappresentativi della categoria allievi. Questo perchè Brussolo ha giocato la semifinale a Squadre Allievi, e di Brussolo il Drago ha redatto una scheda. Ricorderete che qualcuno chiese al Drago se avesse visionato Ale Di Marino. Il Drago rispose di non averne avuto l’occasione. Vero, perchè Di Marino aveva giocato i quarti di finale a squadre e durante quella fase non c’erano giornalisti e Draghi in tribuna. Gli spalti di Terni, nord e sud, contenevano a quell’ora non più di cento persone per parte. Tutte facce note e stranote a chi bazzichi un torneo nazionale a Terni. Le schede del Drago riguardano SOLO atleti impegnati nelle semifinali e finali del torneo a Squadre Junior e Allievi. Le SOLE partite alle quali ha assistito il giornalista che poi ha “passato” gli appunti all’amico passacarte con cresta e coda.

    Di più, le considerazioni che il Drago Rosso fa su Alberto Dallolio sono evidentemente riportate da altri, perchè egli non ha visto giocare quel giovane ai C.I.G. (e forse mai da nessun’altra parte), in quanto la Villa D’oro Modena non aveva una squadra nella gara allievi durante la quale era presente il giornalista e dalla quale il Drago Rosso ha redatto le schede dei giocatori in campo. Infatti, su Dallolio riporta nozioni che sono conosciute solo ai suoi sodali, cito testualmente:
    “Alberto Dallolio, vale a dire un giocatore che, rispetto ai nomi più conosciuti del settore Allievi, si può considerare un dilettante (nel senso del numero di ore passate al tavolo, nettamente inferiore)……. Stava per vincere il singolo un ragazzo che semplicemente si diverte a giocare”.

    Un’ultima notiziola. Mi riferiscono che “quel” giornalista a Termeno sia stato affrontato con una certa veemenza verbale dal collaboratore RAI per le telecronache pongistiche Antonio Di Silvio. Che sia per quanto riportato su “Prodezze televisive”?

    Non lo dico più, Drago Rosso, sta facendo solo danni alla Nuova Proposta, stavolta coinvolgendo nientemeno che il candidato alla Presidenza Federale in una questione privata che non valeva nemmeno la pena di essere sollevata dal momento che il sottoscritto, nel botta e risposta con Oldmago (Mago sul forum) non si è sognato di cercare di svelare la sua identità. Un Saluto a tutti e grazie per la sopportazione.

  22. eugenio bertagna ha scritto il 23 Giugno 2008 10:03

    Se una provincia autonoma bilingue (riconosciuta dalla Costituzione Italiana) sponsorizza i Campionati Italiani avrà pur il diritto di richiedere la stampa in tedesco dell’opuscolo sugli “Italien Meisterschaften” oppure no?

    Gli opuscoli sono stati diffusi anche tra persone che parlano solo la lingua tedesca o un dialetto derivato.

    E’ questo che da fastidio? Siamo andati a Termeno da pongisti o da COLONIZZATORI, benedetto Iddio!

    Chi conosce la Storia sa che quelle lande sono state annesse all’Italia dopo la prima guerra mondiale al disfacimento dell’Impero Austro-Ungarico. Mio suocero buonanima li chiamava: “Italiàn ciapà cul sciòp” cioè “Italiani presi con lo schioppo”. Ora godono di autonomia e privilegi, ma dobbiamo rimarcare la nostra egemonia su quel territorio ignorando la loro cultura? Questo sì che è un atteggiamento “gretto”. Un Saluto.

  23. eugenio bertagna ha scritto il 23 Giugno 2008 12:21

    Per chi fosse interessato alla categoria “Processi mentali” invio il commento che segue.

    Cosa ha spinto il Drago Rosso a trasformare un post di Vermiglio, che potremmo definire giornalisticamente come un pezzo di “colore”, in una requisitoria?

    Sulle prime il riferimento ad un botta e risposta innocuo fra gli utenti del Forum Fitet.it Mago ed EtaBeta poteva sembrare una smentita a presunte illazioni sul detentore di un famoso nickname di cui però non vi è traccia nel dialogo tra i due.

    Nella successiva risposta infuocata (e infarcita) il Drago spiega il motivo del suo intervento. Smentire che EtaBeta, cioè eugenio bertagna, abbia affrontato il Drago Rosso e gliene abbia “cantate quattro” e abbia con ciò indotto i lettori a pensare :”ammazza ’sto Eta Beta, che palle che ha”. Testuali parole virgolettate.

    Ora vi spiego perchè il caso rientra nella categoria “processi mentali” e perchè possa essere annoverato come un caso “di scuola” nello studio della Patologia.

    Riporto il passo di Mago e la risposta di EtaBeta:

    Mago: “A proposito…ho conosciuto personalmente il Drago Rosso e ci ho parlato una mezz’ora, rigorosamente di tennistavolo giocato e non di politica, perchè è una persona competente. Vi siete presentati? ”

    EtaBeta: “Non avevo dubbi nè sulla sua competenza pongistica nè su quella strettamente politica.
    “Presentati” non è la parola giusta. Ho saltato i convenevoli e sono andato diretto a dirgli una cosa che mi stava a cuore. Io sapevo chi fosse lui. Lui sapeva chi fossi io. Un po’ come in trincea. Non ci si presenta quando si impugna una baionetta o una stampella (alla Enrico Toti ). La mia è una battaglia contro alcuni comportamenti dell’Uomo verso i suoi simili che conducono ad una deriva della vita sociale.
    E voi due come vi siete presentati: “Piacere.. Mago”, “Molto piacere..Drago”? :-)

    Come si può ben vedere EtaBeta dice: “ho saltato i convenevoli e sono andato diretto (cioè senza preamboli o presentazioni) a DIRGLI UNA COSA CHE MI STAVA A CUORE”. Cioè ribadire il sincero piacere per i complimenti rivolti ad un famigliare e provenienti da una persona che si stima contrariamente a quanto l’interlocutore pensi. Tutto qui.

    “UNA COSA CHE MI STAVA A CUORE” come può diventare per una mente equilibrata un inesistente: “Gliene ho cantate quattro”? La battaglia di cui parlava EtaBeta aveva infiammato il blog negli ultimi mesi, non necessariamente doveva diventare uno scontro fisico o verbale a suon di sputi, insulti o scappellotti.

    EtaBeta affermava di non essersi presentato (come sarebbe stato più educato fare) in virtù di quella “battaglia” combattuta sul blog, non che la battaglia si fosse spostata sulla tribuna di Terni.Quindi il presunto coraggio di affrontare il Drago Rosso sta tutto nella mente del medesimo.

    Ora bisogna capire perchè la parola “CUORE” susciti un senso di aggressività nel soggetto in questione. Le parole sono “segni”, simboli, come ci insegna Umberto Eco e come ci hanno spiegato Freud e discepoli. Il cuore poi é proprio un simbolo ricorrente per esprimere concetti attinenti al sentimento positivo, alla passione sofferta ma non ostile verso il prossimo.

    Se il simbolo (il cuore) e la parola che lo rappresenta suscitano in chi ne prende cognizione un sentimento ostile, c’è qualcosa nel processo mentale di chi distorce un segnale universalmente riconosciuto come positivo, che va studiato e forse…curato.
    Un Saluto.

  24. Drago Rosso ha scritto il 23 Giugno 2008 14:59

    Il sempre più sputtanato Don Chisciotte della Minchia e confermatissimo Giuda personale di Costantini è ormai fuori di testa e non sa più cosa inventarsi per evitare il ridicolo di cui si ricopre. Non c’è problema, provvedo subito a smerdarlo ulteriormente. Vado con ordine.
    1) Che cazzo c’entra la testimonianza di Giovanni Bisi con il fatto che lui si sia candidato alla presidenza? Bisi deve solo testimoniare su un episodio accaduto a Terni, nient’altro. Ma è proprio questo il vero problema, perché la testimonianza di Bisi, con la sua autorevolezza, lo sputtana. Bisi può quindi confermare che Don Chisciotte, subito dopo aver detto quelle parole, è scappato. Altro che persona con “l’aspetto mite e dimesso, la testa leggermente piegata di lato ed incassata nelle spalle”, altro che “sguardo inespressivo”, altro che volontà di non “incalzare”. Bisi può dire che Don Chisciotte, interrompendo la conversazione che Bisi stesso stava avendo col giornalista, ha detto quelle parole ed è subito scappato. Altro che coraggio, un comportamento da vigliacco, cui il giornalista non ha potuto rispondere. Bisi può testimoniarlo ed è questo che va in culo allo smerdato Don Chisciotte. Ma aggiungo un’altra cosa importante. Ad assistere alla scena c’era anche un’altra persona, che poi ha riferito tutto ad Alberto Vermiglio e l’ha riferita esattamente nei termini da me riportati, con la fuga di Don Chisciotte. E questa persona non è certo amica mia, anzi, è molto ma molto vicina al clan di Don Chisciotte. E quando stava raccontando la storiella a Vermiglio si sbellicava dalle risate. Ha anche aggiunto che quella sera, a cena, Don Chisciotte si vantava di aver affrontato il Drago Rosso sparando stronzate su cosa era accaduto. E lui che aveva assistitito e sapeva la verità doveva trattenersi dal ridergli in faccia. Capite? Le stesse persone che stanno vicino a Don Chisciotte ridono di lui. Quindi, Don Chisciotte, in una delle sue lacrimevoli e pietose telefonate a Vermiglio, può chiedergli conferma, riceverà ulteriore sputtanamento. La conclusione è sempre la stessa: Don Chisciotte voleva dimostrare a tutta l’Italia che lui ha due palle grosse così ad affrontare il Drago Rosso, invece si scopre che ha fatto una patetica “toccata e fuga”, grande fuga. Eroico!
    2) Sempre più patetici i tentativi di Sherlokko investigatore sciocco di dimostrare la mia identità. Ho scritto analisi tecniche solo di giocatori impegnati in quella giornata a Terni. E chi cazzo ha mai detto il contrario? In quel giorno a Terni c’erano sia il giornalista che s’è sorbito la sceneggiata di Don Chisciotte, sia io. Qual è il problema? Lui è lui, io sono io e tanto piacere a ’sto cazzo. E Sherlokko è solo un povero mentecatto.
    3) “Riferiscono” a Don Chisciotte della Minchia che Di Silvio ha affrontato quel giornalista? Ma sono stato io stesso a scriverlo, povero fesso di Sherlokko che continua a sparare cazzate su presunte sue “scoperte investigative”. Anche Di Silvio ha toppato alla grande, fatti suoi. Comunque, congratulazioni a tutti e due per la vostra perspicacia. Fatemi ridere un altro po’.
    4) Infine, non soddisfatto per il primo sproloquio, senza aver ricevuto ulteriore risposta, lo sputtanato si inventa un altro intervento da “processi mentali”. Non c’è molto da dire in proposito, solo che al “coraggioso” schiavetto di Sciannimanico rode il culo in maniera impressionante se, dopo aver già fatto un intervento, ne fa un altro ancor più idiota. Non sa frenarsi, la sputtanata che ha avuto di fronte a tutta l’Italia lo costringe a sfogarsi e a sputtanarssi ancora di più. Bravo: non ti fermare mai, mi fai godere come un maiale (lo sapevate che i maiali hanno un orgasmo di mezzora? non sto scherzando, tutto vero).

  25. attila ha scritto il 23 Giugno 2008 19:25

    “Se una provincia autonoma bilingue (riconosciuta dalla Costituzione Italiana) sponsorizza i Campionati Italiani avrà pur il diritto di richiedere la stampa in tedesco dell’opuscolo sugli “Italien Meisterschaften” oppure no?”

    Campionati italiani.
    La lingua tedesca…che c’entra ? Mica sono i campionati dell’Alto Adige…

    “Gli opuscoli sono stati diffusi anche tra persone che parlano solo la lingua tedesca o un dialetto derivato.”

    Ma sta scherzando spero, vero… siamo in Italia, no ?

    “E’ questo che da fastidio? Siamo andati a Termeno da pongisti o da COLONIZZATORI, benedetto Iddio!”

    Ma che dice ? Siamo in Italia, che colonizziamo…??

    Buon Dio, anche questo difende e con che cazzate, colonizzatori, gente che non parla l’italiano…ma che stai a dì…???La zona è con pieno diritto di cultura e lingua tedesca, con gente simpatica ed ospitale ed è bello così…nessuno è “gretto” o colonizzatore o razzista.

    Agressivo, offensivo, denigratore e rapido come il lampo nell’ansia di essere il primo ad aggredire chi critica certe cose e certe persone, per prendersi la medaglia.
    E invece i grandi capi ridono di lui e lo giudicano negativo per non dire altro (quello che invece lui dice di altri, senza guardar se stesso,ma non si rende conto e diventa un personaggio indicato ai tornei con sorrisetti).

    Il sempre offensivo e schiumante di rabbia alla prima critica di certe scelte, offende con terminini e cazzate che sa bene c’entrano come i cavoli a merenda,
    Sotto una patina ipocrita di civiltà e di parole dotte che qualcuno scrive per lui, viene fuori l’animo ignorante e agressivo, davvero infido, ambiguo, falsamente bonario, ma acido e velenoso.

    Complimenti, al di là dei risultati sportivi, un esempio di carattere e onestà per i giovani…

  26. eugenio bertagna ha scritto il 23 Giugno 2008 21:19

    Buahhhhhhhhh! mi scoppia la pancia dalle risate!

    La persona con la quale ho pranzato il giorno dopo era Ettore Dernini, presidente del TT Gardesa Cortemaggiore. Non si trattava perciò di quella sera ma del pranzo dell’indomani. Quella sera non cenai ma non certo per via del Drago Rosso, c’era una questione personale più urgente. Il giorno successivo, io pranzavo al solito tavolo, presso la foresteria del Palazzetto che è gestita da privati. Dernini era ospite di Di Napoli. Durante il pranzo posso aver raccontato l’episodio ma non è mia abitudine fare lo smargiasso, soprattutto in presenza di estranei. E per me Dernini è un estraneo. Non intrattengo con lui alcun tipo di rapporto semplicemente perchè lo conosco solo di vista. Se poi egli ha voluto farsi 2 risate con Alberto, buon per loro e buon per il Drago se Alberto gli ha raccontato la storiella. L’effetto è sempre quello del gioco pedestre del “telefono senza fili”. Dernini resta un estraneo per me, Alberto resterà per me un amico, anche se mi sfotte, mi sbeffeggia, lo fa nella stessa misura in cui lo faccio io con lui, con leggerezza e con bonomia.

    Orbene, Ettore Dernini ha seguito quella gara stando in piedi sul pianerottolo della scala che porta alla tribuna appoggiandosi alla balaustra. Da quella posizione guardava la partita di suo figlio che giocava dalla parte opposta della sala sul lato corto.
    Da quella posizione può aver visto EtaBeta allontanarsi dalla tribuna, non può aver sentito le sue parole e non può dire di averlo visto fuggire…e scappare da cosa poi, non c’erano mica froge fiammanti sugli spalti. Quello che rimane un mistero di questa commedia è il motivo per cui Eta Beta avrebbe dovuto considerare un atto di coraggio affrontare una persona col fisico da… giocatore di briscola.

    Per somma sfortuna del Drago Rosso c’è una foto sull’ultimo numero della Rivista Fitet che può spiegare bene la scena.
    Basta prendere a pag.29, stanno giocando Marco Rech e Frizzo Tatulli. La foto non si riferisce alla gara a squadre ma Ettore Dernini è immortalato nella posizione che occupava ,direi ,abitualmente. E’ quel signore magro coi capelli grigi che sta osservando la gara proprio stando in piedi sul pianerottolo della rampa che porta alla tribuna, appoggiato alla balaustra. La gara… ma non quella partita. Dernini sta seguendo con più attenzione l’altra semifinale juniores che si sta giocando in contemporanea con la semi tra Rech e Tatulli della foto. Infatti, più lontano si sta giocando l’altre semifinale, quella tra Paolo Bisi e Stefano Ferrini, giocatore del “Corte”.
    Da come è angolata la testa si vede che sta osservando qualcosa più spostato verso il fondo. Sembrerà strana come posizione di veduta ma è proprio la stessa che Dernini tenne in occasione della finale a Squadre tra Corte e Pieve a cui ha assistito il giornalista,
    con la “sua” squadra che giocava dall’altra parte della sala sul lato corto. Dernini era quindi, durante le fasi finali della gara a squadre, nella posizione che ha nella foto, mentre il giornalista era seduto pressappoco dove sta seduto ,nella foto, quel giovanotto coi capelli rasati e la maglia nera che corrisponde a Ivan Malagoli. Per farvi capire che non sparo cazzate a vuoto aggiungo un particolare, quel signore nel parterre maglia rossa e pantaloni azzurri che sta con un braccio appoggiato al pavimento della tribuna è un grande tecnico del tennistavolo, lo stimatissimo Roberto Migliarini. A pochi metri da lui, sul parapetto c’è Ettore Dernini.

    Come si può vedere il Drago Rosso si arrampica sugli specchi, la situazione è ben delineata, a questo punto ognuno si faccia le idee che preferisce. Ho un’altra prova alle mie parole ma ho promesso a me stesso, alla mia decenza, che non avrei abusato delle persone serie. Alla fine non interessa a nessuno chi sia veramente il Drago Rosso, la mia curiosità si è spenta da tempo e che si tratti del fantasma di Gianni Brera o del cugino di Gianni Minà non mi fa alcuna differenza. E’ stato lui a voler accendere questa polemica sciocca per futili motivi. Per cui termino col consueto…Un Saluto e complimenti per l’orgasmo lungo mezz’ora.

  27. eugenio bertagna ha scritto il 23 Giugno 2008 21:42

    Oh santi numi. “La zona è con pieno diritto di cultura e lingua tedesca, con gente simpatica ed ospitale ed è bello così…” ma la stampa dell’opuscolo pagata da sponsors che operano in quella zona siano privati o istituzionali non doveva essere bilingue secondo Attila il quale ora non sa che pesci pigliare e dice che scrivo “parole dotte che qualcuno scrive per me”.

    Questa è solo miserrima falsità. Che quanto io scriva possa essere controproducente alla dirigenza l’ho sempre ammesso, a riprova che non scrivo sotto dettatura di alcuno. Attila, il nostro scambio si sta trasformando in qualcosa di troppo personale. Da parte mia credo sia meglio dargli un taglio. Vedrò d’ora innanzi d’ignorarla. Un Saluto.

  28. attila ha scritto il 24 Giugno 2008 01:21

    Non è un opuscolo, ma guarda che anima sporca…che infido, viscido, ipocrita e velenoso, è una risposta alle sue insinuazioni dette apposta e in malafede all’insegna del “te la faccio pagare di offendere il mio padrone “ti faccio passare per gretto, colonizzatore, razzista”.

    Quando uno le risponde che assolutamente non ha niente contro zone di cultura tedesca e bilingui lei prende per il culo.

    Vomitevole.

    Ignorare…ma ho paura che lei non si renda conto…nessuno la chiama, chi mai le rivolge la parola, se non per insultarla, lei che rompe le balle a tutti quelli che fanno una critica al re, in TUTTI i post, piomba a come un falco, non richiesto.

    A chi interessa il parere spesso privo di logica e di intelligenza, ma volto solo a leccare il re per fargli vedere quanto è affidabile, solerte, fedele che neanche uno Schnauzer… ? Spero che abbia i suoi vantaggi schifosi…

    Tra l’altro, glie lo aveva detto anche Max di non commentare i post altrui…ha ragione il Drago, non riesce a trattenersi, io non ho mai conosciuto una persona così disgustosa.

  29. Drago Rosso ha scritto il 24 Giugno 2008 14:16

    Lo zimbello di tutta l’Italia pongistica sta impazzendo. La sua idiozia ormai supera tutti i confini della fantascienza. Ha scritto una specie di Divina Commedia per dire che Dernini non è la persona che mi avrebbe riferito delle sue vanterie a cena. E chi cazzo ha mai detto che fosse Ettore Dernini? Povero mentecatto di Don Chisciotte della Minchia: la persona vicina a lui che si è divertito a raccontare le sue puttanate è un’altra. Io nemmeno conosco Ettore Dernini e mi dispiace che lo schiavetto di Sciannimanico lo abbia tirato in ballo. Ma ha ragione lo smerdato: tuttta l’Italia si è fatta un’idea. Sì, di come lui sia sputtanato. E adesso si roderà ancor di più il fegato a tentare di capire chi è la persona che mi ha raccontato le sue prodezze. Faccia la telefonata lacrimevole a Vermiglio, si renderà conto di quanto sia sputtanato. Ripeto per il povero fesso: sei circondato da persone che ti prendono per il culo. Non era Dernini, era un altro, un altro, un altro… Mangiati le palle per sapere chi è.

  30. eugenio bertagna ha scritto il 24 Giugno 2008 21:25

    Ascolti Drago, stasera il mio umore è più buono che mai. Ho cenato con una bottiglia di Traminer aromatico proveniente da una cassa che mi son portato da Termeno. Il mio figliolo sta preparando gli Europei Giovanili in una località della Slovenia, in una parola sono una persona felice. E ben disposta verso il prossimo, anche. Questo per la verità lo sono sempre stato. Chi altri sopporterebbe le parole delicate che ella mi dedica?

    Veniamo al nostro gioco. Glielo avevo detto: “Sto al suo gioco”.
    Ora però mi sfugge quale sia il gioco cui stiamo giocando. Scoprire la sua identità? Scoprire quella della “gola profonda”? oppure scoprire se Eta Beta abbia “le palle” oppure no?

    Cominciamo dal fondo. il gioco delle palle non diverte perchè non c’è voluto alcun coraggio a parlare con un Drago solo virtuale.

    La sua identità la conoscono anche i bambini della categoria giovanissimi. Per cui il gioco non piace nemmeno al doposcuola.

    Il gioco è diventato la caccia alla “gola profonda”? Bene proseguiamo con quello.

    Per fare indagini (anche per uno Sherlokko) ci vogliono indizi. Orbene ella scrive: “Ad assistere alla scena c’era anche un’altra persona, (omissis)… E questa persona non è certo amica mia, ANZI, è molto ma molto vicina al clan di Don Chisciotte.”

    Quindi a partire da quell’ “ANZI” da lei pronunciato ho pensato ad una persona vicino alla Federazione. Una persona che avesse pranzato o cenato con me in quei giorni.

    Escludiamo pure Dernini (col quale mi scuso per averlo coinvolto, a sua insaputa, in un gioco puerile). Mettiamo in campo un altro “sospettato”. Il giovane allenatore russo del TT Torino (dal quale mi commiato con affetto perchè torna nella madrepatria). Vova è una persona giocosa quindi potrebbe aver scherzato con Alberto sulla faccenda….ma quel pomeriggio stava in panchina. Escluso.

    Non resta più nessuno….il gioco è truccato caro Drago, “bruciata la polenta” dicevamo da bambini. Vuol sapere come finisce la storia? Io vado a letto, come sempre dormirò come un bambino, anche il caldo di questi giorni non mi dà noia. Signor Drago, il gioco è finito per abbandono perchè forse, stavolta, la telefonata ad Alberto, l’ha fatta proprio lei. Se le riesce di prender sonno… le auguro la buonanotte. Un Saluto.

  31. Vasco de Gama ha scritto il 24 Giugno 2008 22:55

    copio e incollo.. “Italiàn ciapà cul sciòp” cioè “Italiani presi con lo schioppo”. Ora godono di autonomia e privilegi, ma dobbiamo rimarcare la nostra egemonia su quel territorio ignorando la loro cultura?

    …..non ignoriamo per l’amor di dio….va bene tutto…

    loro hanno diritto al tedesco ? i
    o ho diritto alla cartellonistica in padano (e non son leghista!)
    perchè prima di parlare italiano con i miei nonni parlavo dialetto e lo stesso lo faccio coi miei genitori!

    il prossimo regionale locandina in italiano e dialetto del luogo !

    I DIALETTI SONO TRADIZIONE E CULTURA !

    Al sit di tifus mantoan
    La PRESENTASIUN
    Prima da tùt la presentasiun da nualtar ca ghema dal temp da perdar a scrivar dle casade insima internet. Prima da tùt chi pùtei as parla al dialet e STOP!! As dispias par i sùgador si capis gninte ma qualchidun a gla tradusara’…. Sperema da divertiras insiem al nostar Mantua.. e sla va mal, tant a sema abituà, na bela bevudina as la cava nisun!!!! As dispias par quei ca vol cas parla l’italian ma s’andema avanti azita chi al dialet a la parla pù nisun …con tuti chi extracomunitari ca riva… quindi putei sav pias mia al dialet andè da n’altra part e fe pura ‘inteletuai.

    Perchè il sito in Dialetto–> clicca qui…(hai cliccato???)

    Oooooooooh…
    Olè! Cul ròt mars!

    :) Par i rompi bale

  32. Drago Rosso ha scritto il 25 Giugno 2008 13:12

    Povero idiota Don Chisciotte della Minchia. Ormai, la bile gli sta uscendo dalle orecchie e si sforza di togliersi la merda di dosso, senza riuscirci. Si sta guardando attorno per sapere chi, del suo gruppo, lo ha preso per il culo e si è divertito alle sue spalle, andando a sputtanarlo, andando a dire la verità su cosa è successo. E prima mette in mezzo Ettore Dernini (altro che scuse gli dovrebbe fare), poi si mette a investigare, sempre più schizofrenicamente (con Dernini era andato addirittura a visionare le foto, completamente pazzo) per sapere chi lo “tradisce”. Sembra Jack Nicholson in Shining. Bene, riassumo:
    1) Io non ho bisogno di fare telefonate a Vermiglio. Era con me quando il testimone occulto raccontava la storiella e si sbellicava dalle risate. Lo smerdato ha paura di chiamare Vermiglio perché sa che troverà la conferma al suo sputtanamento globale. Altro che gioco truccato. Il grande fesso è sempre più lo zimbello del tennistavolo italiano e di quelli che gli sono vicini.
    2) Ricordo sempre che c’è un primo testimone, non occulto, Giovanni Bisi, che può raccontare come si siano svolti i fatti: Don Chisciotte che balbetta un paio di parole al giornalista che lui crede essere il Drago Rosso e poi se ne scappa, da autentico vigliacco.
    3) Anche i bambini sanno qual è la mia identità. Sì, Babbo Natale. Anche Don Chisciotte della Minchia e Antonio Di Silvio sono convinti di conoscerla, ma si sbagliano e devono semplicemente rassegnarsi.
    Lo zimbello d’Italia, e presto anche d’Europa se seguirà suo figlio col suo solito ridicolo stile agli Europei giovanili (stile dello smerdato, non del figlio), dice che riesce a dormire, ma col cazzo che gli si può credere. Si sta rodendo il fegato alla grande, ha la bava alla bocca nella ricerca di chi lo prende per il culo e, ripeto, adesso non ha nemmeno il coraggio di telefonare a Vermiglio per non avere la patente ufficiale di sputtanato. Godo il doppio dei maiali (quindi sono arrivato a un’ora). Vai avanti Don Chisciotte, non ti fermerai mai e sarai smerdato per sempre.

  33. eugenio bertagna ha scritto il 25 Giugno 2008 23:29

    Carina quest’ultima trovata: se chiamo Alberto sono lacrimevole se non lo chiamo sono un vigliacco.

    Albi, stai tranquillo, so che sei preso con la festa a Forlì. Non ti disturberò per queste sciocchezze. Ricordati la foto dei 4 “russkij”, i Beatles di Tramingrad. Buonanotte.

  34. attila ha scritto il 26 Giugno 2008 08:24

    Io ‘un ce l’ho in particolare con nessuno, ma perchè qualcuno deve SEMPRE SEMPRE SEMPRE intervenire a difendere la federazione a ogni più PICCOLA critica, minima, inifinitesimale, contro CHIUNQUE la esprima, cercando di giustificare anche l’ingiustificabile, con alchimie ed espedienti ingegnosi quanto irreali ed ambigui ?

    PECCCCHE’ PECCCCHE’ ???????

    Forse, come ha detto uno tempo fa:

    “E’ uno sporco lavoro, ma qualcuno deve farlo”.

  35. eugenio bertagna ha scritto il 26 Giugno 2008 23:06

    Siamo così sicuri che : “Giovanni Bisi…. “voglia” raccontare come si sarebbero svolti i fatti (secondo il Drago Rosso)? Don Chisciotte che balbetta un paio di parole al giornalista che lui crede essere il Drago Rosso e poi scapparsene da autentico vigliacco” ?

    Se uno è così sicuro che Giovanni Bisi sia pronto a testimoniare non deve far altro che portare questa testimonianza. Non basta annunciarla.

    Altrove scrive: “la testimonianza di Bisi, con la sua autorevolezza, lo sputtana”.

    Ma questa testimonianza, essendo probante, deve essere prodotta, come si dice con termini forensi. Mica basta dire che esiste se nessuno l’ha vista. Si rischia il millantato credito…o anche solo una figura di m… se poi non tiri fuori il “coniglio dal cilindro”.

    E allora, se proprio vuol provare la mia presunta vigliccheria non ha che da far emergere questa testimonianza che per ora è solo virtuale (per non dire che non esiste).

    Il fatto di essermi allontanato senza dare all’interlocutore il tempo di rispondere non può essere considerato un atto di vigliaccheria: in primis, perchè la frase era abbastanza articolata, tale essere in qualunque modo interrotta ed, in secundis, perchè l’incipit: “volevo solo farle sapere una cosa…etc.” non prevedeva necessariamente una replica dell’interlocutore.

    Faccio una proposta al Drago Rosso, visto che è lui e non io ad aver coinvolto una persona autorevole in questa buffonata e ad averla citata, credo suo malgrado, a sostegno delle proprie tesi farneticanti. Convinca Giovanni a logarsi sul blog col proprio nome e cognome e dichiarare che eugenio bertagna dopo essersi rivolto al giornalista che lo accompagnava, “si allontanava fuggendo vigliaccamente”. Io essendo in possesso della mail di Giovanni, il quale mi ha scritto in via elettronica, posso verificare l’autenticità dello scritto domandandoglielo di persona.
    Se Giovanni dovesse confermare, il sottoscritto accetterà la patente di “smerdato ufficiale del blog”. Se invece il Drago Rosso non riuscisse nell’intento mi ancontenterò di averlo virtualmente rivestito, per una volta, del prodotto scatologico con cui è solito ricoprire chi osi confutare le volgarità “intellettuali” partorite dal suo encefalo.

    Attendo con serenità una testimonianza che costituirebbe un verdetto. L’accetterò senza appellarmi ad alcun giudice terzo.
    In mancanza… saprò trovare il modo di “onorare” lo sconfitto.
    Un Saluto.

  36. Drago Rosso ha scritto il 27 Giugno 2008 14:24

    Lo smerdato non trova pace. Interviene per dire che non disturberà Vermiglio (e invece lo ha già disturbato) e sembra che sia finita lì. Poi, però, la bile gli cresce dentro e, come ho sempre detto, non sa frenarsi, non ci dorme, e, come un drogato, interviene di nuovo con un altro lacrimevole intervento. La testimonianza di Giovanni Bisi non è virtuale (”per non dire che non esiste”, come insinua lo zimbello d’Italia e d’Europa) ma reale. Se lui vorrà, interverrà per confermarlo, ma figuriamoci se io vado a chiederglielo. Ho parlato con lui e ci siamo già fatti quattro risate sulla sparata dello sputtanato. Se lui non vuole intervenire sul blog, visto che non è obbligato, chi se ne frega. Don Chisciotte della Minchia si rende conto di aver fatto una figura di merda davanti a tutta l’Italia con la sua pretesa di aver affrontato il Drago Rosso (e invece era andato a rompere i coglioni a un altro), quando invece aveva fatto una figura da maleducato e da vigliacco. E’ smerdato e rimane smerdato, nonostante i suoi patetici tentativi di trattare la questione come in un tribunale. Gli basterebe fare una telefonata a Giovanni Bisi, ma figuriamoci se la fa, non avrebbe più alibi nemmeno con se stesso e davanti a quelli che gli sono più vicini (e che lo prendono pure per il culo). Ormai sono arrivato a godere il triplo dei maiali (sto a un’ora a mezza) a vedere il povero fesso e smerdato che si affanna a togliersi di dosso la merda che è diventata la sua seconda pelle.

  37. eugenio bertagna ha scritto il 27 Giugno 2008 20:08

    Sapevo che avrebbe avuto l’ultima parola ma non è quella che mi aspetavo. E’ con le spalle al muro, non sa più che pesci pigliare. Parla come se con Giovanni ci avesse parlato solo lui.
    Se non arriverà la tanto millantata testimonianza che era stata sbandierata come se fosse già “depositata in cancelleria”, lo smerdato del blog sarà lui, ad imperitura memoria.
    Allora, la produciamo ’sta prova? L’abbiamo escusso il testimone?

    Attendo con ansia il verdetto inappellabile. Giovanni Bisi è un galantuomo, se lui mi dice che sono un vigliacco, e lui era lì, allora il Drago Rosso avrà avuto piena ragione. L’onere della prova è a carico dell’accusa. (cit. John Grisham “The burden of proof”). Un Saluto.

  38. gaula ha scritto il 28 Giugno 2008 00:05

    verdetto inappellabile:
    seguo da tempo questa incredibile diatriba, prima con curosità, poi con fastidio ora con disgusto…….che squallore !
    all’asilo i contendenti destano più simpatia e comprensione.

    PS X l’amministratore : mi piace frequentare questo blog anche se quasi mai intervengo, penso che siano in tanti a farlo perchè è (era?) utile e ricco di informazioni. Mi sto disaffezionando come so anche altri.
    fa in modo che chi lo ammorba prosegua la sua singolar tenzone
    in altro modo, da altre parti

  39. Drago Rosso ha scritto il 28 Giugno 2008 15:13

    Il grande smerdato ogni volta che interviene mostra sempre un nuovo lato della sua lurida anima e prova a cambiare le carte in tavola. Giovanni Bisi non deve dire che Don Chisciotte della Minchia è un vigliacco, deve solo dire che, senza presentarsi e senza chiedere il permesso a due persone che stavano parlando fra loro, disse due parole banali e andò via immediatamente senza dare la possibilità di alcuna risposta (per poi far credere, sul forum di Giorno, di aver affrontato a muso duro quella persona che lui credeva essere il Drago Rosso). Il lurido smerdato crede di rivoltare la frittata sostenendo che, se Bisi non dice che lui è un vigliacco, allora quello che ho detto io è falso. Essere più falsi e maligni è impossibile. Bisi ha già detto (non solo a me) che è successo esattamente quello che io ho riferito. La patente di vigliacco l’ho data io allo smerdato e qui lo ribadisco. Se poi Bisi non vuole intervenire sul blog (le citazioni giuridico-letterarie Don Chisciotte se le può mettere nel culo), me ne sbatte il cazzo. Don Chisciotte della Minchia e Giuda personale di Costantini rimane smerdato a vita e i suoi patetici tentativi di togliersi la merda di dosso per buttarla su me danno l’idea di quanto sia squallido questo individuo, preso per il culo da tutti quelli che gli stanno attorno e anche da quelli che gli stanno lontano.
    A proposito, giusto per aggiungere un’altra palata di merda al lurido Don Chisciotte: ma Ettore Dernini, di cui lo smerdato parla così bene, lo sa perché è stato tirato in ballo come presunto testimone dell’episodio? Se prova a chiedere un po’ in giro scoprirà cose molto interessanti su quello che lo smerdato pensa di lui e sul perché lo smerdato abbia sospettato di lui.

  40. Il poeta ha scritto il 28 Giugno 2008 19:42

    A qualcuno la discussione
    provoca, dice, disaffezione.

    A me invece questa tenzone
    risveglia ancor più la attenzione,

    c’è chi ben discorre e vuole
    onde siccome suole,

    ornare ello si appresta,
    il suo personaggio come al dì di festa,

    tanta gente parla bene e sembra un gran cavaliere audace,
    meglio il drago, pur pugnace, ma sanguigno e verace.

  41. attila ha scritto il 28 Giugno 2008 22:21

    E quando e…se i padroni vinceranno di nuovo, un piccolo sgabello verrà dato a chi si è offerto, sacrificato (forse di sua spontanea volontà) per accovacciarsi vicino alle gambe del re e baciargli i piedi, pronto, nel caso di armate nemiche, a difenderlo col proprio corpo, anzi, con una parte del corpo.

  42. eugenio bertagna ha scritto il 29 Giugno 2008 19:49

    FIOR DA FIORE (senza commento):

    21 Giugno 2008, ore 16:06. Drago Rosso scrive:

    “Vicino al giornalista c’era Giovanni Bisi, che può testimoniare come sia questa l’esatta ricostruzione dei fatti. Fra l’altro, siccome quello che ho appena descritto si è svolto senza alcuna tensione, SENZA ALCUN ATTO DI MALEDUCAZIONE e senza insulti o accuse, non c’è stato alcuno strascico.”

    23 Giugno 2008, ore 12:21. Eugenio Bertagna scrive:

    “EtaBeta (eugenio bertagna) affermava di non essersi presentato (COME SAREBBE STATO PIU’ EDUCATO FARE) in virtù di quella “battaglia” combattuta sul blog, non che la battaglia si fosse spostata sulla tribuna di Terni.Quindi il presunto coraggio di affrontare il Drago Rosso sta tutto nella mente del medesimo.”

    27 Giugno 2008, ore 12:24. Drago Rosso scrive:

    Don Chisciotte della Minchia, (omissis).. con la sua pretesa di aver affrontato il Drago Rosso (e invece era andato a rompere i coglioni a un altro), quando invece aveva fatto una figura da MALEDUCATO e da vigliacco….”.

    Lascio al blog i commenti.

    Solo alcune risposte:

    Per Gaula: sono corresponsabile di questa immondizia ma comprendo il tuo disappunto. Al tuo posto la penserei allo stesso modo. Ma se fossi al tuo posto non mi sarei trovato ad essere sistematicamente demolito ogniqualvolta ho osato contraddire le strumentalizzazioni del Drago Rosso.
    Per aver stigmatizzato alcune posizioni palesemente faziose, mi sono ritrovata cucita addosso un ‘etichetta infamante.
    Se fossi al tuo posto, forse, non avrei la testa dura che mi ritrovo.

    Per Attila: mi scuso se non tengo fede ad un impegno che mi ero preso con Lei. Ma lo faccio per renderLe omaggio.
    Ho sempre detto che non concorro ad alcuna carica Societaria o Federale, purtroppo nessuno ha compreso che la mia è sempre stata una battaglia a favore di una critica autorevole ma pacata.
    Non mi sono mai piaciuti i mistificatori e gli incontentabili. Dei mistificatori ho già detto parlando del loro Principe. Gli incontentabili sono coloro ai quali non ne va bene una… tipo gli opuscoli bilingui o i lampadari a gocce nelle sale consiliari utilizzate come palestre di riscaldamento ai C.I.
    Ma ho detto che Le avrei reso omaggio. Ha ragione Lei, mi hanno fatto sapere che farei meglio a stare zitto perchè sto danneggiando questa Dirigenza. Vede, lei aveva ragione Lei a dire che do fastidio ai Capi. Perchè gli attacchi sul blog verso la mia persona sono portati con tale maestria che sono in molti a credere ch’io sia una “testa di legno” della Federazione infiltrata nel blog e questo mette in cattiva luce l’Istituzione.
    Aveva perciò ragione Lei ma avevo ragione anch’io quando dicevo che non mi stavo sacrificando per alcuno e pensavo (e penso) con la mia testa. Se il mio atteggiamento può apparire filogovernativo, apparirà tale con qualsiasi altro “governo”. Non perchè “uno vale l’altro” ma perchè ho capito che c’è molto da fare per il ping pong italiano e chiunque stia al “potere” si deve rimboccare le maniche. Ora vedo molto lavoro per il movimento in generale e molti incontentabili. Conosco gli Italiani… sarà così anche domani.
    Qui non c’è una fede politica da onorare ma uno Sport da sviluppare e la “fede” é la stessa, per chiunque concorra.
    Vedo anche critiche costruttive e una richiesta unanime di maggiore Democrazia. Non mo sono mai messo di traverso in questo tipo di polemiche legittime.
    Un Saluto.

  43. lelesguizzero ha scritto il 29 Giugno 2008 22:35

    Per tutti: ma chi è ettore dernini?

  44. attila ha scritto il 30 Giugno 2008 08:07

    Bertagna, poteva ignorarmi avanti. Non cambia la sostanza, perchè ci sono esempi. Uno ?
    Da una mia discutibile, opinabile ma legittima rimostranza, lei ha fatto subito il mistificatore, “colonizzazione” e merdate del genere che non c’entrano, solo per far apparire uno un bastardo razzista.
    Io avevo detto che scrivano bilingue dove vogliono e che le gente è molto affabile e la zona “curata” dalla mentalità teedesca come un …cioccolatino, tanto per dissipare dubbi e insinuazioni merdose e ai miei chiarimenti, lei mi ha pure preso scorrettamente per il culo, il tutto per attaccare ambiguamente e di cattiveria chi si è permesso di dire qualcosa contro i padroni. Ci ha fatto l’ennesima figura di difensore in malafede e velenoso lei. Tedeschia ai tedeschi, ma per i campionati italiani vorrei l’italiano, non sono campionati tedeschi, la lingua tedesca non ha nulla a che fare.

    Vede, e spero che dopo ci ignoriamo davvero, lei parla di mistificare. Ma lei contro la Fortitudo apre bocca, non lo farebbe mai contro Torino e il suo presidente, credo, di Giardina non parla e tante altre cose. Non me lo ricordo, su Yango e il comportamento incredibile di Nannoni come CT, ha commentato…?

    Lei dice che altri mistificano trovando solo difetti, ma come si chiama qualcuno che difende i potenti e glissa su qualsiasi critica e ignora i post scomodi dove lo posizione della fed è indifendibile e dovrebbe”per forza” criticarla ?

    E ora ignoriamoci, va. Io le riconosco lo sforzo di aparire uno che non difende la fed, ma solo uno a cui danno fastidio gli incontentabili, ma, mi creda Bertagna, faccia qualcosa, cambi politica o modo di porsi, così la gente ha tutt’altra impressione.

  45. Drago Rosso ha scritto il 30 Giugno 2008 14:51

    Testa durissima, quella di Don Chisciotte. Accanto all’intelligenza, ci vuole anche un po’ di elasticità per capire le cose. Il mio primo intervento, sull’espisodio di Eta Beta-Don Chisciotte che parla col giornalista a Terni, credendolo il Drago Rosso, era una semplice puntualizzazione, perciò ho messo in evidenza solo che non c’era stata maleducazione nelle parole dette, vale a dire che invece di un’eventuale offesa (tipo: Drago Rosso vaffanculo), Eta Beta era stato pacato, riferendo semplicemente i suoi messaggi con Costantini. Nel momento in cui Don Chisciotte espande la questione, allora faccio notare che c’è stata una maleducazione “di fondo”, quella di interrompere due persone che stavano parlando per fatti loro, senza nemmeno presentarsi. Questo è tutto. Ci vuole davvero così tanto per capirlo?

  46. eugenio bertagna ha scritto il 30 Giugno 2008 23:56

    Io potrei anche essere “elastico”, sono le parole a non esserlo.
    Le parole sono come macigni, quanto di meno elastico io conosca.
    “senza alcun atto di maleducazione” non lascia àdito ad interpretazioni. Non si parla di gesti o di parole ma di ATTI.
    Atto è qualunque cosa sia compiuto: parole, gesti, comportamenti. Ho affermato io stesso di aver agìto senza presentarmi, come invece :”sarebbe stato più educato fare”. Dopo la mia ammissione, quello che prima non era maleducato, lo diventa. Ma in quell’istante non stavate parlando tra voi, stavate guardando le partite. Forse vi eravate già interrotti per la sorpresa di vedermi tornare sui miei passi, non saprei.

    Mi ritengo una persona mediamente beneducata, certo non raggiungo le vette del bon ton, come quel tipo che scrisse una lettera di scuse a Nicoletta Orsomando (storica annunciatrice tv) perchè era comparso in mutande dinnanzi al televisore mentre la Signorina Buonasera annunciava il tg. Però neppure raggiungo gli abissi frequentati dal Giuda di Sé Stesso.

    P.S.: mi domando incredulo: perchè ha voluto ammorbare, come dice Gaula, un post ironico e simpatico parzialmente dedicato ad un innocuo sfottò verso il sottoscritto, in un’ennesima tragicommedia? Chiedo scusa al Drago Rosso se, per una volta, gli ho rubato la scena. Un Saluto.

  47. eugenio bertagna ha scritto il 1 Luglio 2008 00:24

    Errata corrige:
    P.S.: mi domando incredulo: perchè ha voluto ammorbare, come dice Gaula, un post ironico e simpatico parzialmente dedicato ad un innocuo sfottò verso il sottoscritto, trasformandolo in un’ennesima tragicommedia? Chiedo scusa al Drago Rosso se, per una volta, gli ho rubato la scena. Un Saluto.

  48. ittennico ha scritto il 1 Luglio 2008 13:08

    abbertà! eccheppalle!…ma scusa…. lascialo perdere no? scendi dall’alto del tuo mirabolante italiano e mandalo come lui fa con te!
    ma che ci vuole molto?
    i pacati li ho sempre visti mettere in croce o ardere su un bel pò di legna.
    Poi fai come t pare, l’importante in effetti, per tutti e 2 è comprendere che proprio il vostro alterco dialettico e pure astratto.. visto che manco sapete riconoscervi…. proprio ci rimbalza.
    Tutti lo prendono sotto gamba.. ma a me , aver fatto disputare in germania (basta ipocrisie… c’è pure un importante partito in parlamento) per questioni economiche lo valuto un insulto nella misura in cui quei ! PROVENTI poi venissero usati VERAMENTE PER LA PROMOZIONE , anzi.. io li affiderei direttamente all’attuale responsabile nazionale.
    Almeno avrebbe valso la candela; fuor di ipocrisia, dico pure che come alla maggior parte degli italiani medi, i tedeschi mi stanno pure un pò sulle palle, anche perchè.. come tutti gli stranieri.. quando loro! passano il confine.. mica si sforzano.. no!.. siamo noi che in territorio italiano bisogna sopportare il bilinguismo.
    Mavvia!
    Detto questo vale il discorso che è stato fatto per soldi, ebbene che si investano nel TT ITALIANO.

  49. Alberto Vermiglio ha scritto il 1 Luglio 2008 14:55

    Propongo il gioco di fine stagione:
    (visto che una volta di ’sti tempi c’era Giochi Senza Frontiere, Bilinguismo..ecc…ecc…, Fil Rouge, G. Olivieri e G. Pancaldi, ecc…ecc.., Rosanna Vaudetti e Giulio Marchetti, …)
    ..
    Tanto ormai il Blog ha i giorni contati…
    Facciamo così..:
    Quando interviene il Berta … lo si lascia chiudere il post.
    Ci si (s)post su un altro post!

    Quando viene a Cervia ..lo affogo !!!!

  50. Drago Rosso ha scritto il 1 Luglio 2008 15:34

    Il povero coglione crede di poter prendere per il culo la gente in generale e me in particolare. Fermo restando che continua ad avere la testa durissima e a non capire un cazzo, oltre a essere un finto educato, quindi un vero maleducato, devo smentirlo su un particolare importante.
    Don Chisciotte della Minchia, nonché Giuda personale di Costantini e schiavetto leccaculo di Sciannimanico, dice: “Ma in quell’istante non stavate parlando tra voi, stavate guardando le partite. Forse vi eravate già interrotti per la sorpresa di vedermi tornare sui miei passi, non saprei”.
    Ma davvero pensa di potere farla franca, il grande fesso? Io non stavo parlando con Giovanni Bisi e non ero seduto vicino a Giovanni Bisi, io non mi ero interrotto per la sorpresa di vederlo tornare sui suoi passi, perché io stavo da un’altra parte. Il deficiente si riferisce al giornalista che stava con Giovanni Bisi e che lui crede essere il Drago Rosso e continua a crederlo nonostante le smentite e lo sputtanamento. Quindi, il lurido maligno che tenta di fare trucchetti di merda può continuare a prenderselo tranquillamente nel culo. Per quanto riguarda quel giornalista, ho la leggera sensazione che al prossimo incontro che avrà con Don Chisciotte non rimarrà zitto, ma, educatamente, gli farà notare che razza di coglione lui (Don Chisciotte) sia.
    Povero schiavo di Sciannimanico: smerdato era e smerdato rimarrà, nei secoli dei secoli. Amen.

  51. eugenio bertagna ha scritto il 1 Luglio 2008 22:34

    Dal volantino del Festival Internazionale del Tennistavolo di Cervia 2008, copio/incollo:

    “Ospite d’orrore (dev’essere un refuso, n.d.r.) della manifestazione sarà il famigerato Pulzello d’Ossolian il quale, alla fine delle gare, verrà issato su un palo posto al centro di una (orrenda) pira. Alla pira verrà dato fuoco a cura del Signor Tyler Durden alias Great Worm. Se le fiamme avvolgeranno il Pulzello, egli morirà carbonizzato tra atroci dolori. Se ivece sarà il palo a cedere per primo, il malcapitato precipiterà nelle torbide acque dell ‘Adriatico e quivi affogherà come promesso dal medesimo Durden GWT e preconizzato dalla preveggente sensitività di tal Ittennico Francesco da Florentia.” :-)

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