Olimpiadi 2008
31 Agosto 2008 da Ping Pong Italia
Beijing 2008
Ancora una volta il mio piccolo motto si è riconfermato: prima delle Olimpiadi è importante partecipare, durante è importante arrivare a medaglia e dopo ritorna il calcio.
A parte l’inevitabile destino degli sport che non sono calcio e pochi altri rimangono i risultati di Pechino.
La Cina puntava a 4 medaglie d’oro, se ne avesse vinte 3 sarebbe stato un fallimento.
Inizialmente la Cina si è aggiudicata quelle a squadre e lo hanno fatto con estrema agilità, nemmeno un pensiero. Nel maschile le medaglie d’argento e di bronzo sono andate alla Germania e alla Corea. Nel femminile podio tutto asiatico, argento e bronzo a Singapore e Corea.
Nel singolo sembrava potesse esserci più battaglia ma, alla fine, ghiotti fino in fondo, i cinesi hanno fatto primo, secondo e terzo posto.
Quindi Ma Lin e Zhang Yining sono nella storia delle Olimpiadi, il primo forse è rimasto molto sorpreso e pochi avrebbero scommesso su di lui. Zhang Yining si conferma invece la più grnade giocatrice di tutti i tempi, davvero superlativa.
Unica emozione europea è arrivata dal grande Jorgen Persson classe 1966 che, dopo aver eliminato Samsonov negli 8i e Primorac nei 4i, si è arreso a Wang Hao e, per la medaglia di bronzo, anche a Wang Liqin.
Due parole meritano di essere dette a proposito di Jorgen.
Innanzitutto l’analogia di Atene 2004 dove il suo amico fraterno Waldner aveva subito la stessa sorte sfiorando la medaglia di bronzo perdendo sempre da Wang Liqin. Non bisogna dimenticare gli ultimi anni di attività di Persson quando all’indomani delle Olimpiadi greche aveva deciso di lasciare il pingpong giocato e iniziare la carriera di allenatore in Qatar, e non bisogna dimenticare il suo ritorno da agonista dopo essere stato un anno fermo all’età di 39 anni, insomma un immenso campione ed un grande uomo.
L’Italia ha fatto quello che poteva, l’opportunità avuta da Bobocica contro lo sloveno Tokic avrebbe dato maggior fiducia a questo giovanotto che merita, e glielo auguro, risultati sempre più esaltanti.
Le ragazze nulla hanno potuto fare contro avversarie più forti. Per loro resta il rammarico di aver gettato al vento un anno di attività proprio quando la loro classifica era all’apice, infatti, lo ricordo, tra febbraio e marzo 2007 Tan Monfardini e Stefanova erano rispettivamente n. 22 e 23 del mondo, oggi sono 67 e 75.
Ora ricomincia l’attività, diciamo così, di tutti i giorni, prossimo Pro Tour, manco a dirlo, in Cina a Shanghai dall’11 al 14 di Settembre. Per cose più europee appuntamento a San Pietroburgo per i Campionati Europei assoluti, chissà che Bobo…
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