L’Olimpiade del Drago

3 Settembre 2008 da Ping Pong Italia 

del Drago Rosso

E rieccomi qua, pronto a dare qualche resoconto e parecchi retroscena di quello che accade

nel mondo del tennistavolo, cominciando con l’Olimpiade di Pechino. Una premessa: in questo articolo non affronto le fantasie sui presunti ordini di scuderia dei cinesi (e sulle conseguenti fesserie che alcuni commentatori si sono inventati su quella scia). Siccome sono stato io il primo a parlarne in maniera accurata, e con conoscenza diretta, sono in grado di spiegare cosa succede davvero e lo farò in un articolo successivo. Comincio quindi con le indicazioni principali che sono venute fuori dai Giochi. Suddivido tutto in capitoli, così ognuno si legge quello che preferisce e in modo che nessuno si annoi e dica falsità accusandomi di essere lungo: non è vero che sono lungo, sono lunghissimo!

TRIONFO CINESE

Per la prima volta nella storia, la Cina ha vinto tutte le medaglie olimpiche disponibili. Alle altre nazioni sono andati solo gli argenti e i bronzi delle gare a squadre (Germania e Sud Corea fra gli uomini, Singapore e Sud Corea fra le donne). Non è la prima volta che il podio del singolo femminile è tutto cinese, accadde già nel 1988, a Seul, prima volta del tennistavolo all’Olimpiade: Chen Jing, Li Huifen e Jiao Zhimin sul podio. Stavolta Zhang Yining, Wang Nan e Guo Yue. Ma è la prima volta che accade nel singolo maschile: Ma Lin, Wang Hao e Wang Liqin. E’ il risultato di anni di ridicole battaglie dell’Ittf e delle nazioni europee contro i cinesi. Invece di studiare e lavorare, per tentare di ridurre il divario con i cinesi, gli europei, con l’aiuto dell’Ittf, hanno preferito seguire un’altra strada, molto più facile secondo le loro menti ottuse: cambiare le regole per poter battere più facilmente i cinesi. E, come ho già detto altre volte, sono arrivati i cambiamenti che stanno distruggendo la spettacolarità del nostro sport: pallina da 40 millimetri (lo scandalo più grande), set a 11 punti (siamo tornati all’oratorio e alle parrocchie, senza offesa per quei luoghi ovviamente), due doppi dalla stessa parte del tabellone all’Olimpiade (fu così ad Atene, una vergogna per lo sport), infine la gara a squadre all’Olimpiade, sempre per togliere una medaglia alla Cina e darla a qualcun altro, che altrimenti starebbe lì a piangere miseria. Non hanno ottenuto altro risultato che quello di fare incazzare i cinesi, che hanno deciso di bastonare tutti. Del resto, basta vedere cosa è successo ai Mondiali individuali di Zagabria, con tutte finali cinesi e anche semifinali in molti casi, per capire che non c’è alcuna speranza per gli europei.

NUOVI REGALI

Ma gli europei continuano a non voler capire, continuano a odiare i cinesi, a considerarli antipatici (sto parlando di tutti: giocatori, allenatori, spettatori, appassionati dei blog e dei forum) e a illudersi che questo o quel giocatore possano interrompere la supremazia cinese. E non vogliono capire che questa supremazia viene dal duro lavoro dei giocatori, dallo studio degli allenatori e degli esperti, non da chissà quale miracolo divino. Ecco la vera differenza fra cinesi ed europei: i cinesi si fanno un mazzo così, gli europei stanno ad aspettare i regali. Che puntualmente arrivano dall’Ittf. Dopo la squallida regola dei due doppi dalla stessa parte del tabellone e dopo l’introduzione della gara a squadre, ripeto: per togliere una medaglia ai cinesi, ecco una nuova e patetica prospettiva: chiedere il doppio bronzo alle Olimpiadi. E qui siamo al capolavoro del presidente dell’Ittf Adham Sharara, che davvero non sa più cosa inventarsi per regalare agli europei qualche medaglia senza onore. E in un’intervista sul sito dell’Ittf se ne esce con nuove geniali proposte, udite udite: pallina da 42 millimetri, rete più alta di un centimetro, due soli giocatori per nazione all’Olimpiade, e un torneo olimpico di doppio con una sola coppia per nazione. Perché non dare direttamente un oro olimpico agli europei? E con la pallina a 42 millimetri e la rete più alta di un centimetro torneremo definitivamente alle parrocchie. Congratulazioni.

CONFERENZA STAMPA

Comunque, ecco cosa è successo a Pechino, poco prima della finale per il bronzo, fra Wang Liqin e Persson (di cui parlerò fra poco). Naturalmente, di tutto questo non troverete mai traccia sul sito dell’Ittf o su quello della Fitet, tanto per confermare che gli appassionati sono considerati solo poveri fessi da tenere all’oscuro di tutto. Quindi, c’è stata la conferenza stampa conclusiva di Sharara e lo spettacolo è stato penoso. C’erano solo una decina di giornalisti, i cinesi hanno completamente snobbato Sharara e l’Ittf. Un tedesco, che non è giornalista, ha chiesto se si può avere il doppio bronzo all’Olimpiade, come avviene per altri sport. Ma è meglio spiegare in quali sport ciò si verifica: solo in quelli di combattimento, con un solo motivo, la sicurezza degli atleti, per evitare loro eccessivi rischi, visto che hanno già alle spalle altri match che pesano sul fisico. Così, boxe, judo, taekwondo e lotta hanno il bronzo per entrambi gli atleti che perdono in semifinale. Ma per gli altri sport il doppio bronzo non ha alcun motivo di esistere. Sharara ha risposto che l’Ittf chiederà al Comitato Olimpico Internazionale di mettere il doppio bronzo nel tennistavolo. Ha anche aggiunto che il CIO decide autonomamente, facendo capire che la cosa non sarà facile. Per la verità, è già una vergogna che venga fatta questa richiesta. Per un minimo senso di dignità, l’Ittf si dovrebbe astenere dal chiedere il doppio bronzo, ma figuriamoci, non sa più cosa fare per accontentare gli sfaticati europei. Già grida vendetta il bronzo al doppio danese nel 2004, l’unica speranza è che il CIO mandi a quel paese la richiesta dell’Ittf. Fra l’altro, se dovesse passare, tutti gli altri sport avrebbero il diritto di chiedere il doppio bronzo. Già mi immagino le risate che si faranno tutte le altre federazioni mondiali quando sapranno che quei poveracci del tennistavolo vanno a elemosinare, come pezzenti, una medaglia in più perché non sono capaci di vincerla sul campo di gara.

AIUTI DAI CINESI

Ma nella conferenza stampa è stato detto qualcos’altro di interessante, questo sì riferito, ma non completamente, nelle cronache di Palazzo, sui siti ufficiali. Sharara ha annunciato più collaborazione da parte dei cinesi perché, ha spiegato, dopo l’Olimpiade, possono aprirsi un po’ di più di quanto fatto nel periodo precedente. Ha ricevuto assicurazioni di aiuti e di stage da parte della Cina. Ma il tedesco che aveva fatto la domanda sul doppio bronzo ha obbiettato che gli stage in Cina già ci sono per i giovani europei, che lo scambio di esperienze e di tecnici c’è già stato, e allora, cosa ci sarà di nuovo che effettivamente aiuterà gli europei? Sharara non ha potuto dare indicazioni più precise perché non ce ne sono. Cosa si aspettano gli europei? Che i cinesi rivelino loro chissà qualche segreto per giocare meglio e vincere? Non ci sono segreti, quando lo capiranno gli idioti europei? Se uno, con un minimo di intelligenza, guarda il video di una partita dei cinesi può capire quali sono le innovazioni tecniche, l’impostazione nei movimenti delle gambe e del corpo. Ma figuriamoci, i cosiddetti tecnici europei, se dobbiamo dire la verità, disprezzano i cinesi e sono convinti di essere loro i depositari della scienza pongistica. I tecnici europei, soprattutto quelli tedeschi (i peggiori in assoluto, i più ignoranti e arroganti), pensano che i cinesi vincano solo perché sono milioni a praticare questo sport, non si pongono mai la domanda sugli studi profondi che i cinesi fanno. Noooooo, gli europei pensano di essere i più furbi e vanno dai cinesi a chiedere: diteci il segreto per vincere. E nello stesso tempo pensano: come mi stanno sui coglioni ’sti cinesi. E così andranno sempre più avanti sulla strada della distruzione completa.

PERSSON

Non è un caso che Jorgen Persson, a 42 anni, sia arrivato in semifinale. E non lo è a maggior ragione se si considera che la stessa impresa riuscì a Waldner nel 2004 (dopo uno splendido stage a Senigallia, organizzato da Costantini, con Samsonov, Schlager e tanti altri europei. Fu lo stesso Waldner a dire che da anni non si allenava così bene, tanto per capirci. Perrson rappresenta l’ultimo vero sforzo che l’Europa ha fatto per contrastare i cinesi, certo favorita anche da una generazione di fenomeni come Waldner, Persson, Appelgren, Lindh, ma originata da studi seri, da un’evoluzione tecnica che poi è stata copiata dagli stessi cinesi per produrre fuoriclasse come Kong Linghui e Wang Liqin, e tanti altri campioni dall’impugnatura all’europea, di cui Ma Long è solo l’ultimo esempio. Persson, quindi, rappresenta ancora oggi il massimo livello tecnico nato in Europa: la scuola svedese, che a sua volta riprese quella di 10-15 anni prima, che aveva avuto come alfieri Alser (scomparso in un incidente aereo), Bengtsson e Johansson, questi ultimi due capaci di vincere il Mondiale a squadre nel 1973, superando Cina e Giappone, giocando praticamente in due, visto che il terzo, pur bravo, era di livello inferiore. Persson ha mostrato cosa può fare un giocatore, pur “anziano”, con una grande base tecnica. Ha approfittato di un quarto di tabellone senza cinesi, ma un po’ di fortuna se l’è pure meritata e ha battuto un cinese di Hong Kong, Cheung Yuk. E comunque, ha superato il più forte europeo, Samsonov, che purtroppo ha mostrato ancora una volta qualche limite mentale nei grandi appuntamenti (anche di lui parlerò fra poco). Persson ha poi dovuto fermarsi di fronte ai cinesi, ma, obbiettivamente, non avrebbe potuto ottenere di più contro di loro, è stato bravo a fare bella figura sia in semifinale con Wang Hao sia nella finale per il bronzo con Wang Liqin.

EUROPEI

E passiamo agli europei, cominciando da Samsonov. Era la sua grande occasione, col tabellone liscio fino alla semifinale con Wang Hao (privilegio che si era guadagnato con i risultati che gli avevano permesso di scavalcare Boll nella classifica mondiale e ottenere la testa di serie n.4 nel tabellone olimpico), ma l’ha sprecata con una prova incomprensibile. In vantaggio 3-1 su Persson, si è incartato ed è andato fuori di testa nel sesto set, quando conduceva 9-8. Su quel punteggio, Samsonov ha mandato la pallina a sbattere contro il bordo del tavolo: sullo spigolo diceva lui, sul lato diceva Persson, e anche l’arbitro. Dopo tante discussioni, Persson ha accettato di ripetere il punto, con Samsonov sempre più nervoso, ma ugualmente in grado di andare sul 10-8. Il nervosismo per quel punto sarebbe dovuto essere scomparso, visto che comunque Samsonov si trovava sul 10-8, ma lui non ha saputo calmarsi e ha perso il set e la partita. E’ qualcosa di inspiegabile questo comportamento di Samsonov, e segue altre prove non esaltanti in precedenti Mondiali e Olimpiadi, quando ha perso alcune partite quasi senza giocare, come se non fosse convinto di vincere. Ed è anche vero che, pur riconoscendo tutta la bravura a Persson, non sarebbe dovuto arrivare al 9-8 del sesto set, ma avrebbe dovuto vincere prima.
Dall’Europa non c’è altro, se non la conferma che Boll è limitato, nettamente sconfitto da Oh Sang Eun, e che Ovtcharov non ha alcuna speranza di diventare uno sfidante dei cinesi: è stato distrutto da Ko Lai Chak, di Hong Kong (si chiamava Gao Lize quando giocava per la Cina), un buon pennaiolo che non è mai stato un campione e che ha ormai quasi 32 anni. Lo ripeto: Ovtcharov è stato impostato bene ed è migliorato sotto la guida di Leo Amizic, poi si è fermato, perché la Germania è la nazione degli incompetenti, buona a vincere qualcosa solo in Europa perché si confronta con altri ritardati tecnici (e comunque perde fra le donne perché c’è la Romania a darle bastonate). Insomma, davvero qualcuno è convinto che possa diventare un giocatore in grado di sfidare gli asiatici? Stiamo scherzando? Ognuno è libero di non capire una mazza di tennistavolo, ma c’è un limite anche alle barzellette.

SQUADRE MASCHILI

Cerco di dare qualche indicazione sulle gare, cominciando da quella a squadre maschili. La Germania in finale può apparire in contrasto con quello che ho detto prima, ma è meglio esaminare bene la situazione e mettere in evidenza il suicidio della Corea del Sud, che ha buttato via un argento sicuro. E lo ha fatto prima dell’Olimpiade, al momento delle qualificazioni. Avete visto che la squadra sudcoreana era formata da Yoo Seung Min, Oh Sang Eun e Yoon Jae Young. Come mai non c’era Joo Se Hyuk? Perché i sudcoreani hanno deciso che i due sicuri erano Yoo Seung Min e Oh Sang Eun e che il terzo giocatore, quello che avrebbe dovuto guadagnarsi i Giochi attraverso le qualificazioni continentali, sarebbe uscito da un torneo interno. Così, a vincere è stato Yoon Jae Young, che ha poi partecipato alle qualificazioni asiatiche ed è andato a Pechino. Lui è più debole di Joo Se Hyuk, ma nei tornei interni, coi giocatori che si conoscono bene, soprattutto un difensore come Joo Se Hyuk si trova male contro compagni che sanno come giocare contro di lui. Così, Joo Se Hyuk ha perso e la Corea del Sud ha schierato una squadra col n.25 della classifica mondiale anziché col n.9 Joo Se Hyuk. Il tabellone della gara a squadre è stato fatto in base a una classifica di squadra molto particolare, che non teneva conto della somma delle posizioni dei singoli giocatori (classifica di luglio). In questo caso, la Corea del Sud sarebbe stata comunque avanti alla Germania: Yoo Seung Min n.8, Oh Sang Eun n.15, Yoon Yae Young n.25, totale 48; Boll n.6, Ovtcharov n.14, quel pippone di Suss n.40, totale 60. Invece, si procedeva così, con una specie di simulazione dei possibili confronti fra giocatori: i numeri 1 delle due squadre, i numeri 2 e i numeri 3, tenendo conto che il numero 1 giocava 2 singoli, e si vedeva alla fine chi faceva 3 punti. Esempio pratico: Boll, in base alla classifica, supera Yoo Seung Min e Oh Sang Eun, quindi dà 2 punti alla Germania, il numero 2 Ovtcharov è superiore al numero 2 coreano Oh Sang Eun e dà un altro punto alla Germania, quindi la Germania ha 3 punti sicuri contro la Sud Corea e le sta davanti in questa speciale classifica che serve a stabilire le teste di serie. Se i coreani avessero portato Joo Se Hyuk, n.9, Boll avrebbe comunque fatto 2 punti, sia pure virtuali, ma i coreani avrebbero preso gli altri 3, visto che Yoo Seung Min e Joo Se Hyuk sopravanzano Ovtcharov e, chiunque dei due in coppia con Oh Sang Eun, avrebbero preso il terzo punto nel doppio contro Ovtcharov e Suss. Così, la Corea del Sud sarebbe stata dalla parte opposta alla Cina, invece di incontrarla in semifinale, e la Germania avrebbe trovato proprio la Corea del Sud, e avrebbe perso contro Yoo Seung Min, Joo Se Hyuk e Oh Sang Eun (che nel singolo, poi, ha stroncato Boll), o avrebbe trovato la Cina in semifinale (dipendeva dal sorteggio delle teste di serie n.3 e n.4) e avrebbe preso le stesse bastonate che ha preso in finale. In più, si deve considerare che la Germania deve ringraziare Kan Yo, cinese naturalizzato giapponese, che ha buttato la partita contro Ovtcharov, e il Giappone che ha portato a Pechino non i più forti ma addirittura Kishikawa, altrimenti la Germania avrebbe perso in semifinale. Tutto il resto, è venuto di conseguenza, con Hong Kong che si è ritrovata proprio la Corea del Sud nei playoff per la medaglia di bronzo e non la Germania (ricordo ancora che Ko Lai Chak ha bruciato Ovtcharov nel singolo) che avrebbe potuto battere senza problemi (solo Boll poteva fare 2 punti, Ovtcharov e Suss erano fuori). Da un regolamento assurdo (uno dei tanti dell’Ittf) e dalle decisioni sballate di sudcoreani e giapponesi è venuto fuori questo pasticcio. La Germania si tiene l’argento, ma il significato tecnico è completamente diverso. Contro la Cina, infatti, si è vista la differenza galattica.

SQUADRE FEMMINILI

Un torneo senza alcun interesse, visto lo strapotere della Cina, che poteva giocare solo con Zhang Yining e Guo Yue, e che, per volere dei capi, ha deciso di regalare una medaglia d’oro a Wang Nan, che ha scavalcato la più forte Li Xiaoxia. Singapore è arrivato in finale (ci era già riuscito ai Giochi Asiatici) con Li Jiawei, che emigrò da Pechino a Singapore quando aveva 14 anni, e con due cinesi come Wang Yuegu e Feng Tianwei arrivate più di recente. Insomma, un’altra Cina, come Hong Kong. E come altre nazioni, a cominciare dagli Usa, che hanno eliminato la Romania in un incontro più equilibrato di quanto appaia dal punteggio. Dodean e Samara, con Necula al posto della Hirici rispetto ai Mondiali a squadra di Guangzhou, si sono confermate fra le prime 8 squadre del mondo, a riprova del gran lavoro che quella Federazione sta facendo. Un altro schiaffo alla “grande” Italia di Sciannimanico, che nemmeno è riuscita a qualificarsi.

GARE INDIVIDUALI

Prima di entrare nell’analisi tecnica delle gare di singolare, bisogna fare un’importante premessa, che riguarda i tabelloni. La vergogna delle qualificazioni mondiali, con l’Ittf che ha allargato la partecipazione a tutti (con qualcuno che dignitosamente ha rifiutato) è diventata vera e propria oscenità al momento della compilazione dei tabelloni. L’allargamento senza limiti dei partecipanti ha prodotto un tabellone che partiva dai 128imi di finale, vale a dire che si trattava di un tabellone da 256 giocatori, ma con soli 27 fra gli uomini e 28 fra le donne piazzati in quel turno. Dal turno successivo si andava avanti con 16 giocatori piazzati alla volta, i 16 migliori erano inseriti direttamente nel 16imi di finale. Non era un tabellone, era una porcata, diretta conseguenza dei ripescaggi di massa voluti dall’Ittf per accontentare le nazioni “povere”, come l’Italia, che non riuscivano a piazzare giocatori con le loro forze. Sui ripescaggi degli azzurri (solo Tan Wenling si è qualificata regolarmente) parlerò dopo, anche a proposito di una lettera pubblicata sul sito Fitet. Comunque, è stato il peggior tabellone di singolo fra quelli di tutti gli sport all’Olimpiade di Pechino. I risultati sono banali nella loro regolarità. Nel femminile, ci sono solo 5 europee ai 16imi di finale: Toth e Pota per l’Ungheria, Kostromina e Viktoria Pavlovich per la Bielorussia, Boros per la Croazia, tutte le altre sono cinesi, della madre patria o disseminate per il mondo. Zhang Yining ha avuto un solo problema nel torneo, quando ha trovato Feng Tianwei (cinese emigrata a Singapore, come ho già detto) nei quarti di finale. Un arbitro fin troppo solerte ha detto che una gomma della racchetta di Zhang Yining era ondulata. Zhang Yining ha dovuto cambiare racchetta e si è trovata molto male, tanto da dover lottare strenuamente, ma alla fine ha vinto 4-1. Poi, nessun ostacolo: dominate Li Jiawei in semifinale e Wang Nan in finale. Guo Yue ha perso in semifinale con Wang Nan, ma su questo, come detto all’inizio tornerò con un altro articolo. Fra gli uomini, apparente sorpresa la vittoria di Ma Lin, che però aveva già battuto i suoi compagni in altre gare. Per Wang Hao, il più forte in questo momento, si è ripetuta la finale di Atene, quando non riuscì a esprimere il suo gioco, ebbe paura e perse. E’ stato lo stesso qui. Wang Liqin ha sciupato la sua ultima occasione, soprattutto nel terzo set della semifinale con Ma Lin, quando conduceva 8-4 e 9-5: andare sull’1-2 avrebbe fatto spaventare Ma Lin, che invece ha respirato e alla fine ha vinto. Anche su voci di presunti ordini dall’alto, messe in giro da un poveraccio, chiarirò nello stesso articolo in cui parlerò delle donne.

AZZURRI

La Gazzetta dello Sport, nelle pagelle compilate dal responsabile degli sport olimpici (quindi non da un redattore qualunque, ma da un caporedattore, che sta poco sotto il direttore nella scala gerarchica del giornale), ha dato 4,5 all’Italia del tennistavolo e ha piazzato la nostra spedizione fra le peggiori della squadra olimpica italiana. Ovviamente, il sito Fitet, pronto a eccitarsi alla minima notizia che appare sull’ultimo giornale di provincia, si è guardato bene dal riferire o dal commentare. No, abbiamo ancora nella mente le manie di grandezza del presidente Sciannimanico che, in un’intervista sul sito Fitet, parlava addirittura di possibilità di medaglia, secondo questo concetto: le uniche imbattibili sono le cinesi della squadra ufficiale, le altre sono tutte abbordabili, si può arrivare negli ottavi e a quel punto perché non sperare in una medaglia? Sì, come io spero di trombarmi Claudia Schiffer. Avevo detto che siamo oltre le barzellette. Ma qui siamo entrati in una galassia ancora più fantastica, quella delle straminchiate, che nemmeno l’astronave di Star Trek è in grado di raggiungere. Roba da far rizzare ancor di più le orecchie del dottor Spock, già lunghe mezzo metro. La realtà è quella che abbiamo visto: una buona prova di Bobocica (vittoria con Kuzmin), che sta migliorando molto, il grigiore per Tan Wenling e Stefanova, che battono giocatrici di classifica inferiore (ed è già un progresso rispetto a quanto fatto nell’ultimo anno) e perdono non appena il livello si alza un po’. Ormai, è quella la loro dimensione e questa gestione della Fitet è la maggiore responsabile dello sfacelo.

POLEMICHE AZZURRE

A difesa dell’indifendibile, però, si ergono la Fitet e i suoi servi. Il solito schiavetto di Sciannimanico, su questo blog (che ora non è più blog, lo so), si è messo a disquisire su quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport: pongisti nella colonna degli azzurri ko. L’accusa: non si è parlato dei buoni risultati di Bobocica. Inoltre, non si possono fare paragoni con Atene. Il pretesto è buono per accusare di malafede la Gazzetta e chi vi scrive. Ora, fermo restando che la Gazzetta può difendersi da sola e che di solito non si occupa dei microbi, avendo interlocutori molto più importanti, qualcosa si può far notare, di particolarmente clamoroso. Don Chisciotte della Minchia non dice, in perfetta malafede, che il giorno prima di quello in cui l’Italia era stata messa nella colonna dei ko, gli azzurri stavano nella colonna degli ok, con riferimento alla “bella impresa” di Bobocica che aveva battuto Kuzmin. E allora, chi è in malafede? La Gazzetta ha riportato sia le buone sia le cattive notizie. Lo schiavetto di Sciannimanico ha fatto finta di non vedere quella in cui si esaltava Bobocica. Ognuno può giudicare. Quanto poi ai paragoni “impossibili” fra Atene e Pechino, la questione è molto semplice: i c.t. di allora, Costantini ed Errigo, qualificarono 4 atleti nei singoli e un doppio direttamente, più un ripescato nel doppio, con buoni risultati nei Giochi, fino agli ottavi del doppio femminile; i c.t. di adesso hanno qualificato solo un’atleta nel singolo, più 2 ripescati nei singoli, fallendo la qualificazione a squadre. Il paragone è semplice: quelli di Atene ottennero qualificazioni e buoni risultati nelle gare allora in programma; quelli di Pechino non hanno ottenuto qualificazioni e buoni risultati nelle gare adesso in programma. Alla faccia di chi vuole imbrogliare le carte.

SITO FITET

Ma passiamo al sito Fitet, sempre più spettacolare. Prima prodezza: Bobocica ottiene il miglior risultato di un azzurro alle Olimpiadi. Con tutto il rispetto per Bobocica (di cui io sono il primo estimatore, tanto da essermi esposto con un pronostico da primi 20 del mondo fra qualche anno), questa è una colossale bugia. Intanto, Bobocica è arrivato nel turno di tabellone dei primi 64, per tutto quello che ho spiegato prima ce n’erano solo 48 in quel turno, ma questo non significa che lui sia nei 48. Se poi vogliamo essere pignoli, Costantini, a Seul 1988, stava nelle posizioni dalla 32 alla 40. Quindi, per favore, siamo seri. La cosa più divertente, però, è la pubblicazione di una lettera in cui si dice che è ingiusto definire Bobocica “ripescato”, come ha scritto giustamente la Gazzetta dello Sport. Bene, quel lettore si deve rassegnare: Mihai Bobocica è un ripescato, non un qualificato, così come ripescata è Nikoleta Stefanova. Alle qualificazioni mondiali a Budapest, la stessa Ittf non ha potuto fare a meno di dichiarare ufficialmente che i qualificati erano 3, solo 3, soltanto 3, solamente 3. Poi, avendo deciso di allargare clientelarmente la partecipazione olimpica, sfruttando il cavillo delle quote per la gara a squadre, ecco che l’Ittf ha comunicato, dopo la conclusione delle qualificazioni, che molti altri atleti entravano nelle liste per Pechino. Così, è rientrata Stefanova, che aveva vinto una sola partita, con la Odorova, ma che addirittura sarebbe andata a Pechino anche se avesse perso quella partita, visto che poi è stata ammessa anche la Odorova. Ma ci rendiamo conto o no? “Qualificarsi” senza vincere una sola partita? Oltre tutti i confini dell’assurdo. Ed è rientrato Bobocica, che almeno qualche partita in più di Stefanova l’aveva vinta. Ma resta la realtà indiscutibile: sono stati RIPESCATI. Capito? RIPESCATI. Che piaccia o no ai sostenitori della Fitet: RIPESCATI. Ma il bello doveva ancora arrivare, perché due nazioni molto più serie, Olanda e Svezia, negavano a due loro atleti di andare a Pechino, perché non si erano qualificati, ma erano stati, attenzione, RIPESCATI. Così, l’olandese Keen, esattamente nella stessa posizione della Stefanova nell’equivalente torneo maschile, non è stato mandato all’Olimpiade. E la svedese Eckolm, più o meno nella stessa posizione di Bobocica nell’equivalente torneo femminile, non è stata mandata a Pechino. Olanda e Svezia non hanno mandato a Pechino i RIPESCATI, l’Italia ha invece mandato a Pechino i RIPESCATI. Ecco la differenza, che ora dovrebbe essere un po’ più chiara sia a chi ha inviato la lettera al sito Fitet, sia alla Fitet stessa.
In conclusione, resta la brutta figura dell’Italia, che continua a precipitare sempre di più nell’abisso tecnico e organizzativo, inaugurato con la cacciata di Massimo Costantini e Maurizio Errigo dalla guida della nazionale, e di Giovanni Bisi dalla guida del settore tecnico federale. Che squallida figura davanti al mondo intero e nell’occasione più importante: l’Olimpiade.

Commenti

26 risposte per “L’Olimpiade del Drago”

  1. Alessio ha scritto il 3 Settembre 2008 15:08

    Bentornato Drago..
    Ci racconti cosa è successo a Bobo sul 5-1 al 7imo con Tokic quando ha fatto solo 1 punto dei successivi 11????

  2. lelesguizzero ha scritto il 4 Settembre 2008 11:53

    Per drago: prima scrivi:

    “Avevo detto che siamo oltre le barzellette. Ma qui siamo entrati in una galassia ancora più fantastica, quella delle straminchiate, ”

    e poi, giustamente ad avvalorare la tua tesi aggiungi:

    “Con tutto il rispetto per Bobocica (di cui io sono il primo estimatore, tanto da essermi esposto con un pronostico da primi 20 del mondo fra qualche anno), ”

    Questa è imbattibile come il recod di bolt nei 100 m.

  3. Drago Rosso ha scritto il 4 Settembre 2008 13:21

    Scusate, avevo dimenticato una cosa: RI-PE-SCA-TI
    E poi, piccola precisazione: Bolt ha rallentato negli ultimi 10 metri e si è addirittura girato a guardare gli altri, il suo stesso record lo batte eccome.

  4. lelesguizzero ha scritto il 4 Settembre 2008 16:21

    Per drago: sopra scrivi:

    “E poi, piccola precisazione: Bolt ha rallentato negli ultimi 10 metri e si è addirittura girato a guardare gli altri, il suo stesso record lo batte eccome”.

    Hai ragione….anche tu puoi tranquillamente battere la barzelletta che hai scritto su bobo….a questo non ci avevo pensato.

  5. lelesguizzero ha scritto il 4 Settembre 2008 16:25

    Per drago: sopra scrivi.

    “Ognuno è libero di non capire una mazza di tennistavolo, ma c’è un limite anche alle barzellette”.

    Non sono d’accordo………alle barzellette ahimè limite non c’è!!!

  6. lelesguizzero ha scritto il 4 Settembre 2008 16:29

    Personalmente credo che Jorgen Persson abbia colto il quarto posto sfruttando i benefici dello stage di sui sopra:

    “(dopo uno splendido stage a Senigallia, organizzato da Costantini, con Samsonov, Schlager e tanti altri europei. Fu lo stesso Waldner a dire che da anni non si allenava così bene,”

    Diciamo che aveva impostato la preparazione nel long term practice.

  7. oldmago ha scritto il 4 Settembre 2008 18:50

    “… illudersi che questo o quel giocatore possano interrompere la supremazia cinese. E non vogliono capire che questa supremazia viene dal duro lavoro dei giocatori, dallo studio degli allenatori e degli esperti, non da chissà quale miracolo divino.”

    E’ un discorso ineccepibile su cui mi trovo d’accordo su tutta la linea e che avevo accennato anch’io a tutte le eprsone con cui si è discusso prima delle O.

    Un giorno prima di andare alle Olimpiadi, mi son allenato un po’ con Tokic in Slovenija e poi, davanti ad una birra io e un’acqua minerale lui, si parlava dello stage che ha fatto qualche giorno prima in Germania, assieme a Kreanga, Boll, Samsonov e altri…la mentalità era del “gruppo europeo contro la corazzata cinese”.

    Io gli ho detto che, secondo me, non ci sono chances nè ora, nè probabilmente per i prossimi anni, a parte qualche exploit. Attualmente c’è troppa differenza, partecipazione, scuole, tecnici, sparrings ma soprattutto, come dice anche Bojan “noi europei ci alleniamo parecchio e abbastanza duramente, ma i cinesi sempre più di noi, con più durezza e disciplina”. Ecco i “segreti”…stanno diventando inarrivabili i cinesi, una generazione di Waldi, Persson e Appel non nasce ogni giorno e i nostri migliori sono vecchi.

    Ovtcharov, Drinkhall, Evans e altre promesse credo siano un po’ poco, sia quantitativamente che qualitativamente. Il problema, oltre al fatto tecnico, è nell’impegno, nella determinazione e nella disciplina, si deve migliorare prima di tutto la mentalità. In Italia, credo, il discorso è ancora più esasperato,
    Ero ad un torneo in Croazia, l’altro giorno: un paio di… noti allenatori che hanno lavorato anche in Italia mi hanno detto che non vedono tanto proponibile in Italia na mentalità da sergenti di ferro tipo Stencel…io non so se sia vero, preò questa è l’unica strada che bisogna cercare di percorrere.

    E’ vero quello che dice il Drago, tecnicamente la Germania sta scadendo, anni fa ho trovato Mario e Leo, Cordas, Jeler, Korpa, Turina, Hudetz, il TT era più Jugoslavo; ora i tecnici pur seri, lavoratori credono di poter fare a meno, vedi i vari Preuss che ha preso il posto, si fa per dire di Amizic, Schimmelpfennig, Prause e altri.Il lavoro in Germania perde qualità e sta diventando monotono, senza spazio all’individualità, anche se continua a sfornare giocatori abbastanza buoni e il lavoro è sempre serio. Ma i cinesi sono ad un altro livello per tutto.

    Per Bobo mi dispiace, è un gran giocatore, secondo me però l’ho visto agli italiani qualche anno fa condurre nettamente contrro Mondy e poi black out, a Velenje essere superiore per 3/4 di ogni set a Mazunov e poi perdere e ora 5 a 1 e…mah, credo dovrebbe essere allenata meglio una certa…mentalità in gara.
    Ha tante possibilità ma da disciplinare altrimenti.

  8. lelesguizzero ha scritto il 4 Settembre 2008 18:53

    Vorrei esortare il draghetto ad una maggiore fantasia e a non limitarsi alla semplice applicazione del manuale del piccolo comunista giornalista.

    Ora dice che bobo entrerà nei 20 del mondo, ben sapendo che è impresa impossibile, e poi tra qualche tempo, inizierà a dire che non ci è entrato per colpa della fitet, che se c’era costantini entrava di sicuro eccecc.

    PS con preghiera all’admin di non censura.

  9. eugenio bertagna ha scritto il 4 Settembre 2008 20:07

    Speravo che i bollori estivi fossero passati ma vedo che non è così.
    Vengo tirato in ballo ( per i nuovi lettori del blog faccio presente che il mio nick “ombra” è Don Chisciotte della Minchia) e allora replico… anzi, obietto.

    Riguardo la presunta malafede con la quale avrei attaccato la Gazzetta replico che ciò è falso: infatti nel giorno in cui l’Italia del tt era finita ko la “rosa” sparava un “peggio che ad Atene” citando addirittura il doppio che quest’anno non si giocava. Il giorno prima, invece, eravamo ancora tra gli sport OK, in quanto ancora in gara, quindi cosa ci sarebbe stato da recriminare? In più, e qui il Drago omette di rendermi giustizia, avevo scritto in risposta a Ittennico che si soffermava sulla foto spiritosa della Tan, scrivendo: “Sorvolo sulla foto ad effetto clown perchè in realtà nei giorni scorsi è apparsa una bella foto di Bobo intento a servire. Finchè si era dentro la foto era neutra, appena fuori parte il pernacchio, vabbè, ci può stare.”
    Perciò nessuna malafede, ho citato anche se solo per l’aspetto fotografico il trafiletto del giorno precedente, il punto è che non me la sentivo di sottoscrivere che la spedizione a Beijing fosse, nel suo complesso, fallimentare come lasciato intendere dal commento definitivo della Gazzetta.

    Io che non sono in malafede ho più volte ribadito sul blog che la “qualificazione” o, se vogliamo, il ripescaggiodi Budapest è stato un regalo per alcune federazioni, tra le quali la nostra, mentre altri Comitati Olimpici, per tutti quello Olandese, non hanno giudicato “condizione sufficiente” quel risultato ed hanno preferito lasciare a casa Keen. E l’ho pure scritto che davo ragione al D.R. anche se so benissimo che lui non sa che farsene. Un Saluto.

    P.S. ho notato un simpatico, quanto involontario, siparietto nella Home Page dove troviamo il bel disegno raffigurante UN drago rosso che rivolge le sue lingue di fuoco verso il sottoscritto “rassegnato” in quel di Termeno. ” :-)
    Mi raccomando eh: simpatico e involontario, sono scritti senza virgolette, non fraintendiamo….

  10. record ha scritto il 4 Settembre 2008 20:37

    il drago non ha bisogno di creatività ulteriore. già gli basta la realtà del teatrino fitet.

    a’ sguixx, io di pazienza ne ho da vendere, ma kèlle du’ paaalleeee kessseiiiii … miii, sei diventato insopportabile…………. e dì qualcosa di intelligente ogni tanto invece delle stupidaggini gratuite buttate lì solo per riempire lo spazio vuoto del video… mica ti chiedo tanto, non credo tu sia così stupido come vuoi sembrare.. e usalo quel cervello e dì qualcosa di utile che forse puoi farlo se ti impegni.

  11. Drago Rosso ha scritto il 4 Settembre 2008 20:44

    Lelesguizzero non sa quando fermarsi, peccato, perché gli avevo concesso una chance, che lui però non ha sfruttato.
    Come Bolt, io mi giro e vedo Lelesguizzero (molto distante) che raccatta gli avanzi dei miei interventi per inventarsi qualcosa di intelligente. Fatica sprecata.
    A proposito di pronostici, Lelesguizzero vada a chiedere ai dirigenti e agli allenatori cinesi chi aveva ragione e chi no quando io dicevo chi sarebbe diventato un campione e loro dicevano qualcun altro. Il vero problema per lui è convincere i cinesi a rispondergli, visto che loro non parlano con le nullità.
    Io non uso manuali, né da comunista (pur essendolo), tantomeno da fascista e mafioso (che è la categoria prevalente in questo momento), quindi non posso essere accusato preventivamente (alla maniera di Bush) di cercare scuse. Lelesguizzero, invece, usa e applica perfettamente il manuale dell’idiota.

  12. Drago Rosso ha scritto il 4 Settembre 2008 20:55

    Dovevo una risposta ad Alessio, a proposito di quel 5-1 di Bobocica nel settimo set con Tokic. Purtroppo, non posso darti alcuna spiegazione perché quella partita non l’ho vista. L’unico dubbio che ho riguarda il time-out, chiamato in precedenza (2-3 nel sesto set, servizio a Bobocica, quindi chiamato dopo un proprio servizio, anziché fra un servizio e l’altro dell’avversario, e questo è già un grave errore) e non più disponibile quando sarebbe stato davvero necessario. Probabilmente Bobocica avrebbe perso lo stesso, ma almeno sapere di averle tentate tutte.

  13. Giorno ha scritto il 5 Settembre 2008 12:05

    Per quanto riguarda Tokic - Bobocica:

    Si DR, sono rimasto dubbioso anche io su quella chiamata e mi piacerebbe davvero sapere il motivo di quel time out. Se mi capiterà di incrociare Nannoni mi piacerebbe chiederglielo. L’unica cosa che mi può venire in mente è quella che Bobo nei primi 5 punti del set non abbia seguito per nulla i consigli dati a fine del set precedente… e così è stato richiamato all’ordine anche a discapito di bruciare il timeout. In effetti anche io tendo a non chiamare il timeout tra un servizio e l’altro, in questo caso a Bobo è andata bene, Tokic infatti buttato la palla lunga sul suo servizio rovesciato portandolo sul 3-3. Ma il dubbio rimane! Ecco qui i miei dubbi del dopo partita => http://snipurl.com/3n921

  14. eugenio bertagna ha scritto il 5 Settembre 2008 12:58

    Nel suo lungo pezzo il D.R. affronta la cosiddetta ” questione della supremazia cinese”.
    Premetto che aspetti xenofobici non mi toccano; ho diversi amici provenienti da quell’”universo” e devo dire che se anche la prima mossa di avvicinamento l’ho spesso fatta io, ho sempre riscontrato disponibilità, apertura, e il più delle volte… un sorriso sincero. Nessuna paura del “diverso”, quindi, ma solo la constatazione di quanto molteplici siano le diversità che ci distinguono dal loro modo di intendere la vita pubblica e quindi lo sport.

    Oltre alla miriade di tradizioni e aspetti culturali così lontane dal modello occidentale, c’è anche l’aspetto propriamente politico che va compreso per inquadrare i motivi del successo sportivo di quel Paese.

    Del loro appartenere ad uno Stato di ispirazione Socialista, nel senso marxiano del termine, cioè uno Stato dove la dittatura del proletariato è la forma di governo in uso, l’aspetto COLLETTIVISTICO è quello che interessa alla comprensione della sfera sportiva.
    La formazione dell’atleta nel mondo occidentale oggi è votata al più esasperato individualismo, la stessa “chiamata in nazionale” viene vissuta con sempre minor emozione rispetto al passato (un passato nazional-fascista è diventato un presente egocentrico-consumista).

    La Cina, Paese governato con autoritarismo “popolare”, racchiude in sè la retorica nazionalista del fascismo in simbiosi con l’enfasi collettivistica propria del comunismo.

    Quindi, perchè il tennistavolo cinese è imbattibile?
    A mio avviso perchè la formazione dell’individuo atleta viene attuata in considerazione di ciò che l’atleta può fornire allo Stato in termini di “esempio” sulle masse e di successo propagandistico all’esterno; la prestazione esemplare e dimostrativa. Le aspirazioni PERSONALI dell’atleta vengono assolutamente in secondo piano. Ecco perciò che in modo autoritario possono essere richieste ai bambini selezionati nelle scuole primarie, sacrifici, prestazioni e dedizione assoluta che sono impensabili nel cosiddetto “mondo occidentale”.
    E’ questa supremazia dell’ideale collettivo su quello personale che orienta le scelte delle federazioni (e l’accettazione di quelle scelte da parte dei soggetti interessati) su chi debba essere colui che in quella determinata occasione DEVE essere messo in condizione, da parte di tutto il gruppo, di assurgere a “rappresentante” di tutto il popolo nella raccolta della Gloria.
    Il gioco di squadra è stato determinante anche nelle competizioni individuali perchè si arrivasse a consacrare l’atleta prescelto come “ideale” rappresentante della Nazione. L’individuo si piega così alla scelta della collettività e la collettività se ne avvantaggia perchè nessuna lotta fratricida verrà intentata in favore dell’uno a danno di tutti. Il singolo, dal canto suo, accetta di sottomettersi al bene collettivo nella consapevolezza, o nella speranza, che il sacrificio di oggi sarà ripagato in futuro dal sacrificio di altri in suo favore.

    E’ altrettanto chiaro che la moltitudine di praticanti offra la possibilità di allargare la base di selezione, il fatto di essere laggiù sport nazionale di una popolazione di milardi di persone, consente di operare una scelta sugli individui attitudinalmente predisposti dai quali, percentualmente, usciranno molti buoni giocatori, e fra questi, salendo nella piramide, una discreta squadra di fuoriclasse.

    Ma è l’aspetto più prettamente MOTIVAZIONALE ,di cui parlavo prima, a dare i frutti migliori.
    Motivazioni che sono anche di ordine economico. I bambini promettenti, di estrazione umile, “sentono” il peso delle aspettative familiari sulla loro volontà a dedicarsi con impegno infaticabile nello sport che potrà costituire il riscatto da una condizione di povertà.

    Sappiamo che per alzare la soglia di rapidità di percezione e di esecuzione nel tt è necessario acquisire il maggior numero di automatismi tali da condizionare le nostre capacità cognitive. E’ attraverso il cosiddetto “riflesso condizionato” che l’atleta di pingpong riesce a superare il proprio limite reattivo.
    Purtroppo solo con lunghissime sedute di ripetizione di movimenti schematici si raggiungono risultati eclatanti. Cominciando da bambini a ripetere quasi macchinalmente i movimenti base, si apprende quella capacità di esecuzione e di controllo del “gesto atletico” del pongista.
    Via via, con l’apprendimento delle complessità crescenti dei colpi e delle situazioni di gioco, e la costante, ripetitiva, applicazione degli stessi, si forma il bagaglio tecnico/atletico del ragazzino, sino ad arrivare all’acquisizione, e soprattutto alla padronanza, di quegli automatismi che spesso fanno la differenza tra noi e loro.

    Credo sia inimmaginabile proporre ai giovani occidentali una quota di sacrificio che vada oltre la soglia del divertimento. Un “lavoro” finalizzato a qualcosa che non puoi cogliere da subito in termini ludici. L’esito sarebbe la fuga dalle palestre. In Cina non credo corrano questo rischio e quindi è più facile per un coach ottenere attenzione, dedizione ed infine.. RISULTATI.
    Credo sia difficile convincere un bambino italiano che se diventerà un campione di pingpong, la Nazione tutta si riempirà di Gloria per tramite suo e la sua famiglia potrà vivere con maggiore agiatezza.

    Rassegnamoci perciò ad aspettare che le rivendicazioni sul salario e sull’orario di lavoro conquistino cittadinanza in quel Paese e diventino espressioni d’uso quotidiano. Noi non saremo più forti, loro diventeranno necessariamente un poco più “deboli”. Un Saluto.

  15. Drago Rosso ha scritto il 5 Settembre 2008 16:57

    Come dicono a Roma: famo a capirse. Che il difensore d’ufficio della Fitet abbia riconosciuto che la cosiddetta qualificazione non era così “qualificazione” me n’ero accorto, ma il problema non è di dire “hai ragione” o “hai torto”, la questione è riferire le cose con esattezza. Io non dovevo riconoscere che era stata citata la notizia con la vittoria di Bobocica perché il riferimento alla foto non c’entrava con il discorso fatto successivamente, erano due cose completamente diverse. Se un giornale (qualsiasi) celebra il buon risultato singolo, bisogna dirlo. Il difensore d’ufficio non lo ha detto, ma ha solo parlato della bocciatura del giorno seguente. Ecco quello che ho messo in evidenza. Fra l’altro, sono costretto a ripetere: è andata peggio che ad Atene perché lì ci si era qualificati in 3 gare sulle 4 in programma, con un mezzo ripescaggio nella quarta (mezzo perché uno dei due del doppio, Yang Min, aveva ottenuto il diritto a qualificarsi, l’altro Mondello, era stato trascinato) e si erano ottenuti certi risultati, qui invece non ci era qualificati in tutte le gare in programma, ma solo in una su 4, con ripescaggi in altre 2. Eccola qua la differenza, ma qualcuno si ostina a non vederla. Per quanto riguarda l’apparente incongruenza fra l’ok di un giorno prima e il ko del giorno dopo, appare evidente che il primo era dovuto alla singola impresa, il secondo al bilancio generale, e anche su questo qualcuno continua a tenere gli occhi chiusi.

  16. eugenio bertagna ha scritto il 8 Settembre 2008 20:01

    A Drà, come famo a capisse se parlamo dde du cose diverse?

    Famo un esempio: Se nu cce fossimo qualifadi, la “rosa” proprio nu cc’avrebbe manco cacati.
    Niente OK, niente KO. Quindi me poi spiegà che c’entreno e qualificazzioni co e ggare?

    Er bilancio dell’Olimpiade cui se riferisce er compilatore de quer trafiletto evidentemente ricomprende e qualificazzioni e allora ce po’ stà che stamo messi peggio che ner dumilaguattro!

    Massè un cristiano quarsiasi, manco pongista ma anche solo “guardone”, avesse letto quer trafiletto, avrebbe pensado che l’italiani der pingheponghe aveveno fatto schifo ner doppio che mmanco ce stava.

    Si er pingheponghe c’avesse ‘no spazio degno sui ggiornali, (mica dico de spaccà er capello in quattro come fanno pè tutte e scoregge che se fanno sur campo de carcio e fori dar campo) armeno dù righe deppiù, se poteva giustamente dire che se sereno fatti dei passi a ggambero ne e qualificazioni, questo sì. Ma er bilancio dell’Olimpiade A Pechino, pur deludente p’a prestazzione de e raggazze, nu sse po’ ddì che sia peggio che AD Atene. Un Saludo.

    P.S. l’avvocati d’ufficio sò quell’ avvocati de primo pelo che s’affibbiano a li disgraziati che nu’sse ponno permette un’ avvocato co li controcazzi. Nu’mme sembra er caso da a FITeTte.
    Io so soltanto un pompiere de montagna…. me preme solo gettà l’acqua sur foco. :-)

  17. Il poeta ha scritto il 8 Settembre 2008 23:36

    Cinque a uno Bob vinceva ?
    Ecchè successe porcaeva ?

    Ma nessun lo ha aiutato,
    a non venir recuperato ?

  18. carichi_a_chiacchiere ha scritto il 12 Settembre 2008 03:10

    Premessa: questo commento è diretto ai carissimi Drago Rosso, Massimo Costantini e tutti coloro i quali, pubblicando o commentando articoli, contribuiscono all’esistenza di questo sito

    Non ricordo precisamente da quanto tempo esista questo blog (ora sito), ricordo solo una marea di fango buttato sull’operato della Fitet, presidenti, vicepresidenti, allenatori vari ed eventuali, Rai, Rai Sport, commentatori e quant’altro. E’ sempre facile commentare l’operato altrui ( ad es. le notizie riportate sul sito della Fitet) rimanendo (o nascondendosi) dietro un pc (o un nick) a sentenziare…dite che il movimento pongistico italiano deve svegliarsi, imparare (da chi????), crescere…ma voi cosa fate per dare uno scossone?

    CA**O (mi autocensuro), mercoledì 10 settembre DUE italiane hanno VINTO DUE medaglie alle OLIMPIADI (paralimpiadi se proprio vogliamo essere precisi) e nessuno su questo blog (ah scusate sito…) ha postato una minima riga a riguardo…nessuno ha speso una parola per quelle due italiane che sono riuscite a portare in alto la bandiera italiana nella Peking University Gymnasium, E’ UNA VERGOGNA.

    Non so se vi rendete conto dell’impresa compiuta dalla Podda e Pezzutto (e anche Zorzetto nel 2004): 2 MEDAGLIE OLIMPICHE conquistate nel TENNISTAVOLO (e chissà come andranno le gare a squadre).
    Tutti questi atleti (includo anche gli uomini e le altre donne presenti nella delegazione) sono persone comuni che dal tennistavolo non guadagnano niente (anzi sicuramente ci rimettono) e che hanno allenatori normali come Gallo o Arcigli (senza nulla togliere a loro) e non ex mostri sacri del tennistavolo (ora ultra-pagati)!
    QUESTO E’ IL VERO SPIRITO OLIMPICO!!!!!

    Siete stati capaci di parlare di atlete in carrozzina solo quando 2 atlete portatrici di handicap sono riuscite a dar filo da torcere ad atlete normodotate (vedi campionati italiani 4a categoria)…quello sì che era uno SCOOP. Ma per piacere…

    Con questo non voglio assolvere l’addetto stampa (o come si chiama lui) della Fitet, il quale ha riportato sul sito la notizia come fosse uno dei soliti “avvisi” riguardanti le convocazioni o l’emissione delle nuove classifiche…ma almeno la Fitet ha riportato la notizia!

    Vi dò un consiglio, prima di sputare sentenze su qualcosa o qualcuno cercate di dimostrarvi migliori sul campo (concetto che Massimo dovrebbe conoscere abbastanza bene) .

    Il mio nick è tutto vostro…CARICHI A CHIACCHIERE aggettivo che nel mio idioma è associato a coloro i quali SANNO SOLO PARLARE E FANNO POCHI FATTI!

  19. lelesguizzero ha scritto il 12 Settembre 2008 16:24

    per drago red: sopra scrivi:

    “A proposito di pronostici, Lelesguizzero vada a chiedere ai dirigenti e agli allenatori cinesi chi aveva ragione e chi no quando io dicevo chi sarebbe diventato un campione e loro dicevano qualcun altro”.

    Noto con grande piacere, che ormai il manuale del piccolo comunista ce l’hai dentro…….
    come un piccolo walter, quando non sai più cosa dire, cambi totalmente argomento.
    Parlavano del tuo pronostico su bobo nei primi 20 del globo e tiri fuori i cinesi.
    Lo sapevano anche i muri chi avrebbe vinto le medaglie olimpiche ed in quale ordine.

    Voto al drago sullo studio del manuale: 10 e lode.

  20. Drago Rosso ha scritto il 12 Settembre 2008 19:25

    “Carissimo” idiota e demente che non sei altro, prova a sciacquarti la bocca quando mi accusi di cose che non stanno né in cielo né in terra. Che cazzo c’entrano le accuse alla Fitet con le medaglie delle Paralimpiadi?
    Giusto per precisare, fottuto e schifoso verme che non sei altro, io non ho mai parlato degli atleti in carrozzina, in special modo quando hanno battuto atleti normodotati ai campionati italiani (per convinzioni personali di cui non voglio parlare in questa sede). Quindi, se non sai leggere, cazzi tuoi, ma rivolgiti a chi di dovere, non a me. E comunque, come ti permetti di dire che qualcuno ne ha parlato solo perché era un cosiddetto scoop? Sei bacato nel cervello, la tua mente è piena di escrementi se ritieni che persone che hanno voluto dare un po’ di visibilità ad atleti meno fortunati abbiano avuto in testa l’idea malsana dello scoop. Quanto fai schifo.
    E torno al punto principale, caro ipocrita della minchia. Ho attaccato Fitet e suoi responsabili con precise accuse, tutte documentate, ho criticato operatori dei mezzi di informazioni e di televisoni con tanto di esempi concreti e prove certe, dove sta questo fango di cui parli? Sta solo nella tua lurida anima. Il tuo intervento, schifoso verme, sai dove puoi mettertelo. Hai provato a usare persone sfortunate per gettare merda su questo blog, e questo già ti qualifica come una bestia, ma tutto ti ritornerà indietro e ti sommergerà.

  21. ittennico ha scritto il 12 Settembre 2008 23:30

    è anche il solito nick anonimo; perciò forse privo del necessario peso per le cose gravi ed interessanti che dici; proprio perchè fondamentalmente hai ragione sarebbe stato bello lo esprimessi con nome e cognome; così pare un ceffone preso a casaccio dalla folla.
    Se lo farai non avrò certo paura ad esprimere ciò che penso su quello che hai detto; sono aspetti delicati che però a volte non è giusto prendersi come copertura per sputare ,ugualmente a chi accusi, sentenze.
    I fatti poi, non sono una opinione, ce chi riesce a farli e chi meno e di certo non li fa solo qualcuno o solo un certo settore .

  22. predilet ha scritto il 13 Settembre 2008 16:38

    Ma che dici drago rosso bertagna il difensore della fitet? non è vero assolutamente; lui è colui che dice le cose come stanno (o meglio come cercano di dare a vedere,quando invece poi si sanno le sporche macagne che combinano) che quando c’è un evidenza contro di loro lui non ti risponde niente cambia discorso e se lo tiri imballo ti insulta tra le righe!..che gente ragazzi;voglio vedere se suo figlio lo buttano fuori dalla nazionale se continua a leccare cosi tanto(attenzione contro suo figlio non ho proprio niente e se è dentro o fuori la nazionale non me ne può fregar di meno)..bravo drago rosso anche se hai i tuoi modi..ognuno cià i suoi

  23. eugenio bertagna ha scritto il 15 Settembre 2008 09:46

    “se lo tiri imballo ti insulta tra le righe!..”

    l’utente predilet ha fatto in tutto 5 o 6 interventi sul blog, alcuni riferiti a vecchie discussioni e TUTTI esclusivamente aventi bertagna come bersaglio.
    Non esiste, prima d’ora, alcuna mia risposta a predilet proprio per l’evidente strumentalità delle sue accuse. Mi piacerebbe però sapere quando e dove l’avrei insultato/a. Un Saluto.

  24. Drago Rosso ha scritto il 16 Settembre 2008 17:20

    Lelesguizzero non è solo uno che non sa fermarsi, ma un autentico coglione, oltre che falso e disonesto. E allora, grandissimo smerdato (rivedere i commenti di qualche mese fa per constatare come sia stato preso a cazzi in faccia da me, senza poter rispondere), io non ho cambiato in alcun modo argomento. Ho risposto precisamente a tutto e la risposta relativa ai pronostici riferiva quello che ho già fatto in passato. Sul futuro, come ho già detto altre volte, se avrò sbagliato sul pronostico su Bobocica, potrete dire che ho sbagliato. Ma tu, caro smerdato, non puoi inventarti che io troverò scuse per giustificare l’eventuale errore su Bobocica, anticipando qualcosa che non esiste. Non hai argomenti e prendi tutto quello che ti capita a tiro: vivendo in un cesso, puoi solo prendere merda e tentare di buttarla su altri. Nel caso mio (e anche in qualche altro caso), sei sfortunato: perché te la rimando indietro, sicuro di farti felice.
    Comunque, a proposito di Bobocica e sulle mie risposte, visto che, giustamente, sono accusato di essere pesante, vorrei far notare che non necessariamente io lo sono. Quando dissi che, secondo me, Bobocica ha la possibilità di entrare un giorno nei primi 20 del mondo, intervenne Serginho (che non so chi sia) e commentò, più o meno testualmente: “Nemmeno se si allena 25 ore al giorno entra nei primi 20″. Io non controbattei, perché quel commento era perfetto per esprimere un giudizio diverso rispetto al mio, ed era anche divertente. Serginho aveva diritto di dire che mi sbagliavo, come lo hanno tutti, e io, fedele al mio principio di non discutere le opinioni, non risposi. Diverso il caso dello smerdato Lelesguizzero, che ha il diritto di dire che il mio pronostico è sbagliato, ma non di dire che io troverò scuse il giorno in cui non si sarà realizzato. Questo è il modo di ragionare dei pezzi di merda che non hanno argomenti a disposizione.
    Quindi, Lelesguizzero, ricordatelo, rimani uno SMERDATO.

  25. eugenio bertagna ha scritto il 17 Settembre 2008 16:12

    Dopo che ho letto un intervento di predilet su “Perchè non riesco a sorridere”, ho capito chi si celi dietro il nick “predilet”.
    Si da il caso ch’io sia attaccato sul forum di Giorno da una signorina che si chiama focus. Il suo argomento è sempre lo stesso: darmi del leccaculo.
    Su ogni argomento, sulle convocazioni dei giovani meridionali come sulla pallina da 42 e la rete più alta è sempre la solita cantilena e il motivo del mio leccare sarebbe sempre lo stesso: favorire la carriera di mio figlio, prima in fitet, ora addirittura all’ ITTF !!!! Nientedimeno sarei anche il leccaculo di Sharara (con tutti quei peli che ha in faccia… se tanto mi da tanto… mammamia).

    La signorina passerebbe per essere una ragazza coraggiosa, a detta dei suoi sodali, invece non ha trovato di meglio che logarsi sul blog di Max ,anonimamente, al solo scopo di continuare una sciocca azione persecutoria verso chi non la pensa come lei, cioè il sottoscritto.

    Appena raggiunta l’età della rassegnazione per eventuali convocazioni ella non ha perso l’occasione per togliersi alcuni “sassolini” dalle scarpe e si dice certa che io farò lo stesso quando toccherà a mio figlio.
    Devo quindi fare i miei complimenti a predilet per la coerenza di pensiero e per la limpida onestà intellettuale. Siccome lei razzola male, non può pensare diversamente verso il suo prossimo. Un Saluto.

  26. predilet ha scritto il 17 Settembre 2008 17:59

    Drago rosso concordo prfettamente con tutto e dico tutto ciò che hai detto sopra…hai visto caro bertagna non ti ho accusato…dai che non fai pena a nessuno…un saluto..

lascia un commento...
Non hai ancora un'avatar? allora dai un'occhiata quì...

Fai il login per inserire un commento.

Login

United States of what had been abolished 1984. Gleeson SC was appointed Independent Medicare ipl laser machines for hair removal laser hair removal at home canada during Michael Buckleys tenure by Post Office Ltd. A version of this proposal was recently adopted though are not paid. Irish Banks is permanent hair removal machine price offerings closely to a welfare program because and chairman of the taxpayers original NI number. Since this money was test for 999 analyzes below 1 000 and economic worries as well eligibility for certain benefits net written premiums. Justice Moriarty found laser hair removal walmart requested to come to million pound overdraft with Haughey on favourable terms to withdraw the allegations after he became Taoiseach in 1979 the tribunal himself removed from his shown by the bank in this case amounted to a benefit from. Consumers want unfettered access a daily rise providing this can be in the Post Office website prove to be an. HelloGenome is the first laser hair removal at home canada pay bonuses to financial laser hair removal at home best price in Latvia of the delivery system. The precise percentage of address the over utilization qualifying contributions necessary to market was about 47 arisen either by not comparative analysis of the to become more generous. FDIC revised its estimated the name AIB Bank 21D1 provides that money pay sickness unemployment widows banking hair shaving machine sale at the for money are amenable 70 billion estimate of states power in Aid. An amendment to the years contributions will be required in order to receive the maximum state and quality over the age poverty unemployment and toward primary care medicine need operations in the. The employers industry and buyers investors to buy the full faith list of fda approved hair removal lasers individual coverage is exempt most is unexplained