Dall’ITTF, intervista a Sharara

6 Settembre 2008 da Ping Pong Italia 

L’intervista che segue era apparsa alcuni giorni fa sul sito della Federazione mondiale. La cosa curiosa è che l’intervista non è più disponibile. Il fatto rimane un mistero.

Traduzione di Elena Mazzantini

Il canadese Adham Sharara è uno dei più potenti politici dello sport del mondo. Il presidente dell’ITTF è il capo di una associazione di 205 membri.

Dopo la competizione olimpica di tennistavolo, il “sognatore” parla del dominio cinese, degli errori dell’Europa e dei cambiamenti imminenti delle regole.

“Adham Sharara, quanto è soddisfatto dei giochi olimpici a Pechino?”

“in realtà molto soddisfatto, anche se non tutto è stato perfetto all’inizio. La luce non era ottimale e il Peking Gymnasium è stato costruito per scopi universitari. C’era persino una piscina nel sotterraneo.

La struttura è ideale per praticare tantissimi sport differenti, ma per il tennistavolo, con otto tavoli durante la competizione, è troppo piccola.

Ma tutto ciò che volevamo dagli organizzatori, la ottenevamo immediatamente. Da questo punto di vista è stata un’organizzazione perfetta. Tuttavia, ci sono altre cose per le quali non sono completamente soddisfatto.”

“del tipo?”

“come presidente di una federazione mondiale, i risultati non mi piacciono. Si poteva prevedere che la Cina avrebbe dominato la competizione a squadre, ma che tutte le medaglie del singolare siano state vinte da cinesi non è buono per il nostro sport.

Vedere che Persson, 42 anni, sia stato l’unico non cinese in semifinale, è qualcosa che non mi piace. In Europa ci sono molte cose che non funzionano bene.”

“cosa intende in particolare?”

“temo che in Europa ci sia un problema in termini di allenamento. Poche settimane fa ho avuto la possibilità di osservare gli allenamenti dei giocatori cinesi. È un mondo completamente diverso. Il livello degli allenatori in Cina è più alto che in Europa. Penso che l’Europa dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo di giocatori giovani. Perciò ho grandi speranze sulla Werner Schlager Academy che sta per nascere a Schwechat.

L’Europa deve stare attenta a che i giocatori giovani raggiungano presto un livello alto.

I grandi giocatori del passato, Waldner, Gatien, Bengtsson, erano già tra i primissimi del mondo all’età di 18 – 19 anni.

Ecco cosa mi manca oggi. Onestamente, poi, vi ho già detto come la Germania mi abbia un po’ deluso a questi giochi.”

“ma la Germania ha vinto l’argento a squadre. L’Austria è andata bene”

“ è giusto ma non ci si sarebbe aspettati che l’Austria sarebbe stata nella gara per il bronzo. L’Austria è andata oltre le aspettative e ha giocato molto bene. Specialmente Gardos mi ha impressionato molto qui. Era un buon giocatore prima, ma qui ha fatto il salto di qualità.”

“cosa non le è piaciuto della Germania?”

“dopo che hanno raggiunto la finale, in qualche modo ho avuto l’impressione che sia la squadra che lo staff fossero già contenti così. È stato un bellissimo successo, ma mi è mancata l’impressione che la Germania volesse davvero attaccare e battere la Cina. Non è che non abbiano combattuto, ma qualcosa è mancato. L’ho detto anche ai responsabili tedeschi.”

“il dominio della Cina può aver fatto calare gli ascolti e l’umore degli sponsor?”

“no, assolutamente. Gli sponsor vogliono visibilità in tv ed è ciò che accade già a sufficienza nei campionati mondiali e nella coppa del mondo. Gli share televisivi qui in Cina sono sensazionali per il nostro sport. Ho appena ricevuto gli share televisivi per la prima settimana e il tennistavolo è il numero uno per quattro giorni su sette. Questo è fantastico per il nostro sport e una grande opportunità per il futuro.”

“e cosa possiamo fare per impedire che il vantaggio della Cina diventi sempre maggiore?”

“ho importanti incontri in Cina, anche con cinesi. Voglio un’apertura da parte della Cina verso il nostro sport. La Cina deve capire che il dominio schiacciante di un paese è deleterio per uno sport.

Gli spettatori perdono interesse. Voglio raggiungere uno scambio continuo di allenatori, voglio che ci sia uno scambio tra la Cina e il resto del mondo. E le abitudini di allenamento europee devono cambiare.”

“cioè?”

“quando sono andato a vedere gli allenamenti cinesi, ho avuto l’impressione che i giocatori fossero felici quando l’esposizione diventava maggiore. E non è mai successo, come invece ho notato in Europa, che un giocatore si allenasse senza un allenatore vicino. E soprattutto, in Europa ci si ferma quando si è stanchi. È una questione di mentalità e di motivazione. Oltre a questo, gli allenatori in Europa lavorano troppo a lungo nello stesso posto. Ho visto allenatori durare 20 anni sulla stessa panchina. Il principio, in Cina, è di cambiare allenatore ogni sei anni, per evitare di bruciarli. E in Europa c’è bisogno di allenatori più giovani. I giocatori che non raggiungono la vetta, dovrebbero iniziare presto a fare gli allenatori. Dovrebbero avere esperienza e creatività. Per questo ho grande fiducia nel centro di Werner Schlager, perché lui è uno di questi, ha vinto molto e può insegnare molto. Quando i giovani abbandonano il loro lavoro di allenatore, sono ancora giovani per fare qualcos’altro. Quando un allenatore smette a 55 anni, non è facile trovare lavoro. “

“l’ITTF ha fatto alcuni drastici cambiamenti nelle regole. Ce ne sono altri in arrivo?”

“dobbiamo sempre migliorare. Nessun cambiamento tanto per cambiare qualcosa, ma ci sono tuttavia alcune possibilità”

“per esempio?”

“aver portato la palla da 38 a 40 mm ha avuto un buon impatto sul nostro sport. I giocatori giustamente si lamentavano che la qualità della palla ne avrebbe sofferto. È qui che noi insistiamo. Abbiamo già testato palle di 42 mm e aspettiamo i risultati. Tra l’altro ho scoperto che non c’è una sola palla di 40 mm al mondo. Tutte quante sono al massimo di 39.5 mm. E anche alzare la rete di un centimetro è una proposta. Ma per me è chiaro che non ci saranno cambiamenti finchè i giocatori non avranno avuto abbastanza tempo per adattarsi alle nuove circostanze dovute alle nuove regole sulla colla.”

“vuole alzare la rete e aumentare il diametro della palla per rallentare il gioco e renderlo più comprensibile?”

“sì, voglio riportare i difensori nel nostro sport, e mi fermerò solo quando la gente in Canada, Germania e in tutti i paesi riconoscerà i giocatori per strada e gli chiederà l’autografo, quando le emittenti televisive combatteranno per i diritti televisivi e quando i palazzotti traboccheranno di spettatori. Solo allora potremo essere soddisfatti e fermarci momentaneamente nello sviluppo del nostro sport.”

“ma ai giocatori spesso non piacciono i cambiamenti delle regole”

“è questo che non capisco. Prima di tutto nulla è cambiato per gli scorsi 64 anni nel nostro sport e specialmente i nuovi europei dovrebbero essere contenti dell’opportunità di raggiungere i cinesi. Ho giusto un esempio divertente”

“quale?”

”quando abbiamo scorciato i set da 21 a 11, Schlager non giocò molto bene nella successiva coppa del mondo. Quella sera il suo allenatore Karsai mi rimproverò di uccidere questo sport. Più tardi Schlager divenne campione del mondo nel 2003, in una gara a Parigi coi set agli 11. è questo che intendo. Gli europei devono cambiare la loro mentalità e pensare positivo.”

“a Pechino ci sono state la competizione a squadre e i singolari. Ci sarà lo stesso programma anche a Londra 2012?”

“voglio discuterne al più presto con l’ITTF e con il CIO. Un singolare con un massimo di due giocatori per paese. In questo modo possiamo provare a far sì che paesi come la Cina non possano fare piazza pulita. Inoltre voglio una competizione a squadre perchè dà emozione, come è stato qui. Il duello tra due paesi è più interessante di una finale tutta cinese nel singolare. E voglio di nuovo una gara di doppio con 16 coppie e un solo doppio per nazione. Ne discuteremo e andremo avanti.

In fondo il tennistavolo ha grandi prospettive. Dobbiamo solo usarle.”

Commenti

8 risposte per “Dall’ITTF, intervista a Sharara”

  1. eugenio bertagna ha scritto il 9 Settembre 2008 09:03

    Sharara mi sembra abbia le idee molto chiare su cosa significhi fare il presidente di un organismo mondiale di un determinato sport.
    Ciò che lo preoccupa dello strapotere (legittimo) dei cinesi è che questo sia controproducente per la diffusione del ping pong in termini di interesse da parte delle altre nazioni.
    Lo dice senza mezzi termini e non c’è da meravigliarsi se l’intervista ha avuto vita breve visto che dal punto di vista diplomatico non era proprio “leggera” da far digerire. Il suo mi sembra un po’ l’atteggiamento che ha la federazione automobilistica, la FIA. Continui cambiamenti regolamentari per evitare che uno strapotere prolungato nel tempo di una sola scuderia uccida l’interesse per la disciplina.
    Che possa essere un sistema antisportivo, nel senso che per battere i cinesi bisogna essere più bravi di loro sono d’accordo, ma purtroppo lo sport moderno è molto distante da ciò che aveva in mente il barone De Coubertin. E comunque mi sembra che Sharara auspichi un’apertura dei cinesi verso l’esterno, nel loro stesso interesse, pena una REGIONALIZZAZIONE della disciplina. Ci sono sports che ancorchè praticati a macchia di leopardo a svariate latidudini, restano relegati in secondo piano perchè le vittorie sono monopolio di un ristrettissimo numero di nazioni. Mi riferisco a tutta una serie di sports cosiddetti “coloniali” praticati in tutto il Commonwealth, che però lì restano senza possibilità di diventare globali come lo è stato per tennis, rugby, calcio, e anche il ping pong. Il rischio è di involvere a quello stadio anzichè evolvere o perlomeno restare “globali” come lo siamo ora.
    Ciò a cui si deve mirare per uno sviluppo della disciplina, a mio avviso, è una linea di sviluppo verso il professionismo diffuso nel tt. Fino a che solo una decina di giocatori in Europa e un centinaio nel mondo possono campare degnamente con il ping pong, difficilmente vedremo stuoli di ragazzi fare la fila fuori dalle nostre palestre. Per “campare degnamente” intendo la possibilità per un giocatore oculato di poter considerare una discreta previdenza per il resto della sua vita dopo l’esperienza sportiva.
    Anche l’aspetto regolamentare volto a far tornare più difensori nell’empireo del ping pong mi trova d’accordo. Sarà che per i profani (e non soltanto per loro) l’incontro di tt più spettacolare è quello tra un attaccante e un difensore, ma è fuor di dubbio che la lunghezza di uno scambio e la diminuzione del peso dei tempi morti sono due fattori positivi per la “cattura” dell’ l’interesse dello spettatore. Un Saluto.

  2. record ha scritto il 9 Settembre 2008 13:29

    è vero, la regionalizzazione rischia di far scomparire il tt dal programma olimpico. ma non credo che avverrà perchè la cina sa fare la voce grossa…….
    visto che lo strapotere è incontrastato e incontrastabile, e che hai voglia di inventare regole, questi qua non la smettono di vincere, a meno che ne mettiamo una che obbliga i giocatori cinesi a giocare con un occhio solo, lancio la mia proposta.

    che ne pensate di una formula tipo coppa america? si fa un campionato del mondo “normale” (la louis vuitton cup, per intenderci), ci si ammazza tutti contro tutti, e chi sopravvive sfida la cina in un “supermondiale”, ovviamente con montepremi miliardario (la vera coppa america).

    altro che palline da 42.. ehehehehehehe

    ma a parte gli scherzi, che ne pensate?

  3. lelesguizzero ha scritto il 10 Settembre 2008 01:14

    Non vedo perché per non far vincere i cinesi debbano essere introdotte nuove regole…….sono i migliori al mondo, giustamente vincono.
    Allora tanto varrebbe obbligare i giocatori a giocare a “bischero sciolto”, così magari qualcosa cambierebbe.

    ps quanto alla “squola” di slagher, mmmmmmmmmmmmm i cinesi già si kakano sotto.

  4. Il poeta ha scritto il 10 Settembre 2008 03:15

    Migliorate cinesini, in palestra voi siete mejo e de più soffrite,
    mo arriva er “dello sport” presidente e venir ve fa l’orchite.

    Evoluzione der TT è secondario,
    regole da oratorio, TT da dopolavoro, è un calvario.

    Ecchè ce fermeremo per un po’ de antisportività ?
    Figurate, qualcuno è già subito d’accordo con Shararà….

  5. ittennico ha scritto il 10 Settembre 2008 14:27

    io, per esempio.. mica avevi dubbi….
    ritengo che il presidente siderale del tt sia un sognatore.. nessun tipo di millimetraggio aumenterà di molto la visibilità specie in paesi del terzo mondo pongistico come il nostro; va dasè, però, che in passato un incontro di tt era indubbiamente più spettacolare (quindi ,se c’era allora un certo tipo di tv, attuale, più vendibile); se tornassero in voga regole che limitassero gli “attacchi fotonici” è vero che avremmo più possibilità; chi lo nega mente , e soprattutto prima a sè stesso; ora.. effettivamente, la pallina credo che più di così.. sarebbe oltre gli scopi.. sarebbe davvero ridicolo… però il ragionamento sui difensori non fa una piega; utopico, ma una possibile ,logica, SEMPLICE(forse troppo.. per le industrie produttrici..), soluzione, sarebbe limitare i millimetraggi ad un max , di 2 come spessore totale ,ossia la metà di oggi (che tra l’altro pochissimi.. e non solo per i 20 strati di colle.. rispettano..); un ‘aiutinoi,certo, anche dalla rete.. che però mi limiterei a portare a 16 mm solo per togliere di mezzo gli inch delle odiate misure (e magari non solo le misure..eheh) inglesi.
    La palla no.. ma non ci sarà mai il coraggio di ritoccare i materiali.. quindi , ahimè, me lo aspetto; e sarà il solito disastro.
    Detto tra noi, infine, un pò di gossip : oggi 10 settembre (ad un giorno da un’altra famosa quasi allo stesso modo..commemorazione.. come l’inizio della conquistadell’iraq..), so chi è lelesguizzero!
    non mi taglio i gioielli perchè non è chi accusavate.. ma , in effetti , eheh lo conosco davvero e ora lui sa che io che lui sapeva che io , prima, non potevo sapere.. eheh
    ma ora lo so! eheheheh
    è proprio vero.. lagenteuntullaconoscimaidertutto (il der è per citare un antro amico mio..)

  6. tabletennisfuture ha scritto il 15 Settembre 2008 22:24

    Possibili novità per rendere il gioco televisivamente meno noioso per “i non addetti ai lavori ” e cercare di diminuire i tempi morti .
    Nel nostro sport ci sono troppo pause e poco gioco pertanto:
    1) Abolirei il net (argomento già discusso)
    2) Non consentirei la pausa di gioco alla fine del set ,ma riprenderei il gioco al cambio di campo ,immediatamente .
    3) Tra un servizio e l’altro non deve essere consentita una pausa lunga per andare a servire ,ci sono giocatori che impiegano 1 minuto per raccattare la palla e 1 minuto per concentrarsi…tutto ciò è molto noioso per il pubblico.
    Bisogna essere rapidi nel raccattare la palla (perchè no di corsetta …)e rapidi nel servire.
    Per concludere una riflessione : chissà se senza la colla fresca torneranno di moda i difensori .

  7. predilet ha scritto il 16 Settembre 2008 10:31

    Non sono assolutamente daccordo!!! Non dobbiamo cambiare le regole per raggiungere i cinesi,se no facciamo che si gioca solo di rovescio ed allora abbiamo qualche speranza c’è. Ma che discorso è? Ma dov’è l’essere sportivo?In europa manca l’allenamento giusto,gli allenatori giusti e il numero di persone giuste o meglio alto che partecipa a questo sport..Perchè ci siamo stufati dei cambiamenti? Il nostro per chi non lo sapesse è uno sport di perfezionismo quindi ogni fesseria cambia…come le palline da 38 a 40 all’inizio è stata dura..levare la trielina,adesso anche la colla ecologica; insomma!!!Basta trovate nuova gente che gioca a tennistavolo,organizzate molti stage con i migliori allenatori d’europa aumentate l’allenamento di un’ora e cercate cosi di battere i cinesi,non inventando delle regole assurde per mettergli i basoni tra le ruote,non si fanno queste cose.

  8. Il poeta ha scritto il 20 Settembre 2008 11:19

    Or tutt’un tratto se sveja er grande uomo
    e della difesa se preoccupa, mai domo.

    Ma dimmi come mai grande sportivo, presidente,
    per 20 anni de difesa non te ne sbattuto niente ?

    Come mai per anni de business de colle invelenite,
    non te sei accorto che le difese so’ sparite ?

    Anche per antisportività i soldatini der potere bravi se vorranno mostrà
    ma addirittura credere che della difesa se sta a preoccupà..aahah

    che se arivi pure a giustificar l’antisportività ?
    Che per esser bravi come loro…er TT indietro deve andà…ahahaha

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