Intervento di Alessandro Battani

4 Dicembre 2008 da Ping Pong Italia 

Pubblicato sul sito della Villadoro di Modena ecco l’intervento di Alessandro Battani all’Assemblea Elettiva di San Gemini.

di Alessandro Battani

Signor Presidente, amici delegati,

Quattro anni fa abbiamo appoggiato l’elezione del Presidente Sciannimanico perché eravamo convinti che le sue capacità indiscusse nel reperire importanti risorse ,anche economiche, fossero un valore aggiunto che avrebbe portato il nostro sport a importanti passi in avanti,sia dal punto di vista organizzativo che tecnico.
E sicuramente il recente accordo con l’Aeronautica,che speriamo apra in futuro importanti e certe prospettive per i nostri atleti e atlete,ne sono una testimonianza.
Ma abbiamo dovuto prendere atto,con molta amarezza,che queste indubbie capacità sono state indirizzate quasi totalmente verso la ricerca esasperata di una visibilità,necessaria ma non ad ogni costo e non come unica strategia di sviluppo del tennistavolo in Italia,alquanto dispendiosa e alla gestione delle squadre Nazionali che assorbe,oltre al dedicato contributo annuale del C.O.N.I.,altre ingenti risorse del bilancio federale.
Due esempi: il top 12 di Arezzo 2007 con un deficit di gestione di circa 207.000 € o il contratto con Alena Seredova costato alla Federazione 28.000 € + IVA per otto giorni di lavoro.
E ‘ inutile sostenere che gli investimenti mediatici hanno prodotto un circuito virtuoso che ha prodotto altre risorse,sicuramente non nel caso di Arezzo,ma soprattutto non sono servite a migliorare la vita sportiva delle nostre società e dei nostri tesserati che ancora hanno a che fare con troppe organizzazioni di manifestazioni nazionali che definire carenti dal punto di vista organizzativo,impiantistico e della presenza arbitrale è solo per non usare termini meno educati.
E che dire delle disponibilità economiche,rispetto alle cifre sopra citate,a disposizione dei comitati Regionali a cui non vengono nemmeno girate le entrate del tesseramento degli atleti stranieri per necessità di bilancio centrale e che invece avrebbero bisogno di vedere il nascere di un progetto che li riguardi e che tenda a rendere solida la loro struttura organizzativa,tecnica,burocratica e amministrativa che consenta ai dirigenti di essere tali e non essere troppo spesso relegati per gran parte del loro tempo alla gestione del quotidiano e poi,di risulta,alla progettazione dell’attività sportiva.
Iniziamo dalle regioni più grandi,ma diamo qualche segnale di attenzione al problema anche attraverso una seria gestione periodica della conferenza dei Presidenti Regionali che non serva solo come pretesto per portare persone ai Campionati Italiani per aumentare solo numericamente le presenze alla manifestazione.
Creiamo poli territoriali limitrofi che consentano alle regioni di avere attività,anche agonistica,in comune, soprattutto per quelle che hanno poche società e poche possibilità di confronto tecnico, che avrebbero così modo di confrontarsi al di fuori del loro attuale realtà.
Ma teniamo sempre presente che tutta questa visibilità mediatica,che costa migliaia di euro (40.500 preventivati solo nel 2008 per la rivista federale) non ci è riservata da giornali e tv perché siamo bravi e belli, ma perché li paghiamo con il bilancio federale che nel 2008 è stato preventivato in entrata con circa 2.200.000 €, al netto dei costi del personale,di cui 1.600.000 € da erogazioni C.O.N.I. suddivise fra preparazione di alto livello (1.157.551 € ) e attività (422,672 €) oltre a 187.500 € di sponsorizzazioni e 400.000 € di risorse interne (iscrizioni campionati,ecc.).
Da notare che nel bilancio preventivo del 2008 non è stata imputata nessuna cifra per la formazione di tecnici e arbitri per mancanza di fondi.
Questi dati ufficiali,ed altri ancora,sull’informazione federale non li abbiamo di sicuro mai letti.
Anche per questo ci auguriamo che venga eletto in Consiglio Giovanni Bisi.
Per rendere pubblico,se la Federazione continuerà nella sua poca trasparenza nonostante i mezzi di comunicazione oggi a disposizione,quanto di ufficiale e consentito alla divulgazione viene deciso dal
Consiglio Federale.
Troppe risorse destinate all’apparire e non allo sviluppo tecnico e organizzativo della nostra base associativa.
Ma veniamo invece a quello che siamo oggi veramente e che cosa hanno prodotto quattro anni di questi investimenti.
Al 30 Giugno 2008 siamo 10.377 tesserati agonisti di cui 1.176 donne distribuiti in circa 600 società (al 30 Giugno 2005 eravamo 9.942 di cui 1.373 donne).
Conteggiamo pure i poco più di 1.000 tesserati promozionali che per altro per quasi il 70% sono localizzati in sole cinque regioni.
Ancora; il 41% dei classificati nazionali maschi sono over 40 e il 34% ha già superato l’età delle cat.giovanili.
Nelle donne ogni dato statistico è irrilevante,sono praticamente in estinzione su gran parte del territorio nazionale anche grazie a una colpevole politica federale nel settore agonistico,soprattutto nei campionati a squadre nazionali (se ancora possiamo chiamarli nazionali).
Così come è in crisi gran parte del nostro movimento nel centro sud.
Sembra quasi che si ritenga irreversibile la possibilità che gran parte della nostra base associativa possa reclutare,formare e gestire tecnicamente atleti e atlete di un certo livello all’interno di strutture impiantistiche adeguate,non dico dedicate in via esclusiva al tennistavolo a cui comunque ogni nostro dirigente dovrebbe ambire.
E’ chiaro a tutti che la federazione centrale non può sostituirsi a tutto e a tutti,ma cercare di attivare incentivi (in primo luogo rivolti a chi vuole operare nei confronti dei giovani e emanare regole che tutelino,anche economicamente,le società a vocazione giovanile dai trasferimenti di propri tesserati ad altri sodalizi) che alimentino la passione e gli stimoli a progredire sia dal punto di vista organizzativo che tecnico.
Questi sono per molti dirigenti sportivi elementi spesso determinanti per cercare di migliorarsi e proiettarsi in avanti per raggiungere l’obiettivo primario che ogni serio dirigente deve avere;
mettere i propri affiliati nelle migliori condizioni possibili per raggiungere i propri obiettivi sportivi.
Ma se non si aumenta la ricettività sul territorio nazionale nei confronti di chi vuole praticare il tennistavolo e si pensa che due o tre società professionistiche e un’altra manciata di semiprofessionistiche possano supportare in toto lo sviluppo,anche tecnico,del pongismo italiano saremo condannati nel panorama internazionale ad essere sempre di retroguardia.
Il calendario agonistico è al collasso e i campionati a squadre maschili con troppe formazioni in organico si svolgono ormai con sempre più scarsi rilievi tecnici finali.
Basta non retrocedere che si hanno buone possibilità di essere ammessi alla serie superiore l’anno successivo grazie al numero troppo elevato delle rinunce che anche la infelice decisione di togliere la possibilità di cedere il titolo ha contribuito ad aumentare (giustificandolo fra l’altro come un imposizione del C.O.N.I., mentre altre federazioni come il volley hanno attuato una regolamentazione quasi speculare rispetto a quanto avveniva da noi).
L’unica ragione per cui si tiene in piedi un’attività così strutturata è una sola,il mantenimento a bilancio della quota di risorse interne di 400.000 €.
Ogni altra considerazione tecnica è smentita dai fatti.
Tutta l’attività agonistica andrebbe ripensata per lasciare tempo e date disponibili per la formazione tecnica,anche regionale.
Abbiamo campionati di vertice maschili e femminili che definirei i campionati della comunità pongistica internazionale e non i campionati italiani di serie A1.
Campionati che vorrebbero rivaleggiare,non lo dico io ma autorevoli rappresentanti di questa gestione federale,con campionati di rango quali quello tedesco e francese.
Con una sola irrilevante differenza,che il livello tecnico medio dei migliori atleti tedeschi e francesi è di gran lunga tecnicamente più competitivo a livello internazionale di quello che oggi esprimono mediamente i nostri atleti di vertice.
Dobbiamo essere più umili e realisti,cercando di incentivare l’utilizzo dei giocatori italiani,certo senza eliminare il confronto tecnico con i giocatori stranieri di livello tecnico elevato.
Oggi avviene l’esatto contrario,incentiviamo l’utilizzo di decisivi atleti stranieri nel nostro campionato senza disdegnare qualche confronto tecnico con giocatori italiani.
L’attività giovanile individuale nazionale la definirei l’attività del pollo di Trilussa,come anche l’informazione ufficiale federale ha ormai certificato con un autoreferenza da fare concorrenza alla Pravda (che fra l’altro significa verità) di antica memoria.
A un torneo partecipano 2 atleti e all’altro in concomitanza 0, la media è 1.
Il fallimento di una organizzazione torneistica trasformata in una media qualificante.
Un consiglio a questo proposito:prima di pubblicare sul sito federale sciocchezze come quelle riguardanti. Il numero dei partecipanti all’ultimo torneo di Molfetta è meglio essere prima a conoscenza di un minimo
dei nostri regolamenti così si eviterebbe di contare due volte parte degli iscritti.
Ancora troppi impianti sono inadeguati alla pratica,non dico solo del tennistavolo,ma di qualsiasi pratica sportiva degna di questo nome.
Ecco un nostro grande e irrisolto problema troppe volte messo in palese evidenza che ci farà sempre essere sport di retroguardia.
Non abbiamo radicato il senso dell’ospitalità sportiva.
Riceveremmo al nostro domicilio privato ospiti ed amici in una casa sporca,in disordine,magari con i servizi igienici fuori uso,senza l’acqua calda,magari anche al freddo e con poca luce a disposizione?
Sicuramente no.
Lo stesso comportamento dovrebbe contraddistinguerci nella nostra attività sportiva.
Ma troppo spesso non è così,sia nella attività a squadre,anche di alto livello,che individuale.
Compito della federazione censurare e bandire questi atteggiamenti incivili e indegni.
Costi quel che costi,sia sul piano sportivo che politico,perché anche mettendo sotto contratto tutte le miss Italia degli ultimi dieci anni per promuovere l’immagine del nostro sport non potremmo nascondere questa vergogna.
Non c’è più spazio per compromessi su questo piano,pena la sistematica arretratezza sportiva a cui saremo irreversibilmente condannati.
E quando si ha a disposizione una struttura come quella di Terni e ai costi dei servizi in convenzione che la città può offrire,consentire organizzazioni dequalificanti per il nostro sport diventa grave colpa da parte di chi lo consente.
Sul fronte organizzativo dei Campionati Italiani di categoria,rispetto al passato,negli ultimi anni passi avanti ne sono stati fatti,pur non rinunciando a sortite di cattivo gusto come quella di mandare una Rolls Royce a ricevere il Presidente del C.O.N.I. all’aeroporto di Venezia in occasione di Jesolo 2005.
A prescindere da chi ha pagato, nello sport e per rispetto a tutti quelli che dedicano il loro tempo gratuitamente al tennistavolo rimane una sortita di cattivo gusto.
Ma smettiamo di vedere gli atleti,soprattutto veterani,4a e 3a prevalentemente come portatori di risorse economiche spendibili con le amministrazioni locali che giustifichino il loro contributo alla federazione.
Orari e giornate di gara devono essere pensate con i tempi agonistici giusti,anche per riposare,che solo numeri predefiniti di partecipazione,leggi qualificazioni,possono realizzare.
E i veterani,fasi finali a squadre e individuali,debbono essere sganciati dalle altre categorie e organizzati in modo da impegnare al massimo tre giorni di un fine settimana.
Anche per i campionati Italiani ritengo che Terni sia comunque la sede più opportuna,centrale sul territorio nazionale e inarrivabile come dotazione di tavoli,anche per il riscaldamento.
Ma tutto quanto ho detto finora,condivisibile o meno,non ha comunque ragione di essere in una federazione che non è più una associazione di società sportive dove il convincere delle proprie tesi è la ratio politica privilegiata,ma una società per azioni dove il rapporto di forza dei voti è sovrastante e soffocante.
Oggi 44 società su circa 600 detengono in questa federazione la maggioranza dei voti.
Una delle nostre richieste fatte prima delle elezioni del 2004 al Presidente in pectore Sciannimanico era stata quella di modificare questo sconcio.
Se oggi votassimo con la nuova tabella voti approvata a Marzo 2008 le società che avrebbero la maggioranza dei voti sarebbero 46,ben 2 in più di quelle attuali.
Si è fatta la rivoluzione perché nulla cambi.
Se si è veri uomini e donne di sport questa realtà ,unica nel panorama delle federazioni nazionali,va modificata radicalmente,basta avere la volontà politica di attuarla.
Al C.O.N.I. il dovere di esigere che questa procedura sia attivata e attuata.
Ma vado oltre.
Dopo la modifica del patto sociale che regola i rapporti di democrazia interna fra le società,il Presidente dovrebbe dimettersi per dare il via ad un vero confronto politico che porti chi sarà il più convincente delle proprie tesi gestionali a governare questo nostro amato sport.
Questo,a mio avviso,sarebbe il giusto atteggiamento di chi è convinto del proprio pensiero e chi si confronta sul campo con chi la pensa diversamente da lui.
Al Presidente Sciannimanico auguro buon lavoro per il suo prossimo mandato,ma voteremo contro la sua relazione e scheda bianca sulla sua scontata rielezione.
Grazie dell’attenzione.

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Commenti

5 risposte per “Intervento di Alessandro Battani”

  1. bonfanti marco ha scritto il 4 Dicembre 2008 19:55

    Ho apprezzato l’intervento di Alessandro Battani; pensavo lo facesse Giovanni Bisi. Alla fine abbiamo battuto le mani in 4. Gli altri nemmeno le mani potevano battere!
    Eravamo in pochi “dell’opposizione” presenti. Giovanni comunque nonostante le defezioni ha avuto un buon riscontro in voti.

  2. Alberto Vermiglio ha scritto il 15 Dicembre 2008 23:40

    Io invece non ho sostenuto Scianni 4 anni fa….. però avevo infovinato lo stesso che avremmo fatto questa fine… e con alcuni amici lo abbiamo detto anche negli ultimi 2 anni e mezo (o 3).

    Dopo un par di settimane mi sono messo a leggere l’intervento di “Bataaani”, che mi avevano detto, in verità, tostarello…!
    In effetti potrei dire .. un bel discorso che in alcuni suoi passaggi mi fa pensare ancor di più di prendermi un’altra vacanzina… da questo “regime” sportivo.
    Vado a Cuba…. che forse respiro meglio…nonostante tutto ..e mi sfogo l’occhio spendendo meno che per la “Sederova”…. ci rivediamo il 26 gennaio …
    Hombrecitos ..siempre si estoy ancora en gardo de escriber de este Deporte..
    muy sentido ..

    A proposito dei 400.000 euri di incassi dalle società…. mi meraviglio che ancora non abbiano pensato ad un ritocco (in alto) delle iscrizioni ai campionati.

    A proposito di alcuni argomenti toccati (e toccanti) … effettivamente si poteva anche riconoscerli prima… visto che non è che mancasse chi già li faceva presenti….
    Muy sorpresito del mas nombre de tesserados… Dies mil…??
    Ma none rano 25000 nell’intervista a Repubblica (ahahahah!!!) … allora non tutti devono aver dato il loro voto a Saltafossi Von Carrara se è arrivato a mala pena a 7 mila…!?
    Ma la domanda è: What is doing The Federal Procurator?

    Vedo…vedo nel futuro ..una nuova muchacha immagine ..Testimonial d’eccezione, … Belen Rodriguez… con Rossano Trump(et) che parla delle sue maratone pongistiche … però che colpo raga!?!
    Sarebbe contento anche lo Sguizzy no??

    Hasta Luego Hombres ….
    Fitet Libre
    Pingpong Libre o muerte!

  3. Alberto Vermiglio ha scritto il 15 Dicembre 2008 23:47

    Certo che se non lo eleggevano nel C.F. manco stavolta … non c’erano più fossi da saltare …. e cosa avrebbe fatto..? Magari me lo ritrovavo nella mia banca….!?
    Magari …. !!! Siii che bello …! Qualche calcio in bocca lo do ad alcuni che hanno ben più palle che un paio di celluloide da 40 mm…!

    Ma … the question is still….:
    What is doing the Federal Procurator?


    E dire che non aveva mai commesso un errore ….!
    A parte …. non usare la Brillantina Linetti !

  4. Alberto Vermiglio ha scritto il 15 Dicembre 2008 23:50

    Dalle Alpi alle Piramidi,
    dal Manzanarre al Reno,
    votate il Marmista che vi salta il fosso
    e di voti fa il pieno….

    Oh ciccia..si fa ppeddire eh!…
    Non più di 7000 …e miha è così amato..

    Everybody, need somebody …To Love…

  5. eugenio bertagna ha scritto il 16 Dicembre 2008 02:31

    Grande Alberto… Hasta luego Hombre. Quiero muchisimo una foto contigo a la Finca Vigia. Pregunta a los viejos lo que es… los viejos il el Mar…. :-)

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