China Open 2009

18 Agosto 2009 da Ping Pong Italia 

Si è appena concluso il China Open 2009 a Tianjin. Manco a dirlo, dominio tutto asiatico. Gia’ dagli ottavi, nel maschile, solo Maze e Chen Weixin hanno rappresentato una flebile resistenza europea, nel femminile nemmeno una, anzi c’erano Liu Jia AUT e Wu Jiaduo GER e dire che le migliori 3 al mondo, Zhang Yining, Guo Yue e Li Xiaoxia non erano iscritte, altrimenti…
Ancora una volta si riconferma quello che ormai si dice da tempo, l’Europa non c’è, si deve ancora affidare ad atleti provenienti dalla Cina, ma quando questi atleti smetteranno, cosa succedera’? Non e’ la prima volta vedere che i giocatori più interessanti arrivano oltre che dalla Cina, dalla Corea, Giappone, Hong Kong. E’ pur vero che un Pro Tour ($ 172,000) in Cina non ha certamente allettato molti europei, convinti che sarebbe stato un viaggio a vuoto, ma la vicinanza con quello di Corea avrebbe potuto dare qualche incentivo, infatti inizialmente c’erano le iscrizioni tedesche e svedesi, in tanti hanno sperato in Boll come unico baluardo a difendere la credibilita’ tecnica europea. Fra le donne sono risaltati i nomi di Dodean, Samara e Boros anche se poi nessuna delle 3 ha fatto tanta strada, un turno e via.

Singolo maschile

Ha vinto uno svogliato Wang Hao, impacciato, lento e anche ingrassato. Non mi ha fatto una buona impressione. In finale ha rischiato con Hao Shuai che puntalmente se l’è fatta sotto, HS conduceva 3 a 2 ed era avanti nel sesto, WH non ha fatto altro che sfruttare la sua esperienza, ossia aspettava l’errore avversario, e cosi, HS in bella ha ceduto drammaticamente senza che Wang Hao facesse ancora una volta niente di straordinario.
Le semifinali sono state Wang Hao su Wang Liqin 4 a 3 e Hao Shuai su Zhang Jike quest’ultimo, campione nazionale, autore di una prova davvero convincente battendo nel quarto di finale la testa di serie n.2 Ma Lin, il campione olimpico. Anche WLQ non ha saputo approfittare dello sbandamento di WH, ripeto il più delle volte in ritardo sulla palla e costretto a continui recuperi. Dal canto suo WLQ sta dimostrando quello che sostiene il Drago Rosso, è ormai a fine carriera. ML ha un atteggiamento non simpatico, schivo con i fans, arrogante nel gioco quando incontra giocatori modesti, sembra si senta sempre più imbattibile, invece anche lui non è fluido nei movimenti, tecnicamente non mi è mai piaciuto e continua a non piacermi. Invece ZJK è un gran bel giocatore, solido, potente, pulito, non so se sarà in grado di sostituire i migliori del momento e di affiancarsi a Ma Long (infortunatosi qualche giorno prima della gara), per capire qualcosa di più sul futuro dei cinesi bisognerà aspettare i prossimi giochi nazionali previsti per la fine di settembre a Qingdao.

Singolo femminile

A memoria non ricordo di aver visto la vincitrice battere in finale una difesa, in semifinale un’altra difesa e al primo turno un’altra difesa ancora. E’ successo a Tianjin ed è successo alla testa di serie n. 1 Liu Shiwen (foto courtesy by ITTF). Si diceva poco fa che le migliori non c’erano, ma mi sono dimenticato di dire che non c’erano nemmeno Guo Yan e Wang Nan e nonostante ciò le cinesi hanno dominato, mamma mia che divario che c’è. Ha vinto Liu Shiwen n.4, una delle mie preferite, in finale ha battuto Wu Yang n.81 in semi Fan Ying n.19, ad eccezione di una o due, il resto del mondo asiatico era a Tianjin, da Feng Tianwei a Tie Yana, da Jiang Huajun a Wang Yue Gu. Che vinca Liu Shiwen non è una novita che in finale arrivi Wu Yang invece è una novità. Liu Shiwen ha vinto con autorità, non ha avuto sbavature, un campionato giocato bene solo ogni tanto alcune ingenuità dovute all’età. Gioca un pingpong progressivo, sembra che le sue palline siano molto regolari, tutte uguali, in realtà forza i colpi in modo misurato, raramente gioca di potenza ma il suo è un continuo perseverare sul ritmo finché l’avversaria non cede, una sorta di prova di forza basata sulla regolarità.
In genere le asiatiche giocano bene contro le difese ma in questo torneo le avversarie che purtroppo dovevano giocare contro Wu Yang sembravano terrorizzate dalla potenza del taglio di diritto. Di rovescio il suo variare l’effetto è micidiale e per le destre giocare sul suo diritto è più che naturale ma puntuale arriva un tagliaccio sul quale si può solo palleggiare e manco a dirlo ecco che entra di diritto e di rovescio con la stessa facilità, ah dimenticavo, se non ha tempo di tagliare con il diritto tira il controtop, il servizio è assolutamente semplice e sembra non approfittare più di tanto delle opportunità di attacco che le si presentano, insomma, per me una giocatrice davvero completa. Di questa ragazza si era occupato in anticipo il Drago Rosso segnalandola durante i campionati nazionali del 2007, la foto che vedete si riferisce proprio a quella gara. Come al solito il Drago Rosso c’aveva visto giusto. Questo il suo percorso per la finale, ricordo che proveniva dalle qualificazioni: Ishikawa n.63, Li Jie n.21, Ding Ning n.9, Tie Yana n.13, Feng Tianwei n.7
Si è salvata solo Feng Tianwei altrimenti le altre hanno tutte deluso, a cominciare da Jiang Huajun, un torneo questo che poteva essere alla sua portata, ricordo che l’atleta di Hong Kong la prossima stagione giocherà in Italia con la Sandonatese. Dodean ha perso dall’esperta Lin Ning, Daniela sembra contratta nei movimenti di combinazione rovescio e diritto, molte volte in ritardo con le gambe, inoltre il diritto manca di potenza, sembra giocare un pingpong molto a risparmio, a mio avviso, tecnicamente, dopo le Olimpiadi si è fermata; ricordo che Dodean per la stagione 09-10 vestirà la maglia del Castel Goffredo; quindi, la sua ex compagna di club, Samara, ha seriamente impegnato Liu Jia e secondo me meritava di vincere, solo nel finale ha ceduto 13 a 11 nel settimo, le manca ancora quell’esperienza, troppe volte è caduta nella trappola del gioco spezzettato di Liu Jia che riusciva a piazzare meglio le palle, inevitabimente, alla fine, la brava rumena arrivava in ritardo sulla palla. Mi ripeterò all’infinito, tantissime volte le partite si perdono per due, tre, quattro punti, la differenza sta nei dettagli, piccoli dettagli di gioco da modificare ed ecco che qualche punto in più arriva.

Doppi

Nel maschile ha vinto la coppia più in forma, Hao Shuai ed il beniamino di casa Li Ping che il pubblico continuava ad incitare ad ogni punto giocato. In finale hanno superato Ma Lin/Wang Liqin ancora una volta Ma Lin è stato determinante per gli avversari, movimenti scomposti, a volte si è vista qualche occhiata di disapprovazione del 3 volte campione del mondo WLQ che invece è sempre vederlo giocare. Il doppio favorito, a mio parere, era Wang Hao/Zhang Jike ma la prestazione del campione mondiale è stata davvero brutta compromettendo la voglia di fare di Zhang Jike.
Nel femminile ancora dominio cinese, vincono Ding Ning e Liu Shiwen in finale 4 a 2 sulle retrovie cinesi, si fa per dire, ovvero,  Cao Zhen e Li Xiaodan. Molto bella la semifinale tra la coppia di Singapore Wang Yue Gu/Feng Tianwei contro Ding Ning/Liu Shiwen, le cinesi hanno subito in continuazione, hanno dovuto sempre recuperare sia nel gioco che nel punteggio e solo ai vantaggi della bella il risultato è stato a favore delle campionesse.

Gli indiani

Inizialmente avevamo deciso di portare 9 uomini e 10 donne poi, all’ultimo momento il Governo, d’ufficio, ci ha tagliato 3 nomi e quindi il gruppo è diventato di 8+8. Un giorno vi spiegherò come funzionano le cose in India e di come il Governo entra direttamente negli affari tecnici.
In un torneo di questa portata l’obiettivo minimo era di piazzare quanti più atleti posssibili nel main draw. Sia io sia il Chief Coach Bhavani Mukherji siamo rimasti soddisfatti, con alti e bassi, i giocatori della nazionale  proveniente dallo stage di 3 settimane a Zhengding hanno risposto nel loro modo migliore: hanno dimostrato molto impegno, hanno lottato con tutti, bilancio positivo: su 8 maschi nei gironi di qualificazione ne abbiamo piazzati 6 nel tabellone principale, fra le donne invece solo 3, nell’U21 2 di 4 ragazzi si sono guadagnati il tabellone e, in modo fortunato (lucky loser), solo una nel femminile.
Un bel risultato è arrivato dalla campionessa indiana Shamini Kumaresan n.321 che nel girone di quaificazione ha battuto la tedesca Silbereisen n.80 e anche la Ng Wing Nam n.242 aggiudicandosi il primo posto.
Tra gli uomini convincenti le prestazioni di Saha e Amalraj che hanno vinto i rispettivi gironi.
C’è ancora tanto da migliorare, quindi il lavoro non manca, la fortuna è che loro sono i primi a chiedere come fare per migliorare, anche mentre si guardano le gare ti vengono vicino e chiedono commenti e spiegazioni di quello che avviene in partita. E’ davvero un gran piacere lavorare qui in India.

Gli italiani

Stefanova e Vivarelli venivano da un camp in Cina, credo che il posto si chiami Nan Tong o qualcosa di simile, un luogo dedito solo al pingpong ad un’ora da Shanghai. L’allenamento rientrava in una buona iniziativa intrapresa dalla federazione europea grazie ad un accordo con la federazione cinese, al camp cinese c’erano anche Pota, Partyka, Dodean, Samara, Solja e altre. L’italiana, accompagnata da Csilla Batorfi, era affiancata da Vivarelli, mentre Wang Yu ha raggiunto il gruppo dopo un periodo di ritorno a casa (cinese).
Niko ha vinto agevolmente contro Kim Soong Sil alla sua ptima esperienza internazionale ITTF, infatti la coreana non ha nemmeno la classifica, poi però contro Wang Yue Gu la strada si è chiusa subito. Niko ha subito continuamente il ritmo di WYG, solo a tratti è riuscita ad impostare il suo rovescio e sbilanciare l’avversaria per poi entrare di diritto. Constatato che il divario tra le cinesi e le asiatiche è abissale e la qualità del livello tecnico tra le asiatiche e le italiane è piuttosto netta, faccio fatica trovare un aggettivo per indicare la differenza tra noi (inteso anche come europee) e le cinesi, comunque, andiamo avanti.
Vivarelli ha conquistato meritatamente il tabellone battendo l’indiana Ghatak molto più avanti di lei in ranking (quindi un bel positivo), questo le darà un sicuro avanzamento di classifica, durante la gara stavo seguendo la Mouma Das e ho visto solo a tratti, l’indiana ha sempre condotto anche con punteggi netti, anche sul finire, quando conduceva 8 a 4 si è fermata aspettando gli errori dell’avversaria, quindi Debora, brava, ne ha approfittato. Il diritto di Debora è potente e consistente, ma in combinazione con il rovescio risulta meno efficace, inoltre l’atteggiamento di perdere la posizione al tavolo a certi livelli risulta fatale, si crede di avere più tempo per colpire la palla, ma non è cosi, in realtà è solo un problema di velocizzare la preparazione dei colpi e Debora ne ha davvero bisogno.
Wang Yu dopo il problema al gomito che l’ha costretta ad un lungo fermo, ha perso tanta convinzione su sé stessa, avrebbe potuto far sua la qualificazione ma ha perso malamente con Tashiro (senza classifica) e Cho Ha Ra n.160 a veder le partite posso dire che erano alla sua portata.

Commenti

3 risposte per “China Open 2009”

  1. lelesguizzero ha scritto il 19 Agosto 2009 16:02

    mentre c’era questo torneo in ciaina i nostri ciòfani erano impegnati in un altro stage……..

    e il fitet saito riporta:

    “Tutto bene dunque a Marpingen se non le condizioni un po’ spartane e pionieristiche con telefoni senza campo e con gli allenatori che hanno dormito in sei in una stessa stanza”.

    evidentemente il faitet scriba non ha considerato il fatto che i ragazzi erano lì per allenarsi non per giocare a mosca cieca………

    quanto agli allenatori in 6 in una stanza……….chissà che puxxo di piedi.

  2. lelesguizzero ha scritto il 20 Agosto 2009 15:51

    Ora mentre il mondo del tt è in Cina…dal saito faitet copio:

    “Nazionali in stage
    Giovedì 20 Agosto 2009 09:09
    Partono in questi giorni una nutrita serie di stage delle nostre squadre nazionali in vista dei molteplici appuntamenti che propone la fine di agosto e poi il mese di settembre”.

    Ora a parte la sgrammaticatura iniziale dato che non si scrive “partono una nutrita serie” bensì “parte una nutrita serie”…dato che a partire è la nutrita serie….terza persona singolare e non gli stages???

    ciò che mi sovviene da tale articolaxxo sono i names of the accompagnatori:

    ” Stefan Stefanov e Provas Mondal.

    Andreja Ojstersek ed Enrico Rech Daldosso
    Lorenzo Nannoni
    Sebastiano Petracca e John Ippoliti
    Maurizio Gatti e Giuseppe Del Rosso”

    Ora passi per maurice kat’s e seba petracca tecnici che tutto il mondo, cina comprersa, ci invidia,

    ma possibile che tutti gli altri abbiano più conoscenze di tt di max costantini???

    A me pare strano…..mentre costantini era al posto 37 del world ranking che facevano costoro????

    si formavano col manuale del giovane pongista????

    PS e non vinciamo mai.

  3. about.blank ha scritto il 21 Agosto 2009 08:49

    Domenica 16 agosto, ore 8,54. Sito Fitet.org:

    Intervista a Csilla Batorfi sulle azzurre al China Open:

    “Niko ha giocato il primo match del tabellone contro una avversaria coreana vincendolo in maniera del tutto facile, nessun problema in questa partita per lei. Nel secondo match si è trovata di fronte la giocatrice di Singapore che ha una classifica molto importante, n. 11 del ranking ed era una delle teste di serie del torneo……..
    “Wang Yu non è stata fortunata nel suo girone di qualificazione dove ha trovato una giapponese ed una coreana….
    “Debora ha vinto soltanto una partita nell’intero torneo, ma ha vinto la più importante per lei, perché con quella vittoria contro l’avversaria Indiana, ha superato le qualificazioni riuscendo ad entrare nel tabellone.”

    Ora, trattandosi di un “virgolettato”, possiamo dare per scontato che la Sig.Batorfi abbia usato le precise parole riportate, ma una noticina del redattore sui nomi delle avversarie delle nostre atlete… era d’obbligo.
    Ao’, manco er nome da a nummero 11 der monno!!
    L’ Indiana , poi.. l’unica con la maiuscola… per rispetto a Costantini o perchè proprio si chiama così, come Indiana Jones?
    A meno che la Sig. Batorfi non abbia precisato nel suo abituale romanesco:
    ” A’ Corrà, i nomi…. che ti i digo affà??”

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