La Fitet, un paziente curabile.

1 Settembre 2009 da Ping Pong Italia 

Da un po’ di tempo avrei

voluto scrivere qualcosa sulla situazione tecnica in Italia, in qualche modo avevo fatto un breve cenno all’indomani dei Giochi del Mediterraneo, oggi, grazie ai vostri interventi si presenta l’occasione per approfondire ulteriormente il tema e affrontare anche la questione giovanile.

Gli Europei di Praga che si sono conclusi alcune settimane fa non hanno dato segni di miglioramento e qui si apre il dibattito a tutto campo sulle cause delle continue brutte prestazioni (se mai la FITeT abbia l’umiltà di riconoscerle), sulle scelte (se mai fossero state fatte), sulle responsabilità (se mai fossero evidenziate), tutto quello che in questi anni la Fitet, per mezzo dell’ufficio stampa, è riuscita a trasmettere ai tesserati è la giustificazione dei non risultati o l’enfasi stomachevole, eccessiva, di risultati mediocri: avversario più forte, quasi battuto, perso ai vantaggi, sfiorata la medaglia, fino ad arrivare, chissà, ce lo potremo aspettare, alla famosa proprietà transitiva. Ve la spiego rapidamente: poniamo che il giocatore italiano A batte il giocatore svedese B che a sua volta batte il francese C ovvero il campione europeo allora A diventa anch’esso campione europeo senza per questo aver battuto il francese C. È un’esagerazione ma la considerazione che la FITeT ha dei tesserati è davvero minima, per questo crede, e ne è convinta, di rivolgersi ad un pubblico di bassa cultura, ignorante e incurante di farsi abbindolare da quattro frasi messe insieme. Cito un caso che per me è emblematico. La festa per la medaglia a squadre femminile ai Giochi del Mediterraneo è diventata la festa delle 3 medaglie, infatti, nella nota, si legge che il Vice Presidente Agabio (nemmeno Petrucci) ha accolto le 3 medaglie d’oro del tennistavolo. Miracolo, da una ne sono divenute 3, ora anche la moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Chiudo questa parentesi perché è importante capire il contesto in cui ci troviamo. Un contesto in cui non c’è il contraddittorio, in cui manca l’interlocutore, e semmai ce ne fosse uno, in un modo o nell’altro, viene allontanato. Come è possibile crescere in un ambiente di questo tipo dove la politica dell’isolamento è prioritaria alla politica del dialogo e delle aperture alle idee, non dico alternative, ma almeno altrui? Sono convinto che all’interno del Consiglio Federale ci sia un’energia positiva e propositiva, ma, purtroppo, all’esterno non arriva alcunché, c’è sempre un’unica voce, un’unica foto, un unico vate, come se non esistesse nulla eccetto che lui.

Per spiegare il mio pensiero occorre andare indietro nel tempo, poiché in nostri mali cronici hanno origini lontane e non c’è mai stata la reale volontà di curarli.

I centri federali avevano inizialmente l’obiettivo reale e sincero di far crescere il livello di base, di conseguenza il livello medio e alto, in parte i risultati ci sono stati, lo splendido europeo del ’93 di Piacentini e Giardina, quello di Wang Yu e Ding Yan nel ‘97, aver tirato fuori il talento Massimiliano Mondello, insomma grazie al lavoro dei tecnici come Deniso, Errigo che quotidianamente forgiavano i ragazzi, dei risultati si sono ottenuti, non nascondiamolo.
Contemporaneamente si sono però presentate 3 aberrazioni alle quali non si è stati capaci di ovviare, anche per una questione di convenienza: la prima, poiché i centri federali avevano la priorità su tutto, si assisteva, e la si viveva sulla propria pelle, ad un progressivo depauperamento dei vivai societari con la conseguenza che molte di loro scomparivano. La seconda, un esagerato concentramento di voti legati ai risultati nazionali degli atleti dei centri federali, naturalmente fedeli alla FITeT, che di fatto scoraggiavano chiunque dal voler competere in sede elettorale. La terza, la più subdola, si ricattavano i più meritevoli con la seguente formula, se vieni al centro federale potrai giocare in nazionale, altrimenti niente maglia azzurra.

Successivamente i centri naufragarono inizialmente non per scelte politiche ma per mancanza di risorse economiche, solo più tardi se ne riconobbe l’inutilità definitiva.

La chiusura dei centri ha portato maggior vitalità fra le società ma non ha per niente arretrata l’idea del concentramento dei voti, se prima c’erano i centri catalizzatori di voti oggi ci sono le società più ricche la cui logica è la medesima, accumulare voti e assicurarsi il potere, il resto non conta nulla.
Tutto questo si è aggravato quando la Fitet è andata in mano ai dirigenti di grosse società, in genere di A1.
Quando parlavo di mali cronici mi riferivo naturalmente alla tabella voti, vero cancro del nostro sistema democratico, tecnico e di promozione la cui metastasi ha invaso l’intero sistema sportivo, dal primo all’ultimo della catena di distribuzione della macchina chiamata pingpong.
Finché avremo questo sistema non c’è nulla che si possa fare per limitare la deriva del nostro movimento. Finché vige questa logica societaria non ci sarà sviluppo ne tanto meno risultati. In questo contesto è fisicamente impossibile pensare ad un sano pingpong.

Presumiamo solo per un momento che il potere delle società venga svuotato, così, all’improvviso, dell’attività=voti e si riempia del valore attività=prestigio. È qui il punto, pensateci.
Nell’attuale sistema, moribondo, succede che, ma io federazione, perché mai dovrei alimentare la crescita tecnica di una società se questa mi è ostile? Se trovassimo il sistema di livellare il peso politico di ogni singola società allora non avremmo alcun problema a sostenere piccole, medie, grandi società, perché a quel punto ciò che ci interessa è il livello tecnico. Naturalmente le antipatie e le simpatie rimarranno, ma chi ci guadagna è davvero lo sviluppo del pingpong.

È normale che in questo contesto ci sia il vuoto di programmazione, di idee, di progettualità, perché si andrebbe incontro al movimento che non è l’esatta logica di questo management, anche se ci vogliono far credere il contrario. E non possiamo dare nemmeno la colpa ai tecnici, che se è vero che si tengono stretto il posticino, è anche vero che operano in condizioni difficili, con scarsa, se non zero, autonomia.

Tornando ai nostri giovani, o meglio al futuro. Bisogna superare la logica dei voti, battere il cancro curandolo con un’azione coraggiosa. Se la federazione vuol fare qualcosa di buono deve ridare dignità alle società che così potranno instaurare un sano rapporto con la centralità federale e anche con i comitati regionali, anch’essi affetti dallo stesso male. Una volta ristabilita la parità allora si potrà pensare alla rinascita di centri (perché no) che non chiamerei più federali ma territoriali magari gestiti dai Comitati Regionali in un rapporto pubblico-privato. Dare alle società incentivi, premiare i tecnici che si danno da fare, chiedere alle società e ai genitori dei giovani più promettenti la disponibilità a trascorrere lunghi periodi in affidamento ai centri e/o all’estero,  scommettere sul pingpong.
Partire da un gruppo allargato, l’altra volta parlavo di 20 giovani di 12-15 anni, ma potrebbero essere di più, metterli in competizione fra loro e selezionarne un numero limitato che possa proseguire il cammino tecnico sempre in collaborazione con i tecnici locali e ricominciare così, nello stesso modo l’anno successivo. Allargare la base dei tecnici federali creando una piramide che faccia riferimento ad un modello tutto nostro, italiano. Per il momento non si può parlare di scuola italiana, la federazione non ha il coraggio di affidare un compito così delicato ad una persona illuminata, lungimirante, che abbia a cuore la crescita del pingpong
Investire nel pingpong dei giovanissimi come forma di prestigio futuro e non investire solo su alcune società per assicurarsi il potere a breve periodo. I riconoscimenti di un buon lavoro si ottengono con la partecipazione di tutti, nessuno escluso.

Commenti

12 risposte per “La Fitet, un paziente curabile.”

  1. ittennico ha scritto il 1 Settembre 2009 23:13

    allora.. non scrivo solo cazzate..?di qualunque parte si sia.. o perchè ci si crede.. o perchè.. ci fa comodo…l’organizzazione tecnica italiana è a dir poco.. clientelare.. ; nel senso.. cmq meno negativo del termine…ossia che spesso ora come ora.. finisci in nazionale grazie alla telefonata di uno.. che conosce un altro.. che conosce un altro ancora…
    La nostra soluzione.. cmq.. passa , a mio parere.. unicamente! dalla realizzazione di comitati regionali dove mensilmente.. trimestralmente.. toh!… i vari responsabili tecnici regionali, conducano stage, dove valutare e magari valorizzare giovani che gli vengan proposti da tutte le società che vorranno…
    Quelli più meritevoli faranno i passi successivi… e così via, fino a creare un consistente numero di buoni atleti ITALIANI , creati da una scuola ITALIANA, che possano garantirci un futuro credibile, magari più a misura nostra, ma sempre con la ferma! volontà di portare i migliori ai vertici.
    Non solo, bravissimi, ragazzi, per carità.. ma fortunati a conoscere qualcuno…

  2. Alberto Vermiglio ha scritto il 6 Settembre 2009 23:32

    Caro Ittennico,
    per me c’è poco da fare .. non ha nemmeno senso perdere il tempo a dire nomacci quelli che sparano vaccatine e basta dall’alto del loro saputello sentirsi chissàchi!
    Massacrano anche noi perchè siamo sempre scontenti “di tutto il bene che vien comunque fatto per far crescere il TT italiano”.
    Ci conviene giocare e fare quello che possiamo ..con i nostri poveri mezzi, …
    ma almeno dire la nostra… ogni tanto… potremo .. o no?
    ..
    Oggi ho fatto un giro al mare e mi son fermato a guardare alcuni..padri e figli, vecchi e bambini.. che comunque impegnavano sempre due tavoli di cemento..
    Ci giocava sempre qualcuno…. Mah…!
    Non ce niente da fare .. il nostro “bene” ..forse è il nostro male..!
    ..
    ah.. non ero al calimba de luna .eh!!
    :-))

  3. zzantitop ha scritto il 8 Settembre 2009 13:46

    PINGPONG : I am able…On this table

    BASTEREBBE CHE CHI FA SANA OPPOSIZIONE NON SIA GIUDICATO COME UNA
    (dickhead) TdC…ANCHE SE COSI’ FACENDO …. MATEMATICAMENTE SI HA LA CONFERMA CHE I Co…..(gabaziZZi o prick) SON SEMPRE ………IL DOPPIO…. :)

    un po pi di apertura mentale..GENTE ….. :)

    LA FITET SIAMO NOI …..PERTANTO…..CI SIAMO GIA’ RISPOSTI :)

    as usual niente di personale .. :)

    ” Tutti hanno potuto fare domande e ricevere risposte esaustive sulle varie criticità emerse in materia di regolamenti, interpretazioni, applicazioni delle norme e quant’altro”

    ZZBlobdituttodipiù :)

  4. zzantitop ha scritto il 20 Ottobre 2009 17:41

    COMUNICAZIONE DI SERVIZIO :

    Prolocoameno e pingpongdragorosso organizzano

    Gioca e Prova lo sport.

    Rivolto a ragazzi/e dai 7 ai 12 anni che desiderano avvicinarsi allo sport del tennistavolo.

    Le lezioni sono completamente gratuite e senza alcun impegno successivo .
    Tutto il materiale didattico: racchette e palline sono messe a disposizione dal pingpongdragorosso

    La novita’ quest’anno è che oltre l’Istruttore,
    “COME AIUTANTI” ci saranno alcuni ragazzi del corso 2008/2009

    Periodo: dal ottobre 2009 a maggio 2010
    Tavoli : le lezioni si svolgeranno all’inizio su 3 tavoli
    Frequenza: 1 lezione settimanale al martedi’ dalle 17 ALLE 19

    Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi

    pingpongdragorosso@gmail.com

    I ♥ pingpongdragorosso

    zz&idraghettirossi

  5. lelesguizzero ha scritto il 21 Ottobre 2009 13:59

    4 zanzi: purtroppo non so ancora dove ti trovi….

    comunque l’importante è che ci sia roba antica……

    puoi postare qualche link very interesting????

    Se aspettiamo very good photos dal faitet saito….il meglio che il faitet saito offre eccolo:

    http://www.fitet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=33249:workshop-su-sport-a-comunicazione&catid=66:formazione-generale-

    Sempre nel faitet saito leggo:

    “In Calabria incontro sul Progetto Giovani
    Martedì 20 Ottobre 2009 11:55
    Si è svolta ieri lunedì 19 ottobre, a Reggio Calabria,una riunione del Comitato Regionale Fitet alla quale ha partecipato il Direttore Tecnico Matteo Quarantelli”.

    Anche stavolta ci rimango male e vedo che una regione ha organizzato qualcosa….

    Perché in toscana non c’e’ mai un birillo moscio????

    Nessuno si rende conto che nelle ultime classiFIKE nazionali il primo toscano in catg ragazzi è 23°??????????

    Se me lo avessero raccontato non lo avrei mai creduto possibile…..
    però corradino vostro ha il potere di rendere possibile l’impossibile.

    Questo non vuole essere un contentino,

    perciò bisogna dire: grazie corradino.

    4 vermiglio: above u vrait:

    “Oggi ho fatto un giro al mare e mi son fermato a guardare alcuni..padri e figli, vecchi e bambini.. che comunque impegnavano sempre due tavoli di cemento.”

    Finalmente qualcuno si accorge che il pinge ponge è tipico sport da plaja calimba de luna…da infradito, maschera e boccaglio…..

    per fortuna on the beach non ci stanno solo vecchi e bambini.

    A questo punto che volete che vi dica………

    w la fai………..tet.

  6. zzantitop ha scritto il 22 Ottobre 2009 08:20

    ciao sguiZZ che ougni tuo intervento è piu’ interessante di un quiZZ :)

    alcune scene dell’ultimo happy hour organiZZato dal sottoscritto.

    http://newyork.metromix.com/content_image/full/169355/560/370

    e il party generalmente premia la migliore con una sorta di “padella bitch”

    http://www.instructables.com/files/deriv/FRH/QMG7/FJNEM57X/FRHQMG7FJNEM57X.MEDIUM.jpg

    IL TUTTO OVVIAMENTE è MIRATO A FARE GRUPPO !!!!! :)

    sguiZZ, non solo ci piace la roba antica……MA LA PROMUOVIAMO PURE ! :)

    SAI DA ALCUNE PARTY SI GIOCA IL PITCH &PUT

    DA NOI SI COLTIVA L’ARTE DEL BITCH&BUTT :)

    zz Pitch&Putt o bitch&butt ? :)

    ps lei quest’anno gioca da noi….interessa?
    http://www.adrants.com/images/big_butt_latino.jpg

  7. lelesguizzero ha scritto il 22 Ottobre 2009 19:42

    4 zztop:

    il tuo modo di interpretare il tt is very good……

    invece che sparare minkiate su campionati cinesi, robba politica, tornei di 7ma categoria……

    Anche le giocatrici del tuo club hanno un perchè!!!

    Poi mi chiedi:

    “ps lei quest’anno gioca da noi….interessa?
    http://www.adrants.com/images/big_butt_latino.jpg

    A me interessa tutto ciò che è tt…specie se non moderno!!!

  8. zzantitop ha scritto il 23 Ottobre 2009 16:38
  9. lelesguizzero ha scritto il 24 Ottobre 2009 16:56

    4 zztop: above u vrait:

    “e poi sguiZZ oggi è il tuo giorno fortunato, mi stai simpatico

    pertanto sguiZZ buona visione”

    Questi filmati sono a dir poco fantastici…..

    grazie da parte mia innanzitutto ma credo che tutti gli aficionados debbano ringraziarti.

  10. lelesguizzero ha scritto il 26 Ottobre 2009 18:44

    Dal faitt saito copio:

    “Sonja Milic Presidente Fitet del Friuli Venezia Giulia
    Lunedì 26 Ottobre 2009 11:32
    Si è svolta l’assemblea elettiva del Comitato Regionale Fitet del Friuli Venezia Giulia che ha scelto come Presidente Sonja Milic”.

    Mentre il FVG ci comunica quanto sopra, complimenti a Sonja Milic, vincitrice di innumerevoli titoli nazionali…….

    a me viene da piangere……..

    noi del granducato abbiamo corradino, che forse qualche anno fa ha vinto il campionato del suo pianerottolo……..

    se non ci sono toscane tra le prime 18 della classifica italiana ragazze ci sarà un perche’……….

    un man un why,

    corradaino vostro.

  11. lelesguizzero ha scritto il 28 Ottobre 2009 18:58

    Rai di tutto di - :

    durante la cronata della partita tra 2 ciaineses girls in onda aujourd’dui 28 ottembre ore 17.15….

    alle ore 17,45 alessiuccia nostra ha detto:

    “bei punti, un bello spettacolo e penso che anche il pubblico si stia divertendo”

    personalmente ho provveduto alla registrazione su supporto audio-video della partita in oggetto e la terrò tra i miei ricordi più cari…………

    in tal modo quando avrò problemi di stitichezza saprò come farli passare.

  12. zzantitop ha scritto il 29 Ottobre 2009 18:25

    “Pongisti per Caso” :

    viaggi, vacanze e turismo in Italia e nel mondo pongistico.

    Con pongisti per caso puoi condividere e trovare esperienze di viaggio, consigli per le vacanze, racconti attinenti ad una meta, diari personali e di tanti .. reportage dettagliati da tutti i paesi del mappamondo raccolti …da pongisti percaso come te 

    Viaggi e vagabondaggi di fantasia nel mondo sconosciuto del ping pong .
    Introduzione :
    Nulla succede per caso ovvero le coincidenze che cambiano la nostra vita….
    Ciao sono roberto e sono un pongista ….

    INIZIAMO PURE LA SEDUTA ! :)

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