Dal Pro Tour di Berlino
26 Marzo 2010 da Ping Pong Italia
Eccomi di ritorno fresco fresco dal German Pro Tour di Berlino con 172,000$ gran parte dei quali, manco a dirlo, intascati dai cinesi.
A portare a casa il gruzzolo più ghiotto ci hanno pensato Ma Long n.1 del mondo e Feng Yalan senza classifica. Ma Long ha battuto in finale 4 a 1 Wang Hao e Feng Yalan ha battuto Ding Ning n.7
Feng Yalan non ha mai partecipato ai Pro Tour, l’ultima apparizione è stata nel 2006 al Cairo al World Junior Championships. In Germania ha vinto anche l’U21 battendo in finale Wu Yang sempre cinese. Naturalmente veniva dalle qualificazioni, ecco il suo score della gara femminile senza l’U21:
Hadacova 0-4
Bakula 1-4
Li Jie 2-4
Hu Melek 1-4
Dang Ye Seo (squalificata) non conosco il motivo ma mi informerò
Hirano 0-4
Feng Tianwei 0-4
Ding Ning 3-4
Sicuramente il Drago Rosso, assente giustificato, ci dirà qualcosa di più.
Boll, da grande favorito, è uscito nei quarti da Chen Qi, partita tiratissima spuntata al 7° per 13 a 11 dal cinese.
Per la prima volta dopo tanto tempo nei quarti si sono visti 3 europei (Boll, Ovtcharov, Maze) ed un giapponese vera rivelazione proveniente dalle qualificazioni (Ueda) che ha battuto nell’ordine Hao Shuai, Saive, Ryu Seung Min fermandosi contro il muro cinese di Zhang Jike. Anche Maze come Boll ha lottato contro Wang Hao 3-4 ma a onor del vero tutti e due erano inguardabili. L’unico risultato di rilievo è la sconfitta di Xu Xin ad opera di Ovtcharov e questo temo gli costi la partecipazione ai mondiali di Mosca lasciando definitivamente spazio al grande Wang Liqin.
Ma Long invece è guardabilissimo, anzi è un piacere vederlo giocare con quella sua naturalezza, l’espressione sempre rilassata, sicuro di sé come non mai, anche se persiste qualche sbavatura, ormai sta raggiungendo la piena maturità.
Vi racconto questa che vi dà l’idea di come sono fatti i cinesi. Alla fine del primo giorno di gare, dopo che Ma Long aveva superato il ceco Tregler 4-0 ed il coreano Lee Sang Su 4-1, sono rientrato in albergo verso le 10 di sera per fare una sauna, nella Gym ho visto Ma Long che correva piuttosto velocemente sul tapis-roulant, sudatissimo. In sauna c’era anche Liu Guoliang e quindi non ho resistito a chiedergli se quella corsa fosse una sorta di punizione o una scelta tutta sua. Mi ha risposto che glielo aveva intimato lui di correre 20′ all’80% della velocità, e perché, ho chiesto io, perché oggi l’ho visto lento negli spostamenti di gambe.
In Europa o in qualunque altra parte che non sia Cina, Corea o Giappone, nessuno si sognerebbe di far correre un prorpio giocatore, il motivo è semplice, i cinesi basano le capacità direttamente dalla forza di volontà, concetto che in Europa non viene preso inconsiderazione o viene mal interpretato.
India
Stavolta gli indiani non sono andati bene, non siamo riusciti a qualificare nemmeno Sharath Achanta che è incappato in una brutta sconfitta contro un giovane inglese Pitchford. Solo 3 ragazze hanno raggiunto il tabellone principale dell’U21 giocando il turno dei 32 peraltro bene. La squadra ha avuto enormi difficoltà per ottenere il visto tedesco, in special modo gli atleti provenienti da Calcutta, hanno saltato il camp e si sono uniti alla squadra solo il giorno della partenza per la Germania. Pazienza una giornata storta può capitare.
Da segnalare però la bella prestazione del giovane Harmeet Desai che dalla sua 782ˆ posizione ha battuto il bulgaro Golovanov n.229
Italia
Ho visto in azione anch gli italiani. Bobocica sta crescendo sempre più, gli servirebbe qualche risultato importante per proiettarlo nei primi 50, non sarà facile ma ha tutte le carte in regola per riuscirci. Per qualificarsi nel tabellone ha giocato un gran partita contro Lakeev, più persa che vinta, ma alla fine con tanto carattere e determinazione ce l’ha fatta, bravo Bobo.
Stojanov ha perso da Freitas per 4 a 2, non c’è stato nulla da fare, i primi 4 set tirati poi il portoghese ha preso il largo chiudendo tutte le iniziative di Niagol. Tomasi ha dovuto giocare contro Lee Sang Su (nella foto), lo stesso che ha perso da Ma Long, anche per Stefano c’è stato un problema di tenuta, gran giocate di controtop ma sul 2-2 il coreano è schizzato via come un fulmine.
Tan Monfardini ha perso al primo turno contro Vaida (101) per 4 a 1, praticamente è entrata in campo già sicura di non farcela, ormai sono diverse volte che non riesce più a vincere contro la simpatica croata.
Stefanova non è entrata in partita contro la cinese Mu Zi (66) perdendo 4 a 1, infine Steshenko ha perso nel gruppo dall’indiana Ghatak e dalla slovacca Odorova. Wang Yu invece ha subito una sconfitta pesante contro la svizzera Aschwanden (881) poi nel secondo incontro ha perso anche dalla cinesina turca He Sirin (120) per 4-1
Il Pro Tour di Berlino è stato la vetrina ideale per lingresso ufficiale sul mercato pongistico di Adidas, infatti i tavoli, in collaborazione con Andro, erano Adidas e tutti gli altri prodotti erano ben esposti nel proprio stand commerciale insieme a tutte le altre grandi firme.
Dal 2004 Berlino è anche la città in cui vive Leo Amizic, naturalmente ci siamo visti e non mi sono fatto mancare l’occasione di passare una serata a cena insieme. Parlare con Leo si entra in un’altra dimensione, con lui ci sono delle affinità, il modo di interpretare il pingpong, le impressioni di una gara, l’atteggiamento di come gestire i giocatori. In tribuna c’è stata praticamente la processione, tutti i suoi giocatori sono andati a trovarlo per chiedere consigli, da Crisan a Chuan Chi-Yuan, da Apollonia a Ovtcharov e altri. Mi ha parlato dell’esperienza russa, per 5 mesi e mezzo è stato in Russia e credo, da quello che mi ha raccontato, che ha dato più che ricevuto. Il rapporto si è chiuso all’improvviso e anche suo fratello Mario se ne è andato pronto per iniziare dal mese di luglio a fare il manager nell’accademia di Schlager a Vienna.
Il desiderio di rientare nel pingpong è fortissimo e penso che non resisterà alla tentazione, ed io sono contento che Leo ritorni in palestra a dare il meglio di sé.
Caro Max, c’é una frase del tuo articolo di cui non afferro appieno il significato:
“In Europa o in qualunque altra parte che non sia Cina, Corea o Giappone, nessuno si sognerebbe di far correre un prorpio giocatore, il motivo è semplice, i cinesi basano le capacità direttamente dalla forza di volontà, concetto che in Europa non viene preso inconsiderazione o viene mal interpretato.”
Poco prima dici che Liu aveva “intimato” a Ma di correre per 20′ all’80% della velocità.
Se il coach impone al giocatore di correre , la forza di volontà del giocatore non é pesantemente condizionata dal diktat del suo coach? La forza di volontà di ognuno di noi non é una capacità soggettiva di abnegazione?
Forse proprio perché europeo, anch’io male interpreto il concetto di considerare le capacità individuali di ognuno basandole sulla forza di volontà?
Grazie.
Ciao … Mi permetto di darti una prima risposta io .
Durante una conferenza qui in Italia con l’allora allenatore della nazionale cinese (parlo di circa 20 anni fa) si affrontò la tematica dell’allenamento riguardante i principi di orientamento dello stesso . Ad un certo punto dell’ esposizione il Relatore affermò di far svolgere esercitazioni ai loro atleti con una tale durata ed intensità da far salire le pulsazioni del cuore ad un numero (se ricordo bene) di 220-250 . In sala ci fu più che un brusio finchè non si alzò uno dell’uditorio e gli chiese su che cosa stessero lavorando con tale “bestialità” : forse sulla resistenza? Lui rispose: “Sulla volontà! La sensazione che avverte in quel momento l’atleta è quella della morte! In quel momento valutiamo questo: la sua capacità di scattare un’ultima volta sulla palla nonostante si senta morire!”
Non ti dico i commenti. Indipendentemente dalle nostre convinzioni personali (da tecnici) prova a fare una cosa del genere in Italia e prova a sentire cosa ne dice il papà o la mamma dell’atleta che stai sottoponendo a questa cosa!
Invece di un commento ho pubblicato un post sotto la categoria “la preparazione”, lo trovate in homepage.
Grazie Smile e grazie Max per aver dedicato un intero pezzo (direi, senza adulazione, una lectio magistralis) per chiarire i tuoi concetti e fugare le mie perplessità.
4 admin: above u vrait:
“tutti i suoi giocatori sono andati a trovarlo per chiedere consigli, da Crisan a Chuan Chi-Yuan, da Apollonia a Ovtcharov e altri”.
Spero che questi altri con cui chiudi la frase siano ben più competitivi dei precedenti player che coi cinesi non hanno mai visto la sfera in vita loro…..tra un po’ sono più competitivi gli indiani che alleni tu.
dici anche :
“Bobocica sta crescendo sempre più, gli servirebbe qualche risultato importante per proiettarlo nei primi 50″
Grazie al kaxxo………..a tutti servono risultati importanti per entrare nei 50…….ma se non tocca la sfera col cinesino del borussia…….quanto alle proiezioni……..è un bel film…….
PS permettimi di chiudere facendo i più sentiti auguri di Buona Pasqua a tutti coloro che non avendo di meglio da fare trascorreranno il prossimo week end lontani da casa e ingrasseranno le tasche di hotels and restaurants di terni e castello.