Gli Europei

25 Settembre 2010 da Ping Pong Italia 


del Drago Rosso

La conclusione degli Europei sembra aver fatto scomparire la triste realtà del tennistavolo italiano, uscito distrutto ancora di più che dai Mondiali a squadre, dove pure c’era stata una vergognosa doppia retrocessione. Il risultato dell’Italia a questi Europei è il peggiore di sempre nell’intera storia del tennistavolo. Ovviamente, come è stato messo in evidenza più volte, nemmeno una parola di questo fallimento sul sito federale. Adesso non ci resta che aspettare il numero della rivista federale con il resoconto degli Europei per scoprire nuove meraviglie, magari ci diranno che è stato un successo. Per conto nostro, proviamo a dare le indicazioni conclusive su questa manifestazione e, in particolare, delle nefandezze azzurre.

VINCITORI E VINTI

Una volta di più, si è visto che la decisione di far giocare gli Europei ogni anno è solo un pretesto per regalare qualche medaglia in più a nazioni depresse tecnicamente. Ormai, lo spettacolo è diventato osceno, con giocatori vecchi e fuori forma. E gli stessi risultati ormai non hanno più alcun valore tecnico. Ma soprattutto è scandaloso e ridicolo vedere i cosiddetti «record» stabiliti da giocatori che non possono nemmeno pulire le scarpe ai campioni del passato, quelli veri. Per andare sul concreto, con qualche esempio, ricordo solo che la Germania ha vinto una squallida gare a squadre in cui ha rischiato addirittura di perdere con la Francia, con Boll messo sotto da Lebesson, soprattutto sul piano della velocità, fino a quando il francese se l’è fatta sotto e ha buttato al vento la vittoria. E poi, che Samsonov era in condizioni pietose, che la gara a squadre e il tabellone del singolo erano pieni di «zombie» che ancora si reggono in piedi. Insomma, uno spettacolo pietoso. Fra le donne, un po’ di luce la porta la Romania, che arriva in finale e sciupa l’occasione con l’Olanda, ma è evidente che il futuro è tutto suo e che dominerà per molti anni in Europa. La Germania, cui proprio la Romania aveva regalato il podio ai Mondiali, torna, come avevo pronosticato sin troppo facilmente, nel posto dove merita di stare: nel cesso. Nel singolo, la vittoria della difesa bielorussa Viktoria Pavlovich è un altro passo indietro, in un tabellone che abbonda di vecchiette e di cinesi naturalizzate. Anche in questo caso, le romene fra un po’ domineranno, visto che sono le uniche a portare alla ribalta giovani fortissime, ma è chiaro che siamo di fronte a uno sfacelo totale dell’Europa.

ITALIA MASCHILE

E arriviamo all’Italia, che sta molto peggio della pur disastrata Europa. Le considerazioni principali le ho già fatte. Devo aggiungere solo poche, ma importanti cose. Fra gli azzurri, una nota di merito per Marco Rech, che conferma la sua bontà tecnica, anche se deve lavorare molto sulla velocità, sia di gambe sia di esecuzione dei colpi. Stoyanov è ingiudicabile perché risente ancora dell’infortunio che lo ha frenato per parecchi mesi, ma le sue qualità tecniche non si discutono. Bobocica si deve dare una mossa, perché sta sprecando tempo. A Tomasi non si può chiedere di più di quello che sta dando, che è già molto. Infine, Mutti, come avevo già detto, è in recessione tecnica evidente: non ha un gioco, è lento, il diritto è quasi inesistente. Inoltre, dopo la vittoria agli Europei, molto casuale, ha perso costantemente con pari categoria europei. In proposito, è ancor più ridicolo l’articolo sul sito federale in cui si fa parlare il tecnico francese Gadal, che, parlando della non positiva esperienza di Mutti all’Olimpiade giovanile di Singapore, dice che il confronto con l’Asia è difficile. Così, se non viene spiegato, un lettore potrebbe capire che Mutti ha perso con giocatori asiatici. Sveglia! A Singapore Mutti HA PERSO CON DUE GIOCATORI EUROPEI. A riprova che non è nemmeno lontanamente il più forte Allievo europeo. E agli Europei assoluti ha perso nel singolo con uno svedese di pari categoria. Dopo gli Europei giovanili, ha solo perso con i pari categoria. Nessuno si chiede perché? Nessuno si accorge che Mutti sta rischiando di fermarsi tecnicamente? Il punto è che bisognerebbe avere un settore tecnico e allenatori in grado di capire tutto questo.

ITALIA FEMMINILE

Per le azzurre, invece, siamo nell’abisso più profondo. E il peggio è che la discesa non è finita. L’ultima barzelletta è la presunta «malattia» di Tan Wenling, che è tornata in Italia dopo la gara a squadre. Era malata e nessuno se n’è accorto fino a quel momento? Ma davvero si pensa che si possa ancora credere a simili scempiaggini? La verità è che la nazionale femminile è allo sfascio, che a breve rimarrà solo la Stefanova in azzurro, dopo che Negrisoli ha giustamente mandato tutti al diavolo (era stata pubblicamente accusata di essere la responsabile della retrocessione agli Europei 2009), dopo che anche Tan Wenling, ormai 38enne, si sarà scocciata di giocare senza prendere una lira in nazionale. Ebbene sì, ricordiamo che l’anno scorso, proprio dopo la retrocessione agli Europei, furono tagliati tutti i pagamenti delle azzurre: si gioca in nazionale gratis. Qualcuno dirà: è giusto, visto che hanno perso. Bene, ma se davvero deve essere così, deve valere per tutte. Se invece a una sola, Stefanova, vengono garantite altre entrate economiche, grazie al posto in Aeronautica (che era stato promesso a Tan Wenling e che avrebbe meritato Negrisoli), è evidente che si crea una spaccatura pericolosa che ha conseguenze nefaste. Non esiste più una squadra, esistono giocatrici che vanno ognuna per conto suo. In più, si immettono giocatrici dalle categorie giovanili senza alcuna logica, trascurando le migliori, che ottengono anche i migliori risultati, e premiando chi sceglie Castel Goffredo e «associate» come squadra in cui giocare. Ma in questo modo si è realizzata la distruzione totale. Le giocatrici migliori hanno ormai finito la carriera. Le più giovani non hanno alcuna speranza di poterle sostituire degnamente. Ci aspettano almeno 10 anni di buio totale. E la stessa Stefanova potrebbe già cominciare a mollare, visto che non riesce più a risollevarsi tecnicamente. Vedendo il disastro agli Europei, ci sono parecchie domande da fare, le cui risposte purtroppo sono note. Domande del tipo: quante ore al giorno si allenano le azzurre? quante ore al giorno si allena Stefanova, che è la più giovane delle «esperte», quindi quella fisicamente più in grado di sopportare sforzi, almeno in teoria? perché non c’è più attività internazionale? che fine ha fatto Tian Jing? quale reale potere hanno i tecnici della nazionale? possono imporre quello che vogliono loro o devono aspettarsi proteste e rifiuti? hanno l’autorità che serve ai tecnici della nazionale o c’è qualcuno sopra di loro che può sbugiardarli? e in questo caso perché non si dimettono?
Non c’è più alcun senso a continuare in questi ragionamenti e nelle analisi tecniche, perché la verità è già chiara. E l’intero ambiente è ormai un inferno, in cui prevalgono ricatti e minacce. L’anno scorso, dopo la retrocessione, la Fitet annunciò in pompa magna che il ritorno in Prima divisione sarebbe stato un affare scontato. Infatti, abbiamo visto com’è finita. E la discesa non finirà più: il 22mo posto è solo una tappa nella strada verso la completa rovina. Accompagnata dal solito, gigantesco belato delle pecore che popolano il tennistavolo italiano.

Commenti

10 risposte per “Gli Europei”

  1. zzantitop ha scritto il 26 Settembre 2010 23:13
  2. lelesguizzero ha scritto il 29 Settembre 2010 00:05

    4 il servo rosso:

    pur straquotanto il 97,34 % di quanto above you wrait……non posso trattenermi dal fare 2 considerations……….

    1) la gara che contava era solo istambul quindi il piccolo leo l’ha vinta e stop…se poi il suo gioco fa defekare….e come potrebbe essere altrimenti, con lo slavo come accompagnatore, il merito è doppio…ha vinto. e stop…..

    e poi è stato superlativo nelle interviste rilasciate dopo la vittoria turca, ringraziando a 4 mani il suo mentore slavo.

    2) ancora una volta nell’analisi dell’italico pongismo tralasci i meriti del king of the coach………il mesciato della bresciana, che tutta europa ci invidia e che anche quest’anno ha condotto la sua european team tra le prime 69 d’europa…..

    forse perché temi che non ti dia più i pass per la disco calimba de launa????

    Eddai super servo……stupiscici…..33 denari non sono poi molti.

  3. Drago Rosso ha scritto il 29 Settembre 2010 12:48

    Siccome è passato molto tempo da quando lo dissi la prima volta, ricordo ai lettori quanto avevo allora comunicato: che non avrei più risposto a Lelesguizzero, visto che gli piace fare l’idiota. Continui pure a farlo con gli altri, problemi suoi. Così non si creano equivoci sul perché non raccolgo le sue provocazioni della minchia.

  4. braccobaldo ha scritto il 30 Settembre 2010 23:22

    Caro Drago, la situazione è talmente grave che lo stempiato ha deciso di cambiare. Via Quarantelli e Nannoni ed ecco arrivare Yang Ming. Ha imparato subito lo stempiato: allenatore per il club pagato dalla federazione (avrà forse avuto qualche suggerimento da qualche specialista di quelli cacciati in malo modo dalla porta e rientrati di recente dalla finestra svolazzando e cinguettando c i p, c i p, c i p). W W W la Federazione Italiana Castellana (F.I.Ca.)

  5. record ha scritto il 1 Ottobre 2010 06:34

    bracco, uòz uòz uòz???
    stai dicendo sul serio?

    cioè, oltre alla batorfi (Gran “Federativa Italiana CAstellana”, skiusa la battutaccia… :-) ) ora hanno spostato l’incolpevole yango alla guida della nazionale? ma quel pover’uomo di yango non c’aveva di meglio da fare????

    oppure l’hanno ricattato :-D ……….. mah……… non credo sia felice e contento di questa sua nuova posizione… se è vero quel che dici.

    mmmmmmmmmmm….. rileggendo il tuo post qualcosa stona..

    dubito che abbiano fatto fuori 40elli.. nannoni ci può stare, 40elli no.

    ti sei inventato tutto… eheheheheheheheh! dì la verità :-D

  6. lelesguizzero ha scritto il 1 Ottobre 2010 13:42

    4 il servo rosso: above u vrait:

    “che non avrei più risposto a Lelesguizzero”

    Ti straquoto all the life…..anche io al posto tuo non profferirei verbo.

  7. zzantitop ha scritto il 2 Ottobre 2010 08:06

    la storia si inffitisce….
    qua ci vuole ZZoooooooooooorro :)

    http://video.libero.it/app/play/?id=2a372641e34fd48bf9ce926bf2a0867f

  8. il drago nero ha scritto il 6 Ottobre 2010 12:59

    non so se avete visto il numero di spettatori dell’europeo…nel giorno della finale circa 900…desolante a dir poco

  9. Lostboi2 ha scritto il 17 Ottobre 2010 15:04

    se c’erano pochi septtatori è anche perché scelgono sempre città mediocri..
    Parigi 2003 aveva il palazzetto di bercy strapieno..Perché non li danno a Milano,Berlino,Barcellona sti campionati europei….

  10. about.blank ha scritto il 19 Ottobre 2010 00:30

    Qualcuno potrebbe avvisare il Drago Rosso che Niko Stefanova é tornata a battere qualche giocatrice più avanti di lei in classifica? Dovrebbe essere successo al Pro Tour d’Ungheria. No, perché… sembra non essersene accorto.
    Ah ma forse era una gara di poca importanza.

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