Il carro dei vincitori e i presunti oppositori

17 Novembre 2016 da Ping Pong Italia 

del Drago Rosso

Ho preferito aspettare la prima seduta del nuovo Consiglio Federale per fare qualche considerazione sulle miserie della campagna elettorale e dell’elezione del presidente della Fitet. Sapevo che ci sarebbe stato molto più materiale interessante e non mi sono sbagliato, ma c’è qualcosa di ancor più ridicolo nella squallida situazione che si è creata: tutti quanti dicono di aver vinto, ma davvero tutti, e tutti si affannano a dire che c’è un solo sconfitto, Stefano Bosi. Ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate se non fosse che c’è qualcosa di più importante per cui piangere amaramente: la definitiva distruzione del tennistavolo italiano. Ho letto addirittura commenti in cui si dice che Di Napoli è un tipino davvero intelligente e pieno di buona volontà, che dovrà essere lasciato in pace a lavorare per i futuri grandi successi del tennistavolo italiano! E naturalmente bisognerà assecondarlo con grande “senso di responsabilità”, sempre per il bene del tennistavolo italiano! Il bello è che questa tesi è stata subito accolta dalla immensa schiera di pecore e pecoroni abituati a leccare il culo dei potenti e a farsi tosare, e questo è il meno, ma, peggio ancora, è stata sposata dai presunti rappresentanti dell’opposizione in Consiglio federale, che si sono subito sdraiati davanti al vincitore e gli hanno detto: “Prego, si accomodi, ci calpesti pure, ci piace così tanto, ma così tanto”. Questi sì che hanno un cuor di leone!!!
E come risultano patetici, questi “coraggiosi con la schiena diritta”, quando intervengono sui “social” per spiegare il loro comportamento e dire che rimangono vigili e attenti, che aspettano Di Napoli al varco e che se il presidente non prenderà le giuste decisioni allora si scateneranno. Ma quanto sono teneri e dolci. Belli, ciucciottini, pisolini, giuggiolini, brodolini, i nostri teneroni che promettono grandi battaglie! Sì, promettete, promettete. Posso solo immaginare come Di Napoli si stia sbellicando dalle risate a guardarli. E il caso Norbello, di cui parlerò dopo, lo avrà fatto ancor più scompisciare, con gli “oppositori” che celebrano la loro “vittoria” in Consiglio e il Giudice sportivo che rimette tutti a posto, della serie “bambini, avete già finito di giocare, adesso lasciate lavorare i grandi”! Altro che battaglie, Di Napoli ha già constatato che con questi presunti oppositori per lui sarà una passeggiata approvare qualsiasi cosa voglia e lasciare qualche briciola ai poveri oppositori per far credere loro che sono furbi. E infatti eccoli che vanno già vantandosi di aver imposto alla maggioranza alcune decisioni e addirittura di aver ottenuto la presidenza della Commissione per la revisione dello Statuto. Me’ cojoni, direbbero a Roma. Hanno ottenuto la presidenza di una Commissione le cui conclusioni in materia di revisione della tabella voti potranno tranquillamente essere sfanculate dalla maggioranza del Consiglio federale! “Ah, ma in quel caso prenderemo drastiche decisioni” fanno capire i presunti oppositori. Certo, che faranno? Si dimetteranno? Brrrrr, che paura per Di Napoli! Sta già cominciando a tremare!

PRESIDENTE E IMPEACHMENT

E allora, vogliamo cominciare a parlare seriamente? O dobbiamo continuare ad assistere a uno sfacelo sempre più evidente? Ci rendiamo conto che è stato eletto presidente una persona che ha ricoperto il ruolo di vicepresidente per ben 16 anni e che non può nascondere le proprie responsabilità assegnandole ai presidenti dei quali lui è stato scudiero? Ricordo ancora le sue parole nel 2003, durante gli Europei a Courmayeur, quando, vicepresidente in carica, disse che l’anno dopo lui non si sarebbe nemmeno ricandidato perché era stanco. E infatti, eccolo qui, bello fresco, stavolta a fare il presidente. E vogliamo ricordare la richiesta della Commissione Disciplinare per il deferimento di Renato Di Napoli, di sua moglie e di suo figlio, per il rifiuto di nulla osta e false accuse di antisportività a due ragazzi che in seguito a quella vicenda abbandonarono il tennistavolo? Quella richiesta non è mai stata ritirata dalla Commissione stessa (che diede ragione ai ragazzi), ma non è mai stata attuata dalla Procura Federale. Una specie di “impeachment” nascosto e insabbiato dal sistema di potere. E qui si parla ancora di “lasciamoli lavorare”, soprattutto dopo che gli oppositori, in campagna elettorale, avevano giustamente detto peste e corna di chi stava al potere? Dove sono finiti quelle analisi e quei propositi di cancellare la gestione Sciannimanico-Di Napoli? E dove sono finiti i proclami di vittoria? Adesso, come già ho fatto notare, gli ex “abbiamo la vittoria in tasca” si accontentano di sparare a zero su Bosi, per sfogare su qualcuno la frustrazione della sconfitta, e di provare a prendere per il culo se stessi convincendosi di aver messo alla frusta, in Consiglio federale, la maggioranza. Beh, cari invertebrati, vi devo dare una notizia importante: AVETE PERSO. Ah, non lo sapevate? E allora ve lo ripeto: AVETE PERSO. Anzi, devo aggiungere un’altra cosa: SIETE RIDICOLI! E siete ancora più ridicoli per la vostra illusione di suscitare una indignazione popolare contro Borella, accusato di aver fatto una porcata nell’assemblea elettiva, praticamente prendendosi illecitamente voti di una società e mettendoli al servizio di Di Napoli. Per la precisione, dal punto di vista strettamente legale, non c’è stato alcun illecito da parte di Borella. Mettetevi l’anima in pace su questo, potete fare tutti i ricorsi che volete, ve lo prenderete in quel posto. Dal punto di vista morale, invece, avete tutte le ragioni del mondo. Ma il punto è un altro: se Borella non ha scrupoli a comportarsi come voi avete messo in evidenza, perché mai dovrebbe avere una crisi di coscienza e dimettersi? Ma davvero pensavate che si sarebbe dimesso sull’onda dell’indignazione popolare? POVERI FESSI! E ancora più fessi a pensare che Paglia potesse diventare vicepresidente, sulla base del Consiglio spaccato, della questione morale, del fatto che Di Napoli dovesse dimostrare di essere il presidente di tutti, delle legittime aspettative dell’opposizione che ha 5 consiglieri, delle qualità morali di Paglia e bla, bla, bla… Non vi ha sfiorato nemmeno per un momento la pura e semplice realtà, e cioè che Di Napoli doveva pagare una cambiale gigante a Borella? No? Non ci avevate pensato, grandissimi e incomparabili geni? Alla fine, consapevoli della grandissima figura di merda che avete fatto, votando voi stessi Borella ed eleggendolo addirittura vicepresidente vicario con una unanimità da vergogna, vi siete inventati la barzelletta del riconoscimento all’opposizione con l’assegnazione della presidenza della Commissione di cui sopra. Ma che squallore!

IL BELL’ADDORMENTATO

E Di Folco che fa? Lui, il leader che dovrebbe ispirare il comportamento dei consiglieri di opposizione, prima fa capire che da fuori darà le linee guida, poi dice che i consiglieri, ovviamente, sono liberi di fare quello che vogliono, poi prende le distanze dall’elezione di Borella, ma senza sconfessare i consiglieri. Insomma, tutto e il contrario di tutto. Subito dopo l’elezione, su forum e social, lui fa capire esplicitamente (e la stessa tesi viene portata avanti da altri del suo gruppo) che con i 5 consiglieri di opposizione ci sarà un contatto continuo, che lui “parteciperà” attivamente alla preparazione del comportamento da tenere in Consiglio. Lui dà la prima indicazione, scrivendo questo: “Le prime scelte si vedranno subito nel primo Consiglio federale a cominciare dalla nomina dei due vicepresidenti. Sarebbe poco rispettoso per tutti dover votare queste due cariche ed eleggerle con una risicata maggioranza (6 a 5) e sarebbe bene invece condividere prima questa scelta. Noi pensiamo che Gianfranco Paglia possa ricoprire questo incarico come figura di altissimo spessore morale… Mi fermo qui e non voglio nemmeno pensare ad altri scenari (tipo proporre un consigliere travolto dalle polemiche nella sua regione per un comportamento poco consono alla sua duplice carica) che farebbero subito capire a tutti che la voglia di collaborare è fittizia, che questa Presidenza la le logiche di quella precedente e che non si è compreso appieno il risultato elettorale uscito nell’Assemblea di Terni”. Minchia!!! Di Folco è durissimo. Non si scappa: di Borella vicepresidente non si deve nemmeno parlare, è Paglia che deve prendere quel posto, altrimenti significa che Di Napoli è uguale a Sciannimanico. Ma qui siamo in presenza di un vero “duro”, uno di quelli che si vede nei film d’azione americani. La sorte di Borella è segnata, la vicepresidenza, con un Di Folco in questo splendente stato di forma, se la può solo sognare. Ma poi arriva la maggioranza bulgara su Borella e Di Folco prende le distanze, scrivendo questo: “Mi aspettavo un segnale doveroso da parte del nuovo Presidente federale e glielo avevo richiesto espressamente prima per telefono, poi via mail e successivamente scrivendolo in un post di FB a pochi giorni dalla sua elezione. Il segnale invece è arrivato dai “miei” consiglieri che, in totale autonomia, hanno deciso, dopo una richiesta di sospensione dei lavori durata 5 minuti, di votare per la proposta dei “suoi” 2 vicepresidenti. Un segnale di apertura che NON CONDIVIDO ma che accetto perché non sono Beppe Grillo e neanche pretendo di far parte di alcun Direttorio, io dico la mia cercando di convincere della bontà delle mie argomentazioni ma lì mi fermo. A mio avviso, il segnale lo doveva dare la maggioranza (peraltro maggioranza risicata in questo caso) e non doveva concederlo l’opposizione”. Insomma, non condivide ma nemmeno condanna e, alla fine, tenta pure di salvare l’opposizione dicendo che sarebbe stato dovere della maggioranza dare un segnale. Certo, e visto che la maggioranza questo segnale non lo ha dato gli oppositori si sono appecoronati e hanno votato compatti per il “consigliere travolto dalle polemiche”. Sorpresona? Non direi. Se sono i consiglieri della cordata del bell’addormentato nel bosco, logico che si siano addormentati anche loro! Se poi vogliamo dare un tono estremamente serio a questo discorso, facciamolo pure. Io abbandono per un momento il sarcasmo e provo a far notare qualcosa che ritengo fondamentale. I 5 consiglieri sono liberi di decidere quello che vogliono, ma è anche vero che sono stati votati ed eletti, nell’Assemblea di Terni, in base a un programma preciso da loro stessi presentato insieme a Di Folco, un programma che prevedeva determinate cose. Una volta eletti, sarebbero tenuti a rispettare le linee guida di quel programma, sia quelle pratiche e concrete, sia quelle morali. Se fanno qualcosa di diverso hanno il potere e la libertà per farlo, ma non possono più essere considerati rappresentanti di quel programma in base al quale tanta gente ha ritenuto di doverli mandare in Consiglio federale. Perciò, Di Folco non può essere il “padre padrone” dei 5 consiglieri, ma ha sicuramente il pieno diritto di ricordare loro i motivi per i quali si trovano in Consiglio federale e chiedere loro il rispetto degli impegni presi nel momento in cui sono entrati a far parte di quella cordata. Diversamente, potremo considerarli cani sciolti e sapremo ufficialmente che l’opposizione in Consiglio federale non esiste.

L’ARROGANZA AL POTERE

Ma a questo punto è opportuno tornare un po’ indietro, giusto per cercare di capire meglio cosa è successo prima e durante l’Assemblea elettiva. Per farla breve, ecco il quadro della situazione. Quello che si sa ufficialmente è che Bosi chiede a Vermiglio e Di Folco di appoggiarlo come candidato presidente con la prospettiva di un solo mandato, soprattutto per rifare la tabella voti. In questo modo, sostiene Bosi, si avrà la sicurezza matematica della maggioranza grazie ai voti delle due cordate, più quelli che lui è in grado di strappare agli elettori di Di Napoli. La sua proposta è rifiutata, ma proprio nelle ultime fasi che precedono l’Assemblea c’è un nuovo tentativo con una delle due parti, che accetta un incontro con Bosi e si impegna a presentare la proposta alla propria cordata. Quindi, deve essere chiaro che una delle due parti, poco prima dell’Assemblea, non ha rifiutato la proposta di Bosi, come avrebbe fatto se fosse stata sicura di se stessa e dei voti complessivi dell’opposizione, ma ha concesso una possibilità a questa soluzione. Poi, nel confronto con i suoi sostenitori, questa parte ha constatato che l’ipotesi Bosi non era gradita e ha comunicato allo stesso Bosi che l’accordo non era possibile. In particolare, una parte consistente della cordata che ha incontrato Bosi, ha minacciato di votare l’altra cordata di opposizione in caso di accordo con Bosi. Tutte e due le parti smentiscono che ci sia mai stata una eventualità del genere, che ci sia stata una discussione sull’accordo con Bosi, ma la verità è quella che ho appena detto. L’aspetto più importante di tutto questo è che in entrambe le cordate c’è stata una raffica di veti incrociati e non solo su Bosi, ma anche su altri nomi dell’una e dell’altra, tant’è che la dimostrazione si è avuta nella votazione per i consiglieri in Assemblea: un voto compatto avrebbe consentito alle opposizioni di avere 6 e non 5 consiglieri eletti, ma il voto compatto non c’è stato per antipatia personale di questo contro quello. Ed è stata l’ulteriore dimostrazione che le due cordate, come avevo fatto notare mesi fa, si stavano scannando a sangue. Non erano Vermiglio e Di Folco a scannarsi, ma tanta gente di rilievo in ciascuna delle due cordate, quella gente che ha contribuito a negare l’accordo con Bosi, accordo che avrebbe reso sicura la vittoria. Se poi qualcuno sostiene che Bosi non avrebbe tolto voti a Di Napoli può farlo tranquillamente, ma non ha capito uno stracazzo di niente di quello che è successo e di quello che sarebbe potuto succedere.
Quindi, da parte di molti delle due cordate, c’è stata solo grande arroganza nel rifiutare l’accordo con Bosi, l’arroganza di chi era sicuro di vincere e poi si è ritrovato bastonato. In questo senso, la parte più colpevole è sicuramente quella di Vermiglio, in particolare dei “grandi consiglieri” di Vermiglio, che avevano calcolato di avere 2500 voti sicuri, di stare sul 35% solo perché erano arrivati a questa percentuale 4 anni fa, nella scorsa Assemblea elettiva. La realtà è venuta fuori allo spoglio: 1965 voti, il 20,6%! Ma i grandi strateghi di Vermiglio dove avevano mai visto e sognato i 2500? Il 35%, poi, era la percentuale sui poco più di 8000 totali dell’Assemblea del 2012. Ma i geniali strateghi di Vermiglio, pronti a schifare Bosi, mica hanno pensato che con più votanti la percentuale sarebbe scesa, noooooooo! Loro sono grandi strateghi, mica si abbassano a fare simili banali calcoli. L’arroganza acceca e la cordata di Vermiglio è stata completamente cieca e arrogante. Dispiace per Vermiglio, che avrebbe meritato migliori compagni di avventura, ma è anche vero che se li è scelti lui, si è fidato di loro e ha sbagliato clamorosamente, senza ascoltare le voci di chi, prima dell’Assemblea, gli ha detto che i suoi calcoli erano completamente sbagliati. A questo punto, continuo a ritenere Vermiglio degno di stima, ma ha sbagliato tutto, si è affidato ai cialtroni e alla fine anche lui ha ceduto all’arroganza. Peccato, perché la sua onestà non è in discussione e, dopo 4 anni di Bosi, sarebbe stato il presidente giusto per la Fitet nel 2020. Lo sarebbe stato anche adesso, certo, ma non aveva i voti per diventarlo, quindi aver rifiutato qualsiasi ipotesi di accordo con Bosi è stato un clamoroso errore che adesso sta pagando nel modo peggiore, perché la sua credibilità politica è meno di zero.
Chi invece ha azzeccato i propri voti (ma solo quelli) è stata la cordata di Di Folco, con i calcoli presentati da Ady Gorodetzky. Ha detto che Di Folco e Vermiglio potevano arrivare a più di 4500 e infatti ne hanno presi insieme 4618. La differenza nell’analisi sta nella spartizione dei voti: gli strateghi di Vermiglio dicevano di stare davanti a Di Folco con un vantaggio di circa il 10%. Gorodetzky, ma questo non lo ha scritto nella sua analisi per non sollevare polemiche fra le due cordate, era convinto invece che il vantaggio stesse dalla parte di Di Folco, intorno al 10%, che poi si è rivelato essere del 7% circa. Segno che Di Folco ha potuto contare su voti sicuri, confermati in Assemblea, Vermiglio invece era completamente fuori dalla realtà. Ma l’errore più grande, questo commesso anche da Gorodetzky, è stato l’analisi dei votanti per Di Napoli. Ady sostiene di aver avuto timore della sconfitta quando si è alzato il numero dei voti in Assemblea. Giusto, ma devo far notare due cose importanti. La prima riguarda la mancanza di analisi di “tutti” i voti e non solo di quelli che si presumeva ci sarebbero stati in Assemblea. Così, in caso di “carovane” di società verso Terni, portate da Di Napoli, bisognava avere subito il quadro della situazione e regolarsi di conseguenza. La seconda riguarda l’analisi di Ady, che in verità aveva previsto che si arrivasse intorno ai 9500 voti totali e che anche in questo caso i favoriti restavano gli oppositori. Non può dire adesso che i suoi calcoli sui voti di Di Napoli erano giusti e che lui aveva messo in guardia sulla possibilità di sconfitta se si fosse arrivati ai 9500 totali, perché quella cifra avrebbe voluto dire che Di Napoli era andato a raccattare i voti di tante piccole società. Può essere vero che Di Napoli abbia fatto così, ma Ady questo quadro d’assieme lo aveva già considerato e aveva detto che l’opposizione avrebbe comunque vinto. Adesso non può sostenere che la vittoria dell’opposizione lui l’aveva prevista solo “sotto” i 9000 voti totali.
Per dimostrarlo (e quindi escludere che questa sia una mia opinione) non faccio altro che riportare le frasi di Ady, tratte dai suoi interventi sul Forum di Giorno. “Renato ha certo ancora voti, ma non ne ha 4500 quanti servono per dormire tranquilli. Sta abbastanza sotto (tabelle voti alla mano), credo che più di 4500 li abbiano Bruno e Alberto”. “Domani tutto è possibile. Forse per la prima volta l’assemblea conterà qualcosa. Penso che l unica certezza è che Di Napoli non vinca al primo turno”.
“La scorsa assemblea ebbe circa 8100 voti totali. Questa volta si salirà secondo me sopra i 9500, soprattutto con 3 o 4 candidati, che vi ricordo significano anche 400 società circa che presentano i candidati. Vi pare possibile che possa raggiungere 5000 voti? Considerate che ne prese 5494 alle scorse elezioni e, come già detto, non ha più Mugnano (grave errore, con pentimento poco dopo, non mio che non mi occupavo della politica del Mugnano), non ha più il Lazio, non ha più Marcozzi e 4 Mori, non ha più Sandonato e Pieve. E ovviamente, non posso dire tutto quanto non ha più perché tengo per adesso segreti i contatti, ad esempio nostri, di Asd che cambieranno itinerario mettendoci la faccia”.
Insomma, “vi pare possibile che possa raggiungere 5000 voti?”, infatti si è fermato a 4909!!! Quindi, non possono esserci scuse, l’opposizione ha cannato completamente i voti di Di Napoli, ha cannato completamente l’analisi della situazione, a cominciare dall’opportunità di candidare Bosi come presidente o quantomeno di consentirgli di presentarsi anche da solo, perché avrebbe tolto a Di Napoli i voti necessari per impedirgli di vincere alla prima votazione. Per questo motivo, gli oppositori scemi adesso si sfogano parlando male di Bosi e deridendolo, a loro è rimasta solo questa soddisfazione pur di non ammettere che hanno sbagliato tutto per arroganza, cecità politica e insipienza. Si sentono talmente di fottere che hanno il bisogno fisico di buttare merda su qualcuno, quindi su Bosi. Quando buttano merda su Bosi si sentono meglio, diventano allegri e sembra quasi che abbiano vinto loro le elezioni. Come ho già fatto all’inizio, li informo di una cosa sconvolgente: AVETE PERSO! E nella merda adesso ci siete voi.

CASO NORBELLO

Se poi ce ne fosse stato bisogno ecco che la brutale realtà arriva a spezzare qualsiasi illusione di cambiamento. Il caso Norbello è esemplare del fatto che il regime è in piena attività, alla faccia dei presunti oppositori che si vantano di aver fermato in Consiglio il tentativo di favorire Norbello. Ma che bravi! Hanno bloccato il tentativo della maggioranza, ma alla fine c’è il Giudice sportivo, nominato nell’era Sciannimanico, che ha riportato le cose al loro posto. Ma vediamo cosa è successo.
Norbello si iscrive alla A1 femminile, ma l’iscrizione è irregolare perché nella lista delle giocatrici ce n’è una di terza categoria, cosa vietata. Il Consiglio federale tenta di salvare Norbello, ma la proposta è bocciata 6-5. La questione passa alla Commissione Nazionale Gare a squadre. La CNG, nella riunione dell’8 novembre, rileva che il Norbello ha fatto pervenire l’elenco delle atlete il 17 ottobre, quattro giorni dopo la scadenza del termine per il tesseramento delle atlete titolari di serie A1, fissata al 13 ottobre. Mette in evidenza che Roberta Perna, con classifica di terza categoria, non ha titolo a partecipare alla A1 e quindi decide di escludere Norbello dal campionato di A1 2016-17. Semplicissimo. Ma Norbello fa ricorso e il Giudice Sportivo Nazionale, nella seduta del 10 novembre, lo riammette. Come fa? Con una spiegazione incredibile. Il Giudice riconosce che ha inserito erroneamente una atleta di terza categoria e non di seconda come previsto dal regolamento, ma poi si inventa un capolavoro. Ecco il testo preciso, compreso qualche inciampo sintattico: “Considerato tuttavia che l’errore sull’idoneità e sui requisiti propri dell’atleta non ha effetti preclusivi sulla regolarità e quindi sulla validità dell’iscrizione della società al Campionato Femminile di serie A1; infatti, questo Giudice ritiene il comportamento posto in essere dalla società più che tempestivo e concludente per ritenere valido ed efficace l’adempimento previsto”. Il Giudice aggiunge altre considerazioni per spiegare la sua decisione di riammettere Norbello alla A1, ma il succo vero è tutto nel virgolettato. Quindi, volendo fare una traduzione per capire meglio cosa ha deciso il Giudice, ne viene fuori questo: il regolamento non conta un cazzo, fate come vi pare.
Ora, fermo restando che ci sono ricorsi contro questa decisione del Giudice sportivo, il significato di questa storia è fin troppo evidente: le società vicine al potere sono intoccabili, esattamente come lo erano prima, tutti gli altri sono merdacce da non tenere in minima considerazione. All’ingiustizia, poi, si aggiunge il dileggio se si va a guardare il comunicato sul sito federale, che parla di una svista del Norbello. Oltre il ridicolo. Ma, spostandoci sul piano politico, è la dimostrazione che qualsiasi tipo di accordo con la maggioranza è impossibile. Gli oppositori potrebbero dire che più di quello che hanno fatto, costringere il Consiglio a non salvare Norbello, non potevano, perché loro non possono incidere sulle decisioni della Commissione gare e del Giudice sportivo. Giusto, ma il punto è che se il risultato finale, tramite organi di giustizia e quant’altro scelti da Sciannimanico e che continuano, ma guarda un po’, a emettere decisioni che favoriscono squadre e persone che affiancano il presidente e che hanno votato per lui, vuol dire che qualsiasi tipo di collaborazione con la maggioranza è inutile. Lo capite o no che alla fine lo mettono sempre in quel posto a chi non vota per il vincitore? E voi, presunti oppositori, vi vantate di aver ottenuto “grandi vittorie” in Consiglio e di esservi comportati da persone responsabili? E voi, presunti oppositori, state lì a votare 11-0 con chi gongola per la riammissione del Norbello e se la ride di tutti voi? Ma quanto siete bravi! Cosa vi dicono quelli della maggioranza: “ragazzini, vi abbiamo accontentati e adesso andate a giocare e non rompeteci il cazzo”? Quali saranno le vostre prossime leggendarie imprese? Vi daranno la presidenza di una Commissione “chenoncontauncazzo” e voi approverete insieme a loro delibere che ammazzano il tennistavolo italiano? O vi accontenterete semplicemente di una bustina di caramelle o un paio di cioccolatini e ve ne tornerete a casa soddisfatti per il grande lavoro svolto? Forza, fateci ridere.

COSTANTINI OLIMPICO

Concludo con un accenno a una questione nata anch’essa sul Forum di Giorno, vale a dire il riferimento a Costantini che è stato scelto dai giocatori statunitensi qualificati per l’Olimpiade di Rio come loro coach nelle gare olimpiche. Purtroppo, nella forma in cui è stata descritta, anche da persone che conoscono bene la situazione, la storia si presta a un grande equivoco. Così, sembra che Costantini abbia il solo merito di essere ben considerato dai giocatori, che comunque sarebbe un gran bel merito. Ma è bene precisare che Costantini è andato sì a Rio perché scelto dai giocatori, ma che due dei tre statunitensi qualificati erano allenati da lui nei club. E a Londra 2012 erano tre gli statunitensi in gara allenati da Costantini nei club, fra l’altro questo è un record mondiale, nessun altro tecnico, compresi i cinesi, ha mai portato tre suoi personali giocatori alle Olimpiadi. Il ruolo di c.t. degli Usa a Rio, quindi, Costantini se l’è prima conquistato sul campo, poi gli è stato riconosciuto formalmente dalla Federazione che ha accolto le indicazioni dei giocatori. Quanto al fatto che abbia portato alle Olimpiadi giocatrici cinesi, quindi avvantaggiate “di base” rispetto alle avversarie, è meglio ricordare agli sprovveduti e agli ignoranti che delle giocatrici cinesi allenate da Massimo le più forti, come Zhang Lily e Ariel Hsing (la prima a Londra e Rio, la seconda a Londra), non sono “nate tecnicamente” in Cina e poi trasferite negli Usa, ma sono nate e cresciute negli Usa, lì hanno cominciato a giocare a tennistavolo, per loro non c’è stato alcun “lavoro preliminare in Cina”, dal punto di vista tecnico sono statunitensi a tutti gli effetti. E, ultima cosa, prima che fossero allenate da Costantini i loro risultati erano molto al di sotto di quelli raggiunti con Massimo. E quando qualcuna, dopo aver raggiunto ottimi risultati con Massimo, lo ha lasciato per trasferirsi ad altro club, ha cominciato a perdere ed è scomparsa dalla scena. Perciò, quando dovete parlare di qualcosa che non conoscete, sciacquatevi la bocca e andate a rompere i coglioni da qualche altra parte.

Commenti

22 risposte per “Il carro dei vincitori e i presunti oppositori”

  1. mentos ha scritto il 17 Novembre 2016 10:06

    Il bell’addormentato nel bosco ? chi è ?
    Le racconta la fine della fiaba …[...]

    L’orca, udite queste parole che erano assai più di uno sfogo di cordoglio, urlò invasa dalla rabbia: “Obbedite, carnefici, e si getti all’istante nella tinozza questa ciarliera.” Il re ne fu dispiacente; ma subito se ne consolò con la bella moglie e i figliuoletti.

    Il suo disappunto è quasi paragonabile agli altri post elezioni ,bla bla bla ma le sfugge una sola analisi al di là delle sue analisi matematici …

    non ci son oppositori …ci son solo accomodanti che si son accomodati

  2. ozono ha scritto il 17 Novembre 2016 10:20

    ti ringrazio per avermi fatto comprendere meglio ciò che già avevo intuito.

  3. pirro ha scritto il 17 Novembre 2016 12:47

    chi ha occhi e testa per intendere non aveva nemmeno bisogno di questo articolo. questi pochi personaggi ce la raccontano e se la raccontano tra di loro per lisciarsi il pelo e leccarsi le ferite (non solo quelle)!! ahahah Di Folco l’uomo delle battaglie perse, non ne ha imbroccata una, dico una, dalle elezioni, ai processi federazione-corpi militari (anzi se drago rosso volesse dirci come sono finiti visto che il Di folco se ne guarda bene tranne lasciare intendere che non ha voluto infierire…CUCCIOLO). se usasse su di se lo stesso metro che usa per giudicare i dirigenti , Deniso , Scianni, Bosi , etc etc dovrebbe licenziarsi da solo. Peccato che la nuova federazione è la vecchia federazione!!! e lor signori hanno PERSO, e pensare che erano disposti a tutto pur di far cadere la vecchia duma, era meglio anche un commissariamento, era meglio anche accusare i giocatori dei corpi militari di frode sportiva, era anche meglio nascondere le alleanze per la sorpresa finale. direi proprio una bella SUPPOSTA. se questi sono i portatori del nuovo e della nuova MORALE , parola tanto abusata dal Direttorio, si salvi chi può!

  4. costantini fanzz clu ha scritto il 17 Novembre 2016 13:59

    stiamo tutti ridendo

  5. adygoro ha scritto il 17 Novembre 2016 19:26

    caro drago … analisi parzialmente condivisibile …

    d altro canto io ho ammesso di aver sbagliato il totale votanti … era l unica cosa che mi faceva paura … il resto penso di averlo azzeccato …

    pero’ non capisco una cosa … perche non fai anche una bella analisi su Bosi, che ci prova prima da una parte, poi dall’altra, poi da solo … e si ferma a quota 55 candidature … su circa 800 disponibili se non di piu? …. perche non fai mai una analisi su chi la tabella voti l’ha creata …

    quante volte in video il sig. Bosi che poteva contare su cosi tanti voti, ci ha detto che candidature ne mancavano poche .. anzi erano state praticamente raggiunte …perdonami per me resta il primo vero sconfitto … e se diversi non lo hanno voluto … evidentemente ci sarà qualche ragione …

    ci sono problemi ben piu gravi dell indicazione dei 2 vicepresidenti .. nel nostro tennistavolo … che non riguardano solo la conduzione tecnica … perche tra un po ci potrai mettere anche Gesu come commissario tecnico della nazionale .. non esisterà piu il materiale per poterci lavorare … in questi 20 anni hanno depauporato tutto … e la colpa è di chi ha fatto si che il tt italiano finisse in mano a questi dirigenti .. non certo la mia …

  6. mentos ha scritto il 18 Novembre 2016 12:00

    io sono bravo
    tu non sei bravo
    lui è peggio di me,
    noi siamo meglio di lui
    voi non contate un cazzo
    loro godono

    non ci son oppositori …ci son solo accomodanti che si son accomodati

    “ A bella svejate che er principe azzurro è annato a puttane! ”

  7. Drago Rosso ha scritto il 18 Novembre 2016 16:27

    Qualche precisazione per Ady.
    Non hai sbagliato il totale votanti: avevi scritto che si sarebbe arrivati a 9500 (come nel tuo virgolettato che ho riportato) e lì si è andati a finire. Ti ho contestato il fatto che, quando hai analizzato il voto dopo l’assemblea hai detto che avevi sbagliato a predire il numero dei votanti, esattamente come fai adesso. Ti eri dimenticato di averlo azzeccato e continui a dimenticarlo. Questo, perciò, serve solo a eliminare la tua giustificazione sulla sbagliata previsione di vittoria dell’opposizione.
    Analisi su Bosi? Io ho fatto l’analisi su quello che è successo prima, durante e dopo l’assemblea. L’analisi su Bosi presidente della Fitet nel mio discorso non c’entra una mazza e non perché io volessi nascondere chissà cosa. Ho sempre detto che la tabella voti voluta da Bosi era sbagliata e l’ho detto sin dall’inizio, intendo anni e anni fa, quando eravamo in pochissimi a criticare Bosi che aveva maggioranze totalitarie e tutti gli leccavano il culo. Anzi, un buffone della cordata di Vermiglio che adesso rifiuta l’accordo con Bosi e parla male di lui in quegli anni gli leccava talmente il culo che, per difenderlo, disse di me cose oscene. L’analisi su Bosi e la sua tabella voti la invocate scorrettamente solo per sostenere la vostra tesi che Bosi non era adatto a guidare adesso la Fitet. Che lo giudichiate non adatto è un vostro diritto, ma lui ha detto che la tabella voti adesso va cambiata, quindi ditegli che non gli credete, ditegli che a cambiarla deve essere qualcun altro, ma non potete sostenere che è obbligatorio fare un’analisi del fatto che sia stato lui a crearla per dire che adesso è inadatto. Io sono libero, dico che ha sbagliato a farla e dico che adesso può cambiarla. L’ho detto prima dell’elezione e, nell’analisi di cosa è successo dopo, tutto questo non conta più una mazza.
    Bosi è andato da una parte all’altra? Certo, ha sondato il terreno dovunque, se a qualcuno questo non piace non lo sostiene e non c’è problema. Ma se si menziona il tentativo di accordo con Sciannimanico, bisogna anche ricordare che Bosi ha detto a Sciannimanico che l’accordo gli sarebbe servito per uscire dignitosamente di scena, non ci sarebbe stato alcun posto per lui in Consiglio federale, o addirittura come vicepresidente come sperava Sciannimanico. E infatti Sciannimanico ha rifiutato. Gli sarebbe bastato accettare quella condizione per diventare il favorito. E sul fatto che Bosi non avesse una sua squadra, a eccezione di un paio di nomi soltanto, questo depone a favore del fatto che gli oppositori avrebbero avuto tutto lo spazio che volevano nel Consiglio federale, in modo da garantire l’esecuzione dei programmi, a cominciare dal cambio della tabella voti. Mica quei 5 che adesso si sono già appecoronati davanti a Di Napoli!
    Bosi ha raccolto solo 55 firme per la candidatura? E’ lui stesso ad ammettere che ha commesso alcuni errori e questo probabilmente è il più grave. Aveva l’appoggio di tantissime società, il calcolo era sulle 90 candidature certe, che però avevano dimenticato di aver già firmato la candidatura per altri o pensavano di poter cambiare candidatura, cosa non ammessa dal regolamento. Ma chi tra i dirigenti di società conosce i regolamenti? Ci avrebbe dovuto pensare Bosi, ha sbagliato a sottovalutare questo aspetto, ma questo non cambia la realtà, che è del tutto diversa da quello che appare dalle sole 55 candidatura da lui raccolte.
    E questo vuol dire che lui resta il primo sconfitto? E’ proprio questa insipienza che vi porterà a fare ancora più male al tennistavolo italiano. Avete sempre detto che non aveva voti, confermate che non aveva nemmeno le candidature, che nessuno lo appoggiava, che era un illuso e via così. E allora, dov’è la sconfitta? Non ha nemmeno giocato, in base alla vostra tesi. Voi, invece, avevate la maggioranza, i voti erano dalla parte vostra, Di Napoli era spacciato, poi ve lo siete preso in quel posto e il primo sconfitto è Bosi?
    E poi, dopo aver annunciato la grande battaglia sulla vicepresidenza per Paglia e contro Borella te ne esci adesso con la storiella che “ci sono problemi più importanti dell’indicazione dei due vicepresidenti”? L’avete lanciata voi questa battaglia e, dopo che i 5 hanno fatto una giravolta a 180 gradi, dite che non era importante.
    Ady, ma davvero credete, voi tutti, di potermi e poterci prendere per il culo? Lo sai bene cosa si consiglia a chi, disgraziatamente, se l’è preso in quel posto: “non muoverti, perché fai godere di più quello che ti sta alle spalle”. Beh, anziché stare fermi, voi vi state muovendo alla grandissima.

  8. costantini fanzz clu ha scritto il 18 Novembre 2016 17:14

    Alegher, alegher, che el büs del cü l’è negher!

  9. gaula ha scritto il 18 Novembre 2016 22:01

    … anzichè controbattere su un’analisi che mi pare ineccepibile praticamente su tutto, …..compresi toni e parole di uso corrente … aggiungerei necessarie per esprimere, nell attuale situazione, sdegno e rammarico …. sarebbe meglio riflettere su ciò in cui si credeva e su ciò che si è scritto.
    una sana riflessione ed un sano silenzio. di gente che ha scritto e scrive fiumi di coglionate millantando conoscenze, meriti , certezze e sapere ce ne è parecchia. han perso, si diano qualche pacca sulla spalla fra loro e si facciano un bel giretto tra amici. se la contino eventualmente un pò tra loro anche se un ascetico silenzio e riflessione gli farebbe bene ….. ma non son capaci, è più forte di loro.

    per il resto oserei dire: giorno di merda,vfc….

  10. gaula ha scritto il 18 Novembre 2016 22:15

    ps cazzo, culo, merda, vfc …. son termini che scandalizzano ipocriti, leccaculo voltagabbana e qualche benpensante quasi mai in buonafede.
    c’è un tempo per l educazione ed un tempo per la “grezzezza”. Questi non son tempi x educate educande.
    porci con le ali aveva un bel inizio, di quel libro letto 40 anni fa, quello mi è rimasto impresso, il resto meno.

  11. about.blank ha scritto il 19 Novembre 2016 14:40

    Le opinioni non si discutono.

    Per il resto è disarmante leggere certe imprecisioni da parte di un professionista che dovrebbe essere abituato ad informarsi direttamente dalle fonti:

    1) “Caso Norbello”. Cito : “La CNG, nella riunione dell’8 novembre, rileva che il Norbello ha fatto pervenire l’elenco delle atlete il 17 ottobre, quattro giorni dopo la scadenza del termine per il tesseramento delle atlete titolari di serie A1, fissata al 13 ottobre.”
    Sbagliato. Il problema non si pone in questi termini: elenco e tesseramento hanno scadenze diverse. Norbello aveva tesserato per tempo le giocatrici (13 ottobre) e aveva presentato per tempo l’elenco delle titolari (17 ottobre, termine ultimo 20 ottobre). Ciò che non poteva essere accettata dal GSN è la scusa dell’errore materiale dell’inserimento dell’atleta terza categoria, perché se la Società fosse stata comunque in regola con la rosa titolari avrebbe tesserato una seconda categoria titolare in A1 alla data del 13 ottobre e non utilizzata per altro campionato minore.

    2) “caso Borella” : si legge che “non c’è stato alcun illecito da parte di Borella.”

    Ebbene, se sarà accertato che le dichiarazioni di Alberto Puppo sono veritiere, Borella potrebbe aver contravvenuto al Codice di Comportamento Sportivo Art. 2 e 10 (lealtà e conflitto di interesse) in quanto avrebbe agito in contrasto con la carica Presidente del Comitato Regionale, rivestita al momento dei fatti, nella continuità di assunzione di cariche istituzionali incompatibili con la raccolta e trasferimento di deleghe (con l’aggravante della “delega in bianco”) e per presunti comportamenti ostruttivi all’esercizio del diritto di voto nei confronti di Alberto Puppo, in concorso con altri soggetti.

    Puppo era in possesso di una delega interna, e di una lettera accompagnatoria della sua Presidente nella quale si chiedeva di annullare la delega esterna consegnata (pare “in bianco”) a Borella, stante la nuova delega interna affidata al proprio dirigente.

    Sarebbe anche superfluo qui ricordare che l’esercizio della delega è un atto diretto tra presidenti di due società, senza alcuna intermediazione, come pure sottolineare che la rappresentanza interna prevalga su qualsiasi altra forma di rappresentanza esterna, tra l’altro, al momento della richiesta di annullamento di quest’ultima, non ancora esercitata.

    Ma se la cosa avesse riguardato solo i dirigenti delle Società si sarebbe trattato solo di una questione di lealtà tra di loro. Col presunto coinvolgimento di un dirigente federale (che fosse periferico o centrale) invece la questione, con l’aggiunta del conflitto di interesse, riguarda tutti i tesserati alla federazione.

    Nessuno si fa illusioni sull’esito di un esposto giacente presso il Procuratore Federale e di una denunzia presso il Garante del Codice di Comportamento Sportivo, ma sarebbe auspicabile almeno che si pronunciasse finalmente una parola definitiva contro l’ingerenza scorretta di alcuni Comitati Regionali nelle candidature e nelle deleghe di voto per l’Assemblea Nazionale Elettiva !

    Un Saluto!

  12. bonfanti marco ha scritto il 19 Novembre 2016 18:28

    Forse sono un po’ fuori tema, però ci tengo a ribadire il mio pensiero.
    Questo messaggio inviato al Gruppo Vermiglio che mi aveva invitato a Parma a due riunioni ha avuto una sola risposta da chi non era candidato in lista.
    Mi sembra decisamente poco indipendentemente dal condividere il mio pensiero.

    E’ chiaro che adesso i “battuti” siano abbacchiati e forse poco propensi a combattere ancora.
    E non parliamo di vittoria parziale se è vero quanto detto da Seretti!
    Parliamo delle Regioni in cui si andrà a votare e principalmente della Lombardia che, volenti o nolenti, è la più importante d’Italia. Visto come sono andate le cose io vedrei bene che i voti in pectore ai seguaci di Cicchitti e Vermiglio venissero a sommarsi per mettere in minoranza i voti “Scianni/Gatti ecc.” e non come stavano facendo nella famosa assemblea andata buca (Bonazzi chi lo sosteneva?………).
    Proporrei quindi un uomo forte contestatore del periodo Sciannimanico e quindi Di Napoli. Se accettasse vedrei bene Cicchitti che potrebbe dimostrare le capacità evocate nella candidatura al Regno d’Italia, poi ridimensionate prima da se stesso e poi dal voto di Terni.
    Io avevo criticato Cicchitti per come aveva esposto il suo dissenso sul sito ufficiale FITeT Lombardia quando era vice presidente del Comitato stesso, oggi sono il primo a proporlo all’attenzione dei Lombardi.
    Non servono mezze figure ma uomini con gli attributi!

    Mi spiace per come è finita un saluto e un ringraziamento a chi ha combattuto

  13. costantini fanzz clu ha scritto il 21 Novembre 2016 14:53

    sig marco parliamo delle regioni si parliamo delle regioni , lei mi puo’ spiegare con parole sue si son i “battuti” ? ce lo chiediamo in tanti ma in tanti
    i primi che hanno perso son i tesserati secondo noi , i secondi che hanno perso son sempre i tesserati secondo noi , i terzi che hanno perso son sempre i tesserati secondo noi !
    alla fine dei conti chi perde è il movimento … il resto è noia ( non è mia questa frase ) ma una gran noia ….

    ne conviene ?

  14. mentos ha scritto il 21 Novembre 2016 15:13

    ripeto non ci son oppositori …ci son solo accomodanti che si son accomodati

    “ A bella svejate che er principe azzurro è annato a puttane! ”

  15. Drago Rosso ha scritto il 26 Novembre 2016 21:50

    About.blank/Eta Beta ha purtroppo ripreso le sue cattive abitudini e si scatena di nuovo contro di me con argomentazioni fatte solo di cavilli e di provocazioni. Prima, sul Forum di Giorno, dice che non viene a contestarmi qui sul Blog le mie affermazioni perché ne avrebbe in risposta soltanto insulti. Poi, dopo un paio di giorni, non riesce più a trattenersi, smentisce se stesso e pretende addirittura di impartirmi lezioni di professionalità. Ma non è colpa sua. Fesso io ad avergli risposto ultimamente, in maniera educata, dopo aver mantenuto per anni la mia promessa di non rispondere più alle sue provocazioni. Vuol dire che riprenderò le sane abitudini di una volta e lo ignorerò nuovamente, non senza aver replicato per l’ultima volta ai suoi interventi, giusto per non lasciare l’impressione, in qualche cretino che si fa conquistare dalle sue pseudoargomentazioni, che io non sia in grado di smentire le sue accuse.
    Cominciamo dal Caso Norbello. Chiunque, leggendo quello che ho scritto, capirebbe che sono in possesso delle decisioni della Commissione Nazionale Gare a Squadre e del Giudice Sportivo, che ho sintetizzato per non annoiare i lettori, senza però alterare il senso del discorso. About.blank ne approfitta per mettere in dubbio la mia competenza e la mia professionalità? Pazienza. E intendo dire che i lettori dovranno averne perché la mia unica risposta sta nel pubblicare integralmente i testi delle due decisioni. Ecco quella della Commissione Gare.
    “La Commissione Nazionale Gare a squadre
    Nella riunione del 8-11-2016 (decisione 11/2016/2017)
    Visto l’art. 2.1 commi 2 e 4 del vigente Regolamento dell’Attività a Squadre (parte specifica);
    Tenuto conto che in data 13-10-2016, così come indicato nel calendario agonistico, scadeva il termine per il tesseramento delle atlete titolari di Serie A1;
    Considerato che la ASD TT Norbello (2455) iscritta al Campionato a Squadre Femminili di serie A1 ha fatto pervenire in data 17-10-2016 l’elenco delle titolari di cui all’art.2.1.4.;
    Rilevato che in fase di verifica del richiamato elenco, la scrivente Commissione, per mero errore di valutazione, non ha rilevato che l’atleta Perna Roberta non aveva titolo a partecipare alla Serie A1 Femminile poiché di classifica terza categoria e non di seconda come disposto dall’art. 2.1.2., comunicandolo, per le vie brevi alla ASD TT Norbello, successivamente alla pubblicazione dell’elenco sul sito federale;
    Considerato che la ASD TT Norbello in data 28-10-2016 ha richiesto al Consiglio Federale tenutosi a Roma il 29-10-2016, una deroga al termine di tesseramento delle atlete titolari;
    Preso atto che il Consiglio Federale, dopo ampia e approfondita discussione, ha ritenuto di rimettere gli atti alla scrivente Commissione per una valutazione nel merito, in quanto competente per gli aspetti organizzativi secondo quanto previsto dalle norme di ciascun Campionato;
    Tenuto conto che l’elenco delle atlete titolari della ASD TT Norbello, seppure pubblicato erroneamente da codesta Commissione, non può essere considerato conforme, poiché l’atleta Perna Roberta, avendo una classifica di terza categoria, non ha titolo a partecipare al Campionato a Squadre Femminili di Serie A1;
    Considerato che a fronte dell’inadempienza commessa dall’ASD TT Norbello, l’elenco delle titolari è pervenuto nei termini regolamentari;
    decide
    Di escludere lì’ASD TT Norbello (2455) dal Campionato a Squadre Femminili di Serie A1 2016-2017.
    Di far osservare un turno di riposo alle squadre che nelle prossime giornate previste dal calendario avrebbero dovuto l’ASD TT Norbello.
    Avverso la presente decisione è possibile ricorrere ai competenti Organi di Giustizia nei modi e nelle forme previste dalla vigente normativa.
    IL PRESIDENTE
    Gabriella Locchi”.
    Dopodiché si passa a quella del Giudice Sportivo, con una avvertenza. Io riporto qui il testo integrale così come è stato scritto dal Giudice Sportivo, tutti gli errori, i refusi e quant’altro sono nel testo originale, a cominciare da quelli delle prime due date citate: il Giudice Sportivo cita la decisione della Commissione Gare del “8-11-2017” (sic!) e del ricorso del Norbello del “9-11-2017” (risic!). Ovviamente sono del 2016, ma ho lasciato tutto come sta a ulteriore riprova del fatto che sono in possesso dei documenti originali. Ed ecco il testo della decisione del Giudice Sportivo.
    “IL GIUDICE SPORTIVO NAZIONALE
    Nella seduta del 10-11-2016 (decisione n. 41 – 2016-2017)
    Letto ed esaminato il ricorso prevenuto in data 9-11-2017 a firma del Presidente della ASD TT Norbello Sig. Simone Carrucciu, avverso la decisione assunta dalla Commissione Nazionale Gare a Squadre lo scorso 8-11-2017 con la quale quest’ultima decideva di escludere la società ricorrente dal Campionato a Squadre Femminili di Serie A1 2016-2017 e di far osservare un turno di riposo alle squadre che nelle prossime giornate previste dal calendario avrebbero dovuto incontrare l’ASD TT Norbello;
    Visti gli artt. 2.1.2 e 2.1.4 del vigente Regolamento dell’Attività a Squadre (parte speciale);
    Ritenuto che in particolare che il predetto art. 2.1.4 stabilisce che le squadre partecipanti al campionato di Serie A1 femminile, devono comunicare alla Commissione Nazionale Gare a Squadre l’elenco delle atlete partecipanti entro le ore ventiquattro dell’ultimo giorno utile indicato nel calendario agonistico (che nel caso in esame tale giorno risultava il 17-10-2016);
    Rilevato altresì che l’ASD TT Norbello ha inviato, alla Commissione Nazionale Gare a Squadre, l’elenco delle proprie atlete entro il termine previsto, pur inserendo erroneamente nella lista un’atleta di terza categoria (Roberta Perna) e non di seconda categoria così come previsto dalla normativa sopra richiamata;
    Considerato tuttavia che l’errore sull’idoneità e sui requisiti propri dell’atleta non ha effetti preclusivi sulla regolarità e quindi sulla validità dell’iscrizione della società al Campionato Femminile di Serie A1; infatti questo Giudice ritiene il comportamento posto in essere dalla società più che tempestivo e concludente per ritenere valido ed efficace l’adempimento previsto;
    Considerato altresì che la ricorrente ha prontamente sostituito l’atleta in posizione irregolare con un’altra propria tesserata di riserva quest’ultima, di contro, perfettamente in regola con i requisiti di categoria previsti dalla normativa federale;
    Tenuto conto che ogni squadra può iscrivere a referto un massimo di cinque atlete di cui tre titolari;
    Tenuto conto altresì che l’art. 2.1.2 prevede che “le atlete di riserva per avere titolo a partecipare devono essere tesserate entro le ore ventiquattro dal giorno precedente a quello in cui sono schiarite… (omissis)”;
    Verificato che l’inserimento dell’atleta di riserva di cui sopra è stato effettuato ben prima del giorno precedente a quello in cui la squadra disputerà il primo incontro;
    Considerato infine che in data 12-11-2016, è già stata calendarizzato l’incontro per la prima giornata di andata del Campionato di Serie A1 Femminile tra la ASD TT Norbello e la TTC Parma questo Giudice esaminati tutti gli elementi in suo possesso anche in un’ottica di economia processuale, ritiene di poter decidere attraverso l’emissione di un provvedimento d’urgenza e pertanto
    DISPONE
    In parziale accoglimento del ricorso formulato di:
    annullare la pronuncia adottata nella seduta del 8-11-2016 da parte della Commissione Nazionale Gare a Squadre;
    riammettere al Campionato a Squadre Femminili di Serie A1 2016-2017 la ASD TT Norbello;
    comminare alla ASD TT Norbello per la irregolarità nella compilazione e trasmissione delle liste atlete la sanzione della penalizzazione di 2 punti dall’inizio del campionato;
    disporre infine l’incameramento della tassa già corrisposta per il ricorso.
    IL GIUDICE SPORTIVO NAZIONALE
    Gregorio Stanizzi”.
    Per quanto riguarda il caso Borella, confermo che non c’è stato alcun illecito. Tutte le ipotesi prospettate da about.blank e dagli eventuali presentatori di un ricorso sono relative a ipotesi di violazione del Codice di Comportamento Sportivo che non hanno alcuna possibilità di essere provate o a comportamenti moralmente e sportivamente riprovevoli ma non sanzionabili. Fermo restando, fra le altre cose, che nello Statuto non si trova traccia di differenza fra deleghe esterne e interne, il punto essenziale è che per revocare la delega è indispensabile la presenza del presidente della società che la rilascia. Quindi, che Puppo avesse la delega interna firmata dalla sua presidentessa non conta una beneamata mazza, la delega valida restava quella nelle mani del delegato che l’aveva presa e la delega nelle mani di Puppo non aveva il potere di annullare quella che era stata rilasciata per prima. Per annullarla, ripeto, serviva la presenza in assemblea della presidentessa della società, non esiste alcuna altra possibilità di cambiarla. Ripeto ancora una volta: la delega nelle mani di Puppo, che avrebbe dovuto sostituire la prima rilasciata dalla società, era niente altro che carta straccia. Ma i presidenti regionali non possono prendere deleghe? Certo, andiamo perciò a controllare se a Terni i presidenti regionali, di maggioranza e di opposizione, avessero portato o no le deleghe in bianco raccolte in regione e distribuite poi ai votanti, così ci facciamo un bel po’ di risate.
    Dopodiché, se gli sconfitti vogliono continuare a farsi seghe mentali su ricorsi del cavolo, problemi loro. Io posso solo notare che i veri ricorsi, sulla votazione chiusa e riaperta, sulle società “nominate” pubblicamente e quindi riconoscibili, sul considerare astenuto chi non si era presentato in tempo e via dicendo con le infrazioni al Regolamento Organico, nessuno pare abbia intenzione di presentarli, solo annunci eclatanti e poi il vuoto cosmico. Si vede che già si sono assuefatti alla presidenza Di Napoli e magari molti, in Consiglio e fuori, stanno già preparando il salto della quaglia. Congratulazioni.
    La chiudo qui, ricordando ancora una volta ad about.blank che da questo momento può ricominciare a suonarsela, cantarsela e ballarsela da solo.

  16. gaula ha scritto il 27 Novembre 2016 17:42

    Un parere ed un approfondimento su Paglia e gli altri 4 che fortunosamente ono entrati in consiglio.
    Lo chiedo a un profondo conoscitore del tt e non a bimbiminchia rompicoglioni.
    Mi ha/hanno deluso, c’è qualcosa che ignoriamo?
    Paglia ha detto pubblicamente che sarebbe stato consigliere solo di di folco, non di vermiglio.
    Non aveva chiaramente escluso di napoli semplicemente perché i suoi non lo prendevano in considerazione perché dato per spacciato.
    Io stesso l’ho peró invitato a non mantenere tale intento perché con la situazione grottescamente creatasi si aprivano delle opportunità.
    …… Poi l’elezione di Borella all’UNANIMITA’ !!!!?????
    l’avevano praticamente sodomizzato ovunque con vignette,dileggi e minacce di denuncia ….. E poi?
    E poi lo voti? Legittimi e ti rendi TOTALMENTE PARTECIPE e corresponsabile quando tutto il peso di quella nomina sarebbe invece ricaduta totalmente sul postino?
    Bo, non capisco …. A meno che non si tratti di un fuoco di Paglia, o meglio, piû che fuoco una scorreggina.
    Ho affrettato troppo un giudizio su una persona anche questa volta o si tratta di sottili intese e strategie non comunicabili al gregge?

    Mi interessa il parere di un professionista, non quello di pirla,mistificatori,leccaculi,voltagabbana, tuttologi,sapientoni vecchi e nuovi.
    Grazie

  17. about.blank ha scritto il 27 Novembre 2016 20:03

    Egregio Drago Rosso :

    riportare tutti i verbali non serve. Bisogna capire quello che c’è scritto.. altrimenti si può riportare tutta la giurisprudenza sportiva ma sarebbe comunque inutile.

    Per non farla lunga: mi dica allora cosa significa quel virgolettato : “La CNG, nella riunione dell’8 novembre, rileva che il Norbello ha fatto pervenire l’elenco delle atlete il 17 ottobre, quattro giorni dopo la scadenza del termine per il tesseramento delle atlete titolari di serie A1, fissata al 13 ottobre.”

    Ci voleva comunicare che tra il 13 ottobre e il 17 trascorrono 4 giorni? Non credo.

    Le ripeto, e lo ripeto all’uditorio, che non c’è stato nessun ritardo, c’è stato il tentativo di far passare la cosa come una svista. Un Giudice Sportivo accorto avrebbe chiesto se la società fosse in ogni caso in possesso del tesseramento in regola di una vera titolare e l’arcano sarebbe stato subito risolto. Poco accorto? Distratto? Altro? Forse la categoria “altro” è la più giusta. Non mi faccia dire di più.

    Capitolo ingerenza dei C.R. nelle candidature e nelle deleghe:

    Nel caso della Lombardia, il Tribunale Federale ha sanzionato con la deplorazione l’ex presidente del C.R. per aver prestato il sito ad articoli di propaganda elettorale.

    Non dobbiamo auspicare forse una giustizia sportiva equanime e super partes?

    Nel caso venuto a galla a Terni, il vicepresidente del TT Genova era in possesso della delega della sua presidente accompagnata da una lettera nella quale si chiedeva espressamente di buttare la vecchia delega e tenere conto solo della nuova. In entrambi i casi (ammesso e non concesso che abbiano uguale e contraria validità) si tratta di documenti firmati dalla legale rappresentante della società e portate entrambe a mano; la dirigente non era presente in nessuno dei due casi. Perché una deve valere e l’altra no? Non è affatto vero che era necessaria la presenza della presidente, la Commissione Verifica Poteri aveva chiesto che fossero presenti entrambi i delegati per risolvere la questione e validare la delega posteriore.

    La cosiddetta “delega in bianco” poi, a mio modesto avviso (ma questo dovranno valutarlo i giudici) è un falso ideologico bello e buono. Così fan tutti? Male.

    So pure io che sono iniziative velleitarie e che non porteranno da nessuna parte se non a dimostare che non siamo tutte pecore e che è ora di finirla che alcuni (non tutti) i Comitati Regionali facciano propaganda elettorale o, peggio, che diventino essi stessi collettori e distributori di deleghe, peggio ancora se “in bianco”.

    Per favore, visto che è un professionista, sono state inoltrate denunce ed esposti, non usi la parola “ricorso” per qualsiasi cosa, è poco professionale e il pubblico di Pingpongitalia.com è più còlto di quanto lei creda.

    Un Saluto.

  18. about.blank ha scritto il 27 Novembre 2016 21:19

    Faccio una integrazione (in maiUscolo) per essere più chiaro :

    “Le ripeto, e lo ripeto all’uditorio, che non c’è stato nessun ritardo, c’è stato il tentativo di far passare la cosa come una svista. Un Giudice Sportivo accorto avrebbe chiesto se la società fosse in ogni caso in possesso del tesseramento in regola di una vera titolare e l’arcano sarebbe stato subito risolto. LA TITOLARE NON C’ERA ! IL NORBELLO AVEVA ALTRE ATLETE 2a CATEGORIA, TESSERATE PRIMA DEL 13 OTTOBRE, CHE AVREBBERO POTUTO FIGURARE COME TITOLARI MA ERANO GIA’ STATE SCHIERATE NEL PRIMO CONCENTRAMENTO DI A2.”

  19. costantini fanzz clu ha scritto il 28 Novembre 2016 10:54

    L’uomo è per natura un animale politico…
    si legge cattiveria,supponenza , un triste scenario ,insulti gratuiti , richieste di requisiti per accedere alla risposta/e , io son piu’ bello di te , tu sei meno bello di me …etc … patetico !

    chi ha vinto chi ha perso chi parla chi non parla, chi si fa vivo sollo alla vigilia delle elezioni , chi continua a sparlare dopo le elezioni ,

    ci son interessanti aforismi che sintetizzano tutto questo spreco di energie ,ad esempio Anni fa le fiabe iniziavano con “C’era una volta…”.Oggi sappiamo che iniziano tutte con “Se sarò eletto…” o mi sbaglio ?

    essendo un sito che parla di pingpong ….ricordate se non lo avete ancora capito che : La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro….

    ma si intende … o forse non lo si intende … che la domanda che nessuno si pone è …chi si prende cura del movimento … ? chi ha a cuore il movimento ?
    questo pseudo polituculi dell’opposizione ?

    vi saluto ……

    Tutti vorrebbero votare per l’uomo migliore: peccato che non sia mai uno dei candidati

    @lelesguizzero : non dici nulla ?

  20. lelesguizzero ha scritto il 20 Dicembre 2016 15:22

    per costantini fanzz club:

    caro costantini fanzz club, molte cose ci sarebbero da dire e ancora di più da fare, purtroppo ognuno ha il suo prezzo e molti, come ad esempio i neo consiglieri fitet che dovrebbero fare il bene del tennistavolo si sono venduti l’anima e il k…a renatino…sono bastati qualche pacca sulle spalle, qualche scatola di palline e tatni saluti e baci.

    La cosa più palese è la grande incopetenza pongistica che regna…chi dei nei consiglieri sa fare un top spin????

    che dire poi di bruno of folco???? in un post di altro sito di aprile 2006 sezione nazionale affermava che un certo giocatore umbro era un fenomeno…e ora il suddetto giocatore con le nuove classifiche, avendo perso da pavan, carletto rossi, nonno di fiore e chi più ne ha più ne metta a gennaio sarà numero 88 d’italia…e i secondini coninuano a pagargli lo stipendio mentre se la spassa in quel di formia…

    a questo punto una sola cosa rimane, darsi al ramino pokerato….

    e in ogni caso tanti saluti a quelli che mi seguivano su altro sito…ma lì non c’è libertà.

  21. costantini fanzz clu ha scritto il 22 Dicembre 2016 11:56

    ciao sguiZZ ti leggo sempre con gran piacere …
    analisi attenta e precisa come sempre …. del resto come non darti ragione ..

    ti auguro buone feste , keep in touch :)

  22. lelesguizzero ha scritto il 2 Gennaio 2017 17:24

    per costantini fanzzzzclub:

    amico mio, mentre qua tutti si perdono in chiacchiere….ecchissene der norbello e di borrella….

    nessuno parla del tennistavolo giocato…e nessuno si indigna se viene

    CONVOCATO IN NAZIONALE il n. 18 che pur avendo 21,5 anni

    non ha mai raggiunto nemmeno i quarti di finale agli italiani e perde sia dai bambini di 15 anni che dai pensionati di 40…

    ora dico io sarebbe il caso che le convocazioni in nazionale prescindessero da motivi extrapongistici???

    ma come possono i pongisti italiani tollerare una cosa del genere????

    era dai tempi di piergentili-gigliotti che non accadeva una cosa del genere…anzi era meglio…ma il manovratore ha sempre lo stesso nome e cognome…e fa il prof di ginnastica….

    se anche tu la pensi come me vieni a fare il flash mob a terni ai prossimi campionati italiani.

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