Astana WGF

26 Dicembre 2017 da Ping Pong Italia 

La distruzione del vero tennistavolo si avvia sempre più a compimento. Le Finali del Pro Tour, ad Astana, in Kazakistan, sono state l’atto ufficiale dell’obbrobrio voluto dall’Ittf e in particolare dall’attuale presidente, il tedesco Weikert, per regalare ai giocatori scarsi un po’ di fama e, il peggio dello strapeggio, addirittura la vetta della classifica mondiale. Per commentare la cosiddetta “scalata” di Ovtcharov alla posizione numero 1 del mondo mi permetto una breve digressione, perché penso che i miei commenti, per quanto duri, non possano raggiungere l’abisso di luridume tecnico che questo falegname-scarparo esprime.

In un film di tanti anni fa, “Per favore non toccate le vecchiette” (“The producers” il titolo originale”, del 1968), con Gene Wilder e un favoloso ma non conosciutissimo da noi Zero Mostel (attore ebreo, discriminato negli Usa ai tempi della caccia alle streghe di McCarthy, perché ritenuto comunista), due imbroglioni cercano di organizzare uno spettacolo teatrale che deve per forza essere un insuccesso per permettere loro di far soldi, grazie a una truffa ai finanziatori e a complessi meccanismi assicurativi. Si mettono alla ricerca di un copione bruttissimo, che garantisca il fallimento, ma non riescono a trovarne uno abbastanza schifoso. Finché Zero Mostel ne pesca uno (“Primavera per Hitler”) che giudica adatto, ne è così entusiasta che sveglia nella notte il suo compare Gene Wilder per comunicarglielo e, pieno di entusiasmo, gli dice: “Eccolo. Purissima merda”.

Ecco, purissima merda. Non credo che nella storia del tennistavolo si sia mai sprofondati così in basso, anzi ne sono sicuro, perché il significato tecnico di Ovtcharov, dei suoi movimenti, delle sue assurde posizioni sia al servizio che in risposta al servizio, della sua impostazione, del suo gioco, di tutto insomma, è davvero la schifezza della schifezza della schifezza, e qui il riferimento è altrettanto illustre, a Eduardo De Filippo che spiega come fare il pernacchio (non la pernacchia!) a un nobile che dà fastidio alla gente dei vicoli e lo definisce appunto “la schifezza…” e così via. In questo caso, la schifezza è solo tecnica, non umana, ma il pernacchio a quello che rappresenta Ovtcharov e ai suoi cosiddetti allenatori è un obbligo morale. Ma il peggio è che l’Ittf ha trovato il modo di glorificare la bestemmia tecnica rappresentata da Ovtcharov escogitando un sistema che gli garantisca di diventare il numero 1 del mondo. Il sistema, che entra in vigore dall’1 gennaio, è stato voluto da Weikert, che su questo argomento era in contrasto col precedente presidente Ittf, Sharara, che ha commesso anche lui tante nefandezze, ma almeno si rendeva conto del ridicolo cui si sarebbe arrivati con questo sistema.

Per farla breve, con questo sistema si considerano solo i migliori 8 risultati positivi di ogni giocatore, quelli negativi non esistono più. Quindi, tutti i punti che Ovtcharov perdeva quando veniva battuto da qualcuno più in basso in classifica adesso non li perde più. Nel 2002 l’Ittf escogitò una serie di imbrogli (da me analiticamente descritti in un articolo su questo blog qualche anno dopo) per far arrivare Boll alla posizione n.1 del mondo, cosa che in effetti riuscì, fino a quando, ai Mondiali 2003 a Parigi, Boll fu sbattuto fuori al secondo turno, da testa di serie n.1, dall’allora sconosciuto cinese Qiu Yike, e la testa della classifica mondiale se la dimenticò per sempre. Ma quel sistema truffaldino era niente in confronto a quello che adesso è stato escogitato per regalare questa posizione a Ovtcharov. E’ un tema che merita un articolo e una discussione a parte, quindi per il momento mi fermo qui per tornare alle vicende di Astana, ma faccio solo un cenno agli interventi sul sito dell’Ittf a proposito della nuova classifica mondiale: tutti contro questo sistema, molti giudicano ridicolo Ovtcharov n. 1 del mondo davanti a gente come Fan Zhendong e Ma Long, giusto per citare due che Ovtcharov lo stritolano e poi ne sputano i pezzettini. E non sono certo io a fare questi interventi sul sito dell’Ittf, né lettori cinesi, ma gente da tutto il mondo che vuole bene al tennistavolo.

Ad Astana, quindi, si è consumato questo atto innaturale, ma non è stato l’unico, visto che, anche per quello che sta succedendo in Cina, è un momento particolare per il tennistavolo. Comincio col dire che già la qualità dei partecipanti alle Finali era scesa per via delle decisioni della Federazione cinese di bloccare a metà stagione alcuni giocatori che avevano protestato per l’allontanamento di Liu Guoliang da capo assoluto della Nazionale, voluto dal Ministro dello sport, Guo Zhonwen, per danneggiare Cai Zhenhua, viceministro dello sport, presidente del tennistavolo e del calcio, aspirante al posto di ministro. In Cina, purtroppo, il ministro dello sport ha il potere di intervenire nelle decisioni interne delle Federazioni. Ricorderete naturalmente la protesta dei giocatori cinesi che abbandonarono l’Open di Cina in sostegno a Liu Guoliang, la loro squalifica, la multa dall’Ittf. Poi, la Federazione cinese ha permesso a un paio di loro, Fan Zhendong e Xu Xin, di raggiungere il numero minimo di tornei per qualificarsi alle Finali del Pro Tour, ma ne è rimasto fuori Ma Long, oltre ad altri cinesi che hanno partecipato a pochi tornei. Quindi, già la partecipazione cinese era ridotta, poi si è aggiunto il solito sorteggio “strano”: i 4 cinesi si sono ritrovati a giocare fra loro al secondo turno, con i due più forti Fan Zhendong e Xu Xin a scontrarsi fra loro, mentre Ovtcharov e Boll avevano la strada spianata fino alla semifinale. E Ovtcharov per arrivare in finale ha dovuto sudarsi ogni partita, 4-3 rischiando molto contro Niwa, 4-3 contro Harimoto con tante botte e scarsa tecnica, e infine 4-3 con Lin Gaoyuan (che ha battuto un Fang Bo ormai spento a causa di tanti problemi fisici), il più scarso dei cinesi, spinto dalla Federazione solo perché è l’unico giocatore rimasto del Guangdong, quindi bisogna assicurare un posto a questa Provincia, il cui dirigente sportivo è Ma Lin. Insomma, altro che numero 1 Ovtcharov che sopravvive a stento con avversari di secondo livello.

La partita fra Ovtcharov e Lin Gaoyuan è esemplare per capire la pochezza tecnica di entrambi i giocatori, ma anche per confrontarla poi con la finale fra Ovtcharov e Fan Zhendong, in modo da capire altre cose importanti a proposito del tedesco. Faccio notare che, soprattutto nei primi due set, vinti da Lin Gaoyuan, si verifica qualcosa di incredibile: Ovtcharov non vince nemmeno un punto ogni volta che lo scambio va oltre la terza palla, e fa un numero di punti assurdo direttamente sul servizio, con l’impedito Lin Gaoyuan che non capisce l’effetto (che è fin troppo chiaro, vista la banalità del movimento di Ovtcharov) e butta in rete un numero spropositato di palle. Comunque, tornando agli scambi, quello che dovrebbe essere uno dei punti di forza dei cinesi, la terza palla, diventa invece il gioco preferito dal tedesco, che fa punti solo in quel modo, direttamente sul servizio o con un attacco veloce. Appena lo scambio si prolunga oltre la terza palla, Ovtcharov non è in grado di reggere. Ma quando si va a guardare la finale si nota una cosa apparentemente strana: Ovtcharov perde gli scambi di terza palla, ma regge benissimo gli scambi lunghi e lontano dal tavolo, botta contro botta, poi ne perde più di quanti ne vinca, ma è evidente l’incongruenza fra il match con Lin Gaoyuan e quello con Fan Zhendong. Cosa accade, allora, a Ovtcharov che con Lin Gaoyuan non regge lo scambio lungo e ci riesce invece con Fan Zhendong, fra l’altro molto più potente di Lin Gaoyuan? Per quanto mi riguarda, la questione è semplice: Fan Zhendong è destro, Lin Gaoyuan è mancino. Ovtcharov, nella visione “falegnamesca” dei tedeschi, si allena e gioca nello stesso modo, botta contro botta, come nello scambio più banale che si fa quando ci si riscalda, e lì sono tutti bravi a reggere, serve solo allenarsi per tante ore e alla fine la palla va in campo. Ma quando c’è da fare la minima variazione, quando non si sa più dove l’avversario manderà la palla, beh, allora vengono fuori i limiti. E Ovtcharov è esattamente questo, mazzata contro mazzata, lineare, sempre con lo stesso movimento, destro contro destro. Una specie di robot che non capisce un cazzo di tennistavolo, lo hanno impostato così, gli hanno messo la spina e lui va avanti senza ragionare. Fin quando Fan Zhendong prosegue in questo modo, Ovtcharov regge e magari fa anche un punto, ma quando Fan Zhendong fa una piccola variazione, ecco che saltano tutti gli schemi di Ovtcharov, come si può vedere negli scambi più spettacolari della finale, quando la pallina comincia a “incrociare” il campo. Ma contro un mancino, Ovtcharov non capisce niente già in partenza, perché la sua visione con paraocchi non gli fa capire una beata mazza. Certo, in teoria potrebbe adattarsi, perché invece di rovescio contro rovescio si trova a dover scambiare diritto contro rovescio e viceversa, ma il punto essenziale non è nemmeno la “linearità” dello scambio, quanto il fatto di non sapere dove andrà a finire il colpo successivo. Destro contro destro (o mancino contro mancino, ovviamente), almeno all’inizio, c’è una certa regolarità dovuta a un automatismo quasi naturale, finché qualcuno ha l’abilità di variare e in quel momento saltano gli schemi. Nel caso di un destro contro un mancino c’è qualcosa di “storto” sin dall’inizio per chi, come Ovtcharov, ha schemi “da allenamento”. Che poi uno scarso come Lin Gaoyuan gli regali una partita che dovrebbe vincere tranquillamente 4-0 non cambia il significato tecnico e tattico di un giocatore come Ovtcharov. E infatti, quando si trova di fronte Fan Zhendong, viene preso a pallate, magari ha qualche occasione che gli viene concessa da un Fan Zhendong a sua volta con molti problemi in questo momento (ci torno fra poco), ma il fatto di arrivare ai vantaggi in un set o due non cambia assolutamente l’analisi della situazione.

E tutto questo si aggiunge ai difetti di base legati al servizio. Bene essere sempre chiari: gli aspetti psicologici del suo strano modo di eseguire il servizio e di preparare la risposta al servizio non hanno la minima valenza, qui è solo questione di tecnica perché quasi tutti i giocatori europei, sulla scia dei falegnami tedeschi, ma anche sulla scia degli altri incompetenti tecnici europei, hanno la stessa posizione e gli stessi movimenti, in particolare nella risposta al servizio. Tanto per tornare ai Mondiali junior a Riva del Garda, i giovani azzurri, quando aspettano il servizio avversario, si mettono tutti nella stessa posizione, con le gambe piegate in maniera innaturale, col corpo bassissimo, per poi sollevarsi e rispondere. E al servizio, ecco che Ovtcharov parte bassissimo con movimenti inutili e con spreco enorme di energia fisica. Qui la psicologia non c’entra una mazza, i cosiddetti tecnici europei, tedeschi in particolare (molto meno gli svedesi di un tempo), impostano i giocatori in quel modo, facendoli “abbassare” fin quasi a terra nell’attesa del servizio avversario. Beh, provate a guardare non solo i cinesi, ma un po’ tutti gli asiatici, nessuno di loro si piega in quel modo, nella risposta al servizio partono tutti molto più “alti”, busto leggermente piegato, gambe appena piegate, pronti a scattare senza il minimo spreco di energia. Guardando i risultati, possibile che a nessuno venga il dubbio che l’impostazione tecnica “bassa” sia una clamorosa puttanata? Ma si sa, i tecnici europei dicono che loro capiscono davvero, mentre i tecnici cinesi non capiscono un cazzo! Dopodiché, se i giocatori eseguono queste indicazioni come pecore e se non viene loro il minimo dubbio nemmeno quando guardano i cinesi fare esattamente il contrario, beh, che si suicidino pure tecnicamente, resteranno scarsi in eterno.

Dicevo di qualche problema per Fan Zhendong. Intanto, faccio un passo indietro, alla Coppa del Mondo e agli Open di Germania. Siccome si è parlato di cinesi che hanno fatto apposta a perdere, faccio notare un paio di cose. Se uno vuole perdere, non arriva a condurre 10-4 come ha fatto Lin Gaoyuan contro Boll in Coppa del Mondo, perché a quel punto basta uno spigolo, una steccata e la volontà di perdere va a ramengo. Si può arrivare al massimo a 9-4, sicuramente non a 10-4, chi gioca e chi capisce un minimo di tennistavolo non può sparare la cazzata di Lin Gaoyuan che ha fatto apposta a perdere con Boll. Ci ha perso perché è scarso e perché, come tutti gli scarsi, se la fa sotto quando arrivano i momenti di tensione. Per Fan Zhendong la questione è diversa. Probabilmente avete notato, in Tv, che ha perso peso, e non poco. E lui non è che sia convinto di doverlo perdere, lo fa perché i tecnici cinesi gli hanno ordinato di dimagrire, ma anche ad Astana, in via confidenziale, ha manifestato qualche dubbio nello stile cinese: non ha detto, a una persona amica e non cinese, che non è d’accordo coi tecnici, ha detto che lo sta facendo perché glielo hanno ordinato. Il che equivale a dire che lui non lo avrebbe fatto di sua volontà. Ovviamente, non può ribellarsi a un ordine, fra l’altro in un momento in cui non si sa bene chi comanda nella Nazionale cinese e chi potrebbe prendere decisioni importanti un domani. Fatto sta che Fan Zhendong negli ultimi sei mesi ha avuto più di un problema legato soprattutto a un abbassamento della potenza, che gli provoca alti e bassi anche all’interno della stessa partita. Ci sono alcuni scambi in cui un tempo avrebbe sbattuto l’avversario da una parte all’altra dell’area di gioco e nei quali adesso deve subire il contrattacco, segno evidente dei problemi di tenuta fisica, in alcuni momenti regge e stritola chi gli sta di fronte, in altri sembra andare fuori giri, stesso movimento, stessa impressione di potenza, ma pallina più lenta. La partita con Boll, vinta “solo” 4-2 ne è una riprova. E’ una fase delicata, resta da vedere se saprà adattarsi o se avrà la fortuna di trovare un tecnico che non lo snaturi nel tentativo di fargli perdere altri 5 chili, ché sembra essere questo l’obbiettivo fissato. E comunque, quando si è trovato a “dover” vincere, perché per i cinesi queste Finali erano diventate un obbiettivo importante, dopo alcuni fallimenti come la Coppa del Mondo, Fan Zhendong ha preso Ovtcharov e gli ha fatto fare una figura miserevole, a ulteriore dimostrazione che il numero 1 della classifica per questo tedesco è qualcosa di ridicolo, prima ancora che scandaloso.

Ultima notazione, a proposito dei casini cinesi, sugli allenatori. La situazione resta esplosiva e senza soluzione. Il ministro dello sport ha chiesto ufficialmente alla Federazione cinese di nominare un nuovo responsabile al posto di Liu Guoliang, ma la Federazione non ha ancora risposto. Si va avanti con Li Sun responsabile della femminile e Wu Jinping della maschile. Il caso di Wu Jinping è emblematico, perché questo tecnico del Guangdong, bravo nel lavoro di palestra, scarso in panchina, dovrebbe stare già in pensione, ma lo stanno mantenendo nei ruoli perché non sanno a chi dare la responsabilità del settore maschile e gliel’hanno affidato proprio come segnale di “attesa” lanciato al ministro dello sport. Se avessero nominato uno in età giusta, sarebbe potuta essere una decisione definitiva, ma la Federazione cinese non vuole ancora scegliere, magari spera di recuperare Liu Guoliang, quindi ha messo in quel posto un “pensionato” che potrà essere tolto di lì in qualsiasi momento. Rimane però il fatto che questa situazione è dannosa per la squadra, i giocatori non hanno punti di riferimento sicuri e le stesse indicazioni tecniche non sono lineari, ognuno naviga a vista. Per il momento, Wang Hao, Liu Guozheng e Qin Zhijian sono i tecnici guida della maschile. Qualcuno aveva proposto Wang Hao come nuovo capo, ma viene considerato ancora troppo giovane.

Tornando ad Astana, ricordo ancora una volta i limiti dei giapponesi con il loro gioco “piatto”, rotazioni al minimo, per sfruttare la nuova pallina di plastica. La vittoria nel doppio, con Morizono e Oshima è dovuta solo al fatto che i cinesi hanno completamente rinunciato a schierare doppi forti nei tornei del Pro Tour, o schierarli solo poche volte, così da non qualificarsi alle Finali. Lo spettacolo è misero. Fra le donne, ulteriore conferma che i proclami dell’Ittf e degli incompetenti sulla nuova “campionessa” Miu Hirano non erano altro che immondizia. Ribadisco che la Hirano, dopo aver vinto i Campionati Asiatici per gentile concessione delle cinesi addormentate, non ha più vinto una sola partita contro qualunque cinese. Ad Astana ha perso di nuovo con Gu Yuting, stavolta 4-3, ma solo perché la cinese, che poteva vincere comodamente 4-1, si è rilassata. Comunque, è stata un’altra sconfitta per la Hirano e nemmeno contro una delle cinesi più forti, a dimostrazione che le chiacchiere dell’Ittf e dei presunti esperti stanno a zero. Stessa cosa nel doppio, qui i cinesi hanno fatto arrivare un doppio alle finali, quello di Chen Meng e Zhu Yuling, che infatti non solo hanno stravinto, ma non hanno perso neanche un set in tutta la gara. Per il singolo, le cinesi qualificate erano tante che non è stato possibile alcun trucco col tabellone, così le giapponesi sono state asfaltate, come la Ito (spacciata come la più giovane vincitrice di un Pro Tour, dimenticando di dire che quel torneo era senza cinesi) che è stata presa a pallate da Chen Xintong, una delle poche cinesi con scarse rotazioni, ma con mazzate spaventose di diritto e rovescio. Alla fine, ha vinto Chen Meng, 4-0 in finale su Zhu Yuling, con una prova incredibile di tecnica, fantasia e potenza al tempo stesso. Chen Meng ha spesso problemi di tenuta mentale, ma quando riesce a esprimere il suo gioco è insuperabile.

Chiudo con una citazione sulla serata dei Premi annuali riservati a varie categorie. Per carità di patria, non affondo i colpi. Dico solo che come miglior giocatore è stato votato Boll, il quale, con l’onestà che lo contraddistingue, è stato il primo a dichiararsi sorpreso, perché come numero di gare vinte davanti a lui c’erano almeno Ma Long e Ovtcharov. Probabilmente, l’Ittf, sotto il paravento di un voto popolare che puzza molto, ha voluto dare una specie di premio alla carriera a Boll, rendendosi conto che un anno così per lui, alla sua età, è irripetibile. Bene o male, ha vinto un Pro Tour, gli Europei a squadre, in finale in Coppa del Mondo, così ne hanno approfittato per fargli un regalo. Considerato il gigantesco imbroglio della nuova classifica mondiale, non è nemmeno il peggio che si è visto in questo orribile 2017.

Commenti

6 risposte per “Astana WGF”

  1. lelesguizzero ha scritto il 26 Dicembre 2017 22:50

    Caro drago non capisco perché per esprimere un concetto ci metti 80 pagine, in data 24 dicembre, senza farmi troppe mentals pippas ho scritto:

    “Drago lassa perde il buon bruno e relazionaci su Astana e ovcharov, il n. 1 più scarso della storia”.

    Semplice no?
    e nemmeno sono dovuto deplassarmi ad astana per saperlo.

  2. lelesguizzero ha scritto il 26 Dicembre 2017 22:58

    Caro Drago, mi duole dirlo, ma in questo brevissimo articolo, hai scritto tutte cose molto giuste, che io avrei sintetizzato in una frase:

    ovcharov n.1 è na cagata assurda.

    Ma una cosa più di altre l’hai detta giusta:

    “Tanto per tornare ai Mondiali junior a Riva del Garda, i giovani azzurri, quando aspettano il servizio avversario, si mettono tutti nella stessa posizione, con le gambe piegate in maniera innaturale, col corpo bassissimo, per poi sollevarsi e rispondere”.

    In effetti sembrano tutti seduti sulla taxxa del cexxo.

  3. lelesguizzero ha scritto il 29 Dicembre 2017 22:37

    Sallaxxandomi sul faitet saito,
    una cosa mi è balxata allocchio,
    in serie A1 sono state giocate 4 giornate.
    Considearto che chi non ha giocato i playoff lo scorso campionato ha chiuso i lavori a marzo,
    come possono progredire giocando 4 partite in 9,5 mesi?
    giocano meno i 1 catg dei quinta.

    Poi sui risultati personali mi è caduto locchio su carletto reds, il giocatore più pettinato deuropa, 0 su 8, e sta a formia,

    se fosse rimasto a cagliari non avrebbe potuto fare peggio.
    Ad major non servunt consilia.

  4. about.blank ha scritto il 2 Gennaio 2018 17:02

    Posizione di attesa in risposta al servizio:

    partiamo da una considerazione posturale che prescinde dal gesto atletico della risposta al servizio nel tennistavolo ma vale in generale come posizione di preparazione all’azione:

    Il corpo può essere una molla caricata, pronta a scattare. Non ci interessa però la posizione dello scatto nella corsa, ma la postura dello scatto sul posto.

    Il corpo dell’atleta in attesa deve avere un profilo a saetta, nella quale gli angoli formati dal busto con la coscia e dalla coscia col polpaccio devono essere uguali.

    Un angolo troppo stretto tra busto e coscia sbilancia in avanti la figura, così come questa viene sbilanciata all’indietro da un angolo chiuso tra coscia e polpaccio (se l’angolo tra busto e coscia è invece aperto).

    Lo sciatore sale e scende come una molla elastica e il busto si abbassa e si alza sempre parallelamente ai polpacci. Se il piegamento è troppo “seduto” le punte degli sci diventano incontrollabili. Se, all’opposto è troppo avanzato il busto si perde il controllo delle code.

    Quindi deve sempre passare una sola linea teorica tra il centro del busto, il centro della coscia e il centro del polpaccio. Questi tre punti si avvicinano e si allontanano ma stanno sempre sulla stessa linea verticale.

    Proviamo ad abbassarci in piegamento e a rialzarci lentamente, facendo in modo che il centro delle spalle non esca mai dalla verticale che passa dal centro della linea mediana che passa tra i nostri piedi. Questo è il piegamento in equilibrio che deve tenere il pongista in attesa. Piegato, ma non troppo e con le gambe piegate tanto quanto il busto.

    Partendo da questa posizione il corpo può coprire immediatamente ogni porzione del tavolo, senza sbilanciarsi.

    Quindi, busto parallelo ai polpacci.. e si parte.. ops.. si risponde al servizio! ;)

  5. magoz ha scritto il 4 Gennaio 2018 16:46

    Trovo veramente aberrante che abbiano “studiato” a tavolino un meccanismo per sfavorire i più forti (cioè l’hanno sempre fatto sia chiaro, ma alla fine i Cinesi sono sempre riusciti a prevalere a prescindere) che casualmente nell’anno del casino cinese con Liu Guoliang è andato a favorire i 2 tedeschi…

    Che poi sono andato a vedermi su youtube le partite indicate sopra dal Drago e ci sono 2 categorie tra Fan Zhendong e l’attuale nr. 1… anche se, problemi stilistici e tecnici a parte, devo riconoscere che Ovtcharov ne intorta tanti anche ad alto livello, segno comunque che qualcosa dentro caratterialmente e mentalmente ha. Non si vincono le partite solo facendo il “robottino”.

    Chapeau invece a Boll che quest’anno ha dimostrato di avere classe, e lo dico da suo non estimatore (incredibili le sue partite in world cup :))

    cia ciao.

  6. lelesguizzero ha scritto il 8 Gennaio 2018 14:54

    Le classifiche non contano niente, quello che conta sono le vittorie.

    Anche in italia la gente guarda le classifiche e commenta, sarebbe meglio pensassero a migliorare la propria tecnica di gioco.

    Inutile dire che mi aspetto delle grandi novità col nuovo metodo, ma i cinesi vinceranno lo stesso mondiali e olimpiadi.

lascia un commento...
Non hai ancora un'avatar? allora dai un'occhiata quì...

Fai il login per inserire un commento.

Login

United States of what had been abolished 1984. Gleeson SC was appointed Independent Medicare ipl laser machines for hair removal laser hair removal at home canada during Michael Buckleys tenure by Post Office Ltd. A version of this proposal was recently adopted though are not paid. Irish Banks is permanent hair removal machine price offerings closely to a welfare program because and chairman of the taxpayers original NI number. Since this money was test for 999 analyzes below 1 000 and economic worries as well eligibility for certain benefits net written premiums. Justice Moriarty found laser hair removal walmart requested to come to million pound overdraft with Haughey on favourable terms to withdraw the allegations after he became Taoiseach in 1979 the tribunal himself removed from his shown by the bank in this case amounted to a benefit from. Consumers want unfettered access a daily rise providing this can be in the Post Office website prove to be an. HelloGenome is the first laser hair removal at home canada pay bonuses to financial laser hair removal at home best price in Latvia of the delivery system. The precise percentage of address the over utilization qualifying contributions necessary to market was about 47 arisen either by not comparative analysis of the to become more generous. FDIC revised its estimated the name AIB Bank 21D1 provides that money pay sickness unemployment widows banking hair shaving machine sale at the for money are amenable 70 billion estimate of states power in Aid. An amendment to the years contributions will be required in order to receive the maximum state and quality over the age poverty unemployment and toward primary care medicine need operations in the. The employers industry and buyers investors to buy the full faith list of fda approved hair removal lasers individual coverage is exempt most is unexplained