Il Livore, … questo conosciuto …!

2 Giugno 2007 da Ping Pong Italia 

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di Alberto Vermiglio 

Cari amici del Tennistavolo, volevo prendere a prestito l’intervento di quell’ “Apocalipse FITeT now” che ogni tanto interviene per  modificare o adattare la sua firma di intervento: …. Il Livore ! Il Livore !
Il Livore dell’Orrore… .. Lo tiro in ballo poiché mi si accusa di nutrire un forte sentimento di “Livore” nei confronti dell’Editoriale del Presidente, pensavo di peggio.!
A e-mail diretta ho ovviamente già risposto, poichè non credo sia il gusto della discussione quello che mi manca. Mi manca forse ormai la pazienza … o forse la fede. Direi meglio, la fiducia.
Di sicuro non nutro “livore”, etimologicamente  sentimento di invidia, che produce colorazione sgradita, verso persone o situazioni, non certo ad editoriali, articoli, operato e dichiarazioni (soprattutto se falsette!).
Le mie argomentazioni sono ormai risapute. Qualcuno spesso, e anche a ragione, mi trova lungo, pesante, esagerato, che non lascia mai passare nulla; mentre invece mi piacerebbe vivere questa passione sportiva più nella goliardia e nell’amicizia collaborativa che trovo in molte delle persone che credo la pensino come me.
Mi sento invece, amichevolmente, affibbiare dell’inacidito invidioso da chi sta da diversi anni a contatto e dentro gli ambienti dirigenziali e non modifica granchè o non lo tenta o non recepisce la necessità e la richiesta di “sterzata” che viene dalla base.
E’ chiaro che la nostra base non è una fabbrica dove un sindacato istruisce e sospinge gli operai.
E’ chiaro che la nostra base è un branco di pecore che “vuol giocare un torneo ma se glielo organizzi alla cazzo non ti dice più di tanto e la volta dopo non viene e verrà un’altra pecora”.
E’ la funzione meno di interesse personale e più sociale per l’innalzamento del valore di conoscenza di Tennistavolo che serve a questa federazione e a questo “Sport Povero non solo di soldi”. (fatto è che il gregge risultava “statisticamente” di 18000 pecore nel 1999, ed ora sono meno di 10000, … e mi vogliono far credere che potenzialmente volevano andare tutti a Terni).
Come hanno notato anche molti altri, da sempre la storia insegna che l’accecamento e l’incaponimento nel proseguire sulla linea (più che perseguire obbietivi) perde di vista le più elementari regole democratiche e del senso amministrativo.

Ci si scorda che i ruoli di comando sono puramente volontari e a rimborso spese (e ciò non è propriamente giusto a mio modo di vedere, dovrebbe essere ben diversa l’impostazione dello sport nazionale) e li si confonde nelle giustificazioni di operato immischiandovi o costringendovi anche i punti di vista (ovviamente obbligati) di chi invece campa con gli stipendi dell’Ente Federale, ma sotto “gestione dei volontari”.
Ovviamente è inutile chiedere di rileggere prese di posizione che agli occhi di noi paiono assurde o ridicole.  La lettura di un fatto o una situazione dipende sempre dalla parte in cui ci si schiera. Sarebbe come chiedere ad un milanista se quando Inzaghi cade in area è rigore e quando cadeva con la maglia della Juventus non lo fosse.
Qui da noi ancora peggio, quando si avvicinano gli appuntamenti o a giustificazione di un evento, addirittura si congettura l’amicizia del tale col quale, l’aiuto avuto dal tizio grazie al caio, ecc…, ecc… Ormai il marcio, la moviola, ce l’abbiamo nel sangue, nei geni. Al secondo anno di neo affiliazione un giovane dirigente è già tentato (ora però lo sarà di meno, non potrà più comprare diritti sportivi e dovrà farsi le ossa, un esperienza che altri non hanno perché avevano leggi e soldi per comprarla).
E’ consuetudine che quando si arriva in cima si abbia già “la scimmia sulla spalla”, che magari per il TT non è l’ultimo stadio dell’eroinomane, ma piuttosto una vera e propria scimmietta che sta li a ricordarti gli accordi, gli impegni, le promesse, gli interessi, le amicizie, le convenienze, ecc…ecc…
Chi è passato dalla cima e dall’ultimo stadio spesso ha una reazione “tipo shock anafilattico” un’allergia totale, qualche volta un rientro nei propri ranghi a meditare vendetta, qualche volta la negazione dell’evidenza, a volte la dichiarazione di estraneità al sistema o la ottenuta purezza da ritiro volontario.
Abbiamo pochissimi casi di raggiunto benestare economico, … ma quelli non sono eventi che ci interessano particolarmente in questa sede.
Credo che sia estremamente difficile chiedere ad una “base di pecore” di prendere il coraggio e leggere ad alta voce quello che è chiaro leggere e capire e che invece vogliono farci credere sia da intendere in altro modo, il più delle volte come un grande successo di gestione della “Cosa di Tutti”.
Si potrebbe cominciare con chi ora, seduto in cima, in ritardo o meno abbia cominciato a capire di essere contrario, però  non “esserlo e basta”;  con chi ora, seduto a rappresentare atleti o tecnici, pensi e ragioni concretamente se lo stia facendo veramente, con chi seduto a far crescere il movimento pensi se veramente questa spesa serve a crescere o solo a spendere.
Tutto il resto, per noi che protestiamo, non tanto irregolarità, quanto incongruità, inutilità rispetto ai target necessari, visto il nostro attuale livello (altre federazioni che ci deridono chiaramente per i tentativi di diventare ricchi nazionalizzatori che non costruiscono nulla, come recentemente accaduto a Zagabria), … tutto il resto ce lo fanno perdere di vista non negando la situazione, bensì deformandola prima che noi la possiamo valutare e spesso per mezzo di “penne pagate per scrivere”, che ora scopriamo anche premiare campioni (quei pochi veri che vantiamo).
Ricordo un film, “Come tradire vostra moglie”, dove il marito sorpreso nel letto con l’amante negava l’evidenza più chiara, intanto l’amante si rivestiva e dopo una negazione dietro l’altra, la costernazione della moglie, che non vedeva nemmeno più l’amante ormai dileguata,  si concludeva con la richiesta”.. caro cosa vuoi per cena?..”.
E siccome io sono comunque quel bastardo che molti dicono, voglio provare a ripetervi le cose che mi pare siano le negazioni di quel marito:
- confusione nei regolamenti nel ripetere regole di anni precedenti, avanti e indietro nelle delibere del giudice sportivo e si risponde: “..ma la regola dell’utilizzo degli atleti in più di 2 campionati adesso la togliamo..”, o si promette che se l’amico fa la domanda di ripescaggio un posto lo si trova.

- consiglio fed. di fine febbraio, dichiarazione di non presa in considerazione della direttiva-consiglio del CONI sui diritti sportivi, telefonate di preoccupazione per l’arrivo di “nuovi nemici danarosi” e affermazione “…sarà meglio prendere in considerazione e rivedere l’interpretazione da dare alla direttiva-consiglio del CONI..”…

- Direttive/consiglio  del CONI “…sono obblighi e vanno rese operative …” quindi si rende operativo il divieto della cessione dei diritti sportivi  “da un anno fa”, che il CONI studia per gli sport “famosi” di squadra, quelli per evitare i casi Napoli Calcio, Bologna-Brescia, Zamparini-Venezia-Palermo, Genoa-Como, il rugby, la pallavolo, il basket.. ecc… ecc… che da noi non consentirà più a  medio piccole società di adattarsi al livello indecente, non regolamentato adeguatamente dell’attivatà agonistica, e per evitare 1 Circolo in più in A1, ve ne saranno comunque 4 o forse anche 5 l’anno successivo (salvo scendere ad accordi o “patti da ristorante”).

- Intanto la Direttiva del CONI sull’impiego di almeno il 50% di atleti italiani nelle squadre (che invece è difficilmente sostenibile nel calcio o nel basket ad esempio, dove i contratti professionistici impongono ”leggi Bosman” a tutta birra), viene bellamente ignorata, nemmeno aggirata col referto a 4 atleti obbligatori (perché il quarto deve ovviamente salire e scendere in una squadra inferiore per le utilità di chi ha già usufruito della possibilità di acquistare fino ad oggi i diritti sportivi).

- Ma al CONI interessiamo come disciplina sportiva? … Non si capisce bene ! In quante altre federazioni sportive (anche in quelle più importanti) si vota con un sistema iniquo e antidemocratico come nella nostra ?? E perché ? Abbiamo avvocati federali migliori alla Fitet?? Ci sono altre F.S.N. dove una società vale 1700 voti ed un’altra 1??

- Caos nella composizione dei tabelloni dei Campionati Italiani, alcuni per errori di esposizione orari, altri per le solite regole inette, inventate poi derogate, poi interpretate. Succede di tutto e di più, ma abbiamo 3 (dico 3) rappresentanti atleti nel consiglio federale, che comunque approvano o meno tutto quello di cui abbiamo parlato sopra (più approvano che disapprovano…), ma non sono a controllare gli eventi sportivi e dare fiducia ai giocatori …servono alla pari di un “voto dirigente”.

- Sbandieramento di grandi risultati delle Nazionali, ingiustificato 21esimo posto all’ultimo europeo che sembra non sia più colpa di nessuno (ma se ne ricorda addirittura uno peggiore di quando c’era uno sciopero atleti con tanti di oggi che c’erano anche allora), rinnovamento dei ranghi non necessario….

Arrivano i mondiali e polemica nelle convocazioni maschili, con solita diatriba tra gradimento di questo o quell’atleta da parte degli altri, gioco demotivato di molti ometti (il più giovane ed il più vecchio) e protesta, definita da alcuni una rivolta, nel femminile. Pare proprio una vendemmiata, una mietitura facoltosa, ricca e positiva, …che fertilità!

- In ultimo siamo anche presi in giro da questa rivista fantasmagorica, semi-virtuale, che esce sul sito federale e poi a “tempi di record” sui tavoli dei tornei, per ripetere queste cantilene filo-presidenziali, che ovviamente, e torniamo a bomba, suscitano il già risaputo livore…!

Una rivista che da sempre, “non sfonda” e che per di più, in passato, con questo presidente nella veste di consigliere addetto al marketing e all’immagine ha avuto risvolti “oscuri”, con società esterne (quelle che mettevano ragazzotte semisvestite, in copertina della rivista del TT, in sella ad una moto) che mai si è ben capita cosa volessero, che contratti avessero,  cosa accampano ancora, ecc.. ecc…

Leggo alcune pagine dell’ultima rivista, così stampata di corsa che ovviamente ancora in pochi possiamo averla ricevuta (ma a Terni la leggerò tutta d’un fiato), inviatemi via e-mail da un amico.

Vedo questa discussione che si mette sul tavolo, questa novità di “politica sportiva”.

Molti addetti ai lavori che, stipendiati, dovrebbero evitare di rispondere di politica. Voglio rispondere, così “una tantum”, anch’io, … visto che non sono stipendiato e credo di essere un volontario tanto quanto lo si professano altri.

Ma basta veramente dire che si fa per far credere che tutto vada bene? Basta dare il nome al progetto giovani perché funzioni da solo e poi non si riduca ad una sola spartizione di soldi per chi li ha già? “..Da fuori, a leggere tutte queste critiche potrebbe sembrare che in Fitet non funzioni bene la “Cosa Pubblica”.. Ma siamo sicuri che da fuori ci guardino e si interessino a noi?? E soprattutto perché dovete avere il timore che gestiate male, non basta dire che ci sono solo pochissimi cattivi che si lamentano “per interessi personali di chi si lamenta” (buona questa), o forse non siamo poi così certi di gestire così al meglio?? …. Ad esempio….  “…proprio per le difficoltà che si riscontrano dopo aver “seminato” materiali e conoscenze a scuole ed insegnanti …quando il TT si spegne presso le società povere…” invece di fare un saldo negativo esagerato ad organizzare eventi che devono portarci ad avere l’immagine che abbiamo avuto agli ultimi europei e mondiali, non sarebbe meglio elargire in impianti e cose che poi …”..sta a tutti noi comprendere le risorse ed agire per sostenere un’immagine meno approssimativa del nostro sport che …” ecc..ecc. le solite frasi da 40 anni….

Torno a dire che, e credo di parlare anche per altri, pur mostrando malumore e scontentezza, piuttosto che livore, non vi sono intenzioni di radere al suolo le organizzazioni o uccidere gli atleti che giocano per la “Cricca che comanda il giro di Briscola” (cricca=termine tipico locale per il gioco di carte da bar che si intende quando, chi ha il gioco in mano, possiede  Asso, Tre e Re…).

C’è questa paura in chi sta seduto li o … allora è proprio quello che invece molti pensano? Purché poi non si torni a ripeterci che, … e il calo delle nascite, …ma il consiglio a maggioranza…, … e masturbarsi fa perdere la vista, …e la democrazia è il nostro principio, … e Gesù Cristo è morto per il freddo, … ecc…ecc…

a.v.

Commenti

2 risposte per “Il Livore, … questo conosciuto …!”

  1. Alberto Vermiglio ha scritto il 2 Giugno 2007 23:13

    A Proposito di “Gregge di Pecore”, ma Ady Gorodetzky, pelo rosso da irlandese e vice campione italiano dei 4^ctg, chi sarebbe:.. il nostro ..
    Babe Maialino Coraggioso?

  2. ittennico ha scritto il 9 Giugno 2007 21:17

    Salve , sono francesco zagli, presidente del Ciatt Firenze e mi piacerebbe poter fare una domanda: occomemai? qui si continua ad andare avanti , appunto, con livori (da tutte le parti..) polemiche ecc.?
    Per noi, della “provincia” del TT (la Toscana ed in paricolare Firenze lo sono..) vedere tutto questo , consiglieri che parlan fuori.. presidenti che rispondano da dentro affori… non è un bello spettacolo.
    Noi che ci facciamo il cosidetto CULO per realizzare tante CHIACCHERE che ho visto scritte in queste pagine.
    Intanto cmq , il gregge di pecore è chiaramente il nostro obbiettivo principale (meglio se alleviamo molti agnellini..) quindi direi di trattarlo per come merita poichè condivide quella passione che DA SOLA qua ci arma per andare avanti.
    io non sono nessuno (c’è doppa negazione ma mi garba di più scriverlo così..), però a mio parere i fondi, se ci fossero , andrebbero EQUAMENTE distribuiti per creare ALMENO UN POLO PONGISTICO IN OGNI REGIONE; secondo , se il TT italiano è da 21esimo posto forse, nessuno se l’è mai domandato? magari valiamo tecnicamente quello (e detto fra noi… mi piacerebbe un giorno arrivarci anche senza naturalizzati).
    MATERIALI PER TUTTE LE SOCIETA’ (intendendo che i tavoli butterfly non andassero solo a Terni….),e magari formazione di dirigenti PROFESSIONISTI!altro che la miriade di patentini d’allenatore rilasciati (mi viien darridere pensando che poi la mia società è stata plurimultata in B2 proprio per mancanza del tecnico..)
    Se è il professionismo l’evoluzione che acchiacchere! , cerchiamo, allora non possiamo pretendere che volontari e pensionati ci (o vi..) tirino fuori da bar , parrocchie e sottosuoli.
    Un ultimo inciso : ho letto , per puro caso (ho solo il tempo per occuparmi di Quartieri e palestre..) che Massimo è il tecnico del Catania.. pur essendo tesserato col senigallia in B1..
    Ma.. si può fare?
    Nopperchè io allora perchè mi devo rompere tutti gli anni a spulciare i miei tesserati se per caso fanno una bischerata comeqquesta?
    Saluti
    Francesco

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