I Giochi Nazionali (giorni 1 e 2)

26 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · Lascia un commento 

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Dalle qualificazioni ai Giochi Nazionali

25 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · 6 Commenti 

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Giochi Nazionali Cinesi 2009

24 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · 36 Commenti 


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Europei, avanti la vecchia guardia

22 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · 8 Commenti 

Stoccarda, finale Maze-Schlager, la sfida dei quasi ex, il vecchio che avanza. Complimenti a Michael davvero un impacciato in forma, a Werner che ogni volta sembra che lasci e poi è di nuovo lì in attesa che la sua accademia viennese venga completata per dedicarsi all’insegnamento del pingpong.
Boll superfavorito, giocava pure in casa, è crollato dietro a chissà quali colpi di Maze, Samsonov non è andato oltre i quarti, scontrandosi col muro austriaco, confermando che è in stato di non grazia.
E i giovani, dove erano? Persi per strada, ovvio. Ovtcharov, la promessa europea, è rovinato malamente nei 32 perdendo dal mediocre Machado per 1 a 4 ah già, ma Machado non è quello che ultimamente aveva perso da Stojanov nella partita a squadre in Spagna? Dicevo, i giovani? Sono finiti, non ce ne sono più. Occorrerà aspettare le prossime generazioni francesi, per vedere qualcosa, forse, e sperare nel buon progetto che l’ETTU ha avviato da poco.
Una segnale interessante però c’è stato, il ritorno di Fedor Kuzmin, semifinalista fermato da Schlager, è evidente che Leo Amizic sta già rimettendo in sesto quelli che erano i suoi pupilli, Fedor Kuzmin era uno di quelli più promettenti quando Leo nel 2004 decise di andare a Berlino per dedicarsi alla musica elettronica, ora, insieme al fratello Mario si prenderà cura dei russi e c’è d’aspettarsi solo dei buoni risultati.

Tra le femmine, dopo la parentesi lituana di Ruta Paskauskiene, ancora una riconferma ad occhi a mandorla, stavolta a farcela è stata la tedesca Wu Jiaduo che ha demolito Pesostka la ragazzina dell’ucraina.

Infine i nostri che in finale della gara di consolazione di doppio femminile, dopo il flop in singolo, riescono a ripiazzarsi seconde dietro le italiane d’adozione Dodean/Samara, una finale tutta casareccia.
Lo scorso agosto in Cina ho parlato con Dodean, una persona davvero speciale, mi ha detto del perché avesse cambiato società, sentiva il bisogno di crescere tecnicamente e quindi da Milano ha fatto 130 km e si è fermata a Castel Goffredo. Secondo me per giocatrici come Daniela o Samara la soluzione ideale non è I’talia e nemmeno la Germania, ma a molti chilometri più a est anzi all’estremo est. Daniela, Elizabeta partite, voate via, andate in Cina, rinunciate a qualche soldino e allenatevi un anno in Cina, l’avevo suggerito un paio d’anni fa anche a Stefanova, personalmente il motto è: se i cinesi vengono in Europa, noi europei andiamo in Cina, d’altra parte non fecero cosi i Waldner, Persson, Karlsson?

Ancora nel femminile c’è da scoprire il mistero Tan Monfardini, sparisce letteralmente dal singolo per riapparire pimpante alla gara di doppio, ci vorrebbe Detective Conan.
Per Negrisoli, cosa poteva fare dopo i tanti tartassamenti che ha subito.

Tra i maschietti, mi aspettavo qualcosa di più da parte di Tomasi, aveva un gran bel girone. Stojanov ha fatto quello che poteva, far capire a tutti che è capace di giocare. Bobocica, campionato ideale, perdere dal n.1 del tabellone è sempre una sconfitta dignitosa. Rech ha vinto il Consolation, ma non l’avevano abolito? Comunque vincere è sempre una sensazione troppo bella.

I 50 anni del TT Senigallia

21 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · 1 Commento 

Si svolge stasera a Senigallia un importante evento, l’inizio dei festeggiamenti per il 50° anniversario della fondazione dellla società Tennistavolo Senigallia.
La giornata avrà due momenti particolari: alle 19:00 nella splendida cornice della Rotonda a Mare, teatro anche di memorabili incontri a squadre di metà anni ‘70, avrà luogo la conferenza stampa aperta a tutti.
Alle 21:15 al teatro cinema Gabbiano, solo su invito, verrà proiettato il cortometraggio ideato e diretto da Claudio Colombo “Shot, l’ultimo punto” interpretato da Enrico Beruschi, Cristina Vivaldi, Claudio Colombo, Yang Min. Al termine seguirà un dibattito con l’autore e l’attore protagonista, successivamente avrà luogo la consegna di riconoscimenti con la presenza di autorità. La federazione sarà presente con il segretario generale Biferari, il capo ufficio stampa Corrado Attili ed il Consigliere Federale Franco Andriani.

Inutile esprimere tutto il mio rammarico per non essere presente a questa speciale giornata che, a giudicare dagli attestati di stima giunti alla società, agli ospiti che saranno presenti, sarà da ricordare.
In questo momento mi trovo con le squadre indiane a Pune, vicino Mumbai, stiamo completando 3 settimane di camp prima di andare in Cina per un altro stage in preparazione dei Campionati Asiatici.

Per celebrare questi 50 anni, voglio partire proprio da questa esperienza indiana senza dimenticare tutte le altre, dai miei primi periodi di allenatore itinerante in Italia, alla conduzione tecnica della Nazionale Italiana per poi passare alla stagione trascorsa negli Emirati Arabi.
Ci sono delle cose da ogni parte del globo, degli atteggiamenti della gente, delle situazioni di vita pongistica che nel tempo non sono mutate e che mi hanno accompagnato in tutti questi anni come contrassegnate da un denominatore comune, questo legame altro non è che la cultura tecnica ricevuta prima, durante e dopo i miei trascorsi nel Tennistavolo Senigallia, un patrimonio che porterò sempre con me. Non lo dico per questioni di circostanze, lo dico perché è la verità.
Naturalmente ci sono stati tanti altri interlocutori tecnici, durante gli anni della nazionale assoluta, i cinesi, tanti altri colleghi con cui regolarmente ho il piacere di confrontarmi in una materia che è in continua evoluzione, ma fra tutti, chi mi ha dato di più è Senigallia e la sapienza di Enzo Pettinelli.
Le brillanti intuizioni tecniche di Enzo, gli esperimenti, la cura maniacale dei particolari, la ricerca del gesto tecnico perfetto, ricordo, mi diceva sempre: “se il colpo non mi piace vuol dire che non va bene” e si andava avanti finché il colpo non fosse bello, che avesse un’aurea tutta sua, armonioso e funzionale, bello ed efficace. Un’estetica del pongismo che non ho trovato mai da nessuna parte. Oggi chi si occupa di pingpong pensa solo all’efficacia, il resto non conta.
L’espressione in gara aveva il suo inconfondibile stile: l’atteggiamento composto e sportivo, la vittoria e la sconfitta venivano accettate con il sorriso sulle labbra, lo sguardo sereno, la solidarietà tra compagni di squadra, il rispetto per il valore degli avversari, qualunque fosse, la gentilezza da riservare alla palla nel momento di colpirla, infine l’essere partecipe di un sogno che dirigenti illuminati hanno saputo sempre alimentare.
Per molti non è che un nome, per me e per tanti altri era la persona attraverso cui potevamo fare quello che ci piaceva di più, giocare a pingpong, parlo di Padre Giuliano, una persona speciale, ma ci sono stati tanti altri dirigenti che hanno condiviso il progetto, a cominciare dagli indimenticati Sergio Fileri e Otello Montesi, per passare a Sergio Cinì, Enzo Ceresi, Paolo Gambelli, Enzo Presepi, Roberto Rocchetti, Leonardo Di Rosa, Peppe Pettinelli e naturalmente Domenico Ubaldi. Ce ne sono altri tutti accomunati dallo stesso disegno, scrivere la storia del Tennistavolo Senigallia, infine, accanto agli indispensabili dirigenti, ci sono stati tantissimi giocatori senigalliesi e non con i quali ho avuto il privilegio di poter crescere tecnicamente e di puntare ai migliori risultati possibili.

La mia prima esperienza con il Tennistavolo Senigallia l’ebbi all’età di 8 anni, era il 1966, Paolo Duscio (11 anni) compagno di giochi, mi convinse ad andare con lui a vedere una cosa. Insieme, uno più piccolo dell’altro, entrammo alla Casa della Gioventù, di via Testaferrata, sentimmo subito il suono del pingpong. Nello stanzone c’erano Enzo Pettinelli e Roberto Raugei, tutti e due giocavano a diversi metri dal tavolo e la palla luccicava vicino ai neon del soffitto, il tempo di volo di quell’oggetto sembrava lunghissimo, erano due autentici funamboli; l’attrazione ed il contatto furono inevitabili. Da quel momento la mia vita fu segnata.

Quindi che dire cari Enzo, Domenico e tutti gli altri, fate in modo che il sogno sia sempre vivo.

Scheda tecnica del film:
Durata:
8′15”
Anno di produzione: 2009
Produzione: Claudio Colombo
Formato: HDV
Soggetto: Claudio Colombo
Sceneggiatura: Claudio Colombo
Suono: Andrea Lubatti, Fausto Intrieri
Musica: Fabrizio Selli
Fotografia: Shiro Dri
Montaggio: Shiro Dri
Interpreti: Enrico Beruschi, Cristina Vivaldi, Yang Min, Claudio Colombo, Silvia Baldo, Agostino De Berti

Trama del film

Siamo nello studio di un grande allenatore di tennis tavolo, una giornalista lo sta intervistando, l’allenatore rivela la sua predilezione per Matteo, un allievo che non è riuscito a far diventare un campione. Poi racconta una partita di Matteo contro un grande campione cinese. Le prime fasi sono favorevoli al campione cinese, ma quando tutto sembra perso Matteo tenta una disperata rimonta…

fonte www.visionaria.eu

Dalla Gazzetta dello Sport del 17/9

18 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · 7 Commenti 


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Il CONI critica la FITeT

15 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · 1 Commento 


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Settembre ‘09

14 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · 15 Commenti 

E’ il mese degli Europei e della ripresa stagionale dell’attivita nazionale.

Le squadre nazionali in questo momento si trovano in Germania a Stoccarda e per le ex Campionesse d’Europa le cose si sono messe subito male. Lotteranno per le posizioni 9-16 mentre gli uomini dal 17 al 20.
Anche quest’anno le magnifiche 4 sono le stesse del 2003 anno d’oro per la Fitet quando alla guida delle ragazze c’era Maurizio Errigo, ora a guidarle c’e’ Csilla Batorfi, anch’essa ex campionessa europea, mentre negli uomini l’inevitabile avvicendamento di Yango, ora la nazionale e’ sulle spalle di Mihai Bobocica ed a consigliarli c’e’ Lorenzo Nannoni, ex nazionale ed ex campione d’Italia.

In Italia e’ iniziata la stagione ‘09-’10 (mamma mia, il 2010 come passa il tempo). Dunque subito un torneo nazionale quarta, striplato, Arezzo, Ponte di Legno, Reggio Calabria.
Ad Arezzo hanno vinto Papa Francesco del TT Arezzo e Ghigi Giulia del TT Tifernum, a Ponte di Legno Coppi Filippo del TT Abba e Sattler Miriam del ASV Tramin, a Reggio Calabria Mirabella Ivan del TT Olimpicus e Infantino Maria del TT Eureka.

Il campionato di serie A1 inizia il 28 di settembre mentre gli altri campionati minori il 3 di ottobre.

Arriverdi a presto

Lettere all’amministratore

9 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · Lascia un commento 


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Ferragosto con Lutsenko

7 Settembre 2009 da Ping Pong Italia · 6 Commenti 

di Alberto Vermiglio
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